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El caso Vivaldi

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«La storia della riscoperta dei manoscritti di Vivaldi è davvero andata così. Diversamente dalla frase che i romanzieri pongono di solito alla fine del loro lavoro, io devo invece assicurare che i fatti narrati sono realmente accaduti, e solo in po chi casi ho dovuto inventare. La concatenazione degli eventi, per quanto bizzarra possa sembrare, è dovuta alla storia». Se conosciamo Vivaldi quanto lo conosciamo oggi, oltre le Quattro stagioni, ciò è dovuto alle peripezie dimenticate – assurde, incredibili, comiche, cariche a volte di suspense, intricate come uno spettacolo drammatico e farsesco – che questo romanzo storico rivela.
Il Prete Rosso, passato di moda dopo una vita di successi, morì in miseria e indebitato fino al collo. I manoscritti con la sua musica inedita, raccolta in centinaia di partiture autografe, passarono di mano in mano fra bibliofili e lasciti ereditari, scomparendo per quasi due secoli. Riemersero, seguendo vie accidentate e occulte, grazie al congiungersi dell’avidità di un vescovo salesiano e l’intelligente intuito di due studiosi appassionati, Gentili e Torri, musicologo dell’Università di Torino il primo, e direttore della Biblioteca Nazionale della città il secondo. Ma da questo momento in poi gli autografi del musicista veneziano dovettero passare nuove disavventure. Causa stavolta l’indifferenza dello Stato, l’odiosa idiozia antisemita del regime fascista, l’opportunismo e l’ingratitudine dei nuovi padroni dell’Italia.
Federico Maria Sardelli è uno dei massimi esperti di Vivaldi, nonché scrittore satirico. Egli ricostruisce il destino delle carte del grande compositore seguendo due per corsi. Da un lato gli eventi successivi che le seppellirono nell’oblio dal 1741 al la riscoperta; dall’altro la caccia all’indietro che i due miti eroi intrapresero per recuperarle. E poi le vicende pazzesche legate al tentativo di renderle aperte alla fruizione pubblica. Con il triste epilogo.
È un apologo, umoristico e tragico, della ben nota insensibilità dello Stato italiano verso i suoi patrimoni più nobili, e della sua ingratitudine. Ma vuole anche ristabilire una verità storica ed essere un tributo.
«Luigi Torri ed Alberto Gentili sono i veri eroi di questa vicenda. Se oggi conosciamo Vivaldi lo dobbiamo al loro fiuto, alla loro intelligenza, al loro infaticabile sforzo».

Unknown Binding

First published March 19, 2015

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Federico Maria Sardelli

22 books8 followers

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Displaying 1 - 24 of 24 reviews
Profile Image for Emilio Berra.
305 reviews284 followers
August 17, 2018
Né saggistica né Letteratura

L'autore di questo libro è uno studioso di Vivaldi, un esperto insomma.
Racconta come molte opere del grande musicista veneziano abbiano avuto un lungo periodo di oblio prima di essere fortunosamente riscoperte, in modo da contribuire a collocare adeguatamente Vivaldi nel contesto di tipo storico-culturale e nella Storia della Musica.

Mi sono pertanto accostato alla lettura molto ben predisposto e con qualche aspettativa.
La delusione è però comparsa presto.
L'autore non ha scelto la modalità della saggistica, probabilmente a lui molto più confacente, bensì ha voluto cimentarsi in quella letteraria. E qui, a mio avviso, cominciano i problemi.
Il testo mi è parso subito pedante, prolisso, noioso. Mancano i presupposti artistici, letterari, atti a trasmettere emozioni attraverso la scrittura.
Ad un certo punto, come si suol dire, l'ho mollato.

Parecchi autori optano per la letteratura, ma pochissimi sanno 'fare' Letteratura.
Un testo di narrativa, che viene pubblicato, trova collocazione in libreria accanto ai pochi capolavori letterari recenti e a quelli numerosi duramente selezionati dal tempo, i 'classici' appunto. E il prezzo è assai competitivo ; il confronto, schiacciante.
Profile Image for Svalbard.
1,137 reviews66 followers
November 24, 2020
Come ben sa chi si intende di musica, c’è mancato poco che la musica di Vivaldi scomparisse per sempre nelle pieghe della storia, e del suo nome non rimanesse molto altro che la citazione, non proprio lusinghiera, che ne aveva fatto Marcello nel suo Teatro alla moda, e poco altro. Fu per una serie di casi fortuiti che questo grande corpus musicale, volumi e volumi di spartiti manoscritti, non andò disperso, anzi fu scoperto e preso in carico dalla biblioteca nazionale di Torino, dove si trova tutt’ora. Questo libro ricostruisce in forma romanzata la storia del ritrovamento, le varie persone che vi sono state coinvolte - a partire dal fratello di Vivaldi, personaggio piuttosto bizzarro e simpaticamente gaglioffo, nonché grande estimatore del fratello - e le vicissitudini che hanno portato alla scoperta, al recupero e alla valorizzazione di questo grande patrimonio musicale. La scrittura è avvincente, i personaggi credibili; il tutto, come spiegato nella postfazione, è stato scritto sulla scorta di corrispondenze, verbali e atti d’archivio; l’ossatura del racconto, quindi, che va avanti e indietro lungo la freccia del tempo, è rigorosamente veritiera. Purtroppo la vicenda non ebbe un epilogo particolarmente onorevole: negli anni del fascismo si tentò una “damnatio memoriae” dei due benefattori grazie ai quali i manoscritti erano stati incamerati dala biblioteca, Foà e Giordano, in quanto ebrei; Gentili, il musicologo che aveva attivamente collaborato al recupero, perse il posto all’Università, ugualmente perché ebreo, e furono altri che tentarono di arrogarsi il merito della vicenda, tra i quali - descritto da Sardelli con accenti buffoneschi; nella postfazione ammetterà di non poterlo soffrire - il poeta filofascista Ezra Pound. Sardelli è un noto musicista nonché redattore della altrettanto nota rivista satirica “Il vernacoliere”. Qui mette la sua indubbia verve narrativa al servizio del racconto di un fatto storico che meriterebbe ben altra attenzione (e magari anche un film, che riuscisse a conservare la caratterizzazione e l’originalità dei personaggi e delle vicende, potrebbe starci bene. O almeno una piéce teatrale).
Profile Image for 10wagner.
200 reviews39 followers
June 11, 2019
Emotivo y regocijante viaje por alguno de los episodios de la historia italiana. Los que busquen una biografía de Vivaldi se llevarán una gran decepción, porque el enfoque es sobre los manuscritos del genial compositor. Parecería algo destinado a un pequeño grupo de intelectuales melómanos o musicólogos especializados en el barroco. Nada más alejado de la realidad, no es necesario ni siquiera haber oído alguna vez "Las cuatro estaciones". El objeto de estudio es el ser humano, con todas sus glorias y mezquindades. Una novela histórica muy entretenida y original.
Profile Image for Francesco Fantuzzi.
44 reviews9 followers
July 7, 2015
Questo libro ha guarito il mio pessimismo: ormai disperavo di poter leggere un libro di narrativa italiana contemporanea scritto in una prosa gustosa, con un ottimo uso della lingua e al tempo stesso avvincente nel suo sviluppo. Con questo libro di Sardelli mi sono dovuto ricredere. La storia della riscoperta di antonio Vivaldi nel nostro secolo mi era del tutto ignota, abituato a vedere il suo nome continuamente riportato nei programmi musicali. Leggere questo romanzo è stata davvero una gioia: consigliato a tutti! :)
Profile Image for Padmin.
991 reviews57 followers
September 20, 2017
Uno splendido, rocambolesco "giallo barocco" del Maestro Federico Maria Sardelli. Forse non è un caso che il Maestro sia toscano: direttore d'orchestra, compositore, musicologo, pittore, incisore, filologo ed autore satirico (e sicuramente ho dimenticato qualcosa). Chi vi ricorda? ;-)
Ho trovato semplicemente deliziose le note sulle fonti. Ne trascrivo un passo:
"L'ultimo personaggio che fa capolino nel libro, il più inutile e miserabile, è il magnifico rettore dell'Università di Torino, colui che cacciò Gentili (ma anche Rita Levi Montalcini per dirne solo una) ... e che si chiamasse Azzo Azzi sembra dunque un espediente grottesco e allusivo inventato apposta dal romanziere per ridicolizzare questa figura di zelante fascista e razzista. E invece, ci ha già pensato la storia: si chiamava davvero così".
Il Maestro ha dichiarato in un'intervista di essersi ispirato a Camilleri (che io non amo particolarmente). A me invece ha ricordato Sciascia e Gadda, forse per l'appellativo riservato a Mussolini: Mascellone.
"Federico Maria Sardelli aveva undici anni quando per puro caso ascolta per la prima volta "Le quattro stagioni" e rimane inebriato da quelle note. Da quel momento segue la musica di Vivaldi, la studia, la suona fino a dirigerla. La sua indole di ricercatore lo porta ad approfondire il perché i manoscritti del Prete Rosso restano dimenticati per più di due secoli.
Un giorno s’imbatte in documenti che lo stuzzicano a scoprire un intricato giallo, e non solo: si rende conto, grazie al congiungersi dell’avidità di un vescovo salesiano e l'intuito di Albero Gentili e Luigi Torri -musicologo dell’università di Torino il primo, e direttore della Biblioteca Nazionale il secondo- che i manoscritti sono riemersi. Decide così di rendere soprattutto onore ai due eccellenti studiosi scrivendo un romanzo. Mette in ordine tutta la documentazione raccolta e tesse la storia, senza dimenticare quel pizzico di elegante ironia che aiuta il lettore a intuire il superficiale atteggiamento di alcuni personaggi che hanno contribuito a rendere il viaggio dei manoscritti assai rocambolesco.
I capitoli si alternano come la tastiera di un pianoforte. I dispari sono dedicati al racconto dal 1741, anno della morte di Antonio Vivaldi, quando i manoscritti iniziano a passare di mano in mano. I capitoli pari raccontano le vicende dal 1926, quando i manoscritti vengono ritrovati, dopo essere stati dimenticati per due secoli nella soffitta del Collegio salesiano San Carlo di Borgo San Martino, in Monferrato.
La storia va avanti a fasi alterne, senza fiato, arrivando a fondersi con non pochi intrighi (uno dei quali perpetrato addirittura da Ezra Pound) sino all’odiosa idiozia antisemita del regime fascista e l’ingratitudine dei nuovi padroni d’Italia”.
Profile Image for F..
155 reviews5 followers
October 30, 2022
“Ma raccontare la musica a parole è come parlare del cibo: non si può capire finché non lo si assaggia” (p. 294)
Profile Image for Sergio Frosini.
247 reviews17 followers
October 14, 2015
Che piacere un libro dove i preti e i prelati vengono mostrati per quel che sono: parassiti opportunisti, bugiardi attaccati ai soldi peggio di zio Paperone.
Una storia vera e inverosimile, piacevolmente scorrevole; rigorosamente basata su un florilegio di documenti consultati, ove si narra il ritrovamento degli spartiti manoscritti originali di Vivaldi, dalla caduta in disgrazia del "prete Rosso" fino ai giorni nostri, romanzando (ma in fondo solo ove necessario) i personaggi e i dialoghi come solo un essere polimorfo come il Sardelli può fare, che quando è il musicista filologo Jeckyll scrive, discetta e compone incidendo qua e là opere di Vivaldi -appunto- in prima mondiale; e quando libera il suo Hyde livornese riempie pagine del Vernacoliere con un umorismo fra i più surreali e feroci che sia dato conoscere. In questo libro comunque Hyde è tenuto al guinzaglio corto, prende solo ogni tanto una boccata d'aria:


Contò tutte le mattonelle camminando su ogni fila a zig-zag, ripeté l’operazione sul lato minore, questa volta cantando fra sé un’arietta cadenzata, un piede-una mattonella, un piede-una mattonella, poi convertì il testo dell’arietta in una felicissima trasposizione metrica delle più scelte imprecazioni contro i santi Gervasio e Protasio e finalmente – miracolo – il servo tornò.
«Seguitemi».
«Siano lodati San Gervasio e Protasio».


Saltabeccando fra i secoli e i luoghi, e mandando cordiali vaffanculo (citando il Vernacoliere, appunto) fra gli altri al Mascellone, ad Ezra Pound e -come accennato- ai pretacci di ogni ordine e grado.


Profile Image for Ettore1207.
402 reviews
August 3, 2017
L'autore non è uno scrittore di professione. E' un direttore d'orchestra e flautista che, sorprendentemente, ha saputo creare un romanzo storico-avventuroso architettato e raccontato con un'ironia ed una freschezza avvincenti. Non fatevi intimorire dal fatto che si tratta di un romanzo storico: leggerlo è un piacere ed anche un divertimento, e ciò vale pure se non siete interessati alla musica barocca.
L'opera si chiude con un consiglio:
"Nel libro viene menzionato più volte un particolare brano di Vivaldi. Ma raccontare la musica a parole è come parlare del cibo: non si può capire finché non lo si assaggia. Spero quindi che a qualcuno venga voglia d'andarsi ad ascoltare quel brano: è In memoria aeterna, nono movimento del Beatus Vir, RV 597."
Io l'ho fatto, ed ho scoperto un brano di una bellezza (e direi anche di una modernità) sconvolgente. Se non odiate il barocco e volete investire 29 minuti del vostro tempo, provate qui:
https://www.youtube.com/watch?v=Fs_vb...
Profile Image for 100 Errori .
51 reviews10 followers
August 21, 2024
La storia narrata è assolutamente vera: si tratta del ritrovamento dei manoscritti di Vivaldi negli anni ’20 del secolo scorso. Un evento affascinante e singolare, che già conoscevo, ma di cui ho potuto scoprire nuovi e interessanti dettagli.
Il vero valore aggiunto di questo libro è senza dubbio l’autore, uno dei maggiori esperti in materia che, non solo conosce Vivaldi a menadito, ma lo trascrive ed esegue regolarmente. La sua scrittura non ha nulla da invidiare a quella di tanti romanzieri “a tempo pieno”.
Da amante ed esecutore della musica di Vivaldi, personalmente ho trovato questo libro molto interessante e l’ho praticamente divorato; tuttavia, riconosco che la sua rigorosa fedeltà ai documenti storici e ai fatti realmente accaduti (con le dovute eccezioni segnalate nelle note finali) lo renda un po’ carente nello sviluppo della trama e nella caratterizzazione dei personaggi.
107 reviews
March 4, 2020
Romanzo piacevole, scorrevole. Dialoghi animati, forse come modo di colorire le vicende e riflettere sotto una particolare luce i profili dei personaggi storici ed ecclesiastici (l'autore, Federico Maria Sardelli, pare dichiararsi anticlericale). Il bilancio tra fedeltà storica e inventiva romanzesca è equilibrato, cosicché il lettore non deve esigere né una maggiore accuratezza nei fatti né un maggiore diletto nella lettura.

È comunque encomiabile, o sorprende la totale mancanza di approfittamento, il comportamento dei due musicologi, Torri e Gentili, che nel preventivare il valore delle opere non puntano al ribasso, in modo tale che la ricerca di un mecenate (o l'acquisizione diretta dal ministero) venga assai facilitata: possibile che non l'abbia mai sfiorati nemmeno l'idea?
Profile Image for Paola Dassori.
Author 4 books
September 21, 2025
Uno dei più bei libri che ho letto ultimamente.
Capisco che chi si aspettava un saggio sia rimasto deluso, perchè non lo è: la storia del ritrovamento fortuito degli spartiti di Vivaldi è raccontata come un romanzo, e un romanzo di quelli belli!
Questo libro mi ha divertito, mi ha commosso, mi ha indignato.
Consigliatissimo, sia agli amanti di Vivaldi che a quelli che non lo conoscono (e che forse indurrà a cercare di saperne di più).
Profile Image for Riccardo Lucifora.
13 reviews
August 23, 2024
Un libro molto interessante per i fatti raccontati. Molto accurato, spesso ironico, a volte confusionario, ma comunque sono molto contento di averlo letto. Per gli appassionati di musica è un libro consigliato. Consiglio di leggere le "Note sulle fonti" per un'esperienza più completa, e ascoltare il brano citato :)
Profile Image for Andrea.
421 reviews1 follower
March 1, 2025
Con una narrazione degna di un film d'avventura se non thriller , l'autore riesce a descrivere perfettamente l'ambientazione multipla di questa curiosa vicenda. Il fatto che ci siano davvero tante fonti , rende ancor più formativa la lettura.
Una piacevole scoperta che mi ha convinto subito a proseguire con il suo altro libro a tema vivaldiano : "Lucietta. Organista di Vivaldi".
Profile Image for Livietta.
488 reviews68 followers
January 14, 2018
Scritto molto bene, ironico e interessante dal punto di vista puramente storico. Sardelli riesce a romanzare molt bene quello che, a suo dire (e mi fido) è stato il caso Vivaldi.
La seconda metà molto più godibile della prima, ma sono opinioni dettate forse anche dal tempo e luogo della lettura.
Quattro sarebbe troppo, ma tre è un po’ poco...diciamo un bel 3.5/3.75: voglio i voti coi decimali!
Profile Image for Petra.
10 reviews1 follower
September 4, 2022
Delizioso romanzo su una vicenda interessante e curiosa.
La scrittura è ironica e divertente senza perdere l’accuratezza di chi le fonti le ha studiate sul serio.
Una lettura che consiglio a tutti gli amanti della musica barocca, a tutti quelli che si emozionano davanti a un manoscritto.
Profile Image for Laura Chareun.
21 reviews13 followers
May 3, 2018
Spettacolare, questo libro mi ha entusiasmata moltissimo. È storicamente corretto ed ironico, interessante!
9 reviews
December 15, 2024
Una storia incredibile (e vera), ben raccontata con dettaglio e gusto del suspense. Di nuovo una situazione in cui dobbiamo così tanto a così pochi...
Profile Image for Elena.
121 reviews
July 27, 2015
Chi conosce l'emozione di sfogliare manoscritti dimenticati nelle pieghe più riposte dei secoli, amerà questo libro. Federico Maria Sardelli vi ripercorre l'odissea rocambolesca degli autografi di Vivaldi, dalla morte del "prete rosso" alla loro riscoperta novecentesca. Una storia di manoscritti, certo, ma soprattutto di passioni, di inganni, astuzie diplomatiche, fino ad approdare alla vergogna delle leggi razziali. La narrazione di Sardelli, musicista e musicologo dal multiforme ingegno, dipana l'intricato guazzabuglio con irresistibile ironia e la competenza di chi conosce in profondità ciò di cui si parla
Profile Image for Mario Giachino.
126 reviews1 follower
November 20, 2015
Interessante. Molto interessante e scritto egregiamente. Tutto subito, il continuo saltare dal 700 al 900 e viceversa disturba un po' ma poi si entra nella parte e si prende il ritmo.
Incredibile come una storia così interessante e al tempo stesso spesso incredibile... sia tutta vera.
Profile Image for LyL3_Z.
83 reviews8 followers
November 22, 2021
Fantastico piglio anticlericale, meravigliosa ridicolizzazione di Pound.
Ottimo esempio di divulgazione seria ma avvincente su un tema apparentemente specialistico. Pregevole e puntigliosa ricerca delle fonti storiche.
Displaying 1 - 24 of 24 reviews

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