Trattato di economia affettiva

by Paolo Nelli

Nello è un bambino che cresce negli anni ’70 del post boom economico. Padre operaio, madre casalinga, pochi soldi in famiglia e molti affanni affettivi, ma la sua è un’infanzia felice. Le avventure di Nello sono riviste così, alla luce di soldi e affetti. Un viaggio a seguire un bambino in un mondo sempre più pieno di possibilità, ma senza i mezzi per realizzarle. Dal pianto della nascita alla terza media, con lui si ride, ci si commuove, ci si affeziona e, anche, viene voglia di abbracciarlo questo ragazzino, per proteggerlo dalla realtà che lui sta scoprendo. Scorrono gli anni ’70, con le loro canzoni, la fine di Carosello, le nuove pubblicità, i telefilm, le Brigate Rosse: lo slogan “tutto è politico” diventa nell’esperienza di Nello “tutto è economico”. Perché lui non ha rivoluzioni e non ha lotte politiche. Quello che ha è l’epica delle piccole cose, l’epica del suo stupore quotidiano, i pomeriggi con gli amici, i millenuovi prodotti e l’affetto a cui ambisce. Dentro lo svolgersi del racconto dell’infanzia ci sono le incursioni di Nello adulto, le sue relazioni, il suo lavoro, le sue emozioni. E la maestra che piange di fronte alla classe, il bacio rubato in colonia, il trapezista che perde la presa, Sandokan che uccide la tigre continuano ad avvenire in lui, nell’unico presente possibile, quello della memoria. Soprattutto quel soldatino rubatogli all’asilo, prima ancora di poterci giocare, l’inizio di tutto, perché nella vita, forse, “siamo tutto ciò che non abbiamo avuto”.

358 pages, Paperback

Published February 1, 2018

About the author

Paolo Nelli, nato nel 1968, vive a Londra. Ha fatto diversi lavori e ora insegna Lingua e Cultura italiana al King’s College London. Ha pubblicato racconti e romanzi, tra i quali il suo primo La fabbrica di paraurti (1999), e il suo ultimo Trattato di economia affettiva, uscito nel 2018 per La nave di Teseo. È tra i fondatori e organizzatori del FILL, Festival of Italian Literature in London.

Reviews

[Bobparr · Rating 4 out of 5]

In un film russo del 1938, storico, ambientato nel 1200 (Aleksandr Nevskij, Ejzenštejn), le donne sono trattate con maggiore considerazione che non in queste famiglie abruzzesi trasferitesi in Brianza negli anni 70. È una delle cose che più mi colpiscono - e feriscono - in queste ricche e belle narrazioni di Nelli (che nel libro è Nello, non so quanto vero, non so quanto romanzato), di cui invidio la memoria attenta ad ogni minima sfumatura di sentimenti, ma non l'infanzia.
Gli anni descritti sono i miei stessi, ma non - fortunatamente - la cifra che li lega: quella di mancanze economiche dovute a famiglie numerose e poco stipendio; quella di affetti centellinati e mai espressi; quella di assenza di espressioni individuali vincenti, che raramente compaiono e quando ci sono si risolvono spesso in perdita, sfotto', errori. Il tutto attraversato dalla diffusione del primo consumismo, dalle pubblicità che risuonano nelle orecchie di chi ha vissuto l'epoca del post - Carosello, dal prodotto il cui mancato possesso ti distingueva - in negativo.
La scrittura spazia su registri differenti e passa con facilità da periodi corti, gergali, immediati a frasi elaborate, colte, feconde.
Una bellissima scoperta, da 4 stelline e mezzo.

[Antonio · Rating 3 out of 5]

Un bel salto nel passato degli anni ‘70 del boom industriale. Un po’ troppo carico di ripetizioni, a volte l’ho immaginato come una piece teatrale, più che come un romanzo.
Leggero, ma non troppo. Lo stile non è uno dei miei preferiti, ma è una questione di gusti.

[Daniela · Rating 4 out of 5]

Bravo Paolo. Una scrittura profonda, un romanzo di crescita, la povertà, i sogni, i giochi di un bambino degli anni ‘70. Mi hai commossa.