Pubblicato nel 1945, questo libro di memoria e di denuncia è ormai un classico della narrativa neorealista e meridionalista. Le esperienze del confino in Lucania, scontato dall'autore fra il 1935 e il 1936, vengono rivissute e scritte durante un'altra emergenza, quella della clandestinità a Firenze, nel biennio 1943-44, per sfuggire alle retate nazifasciste. E vivissimo si avverte nel romanzo il senso dell'ingiustizia della storia, capace di stritolare nei meccanismi del potere e del profitto non solo gli individui che si oppongono, ma anche intere popolazioni di innocenti, costretti a condizioni di vita indegne del genere umano. Le mille figure che il medico e intellettuale torinese incontra durante il soggiorno coatto nel profondo Sud testimoniano tutte, nel bene e nel male, di una lancinante umanità, svilita magari dalla soggezione e dall'ignoranza, eppure mai doma nel riproporre i valori della solidarietà, della legge morale, della speranza. Se il mondo è cattivo, ecco la chiamata in causa di forze ultraterrene, ecco le "streghe" e le pratiche magiche.
Carlo Levi was an Italian-Jewish painter, writer, activist, anti-fascist, and doctor. He is best known for his book, "Cristo si è fermato a Eboli" (Christ Stopped at Eboli), published in 1945; a memoir of his time spent in exile in Lucania, Italy, after being arrested in connection with his political activism. In 1979, the book became the basis of a movie of the same name, directed by Francesco Rosi. Lucania, now called Basilicata, is historically one of the poorest and most backward regions of the impoverished Italian south. Levi's lucid, non-ideological and sympathetic description of the daily hardships experienced by the local peasants helped to propel the "Problem of the South" into national discourse after the end of the World War II.
"questa fraternità passiva, questo patire insieme, questa rassegnata, solidale, secolare pazienza è il profondo sentimento comune dei contadini, legame non religioso, ma naturale. Essi non hanno, ne' possono avere, quello che si usa chiamare coscienza politica perché sono, in tutti sensi del termine, pagani, non cittadini: gli dei dello Stato e della città non possono avere spazio culto tra queste argille dove regna il lupo e l'antico, nero cinghiale, né alcun moro separa il mondo degli uomini da quello degli animali e degli spiriti, ne' le fronde degli alberi visibili delle oscure radici sotterranei". La Basilicata per me e' casa. Dolorosa, silenziosa, meravigliosa. E Levi un uomo straordinario.
Cristo si è daverro fermato a Eboli, dove la strada e il treno abbandonano la costa di Salerno e il mare, e si addentrano nelle desolate terre di Lucania. Cristo non è mai arrivato qui, né vi e arrivato il tempo, ne l'anima individuale, né le speranze, ne il legame tra le cause e gli effetti, la ragione e la Storia. Le stagioni scorrono sulla fatica contadina, oggi come tremila anni prima di Cristo. Per Levi la piccola borghesia, più ancora dei grandi proprietari, è responsabile della miseria contadina. "ll problema meridionale si risolve soltanto con l'opera di tutta l'ltalia, e il suo radicale rinnovamento. Bisogna che noi ci rendiamo capaci di pensare e di creare un nuovo Stato, che non può più essere né quello fascista, né quello liberale, né quello comunista, forme tutte diverse e sostanzialmente identiche della stessa religione statale. Per i contadini, la cellula dello Stato, quella sola per cui essi potranno partecipare alla molteplice vita collettiva, non può essere che il comune rurale autonomo... Questo è quello che ho appreso in un anno di vita sotterranea" scrive Levi. E se vero!
Quello che più ho apprezzato in questo libro sono state le descrizioni dei luoghi. Ho sempre creduto che libri con lunghe descrizioni fossero noiosi, ma in questo libro le parole dipingevano i luoghi con una tale freschezza che sembrava proprio di vederli, sentirli, assaporarli. Descrizioni ricche di significato, mai banali. Molto bello anche il fatto di sentirsele raccontare da una voce, quella del narratore, perfetta per questo testo. Forse, se il libro lo avessi letto, le avrei apprezzate meno?