«Una cristianità non si nutre di marmellata più di quanto se ne nutra un uomo. Il buon Dio non ha scritto che noi fossimo il miele della terra, ragazzo mio, ma il sale. Ora, il nostro povero mondo rassomiglia al vecchio padre Giobbe, pieno di piaghe e di ulcere, sul suo letame. Il sale, su una pelle a vivo, è una cosa che brucia. Ma le impedisce anche di marcire» (George Bernanos, Il diario di un curato di campagna).Prendendo spunto da questa cruda ma realistica affermazione di Bernanos, don Luigi Maria Epicoco accompagna il lettore in un vero e proprio ripensamento delle potenzialità della vita cristiana, partendo dalla contestazione di una certa visione “buonista” della fede e ricordandoci che la vita del credente non dipende da nessuna legge che non sia quella della Carità di Cristo a noi donata nel Battesimo. Non a caso «i santi sono quelli a cui funziona il Battesimo», è scritto in queste pagine; e le potenzialità che il Battesimo immette in noi sono riassumibili nelle tre virtù teologali – Fede, Speranza e Carità – che sfociano in quella che è la condizione della vita secondo Cristo: un’esistenza gioiosa e libera, perché amata. Il libro di Luigi Maria Epicoco si propone, dunque, di riflettere e ripensare queste “tre virtù” a partire dalla vita stessa, illuminata da alcune storie bibliche, che divengono traccia e provocazione per l’esistenza di ognuno.
Luigi Maria Epicoco (Mesagne, 1980) è un presbitero, teologo, filosofo e scrittore italiano. Di origine pugliese, entra nel seminario di Molfetta, da cui esce dopo il cammino di discernimento. Successivamente dopo un nuovo cammino di discernimento e di formazione, fuori dalla sua diocesi di origine, il 6 gennaio 2005 è stato ordinato presbitero dall'arcivescovo Giuseppe Molinari per l'arcidiocesi dell'Aquila. È scrittore di libri e articoli di carattere filosofico, teologico e spirituale. Ha al suo attivo molte pubblicazioni tradotte anche in inglese, francese, spagnolo, portoghese, sloveno, coreano e polacco. È professore stabile all'ISSR Fides et Ratio dell'Aquila; dal 2014 è docente incaricato di filosofia presso la Pontificia Università Lateranense. Dal 2023 è docente incaricato di antropologia filosofica alla Pontificia Accademia Alfonsiana. Si occupa a tempo pieno di formazione e tiene regolarmente conferenze e corsi di esercizi spirituali per religiosi e laici.
Aunque resulta algo repetitivo es una lectura sugerente. Muy en la ola actual de ciertos autores de espiritualidad de relevancia a los que algunos lectores otorgan una novedad y notoriedad que no desean.
Ho letto questo libro in quattro mesi circa perché ritengo che sia denso di spunti e di riflessioni perciò ho avuto necessità di avere del tempo per assimilare quanto scritto. Mi è rimasto dentro, lo trovo molto pratico e allo stesso tempo fornisce una rilettura di molti brani e personaggi del Vangelo sotto delle nuove ottiche, anche più umane.
Cinca Tiene un planteamiento original. A veces las ideas las expresa de un modo original que pueden convencer más o menos. Quizá influya la traducción. En conjunto me ha gustado y he sacado bastantes citas.
Un llibre breu que entra en detall sobre la manera de viure la religió cristiana catolica segons les virtuts més importants que l'autor considera elementals. Reflexiona sobre la no-acceptació d'una fe "melosa" i reconeix l'existència de desorientació, sofriment i dolor perquè accepta la premisa de la presència de Crist en tota acció, a mode de recolzament total. Més enllà de l'opinió religiosa que es pugui tenir, tracta alguns temes morals i socials amb prou rigor com per donar-li una bona valoració. Resulta també interessant l'ús i selecció de fragments bíblics per exemplificar la seva interpretació de la fe.
Aunque a veces se hace un poco árido este libro tiene cosas extraordinarias que me han abierto mucho los ojos y me han hecho entender el cristianismo de otra forma y la Fé también de otra forma. Cuando dice que la Fé no es creer en un Dios si no creer en un Dios que te ama, me quedé entusiasmado, comprendí muchas cosas. Las cosas extraordinarias son tan impactantes que compensan los momentos áridos. La definición de la contemplación es un ejemplo de estas cosas maravillosas. "La contemplación es la renuncia a comprender para permanecer constantemente abiertos ante algo inabarcable pero que puedo experimentar. Solo la contemplación puede salvarnos en esta relación con el mIsterio"