Jump to ratings and reviews
Rate this book

L'esperimento: Inchiesta sul Movimento 5 Stelle

Rate this book
Un movimento partito dalla democrazia dal basso, ma controllato in realtà da una srl dall’alto; nato sul mito della rivolta di popolo contro il sistema e finito a incontrare lobby e costruire reti di potere; un movimento che è passato dal tifare per le Pussy Riots a incontrare gli emissari di Vladimir Putin. Un esperimento che costruisce e organizza il consenso usando le reti. È questa duplicità che bisogna spiegare per raccontare la vera storia del Movimento 5 Stelle.

A questo esperimento Casaleggio lavorava fin dalla fine degli anni Novanta, quando – amministratore di Webegg – cominciò a testare nei forum intranet dell’azienda i meccanismi di formazione e produzione del consenso attraverso le reti. Ma quello era solo l’inizio. L’esperimento si sviluppa attorno a un nocciolo: propaganda, propaganda, propaganda. Sociale, pianificata, centralizzata, virale. Testi e scaletta dei Vday (gli eventi che rappresentano di fatto l’antecedente storico del Movimento) sono già coordinati da due dipendenti della Casaleggio. Grillo è l’innesco per far evolvere l’esperimento a un livello superiore: è il frontman, l’uomo del consenso elettorale che può coagulare e incarnare un sentimento di rivolta contro il sistema, ormai fortissimo nella società.

In questa prima stagione il Movimento predica alcune cose con integralismo militare: il rifiuto assoluto di comparire nella tv italiana, la promessa di dimezzare lo stipendio ai suoi futuri politici e di vivere secondo uno stile di vita francescano, la posizione contro l’euro e lo scetticismo verso l’Unione europea. Al contrario, promette la democrazia attraverso Internet ed esalta la meritocrazia, denunciando la piaga dei tanti ragazzi italiani costretti a cercare fortuna all’estero.

Per ognuno di questi cavalli di battaglia emergerà lo scollamento tra come il Movimento si è proposto inizialmente a elettori e attivisti e quel che realmente ha fatto sino a oggi.

248 pages, Kindle Edition

First published January 11, 2018

15 people are currently reading
83 people want to read

About the author

Jacopo Iacoboni

6 books9 followers

Ratings & Reviews

What do you think?
Rate this book

Friends & Following

Create a free account to discover what your friends think of this book!

Community Reviews

5 stars
31 (23%)
4 stars
70 (52%)
3 stars
24 (18%)
2 stars
7 (5%)
1 star
1 (<1%)
Displaying 1 - 25 of 25 reviews
Profile Image for SCARABOOKS.
292 reviews264 followers
April 19, 2018
Utile. Anche necessario direi.
Utile non solo e non tanto per comprendere genesi, senso e sostanza dell’”esperimento” da cui è nata la principale forza politica del paese, quanto piuttosto per dare una sbirciatina e magari farsi venire la voglia di entrare a guardare bene come funziona la principale “fabbrica” della società post-industriale.
La fabbrica nella quale estrae e si raffina il nuovo oro nero, che poi si vende in forme che non riusciamo neppure a riconoscere, esattamente come non riconosciamo il petrolio nella plastica di una Mont Blanc o di un paio di occhiali o di un IPhone.

Al centro dell”esperimento” e del libro c’è in effetti il progetto di indirizzamento, gestione e controllo dei dati e dei canali della Rete. E quindi delle persone attraverso cui i dati (le informazioni e dunque anche le opinioni) vengono generati e passano: noi stessi, cioè. La bibliografia (molto ben curata) offre poi il modo in cui si può proseguire, per andare oltre la dimensione giornalistica del libro, che è la sua forza e il suo limite. Ci sono in particolare tre o quattro titoli almeno, ben evidenziati anche nel testo, che sono fondamentali per capire l’argomento e il tempo che stiamo vivendo.
Una menzione speciale per gli aforismi di Casaleggio padre, che aveva la specialità di capovolgere aforismi classici riuscendo a dare indicazioni precisissime sul suo progetto. Ad esempio: “i mezzi sono il fine” oppure “politica come prosecuzione della guerra con altri mezzi”. Aveva poi il gusto di nascondere dietro frasi apparentemente banali e innocue, concetti assolutamente mostruosi: ad esempio “l’uno vale uno” o anche “al minimo dubbio, nessun dubbio”.

E la politica? Come la plastica. Uno dei prodotti della raffinazione. Irriconoscibile e in fondo, un derivato come gli altri. Uno dei tanti possibili. È il nuovo petrolio, il vero oro, quello che vale.
Profile Image for BVZM.
385 reviews9 followers
March 1, 2018
Finito giusto in tempo per le elezioni. Inchiesta solida, documentata e (non guasta) ben scritta: non ha spostato le mie opinioni, dato che consideravo i 5 Stelle una sciagura anche prima di leggere questo libro, ma ha dato loro fondamenta più solide. Come scrivevo già per "La congiura dei somari", libro consigliatissimo, ma che temo non leggeranno proprio quelli che ne avrebbero più bisogno.
Profile Image for Antonio Parrilla.
742 reviews30 followers
January 29, 2018
Molto ben documentato, molto esplicativo dei dettagli operativi e tecnici (mantenendosi ovviamente a un livello comprensibile per un'ampia platea), organizzato in capitoli in maniera logica e intelligente.
Comunque la si pensi sulla Casaleggio e co. in tutte le sue declinazioni, andrebbe letto.
Profile Image for Lu.
296 reviews71 followers
May 2, 2018
Nel 1994 Susanna Tamaro pubblicava Va' dove ti porta il cuore, il sunto di L'esperimento. Inchiesta sul Movimento 5 Stelle potrebbe intitolarsi Va' dove ti porta il clic.
Quando si legge di politica si sa, già in partenza, che si avrà a che fare con una lordura delle più infime e profonde. La politica è nata in tempi antichi, la sua etimologia risale al greco politikḗ, ed è nata giustamente per permettere ai singoli di convivere all'interno delle varie società che col tempo nascevano. Nata per giusta causa, divenuta col tempo sporco gioco di chi detiene il potere. La politica vive di intrallazzi e quindi leggere che anche l'auto-santificato M5S è basato su incoerenze, voltafaccia e legami e accordi loschi e poco chiari non è certamente una novità, forse lo sarà per quei simpatizzanti che credono ingenuamente ancora alle favole...
Ciò che mi ha causato inquietudine, in questa lettura, è il livello di controllo che i vertici del Movimento attuano non soltanto sui membri del (non) partito, ma su una scioccante fetta del Web. Manipolatori del nuovo secolo. Fin dalla loro comparsa è stato subito lampante l'organizzazione in odor dittatoriale che vige al loro interno. Pochissimi burattinai e molti burattini, ognuno scelto in base a ricercate caratteristiche. Pedine di una scacchiera al cui tavolo siedono un numero di persone risicato, che tutto sanno e tutto gestiscono.
L'esperimento nasce nella mente di Casaleggio senior; visionario e non sognatore, quest'ultima parola richiama figure quali John Lennon più portatore di erba (...) e fiori che di imposizioni. Casaleggio senior viveva di una visione distopica nella quale grazie alla rete diveniva padrone di un futuro giocato a suon di clic. Ma tutto si trasforma e così anche l'esperimento iniziato in Webegg sta assumendo connotati diversi, soprattutto dopo la morte del suo iniziale ed unico genitore. Casaleggio senior ha partorito, non molti anni fa, una idea ereditata oggi dal figlio Davide e dall'amico Grillo, definito anche 'paziente zero'.
Un simile esperimento avrà avuto molte altre vite, molti altri tentativi di nascita e sviluppo nel corso della storia della politica umana. Il M5S si è trovato però nel momento giusto e nel posto giusto. Il momento giusto è proprio questa nostra epoca in cui tutto viene filtrato attraverso il Web. È la rete la culla di una enorme fetta del genere umano, è la rete che decide chi sei e dove stai andando e ciò a cui devi credere. Chi detiene i fili della Rete detiene il potere sui suoi naviganti. E i vertici del M5S sono grandissimi manipolatori virtuali. È il momento giusto anche per altri fattori fondamentali, in primis l'analfabetismo funzionale/di ritorno che tanto ha colpito il povero Bel Paese, il quale si ritrova tra i primi posti (a livello globale) di questa umiliante classifica.
Il Movimento 5 Stelle è una visione distopica di matrice orwelliana paurosamente diffusa grazie alla Rete e grazie al momento di triste e profondo analfabetismo di ritorno che la nostra società sta vivendo. Ma il M5S è soltanto il lato italiano di questa information warfare virtuale, dove il campo di battaglia è la Rete soprattutto i social network dove tutti vivono tutto e dove tutti vengono monitorati e guidati. Una guerra dove i manipolatori creano e lanciano fake news come bombe, usando eserciti di troll che gridano slogan semplici che diventano mantra ripetuti a raffica dalle migliaia di soldatini che invadono la Rete. Il M5S (in Italia, mentre altrove possono essere fatti nomi quali Trump e Putin) è di fatto sintomo e malattia; sintomo di una società sempre più virtuale e sempre più atrofizzata, malattia della stessa che porterà ad un ulteriore sfacelo.
Profile Image for Edmond Dantes.
376 reviews31 followers
April 17, 2018
In IT , 1985, Stephen King Raccontava di un Quiz, non so se immaginario o meno, degli anni 80 US in cui la Vittoria andava NON alla risposta corretta, ma a quella più popolare....
il M5S da noi è lo stesso, non prende iniziative, non si batte per una idea, non guida la pubblica opinione, ma , al contrario la assorbe, la aanalizza e la replica in una specia di gigantesco meme.... assimilando, creando e poi guidando idee non proprie, sempre pronti a rinnegarle....
Inquietante , ma chiarificatore dello stato del paese che un simile movimento sia arrivato al 34 % dei Voti...
Profile Image for Daniele Scaglione.
Author 13 books15 followers
April 17, 2018
Un libro che dovrebbe leggere, prima di tutto, chi il M5S ha votato. Ma anche tutti gli altri, per avere una migliore comprensione di come funzioni, quello che oggi è la prima forza politica d'Italia (meglio non dire partito, perché i partiti sono una cosa diversa).

La prima cosa che salta fuori con chiarezza è questa: il M5S è saldamente nelle mani di un'azienda. La Casaleggio, ovviamente, che governa sin dall'inizio questo inedito 'esperimento' politico e sociale. Un'azienda con qualche buco: il suo patrimonio principale è la gestione dei dati, che però, nei server della Casaleggio sono tutt'altro che al sicuro. Più di una volta degli hacker sono riusciti a mettere mano ai preziosi dati posseduti dalla Casaleggio.

Seconda cosa che ne ho ricavato dalla lettura di questo libro: la conferma che il M5S non è né di destra né di sinistra. Si adatta al contesto, si adatta a quanto occorre per ottenere il consenso. Questo, se è vero e se l'ho capito bene, mi spiega come sia possibile che Chiara Appendino e Virginia Raggi siano così diverse tra loro. La prima può andare bene a Torino, ma non a Roma e viceversa.

Può darsi che questo influenzi anche la politica estera. Il M5S - questo l'avevo già capito da solo - non ha una linea, in politica estera. Il M5S passa dall'esaltazione di Anna Politkovskaja a quella di Vladimir Putin, senza battere ciglio. Così come, senza battere ciglio, cerca alleanze con Verohfstadt e con Farange, quasi in contemporanea.

Devo dire, però, che ciò non mi pare distingua il M5S dalle altre forze politiche, che dubito abbiano una linea salda e chiara. Basta pensare a Renzi che riesce contemporaneamente a dirsi a favore dei diritti umani e amico di chi dei diritti ne fa carta straccia, come il presidente dell'Egitto o, ancora, a tutte le forze politiche che chiedono il rispetto delle risoluzioni internazionali tranne quanto queste riguardano paesi alleati.

Il libro racconta ancora diversi casi in cui è netta la differenza tra il dichiarato e il praticato: è il caso dei rimborsi. Di Maio non restituisce metà dello stipendio e neppure i rimborsi oltre alla quota inizialmente dichiarata (2.500 euro al mese). Non fanno nulla di male, sia chiaro, solo non rispettano gli impegni che si sono assunti.

Un esperimento, insomma. Vediamo come andrà a finire.

Profile Image for Francesco.
20 reviews5 followers
August 1, 2018
Una lettura fondamentale (non definitiva) per rimettere in ordine gli avvenimenti di questi anni influenzati dal Movimento 5 Stelle e tenere a portata di mano le fonti. La raccolta di queste è rigorosa e la narrazione giornalistica complessa ma lucida e chiara come meglio non si poteva chiedere.
Molti passaggi richiedono conoscenze pregresse di nozioni e gergo informatici, filosofici, politici, del web, e anche se me be mancano molti sono l'indice di una contestualizzazione ampia e necessaria, quanto ampi sono gli effetti dello "tsunami" grillino.

Una vera operazione di trasparenza, per parziale che la si possa considerare. Dimostra cosí nella forma, oltre che nei fatti contenuti, il grande e irreparabile difetto dell'entusiasmo grillino, e populista in generale: la discontinuità politica ("né di destra né di sinistra"), la lotta alla corruzione (la "scatola di tonno"), la rappresentanza democratica ("uno vale uno"), l'autodeterminazione del popolo ("no euro"), sono in conflitto con l'opacità (quanta quella della "vecchia politica") e la manipolazione (antidemocratica in sé, e che abiura alla ragione e alla sostenibilità futura) che caratterizzano la natura e le attività della Casaleggio Associati e quindi del Movimento 5 Stelle.
Profile Image for Roberto.
365 reviews42 followers
April 28, 2018
Nulla è casuale, tutto è governato

Al buon Iacoboni la scorsa settimana è stato negato l'accreditamento per partecipare ad un evento dell'Associazione Gianroberto Casaleggio. Sarà forse perché più di altri egli ha seguito e studiato le dinamiche evolutive del M5S, e sopratutto perché le ha denunciate pubblicamente anche con questa inchiesta? Ufficialmente non è dato sapere, ma cosa ha raccontato Jacopo di tanto grave? Ha descritto un esperimento sociale con possibili applicazioni commerciali e politiche, di cui sarebbe bene forse conoscere meglio meccanismi e obiettivi.

L'immagine del Gianroberto Casaleggio più conosciuta è forse quella del sognatore, visionario, enigmatico studioso dei destini della società. Tutto sommato, un'immagine simpatica e innocua. In realtà, invece, stiamo parlando di un manager internazionale e di vertice di società che hanno teorizzato, studiato ed infine realizzato strumenti per la gestione ed il controllo delle reti relazionali comunitarie dapprima ipotizzate e poi compiutamente costituitesi con le prime intranet aziendali ed infine esplose come con quelle tipo Facebook.

Il passaggio dallo studio dei meccanismi di generazione, controllo e diffusione dei pensieri con finalità commerciali alla composizione di un movimento di natura politica è poi stato una naturale evoluzione. Un passaggio sicuramente favorito ed oggi completamente controllato dalla figura del figlio Davide, che non è della stessa pasta del padre, che era un visionario asimoviano esperto di reti fisiche e non, anche se formalmente ne segue le orme appropriandosene. In realtà, Davide è un bocconiano, esperto di scacchi, introverso, riservato. E distopico.

Con queste premesse, quanto avvenuto negli ultimi tempi non solo in Italia legato ai M5S ma, più in generale, alle forze antisistema trova una preoccupante chiave di lettura. Si collegano gli eventi e se ne comprendono meccanismi e fini. Iacoboni ne analizza ogni singolo aspetto apparentemente casuale e scollegato, e lo mostra parte di una precisa metodologia e strategia. A partire dalle fake news militarmente utilizzate, cresce ovunque un potere apparentemente popolare e anticasta, e che cerca entrature ovunque, dalla Russia al Vaticano.

Viviamo ogni giorno gli effetti di questa 'guerra sporca'. Il controllo del consenso ottenuto da Putin in Russia, la campagna elettorale di successo per la Brexit e l'elezione di Trump e altri ne sono esempi eclatanti non solo concettuali, ma pratici e connessi. Nel percorso, troviamo gli stessi strumenti e addirittura le stesse società di raccolta e manipolazione dei nostri dati, gli stessi personaggi. Quelli di cui Gianroberto Casaleggio fu tra i primi e più efficaci precursori e teorizzatori, e di cui il figlio Davide appare come tra i più cinici utilizzatori.

Ecco, il libro parla di queste ridicole teorie complottiste. Se avete tempo da perdere, e se pensate anche voi che il futuro della nostra comunità sia a grandissimo rischio, ma non avete ancora ben capito perché, leggerlo potrebbe esservi utile. Forse illuminante.
Profile Image for Zioluc.
713 reviews47 followers
December 20, 2018
La rapida ascesa del Movimento 5 stelle è un tema che mi interessa per ovvi motivi. Seguo l'autore su Twitter e da molti mesi volevo leggere questo suo lavoro sul partito di Casaleggio, su cui è estremamente critico.
La tesi che da' il titolo e da cui prende avvio il libro è piuttosto choccante e indica il Movimento come risultato dell'interesse di Casaleggio sr. per la generazione di consenso all'interno di reti sociali (all'inizio si occupava di ciò per le intranet aziendali, presso Webegg). Questo è il principale motivo di interesse del libro, che per il resto è scritto malissimo sia formalmente (anacoluti, inesattezze, frasi vaghe e scoordinate, un maldestro namedropping informatico che rivela più approssimazione che approfondimento) che nell'attacco al M5S più programmatico e ideologico che motivato. E sia chiaro, lo dico da persona che considera il M5S una piaga disastrosa per l'Italia.

In definitiva 3 stelle e mezzo per il contenuto, 1 per il libro in sè: giudicate voi a seconda dei vostri interessi.
Profile Image for Giovanni84.
299 reviews75 followers
December 11, 2018
Un'interessante e completa panoramica su nascita e sviluppo del Movimento 5 Stelle, con cose già note ed altre no (almeno a me).
Secondo me è una lettura da fare, per conoscere e capire questo partito che, in poco tempo, è diventato il più votato d'Italia.
Avrei preferito però, in certi capitoli, una maggiore linearità e qualche dettaglio in più.
Profile Image for Padmin.
991 reviews57 followers
September 14, 2019
Il Fenomeno M5S
Abbiamo appena cominciato a vederli all’opera. Quel che colpisce immediatamente sono le fluttuazioni, i contorcimenti, le giravolte continue, anche da un giorno all’altro.
Sono scemi? Volubili? Ignoranti? Solo arrivisti? Perché affrontano, lieti, l’agenda politica muovendosi come scolaretti delle elementari?
Né scemi, né ignoranti. Sono un tool, dice Iacoboni in questo libro, ma io preferirei definirlo “un giocattolo”. Un giocattolo serve per giocare e non c’è niente di più serio del gioco, se ci pensate bene.
Sono, i pentastellati, i protagonisti di un esperimento a suo modo affascinante: indirizzare le opinioni e creare il consenso attraverso l’ingegneria sociale.

Deus ex machina dell’esperimento è Gianroberto Casaleggio, perito informatico, programmatore e analista, appassionato di teoria dei giochi e delle reti. Ama Asimov, il fantasy, gli aforismi famosi (il divertimento è forza creativa) spesso rovesciati. Ama anche il Bossi dei primi comizi nei bar delle valli padane. Un visionario.
Nel 1997-1998, Gianroberto –già progettista di software presso l'Olivetti di Ivrea- guida la WebEgg, una piccola azienda di sviluppo tecnologico e consulenza informatica, e tra i settecento impiegati mette su un team ristretto di lavoro per sperimentare tecniche di formazione e distribuzione del consenso
Un vecchio collaboratore, Carlo Baffé, racconta: “Ci vedevamo in una riunione ristretta per decidere “cosa lanciare sulla Intranet”, per usare un’espressione di Roberto». Un banale forum aziendale, all’inizio, per discutere apertamente di qualsiasi argomento. A un certo punto «si iniziò a usare il forum per far passare certe posizioni di Roberto come se fossero frutto di una discussione democratica. Il metodo, organizzato in queste riunioni, era il seguente: un membro del gruppo funzionale Intranet lancia la discussione su un tema, un altro membro risponde con una posizione contrastante, poi altri due membri prendono le parti del primo. Un po’ alla volta i normali dipendenti prendevano le parti del primo, e si creava quella che Roberto chiamava la “valanga del consenso”. Il giochino era molto divertente all’inizio – può immaginarsi per un under trenta ritrovarsi a pianificare azioni di questo tipo e vedere che funzionano», racconta ancora Baffé: «Ma poi mi resi conto che non era altro che un esperimento di ingegneria sociale per capire quali fossero i metodi più efficaci per manipolare le opinioni e creare il consenso. Con una discussione apparentemente democratica». Ma i cui confini sono stabiliti dall’alto, a priori, invisibili.»

Comincia così, per gioco.
Alla fine, tutti i saperi della WebEgg passano alla Casaleggio Associati, nascono il blog di Grillo (il paziente zero dei Cinque stelle) e i meet-up, insomma il Movimento vero e proprio. E non è un caso che Grillo, nel libro, venga appunto chiamato il paziente zero: è lui il primo sul quale l’Esperimento funziona.
Soprattutto funziona la propaganda, non tanto perché sia ben fatta ed efficace, quanto perché “il Movimento non fa propaganda, “è” propaganda”.
Iacoboni racconta un aneddoto significativo. La presidente della Camera Laura Boldrini fu oggetto, sul blog, di pesanti attacchi sessisti e Gianroberto parlando coi suoi collaboratori ammise l’errore: «Oggi abbiamo sbagliato ma il risultato che ne è venuto fuori ci dice che la rete è dalla nostra parte. È la rete che decide la reputazione delle persone. Per il futuro dobbiamo essere in grado di canalizzare questo sentimento senza apparire direttamente, governandolo». Governandolo come? Attraverso l’uso “scientifico” dei dati, il vero oro nero della Casaleggio s.r.l.
Del resto, “i grandi partiti tradizionali, il Pci e la Dc, hanno sempre combattuto al loro interno contese leggendarie per detenere gli elenchi degli iscritti, o le leve del tesseramento. Chi aveva nelle mani le liste poteva controllare l’organizzazione cioè la vita del partito”.

E la democrazia? Non c’entra. Ma non c’entra neppure la non democrazia, la dittatura, la sovranità popolare. Siamo oltre, siamo all’ademocrazia.
"Perché nel Movimento è la forma - e non il contenuto - ad essere la sostanza. Non importa davvero il “chi parla”, non importa davvero il “che cosa si sostiene”. È il “come”, la formula vincente, la rivoluzione. “La loro forza sta nel suo coincidere con la propaganda. Il Movimento è diventato un fantasy, e dal fantasy non si dissente, il fantasy si ama. Solo dalla realtà si può dissentire”."

Letture di riferimento
G. Orwell, La fattoria degli animali
A. Koestler, Buio a mezzogiorno
Profile Image for Sara_AM.
34 reviews1 follower
August 17, 2020
Testo interessante che mette in luce le diverse contraddizioni dell'esperimento ideato da Gianroberto Casaleggio che ha portato alla formazione del Movimento 5 stelle. Il linguaggio è appropriato, ma talvolta dimenarsi tra le diverse persone citate diventa difficoltoso, rendendo la lettura meno fluida. Il lavoro di ricerca dell'autore appare comunque completo. Si inizia dagli albori e si toccano anche aspetti più concreti e vicini al lettore quali i mandati di Virginia Raggi e Chiara Appendino. Lo consiglio sì, ma avverto della possibilità che saltiate qualche pagina per evitare di ingarbugliarvi nella lettura.
14 reviews
September 13, 2020
Molto utile per conoscere certi meccanismi che in Italia sono stati sottovalutati, anche per capire quali dinamiche geopolitiche siano state messe in moto da diverso tempo. È importante che le fonti siano citate puntualmente e anche le riflessioni dell’autore danno uno spunto per ragionare sui fatti accaduti dopo la pubblicazione.
Profile Image for Maria Helena Zanni.
63 reviews2 followers
May 21, 2019
Uno sguardo oggettivo e chiaro per capire cosa era ed è diventato il M5S, libro ovviamente non completo perché precedente al governo giallo-verde ma direi di base se qualcuno vuole approfondire il tema
5 reviews
April 14, 2020
L'inchiesta condotta da Jacopo Iacoboni è ben documentata, per cui merita di essere letta. L'autore offre diversi spunti di riflessione per capire uno dei casi politici più rilevante degli ultimi anni, mostrando un dietro le quinte dove nulla è causale.
Profile Image for Enrico.
26 reviews
July 24, 2018
Qualsiasi commento possa fare su verità, informazione o cultura oggi può essere completamente rivoltato ad uso e consumo di chiunque quindi mi limiterò a dire che farò tesoro di quanto appreso.
Profile Image for Elena.
140 reviews3 followers
November 13, 2018
Da leggere. Per aprire gli occhi....e non solo!
3 reviews
July 4, 2019
Utilissimo, ha dato risposta a tante domande che continuavano a ripresentarsi e alle quali non avrei saputo appunto come rispondere
Profile Image for Vincenzino Esposito.
29 reviews7 followers
April 15, 2021
Non particolarmente interessante. Uno si aspetta un approfondimento, e invece sono una serie di fatti, messi uno dopo l'alto, fino a formare un libro. E' superficiale come un lungo articolo di giornale. La cosa piú interessante é il collegamento con la casaleggio associati, come funziona, quali sono i suoi scopi. Per il resto, cose abbastanza risapute. Che non creano un quadro coerente. Non illuminano. Non approfondiscono. Non spiegano. Stanno solo li per provocare una qualche reazione del lettore.
Onestamente, speravo meglio.
Profile Image for Davide Tierno.
228 reviews3 followers
December 19, 2020
Libro dalla qualità mediocre. Non un vero libro inchiesta in quanto i dati sono scarni. Un lungo "articolo di politica" che fa emergere le criticità dietro alla figura di Davide Casaleggio, non di suo padre. Gianroberto era forse discutibile ma quantomeno competente e visionario.
Profile Image for Simone Dagli Orti.
38 reviews
August 20, 2018
Grande libro-inchiesta (20% del libro sono Fonti e Bibliografia). Copre tutti i lati oscuri, non sembrano essercene di altro tipo...
"Un membro del gruppo lancia una discussione su un tema, un altro membro risponde con una posizione contrastante, poi altri due membri prendono le parti del primo. Un po' alla volta i normali membro pendevano le parti del primo... è la 'valanga del consenso' "
Displaying 1 - 25 of 25 reviews

Can't find what you're looking for?

Get help and learn more about the design.