Dal 1992 al 2017 Michele Serra, prima dalle pagine dell’“Unità” con la rubrica Che tempo fa, poi da quelle della “Repubblica” con le sue amache, ci ha abituato ogni giorno a un suo corsivo. Per ridere, per riflettere, per lasciarci appesi una domanda, un dubbio. E venticinque anni di consuetudine quotidiana sono un anniversario che merita un regalo.
Nasce così l’idea di selezionare e raccogliere in questo volume cento corsivi per ciascuno di questi duemilacinquecento opinioni, che Serra qui si diverte a rileggere, commentare e reinterpretare, aggiungendo qui e là la sua voce di oggi a quella di ieri e aprendo ogni anno con un riassunto dei principali avvenimenti (ma non solo) che diviene sintesi fulminante in grado di restituire la complessità del nostro vivere e delle nostre insensatezze.
In fondo al volume una serie di apparati consente al lettore più curioso un’indagine trasversale dei testi – attraverso i protagonisti, i partiti, le tematiche che ci hanno scosso per un quarto di secolo –, per tutti gli altri resta il gusto di sfogliare le pagine, come si sfoglia un album di fotografie. Per ricordarci chi siamo guardandoci allo specchio.
E' un poderoso album dei ricordi questo raccolta delle Amache di Michele Serra e si presta ad ogni tipo di lettura centellinata, occasionale o continua - ma in tutti i casi serve un pò a rinfrescarsi la memoria (che, specie in Italia, è alquanto labile) e un pò ad avere uno sguardo più oggettivo sul presente.
Michele Serra ha una penna agile e quasi sempre felice, fa dell'uso dei vocaboli adatti e della cura formale la sua cifra fondamentale - e quindi è sempre piacevole da leggere. Si aggiunga l'assenza totale di banalizzazioni o stereotipi pop, la assoluta onestà intellettuale (che lo porta ad ammettere i propri sbagli ma anche a rivendicare la solidità delle proprie posizioni) e la occasionale preveggenza su alcuni fatti (tra cui i prodromi del fondamentalismo islamico, le radici del grillismo nel giustizialismo semplicione di DiPietro, la deriva paranoica e complottarda anche a sinistra) - tutto questo rende la lettura sempre interessante e utile.
Conoscendolo e stimandolo dai tempi di "Cuore" lo trovo molto vicino nei modi di pensare e discutere ed ammiro la capacità di riassumere alcune questioni centrali della politica, della società, della storia in poche parole semplici, ma perfette: Io non voglio votare chi è come me, voglio votare per chi è migliore di me