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Der Zauber zwischen den Seiten

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Seit sie denken kann, ist Sofia von Büchern fasziniert. Sie liebt das Rascheln der Seiten, den Geruch des Papiers und vor allem die darin beschriebenen Welten. Schon immer haben sie der schüchternen Frau geholfen, der Realität zu entkommen. Als sie eines Tages in einem Antiquariat ein altes Buch kauft, findet sie darin enthaltene Manuskripte und Briefe einer gewissen Clarice, die Mitte des 19. Jahrhunderts gelebt haben soll. Sofia und Clarice scheinen viel gemeinsam zu haben, und Sofia spürt eine Verbindung zu ihr. Um mehr über sie zu erfahren, reist Sofia quer durch Europa. Dabei stößt sie nicht nur auf eine unglaubliche Liebesgeschichte, sondern findet endlich auch ihr eigenes Glück …

352 pages, Paperback

First published October 12, 2017

465 people are currently reading
2190 people want to read

About the author

Cristina Caboni

40 books308 followers
Cristina Caboni lives in the province of Cagliari with her husband and their three children. In addition to devoting herself full time to writing, Cristina also works for the family beekeeping business, dealing with the care of queen bees, and also enjoys cultivating a variety of roses. The world of perfumes and natural essences has been a passion of Cristina's for a long time. Her debut novel, The Secret Ways of Perfume, is a tribute to the connection between scent, memory and emotion, and was a highly acclaimed bestseller in Italy before its publication in English.

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Community Reviews

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36 (1%)
Displaying 1 - 30 of 242 reviews
Profile Image for Karren  Sandercock .
1,313 reviews392 followers
August 27, 2021
Sofia Bauer worked as a book restorer at a Rome library, she’s talented and her husband made her give up her job. Sofia’s miserable, she’s lost touch with all her friends and work colleagues and she decides to leave Alberto. Sofia visits a second-hand bookshop, as a child it was her happy place and the owner gives her a battered book and Sofia plans to restore it. The book's by the famous Prussian author Christian Philipp Fohr, it’s an antique, extremely rare and written in German. While repairing the book, Sofia finds a letter written by a woman, Clarice Von Harmel, she’s a fellow book binder and the secret message is over two hundred years old.

Clarice Von Harmel, went against societies and her families beliefs and studied the profession of book binding. Like Sofia, she’s unhappily married and her husband August's violent and abusive. She leaves her husband, she meets author Christian Fohr, she want’s to share their story and she writes three letters and hides them in a special pocket she created in three of his books.

Tomaso Leoni, is a Graphologists, he and Sofia try to solve the two hundred year old mystery, and find the two other books in the series. They travel from Rome, Munich and to Vienna, trying to figure out where they could be, and that's if they still exist. The dual timeline story is about, secrets, the art of book binding and restoration, finding the courage to leave a relationship, self-discovery and being able to start again. I received a copy of The Binder of Lost Stories in exchange for an honest review, an interesting story and four stars from me.
Profile Image for Madeline.
684 reviews63 followers
December 31, 2019
I've seen some other reviewers calling this book sweet, and it really is. It is a story of adventure, love, and history, showing us how stories and lives from centuries past still have the power to inspire change in our lives.

After the discovery of a mysterious letter in an original edition of a philosopher's text from the 1800s, Sofia sets off on a journey to figure out who the writer is, and what her story was. Along the way, she finds bravery, courage and love within herself, and learns how to create a better life, inspired by the story she discovers. The plot is very uplifting, and this book is a quick read for when you need a bit of positivity and hope in your life.

My main complaint is that the writing can be a bit jumpy, going from action to action, but I never found it disconcerting. While you can easily say that the plot wraps up too nicely, or the main character (and her love interest) are a little too perfect for each other, this book is still a fun and enjoyable read.

The story remains heartwarming and indulgent, spinning a tale full of secrets that you slowly get to unravel as the narrative goes on. In the end, you'll be charmed by the story and leave satisfied and happy. It's a joyful work of historical fiction, and I'm glad I got to read it! It's a lot of fun, and a reminder to indulge our desires & find our happiest selves.

Thank you to Netgalley & Amazon Crossing for providing me with an advanced copy in exchange for an honest review.
Profile Image for ReginLaRadiosa.
505 reviews24 followers
October 12, 2017
«“Da dove siamo nati?” »
Era una delle prime poesie che Sofia aveva imparato. Era stato Max a insegnargliela. Goethe l’aveva scritta due secoli prima, e da allora le cose non erano poi tanto cambiate. Perché i sentimenti non hanno età.
Max attese un attimo, poi iniziò a recitare. «“Dall’amore”, Liebling. “E come saremmo perduti? Senza amore. Cosa ci aiuta a superarci? L’amore. Si può trovare anche l’amore? Con amore. Cosa abbrevia il pianto? L’amore. Cosa deve unirci sempre? L’amore.”» Fece una pausa. «Senza amore non siamo nulla, ricordatelo e tutto andrà per il meglio.»


Sofia Bauer è una giovane donna in preda a un matrimonio sull’orlo del collasso, vittima di un marito che la bullizza con critiche e frasi che la demoliscono giorno per giorno rendendola il fantasma di se stessa.
Per anni Sofia ha rinnegato i propri pensieri, i propri bisogni: prima si è allontanata dagli amici dell’università, poi ha lasciato il lavoro da bibliotecaria che amava tanto; per molto tempo Sofia ha avvertito il bisogno di accontentare suo marito ma senza mai riuscirsci.
Lasciare suo marito vorrebbe dire affrontare la paura dell’ignoto e la solitudine; vorrebbe dire affrontare la consapevolezza di aver commesso un errore, affrontare il fallimento di un matrimonio.

Questi sono i pensieri che vorticano nella mente della protagonista all’inizio di questa storia.

Sofia vaga per le strade di Roma senza una meta, inconsciamente alla ricerca di qualcosa che la scuota dal suo torpore. Ed è proprio in uno di questi giorni che si imbatte in una vecchia libreria dove andava da bambina con il nonno Max.
Il proprietario è il vecchio Andrea Vinci e scoprono di avere la comune passione per lo scrittore Christian Philipp Fohr. Sofia, che ha studiato anche l’arte della rilegatura, si offre di acquistare una prima edizione del “Discorso sulla natura” di Fohr e di restaurarla.
Ecco il terremoto che scuote le fondamenta.

«È quello che fanno i libri quando si è molto fortunati. Loro ti scelgono.»

Sofia e il libro si scelgono e da qui ha inizio un’avventura da cui non riuscirete più a distogliere l’attenzione.

Una volta a casa, durante la restaurazione del libro Sofia scopre una lettera nascosta al suo interno. Una lettera inserita lì da colei che ha anche rilegato il libro nell’Ottocento: Clarice Marianne von Harmel.

Era tutto così strano, così incredibile. Le domande vorticavano dentro di lei. Il suo turbamento andava oltre il senso di meraviglia e di rivelazione. In quel momento, seppe che qualcosa era cambiato. Quella lettera, che una donna aveva scritto utilizzando un libro come una bottiglia lanciata nel mare del tempo, era stata lei a trovarla, lei a leggerla.
Era a lei che era rivolta?
Aveva la sensazione che fosse così. Quella non era una lettera qualunque. Non era qualcosa che Clarice aveva scritto rivolgendosi a qualcuno in particolare, era più un testamento, un lascito.
E lei lo aveva raccolto. Era come se, mentre leggeva, le parole diventassero fili che legavano una donna all’altra.


Dal momento in cui Sofia scopre la lettera di Clarice farà di tutto per portare alla luce il mistero che aleggia attorno a questa donna vissuta due secoli prima eppure una donna a cui lei si sente irrimediabilmente legata.

«Un manoscritto autobiografico nascosto all’interno di un libro promette di svelare qualcosa riguardo a una verità che non deve andare perduta. Il testo è in tedesco, sia la carta sia l’inchiostro sono riferibili alla prima metà dell’Ottocento. È verosimile che la persona che l’ha scritto abbia anche rilegato il libro nella cui copertina era nascosta.»

[..] Sofia si avvicinò, il cuore che le batteva forte. «Una donna. Il suo nome è Clarice Marianne von Harmel. A questo libro lei ha affidato la sua storia e il suo segreto.»


La storia di Clarice e di Sofia mi ha conquistata pagina dopo pagina grazie allo stile scorrevole, articolato e musicale di Cristina Caboni.

La narrazione, come sempre, è in terza persona ma la caratteristica principale è la doppia linea temporale sulla quale viaggia il romanzo: la storia di Clarice ambientata nei primi anni dell’Ottocento e la storia di Sofia ai nostri tempi.
Le due linee temporali sono intrecciate come gli animi delle due protagoniste. Il loro rapporto è unico, magico e delicato. Tutte e due trovano la salvezza nell’amore per i libri, nell’arte della rilegatura e tutte e due devono affrontare grandi vicissitudini per riuscire a forgiare se stesse e scoprire la propria indipendenza e l’amore che si meritano.

Quando leggevo la storia di Clarice era come se la osservassi dagli occhi di Sofia e quando leggevo la storia di Sofia tornavo a essere me stessa. Lo so è un fenomeno strano e un po’ assurdo spiegato così, ma penso che si crei un legame tra il lettore e i personaggi di alcuni libri e quando accade, come in questo caso, è meraviglioso.

Amo Sofia e Clarice. Mi piace la loro forza, la ricerca della libertà e di una propria indipendenza.

Nonostante Clarice sia un personaggio importante e il perno di tutto il romanzo, Sofia è la protagonista assoluta.

Come ho accennato prima, Sofia è una donna che ha puntato tutto sul suo matrimonio, un’animo all’apparenza debole o che il matrimonio ha indebolito giorno per giorno. Ora Sofia è apatica, remissiva e infelice finché si aggrappa a quest’avventura per fuggire dalla sua vita. È meraviglioso il suo cambiamento attraverso le pagine, attraverso i giorni passati alla ricerca del mistero di Clarice e dei libri di Fohr.
Sofia Bauer non è una donna che viaggia alla ricerca di se stessa, tutt’altro. È una donna che riscopre se stessa attraverso i libri, attraverso la forza di altri personaggi veramente esistiti o meno. E grazie a questa avventura il suo carattere torna a galla e la donna che è stata rifiorisce.

Allo stesso tempo, i libri sono un altro personaggio chiave del romanzo. L’autrice sarebbe potuta cadere nello scontato, ma con la sua ormai affermata bravura ha creato una storia fatta di emozioni in cui i libri sono messaggeri, sono protettori, scudi contro il dolore e armi con cui combatterlo.

«I libri possiedono un grande potere. Accendono ciò che hai dentro, sono come scintille. Agiscono su quello che già esiste, permettendogli di crescere e svilupparsi.»
[…]
«Mi dica, Sofia, è in cerca di qualcosa in particolare? Un libro speciale magari?»
Perché no? Anche se dubitava che esistesse un manuale di istruzioni per casi come il suo. «Avete libri che insegnino a ritrovare sé stessi?»
«Certo che sì. C’è un libro per ogni necessità, non lo sapeva?»
«Non mi fraintenda, non troverà le soluzioni che cerca in quel libro, se non le possiede già dentro di sé. Per quanto siano formidabili, e risolutori in certi casi, i libri, mia cara, non sono altro che scintille. Il fuoco però si accende solo dove c’è la legna, per capirci.»


Un romanzo ambizioso che all’apparenza cavalca la passione dei grandi lettori ma in realtà nasconde mille sfaccettature come il più bello dei diamanti. Mi rimarrà nel cuore.

“La rilegatrice di storie perdute” è una storia di riscatto, indipendenza, amore e speranza. Anche questa volta Cristina Caboni ha superato se stessa, scrivendo un romanzo che vi coinvolgerà e vi farà emozionare.
Profile Image for The Reading's Love Blog.
1,340 reviews186 followers
February 9, 2018
LA RECENSIONE COMPLETA QUI: https://thereadingslove.blogspot.it/2...

description
La rilegatrice di libri è un romanzo contemporaneo con all’interno due diverse storie: quella di Sofia, giovane donna con la grande passione per l’arte ed in particolare per i libri, e quella di Clarice, una giovane ragazza tedesca, vissuta nei primi anni dell’Ottocento, anch’ella con una grande passione per la rilegatura e per l’arte. Sofia si trova in un periodo buio della sua vita: ha rinunciato a tutto ciò che la faceva sentire viva per amore di suo marito con il quale, però, le cose non vanno più bene. Decide di ricominciare a vivere e lo fa proprio nel momento in cui trova la lettera che Clarice ha nascosto nel primo libro di Christian Fhor, uno scrittore romantico dell’Ottocento che, nei suoi libri, esalta la libertà degli uomini e denuncia l’enorme divario sociale di quell’epoca. Al ritrovamento della lettera, Sofia decide di portare alla luce la storia della ragazza tedesca e di darle finalmente giustizia. Lo stile è fluido e lineare, ricco di cenni storici e di termini specifici per quanto riguarda la rilegatura. Si nota un grande studio da parte dell’autrice sull’arte della rilegatura e della grafologia, arti molto interessanti e poco comuni. Cristina ha saputo catturare il lettore, facendolo non solo viaggiare nei secoli, ma portandolo dalla fredda Germania, passando per l’Austria, fino in Italia coccolandolo con le massime dei grandi letterati.

CONTINUA SUL NOSTRO BLOG. VENITE A TROVARCI
https://thereadingslove.blogspot.it/
Profile Image for Amy Boughton.
16 reviews
August 13, 2020
I did not like this at all. The Clarice timeline was ok, but I hated Sofia with a passion. The modern story was improbable and the writing was clunky. Maybe I missed something in the translation, but the best thing about this book is that I’ve finished it.
Profile Image for Genevieve .
453 reviews
June 20, 2023
I had high hopes for this book, but the longer I read it, the worse it got.
There was just way too much happening, too many characters, none of them properly fleshed out, two completely different stories that didn't really fit together cohesively. Then we have this absolute villain that Clarice is married to, but it's just so overdone that it's ridiculous, honestly. And then we've got the main character (I can barely remember her name), her failing marriage and all of her regrets she brings up all the time but never actually ends up explaining anything properly. Then she meets this guy that from the get-go, he's obviously some kind of dodgy conman, but of course they end up falling in intense love and it just doesn't make any sense. I usually dislike reading romance, but I can put up with it when it's done well, but this was absolutely not one of those times. Both of the two romance plotlines were very unrealistic and were written in that weird, tacky way like "oh I could feel her heat next to me, bla bla bla, she was so gorgeous, I'll tame her, she doesn't know what's she's worth but I'll make her see 🥺🫦" from the second they meet each other.
i hate it i hate it stop it.
You have these two female main characters that you wanna make strong independent women, that escape toxic and abusive marriages, but then you have them instantly fall in love with two other guys just randomly, the consequences being that this becomes their entire personality and presence within the plot. It just does not make sense. Maybe it was partly the translation, which I thought was fine at the beginning. I think it was just the writing.

"You, Sofia Bauer, are extraordinarily sensitive. You're kind, you listen when people talk, and you're respectful." THEY LITERALLY HAD ZERO MEANINGFUL INTERACTIONS. this is one of my biggest pet peeves in a book.

I'm giving it two stars because by a thread I was able to finish it. But I'm angry about it. At least now I can donate it and have some more room on my bookshelf
Profile Image for Elizabeth.
1,101 reviews27 followers
February 15, 2020
This is a book that I'd wrap my arms around and snuggle if I could. It is one of those books that booklovers will count among their favorites - at least I will. It is the story of two women in two different time periods - Sofia and Clarice. Sofia was trained as a bookbinder and encounters a worn and torn old book at a bookstore in Rome that intrigues her. She asked the owner if she can take it home and rebind it. Of course, the owner agrees. And that is the beginning of a wonderful journey in the past and present. I hope I have intrigued you with the little information I have provided. I loved not knowing what was going to happen next. I took my time with this book because first, I didn't have a lot of time to read. But second, I wanted this book to last.

Thank you to NetGalley and Amazon Crossing for this amazing book! It was a pleasure to provide an honest review.
Profile Image for LauraT.
1,382 reviews94 followers
November 10, 2017
Ruffiano, ovvio, improbabile. Ma perché invece di scrivere di pseudo principesse e scrittori romantici dell'800 non ci parla della sua terra, delle sue storie?
Profile Image for Claudia.
345 reviews17 followers
October 5, 2018
"Io li interrogo ed essi mi rispondono, e per me parlano e cantano... Alcuni allontanano le preoccupazioni e riportano il sorriso... altri mi insegnano a conoscere me stesso"... "I libri possiedono un grande potere. Accendono ciò che hai dentro, sono come scintille. Agiscono su quello che già esiste, permettendogli di crescere e svilupparsi."
In La rilegatrice di storie perdute, quarto romanzo di Cristina Caboni, a mettere insieme i pezzi di una storia dimenticata è Sofia Bauer, bibliotecaria di Roma alle prese con la separazione dal marito Alberto. Sofia si imbatte in una vecchissima edizione di uno scrittore romantico e decide di restaurarla. Ma le rilegatrici sono due: c’è anche Clarice, nobildonna vissuta i primi dell’Ottocento tra Vienna e Roma, che ha appreso l’arte della rilegatura in segreto.
Tra le due donne c’è una corrispondenza incredibile: la comune passione per i libri, spesso usati per evadere dalla realtà, un matrimonio sbagliato, il bisogno di fuggire e ricominciare. A connetterle è, naturalmente, il libro che Sofia sta restaurando, che nasconde pagine segrete scritte da Clarice. La ricerca della verità porta Sofia a incontrare Tomaso Leoni, schivo e affascinante grafologo, l’unica persona con cui Sofia non senta la necessità di “un negoziare continuo, un trovare compromessi”, l’unico con cui tornerà a “essere se stessa completamente”.
C’è indubbiamente molto fascino, dicevamo, nell’idea di trovare un libro antico, una storia, mettersi a investigare sulle tracce di un passato sbiadito. Purtroppo il fascino è proprio ciò che manca a questo romanzo.
Molto della magia di un libro viene dal suo linguaggio, dalla capacità dell’autore di inserire dialoghi serrati dove servono, in altri casi solo descrizioni, gesti. E a volte nulla (l’effetto del taglio di una frase, che rende la narrazione meno didascalica, può essere enorme). A mio giudizio qui manca il ritmo. Ho provato a chiedermi se il problema non fosse un altro: ho sbagliato libro, ma agli estimatori del genere questo tipo di linguaggio piace da matti. Non credo sia questo il punto: il romanzo è costruito sull’alternanza di due storie che procedono in parallelo ma sono narrate con un registro completamente diverso. Tra i due ho preferito quello della storia di Clarice, perché meno ridondante, più asciutto, efficace (pur essendo la sua storia ambientata due secoli fa). Quanto a Sofia, le parole della sua storia sono artificiose, costruite; troppe moine, sguardi, troppi dettagli banali di cui il lettore può anche fare a meno. Trovo che una parte del romanzo (quella ambientata ai giorni nostri) penalizzi l’altra.
Altra nota dolente: questa edizione del libro presenta diversi errori grammaticali, che francamente disturbano la lettura (per chi se ne accorge; per gli altri, è un’occasione mancata di imparare qualcosa da un libro).
Interessante, invece, l’idea di far precedere ogni capitolo da una citazione (Goethe, Dickens, Hemingway, Shelley, Austen, solo per citarne alcuni). È questo, credo, uno degli aspetti del volume che meglio esprimono l’amore per la lettura, la volontà dell’autrice di scrivere per gli appassionati, per chi considera il libro un fine e non un mezzo. Questo e, certamente, il fatto stesso che i libri siano ciò che salva le due protagoniste, in un caso offrendo un rifugio, nell’altro una spinta a rimettere in movimento la vita. Per un romanzo che ha l’ambizione di esprimere la passione per la lettura, di parlare con i librai e i lettori, però, il linguaggio non è adeguato, il finale è un po’ debole (parlo sempre della storia di Sofia, quella di Clarice sarebbe bastata a se stessa, sotto ogni punto di vista), il risultato non convince.
266 reviews9 followers
February 3, 2020
Thanks to Net Galley for the chance to read and review this book.
As a lover of books, touching them, smelling them, enjoying the artwork and design of covers, this book intrigued me. The story is set in Rome in the present time, but also flashes back to early 1800s Munich. Sofia has to find herself again, and when visiting a favorite bookstore she's given an old book that needs restoration. In the end page she discovers a note from Clarice, written in the 1800s. So begins a journey of discovery, as she feels connected in a deep way to Clarice and is determined to uncover her secret.
I love stories about books, and this didn't disappoint. The process of bookbinding sounds fascinating, And I must say Italy is my favorite setting for books!
Sofia also finds a friend in Tomaso, who is a graphologist and together they work to find the secret left behind by Clarice
I definitely recommend this book
Profile Image for Tutta colpa dei libri.
962 reviews43 followers
August 3, 2018
Primissima esperienza per me con Cristina Caboni. In realtà, è un bel po’ di tempo che la tengo d’occhio ma mai mi sono avventurata nelle sue storie. Questa volta è stato molto diverso, perché il libro mi ha scelta. Non so di preciso cosa sia stato in realtà: la copertina? La trama? Non lo so, posso solo dirvi che mentre preparavo l’anteprima di questo romanzo per il blog, una calamita mi ha attratta, ed eccomi qui a parlarvene.

Storia assolutamente perfetta, intensa e anche magica, che ci porta a conoscere due protagoniste vissute in due epoche diverse. 


Per la recensione completa seguiteci qui :

http://tuttacolpadeilibri.blogspot.it...
Profile Image for Floriana Amoruso.
1,343 reviews11 followers
March 23, 2021
https://labibliotecadellibraio.blogsp...
E' passato davvero tantissimo dall'ultima volta che ho letto un libro di Cristina Caboni, e un po' me ne dispiaccio, perché leggendo questo libro è stato come tornare al mio incontro con lei a uno dei vecchi Saloni del libro di Torino, e devo dirvi che mi mancano tantissimo.
Con i libri della Caboni si è pronti a intraprendere un viaggio che non conosci e che non sai come andrà a finire, anche la sinossi è abbastanza enigmatica e lascia poca interpretazione, cosa che apprezzo molto perché nulla è svelato e sono tante le sorprese all'interno di questo romanzo.
La rilegatrice di storie perdute intreccia la vita di due donne che non hanno nulla in comune se non l'amore per i libri, per la lettura, vissute in due epoche distanti fra loro, vivono anche concezioni e situazioni differenti, anche se andando avanti pagina dopo pagina si scopre che forse hanno davvero molto in comune, se Clarice deve nascondere la propria passione per la rilegatoria, Sofia deve rinunciarci in nome di un amore che l'ha fatta sfiorire. Se Clarice combatte per emergere in un mondo dove non sei altro che una proprietà scoprendo tra l'altro che l'amore è ben altra cosa, Sofia è in nome di quell'amore che ha lasciato ciò che realmente l'appassionava lasciandola vuota come un guscio.
Ma c'è il momento del riscatto per entrambe e arriva quando Sofia scopre la lettera nascosta da Clarice e comincia a cercare, a frugare tra i meandri delle biblioteche, tra le parole dette e no della stessa, tra polverosi annali che purtroppo il più delle volte la riportano al punto di partenza, però Sofia persevera e sa che qualcosa riuscirà a trovare.
Ed è grazie a Tomaso che riesce a capire quale sia realmente la sua strada, e abbandonando la vecchia via fatta di incertezze e di insicurezze, la donna si butta a capofitto in una impresa che la porterà a scoprire quanto le ferite si possono rimarginare grazie alle cure di chi capisce e comprende quanto una passione non vada mai ostruita.

"I libri possiedono un grande potere.
Accendono ciò che hai dentro, sono come scintille.
Agiscono su quello che già esiste, permettendogli di crescere e svilupparsi."

Scritto su due assi temporali, Clarice ci fa conoscere il proprio mondo, di come da bambina sia arrivata a conoscere la rilegatoria e di come si sia innamorata a prima vista di un lavoro che non era adatto a lei. In lei sin dall'inizio però leggiamo e vediamo un animo combattivo, una persona che crescendo non cambierà mai, resterà forte anche dopo le percosse e le cadute, non rinuncerà mai a essere donna per quello che è e non per quello che possiede.
Sofia invece capirà la sua indole, scoprirà la sua forza solo quando sarà capace di buttarsi dietro i rimpianti e il fallimento del suo matrimonio.
Due donne contemporanee nel loro tempo. L'Ottocento fatto di merletti e pizzi, di balli e serate, fatto di matrimoni combinati, di virtù da gestire, dove le giovani donne non possono andare oltre il ricamo, dove la conoscenza è limitata, è qui che Clarice scopre che c'è molto dietro una porta e che dietro di essa c'è un mondo con una propria voce e che lei ne può far parte. Un segreto che si porterà dietro nell'attesa che qualcuno, qualcuno come lei, che ami i libri, che guardi oltre la mera copertina oltre la facciata e l'apparenza e che veda e che legga una storia tutta da raccontare.
Sofia scoprirà, cercherà, si nutrirà di tutte le piccole briciole che Clasrice le lancia e sarà capace di dare voce a una storia che ha il sapore delle felicità e della gioia.
185 reviews4 followers
October 31, 2021
Een mooi historisch past present verhaal. Het leest heel vlot. Een score van 3,5
Ik heb al mooiere past present verhalen gelezen maar op zich wel een goed boek
Profile Image for Chris Conley.
1,057 reviews17 followers
April 20, 2020
Another fascinating look at a world apart from the one I know. Sofia is a wonderful character.
Profile Image for Giulia.
331 reviews33 followers
June 16, 2018
Sofia, la protagonista del romanzo, trova, in una libreria, un romanzo antico rilegato a mano, scritto da un autore dell'800. Il libro è molto rovinato, ma Sofia, che ha la passione per la legatoria, decide di restaurarlo. Durante il lavoro di restauro, scopre, all'interno della copertina, una lettera scritta dalla rilegatrice originaria, Clarice. Da qui inizia la storia.
Il racconto procede su due binari temporali paralleli, che si alternano. Da un lato c'è Sofia, nel presente, che cerca di scoprire il segreto di Clarice; dall'altra c'è proprio Clarice, nell'800, che racconta la sua storia. Entrambe lottano per conquistare la libertà, cercano entrambe di affrancarsi da un passato di dolore e di rinascere.
Ho trovato molto interessante la storia di Clarice, ben strutturata e avvincente. Non posso dire la stessa cosa della storia di Sofia, che ho trovato noiosa e scontata.
Tanto Clarice è una donna forte, pronta ad affrontare ogni difficoltà con coraggio e determinazione, quanto Sofia è insicura e indecisa. Lei stessa non si lascia andare ai sentimenti, con la scusa di un matrimonio fallito alle spalle, liquidato dall'autrice, però, con poche righe. Conosciamo una Sofia sposata all'inizio del romanzo e dopo poche pagine la troviamo separata e già infatuata di Tomaso Leoni, che la aiuta nella ricerca della storia di Clarice. Il marito di Sofia sparisce dal romanzo, dopo aver chiuso in maniera piuttosto pesante con la moglie. Mi aspettavo, in realtà, di vederlo ricomparire in tutta la sua cattiveria da un momento all'altro, in una sorta di parallelismo con la storia di Clarice. Ed invece niente. Perciò, mi chiedo che bisogno c'era di creare questo personaggio a cui si poteva semplicemente accennare come una storia passata?
Anche il protagonista maschile, Tomaso, non brilla certo per la sua simpatia! L'ho trovato arrogante e pieno di se, e l'autrice fa intendere che nasconda un segreto, che io però non ho ancora capito.
Vince, dunque, su tutta la linea la storia ambientata nell'800, con i personaggi ben delineati, forti e risoluti e anche la sorpresa finale è ben costruita. Anche il cattivo è ben caratterizzato ed è davvero cattivo!
Comunque, tutto sommato, si tratta di un romanzo piacevole e leggero che si legge velocemente e che evidenzia come l'amore per la lettura può salvare l'animo umano: "avete libri che insegnano a ritrovare se stessi?" "C'è un libro per ogni necessità".
Profile Image for Eleonora.
190 reviews6 followers
December 4, 2017
Sofia e Clarice sono due donne molto simili tra loro che vivono in epoche diverse. Entrambe sono alla ricerca della propria identità, e della propria felicità, in una società che sembra voler relegare le donne in quanto mogli e madri. L’incontro tra le due protagoniste avviene quando, in una piccola libreria, viene consegnato a Sofia un libro dell’autore germanico Fohr, finemente lavorato e prezioso, rovinato dall’usura del tempo, che necessita un restauro. All’interno delle controguardie Sofia scopre la presenza di una lettera scritta in segreto da Clarice, donna viennese vissuta agli inizi dell’Ottocento, per raccontare la propria vita e le disavventure che l’hanno caratterizzata. Sofia, consigliata dal libraio che le ha consegnato l’opera, si farà aiutare nel decifrare le scritte e nel ritrovare i successivi volumi dell’opera da Tomaso Leoni, un esperto di grafologia che ha identificato con il lavoro il modo di evadere da una storia familiare un po’ complicata. Sofia e Tomaso partiranno per Monaco ed approderanno, infine, in Inghilterra per ricostruire le tappe della giovane donna costretta a scappare da un marito crudele e da una società ingiusta. Due storie d’amore che si intrecciano e dimostrano come, nonostante le difficoltà, il lieto fine possa, spesso, nascondersi dietro l’angolo ne “L’era della gioia”. Cristina Caboni, autrice italiana amata e conosciuta grazie a “Il sentiero dei profumi“, riesce, come sempre, a trasportare il lettore lontano e a far si che ci si affezioni e ci si immedesimi nelle vicende dei protagonisti. Un ottimo romanzo che mi sento sicuramente di consigliare.
Profile Image for Judith Sparkle.
Author 8 books55 followers
April 24, 2018
Un libro molto bello, dolce, profondo, intenso. Un viaggio nelle emozioni del cuore umano e nella sua capacità di ripartire da capo. M'è piaciuto più di tutti gli altri e l'autrice si conferma una grande scrittrice, con grandi doti narrative. Ho apprezzato l'excursus storico sulle vicende di Clarice e di Christian Fohr, e anche l'altra coppia moderna Sofia-Tomaso è stata tratteggiata con grande maestria ed eleganza. Entrambi i personaggi principali sono originali e hanno una loro profondità d'animo e sensibilità che li fa incontrare, riconoscersi come anime affini e aprirsi pian piano l'un l'altro. Si avverte che dietro a ogni frase dell'autrice c'è un'approfondita riflessione sulle vicende umane, sulla natura delle persone, sul destino, sui cambiamenti, sugli eventi storici. Infine spezzo una lancia a favore dei personaggi maschili nella cosiddetta narrativa femminile: ho amato tanto questo libro anche perché qui, finalmente, ci sono due personaggi maschili positivi, forti e credibili. Sono stanca di storie al femminile dove le donne fanno la parte delle eroine di turno e gli uomini ne escono sminuiti, sviliti, inetti, meschini. Trovo che qui, invece, ci sia un buon equilibrio tra i personaggi e che entrambi si aiutino per ricominciare a vivere, sperare, lottare. Insieme.
Profile Image for Domenica Puglisi.
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April 27, 2022
Altra storia per me questo mese che, attraverso il presente, racconta il passato.
Ancora più coinvolgente perché, oltre al mistero e alle ricerche, riguarda i libri.
La protagonista Sofia attraversa un periodo particolare, sempre più lontana dal marito per cui si è annullata del tutto, ha lasciato il lavoro che tanto amava e anche la sua passione, i libri, la loro cura e il loro restauro.
Con la fine del suo matrimonio e la scoperta di una vecchia libreria che frequentava da ragazza, inizia una nuova fase della sua vita. Riceve in dono dal libraio un libro del suo autore preferito, su cui ha svolto la sua tesi di laurea, e proprio quando inizia a restaurarlo trova un tesoro nascosto.
Una lettera, una prima lettera di Clarice, una giovane vissuta nei primi anni dell'800, in cui scrive una parte della sua storia, per essere scoperta e riportata alla luce.
Colpita dalle parole di Clarice, Sofia inizia le ricerche degli altri libri della trilogia dell'autore tedesco, convinta di trovare le altre lettere che la giovane nascose. Contemporaneamente l'incontro con Tomaso Leoni, un grafologo, da semplice aiuto si trasformerà in altro, in amicizia, complicità e poi amore.
Attraverso, viaggi, litigi, riappacificazioni, colpi di fortuna i tre libri verranno riuniti, le tre lettere scoperte. Il passato di Clarice ma anche dei nonni di Tomaso, di Sofia e il libraio, legati dall'amicizia in gioventù, porteranno ad un bel finale, che mi ha sorpreso.
Entrambe le parti, che si sono alternate nella narrazione, mi hanno colpito, senza preferirne una in particolare. Da un lato la determinazione di Sofia, nel riappropriarsi della propria vita che aveva sospeso, dall'altro Clarice, vissuta in un'epoca in cui la volontà delle donne era pari a zero, le quali passavano dalla tutela dei genitori a quella del marito, senza poter esprimere le loro idee, passioni ma solo dedizione al marito e alla famiglia. Poche quelle che emergevano e Clarice, alla fine, è stata una di queste, divenendo una rilegatrice e sposando l'uomo di cui, poco alla volta, si è innamorata.
Potrei scrivere ancora di lei, delle suo viaggio in Italia e della sua libertà ma vi priverei di scoprire una parte della storia emozionante che porta al risvolto finale.
E' il secondo libro di questa autrice che leggo e, come la prima volta, la storia mi ha rapita, trasportandomi in altri paesi, con le sue belle descrizioni, e in altre vite, diverse dalla mia, per sognare un po'. Ho fatto male a far passare troppo tempo, dovrò recuperare anche altri libri, sicura di ritrovare le stesse emozioni.
Profile Image for Mandy .
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August 22, 2021
4,5 ⭐
NL scroll ⬇️

Cristina Caboni is a true storyteller, who clearly knows her books and history.
The book 'The Binder of Lost Stories' starts out somewhat difficult. Heavy. Main character Sofia is not happy with her life and it drips off the pages. Also, all the literature being referred to, seems a bit pompous.

However... Once Sofia finds the letter Clarice wrote and we find out more about her past, the story takes a captivating turn. And the mystery unraveling, along with Sofia's enthusiasm, made me all tingly inside.

Sofia's and Clarice's feelings are written realistically. Their fears, passion, doubts, joy. Even awkward moments are not skipped.

The mystery came together tightly, though sometimes things were a little too coincidental or solved too quickly, which could have been solved by lengthening the story. That is my only point of criticism!

After my first Cristina Caboni book, I declare myself a fan!

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Cristina Caboni is een ware verhalenvertelster, die duidelijk haar boeken en geschiedenis kent. Het boek 'De Verloren Brief' begint een beetje moeilijk. Zwaar. De hoofdpersoon Sofia is niet blij met haar leven en dat druipt van de pagina's af. Maar ook alle literatuur die wordt aangehaald, komt wat hoogdravend over.

Maar...Wanneer Sofia de brief vind die Clarice geschreven heeft en we meer over haar verleden te weten komen, krijgt het verhaal een pakkende wending. En het mysterie wat zich ontrafelt, en Sofia's enthousiasme, maakten dat mijn binnenste begon te tintelen.

Sofia's en Clarice's gevoelens zijn realistisch geschreven. Hun angsten, passie, twijfels, vreugde. Ook awkward momenten worden niet overgeslagen.

Het mysterie zat goed in elkaar, soms waren dingen wel net iets te toevallig of snel opgelost en dat had wat mij betreft voorkomen kunnen worden, door het verhaal langer te maken. Dat is het enige minpunt aan dit boek wat mij betreft!

Na dit eerste boek van Cristina Caboni, ben ik absoluut fan!
Profile Image for Sonia Donelli.
2,513 reviews115 followers
October 16, 2017
http://www.esmeraldaviaggielibri.it/l...

Recensione di Margherita – La rilegatrice di storie perdute di Cristina Caboni

Il coraggio può nascondersi tra le pagine di un libro?

Dopo “Il sentiero dei profumi” e “Il giardino dei fiori segreti”, Cristina Caboni torna con un nuovo emozionante romanzo, edito da Garzanti.

Sofia Bauer è una donna di 32 anni con la passione per i libri e la legatoria, solo quando è a contatto con essi riesce a non pensare alla sua vita che, giorno dopo giorno, le sta sfuggendo di mano. Il contatto con la natura le è di fondamentale aiuto per ritrovare la pace in se stessa, ormai non si riconosce più, si sente cambiata nel profondo. Il rapporto con suo marito Alberto, da tempo,ha iniziato a logorarsi, pian piano ha rinunciato a tutto per lui, al lavoro, agli amici ed ai suoi interessi, si sente sempre più sola e preda ormai delle sue critiche e accuse è senza più fiducia in se stessa. Dopo l’ennesima conferma delle mancanze nella sua vita, si ritrova a vagare per Roma e poco dopo ad entrare in una vecchia libreria. Tra i tanti volumi di scrittori appartenenti a secoli passati, le viene regalato un libro dello scrittore Christian Philipp Fohr. Il libro è in pessimo stato e il libraio, dopo un primo tentennamento, glielo affida per la sua rilegatura. Per lei è come un nuovo inizio, un ritorno alla sua passione più grande. Quando inizia la sua opera di restauro si accorge che c’è qualcosa di strano, all’interno di una delle controguardie, c’è una tasca in cui è contenuta una lettera scritta a mano da una donna: Clarice. Una rilegatrice vissuta nell’ ‘800, un’amante dei libri e dell’arte, fatto piuttosto insolito per una donna di quell’epoca, in cui lavorare non era consentito. La lettera appare come un testamento, con all’interno la sua storia e una sfida, diretta a chi fosse stato in grado di cogliere il significato dei messaggi in essa contenuti. Sofia era convinta di avere tra le mani una delle tante copie del libro di Fohr, che lei amava già dai tempi dell’università, invece si era rivelato tutt’altro, una prima edizione, con un’altra storia, altri luoghi e altri personaggi.

Coinvolta dai sentimenti e dalle sensazioni che Clarice ha riversato in nella lettera, Sofia è attratta dall’idea di intraprendere una ricerca alla scoperta di quella donna con cui sembra essere tanto affine.

È solo un caso che il libro sia stato dato proprio a lei?

Perché nascondere quella lettera proprio in un libro di Fohr?

Che legame c’è da Clarice e quel libro?

Dopo un semplice tocco a quel libro, altre mille domande iniziano ad affollarsi nella sua mente, basta solo sfiorare quelle pagine ingiallite che, per lei, il tempo sembra fermarsi.

Ad aiutarla in questa ricerca c’è Tomaso Leoni, un esperto di grafologia e cacciatore di libri antichi, si accorge subito che dietro quel vecchio volume, e nella lettera in esso contenuta, c’è qualcosa di più grande e non può lasciarsi sfuggire l’opportunità di scoprire cosa si celi dietro ad essa. Tomaso e Sofia inizieranno il loro viaggio verso altri indizi per ridar voce ai pensieri ed emozioni di Clarice, una donna forte e coraggiosa, fino a riportare alla luce quello che è stato nell’ombra per tanti anni. Riusciranno nella loro impresa?

Sofia viveva in una prigione personale ma, da quando Clarice è entrata nella sua vita, qualcosa dentro di lei è iniziato a cambiare, ora desidera di più per sè stessa. Ha evitato di cambiare la propria vita pur di non perdere quello che credeva fosse di grande valore, mentre in realtà non era altro che debole cristallo, fragile di fronte alle intemperie. Si riconosce in quella donna e la sua presenza, con quelle lettere, le è di supporto donandole quel coraggio che a volte le manca e spingendola così a lottare per quello che desidera.

“Libertà. Un concetto che adesso assumeva tutta una serie di sfumature. Poche persone sono davvero capaci di vivere una vera e totale libertà. Si tratta di scelte, di consapevolezza, di estremo coraggio. La maggior parte della gente preferisce muoversi all’interno di confini stabiliti da altri.”

Una sola parola: MERAVIGLIOSA!

Una storia sorprendente, emozionante, ben costruita e di una profondità che non mi sarei mai aspettata leggendo la sinossi. Lo stile della Caboni è coinvolgente e delicato, un mix di tanti elementi essenziali per un libro unico: amore, mistero, forza, coraggio e voglia di libertà. Mi sono emozionata molto leggendo il finale, non me lo aspettavo così e mi è persino sfuggita qualche lacrima di felicità. I capitoli si alternano tra eventi del presente ed eventi del passato, rendendo tutto molto chiaro e lineare. È un libro sulle donne, è dedicato a tutte noi, sulla forza che possediamo e su quanto possiamo fare con essa, non solo per cambiare il mondo ma anche noi stesse. Nei secoli passati, e nel caso di questo libro nell’ ‘800, le donne non avevano potere o alcuna voce in capitolo, il loro ruolo nella società era solo quello di procreare, occuparsi della casa e del marito, null’altro, era inconcepibile avere opinioni, libertà di dedicarsi all’arte o alla cultura e soprattutto avere un lavoro. Ma alcune donne, seppur vivessero in quegli anni difficili, combattevano contro i pregiudizi per affermare la loro indipendenza e per non farsi sopraffare dall’uomo o dalla società stessa. Per questo ho ammirato e amato, oltre ogni misura, il personaggio di Clarice, una donna che ha avuto il coraggio di opporsi ad un destino che le era già predestinato, ha combattuto senza arrendersi o lasciarsi sopraffare dagli eventi della sua vita. Nonostante tutte le difficoltà, praticando anche un’arte proibita alle donne. I libri erano la sua finestra sull’immaginazione, le permettevano di fuggire dalla realtà in cui viveva. Le storie di Clarice e Sofia sono in qualche modo complementari, entrambe in continua lotta per l’indipendenza, schiacciate o oppresse dal genere maschile e dai loro comportamenti, ritenute inadatte ad un ruolo diverso da quello a loro destinato. Anche se vissute in epoche diverse, sono fortemente affini una all’altra sia per i pensieri che per i sentimenti provati.

Il loro è un legame invisibile che attraversa il tempo.

Ma dietro tutto questo c’è molto di più, la ricerca di Sofia e Tomaso non si fermerà lì, scaverà più a fondo di quanto pensassero e immaginassero, scoprendo e riportando alla luce ricordi sepolti da anni.

“Quanti uomini hanno datato l’inizio di una nuova era della loro vita dalla lettura di un libro! Forse esiste per ognuno il libro che potrà spiegare i nostri miracoli e rivelarne di nuovi.”

Henry David Thoreau, Walden

È il primo libro che leggo di Cristina Caboni e mi ha molto colpita, senza dubbio leggerò anche i prossimi e recupererò le sue precedenti opere. Leggetelo perché ne vale davvero la pena!
Profile Image for »ImRebecca;.
278 reviews1 follower
May 25, 2021
Valutazione: ⭐⭐.5/5

"La rilegatrice di storie perdute" è stato il romanzo che mi ha fatto conoscere il talento che è Cristina Caboni, sebbene le sue storie in sé non mi facciano granché impazzire.
Ho comprato il libro giusto per puro caso qualche anno fa, in libreria, ispirata che fosse per l'appunto un romanzo che trattasse di libri.
Rileggerlo a distanza di tempo, mi ha fatto provare emozioni contrastanti che mi lasciano senza un'idea ben precisa. La scelta lessicale, lo stile di esprimersi dell'autrice, è affascinante.
Mi piace un sacco, ma c'è sempre qualcosa nella storia che tende a non colpirmi. Forse trovo tutto davvero molto tranquillo per i miei gusti.

La storia si apre con Sofia, una giovane donna che ha perso se stessa in un matrimonio che ormai è arrivato alla deriva. Si sente perduta e prigioniera in una vita che ormai da troppo tempo la opprime. La svolta arriva per caso, un giorno, quando Sofia entra per caso in una vecchia libreria di Roma, gestita da Andrea Vinci, l'anziano proprietario. I due si soffermano a chiacchierare, fin quando l'attenzione di Sofia viene attratta da un vecchio libro consumato dal tempo, praticamente invendibile. Vinci le propone di restaurarlo. Quando Sofia ritorna a casa, scopre che nascosta nella copertina, c'è una sorta di lettera, appartiene a Clarice, una donna vissuta nel 1800. Da questo momento, la trama si suddivide tra passato e presente, dando anche spazio alla trama di Clarice.

Non sono un'amante delle storie che viaggiano su due diversi binari, e nemmeno questa è stata un'eccezione, ma riscoprire la dura storia di Clarirce, questa volta, me l'ha fatta apprezzare un po' di più. E ho provato molta compassione per lei.

Riguardo Sofia, non è stato un personaggio che mi ha fatto impazzire, sebbene l'abbia capita. Sebbene sapesse cosa volesse, l'ho trovato un personaggio un po' moscio come Elena, la protagonista di "Il Sentiero dei Profumi".
Ho trovato anche i sentimenti di Tomaso nei suoi confronti un po' affrettati, facendo campare in aria la loro storia un po' così.

Però, tutto sommato, la storia si è fatta comunque leggere, e bisogna dire che la Caboni nello scrivere ha il suo talento.

È un libro che consiglio se si ha bisogno di rilassarsi e di leggere una storia piuttosto tranquilla.
Profile Image for Feffe.
46 reviews
January 8, 2021
Per adesso è il mio libro preferito di questa scrittrice. La storia di Clarice mi ha commosso profondamente e mi sono immedesimata nella sua sofferenza, nel suo bisogno di libertà e nel suo amore spropositato per i libri.
Adoro che Cristina Caboni cerchi sempre di regalare una vena ottimista ai suoi libri, mostrandoci che tutto accade per una ragione e che dobbiamo sempre dare una seconda possibilità a noi stessi e alla vita. Dei due personaggi principali, Sofia e Tomaso, ho apprezzato l'umanità e la complicità. Il mistero che riguarda i libri perduti incuriosisce e appassiona.
Questa storia è soprattutto per le persone come me, che vivono con un occhio sulla strada e uno sulla pagina di un libro.
Profile Image for Domenico Di Caprio.
29 reviews2 followers
March 8, 2021
L'intreccio tra il passato ed il presente ha il potere di catturare il lettore e tenerlo incollato alle pagine. La storia di due donne, Clarice e Sofia, vissute in due epoche completamente opposte, e in società con canoni di riferimento radicalmente diversi. La prima vissuta nel XIX secolo, la seconda, invece, nell'epoca a noi contemporanea.
La storia di Clarice Marianne Von Harmel viene scoperta attraverso le ricerche, che occuperanno moltissimo tempo, svolte da Sofia. Finalmente un autrice (Cristina Carboni) che non si sofferma su descrizioni dettagliate di ambienti, risultando noiose in tal caso.
Profile Image for La lettrice controcorrente.
592 reviews247 followers
February 16, 2020
Recensione integrale sul blog de La lettrice controcorrente - Avvincente -
La rilegatrice di storie perdute di Cristina Caboni è un libro appassionante. Due donne, due epoche differenti ma la stessa passione per i libri.

Solitamente non acquisto libri in cui ci sono riferimenti così spassionati ad essi, di solito i romanzi con protagonista l'amore per la scrittura mi lasciano delusa... eppure così non è stato per La rilegatrice di storie perdute. Ambientato in due momenti storici molto differenti, il filo che unisce due donne, Clarice e Sofia, oltre all'amore per la rilegatura, è la volontà di prendere in mano la propria vita e dare così una svolta.

Sofia ha superato i trent'anni e messo nel cassetto i sogni che coltivava durante l'università. Sposata con un uomo che non ama ma che ha cercato di accontentare in tutti questi anni plasmandosi, prende atto della fine del suo matrimonio. Ma non c'è tempo per la disperazione, perchè il destino le riserva una bella sorpresa.
I libri l'avevano sempre affascinata. Erano possibilità, nuove occasioni. Erano risposte. Custodirli, offrirli a chi li cercava era molto più che un mestiere. La sua era una vocazione. Non avrebbe dovuto negarla.

Curiosando in libreria, la stessa che frequentava da bambina, si imbatte in un volume molto particolare e... in un vecchio amore: quello per i libri e per la rilegatura. Andrea, simpatico gestore dell'attività, decide di donarle il libro, che è del suo autore preferito, a patto che riesca a restaurarlo. Sofia non sa che quel libro la cambierà per sempre. All'interno troverà una lettera molto particolare che parla di una vita difficile, quella di Clarice e di un segreto da nascondere.
Era sorpresa, incerta. Era confusa. Quando aveva iniziato a riparare il libro di Fohr, sapeva cosa aveva tra le mani. Era una delle tante copie, per quanto antica, di un libro che aveva letto più volte. Lo aveva studiato, ne aveva discusso con i professori e i colleghi. Era in un terreno conosciuto, sicura di quello che avrebbe trovato e affrontato. Era un luogo, quel libro, che conosceva bene. Non aveva segreti per lei. Si era sbagliata. Il libro di Fohr custodiva al suo interno un’altra storia. E quello metteva in discussione tutto. “Un’altra prospettiva”, pensò emozionata, lo sguardo ancora rivolto al cielo che finiva di perdere ciò che era rimasto della sua luce. La sua espressione conteneva ancora traccia di quello sbalordimento misto a eccitazione che l’aveva colta quando aveva tirato fuori il foglio dalla fessura nel piatto. Era tutto così strano, così incredibile. Le domande vorticavano dentro di lei. Il suo turbamento andava oltre il senso di meraviglia e di rivelazione. In quel momento, seppe che qualcosa era cambiato. Quella lettera, che una donna aveva scritto utilizzando un libro come una bottiglia lanciata nel mare del tempo, era stata lei a trovarla, lei a leggerla. Era a lei che era rivolta? Aveva la sensazione che fosse così.

Una corsa  per le città d'Europa per trovare indizi, volumi e... sè stessa. Sofia si imbatterà così nelle decisioni più importanti della sua vita e nel frattempo, tra un capitolo e l'altro, si alternerà la storia di Clarice, fatta di soprusi e di riscatti.  Rimasta orfana è costretta a vivere con gli zii e poi a sposarsi con un uomo che la maltratta, psicologicamente e fisicamente. Una vita vissuta nella paura.  Per lei ci sarà un lieto fine?

A condire il tutto la presenza di Tomaso Leoni, esperto grafologo che aiuterà Sofia nella folle ricerca, loro due insieme troveranno molto di più dei libri di Fohr.

A far da cornice gli altri membri della famiglia che diventeranno fondamentali per scoprire il segreto di Clarice e non solo, il lettore rimarrà con il fiato sospeso fino all'ultima pagina.
La rilegatrice di storie perdute è...
Un libro avvincente e ben scritto. I capitoli si alternano tra un'epoca e l'altra, tra una città e l'altra. Ogni volta con una citazione famosa che introduce il tema del capitolo. E' un libro in cui nulla viene lasciato al caso e il mistero nascosto dentro ai volumi viene risolto solamente alla fine.

In questo racconto c'è tutto quello che mi piace: l'amore, il dolore, la diffidenza... ma anche la rinascita, il riscatto e l'immancabile letteratura. E ancora la storia di Clarice è ricca di dettagli storici e non solo. Il suo non è solo amore per la lettura,  ma una vera e propria devozione per i libri. La sua arte è descritta così bene che... mi è venuta voglia di imparare un mestiere!

Consigliato a chi ama i racconti pieni di dettagli, agli amanti dei libri e a quelli che sognano ancora le storie d'amore e di rivincita personale e anche gli amanti dei misteri non rimarranno delusi.Questa recensione è stata pubblicata sul mio blog. Vieni a scoprire le altre recensioni de La lettrice controcorrente
Profile Image for Consuelo Murgia.
Author 12 books57 followers
October 12, 2023
Dopo aver letto "La custode del miele e delle api", avevo deciso di prendermi una pausa dai romanzi di Cristina Caboni e così "La rilegatrice di storie perdute", di cui avevo ricevuto in regalo una prima edizione con copertina rigida, ha atteso per ben sei anni sulla mia libreria.

La verità è che preferisco i libri tascabili: più economici, meno peso, minor ingombro e soprattutto nessuna sovraccoperta che si sfila in continuazione.

Questo però è un discorso generale riguardante i vari formati. Cosa mi ha tenuta invece lontana dai libri della Caboni? Il ritorno di fiamma tra Angelica Senes e il suo primo amore Nicola, che nel frattempo si è laureato in ingegneria gestionale e ha arricchito il proprio curriculum con un’esperienza come responsabile delle risorse umane a Milano. Una situazione in perfetto stile romance.

"La custode del miele e delle api" l’avevo apprezzato per altri motivi, soprattutto per l’inserimento di parole in sardo, con la relativa traduzione in italiano all’interno dei dialoghi, le descrizioni paesaggistiche, la presenza del mare e le accurate spiegazioni sul comportamento delle api e la raccolta del miele.

"La rilegatrice di storie perdute", al contrario, non è una storia ambientata in Sardegna. Per carità, sono assolutamente consapevole del fatto che uno scrittore o una scrittrice non abbia di certo l’obbligo di scrivere esclusivamente della propria terra, però la Sardegna è un tema che mi sta a cuore da sempre e che amo ritrovare anche in ciò che leggo. È un voler sapere di più sulla metà delle mie origini, sui luoghi delle mie vacanze estive, su un’isola che conosco, ma sicuramente non come chi ci è nato e cresciuto.

Iniziando a leggere "La rilegatrice di storie perdute", sono stata piacevolmente sorpresa dalla scoperta che le vicende del libro si svolgono in buona parte a Roma, la città in cui sono nata e nei pressi della quale ho sempre vissuto. A parte la relativa vicinanza geografica, la distanza sociale tra me e i protagonisti è però abissale.

Sofia Bauer è cresciuta con i nonni a Coppedè, un’elegante zona di Roma dall’interessante estro architettonico in cui non ho mai messo piede e di cui non avevo mai sentito parlare.

Il nonno paterno di Sofia è di Monaco di Baviera ed è un professore universitario di letteratura tedesca in pensione. A casa non ha solo una libreria, come i comuni mortali, ma addirittura una biblioteca. Anche i genitori di Sofia sono docenti universitari e vivono in Francia, dove la madre di Sofia è nata.

Una volta conseguita la laurea in conservazione dei beni culturali, con specializzazione in biblioteconomia, Sofia ha lavorato per alcuni anni come bibliotecaria. Ha abbandonato il suo impiego in seguito al matrimonio, anche se non immediatamente. Dopo cinque anni di vita coniugale infelice, la trentaduenne Sofia sente di essersi sposata troppo presto. Ma avevi ventisette anni, bella mia, mica sedici! Volevi forse convolare a nozze a quarant’anni? Il tuo problema è semplicemente quello di aver scelto l’uomo sbagliato, di certo non l’età!

Alberto lavora in uno studio legale, però ha preteso che Sofia rinunciasse al suo impiego in biblioteca. Guadagnava abbastanza per entrambi, così le aveva detto. Io ripeto sempre a mia figlia che una donna non deve mai rinunciare alla propria indipendenza economica.

Alberto sentiva che il lavoro della moglie sottraeva tempo alla loro vita di coppia. Sinceramente non sono riuscita a capire come, visto che immagino che entrambi lavorassero nei cosiddetti classici orari d’ufficio.

I due non hanno figli perché Alberto non ne ha voluti. Sofia non ha nulla da fare e si annoia. Ogni mattina va a correre a Villa Borghese e da Piazza di Spagna può tranquillamente rincasare camminando.

Conosco entrambi i luoghi, ma la mia percezione da romana di provincia è diametralmente opposta a quella di Sofia.

Villa Borghese non mi è mai piaciuta troppo. Non ci andrei da sola. Un grande parco cittadino frequentato da persone di ogni sorta e a tratti solitario. Un luogo in cui il pensiero indugia facilmente sul timore di essere derubati o di subire violenze di altro tipo.

Ho ricordato però anche i venditori ambulanti di rose rosse che importunavano gli innamorati. Se il mio ragazzo degli anni a cavallo tra il liceo e l’università me ne avesse regalata una (o forse l’ha fatto?) chissà come sarebbe arrivata a casa dopo due linee di metro, un treno e un autobus.

Sofia possiede nozioni di legatoria ed è in grado di restaurare libri antichi. Io invece amo solo i libri nuovi e detestavo i volumi scolastici usati già sottolineati, peggio ancora se con la penna invece che con la matita, anche se i peggiori in assoluto erano quelli su cui erano stati adoperati gli evidenziatori. Non mi piacciono nemmeno le pagine ingiallite dal tempo e le copertine scolorite dal sole, ma ho ahimè constatato quanti pochi anni siano bastati a ridurre così i titoli più datati presenti sulla mia libreria.

Dunque, tornando a Sofia, trova finalmente il coraggio di lasciare il marito dopo che le propone di avere un bambino solo per tenerla occupata, mentre lei invece desidera un lavoro.

Nella sfortuna, Sofia è incredibilmente fortunata perché quasi immediatamente inizia una relazione con il trentaseienne Tomaso Leoni, grafologo e cacciatore di libri antichi.

La liaison tra i due è prevedibilissima, sin dall’incontro casuale durante la presentazione di un volume della prima edizione delle "Affinità elettive" di Goethe. Sofia, desiderosa di vivere un sentimento di tale intensità, ripensa con una certa invidia a come in quell’opera l’amore travolgesse ogni cosa.

Anch’io ho letto "Le affinità elettive" ma, nonostante la trama avvincente, proprio non riesco a tollerare le storie di infedeltà, ed è di questo che tratta il romanzo in questione, di corna, di persone incapaci di tenere a freno i propri beceri istinti.

Naturalmente, Tomaso e Sofia non condividono solo la passione per i libri antichi, ma anche la provenienza da famiglie benestanti.

Tomaso ha preso il posto del defunto padre nell’agenzia di grafologia forense di cui è socio insieme al patrigno, l’americano Frank Hobart. L’agenzia si trova niente poco di meno che nell’esclusivissima Via dei Condotti, la stessa strada di boutique del lusso che la me sedicenne attraversava con soggezione nel 1999 uscendo dalla stazione della metro nei pressi di Piazza di Spagna durante i sabati con le amiche per andare a mangiare nei fast food di Via del Corso: McDonald’s se avevamo voglia di hamburger oppure Spizzico per i suoi menù con trancio di pizza. Da alcuni anni il McDonald’s è arrivato anche da noi provinciali e adesso qualche volta mio marito, nostra figlia ed io passiamo al McDrive di ritorno dalle gite domenicali.

Sofia ha il nonno tedesco, Tomaso il patrigno statunitense. Sono stranieri, ma di un certo livello e di determinate nazionalità. Gli immigrati di lusso sono expat, non migranti.

Tomaso abita nel centro di Roma, in un palazzo del Settecento in cui aveva già vissuto la nonna e dove tra le altre cose, c’è ancora il suo pianoforte a coda. Ogni dettaglio trasuda opulenza.

Alla fine del libro, la vita di coppia di Sofia e Tomaso sembra procedere a gonfie vele e anche le loro esistenze individuali. Sofia è tornata a lavorare in biblioteca e ha preso in affitto un appartamento, mentre Tomaso è riuscito a salvare la sua agenzia dai debiti lasciati dal patrigno.

"La rilegatrice di storie perdute" non è però solo una storia del presente, ma anche del passato, quella della nobildonna ottocentesca tedesca Clarice Marianne von Harmel di cui Sofia trova un messaggio nascosto all’interno delle controguardie di un libro dello scrittore Christian Philipp Fohr che voleva restaurare.

Clarice è ricca e nobile, ma resta orfana all’età di sei anni. Deve lasciare il suo castello di Monaco per andare a vivere con gli zii a Vienna. La zia, sorella di sua madre, è buona ma remissiva mentre al marito interessa solo il patrimonio della nipote.

Kurt Vogel è un mercante e, durante una delle sue lunghe assenze, la moglie si lascia completamente irretire da un predicatore intenzionato a derubarla. Krauser rinchiude la bambina in cantina, ma Clarice riesce a rifugiarsi dal rilegatore Frederik Schmidt che le insegna il mestiere.

Una volta tornato a casa, Vogel caccia Krauser e la sua parente Dava, e riprende con sé la nipote. Clarice prosegue tuttavia il suo apprendistato notturno in gran segreto.

Divenuta ormai una fanciulla, lo zio non vede l’ora di darla in moglie a un giovane manovrabile. Vogel non ha scrupoli e sa bene che il prescelto è un donnaiolo.

L’arrivo di August a Vienna spariglia le carte. L’ex cognato di Vogel, fratello della prima moglie di quest’ultimo, si invaghisce di Clarice e la salva dal matrimonio combinato organizzato dallo zio uccidendo il potenziale rivale. Nessuno sospetta di lui, ma sposando August, Clarice passa di male in peggio perché suo marito è un uomo estremamente violento.

Clarice chiede aiuto al rilegatore, che per lei è come un secondo padre, e quest’ultimo riesce a farla fuggire in Italia al seguito di una baronessa e delle sue accompagnatrici in partenza per il Grand Tour.

Arrivata a Roma, Clarice decide di restare e aprire una legatoria. Qui conosce il connazionale Christian Philipp Fohr, anche lui sposato e vittima di un matrimonio di convenienza, e i due diventano amanti.

Un giorno però arriva August, intenzionato a riprendersi la moglie. Lo scrittore lo affronta e i due cadono nel Tevere. Viene ritrovato un corpo e identificato come quello di Fohr, finché Sofia duecento anni dopo con l’aiuto di Tomaso recupera tutti i messaggi di Clarice e scopre così che i due amanti avevano scritto un libro insieme, cambiato i loro cognomi assumendo quello del rilegatore Schmidt ed erano andati a vivere a Londra dove avevano avuto sette figli.

Ok, finalmente posso riprendere fiato. Cos’altro aggiungere? Senz’altro meglio non nascere ricchi se poi ti devono capitare le disgrazie di Clarice. Non finivano più! Ecco, direi che è stata calcata un po’ troppo la mano, e per giunta il tutto era inframmezzato dai capitoli contemporanei di Sofia e Tomaso che non facevano che dilatare i tempi d’attesa. Sembrava una fiction in costume d’altri tempi, quando nelle case non c’era internet e bisognava spasmodicamente attendere un’intera settimana per guardare l’episodio successivo in TV.

Cosa ho apprezzato di questo libro? Ritrovare luoghi a me noti, come Roma, Monaco, Vienna e Londra, ma fra tutti soprattutto Roma e Vienna. E poi le parole in tedesco che hanno rievocato i miei studi universitari.

Le citazioni letterarie all’inizio di ogni capitolo, invece, le avrei evitate tranquillamente, così come gli eccessivi rimandi alle opere dell’immaginario Christian Philipp Fohr. Questione di gusti personali. Preferisco i romanzi alla filosofia, anche se condivido assolutamente l’importante messaggio di ribellarsi ai soprusi subiti e non lasciarsi annullare dal proprio partner. Sono inoltre presenti alcuni refusi come “ingesso principale” invece di “ingresso principale” o “sui zampilli” al posto di “sugli zampilli” che mi auguro siano stati corretti nelle edizioni successive a quella in mio possesso.

Voto finale 3 su 5. "La rilegatrice di storie perdute" è stato un libro piacevole da leggere in vacanza, in Sardegna ovviamente.
Profile Image for sheryne!!.
109 reviews
April 15, 2025
les personnages féminins ont le droit d’être célibataires!!!!!!!!!!!!!!!!
Profile Image for Maria Woltersdorf.
276 reviews1 follower
May 20, 2023
Ein romantischer Roman, in dem ein Geheimnis aus der Vergangenheit bis in die Gegenwart bewahrt wird und gelöst wird. 4 Sterne da es gut schrieben ist, man mitfiebert und auch etwas unerwartete Dinge passieren, aber da doch vieles mit zu viel Glück und Zufall passiert Punktabzug.
Displaying 1 - 30 of 242 reviews

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