Assassini, investigatori, medici legali, avvocati: i protagonisti di queste storie sembrano usciti da una serie tv di successo. Ma le vicende qui raccontate hanno qualcosa di speciale: sono tutte realmente accadute. Dal Conte Ugolino a Charles Manson, da O. J. Simpson al massacro del Circeo, da Michele Profeta all'omicidio del branco, ogni delitto rivive nella voce dei protagonisti, in un libro che ha il ritmo del thriller e l'intensità delle storie vere che racconta. Massimo Picozzi lascia la parola a serial killer efferati, donne assassine, celebrità maledette in un viaggio mozzafiato nella mente dei criminali, per scoprire che spesso la violenza si nasconde dietro apparenze pericolosamente normali. "La cronaca nera attrae l'interesse di tutti, perché nell'uomo c'è sempre un lato oscuro, qualcosa di terribile e affascinante, che intriga e mette paura. Proiettare quest'ombra sul mondo esterno permette di maneggiarla senza esserne contagiati; proviamo curiosità e rabbia per i carnefici, simpatia e tristezza per le vittime, ma con un paracadute sempre pronto ad aprirsi per garantirci un atterraggio morbido".
Affronta un gran numero di casi, italiani e non, d'attualità e storici (si parte da Ugolino della Gherardesca!) ma lo fa un po' troppo en passant per i miei gusti. Avrei preferito più selezione e pari approfondimento.
Desideravo da tanto leggere questo libro e non ha tradito le mie aspettative. Sono presentate storie di ogni tipo,efferatezza e di ogni epoca storica. Picozzi non delude mai.
Si parla di crimini e assassini a partire da tutte le epoche, perfino dall’A.C. Le prime due parti del libro le ho trovate fin troppo noiose, mentre dai crimini femminili in poi si è alzato il livello perché ho trovato più interessanti gli argomenti trattati. Il problema però è uno solo: troppe storie e troppi pochi dettagli. Sono 56 storie con una media di 4/5 pagine per ciascuna. Avrei quindi preferito meno storie e più approfondite, perché alla fine quelle che ti rimangono nella mente sono ben poche, e più storie odierne e famose, con un’analisi più dettagliata della mente dei criminali. Le poche che mi sono rimaste impresse mi hanno comunque sconvolto e mi ha fatto piacere conoscerle.
Storie, tante; crimini ,parecchi; una sequenza di menti criminali da leggere e osservare senza giudizio senza pregiudizio, così come l'autore le sa rendere e proporre. Lettura interessante che può a tratti lasciare perplessi scossi ma che ha il grande pregio di illuminare quelle ombre che sono dentro ognuno di noi e che nelle menti criminali diventano così cupe da essere forse l'unica luce.
questo libro fa talmente schifo che non sono riuscita ad andare oltre la storia del Sor Carlo (ed è unicamente perché lavoro al palazzo Marignoli). terrificante. scritto coi piedi, in più, entrambi sinistri. sembrano dei pensierini in pillola per un podcast di classe b. lo sconsiglio vivamente a chiunque. non perdete il vostro tempo perché è un libro terribile.
Per quanto mi riguarda, digitare su Google il nome di un particolare criminale risulta una pratica più efficace e che fornisce maggiore approfondimento rispetto a quanto viene offerto in questo volume. Scialbo e superficiale.
Mi è piaciuto molto. Adoro Picozzi. Unica pecca per me è che avrei preferito un’analisi psicologica e/o considerazioni personali riguardo la mente degli assassini.