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290 pages, Kindle Edition
Published November 6, 2017
Questo romanzo analizza la crisi esistenziale di uno studente della Brown University, e i conflitti morali e personali che si ritrova ad affrontare. L'eterna lotta tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato era particolarmente sentita in un periodo come niente meno che gli anni Settanta. Tra la guerra in Vietnam, lo sviluppo del femminismo e le lotte per i diritti civili, la sempre crescente corruzione della polizia e i pregiudizi razziali, la gente si divide in due: da una parte chi fa finta di niente e perciò diventa parte del problema, dall'altra chi invece decide di metterci la faccia e cambiare le cose. Steve, il protagonista di Wild World, fa parte di quest'ultimo gruppo. Sconcertato dalle ingiustizie dilaganti e da uno stato che predica la libertà di parola ma che di fatto è vittima di un sistema marcio e immorale, decide di entrare nel Dipartimento di Polizia di Providence per tentare di cambiare le cose dall'interno. È un ragazzo intelligente e che ha studiato tanto, ed è convintissimo delle sue ragioni, ma presto si rende conto che la radice del problema è ben più difficile da estirpare di quanto uno studente del college possa immaginare.
Trovo che Peter Rush abbia fatto un eccellente lavoro di ricerca, perché è riuscito a trasmettere in pieno il clima che si respirava in quegli anni negli Stati Uniti. I giovani costantemente in ribellione, a protestare nelle piazze contro una guerra in cui non credevano, e con le generazioni precedenti contro. Si parlava costantemente di politica, ovunque, e con chiunque. Ma solo chi di quel sistema era parte integrante poteva davvero fare la differenza. Sono i libri come questi che fanno riflettere e fanno aprire gli occhi su alcune situazioni estremamente radicate nella società ma delle quali non si parla mai abbastanza. Ma il vero punto di forza di questo romanzo sono i personaggi: complessi, articolati, e per questo motivo realistici e credibili. Anche la storia d'amore è molto interessante perché ha uno sviluppo e una crescita, con i suoi alti e bassi. Ciò che era cominciato come una passione travolgente si trasforma ben presto in una relazione tossica e totalmente insostenibile per entrambe. Ed è esattamente così che accade nella vita reale: finché non si risolvono i propri conflitti individuali, sarà difficile costruire dei legami sani, e affidarsi totalmente agli altri sperando che ci salvino spesso è controproducente, ed è motivo di sofferenza. Apprezzo molto il fatto che questo libro faccia leva su questa problematica, nella quale molti si possono riconoscere.