Per la maggior parte delle persone il Natale è il periodo più bello dell’anno: strade illuminate, cene in famiglia, regali da scartare. Ma non per Vani Sarca. Per lei, che normalmente odia la prossimità delle persone, il Natale è il peggior incubo che si possa immaginare. Non vorrebbe fare altro che restarsene da sola a leggere i suoi amati libri e continuare a indossare il suo look noir, così poco in tono con le tinte natalizie. Eppure una ghostwriter come lei non può mai andare in vacanza, nemmeno a Natale: c’è sempre bisogno della sua dote speciale, della sua capacità di comprendere le persone solo da un gesto, da un’inflessione della voce, da un atteggiamento. Insomma, anche sotto le feste deve vestire i panni di qualcun altro... e non di uno qualunque, ma addirittura di Babbo Natale.
Alice Basso è nata nel 1979 a Milano e ora vive in un ridente borgo medievale fuori Torino. Lavora in una casa editrice. Nel tempo libero finge di avere ancora vent'anni e canta in una band di rock acustico per cui scrive anche i testi delle canzoni. Suona il sassofono, ama disegnare, cucina male, guida ancora peggio e di sport nemmeno a parlarne.
Nonostante io non ami molto gli approcci marcatamente ironici, devo ammettere che questo racconto è geniale. Personaggi credibili, scrittura chiarissima.
"Mi chiamo Vani Sarca e mi fa schifo tutto da quando sono nata......"
Vani detesta il Natale! Tutta quella gente che si vuole bene perché in quel giorno si deve, beh lei anche nei giorni lavorativi ripudia il contatto umano. Fa la ghostwriter per rimanere nell'ombra e portare a casa la pagnotta. Quando si sveglia, influenzata, il giorno della vigilia è felice, felice perché può evitare la classica cena del 24, ma sua mamma non ci pensa nemmeno a lasciarla sola durante feste, così si presenta a casa sua con la famiglia appresso. Tra una piatto e una corsa in bagno, succede qualcosa che rompe gli schemi di Vani, se già non era troppo avere la famiglia tra i piedi. È stata una piacevole lettura, davvero divertente. Mi sa che recupero qualcosa dell'Alice.
L'agnostica cinica ma meravigliosa Vani alle prese con un gruppo di pargoli che crede ancora a Babbo Natale. Un delitto della camera chiusa sotto l'albero, e un commissario affascinante appena accennato (ma già lì scatta il brivido). Una delizia, aspettando il quarto libro della serie.
È tornata Vani Sarca! Questa breve storia di Natale è proprio quello di cui avevo bisogno. Tutto ciò che amo di lei ritorna e in sole quaranta pagine ambientate nel 2006 Vani fa morire dal ridere e incanta con le sue abilità sia investigative che di scrittrice. Non vedo l'ora di aprile per leggere il nuovo romanzo e proseguire con le sue avventure!
È troppo corto, voglio leggere di Vani ancora e ancora! Piccolo assaggio del personaggio ideale sia per chi non la conosce ancora (eresia!) sia per chi come me sta faticando ad arrivare indenne al prossimo libro. Torna la nostra ghostwriter preferita che si ritrova circondata da spirito natalizio e bambini e che risolve un caso a modo suo. Adoro la penna di Alice, amo alla follia questo meraviglioso personaggio e ho divorato le pagine godendomelo proprio come un regalo di Natale.
Voto: 4.5 stelline. Ecco un altro adorabile prequel su Vani, ambientato nel periodo natalizio. È stato davvero piacevole leggere questo scorcio di lei alle prese con un’investigazione fuori dagli schemi e ho amato come sempre la sua caratterizzazione irriverente e dissacrante, che tuttavia ha delle punte di delicatezza e rispetto che mi ha fatta spuntare dei sorrisoni teneri, senza mai cadere nello smielato. Da leggere assolutamente se amate questa serie.
Anche se la ucciderebbe ammetterlo, Vani Sarca è una persona d'animo profondamente gentile. Gentile non di quella gentilezza confezionata su misura per le festività natalizie, ma di quella gentilezza che è empatia e rispetto dell'altro. È proprio questo aspetto della protagonista a rendere il racconto di Alice Basso profondamente godibile, divertente e sì, anche commovente. Sono quaranta pagine che consolidano per il lettore l'affetto per il mondo di Vani e per i personaggi che lo popolano, dalla stessa Vani, alla piccola ma adorabile Morgana, per finire al solo accennato Berganza. Che bel regalo inaspettato!
Nello spazio di un breve racconto, Alice Basso è riuscita a condensare tutte le qualità che mi fanno tanto apprezzare i suoi libri. Breve, ma davvero molto carino. Se poi siete tra i fan di Vani, non potete non leggerlo.
A-D-O-R-A-B-I-L-E-! Questa novella, a tema natalizio, di cui è protagonista Vani Sarca, è stata a dir poco adorabile. O almeno, si è rivelata così, proprio dalla metà e oltre.
Mi sto cominciando tantissimo ad approcciare al sarcasmo del personaggio che è Vani, al suo essere una donna di ghiaccio con un simpaticissimo senso dell'umorismo che, anche questa volta, mi ha saputo strappare in tutta facilità un sorriso.
Ho anche adorato l'introduzione del giovane personaggio che è Morgana: sette anni, ma astuta e molto intelligente, ma soprattutto già amante dei libri. In questo, ho un po' rivisto una piccolissima me alla prese già con qualche libro.
Mi è piaciuto un sacco che, alla fine, seppur Vani dica di essere una donna dal cuore di ghiaccio che ama stare da sola con i suoi libri, si è, in un certo senso, commossa: la prima volta, quando Morgana ammette di aver rubato e nascosto lei il regalo; e la seconda, quando alla fine si intrattiene con il resto della famiglia al piano di sopra, per trascorrere alla fine un Natale tutti insieme. Alla fine, essendo una mezza Grinch, anche Vani non ha saputo resistere, nonostante abbia detto "ancor una tartina e vado via", ma non è stato così.
Comunque, sul serio, sono molto curiosa di leggere i romanzi veri e propri in cui potrò conoscere meglio Vani e il suo universo, perché sono certa che sorriderò tantissimo dinanzi alla sua ironia.
Anche questa novella, promosissima!
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Ciao Vani, ben ritrovata, non sai quanto mi eri mancata!
La Basso è una scrittrice che adoro e di cui negli anni ho letto tutti i romanzi, ormai mi mancava solo questa breve novella. Una delle cose che mi sono sempre trovata a dire in relazione alla sua seconda serie, quella di Anita Bo, mi trovavo sempre a commentare che la protagonista aveva il grande difetto di non essere Vani. Per cui, seppur per molto poco, con questo racconto ho avuto la sensazione di tornare a casa, perché Vani, il suo sarcasmo che nasconde comunque un’innata gentilezza, mi era davvero mancata. Ho trovato la storia leggera e molto divertente. Mi è piaciuto molto incontrare non solo una Vani venticinquenne alle prese con la sua assillante ed esagerata famiglia e anche con un primo caso da risolvere, in cui le sue conoscenze letterarie e le sue capacità di immedesimarsi nella mente di chiunque, anche di Babbo Natale, le permetteranno di arrivare alla soluzione. Ho anche adorato l’incontro con una Morgana settenne, già più intelligente e combinaguai della maggior parte dei suoi coetanei. Peccato solo mancasse il commissario, mi manca anche lui!
State preparando tutto per Natale? Io per l’occasione ho letto una storia natalizia e siccome non ne farò la recensione sul blog ve ne parlo brevemente qui! Tendenzialmente odio le storie di Natale. Lo amo come periodo perché è perfetto per stare insieme a chi si ama, ma le storie di Natale sono troppo felici e troppo sdolcinate di solito. Però Vani Sarca è una che il Natale lo odia, sapevo che con lei non avrei sofferto di diabete. In questa novella brevissima vediamo una Vani alle prese con il suo primo lavoro da ghostwriter, la leggiamo nei panni di Babbo Natale! Una storia veloce e carina che ci presenta la Vani che conosciamo già dai precedenti libri pubblicati che però si collocano cronologicamente dopo questa storia. L’ironia e il sarcasmo di Vani sono il suo marchio di fabbrica, qui la troviamo alle prese con la famiglia per passare la Vigilia insieme. Ma quando le si presenta l’occasione di risolvere il giallo del regalo scomparso ad una festa di mocciosi mini umani non può rifiutare perché in questo modo potrebbe sfuggire alla sua temibile madre scappando dal suo appartamento per finire in quello di sopra... ma per Vani sarà peggio star in mezzo a bambini di 7 anni che ancora credono in Babbo Natale o stare con madre, padre e sorella?? Insomma, il divertimento è assicurato! Ritroveremo anche Morgana (di 7 anni ovviamente) anzi sarà pure accennato un certo ispettore affascinante... Decisamente una novella da leggere se si ama la serie di Alice Basso, e non la conoscete potete pure partire da questa storia per poi recuperare le altre!
In questo breve racconto dal sapore giallo Vani Sarca si trova a casa, influenzata. La madre però, dato che il giorno in cui la vicenda ha inizio è, niente po' po' di meno che la Vigilia di Natale, non volendo lasciare la strampalata e naive figlia sola proprio in quella serata, lei, il padre e la sorella (ben poco amata!), si precipitano a casa sua. Durante la cena però succede qualcosa. Al piano di sopra si scatena un pandemonio. Andata a controllare Vani si ritroverà coinvolta in una vicenda dalle tinte del giallo nella quale Vani si troverà, per ben due volte, a vestire i panni della ghostwriter di Babbo Natale. Una lettura caldamente consigliata per assaporare un aspetto insolito del Natale.
Un racconto breve ma divertentissimo con una Vani dissacrante all'ennesima potenza: Mi chiamo Vani Sarca e mi fa schifo tutto, da quando sono nata. Non ho nemmeno mai amato i miei compagni di scuola, dei miei rapporti con la famiglia si è appena avuto un assaggio, gli essere umani tutti mi danno fastidio, il mondo mi disturba.
Le feste di Natale sono una prova pesante e Vani la supera alla grande.
Natale, parenti, bambini: una combinazione da evitare :-D
Molto bellino il racconto natalizio di Vani Sarca (letto naturalmente dopo Pasqua...), con una Morgana in prima elementare già appassionata di "Piccole donne". Naturalmente a sei anni ha solo visto il film, non ha ancora letto il libro, anche se non dubito che, visto l'insegnamento che ne ha tratto, non tarderà...
Un racconto divertente con uno stile che mi ha ricordato Zerocalcare, ma non è detto che battute sarcastiche a profusione e personaggi monodimensionali siano sempre garanzia di successo. Leggerò altro perché sicuramente sono incuriosita da questa autrice.
Devo dirlo, in tutta franchezza...già che era per me una perfetta sconosciuta, avrei preso letteralmente a sberle questa terribile misantropa! ok che non tutti amiamo il Natale, ok che non tutti lo trascorriamo nel solito modo convenzionale, e ci pure stanno le piccole ruggini che si verificano più o meno in ogni famiglia, ma questa Vani Sarca mi è parsa, decisamente, un caso clinico. Le cose virano al meglio mano mano che dimostra pure di essere dotata di un dannato fiuto eccezionale. La ragazza è sveglia, mi sono detta..e nel momento propizio, quando già iniziavo a sbadigliare..
Era da un po' che sentivo parlare di Alice Basso, ma cosa volete...con una lista d'attesa chilometrica non è facile osare aggiungere nuovi progetti di lettura. Sono sincera, ho preso questo ebook per pura curiosità, giusto perché l'ho visto gratis nel Kindle Store. E menomale che l'ho fatto, perché l'autrice ha uno stile davvero fresco e umoristico. Non so ancora quando, ma credo proprio che in futuro farò altre incursioni fra le sue opere. ^_^
Primo approccio con Vani, ma già me ne sono fatta un'idea. Troppo corto, questo racconto, per poter dare una valutazione concreta. In effetti mi è piaciuto; carina (e soprattutto sollecita) l'idea finale che risolve "il caso". Mi è piaciuta soprattutto l'aria di festa che ha accomunato tutti, grandi e piccini. Mi sembra di aver capito che Vani sia scorbutica, solitaria, e che sorrida poco: beh, solo un bimbo può strapparti un sorriso, e più d'uno, tuo malgrado, e renderti molto diversa la giornata. Buon Natale, cara Vani... 🍸🍾
Piacevole favola natalizia in cui Babbo Natale dovrà intervenire (sotto forma di lettere... indovinate scritta da chi?!?) per risolvere nientepopodimenoché il "caso del furto della macchinina telecomandata". Divertente, una sorta di prequel ;)
Vani non ama il Natale, non ama la gente, ama la solitudine e la compagnia dei suoi libri, ama leggere e scrivere. Questo racconto è ambientato la sera della vigilia di Natale. Gli abitanti dell'appartamento sopra al sup fanno un naccano infernale e Vani decide di andare a vedere che succede. Qui avrà di fronte un piccolo giallo che con astuzia riuscirà a risolvere. Racconto molto carino e divertente.