Buio

by Dacia Maraini

Cos'è il buio per un bambino se non l'immagine dell'altro che si insinua nel suo sguardo infantile quando la fiducia si trasforma drammaticamente in timore e paura? Cos'è il buio se non l'afasia di un corpo ancora non sviluppato nel momento in cui esso incontra quel qualcosa di incomprensibile e misterioso che costituisce il comportamento sessuale dell'adulto? E' possibile cancellare questo buio senza uccidere il bambino che è in ciascuno di noi? Dodici storie che raccontano della violenza sull'infanzia e sull'adolescenza.

Genres: Short Stories, Italian Literature, Fiction, Italy

220 pages, Paperback

First published January 1, 1999

About the author

Dacia Maraini is an Italian writer. She is the daughter of Sicilian Princess Topazia Alliata di Salaparuta, an artist and art dealer, and of Fosco Maraini, a Florentine ethnologist and mountaineer of mixed Ticinese, English and Polish background who wrote in particular on Tibet and Japan. Maraini's work focuses on women’s issues, and she has written numerous plays and novels.

Alberto Moravia was her partner from 1962 until 1983.

Reviews

[La contessa rampante · Rating 4 out of 5]

Quando ho scoperto che "Buio" era uno dei libri scelti per la rassegna letteraria "Stregonerie|Premio Strega tutto l'anno", non ho battuto ciglio, ero contenta di questo primo incontro con una delle più grandi autrici del nostro paese Dacia Maraini, e tanto bastava. •

Non conoscevo la trama di questo romanzo, sapevo solo che aveva vinto il Premio Strega nel 1999 e che lo avrei letto. •

Poi, con un pizzico di curiosità, ho ricercato "Buio" su Wikipedia e mi sono venuti i brividi: 12 racconti di violenze su bambini e giovani donne ispirati a fatti realmente esistiti. •

La prima cosa che ho pensato è stata: "non ce la farò mai a portarne a termine la lettura" e subito dopo "non lo leggerò mai di sera con il buio", perché il buio fa paura a grandi e bambini, per cui anche a me. •

Invece, non è andata così. Dacia Maraini con la sua narrazione dolce e delicata come una carezza piena di conforto e umanità, riesce a raccontare le storie più strazianti e dolorose, senza turbare troppo l'animo del lettore. •

[Giovanna · Rating 2 out of 5]

Mi sembra che l'argomento del libro sia stato trattato in un modo del tutto inadeguato : né in maniera approfondita né in maniera "costruttiva". La violenza sui più deboli, bambini, adolescenti o donne che siano, non va trattata a mo' di storiella o libro giallo, a meno che si stia scrivendo un giallo o un libretto da poco. Credo che la scrittrice non sia riuscita a raggiungere l'intento desiderato: il suo mostrare tutte le diverse forme di violenza che l'indifeso si trova a subire si è risolto in una carrellata di episodi da romanzo giallo. Eppure, quando ho iniziato a leggere il primo racconto, uno strazio mi ha colpito il cuore e quasi sono stata tentata di non andare avanti. Ma proseguendo nella lettura di questi casi, che eppure sono tratti da storie realmente accadute, mi sono ritrovata a sentire parlare più di indagini e commissari che di altro. Ma questo libro avrebbe dovuto continuare a straziare, non per masochismo, ma per dovere nei confronti delle vittime.

[Mapina · Rating 2 out of 5]

Ma sti libri che han vinto il premio Strega.
Mah.
Assai spesso li chiudo pensando 'ma davvero? sicuro? Questo libro ha vinto un premio? E gli altri in lizza come erano?'

Della Maraini ho letto comunque cose assai migliori rispetto a questa specie di Imma Tataranni ante litteram.

[Sally68 · Rating 3 out of 5]

Torno a ribadire che mi piace molto la scrittura della Maraini.
In questo caso sono racconti di delitti e abusi, principalmente a danno di donne e bambini. Diversi, soprattutto i primi sono stati per me di difficile lettura per le efferatezze raccontate...
"...bisognerebbe sempre credere ai bambini, prima che agli adulti.
E se mentono? Vale la pena di correre il rischio"
Questa è la frase finale di un racconto che mi ha toccata molto, impariamo ad ascoltare i nostri figli, siamo noi, adulti, a doverli proteggere..

[Viviana Rizzetto · Rating 2 out of 5]

Purtroppo questo libro e il suo linguaggio sono invecchiati davvero male.

[Edoardo B. · Rating 2 out of 5]

Preso perché vincitore del Premio Strega e per le tematiche forti trattate (pedofilia, in particolare). Lo stile è semplice e scorre senza problemi. Solo due storie mi sono piaciute e le ricordo a distanza di circa un mese (la prima, quella dell'uomo "uccello", e quella della suora). Per quanto riguarda gli altri racconti, l'introspezione e lo sviluppo della trama erano tanto elementari da far pensare a temi scolastici. Veramente, non è sufficiente una tematica forte per sconvolgere o emozionare. Come abbia vinto lo Strega per me resterà un mistero. La storia in cui c'era la tematica LGBT mi ha imbarazzato. Pareva l'autrice non avesse chiara per nulla la differenza tra uomo gay e donna transessuale. Imbarazzante.

[Piero Peluso · Rating 4 out of 5]

La Maraini indaga nel buio della vita, aiutata da Adele Sòfia. Brava, come sempre

[Alessia Scano · Rating 1 out of 5]

Questo libro è la prova provata che i candidati allo strega non venivano letti già da molto prima dell’arrivo del ministro Sangiuliano

[Roby_Hood_ · Rating 5 out of 5]

Come credo faccia la maggior parte dei lettori, di solito scelgo un romanzo attratta dalla copertina a cui segue immediatamente la lettura della sinossi, per la sua eventuale scelta definitiva.
Questa volta invece ho scelto questo romanzo solo per la copertina, senza leggere nulla della trama. Era da tempo che, nella ricerca di libri da leggere, questo romanzo mi capitava davanti agli occhi e alla fine ho deciso di leggerlo…Ed è stato come prendere uno schiaffo in pieno viso senza sapere perché, dato che, almeno di primo acchito, la copertina con la materia trattata dal libro non c’entra poi molto o meglio mi aspettavo di leggere tutt’altro. Invece mi sono ritrovata davanti una serie di storie di orrore quotidiano e troppo spesso domestico, come la pedofilia, la prostituzione minorile, lo stupro, la violenza sulle donne…il buio insomma in cui esseri innocenti, indifesi e deboli come bambini e donne si ritrovano immersi giorno dopo giorno. Ma fortunatamente a volte si accende per loro una debole luce, come quella di una candela, che rischiara tanta tenebra, la luce della legge e della giustizia, rappresentata in quasi tutte queste vicende narrate dalla commissaria Adele Sòfia.
Ma attenzione però, questo libro non è un poliziesco, non è un giallo, non è un thriller, non ha nulla dell’impianto tradizionale che ci si potrebbe aspettare!
Appare invece come una fredda cronaca nera di fatti, niente descrizioni particolareggiate, niente scavi psicologici delle vittime o della commissaria (l’unico personaggio forse di cui si può inferire qualche elemento caratteriale, come la sua dolce fermezza), ma sembra una serie di comunicati Ansa, di quelli che arrivano ai giornalisti, perché poi ci costruiscano sopra il pezzo infarcendolo di particolari ghiotti e morbosi per il pubblico di lettori, in cui la scrittura è scarna, spedita, oggettiva e del tutto impersonale.
E sono questi aspetti stilistici che fanno di questi racconti una stilettata al cuore che fa davvero male, ogni volta che si passa ad una nuova storia, perché si sa che queste cose succedono realmente e con una quotidianità spaventosa, ogni giorno ci sono persone piccole, innocenti e deboli che vivono nel buio e che forse quel fioco lume di candela non lo vedranno mai, ma un conto è saperlo e un conto è leggerlo scritto così, come un rapporto di un medico legale.
Sono stata davvero contenta di aver letto questo libro vincitore del premio Strega e lo consiglio; con esso devo dire che ho anche superato la mia “antipatia” a pelle per questa autrice, che non mi ha mai attratto senza un perché.

[aída heane · Rating 3 out of 5]

No lo he pasado peor con un libro en mi vida. DE VERDAD.

Buio ha sido una lectura para clase y lo peor de todo es QUE LA ELEGÍ YO. Al leer la sinopsis, pensé que el libro iba de alguna temática de terror, y lo escogí porque amo todo lo relacionado con el terror. No obstante, me he encontrado con un libro muy diferente.

La temática principal de Buio es la pedofilia. Este libro está compuesto de (si no me equivoco) doce relatos que giran alrededor de esto y de otros temas igualmente duros: abuso sexual en diferentes ámbitos, violencia de género, asesinato, prostitución infantil... Es un libro MUY GRÁFICO y algunos de los relatos están contados con una perspectiva naive que lo hace todo muchísimo más duro. Los relatos que están narrados desde el punto de vista de los niños (o sea, de las víctimas) también reflejan la inocencia y la ignorancia de los protagonistas, y es durísimo ver por todo por lo que están pasando. Los relatos también tienen un punto de conexión, la detective Adèle Sofia, la encargada de investigar y resolver todos los casos.

De verdad, este es el libro con el que peor lo he pasado en toda mi vida. Y ESO YA ES DECIR. Si os llama la atención o queréis leerlo alguna vez... tened mucho cuidado, sobre todo si sois especialmente susceptibles a los temas que ya he mencionado arriba.

Esta no es una lectura para desconectar y te deja MUY mal cuerpo. Así que... id con cuidado, porfa.

[Stefanie · Rating 4 out of 5]

With sharp, incisive prose, Maraini examines the unsweetened reality of life in Italy. These loosely interconnected stories are culled from actual newspaper crime reports. She adroitly imbues the facts with spirit, as she delves into psychological motivation and characteristics of the many and varied victims and perpetrators. These portraits reveal the predatory nature inherent in humanity and the vulnerabilities and exploitation of the weak. A dog-eat-dog philosophy reigns supreme in our post-modern world.

[Heelaria · Rating 2 out of 5]

Meh.

[Dolceluna ♡ · Rating 4 out of 5]

Il buio è per i bambini sinonimo di paura, perchè rappresenta l'incontro con l'ignoto, quell'ignoto che può penentrare in maniera meschina nelle loro vite e rompere quell'equilibrio sul quale essi hanno costruito le loro certezze. Queste dodici brevi storie, tanto brute e tanto plausibili che parrebbero tratte dai giornali d'oggigiorno, narrano dell'incontro di dodici bambini e adolescenti con questo ignoto, il quale si manifesta sotto forma di abuso sessuale, rapimento, violenza, ad opera di mostri magari insospettabili: dodici storie di ordinaria follia, di ingiustizie profonde, di ingenuità tradite e di infanzie rubate. Con una scrittura limpida e realistica, tanto quanto le vicende narrate, Dacia Maraini esplora il lato più oscuro della vita, suscitando sgomento e rabbia nel lettore ma spingendolo anche a riflettere sulle malignità del destino e sui pericoli che si celano dietro alla banalità più insospettabili. Crudissimo, amaro e inquietante.

[Carlotta Giusina · Rating 3 out of 5]

I really like the writing style, it is certainly fluent and clear, without too many turns of phrase. With just a few stories I became fond of the character of Adele Sofia. The themes covered made me cry, I love how Dacia Maraini managed to deal with these topics and develop them in the stories. My favorite story was that of Tano which I enjoyed accompanying with the song "Occhi lucidi" by Ultimo, an Italian singer. This story best represents the tenacity of children, the fear of confessing and Dacia Maraini managed to frame the situation perfectly. I cried a lot when the grandfather-grandson relationship was discussed, because I think it is one of the most beautiful relationships in the world and one that makes one very fragile. Although the main theme is "darkness", I liked the friendship between Adele Sofia and Marra (every time I eat licorice I will think of Adele Sofia)

3.15

[Giulia · Rating 3 out of 5]

Il tema del libro è interessante, la scrittura di Dacia Maraini è asciutta, ma non banale, e mi è piaciuta la diversificazione della narrazione dei diversi racconti nonostante fosse presente lo stesso filo conduttore. La pecca di questo libro è che, ovviamente, è figlio del suo tempo e nel 2019 non è tanto rilevante quanto poteva essere vent’anni fà. Quindi il mio voto è 3.5 stelle.

[Magda · Rating 2 out of 5]

Un libro dal contenuto tremendo: tanti racconti di violenza, stupri, botte, pedofilia. Tutte storie che accadono ogni giorno e che si vorrebbe fare a meno di leggere, ma la realtà è che accadono e non si può fare a meno di conoscere. Fortunatamente questo è un libro....e si può chiudere. Soffro quando leggo certi argomenti, soprattutto quando riguardano bambini e bambine.

[Cristina Mosca · Rating 4 out of 5]

l’ho apprezzato per la sua capacità di mostrare tutte le sfaccettature dei casi che siamo abituati a vedere in cronaca: dacia maraini ci mostra quello che non si può raccontare sul giornale, le testimonianze non rilasciate per paura, i sospetti che senza prove non possono diventare denunce, i casi che non possono venire risolti.

[Giulia Mancini Autrice · Rating 4 out of 5]

Anni fa ho letto un bellissimo thriller di Dacia Maraini intitolato Voci, la storia mi era piaciuta moltissimo, scritto davvero bene e che toccava le corde del cuore. Quello che mi è mancato in questo libro di racconti, forse nel racconto é più difficile raccontare certe sfumature. Nel complesso si legge comunque con piacere.

[emrysmind · Rating 4 out of 5]

Questo libro è stato un vero pugno nello stomaco, il fatto che tutte queste storie siano fatti accaduti mi fa gelare il sangue nelle vene.

La scrittura di Dacia Maraini è scorrevole, nonostante la brutalità delle storie è riuscita ad avere un tono lineare e dolce rendendo quindi anche la lettura stressante.

[Kathryn Jones · Rating 4 out of 5]

I love how Maraini writes and I love what she writes about. A tough but moving read, these short stories are apparently based on real cases taken from the news, involving violence and abuse against women and children. Maraini's prose is spare and graceful as always, and her empathy shines through.

"Bisognerebbe sempre credere ai bambini prima che agli adulti."
"E se mentono?"
"Vale la pena di correre il rischio."

[Paola · Rating 3 out of 5]

Storie cupe di violenza su donne e minori, raccontate con uno stile semplice, senza giri di parole, dalla Maraini con il tramite della commissaria Adele Sòfia, unico personaggio ricorrente e alquanto stereotipato.
3 stelle e mezza

[Alice · Rating 5 out of 5]

è assurdo pensare a fin dove può spingersi la crudeltà umana. un saggio da brividi, ogni racconto ti lascia con un senso di amarezza nel cuore che ti fa rendere conto di quanto sia spietato il genere umano.

[Senka · Rating 2 out of 5]

Il linguaggio troppo semplice per questo tipo di storie, almeno per il mio gusto.

[Giorgina · Rating 4 out of 5]

Contenta di aver letto questo libro in occasione dell'anniversario della sua vincita al premio strega. Un colpo al cuore ad ogni singolo capitolo.

[Claudia Pagani · Rating 4 out of 5]

Da sempre mi affascinano le storie di delitti, ingiustizie, violenza.

[Luisa · Rating 3 out of 5]

Un libro di storie orribili raccontate benissimo.

[melixtrilli · Rating 3 out of 5]

Alcuni racconti mi sono piaciuti molto altri no, come sempre nelle raccolte.
Non penso facciano per me.

[Terra · Rating 4 out of 5]

angosciante.

[sofii! · Rating 1 out of 5]

storie veloci e brevi ma comunque pesanti da leggere e bisogna avere una certa mentalità per finirlo tutto. scorrevole e scritto bene. 1 stella perché non è il mio genere di libro ma complimenti

[Gea Bersano · Rating 3 out of 5]

non riesco ancora a togliermi dalla testa quegli occhi