Tutti conoscono Michelle Hunziker per il senso dell'umorismo, l'autoironia, i lunghi capelli biondi e il sorriso sfolgorante. Eppure c'è stato un tempo in cui quel sorriso era la più luminosa delle maschere, indossato per nascondere le fragilità di una ragazza di poco più di vent'anni. Proprio nel momento più buio della sua esistenza avviene l'incontro destinato a cambiarla. Lei è una donna accogliente, materna, empatica, capace di intercettare negli altri le debolezze e le crepe di cui forse nemmeno sono proprio per questo, una formidabile manipolatrice.
La mela rossa con la quale seduce Michelle ha il sapore dolce della comprensione profonda, dell'ascolto privo di giudizio. "La tua famiglia siamo noi" le ripeteva in continuazione. "Non hai nessun altro. Tua madre non ti vuole non ti cerca mai. Tuo marito non ti amava, altrimenti non ti avrebbe lasciato. Senza di noi sei sola, solissima." Dopo di che, la puniva abbandonandola, impedendole ogni tipo di contatto con lei e con gli altri membri della setta, "perché prima di tornare tra noi devi purificarti".
Con la speranza che condividere la sua esperienza possa aiutare chi ne sta vivendo una simile, Michelle racconta per la prima volta i quattro anni trascorsi in una i ricatti, le privazioni, il controllo costante, la progressiva perdita dell'indipendenza, la paura di rimanervi invischiata per sempre e il terrore alla sola idea di venirne fuori.
Fino a quando ha trovato la forza di uscirne. Grazie all'amore.
La fragilità delle persone è calamita per gente senza scrupoli e raccontare la prigionia psicologica da parte della vittima è un po' come rivivere la tragica esperienza che ha portato a scelte che non si sarebbero mai fatte e prendere coscienza del male che si è fatto a chi è stato costretto a fare da spettatore impotente.
Una battaglia, quella della protagonista, che ha messo a dura prova tutta la sua vita e l'ha costretta ad affrontare le sue paure e le sue debolezze. L'autrice descrive molto bene tutte le varie fasi senza confondere e appassionando fino alla fine. Mi è piaciuto moltissimo, consigliato.
Ho cominciato a leggere questo libro convinta fosse la solita biografia della show-girl, ma più andavo avanti e più mi faceva impressione la tragica vicenda che ha visto Michelle Hunziker entrare a far parte e rimanere invischiata in una "setta" senza riuscire ad uscirne se non dopo molti anni.
Un sincero apprezzamento va alla sua ghost-writer Francesca Parravicini che ha saputo scrivere e rappresentare gli anni di sofferenza di Michelle, nonostante i continui successi professionali.
Non comprendo però la scelta di aver celato i veri nomi delle persone che la circondavano in quegli anni bui: probabilmente per evitare querele o altro la scelta meno problematica è stata quella di non fare i loro nomi.
Non certo un capolavoro letterario e non certo esente da difetti (la Hunziker non è una cima nemmeno in questa sua autobiografia ma almeno ne è consapevole) ma è un interessante per quanto superficiale racconto di come agisce una setta e di come una persona normale può essere avviata in certi meccanismi.
Mi sono approcciata a questa lettura nella maniera più prevenuta possibile. Io non sono fan di nessuno, da sempre. Non seguo la vita e le vicende di nessun personaggio famoso, pubblico o vip che sia. Non seguo il gossip, da sempre, non mi importa. Se un personaggio mi piace guardo più volentieri i suoi programmi, i suoi film eccetera e se non mi piace li guardo meno volentieri. Se il personaggio mi piace o non mi piace lo decido solo attraverso i programmi che seguo. Con chi si sposano, come si vestono o che fanno per il resto del tempo non mi interessa proprio. Questa premessa per dire che non sono una fan della Hunziker. Mi piace. Mi è sempre piaciuta. Ma non sono mai stata una sua fan. Le uniche cose che sapevo di lei sono che, vedendo alcuni programmi che ha condotto o a cui ha partecipato (guardavo sempre Zelig), migliorava professionalmente di anno in anno. Ho visto i suoi talenti crescere (all'inizio, sempre a Zelig, cantava da far pena, poi è diventata brava!), l'ho vista migliorare in quello che faceva sul piccolo schermo. L'ho molto apprezzata per questo e guardavo i suoi programmi ancora più volentieri. La seconda cosa è che con gli anni diventava sempre più bella. L'ultima è che per avere quell'ironia e per continuare a migliorarti devi per forza essere una persona intelligente.
Ho saputo dell'uscita del libro è ho pensato che fosse la solita trovata pubblicitaria, una manovra di marketing per lei e per la casa editrice. Non so nulla di sette o altro e quindi, nella mia ignoranza, vedevo una setta come una cosa strana, paurosa, oscura, nascosta, introvabile e lontanissima da me. Non informandomi e rimanendo quindi ignorante ho deciso che questo libro era sicuramente una cavolata scritta coi piedi solo per guadagnare facilmente un po' di soldi.
Il caso ha voluto che poco dopo l'uscita del libro capitassi spesso in libreria e quindi me lo trovavo sempre davanti. La sua faccia formato copertina, impossibile non vederla. E quindi ancora di più pensavo fosse una schifezza. Però mi incuriosiva (di certo il fatto che la sua sia una gran bella faccia ha aiutato). Il caso ha poi voluto che in una sfida su Goodreads ci fosse da leggere un libro con la foto di una persona famosa in copertina. Ero molto indecisa ma questo non ha molte pagine (e pensavo che fosse pure vuote e veloci) così, spinta dalla curiosità, l'ho scelto.
Incominciata la lettura praticamente subito mi sono sentita in colpa per aver pensato male di Michelle e del suo editore. Intanto il libro è scritto bene. È scritto bene in particolare per quello di cui parla e per il messaggio che vuole veicolare. Quindi: perfetto!
Quello che più mi ha colpita è l'onestà con cui è stato scritto. Se fosse inventato certe cose non le avrebbe scritte, non così almeno. Fortunatamente l'ha fatto e se qualcuno ha da criticarla o peggio, giudicarla, per questo... mi dispiace per lui. Non ha capito nulla!
Se anche della storia della vita di Michelle potrebbe non fregarci nulla, la storia che racconta dovrebbe essere letta da tutti. Se qualcuno pensa che Michelle, o un'altra o un altro, sia una stupida per essere cascata in questa "trappola", è stupido lui. La manipolazione e la sudditanza psicologica o emotiva può attecchire su chiunque indipendentemente da età, sesso, colore, religione, QI, istruzione o altro. Tutti hanno fragilità, debolezze, paure. Momenti difficili, momenti di sconforto. È un attimo.
Michelle ha avuto il coraggio di raccontare la sua storia che può solo che arricchirci, in qualunque posizione ci troviamo (nella sua, in quella dei suoi amici o familiari, in quella di uno che non è mai stato accalappiato in una setta o non conosce nessuno che lo sia stato). Non ci sono solo le sette che fanno questo. Troviamo esempi anche in banali rapporti di coppia e lo possiamo trovare in ogni tipo di rapporto o relazione interpersonale. Da dentro non ce ne rendiamo conto. Da fuori non sappiamo che fare.
Michelle non ci da alcuna soluzione, anche volendo non potrebbe. Ma ci informa. Condivide la sua esperienza rischiando di essere giudicata pur di darci una nuova conoscenza (o un nuovo punto di vista su una conoscenza che già avevamo). Mette a disposizione la sua esperienza con estrema onestà per darci uno strumento in più che, all'occorrenza, potrebbe tornarci utile.
Fragilità e ingenuità non sono sinonimi di stupidità. Quello che ha vissuto Michelle Hunziker è purezza d’animo regalata a persone sbagliate, senza scrupoli. Le debolezze e i propri bisogni affettivi vanno confidati a chi non li manipola a proprio piacimento. Sembra facile dirlo, a qualcuno resta più difficile. Avrei approfondito la parte finale parlando di più della nuova lei. Nonostante ciò, storia trascinante.
Ottimo libro, e molto utile. Come dice la stessa Hunziker nel libro, se avete qualcuno dentro una setta o se ne facevate parte leggetelo. Le sette sembrano diverse per nome, e quello che dicono o fanno. Ma tutte hanno in comune allontanare le persone dai propri cari, isolarle se ne escono, e alcune arrivano persino a fare del male fisico agli adepti. E un bene che lei sia riuscita non solo ad uscire, ma a non farci entrare MAI sua figlia. Visto che ci sono persino bambini che nascono nelle sette, o ci vanno con i o il genitore. Ed è un bene che abbia voluto fare un libro testimonianza. Anzi vi suggerisco anche di leggere (se vi interessa l'argomento per qualsiasi ragione) il libro di Jenna Miscavige Hill. NON date per scontato che una persona che entri dentro una setta sia una persona stupida, ci sono finita anche io per un periodo in una. E ci sono cascata per la curiosità che nutro nelle religioni. (Ovvio che non sapevo essere una setta, nemmeno sapevo che esistesse). Molte persone ci finiscono per un lutto, per un divorzio, per tentato suicidio ecc, quindi non perché lucidi al 1000% ma non sanno come buttare via anni della vita. E sempre come dice lei, amateli i cari che sono nelle sette, anche se vi dovessero trattare male NON sono le vere persone che conoscevate prima, li hanno plasmati, non sono cattivi per loro volere o per ripicca contro di voi.
“Auri era immobile. Mi guardò con quei suoi enormi occhi scuri, che ridono solo quando lo vuole lei, e mi disse: “Io rivoglio la mia mamma bionda e sorridente, oppure con te non gioco più “. È stata una pugnalata al cuore. I dolori grandi spesso segnano l’inizio di un cambiamento. Sono così pervasivi e intensi da camuffarlo: nessuno si rende conto che per lui ci sarà un domani migliore, mentre soffre in maniera devastante. Eppure è così.” CIT
”Enzo Biagi a introdurre argomenti più profondi, per arrivare a darmi consigli saggi, guardandomi negli occhi. Una sua frase ha fatto la differenza: “ Ricordati di non peccare di troppo candore “ Riteneva che riponessi troppa fiducia negli altri e troppo poca in me stessa. Erano tutti mattoncini sul nuovo cammino che stavo intraprendendo” cit
Interessante biografia di Michelle Hunziker personaggio televisivo svizzera ma italiana di adozione Una storia che parta dalla sua infanzia (non rosa e fiori) fino al successo e il suo coinvolgimento con questa psico/stta i "GURRIERI DELLA LUCE". Una vita decisamente piena di sofferenza che si conclude in bene sono contento di averlo letto, visto che non ero convinto. Consiglio
Una vita apparentemente perfetta, libro in cui Michelle Huniker racconta a cuore aperto, per la prima volta, l’esperienza con la setta che per cinque anni la allontanò dagli affetti, isolandola completamente dal mondo intero e portandola quasi alla distruzione.
È stata davvero molto dura riuscire a liberarsi di quel terribile segreto che ha conservato dentro di sé così a lungo, tanto da non riuscire a parlarne neppure con mamma Ineke, ma solo con Tomaso Trussardi, l’uomo che poi è diventato suo marito e padre delle piccole Sole e Celeste.
Nel libro, dedicato al manager Franchino Tuzio, recentemente scomparso, Michelle ripercorre tutti i mesi passati sotto l’influenza della guru Clelia, che gradualmente riuscì ad allontanarla dalla famiglia, dagli amici, da quella che era la sua vita. Apparentemente perfetta, appunto, da moglie di una grande star del calibro di Eros Ramazzotti e mamma della piccola Aurora, che all’epoca dei fatti aveva appena 3 anni, ma segnata da un grandissimo vuoto, quel rapporto col padre che si era bruscamente interrotto per rimanere poi sospeso, a metà tra il desiderio di riaverlo al 100% e quello di non perdonarlo per gli errori commessi.
Proprio la debolezza del confidare i tormenti sulla figura paterna alla guru sono stati alla base del potere sempre crescente che quest’ultima, nel tempo, ha preso su Michelle, progressivamente allontanata dai conoscenti, poi persino dalla madre, e costretta a pensare a se stessa come a un “mezzo” attraverso cui diffondere un presunto messaggio di bene e di speranza.
Michelle è riuscita a fuggire dal suo incubo nel 2006, e anche da quest’esperienza negativa, che ha ovviamente lasciato un segno importante nella sua vita, la conduttrice svizzera è riuscita a estrapolare il meglio, comprendendo quanto potesse essere forte e indipendente, quanto il suo successo fosse merito esclusivamente suo e non di una presunta “energia canalizzata”, ma anche quanto la famiglia e gli affetti fossero basilari per lei.
Oggi Michelle è la donna solare e spiritosa che tutti conosciamo, che con questo libro ha voluto offrire uno spunto di riflessione a tutti i ragazzi che, per debolezza o insicurezze evidenti, potrebbero cadere vittime dello stesso inganno.
In questo periodo volevo leggere qualcosa di poco impegnativo e gossipparo per rilassare la mente. Eppure non ho percepito la frivolezza che generalmente si accompagna alla signora Hunziker nel leggere queste sue confessioni, relative ad un ben preciso periodo della sua esistenza, buio ed anche un po’ tenebroso. Non so quanto sia farina del suo sacco e quanto dell’inappuntabile ghostwriter incaricata di scriverne le memorie, sta di fatto che, a prescindere dalle vicende narrate, lo stile narrativo è fluente ed incalzante, interessante e non banale. Alcuni passaggi sembrano creati ad arte per interessare il lettore, farlo propendere dalla parte della vittima, senza mettere in discussione la sua buonafede e la sua smaccata ingenuità.
Un vortice di menzogne, di eventi sovrannaturali e trucchi da registi “michell-ati” (gioco di parole!) a deliri di onnipotenza degli eletti della setta in cui ha militato la presentatrice di Striscia, hanno fatto di questo lungo racconto autobiografico una lettura alternativa per l’Halloween appena trascorso.
Una interessante lettura quella che parla del periodo di vita di Michelle Hunziker in cui si è ritrovata a seguire un percorso spirituale di cui però altre persone si sono approfittate fino a separarla da chi amava e farle perdere se stessa. Interessante anche capire le dinamiche di queste persone e di questo gruppo, ma soprattutto il rendersi conto che molte persone sono rimaste intrappolate in questa rete. Ci aiuta a capire molto più quanto le persone non siano fragili allo stesso modo e come dovremmo sempre essere non solo tutti rispettosi della storia degli altri, ma anche tutti aperti a comunicare al meglio i nostri sentimenti con chi amiamo per evitare che fraintendimenti ci possano portare lontani quando nessuna delle parti lo desidera.
3.5⭐️ Impressionante quello che ha dovuto passare, fa capire quanto è facile essere manipolati se sei abbastanza sfigato da incontrare la persona sbagliata. Non mi ha particolarmente fatto impazzire la scrittura della ghostwriter, un po' semplice, e qualche volta il racconto in sè era un po' ripetitivo.
Un po’ noioso e lei troppo buonista. Sicuramente può essere utile a chi come lei ha un immenso bisogno di affetto, utile per capire dove non cercare rifugio. Per le persone solide resta invece incomprensibile come si possa arrivare a tanto.
Mi è sempre piaciuta Michelle hunziker, e ho comprato il libro proprio per conoscerla meglio, e devo dire che è una gran donna proprio come pensavo. Con questo libro ha raccontato la sua storia e non è sempre semplice come cosa da fare. Lo consiglio a tutti
Giuro che l’ha letto mio cugino! Comunque un racconto senza spessore di un personaggio televisivo senza particolari qualità. Brava la ghost writer a rendere fluida questa storia un po’ patetica. Sarebbe stata più interessante se si fosse approfondito un po’ di più il mondo oscuro delle sette.
Biografia molto toccante. Pagina dopo pagina incuriosisce sempre di più, si ha proprio la voglia di terminare il libro per vedere come e con quale forza Michelle è riuscita a diventare la donna meravigliosa che è. Ci fa capire che nonostante tutto si deve sempre andare avanti con il sorriso.
Questo libro mi ha colpito tantissimo. Subito dopo averlo finito ho continuato a documentarmi..finchè le mie prime impressioni hanno cominciato a cambiare e a capire come realmente forse si siano svolti in realtà i fatti. Sulla storia non posso esprimere un giudizio, che sia vero, falso, inventato..una scusante per le scelte della protagonista o una storia in cui ques'ultima sia stata davvero una vittima. So solo che mi ha lasciato un magone perchè alla fine la grande storia d'amore non c'è più...siste un vissero felici e contenti ma non insieme e questo non è un finale che a me garba molto. Mi è piaciuto tantissimo il modo in cui è stato scritto, anche se a tratti l'ho trovato noioso e ripetitivo. Alcuni temi non sono stati trattati completamente e questo lascia nel lettore una sorta di curiosità che sa già che non soddisferà. Insomma felice di averlo letto ..ma porta a chiedere di più!