L'anno del ferro e del fuoco: Cronache di una rivoluzione

by Ezio Mauro

A cento anni dalla Rivoluzione russa, Ezio Mauro ritorna nei luoghi protagonisti dell’insurrezione popolare che ha rovesciato la direzione della storia. Di San Pietroburgo esplora le strade, i palazzi e gli angoli più tetri, alla ricerca di ogni traccia che possa restituire il clima di quei giorni turbolenti. E la scoperta della città si trasforma via via nel racconto delle vicende di cui è stata teatro. Mauro comincia presentando il personaggio leggendario di Rasputin e il suo rapporto morboso con l’ultimo zar, Nikolaij ii. Racconta il culmine e il declino rovinoso del lusso sfrenato di un’aristocrazia che, di lì a poco, sarebbe rimasta travolta dal treno della storia. Attraversa la rabbia, la paura e la fatica di una popolazione stremata dalla guerra e dalla carestia. Coglie la forza delle idee nuove provenienti dall’Europa, quelle del Manifesto del Partito comunista. E lo fa in prima persona, in un reportage pieno di tensione che, con una fortissima impronta narrativa, sa ricreare l’atmosfera di lotta e di speranza nel cambiamento. Dopo il documentario a puntate uscito su Repubblica.it, Ezio Mauro scrive un’opera che unisce la penna del grande inviato all’episodio più violento e più appassionante della storia novecentesca.

Genres: Audiobook, Italian Literature, History, Nonfiction

241 pages, Hardcover

Published October 19, 2017

About the author

Ezio Mauro è un giornalista italiano. Dal 1988 ha lavorato come corrispondente da Mosca per La Repubblica. Per tre anni ha seguito la grande trasformazione del periodo della Perestrojka, viaggiando nelle Repubbliche dell'Unione Sovietica. È stato direttore del quotidiano La Stampa dal 1992 al 1996 e direttore del quotidiano la Repubblica dal 1996 al 14 gennaio 2016.

Reviews

[Francyy · Rating 4 out of 5]

Libro ascoltato in macchina durante un viaggio, prima esperienza con audiolibro. Mi è difficile esprimermi, perché mi è mancato il piacere della lettura ma allo stesso tempo ho apprezzato la "penna" di un ottimo giornalista, pur penalizzato dall'essere lui personalmente a leggere. Ogni capitolo un mese ed un argomento, partendo da Rasputin per arrivare alla strage dei Romanov, passando dal treno di Lenin, dagli intellettuali, dalla controrivoluzione, dall'incrociatore Aurora e dalla presa incruenta del Palazzo d'inverno. Un ripasso storico nel centenario, ma sopratutto una rilettura di fatti che a scuola sembravano meno dirompenti e che a 50 anni mi hanno colpita alla luce degli eventi successivi. Belle le descrizioni, si sente tutto lo studio che sta dietro, il taglio giornalistico insieme allo studio delle frasi per colpire mente e cuore. Spero in altre iniziative editoriali analoghe.

[Savasandir · Rating 5 out of 5]

Russia 1917, non c'eravate?
Leggendo questo libro potrete quasi dire di esserci stati, perché si tratta davvero -come dice il sottotitolo- di una Cronaca dei fatti, senza analisi storiche retrospettive. E così, nel leggerlo, senza fatica ci si ritrova a fianco dei protagonisti di quegli avvenimenti, rivivendo davanti agli occhi quei giorni cruciali per la storia della Russia e del Mondo: a casa del principe Jusupov, la notte dell'assassinio di Rasputin; sul treno imperiale fermo a Pskov, quando lo zar di tutte le Russie firmò la sua abdicazione; alla Stazione Finlandia di Pietrogrado ad assistere al ritorno di Lenin; alla Duma a sentire le perorazioni di Kerenskij; a fianco del generalissimo Kornilov, quando denunciò lo strapotere dei Soviet e tentò di conquistare Pietrogrado con le sue truppe; allo Smolny, con Trotsky, intento a progettare il più riuscito colpo di stato della Storia, ed infine di nuovo con Nicola II e la sua famiglia, nella casa di Ipat'ev, per l'ultimo atto della tragedia.

Una lettura utile per comprendere l'esatto succedersi degli eventi, e capace non solo di catapultare il lettore nella San Pietroburgo di cent'anni fa, tra i suoi palazzi, i suoi ponti e la sua indimenticabile Prospettiva Nevskij, ma in grado anche di trasmettere quel sentimento d'attesa speranzosa per l'avvenire e quell'atmosfera da fine di un mondo che, sicuramente, caratterizzarono quei giorni.

[Marco · Rating 4 out of 5]

Certamente Ezio Mauro se ne intende di giornalismo: il taglio del libro - un resoconto dell'avvio della Rivoluzione russa che si apre con la famiglia imperiale e si chiude sempre con la famiglia imperiale - è sicuramente di questo tipo, il che rende il soggetto non certo per tutti i palati altamente digeribile anche per i non addetti ai lavori. Mi lascia invece più perplesso Ezio Mauro come narratore: il suo simpatico accento piemontese e qualche "s" di troppo nella pronuncia di talune parole dà alla sua lettura una cadenza dialettale che, seppure appunto simpatica e non particolarmente marcata, non è s mio avviso accettabile in un prodotto di qualità come questo. Ho spesso sentito dire che nessuno legge un testo come il suo autore; può darsi, ma nella sua testa. Perché letto ad alta voce... be', leggere non è scrivere. Immagino che questo libro, letto da un professionista, sarebbe molto più apprezzato e apprezzabile. In ogni caso, un plauso a Emons per aver aggiunto un saggio storico al suo repertorio e nella speranza di vedere altri testi di questo tipo in formato audiolibro (magari non letti da Mauro, possibilmente).

[Marco · Rating 3 out of 5]

Credo che l'intento dell'autore fosse di scrivere un libro scorrevole e non troppo tecnico, ma personalmente non l'ho apprezzato troppo: a tratti ho perso interesse e mi sono ritrovato confuso, perché la ricerca della sinteticità fa sì che il contesto e molti personaggi non siano approfonditi abbastanza da ricordarli, né da coinvolgere il lettore. L'unica nota personale dell'autore è qualche descrizione di Pietroburgo che sembra un po' il riassuntino di quelle di Dostoevskij.
A rileggere ciò che ho scritto sembra mi abbia fatto schifo: non è così, ma non mi ha nemmeno fatto impazzire.

[Ferruccio Diozzi · Rating 5 out of 5]

Da Febbraio ad Ottobre: l'anno che sconvolse il mondo.
Ma adesso, nella sospensione del destino “Piter” è il personaggio centrale di tutto, scena e attore, protagonista e fondale, come se la città tutta insieme salisse tredici gradini della scala di Raskolnikov nel vicolo Stoljarnyj per incontrare il suo delitto e il suo castigo, inaugurando la “grande epoca”.
Così, nella prima parte del libro, Ezio Mauro descrive l'atmosfera sospesa che precede immediatamente lo scoppio della rivoluzione. La scena principale non può che essere "Piter", San Pietroburgo, in quel momento Pietrogrado e che, dopo il trionfo della rivoluzione, diventerà Leningrado. "Piter" con la sua autocrazia e la sua aristocrazia reazionarie, "Piter" con una borghesia troppo debole per tentare davvero di diventare, come nel 1789 e nella Grande Rivoluzione, classe dirigente, "Piter" con i suoi partiti e movimenti rivoluzionari, marxisti e non, straordinariamente forti se si considera l'apparente forza dell'autocrazia, "Piter" con i suoi intellettuali, "Piter", finalmente, con la sua classe operaia ed i suoi soldati sulla cui naturale congiunzione si baserà il trionfo dei Bolscevichi.
Raramente, negli ultimi anni, mi è capitato di leggere un libro di tale potenza espressiva, raramente ho trovato una così intensa partecipazione all'evento narrato da un autore che è in grado di apprezzare la grandezza dell'epoca pur non condividendo lo spirito dei vincitori dell'epoca.
Leggendo Mauro mi ritornano alla mente le pagine, fulminanti politicamente e bellissime dal punto di vista letterario, di Karl Marx ne "Il 18 Brumaio di Luigi Bonaparte" o dello stesso Trotzkij di "1905". In un'epoca che non sembra prendere più niente sul serio e che è segnata da una profonda ignoranza delle proprie radici "L'anno del ferro e del fuoco" è un libro da leggere e da diffondere.

[Valerio Pastore · Rating 5 out of 5]

Un libro breve quanto basta, ma ricco, ricco, ricco di emozioni, scritto con una prosa frenetica, che non ti lascia fiato, coinvolgente! Un reportage 'cinematografico', che ti proietta negli eventi che caratterizzarono quell''annus terribilis' iniziato nel sangue di un mostro e chiuso col sangue di una famiglia condannata dalla propria ignavia e spocchia, che per ironia, era stata capace di tenere in maggiore considerazione le istanze del monaco pazzo che avevano accolto nella propria vita, ignorando le vite del popolo sofferente, fino a quando il popolo decise che era giunta l'ora di una rivoluzione i cui effetti ancora oggi si fanno sentire...

[Nilo Di Stefano · Rating 5 out of 5]

Ottimo libro, scritto in modo semplice, quasi una cronaca dei fatti talmente vivida e densa di contenuti e aneddoti da trasportarti nel preciso istante dei vari accadimenti. Personalmente credo che la storia russa pre e post rivoluzione sia fra le più interessanti nel panorama storico e quest'opera di Mauro riesce a descrivere quel preciso momento storico sapientemente e in modo chiaro e neutrale.

[Davide Tierno · Rating 5 out of 5]

Un racconto coinvolgente fatto un giornalista vero. I fatti esposti in maniera chiara e razionale risultato dell'abitudine dell'autore a descrivere e raccontare intricati episodi politici e la rivoluzione russa e' probabilmente L'Evento (politico) del 1900, il secolo delle ideologie che inizia e finisce in "Russia".

[Andrea Valgoi · Rating 5 out of 5]

Meraviglioso!!!!! Scritto benissimo.

A distanza di 100 anni, mi ha fatto immergere totalmente nella rivoluzione russa

[Federica · Rating 5 out of 5]

Un'ottima lettura per prepararmi per il viaggio per San Pietroburgo

[Me and my Crazy Little things · Rating 4 out of 5]

Mi sono quasi sentita bolscevica del 1917,
ma sono del 2024.