Le recenti edizioni critiche del Giorno, delle Odi, del Dialogo sopra la nobiltà, hanno svelato non solo l'annoso labor limae di un artefice mai pago dei risultati raggiunti, ma anche le metamorfosi del primo «intellettuale», che vede e commenta il tramonto dei semidei terreni, i nobili, e resta poi perplesso di fronte alla rivoluzione e ai suoi sbocchi. Le ragioni che inducono il Parini, già fermo sostenitore dell'uguaglianza e portavoce dei «bisogni» oltreché dei diritti del terzo stato, ad arroccarsi nell'antica posizione di «sacerdote delle Muse», sono insieme ideologiche, morali, poetiche. Gli scritti estetici, gli abbozzi e i versi, che il Parini non volle pubblicare durante la sua vita, benché in parte noti, grazie alle nuove acquisizioni ecdotiche e critiche, vengono ora a comporre una più documentata prospettiva sul quarantennale lavoro del poeta-vate. L'edizione del Giorno, delle Odi, del Dialogo sopra la nobiltà, che la BUR propone, corredata da un nitido apparato di note, da una vivace e meditata introduzione, da giudizi antichi e moderni, è in linea coi più recenti e sagaci studi pariniani, offrendo al lettore uno strumento di studio semplice, insieme accattivamente e rigoroso.
Letto per un esame universitario, mi ha fruttato un glorioso 30 quindi non posso che dirne bene. La poesia del '700 non è certo uno dei generi che va per la maggiore ma Parini si rivela addirittura divertente a volte, vi si trovano tutte le tematiche tipiche dell'illuminismo insieme a una buona dose d'ironia. Di certo non posso consigliare questo libro a chiunque ma se c'è qualcuno che è interessato ad approfondire alcuni temi politici e culturali di quell'epoca non ha che da accomodarsi.
Ho letto questo poemetto anni or sono, eppure ricordo perfettamente la descrizione della vita alla moda di un nobile cicisbeo, composta con acuta ironia e arricchita da digressioni, racconti mitologici e favole.