Luciano De Crescenzo was an Italian writer, film actor, director and engineer.
Born in Naples, he graduated in engineering and worked for IBM Italy until 1976, when he published the bestseller Così parlò Bellavista (Thus Spake Bellavista), a collection of facts and anecdotes about his city which sold 600,000 copies in Italy and was translated into numerous languages. In 1980 he debuted as actor in Il pap'occhio, under the direction of his friend Renzo Arbore, together with Roberto Benigni.
Trovato su una bancarella di libri usati e acquistato per un prezzo simbolico di due euro. Forse, fin ora è stato il miglior acquisto dell'anno! Una storia splendida, mi è piaciuta tantissimo sia l'idea che la realizzazione. È una sorta di viaggio nella vita di De Crescenzo, romanzata tra le varie sfaccettature della sua personalità e colorata con alcuni aspetti folcloristici della sua Napoli. Il racconto è solido, la narrazione funziona e le idee sono sia divertenti che riflessive. Per me è scritto veramente bene e a più livelli di interpretazione, il che lo rende una lettura adatta sia ad un giovane che ad un adulto. Non mi aspettavo di trovare una gemma del genere e devo ammettere che vale ogni singola pagina.
Un giorno in casa tua scopri una stanza che non avevi mai visto, un posto che avevi sottovalutato, un posto in cui non hai mai trascorso più di 5 minuti. In questo posto il tempo non scorre e, come per magia, compare il tuo alter ego. Lui vive la stessa tua vita in un mondo parallelo, solo che deve fare tutto esattamente come lo fai tu anche se spesso non concorda con te. E così, tra disquisire su Parmenide, Socrate e Platone; tra i film dei grandi Maestri di Monicelli, Fellini, De Sica e Totò...si arriva nelle catacombe delle Fontanelle (la Napoli di sotto, in cui è sepolto anche Giacomo Leopardi) dove praticamente tutto ciò che è nella vita attuale smette di avere anche il benché minimo senso. Non hanno più senso i dissapori, i litigi, il lavoro. Torna ad acquistare senso, invece, il tempo (la più preziosa merce di scambio del mondo da che l'uomo esiste).
De Crescenzo ci porta nella Roma bene, nei quartieri napoletani, nel tempo che si ferma a fine 1700 a Napoli e poi però riprende ad andare, inesorabile.
De Crescenzo, ingegnere, saggista, scrittore e grande conoscitore della filosofia antica e per questo dell'anima umana resta -per lo stile narrativo e per semplicità nel trasmettere anche i più complessi concetti filosofici- uno dei miei preferiti. E a lui sono personalmente molto grata non soltanto per aver riesumato negli anni le memorie di personaggi dalle menti illustri delle antiche Grecia e Roma, ma anche per aver mostrato, nei numerosi suoi scritti, l'altro volto di Napoli. Quello colto, elegante, classico e barocco. Quello che contrasta fortemente con alcune esperienze negative narrate dai turisti e che ancora resiste. Come la Napoli nella sua ancora attuale floridezza delle scuole di teatro, che ancora resiste. Nonostante tutto.
Era da tantissimo che non leggevo De Crescenzo! C’è stato un periodo, quello del Liceo, credo, in cui ne ho letti diversi, mi piaceva davvero molto, poi, di punto in bianco, mi sono fermata. E ora mi accorgo che mi è mancato molto, e vorrei leggere altri suoi libri!!! Che poi per la verità questo libro non m’è piaciuto proprio tantissimo, ne ha scritti di migliori, e si è anche un po’ ripetuto, cioè ho trovato concetti ed episodi che ricordavo per aver letto in altri suoi libri. Però ha sempre un modo di scrivere molto piacevole, e molto divertente! Mi chiedo però quanto ci sia di vero in questa sorta di autobiografia… non dico tanto per quel che riguarda le sue relazioni, ma per esempio i vari aneddoti con personaggi reali, come Enrico De Nicola, Totò o Bud Spencer.