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Il diavolo e la rosa
Yorkshire, Inghilterra, 1836.
La vita è stata generosa e allo stesso tempo avara con Rosalynn. Le ha donato la bellezza ma l’ha privata dell’affetto di una famiglia. Da ventun anni, infatti, vive nello stesso orfanotrofio nel quale è stata abbandonata quando era piccolissima, e la sua esistenza è tutto fuorché idilliaca. La perfida direttrice dell’istituto, che nutre verso di lei una particolare antipatia, l’ha relegata ai compiti più faticosi e miserabili. Rosalynn trascorre le sue giornate lavorando e coltivando sogni segreti alimentati dai libri che legge. Libri che si procura di nascosto: al calar della sera, mentre le ombre dilagano nella brughiera, sgattaiola dal convitto e raggiunge il castello di Harwood a poche miglia di distanza.
Il maniero è disabitato, ma lei ha scovato un’imposta rotta ed è riuscita a entrare. Ogni giorno, attraversando un dedalo di grandi sale ricoperte di polvere e detriti, raggiunge l'immensa biblioteca ancora piena di volumi. Non ha mai incontrato nessuno, muovendosi sempre indisturbata.
Una sera, tuttavia, la solitudine dei luoghi subisce una brusca interruzione. All’improvviso, Rosalynn ode dei passi umani e si scontra con un uomo che afferma d’essere Lord Beaumont Harwood, proprietario del castello e di tutto ciò che esso contiene.
Benché coraggiosa, non può fare a meno di esserne intimorita: il conte non è soltanto un uomo dai modi scortesi, ma è anche l’individuo più spaventoso sul quale abbia mai posato lo sguardo. Il suo volto è ricoperto di ustioni e cicatrici ed è privo di una gamba al posto della quale indossa un terrificante arto finto. In più, la accusa di essere una ladra e minaccia di condurla in prigione per averlo derubato.
Rosalynn si trova costretta ad andare a vivere al maniero, assunta come domestica, per ripagare il furto commesso.
La vita al castello è più dura del previsto. Se ciò non bastasse, Lord Harwood non è affatto un gentiluomo: la gente del villaggio lo ha soprannominato “la Bestia” a causa del suo aspetto e dei suoi modi.
Per forza di cose, vivendo sotto lo stesso tetto, Rosalynn comincia a conoscerlo meglio, scoprendo che dietro la sua apparenza intrattabile si cela un uomo ferito dalla vita, trafitto dal peso di tragiche colpe passate e ormai rassegnato a vivere nascosto.
Nel contempo, i segreti riguardanti le origini di Rosalynn e l’identità dei suoi genitori si rivelano non meno misteriosi e tragici, e tutto sembra precipitare verso un epilogo drammatico...
Sullo sfondo della cupa brughiera inglese, un romanzo liberamente ispirato alla favola della Bella e la Bestia. La storia di una passione tormentata e di un sentimento purissimo capace di guardare oltre l’apparenza, sgretolare i pregiudizi e dimostrare che la vera bellezza non ha a che fare con la perfezione del corpo ma con l’armonia dell’anima.
La vita è stata generosa e allo stesso tempo avara con Rosalynn. Le ha donato la bellezza ma l’ha privata dell’affetto di una famiglia. Da ventun anni, infatti, vive nello stesso orfanotrofio nel quale è stata abbandonata quando era piccolissima, e la sua esistenza è tutto fuorché idilliaca. La perfida direttrice dell’istituto, che nutre verso di lei una particolare antipatia, l’ha relegata ai compiti più faticosi e miserabili. Rosalynn trascorre le sue giornate lavorando e coltivando sogni segreti alimentati dai libri che legge. Libri che si procura di nascosto: al calar della sera, mentre le ombre dilagano nella brughiera, sgattaiola dal convitto e raggiunge il castello di Harwood a poche miglia di distanza.
Il maniero è disabitato, ma lei ha scovato un’imposta rotta ed è riuscita a entrare. Ogni giorno, attraversando un dedalo di grandi sale ricoperte di polvere e detriti, raggiunge l'immensa biblioteca ancora piena di volumi. Non ha mai incontrato nessuno, muovendosi sempre indisturbata.
Una sera, tuttavia, la solitudine dei luoghi subisce una brusca interruzione. All’improvviso, Rosalynn ode dei passi umani e si scontra con un uomo che afferma d’essere Lord Beaumont Harwood, proprietario del castello e di tutto ciò che esso contiene.
Benché coraggiosa, non può fare a meno di esserne intimorita: il conte non è soltanto un uomo dai modi scortesi, ma è anche l’individuo più spaventoso sul quale abbia mai posato lo sguardo. Il suo volto è ricoperto di ustioni e cicatrici ed è privo di una gamba al posto della quale indossa un terrificante arto finto. In più, la accusa di essere una ladra e minaccia di condurla in prigione per averlo derubato.
Rosalynn si trova costretta ad andare a vivere al maniero, assunta come domestica, per ripagare il furto commesso.
La vita al castello è più dura del previsto. Se ciò non bastasse, Lord Harwood non è affatto un gentiluomo: la gente del villaggio lo ha soprannominato “la Bestia” a causa del suo aspetto e dei suoi modi.
Per forza di cose, vivendo sotto lo stesso tetto, Rosalynn comincia a conoscerlo meglio, scoprendo che dietro la sua apparenza intrattabile si cela un uomo ferito dalla vita, trafitto dal peso di tragiche colpe passate e ormai rassegnato a vivere nascosto.
Nel contempo, i segreti riguardanti le origini di Rosalynn e l’identità dei suoi genitori si rivelano non meno misteriosi e tragici, e tutto sembra precipitare verso un epilogo drammatico...
Sullo sfondo della cupa brughiera inglese, un romanzo liberamente ispirato alla favola della Bella e la Bestia. La storia di una passione tormentata e di un sentimento purissimo capace di guardare oltre l’apparenza, sgretolare i pregiudizi e dimostrare che la vera bellezza non ha a che fare con la perfezione del corpo ma con l’armonia dell’anima.
373 pages, Kindle Edition
Published December 24, 2017
12 people are currently reading
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Community Reviews
Displaying 1 - 30 of 62 reviews
August 4, 2021
4,5 stars
"Benché il crepuscolo fosse ancora lontano, il giorno pareva giunto al suo epilogo, ammesso che fosse iniziato davvero. Nel cuore dello Yorkshire, a un passo dall’inverno, non si era mai del tutto sicuri che il sole non fosse il protagonista di un poema epico, più improbabile di un unicorno. Di sicuro, in quello specifico inverno, il sole era stato un brigante alla macchia. Rosalynn non rammentava un sol giorno in cui il cielo non avesse esibito il colore del piombo. Perfino i galli erano dubbiosi riguardo al proprio istinto di cantare al mattino."
Spesso leggo critiche, nemmeno tanto velate, su Amabile Giusti/Virginia Dellamore: "potrebbe fare di più", "usa sempre gli stessi plot", "niente di originale". Dopo la lettura del mio primo storico dell'autrice posso dire che sono critiche che lasciano il tempo che trovano. Un'autrice che riesce a descrivere in maniera così poetica un'ambientazione, che mette su carta l'ennesimo retelling su "La bella e la bestia" e lo rende comunque accattivante agli occhi del lettore, che in trecento e rotte pagine, con solo qualche bacio, riesce comunque a dare alla storia un tocco sensuale, beh, quell'autrice ha una marcia in più e, fossi in lei, me ne sbatterei delle frecciatine.
Due personaggi caratterizzati in maniera magistrale, Rosalynn e Lord Beaumont Harwood, la loro personalità trasuda dai gesti, dai pensieri, dai dialoghi: quanto è bella dentro e fuori lei, tanto è "bestiale" e incattivito lui, fisicamente e moralmente.
«Niente, signora. Vorrei andare in un luogo in cui gli esseri umani abbiano cura del prossimo, e in particolare gli uomini non pensino di poter mancare di rispetto a una giovane donna solo perché è meno brutta di una rana.» «Non siete meno brutta di una rana, mia cara: fra voi e una rana v’è la stessa somiglianza che fra la rana e una gazzella. Il vostro auspicio è sensato, però temo che un luogo come questo non esista. Temo che una donna, bella o brutta che sia, rana o gazzella, dovrà sempre combattere piccole ma quotidiane battaglie per farsi rispettare.»
"La filosofia di chi cerca la bellezza dentro involucri orripilanti mi era sempre parsa una sciocchezza. Non ho mai avuto l’indole del minatore: i diamanti li volevo già estratti, levigati, sfaccettati, lucenti e preziosi."
Eppure, come ci insegna già la famosa fiaba, nonostante due personalità agli antipodi, "la bestia" imparerà ad amare e "la bella" riuscirà a riconoscere la bellezza anche se celata.
"Benché il crepuscolo fosse ancora lontano, il giorno pareva giunto al suo epilogo, ammesso che fosse iniziato davvero. Nel cuore dello Yorkshire, a un passo dall’inverno, non si era mai del tutto sicuri che il sole non fosse il protagonista di un poema epico, più improbabile di un unicorno. Di sicuro, in quello specifico inverno, il sole era stato un brigante alla macchia. Rosalynn non rammentava un sol giorno in cui il cielo non avesse esibito il colore del piombo. Perfino i galli erano dubbiosi riguardo al proprio istinto di cantare al mattino."
Spesso leggo critiche, nemmeno tanto velate, su Amabile Giusti/Virginia Dellamore: "potrebbe fare di più", "usa sempre gli stessi plot", "niente di originale". Dopo la lettura del mio primo storico dell'autrice posso dire che sono critiche che lasciano il tempo che trovano. Un'autrice che riesce a descrivere in maniera così poetica un'ambientazione, che mette su carta l'ennesimo retelling su "La bella e la bestia" e lo rende comunque accattivante agli occhi del lettore, che in trecento e rotte pagine, con solo qualche bacio, riesce comunque a dare alla storia un tocco sensuale, beh, quell'autrice ha una marcia in più e, fossi in lei, me ne sbatterei delle frecciatine.
Due personaggi caratterizzati in maniera magistrale, Rosalynn e Lord Beaumont Harwood, la loro personalità trasuda dai gesti, dai pensieri, dai dialoghi: quanto è bella dentro e fuori lei, tanto è "bestiale" e incattivito lui, fisicamente e moralmente.
«Niente, signora. Vorrei andare in un luogo in cui gli esseri umani abbiano cura del prossimo, e in particolare gli uomini non pensino di poter mancare di rispetto a una giovane donna solo perché è meno brutta di una rana.» «Non siete meno brutta di una rana, mia cara: fra voi e una rana v’è la stessa somiglianza che fra la rana e una gazzella. Il vostro auspicio è sensato, però temo che un luogo come questo non esista. Temo che una donna, bella o brutta che sia, rana o gazzella, dovrà sempre combattere piccole ma quotidiane battaglie per farsi rispettare.»
"La filosofia di chi cerca la bellezza dentro involucri orripilanti mi era sempre parsa una sciocchezza. Non ho mai avuto l’indole del minatore: i diamanti li volevo già estratti, levigati, sfaccettati, lucenti e preziosi."
Eppure, come ci insegna già la famosa fiaba, nonostante due personalità agli antipodi, "la bestia" imparerà ad amare e "la bella" riuscirà a riconoscere la bellezza anche se celata.
April 19, 2020
Questo è il primo storico che leggo di quest'autrice e ne sono rimasta incantata; mi ha intrigata sin dalle prime pagine, senza mai annoiarmi, ma anzi coinvolgendomi sempre più man mano che la storia entrava nel vivo. Uno storico delicato, con sapore antico, ma al contempo moderno, con una protagonista che ho adorato ❤️ Rosalynn è un'orfana abituata a lavorare sodo, consapevole della sua condizione, ma che non ha mai abbassato la testa davanti ai soprusi, e nonostante la sua dolcezza, il suo candore e gentilezza "La domanda giusta non è questa. Dovreste chiedervi piuttosto: perché il resto del mondo non è gentile? Perché voi stesso non siete gentile? La gentilezza dovrebbe essere la regola, non l’eccezione. Ci si dovrebbe stupire per la sgarberia e non per la solidarietà. ", quando è il momento sa tirare fuori le unghie e difendersi; ho amato, che non si conformasse agli eventi, a ciò che la società voleva a quei tempi, lei crede nell'amore vero "Credevo che mi sarebbe bastato amarti, ma… io pretendo anche di essere amata. Non mi importa del matrimonio e del titolo, e all’inferno l’onore e il decoro: ma all’amore non intendo rinunciare. Quello vero, quello che ti devasta l’anima, per il quale sacrificheresti te stesso e la tua felicità. Io voglio qualcuno per cui non essere soltanto la prima scelta, ma l’unica." e quando incontra Beaumont, vede in lui la bellezza, oltre l'aspetto fisico e le sue cicatrici, non sarà facile per lei convincere lui e gli altri che lo ama per quello che è... La dolcezza e tenacia di Rosalynn riusciranno a trasformare, o meglio a tirar fuori, tutta la bellezza interiore che Beaumont non ha mai pensato di possedere...
February 2, 2018
Recensione:
Prima di iniziare a parlarvi di questo romanzo, voglio fare una premessa, ci ho messo meno tempo a leggerlo piuttosto che trovare le parole per parlarvene. Sono passate settimane da quando ho letteralmente divorato le pagine durante una notte insonne... e sinceramente raccontarvi di questo libro, della sua bellezza, di tutte le emozioni che mi ha regalato è arduo, mi sembra di sminuirlo o di non riuscire a trovarne degne per esprimere al meglio tutto quello che ci ho trovato dentro.
Ogni volta penso che questa scrittrice non riuscirà a superare se stessa regalandoci le emozioni del precedente volume e invece tutto al contrario... con questo libro mi ha steso e ammaliato a partire dal fatto che usciamo dai soliti stereotipi dell'uomo bello e perfetto. Beaumont era bello, sfolgorante, ma di quella bellezza che decantano i poeti resta solo uno sguardo avvolto da un intrico di cicatrici, che rendono ancora più nera e cupa la sua personalità.
Rosalynn invece è totalmente inconsapevole della sua bellezza che non è solo esteriore, è splendida dentro, compassionevole e pronta ad aiutare il prossimo, pur restando ferma sui suoi ideali.
Comunque il personaggio che colpisce di più, o meglio che mi ha colpito, è proprio Beaumont, mi ha colpito nonostante l'odio che ti scaturisce fin dalle sue prime battute per quando è vuota e sterile la sua anima. La sua vita così frivola è stata la sua stessa condanna e ce lo mostra proprio come un individuo inutile, uno che è in grado di perseguire solo la bellezza e il potere, la sua superficialità d'animo è ben più mostruosa del suo aspetto stesso. Eppure, piano piano, l'autrice ci aiuta a leggere dietro la scorza, ci mostra il suo lento e progressivo ritorno alla vita e all'umanità.
L'autrice nella trama ci spiega che questa è la sua rivisitazione della fiaba La Bella e La Bestia, una meravigliosa rivisitazione di una storia che ha fatto innamorare tantissime ragazzine e dai grandi insegnamenti. L'autrice è stata in grado di rimescolare le carte in modo mirabile e toccante, offrendo grandi spunti di riflessione e parlandoci delle seconde possibilità in un modo poetico e intenso.
E' uno di quei romanzi che ricomincerei a leggere immediatamente mai stanca, sicura di scoprirci tante altre sfumature tra le parole.
Mi sono così innamorata di questi personaggi, che alla fine, anche io come Rosalynn riuscivo a vedere oltre l'esteriorità di Beaumont e leggere il suo genuino cambiamento.
Mi sono commossa in tanti di quei punti, trattenendo il fiato. Volevo rallentare la lettura per restare in loro compagnia per tante altre ore e al tempo stesso correre alla fine per tornare a respirare.
Questo è a tutti gli effetti il mio nuovo indimenticabile!
Fabiana
LCDL
Prima di iniziare a parlarvi di questo romanzo, voglio fare una premessa, ci ho messo meno tempo a leggerlo piuttosto che trovare le parole per parlarvene. Sono passate settimane da quando ho letteralmente divorato le pagine durante una notte insonne... e sinceramente raccontarvi di questo libro, della sua bellezza, di tutte le emozioni che mi ha regalato è arduo, mi sembra di sminuirlo o di non riuscire a trovarne degne per esprimere al meglio tutto quello che ci ho trovato dentro.
Ogni volta penso che questa scrittrice non riuscirà a superare se stessa regalandoci le emozioni del precedente volume e invece tutto al contrario... con questo libro mi ha steso e ammaliato a partire dal fatto che usciamo dai soliti stereotipi dell'uomo bello e perfetto. Beaumont era bello, sfolgorante, ma di quella bellezza che decantano i poeti resta solo uno sguardo avvolto da un intrico di cicatrici, che rendono ancora più nera e cupa la sua personalità.
Rosalynn invece è totalmente inconsapevole della sua bellezza che non è solo esteriore, è splendida dentro, compassionevole e pronta ad aiutare il prossimo, pur restando ferma sui suoi ideali.
Comunque il personaggio che colpisce di più, o meglio che mi ha colpito, è proprio Beaumont, mi ha colpito nonostante l'odio che ti scaturisce fin dalle sue prime battute per quando è vuota e sterile la sua anima. La sua vita così frivola è stata la sua stessa condanna e ce lo mostra proprio come un individuo inutile, uno che è in grado di perseguire solo la bellezza e il potere, la sua superficialità d'animo è ben più mostruosa del suo aspetto stesso. Eppure, piano piano, l'autrice ci aiuta a leggere dietro la scorza, ci mostra il suo lento e progressivo ritorno alla vita e all'umanità.
L'autrice nella trama ci spiega che questa è la sua rivisitazione della fiaba La Bella e La Bestia, una meravigliosa rivisitazione di una storia che ha fatto innamorare tantissime ragazzine e dai grandi insegnamenti. L'autrice è stata in grado di rimescolare le carte in modo mirabile e toccante, offrendo grandi spunti di riflessione e parlandoci delle seconde possibilità in un modo poetico e intenso.
E' uno di quei romanzi che ricomincerei a leggere immediatamente mai stanca, sicura di scoprirci tante altre sfumature tra le parole.
Mi sono così innamorata di questi personaggi, che alla fine, anche io come Rosalynn riuscivo a vedere oltre l'esteriorità di Beaumont e leggere il suo genuino cambiamento.
Mi sono commossa in tanti di quei punti, trattenendo il fiato. Volevo rallentare la lettura per restare in loro compagnia per tante altre ore e al tempo stesso correre alla fine per tornare a respirare.
Questo è a tutti gli effetti il mio nuovo indimenticabile!
Fabiana
LCDL
January 11, 2018
La bella e la bestia in un romance storico.
Una lettura emozionante e ben scritta.
Consigliato a chi ama il genere!
Una lettura emozionante e ben scritta.
Consigliato a chi ama il genere!
April 15, 2020
4,5⭐️
Bellissimo storico che mi ha tenuto compagnia in una lunga notte insonne fino al mattino.
Elegante, scritto bene, con una protagonista bellissima fuori e meravigliosa dentro. Una ragazza forte, onesta e dignitosa, dall’animo buono, candido e sincero che si innamora, con naturalezza, di un uomo che a tutti può sembrare un mostro ma che per lei, invece, è il bellissimo principe azzurro che ogni donna vorrebbe incontrare.
Lo stile narrativo è alternato e si coniuga in prima persona per Beaumont ed in terza persona per Rosalynn.
Ho scoperto questa bravissima autrice da poco e mi piace molto.
Trovo che abbia uno stile molto interessante e particolare che mi fa pensare ai classici romanzi d’amore del passato ma, ovviamente, in chiave moderna e il linguaggio e la costruzione sia dei personaggi che della trama risultano gradevoli e molto coinvolgenti.
Questo è un libro che parla d’amore e di passione ma con la delicatezza e l’eleganza che, a mio parere, uno storico deve avere.
Mi ha tanto emozionata e io ve lo consiglio.
“La sua fuga durò poco: nonostante la neve e il solito pericolo di scivolare, lui la raggiunse in fretta e la abbracciò. Da dietro, petto contro schiena. La cinse con entrambe le braccia, si chinò, emise quello che le parve un sottile gemito di appagamento, e infine le sussurrò fra i capelli:
«Mi hai rapito l’anima con un potere cui non posso resistere, eppure potei resistere finché non ti vidi; e anche dopo averti veduta mi sforzai spesso di ragionare contro le ragioni del mio amore. Ora non ne sono più capace. Sarebbe una pena troppo grande. Il mio Amore è egoista. Non posso respirare senza di te.»
«È la poesia di Keats…» mormorò Rosalynn, quasi senza fiato.
«È la sua poesia, ed è anche la mia. Tutte le dannate poesie d’amore sono diventate le mie, ormai. Ho dentro una tempesta di emozioni e di parole.... »”
Bellissimo storico che mi ha tenuto compagnia in una lunga notte insonne fino al mattino.
Elegante, scritto bene, con una protagonista bellissima fuori e meravigliosa dentro. Una ragazza forte, onesta e dignitosa, dall’animo buono, candido e sincero che si innamora, con naturalezza, di un uomo che a tutti può sembrare un mostro ma che per lei, invece, è il bellissimo principe azzurro che ogni donna vorrebbe incontrare.
Lo stile narrativo è alternato e si coniuga in prima persona per Beaumont ed in terza persona per Rosalynn.
Ho scoperto questa bravissima autrice da poco e mi piace molto.
Trovo che abbia uno stile molto interessante e particolare che mi fa pensare ai classici romanzi d’amore del passato ma, ovviamente, in chiave moderna e il linguaggio e la costruzione sia dei personaggi che della trama risultano gradevoli e molto coinvolgenti.
Questo è un libro che parla d’amore e di passione ma con la delicatezza e l’eleganza che, a mio parere, uno storico deve avere.
Mi ha tanto emozionata e io ve lo consiglio.
“La sua fuga durò poco: nonostante la neve e il solito pericolo di scivolare, lui la raggiunse in fretta e la abbracciò. Da dietro, petto contro schiena. La cinse con entrambe le braccia, si chinò, emise quello che le parve un sottile gemito di appagamento, e infine le sussurrò fra i capelli:
«Mi hai rapito l’anima con un potere cui non posso resistere, eppure potei resistere finché non ti vidi; e anche dopo averti veduta mi sforzai spesso di ragionare contro le ragioni del mio amore. Ora non ne sono più capace. Sarebbe una pena troppo grande. Il mio Amore è egoista. Non posso respirare senza di te.»
«È la poesia di Keats…» mormorò Rosalynn, quasi senza fiato.
«È la sua poesia, ed è anche la mia. Tutte le dannate poesie d’amore sono diventate le mie, ormai. Ho dentro una tempesta di emozioni e di parole.... »”
July 12, 2021
Lettura Prime reading
Retelling della storia della Bella e la Bestia, che io amo, e secondo libro che leggo di questa autrice. Le ho voluto dare una seconda chance, visto lo scorso libro.
Purtoppo, anche se la storia c'era ed era interessante, l'autrice non è riuscita a catturare la mia attenzione. Per non parlare dei personaggi, con comportamenti repentini e senza fondamento.
Sarà anche stata la modalità di scrittura, identica allo scorso libro: pov di lei in prima persona, pov di lui in terza persona. Ogni volta si riparte da un momento precedente della storia, costringendo il lettore a tornare indietro mentalmente, e a ripercorrere lo stesso periodo di tempo, ma dal punto di vista dell'altro protagonista, rallentando così la lettura.
Ma più che altro non mi ha fatto emozionare. Non ho provato nulla a parte il volerlo finire il prima possibile.
Per me è no. Volevo un libro che mi facesse sognare, e non è stato così.
Grazie al cielo non l'ho comprato, ma l'ho noleggiato con Prime Reading.
Due stelle perchè la trama cque era carina. Purtroppo non è stata sfruttata bene. Mi dispiace, ma non credo che leggerò altro di lei. Visto tutti i pareri positivi, pensavo potesse essere anche nelle mie corde, e invece no.
Retelling della storia della Bella e la Bestia, che io amo, e secondo libro che leggo di questa autrice. Le ho voluto dare una seconda chance, visto lo scorso libro.
Purtoppo, anche se la storia c'era ed era interessante, l'autrice non è riuscita a catturare la mia attenzione. Per non parlare dei personaggi, con comportamenti repentini e senza fondamento.
Sarà anche stata la modalità di scrittura, identica allo scorso libro: pov di lei in prima persona, pov di lui in terza persona. Ogni volta si riparte da un momento precedente della storia, costringendo il lettore a tornare indietro mentalmente, e a ripercorrere lo stesso periodo di tempo, ma dal punto di vista dell'altro protagonista, rallentando così la lettura.
Ma più che altro non mi ha fatto emozionare. Non ho provato nulla a parte il volerlo finire il prima possibile.
Per me è no. Volevo un libro che mi facesse sognare, e non è stato così.
Grazie al cielo non l'ho comprato, ma l'ho noleggiato con Prime Reading.
Due stelle perchè la trama cque era carina. Purtroppo non è stata sfruttata bene. Mi dispiace, ma non credo che leggerò altro di lei. Visto tutti i pareri positivi, pensavo potesse essere anche nelle mie corde, e invece no.
July 13, 2021
2 stelle e mezzo
Ennesimo retelling della Bella e la Bestia, devo dire che non mi a fatto emozionare abbastanza!
La nostra Bestia è uno pseudo Conte con un passato da schifo alle spalle, oltre ad essere un ragazzo bellissimo e viziato cade nelle spire dell'alcool e del sesso e poco dopo resta vittima di un incendio che lo deturpa orribilmente. La nostra Rosalynn, invece, è stupenda ma vive come una schiava, è cresciuta in un orfanotrofio.
I due si incontrano e da subito faranno scintille. Il Conte è accecato dalla lussuria e passa la maggior parte del tempo a dire a tutti che è un mostro, tanto che alla fine mi sarei aspettata una vera e propria trasformazione nella Bestia… invece no… ma va bene lo stesso, anzi, non so se avrei retto una cosa del genere.
Rosalynn, invece, non ha affatto paura di lui, anzi, gli tiene testa…
Diciamo che il libro alterna momenti molto interessanti ad altri scontati. Rosalynn è troppo buona e si innamora del mostro all'istante, mostro che per la prima parte del libro ha degli atteggiamenti molto psicopatici, per quanto mi riguarda!
Peccato per la mancanza di fantasia, ci è voluto veramente poco per intuire cosa avrebbero fatto i protagonisti, le loro azioni e i loro pensieri sono stati troppo prevedibili.
Il libro in se non è brutto, è romantico… ma banale.
Ennesimo retelling della Bella e la Bestia, devo dire che non mi a fatto emozionare abbastanza!
La nostra Bestia è uno pseudo Conte con un passato da schifo alle spalle, oltre ad essere un ragazzo bellissimo e viziato cade nelle spire dell'alcool e del sesso e poco dopo resta vittima di un incendio che lo deturpa orribilmente. La nostra Rosalynn, invece, è stupenda ma vive come una schiava, è cresciuta in un orfanotrofio.
I due si incontrano e da subito faranno scintille. Il Conte è accecato dalla lussuria e passa la maggior parte del tempo a dire a tutti che è un mostro, tanto che alla fine mi sarei aspettata una vera e propria trasformazione nella Bestia… invece no… ma va bene lo stesso, anzi, non so se avrei retto una cosa del genere.
Rosalynn, invece, non ha affatto paura di lui, anzi, gli tiene testa…
Diciamo che il libro alterna momenti molto interessanti ad altri scontati. Rosalynn è troppo buona e si innamora del mostro all'istante, mostro che per la prima parte del libro ha degli atteggiamenti molto psicopatici, per quanto mi riguarda!
Peccato per la mancanza di fantasia, ci è voluto veramente poco per intuire cosa avrebbero fatto i protagonisti, le loro azioni e i loro pensieri sono stati troppo prevedibili.
Il libro in se non è brutto, è romantico… ma banale.
January 7, 2018
Valutazione 3,5.
Più una favola che un romance storico con una nota poetica che caratterizza molti dei romanzi della Dellamore e che li nobilita rendendoli originali e riconoscibilissimi. Personaggi ben strutturati: lui un uomo orribile più nell’animo che nell’aspetto. Lei una ragazza con un passato ignoto, forte, risoluta e disarmante. Una trama ben costruita e, anche se a tratti prevedibile, comunque coinvolgente. Qualche bel dialogo e un finale appagante...
Più una favola che un romance storico con una nota poetica che caratterizza molti dei romanzi della Dellamore e che li nobilita rendendoli originali e riconoscibilissimi. Personaggi ben strutturati: lui un uomo orribile più nell’animo che nell’aspetto. Lei una ragazza con un passato ignoto, forte, risoluta e disarmante. Una trama ben costruita e, anche se a tratti prevedibile, comunque coinvolgente. Qualche bel dialogo e un finale appagante...
April 1, 2020
Non ci si stanca mai di leggere la favola della bella e della bestia e questa nuova trasposizione mi ha ammaliato anche di più. E' la prima volta che leggo uno storico di questa autrice e penso proprio che leggerò tutti gli altri
October 5, 2019
Un libro così significativo lo si trova molto difficilmente. Un libro che insegni così tanto, che lasci il segno nel cuore, che faccia riflettere e pensare anche sulla propria esistenza non può che essere una perla.
December 27, 2017
Un altro bellissimo romanzo di questa autrice talentuosa, che scrive storici che catturano l'anima.
April 7, 2019
Una bella favola, nelle mie corde.
Peccato sia scritto tanto male.
Peccato sia scritto tanto male.
March 9, 2021
Bellissima e romantica questa favola rivisitata della Bella e la Bestia dove sullo sfondo la brughiera inglese sfavilla
December 29, 2017
Un libro leggero come un bicchiere di acqua frizzante!
Scontato ma non noioso.
Scontato ma non noioso.
March 31, 2018
Devo dire la verità, questa sinossi così esaustiva e particolareggiata mi ha lasciata un poco perplessa, a mio avviso racconta davvero tantissimo della storia. I personaggi creati dall’autrice sono come sempre bellissimi, estremamente vitali e affascinanti. Rosalynn è una ragazza che dalla vita ha avuto ben poco, ma non ha perduto la capacità di sognare e il desiderio di conoscere e migliorarsi. La sua incredibile sete di giustizia non le permette di sottostare alle angheria della direttrice dell’orfanotrofio dov’è cresciuta senza ribellarsi; questo ha reso la sua vita un continuo castigo, obbligandola ai lavori più umili e pesanti. Solo la lettura, dei libri trovati nella dimora diroccata in mezzo alla brughiera, le permette di evadere dalla sua realtà.
“Ogni giorno raggiungeva quel luogo abbandonato, pieno di cose che non appartenevano più a nessuno, e prendeva dei libri. Li salvava, in un certo senso. Libri di ogni genere, romanzi, poesie, diari di viaggio, perfino testi scientifici. Grazie a quei brevi pellegrinaggi, la sua vita era più piena. Non che prima ci fosse molto, per cui anche un granello l’avrebbe colmata, ma quel granello in particolare era esaltante. Per lungo tempo Rosalynn si era accontentata della modesta biblioteca di Foghearth costituita soprattutto da testi edificanti, raccolte di sermoni e saggi storici. Da quando aveva scoperto quella magica grotta, i suoi orizzonti si erano estesi. Era come se leggere respingesse la fatica, il freddo, il timore del futuro. La solitudine e la banalità dei suoi giorni gemelli si ammantavano di straordinario, come straordinarie erano le storie di cui si sentiva parte.”
Lord Beaumont Harwood era un uomo bellissimo, ma di animo egoista, e convinto di meritare molto più di quello che la vita gli aveva già donato. Per colpa sua due donne hanno sofferto e una di esse ha pagato molto caro l’essersi innamorata di lui.
“Non amavo nessuna delle due, e non credevo nell’amore in generale. Lo consideravo, e lo considero tutt’ora, una perdita di tempo per uomini con del tempo da perdere. Avevo a cuore solo la speranza di una vita negli agi, circondato dal lusso sfrenato che Evalith avrebbe potuto assicurarmi. Era brutta come la fame dei poveri, ma una montagna di dollari fornisce a un uomo un’adeguata benda con cui coprirsi gli occhi. Le avrei concesso me stesso ogni tanto, sopportando come un martire, e per il resto della vita avrei avuto ciò che meritavo.”
Quando Lord Harwood sorprende Rosalynn in quella che è appena diventata la sua dimora, vede la possibilità di ricattarla e di poter godere della sua bellezza. Ma ben presto il carattere indomito della giovane riesce a fare breccia in quel cuore che non ha mai avuto sentimenti per nessuno, cambiandolo a tal punto da arrivare a mentire per fare in modo che lei possa essere felice.
Una nuova versione di una favola amatissima quella della “Bella e la bestia” raccontata con la maestria e la scrittura davvero magnifica di Virginia Dellamore. Se i personaggi principali sono splendidamente tratteggiati, quelli secondari non sono da meno: a partire dalla perfida direttrice che sfoga su Rosalynn il suo astio per un amore impossibile; alla saggia zingara che qui prende il posto della fata, e che pur senza magia riesce a regalare un incantesimo; o Dorcas una vecchia domestica che nella sua mente non più lucida è depositaria di una verità scottante che potrebbe cambiare la vita di Rosalynn, se solo lei potesse ricordare. E infine il protagonista più importante; l’amore quello vero, che riesce a vedere oltre le cicatrici e le menomazioni, che riesce a smuovere la coscienza di un cuore duro aiutandolo a perdonarsi e a prevalere su ogni difficoltà.
“Sono un uomo che ha sbagliato molto, si è odiato molto, si è pentito molto, e non ha mai voluto un’altra donna accanto a sé. Mi sei mancata più di quanto mi sia mancata l’aria mentre bruciavo, e la mia gamba, la mia bellezza perduta, la ricchezza e il gusto per la vita. Perché sei tu la vita.”
Adoro il modo di scrivere di quest’autrice, che riesce a rendere ogni frase poetica, la sua scrittura ricca e il suo italiano perfetto. Le sue storie sono romantiche, i dialoghi vivaci e brillanti, i personaggi ben costruiti, e ancora una volta si conferma come una delle mie autrici preferite nel romanzo storico, quindi non posso che consigliare questo libro a tutte le amanti del genere.
“Ogni giorno raggiungeva quel luogo abbandonato, pieno di cose che non appartenevano più a nessuno, e prendeva dei libri. Li salvava, in un certo senso. Libri di ogni genere, romanzi, poesie, diari di viaggio, perfino testi scientifici. Grazie a quei brevi pellegrinaggi, la sua vita era più piena. Non che prima ci fosse molto, per cui anche un granello l’avrebbe colmata, ma quel granello in particolare era esaltante. Per lungo tempo Rosalynn si era accontentata della modesta biblioteca di Foghearth costituita soprattutto da testi edificanti, raccolte di sermoni e saggi storici. Da quando aveva scoperto quella magica grotta, i suoi orizzonti si erano estesi. Era come se leggere respingesse la fatica, il freddo, il timore del futuro. La solitudine e la banalità dei suoi giorni gemelli si ammantavano di straordinario, come straordinarie erano le storie di cui si sentiva parte.”
Lord Beaumont Harwood era un uomo bellissimo, ma di animo egoista, e convinto di meritare molto più di quello che la vita gli aveva già donato. Per colpa sua due donne hanno sofferto e una di esse ha pagato molto caro l’essersi innamorata di lui.
“Non amavo nessuna delle due, e non credevo nell’amore in generale. Lo consideravo, e lo considero tutt’ora, una perdita di tempo per uomini con del tempo da perdere. Avevo a cuore solo la speranza di una vita negli agi, circondato dal lusso sfrenato che Evalith avrebbe potuto assicurarmi. Era brutta come la fame dei poveri, ma una montagna di dollari fornisce a un uomo un’adeguata benda con cui coprirsi gli occhi. Le avrei concesso me stesso ogni tanto, sopportando come un martire, e per il resto della vita avrei avuto ciò che meritavo.”
Quando Lord Harwood sorprende Rosalynn in quella che è appena diventata la sua dimora, vede la possibilità di ricattarla e di poter godere della sua bellezza. Ma ben presto il carattere indomito della giovane riesce a fare breccia in quel cuore che non ha mai avuto sentimenti per nessuno, cambiandolo a tal punto da arrivare a mentire per fare in modo che lei possa essere felice.
Una nuova versione di una favola amatissima quella della “Bella e la bestia” raccontata con la maestria e la scrittura davvero magnifica di Virginia Dellamore. Se i personaggi principali sono splendidamente tratteggiati, quelli secondari non sono da meno: a partire dalla perfida direttrice che sfoga su Rosalynn il suo astio per un amore impossibile; alla saggia zingara che qui prende il posto della fata, e che pur senza magia riesce a regalare un incantesimo; o Dorcas una vecchia domestica che nella sua mente non più lucida è depositaria di una verità scottante che potrebbe cambiare la vita di Rosalynn, se solo lei potesse ricordare. E infine il protagonista più importante; l’amore quello vero, che riesce a vedere oltre le cicatrici e le menomazioni, che riesce a smuovere la coscienza di un cuore duro aiutandolo a perdonarsi e a prevalere su ogni difficoltà.
“Sono un uomo che ha sbagliato molto, si è odiato molto, si è pentito molto, e non ha mai voluto un’altra donna accanto a sé. Mi sei mancata più di quanto mi sia mancata l’aria mentre bruciavo, e la mia gamba, la mia bellezza perduta, la ricchezza e il gusto per la vita. Perché sei tu la vita.”
Adoro il modo di scrivere di quest’autrice, che riesce a rendere ogni frase poetica, la sua scrittura ricca e il suo italiano perfetto. Le sue storie sono romantiche, i dialoghi vivaci e brillanti, i personaggi ben costruiti, e ancora una volta si conferma come una delle mie autrici preferite nel romanzo storico, quindi non posso che consigliare questo libro a tutte le amanti del genere.
February 24, 2018
"«Ti amo disperatamente. Non so parlare d’amore, non ho poesie sulla punta della lingua, non sono il personaggio di un romanzo, non c’è in me nulla di valoroso. Sono un uomo che ha sbagliato molto, si è odiato molto, si è pentito molto, e non ha mai voluto un’altra donna accanto a sé. Mi sei mancata più di quanto mi sia mancata l’aria mentre bruciavo, e la mia gamba, la mia bellezza perduta, la ricchezza e il gusto per la vita. Perché sei tu la vita.»"
Lo ammetto, il precedente libro letto dell'autrice non mi aveva convinto fino in fondo, ma stavolta con questo dolce e poetico retelling della mia fiaba preferita Dellamore ha fatto decisamente centro *ç* Sicuramente il suo stile è maturato (anche se ogni tanto sbucano termini aulici che ci stanno come un pugno in un occhio nella semplicità generale e inizialmente il passaggio POV lui in prima persona/ POV lei in tera persona mi ha confuso un poco) e i personaggi hanno una profondità che prima non avevo riscontrato *ç* Ho letto tante storie tratte da La bella e la bestia e questa sicuramente spicca anche per la capacità di prendere solo gli elementi essenziali della fiaba per rielaborarla mantenendo però il suo spirito, ossia la contrapposizione tra la Bestia, orribile esternamente ma ancor di più internamente, e la Bella, dolce e determinata, con una vita sfortunata ma capace di guardare aldilà delle apparenze...e sopratutto grande amante della lettura, cosa che da il via a tutta la vicenda! *ç*
"Da quando aveva scoperto quella magica grotta, i suoi orizzonti si erano estesi. Era come se leggere respingesse la fatica, il freddo, il timore del futuro. La solitudine e la banalità dei suoi giorni gemelli si ammantavano di straordinario, come straordinarie erano le storie di cui si sentiva parte."
La sinossi svela praticamente tutto il racconto (ben fatto ahahah) e anche la vera identità di Roselynn non è poi una grande sorpresa per il lettore (insomma, la nobiltà di cuore è bella ma anche avere cibo e un tetto sopra la testa schifo non fa XD) ma la prevedibilità nelle fiabe è ben accetta e non intacca la poesia del racconto...e di poesia ce ne è parecchia, una più bella dell'altra *ç* Continuerò sicuramente a leggere altro dell'autrice sperando in altri eccellenti risultati!
"Le sembrava che fossero anime non gemelle, giacché erano diversi come un albero e una viola, ma affini, come le viole che crescevano sotto i frassini e i castagni. Credeva di essere nata per colmare i suoi vuoti e lui per riempire i propri. E non riusciva più a vedere le sue cicatrici: sapeva che erano ancora lì, ma lei vedeva soltanto l’uomo che c’era dietro, i suoi travagli, il suo bisogno di essere migliore, la sua paura di essere migliore.
Quando ciò fosse successo non sapeva specificarlo, ma era certa che fosse successo."
Lo ammetto, il precedente libro letto dell'autrice non mi aveva convinto fino in fondo, ma stavolta con questo dolce e poetico retelling della mia fiaba preferita Dellamore ha fatto decisamente centro *ç* Sicuramente il suo stile è maturato (anche se ogni tanto sbucano termini aulici che ci stanno come un pugno in un occhio nella semplicità generale e inizialmente il passaggio POV lui in prima persona/ POV lei in tera persona mi ha confuso un poco) e i personaggi hanno una profondità che prima non avevo riscontrato *ç* Ho letto tante storie tratte da La bella e la bestia e questa sicuramente spicca anche per la capacità di prendere solo gli elementi essenziali della fiaba per rielaborarla mantenendo però il suo spirito, ossia la contrapposizione tra la Bestia, orribile esternamente ma ancor di più internamente, e la Bella, dolce e determinata, con una vita sfortunata ma capace di guardare aldilà delle apparenze...e sopratutto grande amante della lettura, cosa che da il via a tutta la vicenda! *ç*
"Da quando aveva scoperto quella magica grotta, i suoi orizzonti si erano estesi. Era come se leggere respingesse la fatica, il freddo, il timore del futuro. La solitudine e la banalità dei suoi giorni gemelli si ammantavano di straordinario, come straordinarie erano le storie di cui si sentiva parte."
La sinossi svela praticamente tutto il racconto (ben fatto ahahah) e anche la vera identità di Roselynn non è poi una grande sorpresa per il lettore (insomma, la nobiltà di cuore è bella ma anche avere cibo e un tetto sopra la testa schifo non fa XD) ma la prevedibilità nelle fiabe è ben accetta e non intacca la poesia del racconto...e di poesia ce ne è parecchia, una più bella dell'altra *ç* Continuerò sicuramente a leggere altro dell'autrice sperando in altri eccellenti risultati!
"Le sembrava che fossero anime non gemelle, giacché erano diversi come un albero e una viola, ma affini, come le viole che crescevano sotto i frassini e i castagni. Credeva di essere nata per colmare i suoi vuoti e lui per riempire i propri. E non riusciva più a vedere le sue cicatrici: sapeva che erano ancora lì, ma lei vedeva soltanto l’uomo che c’era dietro, i suoi travagli, il suo bisogno di essere migliore, la sua paura di essere migliore.
Quando ciò fosse successo non sapeva specificarlo, ma era certa che fosse successo."
January 22, 2018
TROVATE LA RECENSIONE SUL BLOG: http://bit.ly/NAedntVgDlDvRs2218
Mi piace molto come scrive Virginia Dellamore, è un linguaggio colto, originale, mai sciatto, mai tirato via. Poi le storie spesso sono quelle che io chiamo ”comfort”. Ci sono i cibi che confortano – la cioccolata, i dolci in genere – e le storie che ami leggere la sera per addormentarti bene. Per me sono gli storici: so come cominciano e come finiscono, in mezzo ci sta un’autrice che può farmi divertire come la Kleypas, che ci mette un po’ di pepe come la Balogh o che scrive bene come Virginia Dellamore.
Questo libro è senz’altro una delle tante rivisitazioni de La Bella e la Bestia, non a caso il nome di battesimo del protagonista è Beaumont, come l’autore della fiaba: Jeanne-Marie Leprince de Beaumont.
Mi è capitato di vedere da poco in televisione l’ultimo rifacimento di questa favola, il film con Emma Watson e detto tra parentesi: era molto più bello Bestia di quel biondino slavatino del finale, quando l’incantesimo si rompe. Vuoi mettere? E lo dice anche Bella quando gli chiede di farsi crescere la barba, secondo me il principe non le fa sesso per niente.
Ma non divaghiamo, tornando al libro, Virginia Dellamore si è divertita a rifare anche lei questa eterna storia. E ci sono state alcune critiche per questo e non sono affatto d’accordo, le storie son poi sempre quelle, quanti rifacimenti avete visto di Cenerentola (vogliamo parlare di Pretty Woman?) o di Romeo e Giulietta?
Sono macchine narrative eterne che gira e rigira troviamo in tutta la narrativa, soprattutto in quella che ci piace leggere, quindi è una discussione inutile.
Il romanzo è cupo, come deve essere, ambientato in un inverno gelido e in un castello diroccato. Lei è, ovviamente, bellissima, lui, ovviamente, un mostro dentro e fuori.
E la desidera, tantissimo, non cercate scene hot, la Dellamore non le scrive ma il desiderio, la passione non mancano di certo.
CONTINUA A LEGGERE LA RECENSIONE QUI: http://bit.ly/NAedntVgDlDvRs2218
Mi piace molto come scrive Virginia Dellamore, è un linguaggio colto, originale, mai sciatto, mai tirato via. Poi le storie spesso sono quelle che io chiamo ”comfort”. Ci sono i cibi che confortano – la cioccolata, i dolci in genere – e le storie che ami leggere la sera per addormentarti bene. Per me sono gli storici: so come cominciano e come finiscono, in mezzo ci sta un’autrice che può farmi divertire come la Kleypas, che ci mette un po’ di pepe come la Balogh o che scrive bene come Virginia Dellamore.
Questo libro è senz’altro una delle tante rivisitazioni de La Bella e la Bestia, non a caso il nome di battesimo del protagonista è Beaumont, come l’autore della fiaba: Jeanne-Marie Leprince de Beaumont.
Mi è capitato di vedere da poco in televisione l’ultimo rifacimento di questa favola, il film con Emma Watson e detto tra parentesi: era molto più bello Bestia di quel biondino slavatino del finale, quando l’incantesimo si rompe. Vuoi mettere? E lo dice anche Bella quando gli chiede di farsi crescere la barba, secondo me il principe non le fa sesso per niente.
Ma non divaghiamo, tornando al libro, Virginia Dellamore si è divertita a rifare anche lei questa eterna storia. E ci sono state alcune critiche per questo e non sono affatto d’accordo, le storie son poi sempre quelle, quanti rifacimenti avete visto di Cenerentola (vogliamo parlare di Pretty Woman?) o di Romeo e Giulietta?
Sono macchine narrative eterne che gira e rigira troviamo in tutta la narrativa, soprattutto in quella che ci piace leggere, quindi è una discussione inutile.
Il romanzo è cupo, come deve essere, ambientato in un inverno gelido e in un castello diroccato. Lei è, ovviamente, bellissima, lui, ovviamente, un mostro dentro e fuori.
E la desidera, tantissimo, non cercate scene hot, la Dellamore non le scrive ma il desiderio, la passione non mancano di certo.
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April 14, 2022
Ma che meraviglia questa rivisitazione de "la bella e la bestia".
Non c'è nulla da fare se un'autrice è brava, e Amabile Giusti lo è, riesce a farti piacere anche generi che non sono nelle tue corde. La rivisitazione di favole non sono davvero nelle mie corde, ma mi avevano detto di dare una chance a questo libro e ho fatto bene.
Cinque stelline per la storia di Rosallyn e Lord Harwood.
Non c'è nulla da fare se un'autrice è brava, e Amabile Giusti lo è, riesce a farti piacere anche generi che non sono nelle tue corde. La rivisitazione di favole non sono davvero nelle mie corde, ma mi avevano detto di dare una chance a questo libro e ho fatto bene.
Cinque stelline per la storia di Rosallyn e Lord Harwood.
January 31, 2018
Oramai non ho più parole per descrivere tanta magnificenza. Posso solo dire: continua così Virginia, amo i tuoi libri e non vedo l'ora di leggere il prossimo ❤
January 22, 2018
In realtà 4 stelle e 1/2
Adoro Virginia e la sua scrittura, e avendo di tanto in tanto bisogno di un romance storico per staccare dalla lunga serie di contemporanei che leggo, appena escono i suoi libri li inizio immediatamente.
Ogni volta che la leggo, ho l'impressione che lo stile e il linguaggio di questa donna si sia affinato, e ogni volta penso non ci sia margine di miglioramento ma su quello successivo sono costretta a ricredermi.
Il diavolo e la rosa trae ispirazione dalla bella e la bestia, quindi non aspettatevi il solito eroe di turno bello e con nobili sentimenti. Lord Beaumont, è brutto dentro quanto fuori e le sue intenzioni verso la bella Rosalynn, almeno inizialmente, sono tutto fuorchè nobili...
Inizialmente il libro non è scorrevolissimo, i paesaggi sono cupi e come in ogni favola che si rispetti i personaggi di contorno sono delineati nettamente ma Virginia crea come sempre la sua magia e vi ritroverete in un niente coinvolti inesorabilmente nella storia.
Un libro sicuramente da non perdere per chi ama il genere. Con uno stile narrativo ed un linguaggio perfetti.
Io ho apprezzato moltissimo questo viaggio in compagnia di Rosalynn e Boumont, spero sarà lo stesso per voi.
Adoro Virginia e la sua scrittura, e avendo di tanto in tanto bisogno di un romance storico per staccare dalla lunga serie di contemporanei che leggo, appena escono i suoi libri li inizio immediatamente.
Ogni volta che la leggo, ho l'impressione che lo stile e il linguaggio di questa donna si sia affinato, e ogni volta penso non ci sia margine di miglioramento ma su quello successivo sono costretta a ricredermi.
Il diavolo e la rosa trae ispirazione dalla bella e la bestia, quindi non aspettatevi il solito eroe di turno bello e con nobili sentimenti. Lord Beaumont, è brutto dentro quanto fuori e le sue intenzioni verso la bella Rosalynn, almeno inizialmente, sono tutto fuorchè nobili...
Inizialmente il libro non è scorrevolissimo, i paesaggi sono cupi e come in ogni favola che si rispetti i personaggi di contorno sono delineati nettamente ma Virginia crea come sempre la sua magia e vi ritroverete in un niente coinvolti inesorabilmente nella storia.
Un libro sicuramente da non perdere per chi ama il genere. Con uno stile narrativo ed un linguaggio perfetti.
Io ho apprezzato moltissimo questo viaggio in compagnia di Rosalynn e Boumont, spero sarà lo stesso per voi.
July 13, 2021
Rifacimento (scritto decentemente) de "La Bella e la Bestia", a metà tra un Harmony e Cenerentola. Per amanti del genere.
January 13, 2018
Vieni a leggere la recensione su: CrazyForRomance
Per acquistare il libro clicca qui
Tre stelle e mezzo.
La bella e la bestia è da sempre la mia favola preferita, e ogni qualvolta scovo un libro che vi faccia riferimento, vengo presa da compulsione e devo averlo, devo leggerlo, devo innamorarmene. E puntualmente accade, eppure stavolta qualcosa non ha funzionato.
La scrittura impeccabile dell'autrice, il suo stile assolutamente "calato" nel tempo di cui racconta, la scelta della trama e le caratteristiche dei personaggi mi hanno solo in parte stregato. Ma andiamo per ordine. Cosa fa della nota favola il sogno rosa di ogni lettrice romantica? La Bestia. L'uomo cattivo, oscuro, maledetto, che cambia la propria natura nel momento in cui l'amore lo "tocca", gli sconvolge la vita e modifica tutto ciò in cui crede. Ma non è facile, per una bestia tale, umanizzarsi, la fanciulla deve avere qualità incredibili, qualcosa a cui lui non è assolutamente abituato.
Il conte Harwood vive come un eremita in un castello diroccato, a pezzi nel corpo e nello spirito: sopravvissuto a stento ad un incendio da lui causato accidentalmente e in cui ha perso troppo, trascina la vita tra senso di colpa, frustrazione e rabbia. Esattamente come la Bestia della favola, è troppo presuntuoso e ostile perché il mondo all'esterno lo interessi. Si limita a sopravvivere, finché qualcuno non gli insegna che ci si può appoggiare agli altri, e fidarsi di loro.
La giovane Rosalynn gli capita nei piedi in un giorno come tanti altri, mentre sta cercando di trafugare l'ennesimo libro dalla biblioteca di lui. Bella e povera, abituata a non possedere null'altro che un sorriso, in realtà la nostra eroina è molto diversa dalla protagonista della fiaba: sicura di sé e sprezzante come nessuna giovane ragazza dell'epoca e soprattutto nessuna orfana che non sia stata altro che maltrattata per tutta la vita. Dove può avere imparato Rosalynn a credere in se stessa al punto da tenere testa a governanti, signore bigotte, contesse e perfino a un uomo orribile che dovrebbe solo incuterle paura? In ventun'anni di vita ha solo sgobbato peggio di Cenerentola, occupandosi degli orfanelli più piccoli e vivendo ai margini, con abiti e pasti offerti dalle signore caritatevoli.
Tuttavia il conte la conosce e se ne invaghisce, forse proprio grazie alle sue "stranezze" che la rendono tutto fuorché adatta a indossare le vesti di una lady.
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Tre stelle e mezzo.
La bella e la bestia è da sempre la mia favola preferita, e ogni qualvolta scovo un libro che vi faccia riferimento, vengo presa da compulsione e devo averlo, devo leggerlo, devo innamorarmene. E puntualmente accade, eppure stavolta qualcosa non ha funzionato.
La scrittura impeccabile dell'autrice, il suo stile assolutamente "calato" nel tempo di cui racconta, la scelta della trama e le caratteristiche dei personaggi mi hanno solo in parte stregato. Ma andiamo per ordine. Cosa fa della nota favola il sogno rosa di ogni lettrice romantica? La Bestia. L'uomo cattivo, oscuro, maledetto, che cambia la propria natura nel momento in cui l'amore lo "tocca", gli sconvolge la vita e modifica tutto ciò in cui crede. Ma non è facile, per una bestia tale, umanizzarsi, la fanciulla deve avere qualità incredibili, qualcosa a cui lui non è assolutamente abituato.
Il conte Harwood vive come un eremita in un castello diroccato, a pezzi nel corpo e nello spirito: sopravvissuto a stento ad un incendio da lui causato accidentalmente e in cui ha perso troppo, trascina la vita tra senso di colpa, frustrazione e rabbia. Esattamente come la Bestia della favola, è troppo presuntuoso e ostile perché il mondo all'esterno lo interessi. Si limita a sopravvivere, finché qualcuno non gli insegna che ci si può appoggiare agli altri, e fidarsi di loro.
La giovane Rosalynn gli capita nei piedi in un giorno come tanti altri, mentre sta cercando di trafugare l'ennesimo libro dalla biblioteca di lui. Bella e povera, abituata a non possedere null'altro che un sorriso, in realtà la nostra eroina è molto diversa dalla protagonista della fiaba: sicura di sé e sprezzante come nessuna giovane ragazza dell'epoca e soprattutto nessuna orfana che non sia stata altro che maltrattata per tutta la vita. Dove può avere imparato Rosalynn a credere in se stessa al punto da tenere testa a governanti, signore bigotte, contesse e perfino a un uomo orribile che dovrebbe solo incuterle paura? In ventun'anni di vita ha solo sgobbato peggio di Cenerentola, occupandosi degli orfanelli più piccoli e vivendo ai margini, con abiti e pasti offerti dalle signore caritatevoli.
Tuttavia il conte la conosce e se ne invaghisce, forse proprio grazie alle sue "stranezze" che la rendono tutto fuorché adatta a indossare le vesti di una lady.
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January 1, 2019
Allora, eccomi qui.
Ho "conosciuto" l'autrice grazie al suo romanzo Un lord da conquistare e da allora ho continuato a seguirla e stalkerarla in trepidante attesa del suo prossimo lavoro. Non potete capire l'eccitazione che ho provato quando, scorrendo annoiata la home di facebook il giorno della Vigilia, ho trovato per caso un post che annunciava la pubblicazione di un altro libro proprio quel giorno.
Già avrete intuito com'è stato speso parte del buono Amazon che i miei parenti mi hanno regalato per Natale (sono stati addestrati bene).
Ma, soprattutto, già avrete intuito lo stato d'animo con cui mi ha lasciato questo
romanzo. Senza perdere altro tempo, inizio a parlarvene!
"E non mi importa se non avremo abbastanza denaro per impedire che tutto crolli intorno a noi, perchè noi non crolleremo."
Protagonista indiscussa di questo romanzo è Rosalynn, bella, giovane e coraggiosa, lavora come domestica presso l'orfanotrofio in cui è cresciuta.
La vita della ragazza non è stata facile; presa particolarmente in antipatia dalla direttrice, trascorre le sue giornate a svolgere lavori pesanti e a sognare ad occhi aperti di fronte alle pagine dei romanzi che trafuga dall'abbandonato castello di Harwood.
Solo che il castello non è più così abbandonato come era un tempo e la protagonista lo scopre nel peggiore dei modi: colta sul fatto dal nuovo conte mentre sottrae alla biblioteca un libro di enorme valore.
Le spiegazioni sembrano essere inutili, il conte non vuole credere al fatto che lei non sapesse della sua presenza e allora alla giovane non resta che scappare, sperando che il conte non riesca a rintracciarla.
Lord Beaumont Harwood da ragazzo era stato bellissimo, ma un incendio ha segnato il suo corpo e la sua anima in maniera incancellabile.
Non crede nell'amore, nella bontà e nei sogni, ha gli occhi perennemente rivolti al passato ed un'anima egoista che lo rende bestiale più delle cicatrici che porta.
Quando trova Rosalynn intenta a rubare un libro dalla sua biblioteca decide che vuole avere quella ragazza e, con un ricatto, la costringe a lavorare alle sue dipendenze.
Purtroppo però, non ha messo in conto l'indole ribelle e determinata della giovane, che dal primo istante ha scorto un barlume nei suoi occhi dai colori insoliti e non si rassegna all'immagine che il conte cerca di spacciare per propria. Insomma, Lord Harwood ancora non lo sa, ma ha accolto volontariamente nel suo castello la donna che segnerà la sua rovina e la sua rinascita.
Tra colpi di scena mozzafiato, battute al vetriolo e dichiarazioni agrodolci, ancora una volta la Dellamore non ha fallito nel trasportarmi in una dimensione passata ed assolutamente indimenticabile!
"Non vi considero affatto una fanciulla, non nel senso che intendete voi."
"E io non vi considero affatto inservibile, proprio nel senso che intendete voi."
Ormai sono ufficialmente una fan di questa autrice e con me pure mia mamma, mia sorella e tutte le persone che ho convinto a leggere i suoi libri.
I suoi romanzi hanno uno stile unico, leggero, ma al tempo stesso intenso, che hanno il potere di rapirmi e liberarmi solo alla fine della narrazione.
Il diavolo e la rosa, in particolare mi ha colpito per i suoi personaggi e per la loro storia...
RECENSIONE COMPLETA: https://cronachedilettriciaccanite.bl...
Ho "conosciuto" l'autrice grazie al suo romanzo Un lord da conquistare e da allora ho continuato a seguirla e stalkerarla in trepidante attesa del suo prossimo lavoro. Non potete capire l'eccitazione che ho provato quando, scorrendo annoiata la home di facebook il giorno della Vigilia, ho trovato per caso un post che annunciava la pubblicazione di un altro libro proprio quel giorno.
Già avrete intuito com'è stato speso parte del buono Amazon che i miei parenti mi hanno regalato per Natale (sono stati addestrati bene).
Ma, soprattutto, già avrete intuito lo stato d'animo con cui mi ha lasciato questo
romanzo. Senza perdere altro tempo, inizio a parlarvene!
"E non mi importa se non avremo abbastanza denaro per impedire che tutto crolli intorno a noi, perchè noi non crolleremo."
Protagonista indiscussa di questo romanzo è Rosalynn, bella, giovane e coraggiosa, lavora come domestica presso l'orfanotrofio in cui è cresciuta.
La vita della ragazza non è stata facile; presa particolarmente in antipatia dalla direttrice, trascorre le sue giornate a svolgere lavori pesanti e a sognare ad occhi aperti di fronte alle pagine dei romanzi che trafuga dall'abbandonato castello di Harwood.
Solo che il castello non è più così abbandonato come era un tempo e la protagonista lo scopre nel peggiore dei modi: colta sul fatto dal nuovo conte mentre sottrae alla biblioteca un libro di enorme valore.
Le spiegazioni sembrano essere inutili, il conte non vuole credere al fatto che lei non sapesse della sua presenza e allora alla giovane non resta che scappare, sperando che il conte non riesca a rintracciarla.
Lord Beaumont Harwood da ragazzo era stato bellissimo, ma un incendio ha segnato il suo corpo e la sua anima in maniera incancellabile.
Non crede nell'amore, nella bontà e nei sogni, ha gli occhi perennemente rivolti al passato ed un'anima egoista che lo rende bestiale più delle cicatrici che porta.
Quando trova Rosalynn intenta a rubare un libro dalla sua biblioteca decide che vuole avere quella ragazza e, con un ricatto, la costringe a lavorare alle sue dipendenze.
Purtroppo però, non ha messo in conto l'indole ribelle e determinata della giovane, che dal primo istante ha scorto un barlume nei suoi occhi dai colori insoliti e non si rassegna all'immagine che il conte cerca di spacciare per propria. Insomma, Lord Harwood ancora non lo sa, ma ha accolto volontariamente nel suo castello la donna che segnerà la sua rovina e la sua rinascita.
Tra colpi di scena mozzafiato, battute al vetriolo e dichiarazioni agrodolci, ancora una volta la Dellamore non ha fallito nel trasportarmi in una dimensione passata ed assolutamente indimenticabile!
"Non vi considero affatto una fanciulla, non nel senso che intendete voi."
"E io non vi considero affatto inservibile, proprio nel senso che intendete voi."
Ormai sono ufficialmente una fan di questa autrice e con me pure mia mamma, mia sorella e tutte le persone che ho convinto a leggere i suoi libri.
I suoi romanzi hanno uno stile unico, leggero, ma al tempo stesso intenso, che hanno il potere di rapirmi e liberarmi solo alla fine della narrazione.
Il diavolo e la rosa, in particolare mi ha colpito per i suoi personaggi e per la loro storia...
RECENSIONE COMPLETA: https://cronachedilettriciaccanite.bl...
September 7, 2020
Se siete delle inguaribili romantiche , se amate le favole dove i buoni vincono sempre sui cattivi, se un protagonista tormentato e un’eroina forte e coraggiosa accendono la vostra curiosità, questo libro fa per voi.
Beaumont Harwood , il protagonista, non è certo un uomo in grado di suscitare l’ammirazione di nessuno; un tempo bello come un angelo, dopo il grave incidente di cui è stato vittima è rimasto terribilmente sfigurato. Il suo aspetto, purtroppo, rispecchia fedelmente la sua anima.
Figlio di una locandiera e un signorotto di campagna -imparentato alla lontana con il conte di Harwood- è stato cresciuto nella convinzione di meritare di meglio. Schiavo della sua avvenenza, ha vissuto la sua vita con egoismo sfruttando gli altri e pensando solo a se stesso. Per una strana beffa del destino, adesso, che ha perso la sua bellezza, ha ereditato il titolo di conte e con esso un castello nello Yorkshire ormai in rovina.
Sarà proprio nella biblioteca del castello che incontrerà Rosalynn, una ragazza cresciuta nell’orfanotrofio vicino, bella come una dea, tenace e coraggiosa.
Nonostante sia sempre stata vittima della cattiveria della direttrice Miss Finnigan, Rosalynn non ha mai perso la sua bontà d'animo né il suo incrollabile ottimismo. Poco alla volta, la sua forza, il suo coraggio e la sua purezza saranno in grado far emergere nel conte sentimenti nuovi, capaci di trasformare la “bestia” in un uomo degno d’amore.
“Mi hai rapito l’anima con un potere cui non posso resistere, eppure potei resistere finché non ti vidi; e anche dopo averti veduta mi sforzai spesso di ragionare contro le ragioni del mio amore. Ora non ne sono più capace. Sarebbe una pena troppo grande. Il mio amore è egoista. Non posso respirare senza di te. “
Con questa poesia di Keats, il conte dichiara finalmente il suo amore a Roslynn: davvero romantico.
Non credo sia il caso di dilungarsi troppo sulla trama, la sinossi del libro è già abbastanza corposa. La narrazione si divide in due punti di vista, il racconto in prima persona da parte del conte e quello in terza persona incentrato su Rosalynn. Alcuni episodi vengono raccontati da entrambi i punti di vista, e sebbene a volte questo espediente possa non incontrare il favore del lettore, trovo che l’autrice abbia fatto un ottimo lavoro. Il linguaggio ricercato ma allo stesso tempo fluido, insieme alla perfetta caratterizzazione dei personaggi sono gli elementi forti del romanzo. Anche le scene d’amore, seppur sempre caste -in pieno stile Dellamore -, in questo libro mi sono sembrate particolarmente ricche di desiderio, un aspetto che ho apprezzato.
Insomma un libro capace di emozionare e far sognare ad occhi aperti, lo consiglio davvero. Ultimo appunto, la cover, questa volta semplicemente perfetta!
Beaumont Harwood , il protagonista, non è certo un uomo in grado di suscitare l’ammirazione di nessuno; un tempo bello come un angelo, dopo il grave incidente di cui è stato vittima è rimasto terribilmente sfigurato. Il suo aspetto, purtroppo, rispecchia fedelmente la sua anima.
Figlio di una locandiera e un signorotto di campagna -imparentato alla lontana con il conte di Harwood- è stato cresciuto nella convinzione di meritare di meglio. Schiavo della sua avvenenza, ha vissuto la sua vita con egoismo sfruttando gli altri e pensando solo a se stesso. Per una strana beffa del destino, adesso, che ha perso la sua bellezza, ha ereditato il titolo di conte e con esso un castello nello Yorkshire ormai in rovina.
Sarà proprio nella biblioteca del castello che incontrerà Rosalynn, una ragazza cresciuta nell’orfanotrofio vicino, bella come una dea, tenace e coraggiosa.
Nonostante sia sempre stata vittima della cattiveria della direttrice Miss Finnigan, Rosalynn non ha mai perso la sua bontà d'animo né il suo incrollabile ottimismo. Poco alla volta, la sua forza, il suo coraggio e la sua purezza saranno in grado far emergere nel conte sentimenti nuovi, capaci di trasformare la “bestia” in un uomo degno d’amore.
“Mi hai rapito l’anima con un potere cui non posso resistere, eppure potei resistere finché non ti vidi; e anche dopo averti veduta mi sforzai spesso di ragionare contro le ragioni del mio amore. Ora non ne sono più capace. Sarebbe una pena troppo grande. Il mio amore è egoista. Non posso respirare senza di te. “
Con questa poesia di Keats, il conte dichiara finalmente il suo amore a Roslynn: davvero romantico.
Non credo sia il caso di dilungarsi troppo sulla trama, la sinossi del libro è già abbastanza corposa. La narrazione si divide in due punti di vista, il racconto in prima persona da parte del conte e quello in terza persona incentrato su Rosalynn. Alcuni episodi vengono raccontati da entrambi i punti di vista, e sebbene a volte questo espediente possa non incontrare il favore del lettore, trovo che l’autrice abbia fatto un ottimo lavoro. Il linguaggio ricercato ma allo stesso tempo fluido, insieme alla perfetta caratterizzazione dei personaggi sono gli elementi forti del romanzo. Anche le scene d’amore, seppur sempre caste -in pieno stile Dellamore -, in questo libro mi sono sembrate particolarmente ricche di desiderio, un aspetto che ho apprezzato.
Insomma un libro capace di emozionare e far sognare ad occhi aperti, lo consiglio davvero. Ultimo appunto, la cover, questa volta semplicemente perfetta!
May 12, 2022
Il diavolo e la rosa Virginia Dellamore.
Generalmente non amo i retelling, tranne in rari casi, gli autori si limitano a fare uno sterile copia/ incolla aggiungendo ben poco e rendendo poco di innovazione rispetto al lavoro di riferimento. Ad aggiungere difficoltà al quadro generale è la mia sempre più scorata voglia di leggere storici.
Mi sento saturata dal Regency, E faccio sempre più difficoltà a trovare uno storico degno .
Questo è un retelling puro della bella e la bestia, ne ho letto un altro dell’Ashley della Serie Nevgaria che ho adorato, e ho tentato là novità discostandomi dal target dello storico Mondadori.
Di questo libro spiccano due caratteristiche stilistiche che ho apprezzato. La prima è la scrittura che nella sua espressione tenta di mantenere un alone fiabesco pur restando sul concreto, la seconda il coraggio di analisi di quella che è “ la bestia” nella sua prosaica mancanza di empatia con il prossimo. Il cambiamento ovviamente c’è : Harwood sarà cambiato dall’amore di Rosalynn ma nelle prime battute si può riuscire ad apprezzare la cruda realtà di un animo colpito più dell’orgoglio che negli affetti.
Lui non è realmente dispiaciuto della perdita della moglie e del figlio quanto della sua avvenenza fisica e della sua salute. Questa cosa cambierà soltanto dopo una presa di coscienza profonda, ma alla fine.
Rosalynn è il personaggio forte ovviamente, certamente molto affascinante, dal cipiglio tosto ma candido, un po’ troppo forse per i tempi e per il contesto di crescita.
Poi fa parte di una di quelle categorie poco verosimili che l’amica Sara ha sintetizzato come “figa inconsapevole”, insomma dai non ci crede nessuno… in qualunque contesto tu sia cresciuta ,in qualunque tempo, con qualunque avversità, se hai uno specchio e ti guardi sei sei bella o brutta lo vedi ! Poi c’è il fattore insicurezza che è un altro discorso ma in questo caso la protagonista certamente non ne soffre.
L’andare della storia è prevedibile ma procede in maniera leggera e comunque sempre gradevole. Siamo certamente un gradino sopra al target del romanzo rosa Mondadori parliamo comunque di un lavoro rispettabile, fatto come si deve, nulla di eclatante, ma abbastanza romantico da scaldare il cuore. ⭐️⭐️⭐️⭐️
March 25, 2022
Di retelling de La Bella E La Bestia c'è ne sono a bizzeffe, direi quasi troppi, ma come si fa a dire di no ad un romanzo che richiama una delle fiabe che più adoro, con lo stile unico, la scrittura che conquista e quella magica meraviglia con cui Amabile combina le parole? Ve lo dico io come si fa... non c'è scampo.
Non vi è via di fuga.
Mi sono sentita come un pesce in una rete e malgrado l'ora tarda, non ne ho voluto sapere. Ho salutato Rosalynn e Beaumont quasi al sorgere del sole e mi da sollievo sapere di poterli ritrovare quando ne avrò voglia.
Il bello dei bei libri, risiede nella loro immortalità.
Loro restano.
Restano belli nel contentuto a disposizione di chi ha a cuore quelle parole per un tempo indefinito.
So di essere ripetitiva, noiosa alle volte, ma vorrei davvero poter esprimere ciò che ho dentro, una parola dopo l'altra, per quantificare quanto questo libro sia "ricco" di contenuto, ma non è semplice.
Non lo è per tante ragioni e una fra le tante è il ridotto spazio a disposizione.
Quindi farò meglio a presentarvi Rosalynn, la creatura più celestiale della cittadina e Beaumont il nuovo conte che sembra tutto tranne che un aristocratico.
Quest'ultimo è l'erede di una casata oramai distrutta, dilaniata da pazzia e malattia ed il suo castello non è certo messo meglio. Abbandonato alle intemperie e alla natura, lasciato a se stesso, è il luogo ideale per vivere avventure per una Rosalynn affamata di vita.
Lei è quanto di più bello e grazioso si può trovare in giro. La sua bellezza è impareggiabile, anche con vecchi stracci, le mani segnate dalla fatica e l'atteggiamento fiero e remissivo, è in assoluto un fiore prezioso e il frutto più ambito.
Quando si scontrano fra le mura di quel castello quasi morente, lui da padrone, lei da ladra, non potranno che guardarsi con occhi sconcertati.
Lui per via della bellezza quasi scandalosa di lei, lei per l'orrido aspetto di lui. Beaumont non può credere alla sua fortuna.
Avrà per se quella ragazza e nessuno potrà impedirglielo...
Tormetato da pensieri oscuri, lacerato da un dolore che non lo lascia mai, dovrà fare i conti con uno scomodo bagaglio di sentimenti...
Non vi è via di fuga.
Mi sono sentita come un pesce in una rete e malgrado l'ora tarda, non ne ho voluto sapere. Ho salutato Rosalynn e Beaumont quasi al sorgere del sole e mi da sollievo sapere di poterli ritrovare quando ne avrò voglia.
Il bello dei bei libri, risiede nella loro immortalità.
Loro restano.
Restano belli nel contentuto a disposizione di chi ha a cuore quelle parole per un tempo indefinito.
So di essere ripetitiva, noiosa alle volte, ma vorrei davvero poter esprimere ciò che ho dentro, una parola dopo l'altra, per quantificare quanto questo libro sia "ricco" di contenuto, ma non è semplice.
Non lo è per tante ragioni e una fra le tante è il ridotto spazio a disposizione.
Quindi farò meglio a presentarvi Rosalynn, la creatura più celestiale della cittadina e Beaumont il nuovo conte che sembra tutto tranne che un aristocratico.
Quest'ultimo è l'erede di una casata oramai distrutta, dilaniata da pazzia e malattia ed il suo castello non è certo messo meglio. Abbandonato alle intemperie e alla natura, lasciato a se stesso, è il luogo ideale per vivere avventure per una Rosalynn affamata di vita.
Lei è quanto di più bello e grazioso si può trovare in giro. La sua bellezza è impareggiabile, anche con vecchi stracci, le mani segnate dalla fatica e l'atteggiamento fiero e remissivo, è in assoluto un fiore prezioso e il frutto più ambito.
Quando si scontrano fra le mura di quel castello quasi morente, lui da padrone, lei da ladra, non potranno che guardarsi con occhi sconcertati.
Lui per via della bellezza quasi scandalosa di lei, lei per l'orrido aspetto di lui. Beaumont non può credere alla sua fortuna.
Avrà per se quella ragazza e nessuno potrà impedirglielo...
Tormetato da pensieri oscuri, lacerato da un dolore che non lo lascia mai, dovrà fare i conti con uno scomodo bagaglio di sentimenti...
December 27, 2022
⭐5⭐
Premetto che ero dubbiosa nel leggere un romanzo di questa autrice perché ne ho letto uno di Amabile Giusti e non mi era proprio piaciuto. Però questo ha decisamente colpito nel segno.
Rosalyn è una ragazza povera, ma con il cuore d'oro. Cerca di sopravvivere con tutta la gentilezza e la dolcezza che nessuno le ha mai riservato, ma senza cadere nell'ingenuità. È una ragazza che ama i libri, e anche coraggiosa perché si spinge, nel cuore della notte, in un castello abbandonato per poterne prendere in prestito qualcuno. Solo che il castello non resta abbandonato per molto; infatti è così che conosce il nuovo conte, padrone del castello, ovvero la Bestia della nostra storia (almeno fino a quando non conoscerà l'amore vero).
Il romanzo è una rivisitazione della favola "La bella e la bestia" a mio parere molto ben descritta e costruita. Ogni pagina fa innamorare della protagonista, e proprio come lei ci si innamora pian piano anche di Beaumont. Solo che per vivere il loro amore dovranno superare molti ostacoli, e il rispettivo travagliato passato.
Questa storia mi ha preso davvero molto; nonostante la favola mi sia ben nota, ho trovato questo retelling davvero emozionante e mai scontato. La scrittura dell'autrice rende davvero facile entrare in empatia con i protagonisti, ed è questo che lascia il segno nel cuore del lettore.
Davvero super consigliato 💖
Premetto che ero dubbiosa nel leggere un romanzo di questa autrice perché ne ho letto uno di Amabile Giusti e non mi era proprio piaciuto. Però questo ha decisamente colpito nel segno.
Rosalyn è una ragazza povera, ma con il cuore d'oro. Cerca di sopravvivere con tutta la gentilezza e la dolcezza che nessuno le ha mai riservato, ma senza cadere nell'ingenuità. È una ragazza che ama i libri, e anche coraggiosa perché si spinge, nel cuore della notte, in un castello abbandonato per poterne prendere in prestito qualcuno. Solo che il castello non resta abbandonato per molto; infatti è così che conosce il nuovo conte, padrone del castello, ovvero la Bestia della nostra storia (almeno fino a quando non conoscerà l'amore vero).
Il romanzo è una rivisitazione della favola "La bella e la bestia" a mio parere molto ben descritta e costruita. Ogni pagina fa innamorare della protagonista, e proprio come lei ci si innamora pian piano anche di Beaumont. Solo che per vivere il loro amore dovranno superare molti ostacoli, e il rispettivo travagliato passato.
Questa storia mi ha preso davvero molto; nonostante la favola mi sia ben nota, ho trovato questo retelling davvero emozionante e mai scontato. La scrittura dell'autrice rende davvero facile entrare in empatia con i protagonisti, ed è questo che lascia il segno nel cuore del lettore.
Davvero super consigliato 💖
January 9, 2018
Lo dico sempre, ci vorrebbe almeno un libro così ogni mese per coccolare il proprio cuore!
Quando ho letto la sinossi, ho avuto paura di rimanerne delusa, perchè si che mi attraeva per le similitudini con "la bella e la bestia", ma il timore che fosse una copia di favoletta era alto. La Dellamore però è riuscita a creare qualcosa di nuovo ed emoziononate come solo lei sa fare.
Rosalynn è una protagonista forte, come tutte le eroine di quest'autrice. Il conte di Harwood è un personaggio un continua evoluzione, nei primi capitoli l'ho detestato profondamente per il suo atteggiamento e per il suo passato, ma durante la storia ho assistito alla sua maturazione, alla sua redenzione e crescita fino ad amarlo profondamente.
Ho sentito pareri discordanti su questo libro, prpbabilmente sono io che non capisco nulla ma per me è meraviglioso, non mi capitava da tempo di leggere fino a tarda notte e di pensare in continuazione ai personaggi durante il giorno, leggere questo romanzo è stato come avvolgere il mio cuore in una coperta calda.
Quando ho letto la sinossi, ho avuto paura di rimanerne delusa, perchè si che mi attraeva per le similitudini con "la bella e la bestia", ma il timore che fosse una copia di favoletta era alto. La Dellamore però è riuscita a creare qualcosa di nuovo ed emoziononate come solo lei sa fare.
Rosalynn è una protagonista forte, come tutte le eroine di quest'autrice. Il conte di Harwood è un personaggio un continua evoluzione, nei primi capitoli l'ho detestato profondamente per il suo atteggiamento e per il suo passato, ma durante la storia ho assistito alla sua maturazione, alla sua redenzione e crescita fino ad amarlo profondamente.
Ho sentito pareri discordanti su questo libro, prpbabilmente sono io che non capisco nulla ma per me è meraviglioso, non mi capitava da tempo di leggere fino a tarda notte e di pensare in continuazione ai personaggi durante il giorno, leggere questo romanzo è stato come avvolgere il mio cuore in una coperta calda.
December 30, 2017
Bellissimo ,essendo uno storico già parte avvantaggiato , si lo so che è stato criticato perché assomiglia molto alla favola della Bella e la bestia , ma che male c è tanto noi leggiamo tante storie inventate e non veritiere. Allora qst parla di Rosalynn, cresciuta in un orfanotrofio da una strega . La odia e le fa fare i più umili mestieri senza però riuscire a farla stare zitta. La strega malefica la vende al nuovo conte deforme di faccia a causa di un incendio e monco di una gamba. Nutre nei suoi confronti nn nobili pensieri , ma gli darà filo da torcere, fino a cambiare il suo brutto carattere . A me è piaciuto tanto è lo consiglierei tanto se si vuole una lettura bella a lieto fine.
January 16, 2018
Adoro quest'autrice, sto recuperando tutti i suoi libri (regency e non) e ogni volta non vedo l'ora che esca un suo libro.
Sono tutti bellissimi e questo non fa eccezione, storia ispirata da La bella e la bestia, racconto già bello di per se, e questo libro è ancora più bello.
Ben scritto, con un linguaccio pulito, colto che non smetteresti mai di leggere, scorrevole, brillante, è un autrice che crea dipendenza, le sue opere sono pura magia, poesia che ti fa immergere in ciò che leggi, è la migliore autrice che ci sia consiglio ogni suo libro.
Come gli altri Il diavolo e la rosa si merita il punteggio più alto.
Al prossi libro <3
Sono tutti bellissimi e questo non fa eccezione, storia ispirata da La bella e la bestia, racconto già bello di per se, e questo libro è ancora più bello.
Ben scritto, con un linguaccio pulito, colto che non smetteresti mai di leggere, scorrevole, brillante, è un autrice che crea dipendenza, le sue opere sono pura magia, poesia che ti fa immergere in ciò che leggi, è la migliore autrice che ci sia consiglio ogni suo libro.
Come gli altri Il diavolo e la rosa si merita il punteggio più alto.
Al prossi libro <3
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