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Tokyo Soundtrack

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Identità sessuale, migrazioni, rapporto tra tecnologia e natura, i grandi temi contemporanei in una narrazione in cui realtà e fantasia non vogliono più distinguersi, perché nel loro mescolarsi nasce uno strumento di massima libertà. In una Tokyo tropicale e surriscaldata giungono un ragazzo e una ragazza che hanno in comune un passato straordinario, sono riusciti a sopravvivere su un’isola deserta. Riportati alla civiltà, le loro vite prenderanno strade diverse, ma finiranno per convergere di nuovo nel caos elettrizzante e tossico della capitale giapponese. Assieme vorranno sognare un cammino comune e imporre la loro diversità a un mondo condannato a un doloroso e inarrestabile declino. Un romanzo di formazione del XXI secolo.

764 pages, Paperback

First published January 1, 2003

59 people are currently reading
751 people want to read

About the author

Hideo Furukawa

64 books89 followers
Hideo Furukawa is a novelist based in Tokyo. He has received the Noma Literary New Face Prize, the Mystery Writers of Japan Award, the Japan SF Grand Prize, and the Yukio Mishima Award.

(from http://cup.columbia.edu/book/horses-h...)

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43 (15%)
1 star
22 (7%)
Displaying 1 - 30 of 42 reviews
Profile Image for Marco.
80 reviews17 followers
September 13, 2018
Che libro strano. Non riesco davvero a dire se mi sia piaciuto o no. Trarre bilanci è sempre riduttivo, ma farlo con un romanzo la cui raison d'être sta nei contrasti estremi rischia di annichilirne la peculiarità. Proverò, dunque, a elencare quali sono questi elementi antitetici, che violentemente strattonano il lettore da un lato all'altro dello spettro di gradimento.

È scritto male. Le frasi sono brutte, goffe, ondeggiano tra i registri saltando dal tono più neutro alla volgarità più sconcertante. In tutte le sue 700+ pagine, non mi è riuscito di capire se la colpa sia dell'autore, del traduttore, o di entrambi. Siccome, in ogni caso, la lettura in giapponese resta off-limits per la gran parte del pubblico italiano, non ci sono alternative al prendere questo tratto come intrinseco allo stile narrativo. E c'è poco da girarci attorno: è urtante.
È fantasioso in modo anarchico, funambolico. Se per le prime n pagine (nonostante la stranezza delle premesse e la ridda di coincidenze ingiustificabili su cui poggia lo sviluppo) personaggi e situazioni restano nell'alveo della credibilità, man mano che la narrazione procede la rete si fa così implausibile, e il dipanarsi delle singole vicende così noncurante del nesso causa-conseguenza, che l'ossatura logica sconfina nel fiabesco. Un fiabesco urbano, epico ma spicciolo, in cui ogni riga suona verosimile ma l'insieme ha quell'incoerenza che caratterizza, talvolta, le bugie raccontate dai bambini.
È imitativo. Non ho ancora letto alcunché di Murakami, con cui vedo sprecarsi i paragoni, ma mi appare del tutto evidente come tra i modelli di Furukawa ci sia il realismo isterico di "Infinite Jest" di Foster Wallace. E fin qui tutto bene, uno direbbe; non fosse che dinamiche ed elementi di trama arrivano a sovrapporsi al punto tale da ricordare quelle band che, incapaci di trovare una voce propria, cercano di riprodurre maldestramente lo stile di un altra. Stesso futuro-non-troppo con pochi elementi da alt-history quasi caricaturali. Stesso tema ricorrente delle opere (o delle pratiche) che irresistibilmente inducono ipnosi e deviano il comportamento delle persone. Stessa costruzione poggiata su aneddoti apparentemente inutili, stessa ossessione per i trip narrativi in "piano sequenza" (un buon 70% dei momenti di ballo sembra il disperato tentativo di improvvisare una scena come quella dell'Eschaton in IJ). Ma, del tutto evidentemente, manca la classe. Manca la lucidità, personaggi e linee narrative vanno e vengono come se l'autore si infervorasse per ogni ideuzza e poi se la dimenticasse con la stessa rapidità. L'effetto è frastornante: pare di assistere alla proiezione di uno di quegli anime-riassunto zeppi di buchi e inconsistenze di trama, che per esigenze di durata finiscono per consistere in una serie di eventi mal raccordati in cui né la successione dei fatti né le motivazioni dei personaggi risultano in qualche modo credibili.

Tutto questo, però, non riesce a uccidere del tutto il romanzo. I guizzi di genialità sono sparpagliati nei posti meno opportuni, ma in modo uniforme e denso: non passano dieci pagine senza qualche lampo di creatività sorprendente. Nei punti chiave (inizio e fine su tutti, ma lo stesso vale per i principali "punti di svolta") tutta l'improbabilità di cui il romanzo sprizza condensa in una senso di predestinazione che ha dell'epico, se non del filosofico. "Tokyo" soundtrack diventa dunque un enorme e centrifugo affresco da guardare in due possibili modi: o nel complesso, intuendone l'aura impalpabile, o nel dettaglio più minuzioso e inatteso, nascosto tra decine di figure e scene mal abbozzate. Tocchi da maestro che, come una giornata qualsiasi può svelare quei due/tre/dieci secondi di magia, riescono a far andare a fuoco la massa informe di strade, scopi e linee di fuga e, per un istante, trasformarla in poesia.
Profile Image for Libriletti.
365 reviews74 followers
October 9, 2021
Voto: 7-

La prima metà di questo libro mi è piaciuta molto, la seconda metà molto meno. Considerando che è un libro di quasi 800 pagine, le due metà sono entrambe parecchio consistenti.

Come primo aggettivo da usare mi viene in mente "strano": è una storia intrecciata, che mescola realtà e finzione, con tanti animali, con tanta natura e tanto Giappone. I protagonisti sono fuori dal comune, già dalla prima pagina, e incutono un po' di inquietudine.

Devo riconoscere all'autore di essere stato davvero visionario nella scrittura di questo libro, perché, a distanza di vent'anni dalla sua pubblicazione, i temi principali sono più attuali che mai.

Non è un libro che mi è entrato nel cuore e non mi sento di consigliarlo a chiunque, ma di sicuro mi ha fatto piacere leggerlo e ha arricchito la mia visione sul Giappone.

Ah, leggendo la trama ci si potrebbe aspettare tutt'altro rispetto a quello che si troverà poi effettivamente nelle pagine.
Profile Image for Monsieur.
61 reviews11 followers
August 25, 2017
C'est un livre immense - au sens propre du terme, un pavé de 600 pages et des brouettes - un livre monde. Soundtrack est difficile à résumer parce qu'il se métamorphose en permanence. Soundtrack, le parcours de Touta, l'enfant sauvage, Hitsujiko, la fille qui danse, et Leni, fille et garçon, maître corvier et cinéaste.
Trois personnages dans un Tokyo dystopique, ravagé par le climat tropical et une immigration qu'elle ignore comment gérer. Trois personnages qui, chacun à leur façon vont tenter de faire tomber le vieux monde.

On compare souvent Furukawa à Murakami, de par l'étrangeté de leurs univers. Mais il y a dans les mots de Furukawa tout à la fois plus de violence et de rigueur. La progression de l'intrigue est parfaitement maîtrisé, un chaos qui lentement, très lentement, s'empare du monde et que les personnages vont tout d'abord subir, analyser, chevaucher, puis créer. Le tout dans une langue faussement naïve, vraiment percutante.

Je suis revenu changé des rivages de ce Tokyo 2009 apocalyptique. Il a en moi fait bouger des lignes de faille sans que jamais j'en n'éprouve du malaise ou du dégoût. Parce que cet appel au changement, cette immense confiance dans le fait que c'est la jeunesse, une jeunesse superficielle, forte, intransigeante, stylée et délirante qui aura toujours raison, est écrite avec un amour inconditionnel.

Profile Image for Kittaroo.
355 reviews38 followers
May 8, 2018
Wow!
Molto più pop di Murakami, altrettanto onirico (ma meno poetico ed, indubbiamente, meno bravo) ed estremamente giapponese. Un romanzo che mi ha divertito moltissimo.
Profile Image for The Frahorus.
993 reviews99 followers
August 1, 2022
Difficile definire questo romanzo di Furukawa: anzi credo che la maggior parte (o chi è riuscito a portare a termine la lettura, visto che siamo oltre le 700 pagine!) lo trova "strano" e non posso che confermarlo: è strano. Accadono tante cose diverse, anche se essenzialmente i protagonisti sono due ragazzini che per vicissitudini diverse prima convivono in un'isola deserta, poi vengono adottati ma si separeranno per vivere due vite diverse.

Ci viene presentata una storia di solitudini, alla continua ricerca di una loro identità. Credo che ci siano dei problemi in questo romanzo: lo stile non è lineare, forse è colpa della traduzione dal giapponese? Devo ammettere però che ci sono dei punti quasi geniali, ma vengono presto dimenticati nelle lunghe dissertazioni e nelle diverse situazioni che si vengono a creare, lasciando la storia in secondo piano per focalizzarsi su eventi secondari. Poteva essere scritto meglio a mio modesto parere, in certi punti risulta anche confusionario.

Non riesco ancora, dopo alcuni giorni che ho finito la lettura, a capire bene questa storia: cosa voleva lasciarci l'autore? Poi non capisco se sia un difetto la lunghezza del romanzo o sia invece lo stile dell'autore quello di dilungarsi. Tra i temi ricorrenti c'è la questione sull'immigrazione (gli immigrati vivono e lavorano di nascosto nelle viscere di Tokyo, trasportati di notte in bus anonimi) la crescita personale, il ritorno allo stato selvaggio dell'uomo (l'esperienza che fanno i due bambini nella prima parte del romanzo), l'alienazione che crea la vita urbana, la distruzione di se stessi (Touta).

Ho notato che si ispira ad Haruki Murakami in certi punti, ma lui resta inimitabile, mi spiace.

Profile Image for alessandra falca.
569 reviews32 followers
March 20, 2018
Cari tutti. Ho letto un manga. Un bellissimo manga senza figure ma pieno di disegni. Con combattimenti, animali parlanti, una Tokyo caldissima senza più' inverno, bambini con super-poteri, ballerini, coreografie, storie di pesci e storie di yakuza. Case occupate, razzismo, ed eroi buoni. Il libro e' un manga bellissimo e se vi fate rapire da Touta, Hitsujiko e Leni vi divertirete assai. Un bel libro tutto colorato con ansia da nuovo millennio e una Tokyo dove, nonostante tutto, viene voglia subito di andare. Tokyo Soundtrack, pigia play.
Profile Image for Aryo.
2 reviews1 follower
August 7, 2021
Questo libro non è stato semplice da leggere. Penso che sia il tipico libro che o si ama o si odia. Serve tempo e molta concentrazione per leggerlo, tuttavia ogni volta che lo riprendevo in mano facevo fatica a staccarmi. Furukawa racconta una storia che è molto più che una storia in modo brillante, visivo e onirico. Leggendo con attenzione si riesce a percepire la rabbia che scorre in tutti i capitoli. Una Tokyo distopica, che è molto più vicina alla realtà di quanto si possa pensare. Profondamente giapponese, diverso, d'impatto.
Profile Image for Freca - Narrazioni da Divano.
391 reviews23 followers
June 12, 2021
Un libro che ho davvero fatto fatica a votare perché l'idea di base top,alcune trovate davvero bello, ma lo stile (e non so se sia la traduzione o cosa) da mettersi le mani nei capelli, manca di qualsiasi guizzo, fatica a stare dietro alle convulsioni della storia e spesso spiega troppo, invece di evocare immagini, suggerire al lettore, stimolare, in certi punti l'autore mette troppo sforzo affinché il lettore capisca esattamente cosa intenda.
Un libro per cui la sospensione dell'incredulità è fondamentale, a metà tra la realtà e l'incubo in cui i ragazzi, protagonisti, si muovo in una appropiazione dello spazio che altro non è che la proiezione del loro estro, del loro carattere, del loro essere espresso tramite l'arte, le loro doti. Perno centrale la definizione della propria identità, al di fuori dalle classiche etichette, la ricerca di una pura espressione e di nuove parole o gesti per mostrarsi: interessante il voler parlare di genere peccato che il concept, pur interessante nell'idea, sia rappresentato in maniera estremamente forzata in diversi punti, privandolo di spontaneità e rendendolo posticcio.
Però nonostante i vari difetti stilistici e di costruzione innegabili, il libro mi è piaciuto, l'ho divorato in poco, è un crescendo che culmina in un climax che lascia tutto aperto in una potente immagine di forza e devastazione, in questa Tokyo surriscaldata, ancestrale dove la natura cerca di tornare padrona e alcuni giovani sono il passo successivo dell'homo sapiens, unici a forse poterla domare o per lo meno capaci di integrarsi nel nuovo mondo.
Per come è rappresentato l'aspetto cli-fi, al limite del distopico, con questa riappropriazione della terra da parte della natura indomita non ho potuto non pensare alla quadrilogia di Ballard, e pensare che questo sia il principio della sua previsione (un clima tropicale che sommerge) ma con un tocco di realismo magico che ne rende le estreme conseguenze probabilmente ben differenti, per lo meno nella struttura della società che verrà.
Profile Image for Yupa.
774 reviews128 followers
May 7, 2021
Bello, intrigante, sì, ma che fatica.
L'autore ricorre a cinque o sei frasi quando uno scrittore normale ne impiegherebbe una o due.
In ogni caso Furukawa Hideo rimane uno dei pochi giapponesi contemporanei dotati di personalità, uno dei pochi capaci di usare lo stile, di lavorarci, di giocarci. È un'impressione che avevo già avuto con Una lenta nave per la Cina (che era pure migliore di questo) e che qui trovo confermata.
Spero importino altro di suo.
(il titolo originale sarebbe stato semplicemente Soundtrack, ma l'editore italiano ha visto "giusto" di aggiungervi "Tokyo", per far più giapponese: cosa non si fa pur di vendere qualche copia in più...)
Profile Image for Ananda.
359 reviews
November 25, 2018
Ho finito di leggere questo libro proprio per non lasciarlo a metà e perchè sotto sotto volevo vedere dove andava a parare l'autore con la trama.
A nulla, direi.
Alcuni hanno paragonato questo libro ad un manga in forma di romanzo. Io direi, meglio, che se lo fosse sarebbe un manga mediocre in forma di prosa pessima e noiosamente lunga.
Profile Image for 19Ka.
38 reviews
May 1, 2018
Una danza senza musica
Una canzone senza fine
Un manga senza immagini

Profile Image for Greta.
66 reviews1 follower
July 15, 2025
sono più che mai consapevole che il motivo per cui questo romanzo non mi è piaciuto è la traduzione italiana. Furukawa affronta molte tematiche interessanti e di valore nell'epoca e nella Tokyo contemporanee, come la migrazione, l'identità di genere e la crisi climatica; ci sono dei momenti in cui, eliminando qualsiasi personaggio, la narrazione racconta solo di come Tokyo si evolve nel corso del tempo, parti che sono facilmente diventate le mie preferite e sicuramente le più scorrevoli.
vorrei dire che il problema è la trama, ma non ne sono sicura. il fatto è che questo è un romanzo estremamente "visivo", che gioca con la lingua e con le immagini, ma lo fa nella sua lingua di composizione, il giapponese. E la traduzione italiana semplicemente non riesce a stargli dietro. molto spesso attraverso la traduzione riconoscevo alcuni stratagemmi letterari tipici della lingua (come il salto dal passato al presente, che in giapponese viene usato senza troppi problemi nei romanzi ma normalmente non andrebbe tradotto perché in italiano è sgradevole). la traduzione troppo letterale è affiancata dall'incapacità del traduttore di creare un testo che abbia la stessa originalità del source text e per questo spesso impiega modi di dire banali, dialoghi artefatti e privi di capo e coda, e un modo di esprimersi che è tranquillamente collegabile al modus operandi di Cannarsi.
vorrei non dare al romanzo due stelle e basta, perché ne vedo la genialità dietro il testo italiano, ma finché non avrò la possibilità di confrontarmi con l'originale giapponese questo è quello che posso fare.
Profile Image for Rosibel.
10 reviews
July 31, 2025
Da degno rappresentante della letteratura giapponese, anche Furukawa Hideo ha scritto un libro “strano”, ma allo stesso tempo unico.
Non posso negare di essere stata delusa dalla piega che il libro ha preso a partire da metà storia, soprattutto perché mi intrigava l’esposizione cruda e realistica della Tokyo del ventunesimo secolo.
Profile Image for Manu Db.
151 reviews4 followers
June 14, 2021
Io ci ho provato, ma in 700 pagine non sono riuscita a capire di cosa parla realmente la storia per quanto è confusa.
Profile Image for Neophrem.
258 reviews7 followers
September 2, 2020
Nel marketing di questo libro ho notato diverse analogie con quello sperticato per Banana Yoshimoto.
Prima fra tutte: abbondantemente sopravvalutati.
Entrambi vengono venduti nelle quarte di copertina come autori di romanzi che sembrano manga - tanto che in molte recensioni ecco arrivare i noob che ripetono tale frase a pappapagallo, come se una simile baggianata retorica significasse qualcosa. Ma l'avete mai letto, un manga? Ma sapete almeno cos'è, un manga?

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Tokyo Soundtrack è un incredibile mischione di critica sociale spassionata e generalista, deus ex machina che si susseguono senza la minima pretesa di avere un nesso logico, violenti attacchi della Sindrome di Vincenzo de Luca (pagine e pagine di accurate mappature con tanto di nomi precisi di vie, vicoli, quartieri, stradine, selciati, descrizioni minuziose di cosa ci sia sulla destra, sulla sinistra, andando avanti, tornando indietro, i monumenti, i negozi, le discariche, in un tripudio di chissenefrega catastale), pornografia soft distribuita a pioggia e a casaccio da un autore in plausibile crisi di mezza età convinto che la morbosità e la scatologia siano la chiave per ottenere quindici minuti di notorietà.
Forse questi argomenti funzionano in Giappone. Altrove, mi riservo il dubbio.

Quello di Furukawa è un romanzo che (credo) vorrebbe essere conturbante, descrivere un Giappone (ma non solo) sull'orlo della distopia, smuovere le coscienze, denunciare le crisi climatiche e sociali portate dall'avvento del ventesimo secolo (parole tratte dalla sua postfazione), invece non è altro che una serie di racconti confusi e illogici tenuti insieme con lo spago fragilissimo di una visionarietà post-moderna, in cui non si capisce assolutamente nulla e di cui, probabilmente, non c'è proprio nulla da capire.
Perché questo è un romanzo privo di senso.
Senza trama, senza continuità, senza profondità, senza emozioni, senza poesia, sono solo quasi 600 pagine di parole vuote che rimbalzano sul letto di un fiume in secca, con l'autore che mitraglia il lettore di sottotrame inutili, talvolta innecessariamente volgari, retoriche e fini a se stesse.

I personaggi il non plus ultra dell'insofferenza.
Quelli secondari sono banali collaterali della storia, privi di personalità, agiscono solo in funzione della situazione che fa comodo al momento e poi svaniscono nel nulla e da lì in poi l'autore se ne dimentica del tutto, come se non fossero stati importanti come individui ma soltanto in funzione del loro incastro narrativo.
I protagonisti non risvegliano alcuna empatia né tantomeno simpatia: Hitsujiko che è una pecorella che non fa altro che belare e ballare, resa psicotica dalla sua forma di autismo che contagia quelle suonate delle sue compagne; Leni è quest* ragazzin* che sembra stare a metà strada tra il genietto Dexter (quello del laboratorio) e quell'insopportabile Gary Stu di Dirk Pitt, ma in versione demenzialmente felliniana; Touta presenta un lieve quanto evidente ritardo mentale, per non parlare di quello emotivo che si avvicina a quello di un mollusco marino.
Una settimana a sprecare il mio tempo dietro alle vicende di questi insulsi babbei.

Mia Immagine

Breve nota di demerito anche per i dialoghi, che sono così stereotipati, anacronistici e fuori luogo che ricordano i Gialli Mondadori del pieno periodo hard-boiled, quando si parlava esclusivamente per frasi fatte prive di significato e il capitolo si concludeva senza che la storia si fosse arricchita granché rispetto al precedente.

Avevo già capito che l'avrei detestato ben prima di arrivare a metà, ma ho voluto sforzarmi di finirlo per non lasciare nulla d'intentato, ero sinceramente curiosa di capire dove volesse andare a parare.

Una storia che non ha nulla da raccontare, e lo fa pure male.
Profile Image for Alx Fsl.
15 reviews11 followers
May 7, 2018
A great book. 754 pages and couldn’t stop reading to figure out what was happening. The narrative is so detailed that even if I’ve never been in Tokyo, I could image perfectly all the scenes, but not as realistic as the real world. The entire book is a great manga without drawings: while reading you can figure out everything, from characters to scenarios, exactly as the old silent movie, where images were so strong you could listen to the actor without any sound.
Profile Image for Tsundoku_chan.
160 reviews14 followers
April 6, 2021
Non riesco ad esprimere un giudizio per questo libro.
Mi è piaciuto? Non mi è piaciuto? Non so dirlo.
La storia vuole esprimere sicuramente dei concetti importanti: il dibattito sull'immigrazione, la questione dell'identità di genere, la crescita personale e la ricerca di sé e di uno spazio nel mondo. La narrazione, però, è davvero tanto tanto tanto caotica.
Avevo sentito di un paragone con Murakami per quanto riguarda lo stile surreale, ma non ho ritrovato proprio nulla dello scrittore che tanto amo (penso di avere iniziato questo libro con delle aspettative sbagliate), il caos continua a farla da padrone. Inoltre, spesso le descrizioni risultano essere troppo pesanti.
Per quanto riguarda i personaggi si salvano Hitsujiko e Leni, Touta non mi è piaciuto, per tutta la storia mi è sembrato guidato solo dal caso e da motivazioni irrazionali e distruttive.
Al contrario di Hitsujiko, anche lei ha come obiettivo la distruzione, ma è guidata dalla ricerca di un amore (materno) di cui è stata privata e che non riesce a sperimentare.
La sua storyline mi è piaciuta molto, forse l'unico motivo che mi ha spinto a non voler abbandonare il libro.
Valutazione 2/3 - 5 stelle.
Profile Image for Massimiliano Minardi.
8 reviews
August 27, 2021
Molto strano come libro: la bravura sta nel rendere onirico ciò che in fondo non lo è, e paradossalmente rendere reale o "normale" ciò che invece è qualcosa di onirico/distopico. Forse meno poetico e magico di Murakami, ma vale la pena di leggerlo.
Profile Image for Gwynplaine26th .
684 reviews75 followers
September 25, 2018
Furukawa Hideo è considerato un ottimo scrittore in Giappone; nel 2005 è stato finalista al premio Naoki con "Belka".

Fulcro e nucleo di questo nuovo romanzo è una Tokyo ostile dove non solo il clima metereologico è impazzito ma anche quello politico: la suscettibilità verso gli stranieri è molto alta e l'immigrazione ha effettivamente cambiato il volto della società e adesso va combattuta ad ogni costo.

È chiaro fin dalle prime pagine quanto Furukawa ci regali un testo attuale, in una Tokyo futuribile e rabbiosa, denso di temi contemporanei come l'identità sessuale, l'immigrazione, il rapporto tra tecnologia e natura e la politica. Purtroppo è un romanzo che in tutto questo risulta denso e confusionario in più di un capitolo. Peccato perché con qualche centinaio di pagine in meno sarebbe stato un gran bel romanzo.
Profile Image for Valentina.
79 reviews26 followers
January 10, 2019
È il primo libro che leggo di Furukawa, quindi il mio approccio alla sua scrittura è stato del tutto nuovo. Ammetto che la mia lettura non è stata proprio scorrevole, ho trovato alcune situazioni ripetute un po' troppe volte nell'arco dei vari capitoli, il che ha un po' rallentato il tutto. Dalla trama me lo immaginavo completamente diverso, ma non mi è dispiaciuto; i personaggi ti catturano, non c'è niente da fare. Aggiungo che nonostante sia un libro scritto all'inizio del nuovo millennio, lo scenario che descrive è, ad oggi (2019), sempre più vicino e preoccupante: temi come il surriscaldamento globale, l'immigrazione e i pregiudizi a riguardo, l'umanità che impazzisce... ecco, tutto questo l'ho trovato molto interessante e allo stesso tempo inquietante.
Profile Image for Federica.
99 reviews16 followers
August 19, 2021
All’inizio è carino ed appassionante, ma con il passare del tempo troppo prolisso e noioso. Abbandonato a metà 🤷🏼‍♀️
Profile Image for Irene Burricco.
82 reviews4 followers
October 25, 2021
Uno dei pochissimi libri letti a metà e che non sono proprio riuscita a finire. Non mi ha trasmesso nulla, nessun insegnamento né emozione. È una lettura che seppur scritta bene è decisamente cruda, non ho capito proprio il senso di questa storia.
Profile Image for Baylee.
886 reviews151 followers
July 10, 2022
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more

Ho trovato Tokyo Soundtrack un romanzo così strano che mi è molto difficile darvi un’idea di cosa potreste andare a leggere. Stando a quanto afferma l’autore nel post-scriptum all’edizione italiana, ha iniziato a prendere vita nell’ottobre del 2001, dopo che il nuovo millennio del calendario gregoriano non aveva portato né la salvezza né la distruzione e una rabbia informe serpeggiava nel mondo. Furukawa si è quindi dato come obiettivo quello di indagare quella rabbia, anche alla luce dello sconvolgimento portato dall’11 settembre: in che razza di era stavamo entrando?

Furukawa identifica tre grandi questioni intorno alle quali vortica la rabbia: la crisi climatica, la crisi del binarismo di genere e la crisi migratoria. Tutti i personaggi di Tokyo Soundtrack hanno a che fare con una o più di queste questioni, che si intrecciano nelle storie in modi diversi e diventano il combustibile della rabbia che esploderà nel finale.

Immagino che, se non sono questioni che seguite e con le quali avete familiarità, mantenere il filo nel marasma narrativo di Tokyo Soundtrack potrebbe essere difficoltoso e farvi venire voglia di lanciarlo dalla finestra. Essendo un romanzo dal piglio sperimentale, è caotico al limite del nonsense, insofferente alla necessità dellǝ lettorǝ di capire cosa sta leggendo e dove sta andando a parare la storia e ribelle a ogni tipo di sintesi (erano necessarie tutte quelle informazioni sulla topografia di Tokyo? No, ma sono lì).

Onestamente, più che all’11 settembre, questo romanzo mi ha fatto pensare al G8 di Genova. Quella rabbia di cui Furukawa scrive in questo romanzo mi sembra ben rappresentata in quello che successe il 20 e 21 luglio 2001 in Italia: la rabbia di veder andare il mondo nella direzione sbagliata, la rabbia di aver cercato invano di fare qualcosa e la rabbia di sapersi torturatз (e uccisi, nel caso di Carlo Giuliani) e vedersene pure scaricata addosso la colpa. Una rabbia che per alcunз è diventata rabbia per un cambiamento che non c’è stato e per altrз rabbia perché questo mondo di merda è ancora qui. E per altrз ancora quella rabbia è diventata solo ulteriore veleno da riversare nel mondo – che tanto peggio di così…

È un romanzo strano Tokyo Soundtrack. Il suo più grande pregio – essere riuscito a fotografare un momento storico particolare e a cogliere questioni in fieri che sarebbero esplose nel giro di vent’anni – è anche il suo grande difetto, perché ha raccolto anche lo smarrimento e il caos del passaggio tra i due millenni. A me è piaciuto, ma mi rendo conto che è bene approcciarsi a questo romanzo senza aver timore di perdersi perché non sempre si riesce a seguirlo nelle sue peregrinazioni.
Profile Image for Mladoria.
1,167 reviews18 followers
July 11, 2017
Je tiens à remercier les éditions Picquier pour ce superbe livre !

Je me suis battue avec ce livre ! A chaque fois que je reprenais ma lecture, j'enfilais mes gants prête à en découdre. En effet, ce livre n'est pas là pour vous faciliter la vie. Le style est vraiment particulier. On a l'impression d'avoir un roman polyphonique, poétique, urbain, noir, détaché de toute humanité et en même temps profondément ancré dans le pluralité de l'humain. On se perd, on se noie.
On passe d'une robinsonnade à un récit d'école puis à la vie urbaine d'un débrouillard roublard soudard et un/une maître corvier, kami vengeur des ombres. Des monstres souterrains issus d'une peuplade ancestrale, des corbeaux qui parlent et un Dieu corbeau à gros bec. Un Tokyo qui mute en zone tropicale infectée de maladies. Une réflexion sur l'immigration, la marginalisation, la pollution. Une vision guerrière des arts : danse chamanique arguant les foules, musique éteinte, cinéma repoussoir de frayeurs enfouies.

Ce livre, c'est tout ça, assemblé comme une course effrénée sans pauses. Ca vous prend et vous happe comme les vagues. C'est actuel et diablement cruel. Ca perturbe mais on ne peut s'empêcher de suivre avec curiosité les pérégrinations d'Hitsujiko, Touta, Leni et Kroy dans leur combat pour la liberté dans une ville en déliquescence.

Une vraie découverte dont on ressort essoufflé. Par contre, ne vous fiez surtout pas à la quatrième de couverture, ce n'est pas un récit d'île déserte. A lire comme le définit l'auteur "un morceau de punk rock", un "roman qui court". Chaussez une bonne paire de baskets, prenez votre courage à deux mains et combattez ce livre, vous en ressortirez fiers d'être là et d'avoir lu cette aventure.
Profile Image for Moushine Zahr.
Author 2 books83 followers
September 30, 2021
This is the first novel I read from Japanese author Hideo Furukawa. It is difficult to summarize due to its length, number of topics and sub stories. It is also difficult for readers, who don't know Tokyo, to fully enjoy the novel.

The main themes are about environment, immigration, and coming of age of the youth.

First readers follow a 6 years old boy and a 4 years old girl, lost at sea and living in an unhabited island where nature and animals coexist and live freely. The 2 children are later rescued and taking mainland into the jungle of humans and the urban jungle of Tokyo. They are different from everyone else due to their experience in the island and search for their path.

Readers late get acquainted with Leni, who doesn't know where she/he belongs in society as an immigrant and as being both a girl and a boy, until he/she meets a lonely crow.

I found the novel to be too long and I got lost at times in the story and in Tokyo (having never been/lived there). However, the book is amazing, original, creative and unique. The entire novel is, as hinted in the title, like an angry war song to be sang and danced by young people against egocentric adults and in favor of Environment.
Profile Image for Alice G. .
57 reviews2 followers
October 3, 2024
Epico nelle sue proporzioni e ambizioni letterarie, 'Tokyo Soundtrack' segue le tracce di Touta e Hitsujiko, orfani profeti di un Giappone al contempo preistorico e crepuscolare, vittima delle proprie ossessioni razziali e politiche e reso isterico e imprevedibile dal calore insopportabile dei cambiamenti climatici.
Cresciuti come animali in una lontana isola dell'arcipelago di Ogasawara, Touta e Hitsujiko compiono un viaggio che li porta nel cuore di Tokyo, dove personaggi sempre più eccentrici e schierati li circondano, sostengono, affrontano e venerano. Hitsujiko balla, Touta uccide - entrambi si impossessano di Tokyo come di un terreno di guerra che a loro appartiene, come di terra bruciata su cui costruire un nuovo mondo.
'Tokyo Soundtrack' affascina e conquista con i suoi personaggi e annienta con la precisione divinatoria della sua narrazione, in cui è impossibile non leggere un futuro annunciato, che tuttavia, nel romanzo, si conclude con un'elegia della distruzione e della rinascita. Un finale ottimista.
Profile Image for Chiara.
2 reviews
October 19, 2025
Difficilmente interrompo la lettura di un libro, anche se non mi piace. Lo inserisco nei "letti" anche se impropiamente, come può risultare impropria la mia recensione, dato che non esiste una categoria di "interrotti".
A pagina 260, quindi a poco meno della metà, ancora siamo ad un punto in cui la macchina della narrazione non parte. E qui ho pensato: partirà mai? Ho deciso di interromperla perché leggere ogni pagina è stato noioso, mi sentivo quasi costretta ad andare avanti. Eccetto giusto un paio di momenti interessanti che mi hanno fatto divorare appena una dozzina di pagine, questo libro è stato un grande sba(di)glio. Non mi resta che prendere in mano un Classico, che mi riporti sulla retta via.
Profile Image for kami.
108 reviews
July 6, 2023
potrebbe tranquillamente fare da script per un film folle di Sion Sono. libro che o si ama o si odia, io l'ho adorato in tutta la sua pazzia millimetrica. una distopia che in un processo per assurdo svela tuttavia problematiche reali del Giappone (ma facilmente universalizzabili), la cui immagine spesso patinata tende a nascondere. una lettura immersiva per definizione, in cui l'ossessione per i particolari urbani e il continuo specificare quartieri, strade ed elementi geografici fornisce una base paradossalmente realistica e ancora più straniante a una Tokyo surreale.
46 reviews
September 17, 2022
Strano. L'ho trovato scritto male e molto confuso.
In alcuni punti pensavo stesse migliorando perché i temi che tratta sono molto attuali (riscaldamento globale, inquinamento, immigrazione, razzismo, ...) ma il modo in cui vengono trattati non mi ha soddisfatto molto. Ragazzine danzanti, registi di film porno, chilometri di tunnel sotterranei che fanno crollare Tokyo. Boh.
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