"Mon restaurant est ouvert de minuit à sept heures du matin environ. On le surnomme "la cantine de minuit", mais pour certains c'est plutôt "la cantine de l'aube"". Dans cette petite gargote situé au fond d'une ruelle du quartier de Shinjuku, les clients se croisent, les histoires se dévoilent. La carte ne propose que du tonjiru, soupe de miso au porc, ainsi que du saké, mais selon vos envies, on vous préparera à la demande tout ce qu'on est en mesure de vous servir.
Es curioso que, a pesar de repetir la misma fórmula, nunca canse. Le coges cariño a los personajes que van reapareciendo y aprendes sobre gastronomía japonesa. Y encima tiene ese plus de ternura hacia personajes marginales, para quienes la cantina es un lugar seguro. Para los lectores también.
Per chi non conosce la serie La taverna di mezzanotte Tokyo Stories, tutto ruota attorno a questo locale aperto tutta la notte dove il suo proprietario è disposto a cucinarti qualsiasi cosa gli chieda il suo avventore. E in questo posto incontriamo davvero tante persone diverse. In questo terzo volume abbiamo anche persone famose, attori, doppiatori e qualche fan ha la fortuna di poterci scambiare qualche parole. Ma ci sono anche colleghi di lavoro, impiegati e i loro capi, maestri e allievi, genitori e figli. Davanti ad un bicchiere e un buon piatto di cibo tutti si aprono, rivelando i loro pensieri più intimi ed emozionanti.
Il punto di forza di questo volume come nei precedenti è la normalità e la quotidianità. Sono raccontate storie comuni, personaggi molto diversi per tanti fattori, uomini, donne, giovani e anziani. Certo, c’è spazio per momenti un po’ strani, personaggi particolari che corrono all’indietro oppure mangiano velocemente il loro piatto per poi andarsene, ma anche noi abbiamo stranezze che non sempre riveliamo agli altri… E in questo posto se ne incrociano tante.
Gente che ritorna, spesso o dopo anni, per stare poco o tanto; gente che trova l’amore e che trova un amico a lungo dimenticato; c’è pure chi acciuffa un criminale che cercava da tanto… Abbiamo alcune vecchie conoscenze che ritornano per nuove storie e personaggi nuovi con nuove situazioni che divertono e scaldano il cuore. Un giusto equilibrio che non stanca, anzi ho trovato questo volume più piacevole e scorrevole dei precedenti, con storie più belle e che non annoiano.
Ci sono tanti personaggi ma uno rimane fisso, ossia il proprietario de La taverna di mezzanotte. Agisce poco se non servire alcool e cibo a chi si siede davanti al suo bancone. Ascolta, consiglia senza però intromettersi nelle questioni dei suoi clienti. Spesso semplicemente osserva e ascolta, e dice poche cose ma spesso che forniscono alla persona il motivo per agire. A volte c’è una sorta di rottura della quarta parete che lui si rivolge al lettore, facendogli intendere i suoi sentimenti e “Guarda te con chi ho a che fare…”. E come dargli torto, a volte…
C’è però un capitoletto extra molto carino dove è l’autore di questo manga, Yaro Abe a sedersi e confidarsi con il proprietario. Insomma i suoi clienti ordinano piatti troppo complessi da disegnare! Un po’ di accortezza, per favore… Che gli altri clienti pensino a lui e non li ordinino più… Ma il mondo dei manga torna anche in un episodio con due mangaka in difficoltà con le loro storie e che si aiuteranno a vicenda nell’andare avanti. Chissà che forse Abe-sensei voglia lanciare un piccolo messaggio di conforto ad altri autori…
Perché la taverna di mezzanotte è un rifugio, un luogo dove il mondo sembra fermarsi, dove con il cibo e le persone che lo frequentano danno conforto, consiglio, divertimento ed emozioni. E il lettore lo ritrova nel leggere queste storie, strane e con un tocco di mistero, ma per la maggior parte molto aderenti alla realtà, comuni e nelle quali a volte ci possiamo pure riconoscerci. Anche il disegno pur avendo uno stile semplice, trasmette tanto, rende bene movimenti ed espressioni che strappano un sorriso anche quando la storia non lo è propriamente… Questi racconti colpiscono soprattutto quelli di noi che trovano piacere nel sentire gli altri raccontarsi e aprirsi, senza malizia, ma proprio per il piacere dell’ascoltare e confrontarsi. Ed è proprio questo a tenerci incollate a quelle sue pagine e a voler ritornare ancora una volta, per un altro giro…
Y se acabó. Último libro de la serie. Voy a echar de menos a estos personajes tan peculiares y los -a veces estrambóticos- platos que prepara este cantinero que solo abre a partir de la medianoche.
Adoro questa serie: forse non sarà la lettura più adrenalinica del secolo, ma le sue storie di vita quotidiana trasmettono un senso di calore e familiarità. Le vicende della Taverna di Mezzanotte, del suo chef e dei suoi avventori - spesso comiche, ma anche malinconiche - sanno tenere compagnia al lettore (oltre ad accrescere il mio interesse per tutti quei piatti della cucina giapponese che non siano sushi). Mi piacerebbe davvero conoscere e frequentare un posto simile. Una delle cose che più apprezzo di questo manga è il fatto che la Taverna sia aperta a tutti, lo chef non si permette mai di giudicare i suoi clienti (questo forse l'avevo già scritto anche nella recensione dei volumi precedenti), non ci sono pregiudizi: una volta che si sono seduti al bancone, i clienti, sia quelli abituali che quelli nuovi, godono tutti della stessa considerazione. Grazie anche a uno chef che, nei limiti del possibile, non dice mai di no alle loro richieste. Serie consigliatissima, ma questo non c'è nemmeno bisogno di dirlo.
Troisième opus d'une série de mangas original portant sur la cuisine, les petits plats mijotés... et les échanges que ces plats éveillent chez la clientèle! Une narration parfois précipitée, où s'écoule subitement des années entre deux cases, mais aussi si divertissante, nous faisant passer par toute la gamme des émotions. Ce qui est bien, c'est que l'on découvre à la fois des nouveaux personnages, mais aussi d'anciens personnages sous un nouvel éclairage. Une série accrocheuse nous projetant un Tokyo à la fois sombre et plein d'espoir!
Este manga al igual que la serie siempre me parece una caricia al alma. Me encantan los personajes, las historias y sobre todo las recetas. De mis mangas favoritos!
Che bello anche il terzo volume di questa serie manga! Adoro la taverna di mezzanotte, con nel menu solo zuppa di maiale, ma che poi offre qualsiasi pietanza richiesta. Adoro il proprietario, che accoglie i clienti con calore e senza mai giudicare, chiunque è ben accetto, dall'impiegato alla ballerina spogliarellista, dall'ex atleta all'attore o attrice piu o meno conosciuti. Adoro i clienti, così variegati tra loro ma che poi pare si uniscano ordinando lo stesso piatto appena richiesto, clienti che si conoscevano magari in passato, clienti con un lavoro in comune, clienti con uno scopo in comune, come il trio delle ragazze in cerca di marito, ognuna all'insaputa dell'altra. Adoro i piatti richiesti e gustati. Aspetto sicuramente il quarto volume per gustarmelo con altrettanto piacere.
Da leggere a piccole dosi, come un pasto veloce al bancone dell'izakaya di rientro dagli straordinari serali, passando per il Golden Gai. Sembra di essere di casa, spostare le tendine, un lungo respiro, odore di pesce abbrustolito, aglio, brodo caldo.. Il menù è tutto qui. Ma l'oste può prepararti qualsiasi cosa, basta chiedere. Per questo terzo volume, prendo un onigiri alla griglia