Hirohiko Araki ( 荒木飛呂彦) is a Japanese manga artist. He left school before graduation from Miyagi University of Education.
He enjoys the baseball manga Kyojin No Hoshii (Star of the Giants); the video games Mario Kart and Bomberman; and likes Prince and other African-American singers, as well as jazz, rock, and rap.
Questo volume mi ha lasciato un retrogusto amaro per una serie di motivi, che sarò costretta a mettere sotto spoiler.
Partiamo dunque prima dalle cose che mi sono piaciute. In una delle recensioni ai volumi precedenti avevo detto che il potere di Funny Valentine, per quanto interessante, mi irritava molto, perché il modo in cui era disegnato e reso rendeva la narrazione al primo impatto - prima di capire come funzionasse - estremamente confusa. Era un effetto voluto, come accade spesso con i poteri che stravolgono il tempo che Araki assegna ai suoi antagonisti.
In questa parte del manga il suo potere si amplifica ma in qualche maniera, conoscendone il funzionamento, anche il combattimento risulta più facile da seguire e, per quanto mi riguarda, più godibile (anche se, come tutti i combattimenti di questa parte, è una certa agonia e lo intendo in senso positivo. Non puoi voltare pagina che non ti si pari davanti l'ennesimo rivolgimento della sorte).
Passiamo ai lati negativi. Capisco perfettamente che queste battaglie siano infinitamente lunghe perché narrativamente danno il giusto ritmo e lo spazio, ad Araki, per dispiegare l'entità dei poteri e della crudeltà di Funny Valentine fino in fondo. Dall'altro lato, però, questo volume è stato di passaggio e in quanto tale la lettura mi è risultata un po' pesante, logorante a dir poco in certi tratti. Mi spiace dirlo, ma non vedo l'ora che questo scontro finisca e Valentine abbia quello che si meriti, perché non ce la faccio più.
L'altro lato negativo sono Hot Pants e Lucy.
Comunque Funny Valentine è un antagonista ottimamente scritto, con motivazioni e comportamenti coerenti, ma assolutamente non il personaggio in cui "ci si può identificare" o "che ha ragione" o che "è il vero eroe di SBR", come ho sentito dire da alcuni commentatori "controcorrente". È un essere abominevole e mentre apprezzo la coerenza di Araki nel non fare sconti nel mostrarcelo, non posso certo apprezzare l'ipocrisia di chi ha bisogno di giustificare un personaggio, per non ammettere di trovare affascinante l'incarnazione stessa del Male (insomma, costui ha davvero detto "Make America Great Again", per piacere...).
A Johnny voglio sempre più bene, è diventato uno dei miei Jojo preferiti, davvero un protagonista ben scritto e sono contenta che si stia riprendendo lo spazio che gli spetta nella storia.
Postilla, perché ho scordato di parlarne nella recensione al volume scorso: adesso capisco perché tutti shippano la DinoPants. Sono salita di corsa su questo treno anche io, eh eh eh, ouch.
ho paura di ciò che succederà sinceramente. il risvolto che sta prendendo Lucy è terrorizzante e il presidente (i presidenti?) sembra impossibile da sconfiggere. sono pronto alle lacrime dei prossimi due volumi
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