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Il lato fresco del cuscino: Alla ricerca delle cose perdute

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Le nostre vite sono segnate da oggetti che restano impressi nella memoria, come a scandirla con visioni e suoni che sembrano rimasti lì, a fissarci per sempre. Vittorio Zucconi, instancabile inviato che ha percorso molta parte del mondo, affronta senza paura questo viaggio nel ricordo e ricuce i momenti di una vita popolata da personaggi straordinari.

Così anche gli oggetti si animano e animano la scrittura: ci sono il ticchettio della Lettera 22 paterna a cadenzare le insonnie infantili e il videoregistratore Betamax, frutto dimenticato di anonimi ingegneri della Sony, per sfuggire alla noia asfissiante dei plumbei inverni sovietici. Ci sono i dibattiti metafisici sulla piadina perfetta di Milano Marittima e l’aereo scalcagnato della campagna presidenziale di Bush, che sembrava a ogni momento sul punto di schiantarsi ma offriva in cambio un posto in prima fila nello spettacolo della democrazia. E poi c’è l’ossessione ricorrente, la ricerca “illusoria e passeggera” per eccellenza, quella del lato fresco del cuscino. E può essere un ricordo di bambino – le vacanze in Romagna, l’afa dell’Adriatico e i letti intrisi di sudore – o l’alba della liberazione di Kuwait City, mentre in un albergo rovente di Dammam si cercava solo di dormire per non pensare alla “madre di tutte le guerre”.

Un viaggio nella memoria, una ricerca archeologica che diventa il romanzo di una vita, con quel poco di nostalgia che tutti ci possiamo concedere, ma qui ammaestrata dall’ironia del giornalista di razza.

171 pages, Kindle Edition

First published April 19, 2018

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About the author

Vittorio Zucconi

28 books16 followers
Vittorio Zucconi, nato a Bastiglia il 16 agosto 1944, è un giornalista e scrittore italiano.
Laureato in lettere e filosofia all'Università degli Studi di Milano, è il figlio del giornalista Guglielmo Zucconi (che fu direttore de Il Giorno). Ha la doppia cittadinanza, italiana e, più recentemente, americana.
È stato corrispondente da Bruxelles per La Stampa di Torino, da Parigi per la Repubblica, dalla Russia durante il periodo della Guerra Fredda e dal Giappone. Da diversi anni vive a Washington, dove ricopre l'incarico di corrispondente dagli Stati Uniti per la Repubblica. In passato ha lavorato per il Corriere della Sera e La Stampa.
È attualmente direttore del quotidiano on-line la Repubblica.it e di Radio Capital. Cura inoltre una rubrica sul settimanale D - la Repubblica delle Donne. Dal 2007 tiene corsi estivi di storia italiana contemporanea e di giornalismo per post laureati al Middlebury College (Vermont, USA)
Ha pubblicato vari saggi, insieme al padre ha scritto il libro La scommessa (1993). Ha scritto inoltre un libro per ragazzi, Stranieri come noi (1993)

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Displaying 1 - 14 of 14 reviews
Profile Image for Albus Eugene Percival Wulfric Brian Dumbledore.
587 reviews96 followers
January 16, 2020
L’uomo che sapeva raccontare
Ieri, Repubblica ha portato in edicola questo libro – già pubblicato da Feltrinelli nel 2018 - accompagnandolo con una foto di Zucconi a pagina intera e la scritta “L’uomo che sapeva raccontare: Ironico, curioso, eclettico e appassionato. Repubblica rende omaggio a una delle sue più brillanti penne con il suo ultimo libro. Un viaggio autobiografico attraverso gli oggetti che hanno scandito la sua vita di giornalista e narratore impareggiabile.”.
Non ho mai avuto il privilegio di incontrarlo, ma ai miei occhi, incarnava il modello ideale dell’amico colto, ironico, acuto, cordiale, che senz’altro avrebbe reso più ricca la mia vita. Ma già la lettura dei suoi articoli mi ha regalato nel tempo piccole oasi di piacere.
Grazie, Vittorio.
Nota: ho scritto questo testo il 28 maggio 2019, alcuni giorni dopo la scomparsa di Vittorio Zucconi.
Profile Image for Cirano.
196 reviews12 followers
January 18, 2019
Un libro senza gloria e senza infamia, scorrevole da leggere e a tratti divertente. Il capitolo più toccante è quello riguardante la storia della bambina sopravvissuta all'esplosione dell'atomica Hiroshima: un'intervista particolare concessa all'autore, diversa dalle solite, che si è trasformata in un bel racconto.
43 reviews1 follower
July 5, 2019
Ancora una volta ho apprezzato la scrittura di Zucconi che riesce con semplicità, efficacia, eleganza a parlare direttamente all’anima dei lettori.
Un libro dedicato agli oggetti, questo, alle “cose” di tutta una vita, una autobiografia su di esse che finisce col raccontare la vita stessa dell’autore e anche un po’ la nostra.
Appassionato sin da bambino alla Storia, sceglie di scrivere per riuscire a farne parte, per sentirsi protagonista degli eventi che racconta con straordinaria capacità evocativa. In questo suo ultimo libro , accanto ai ricordi della sua infanzia e giovinezza, rievocati dalla piadina, dalla casa delle vacanze sulla riviera romagnola che ospitava insieme alla sua famiglia un caldissimo forno, compaiono oggetti diversi come i primi videoregistratori usati nella solitudine e nel gelo di Mosca, i giocattoli costruiti con le lattine delle bibite disseminate a milioni in Vietnam da undici anni di presenza americana e venduti come souvenir, la teiera regalategli da una signora sopravvissuta alla bomba di Hiroshima e tante altre “cose “.
Pagina dopo pagina, mi è sembrato di scoprire l’intenzione dell’autore di fare quasi un consuntivo della sua vita, un riordino dei ricordi, “nel mettere le mani nei detriti di una vita, nel decidere che cosa dare al robivecchi e che cosa tenere, mi ero reso conto di quanta parte abbiano avuto le cose e di come anche loro avessero assunto un’anima, che era poi la mia”. E della sua anima va alla ricerca, attraverso i ricordi e scrive questo ultimo libro, lasciandoci un messaggio “ un libro è solitudine. Un dialogo muto con la pagina vuota, nella speranza, nel l’illusione di parlare a chi un giorno ti leggerà, nel riflesso della tua solitudine “. Grazie a scrittori, uomini come lui, anche io mi sento meno sola.
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Profile Image for Soobie is expired.
7,169 reviews133 followers
July 25, 2019
Un uomo, sapendo che forse non gli resta molto tempo, scrive un libro sui quindici oggetti (quattordici più un cane) che più hanno segnato la sua vita.

L'avevo adocchiato su MLOL, ma l'UTI non si decide a rinnovare l'abbonamento e tutte le mie prenotazioni sono andate a farsi benedire. Disgraziati! Così l'ho comprato in occasione dell'uscita con Repubblica in occasione della morte di Zucconi. E finalmente l'ho cominciato.

Nota prima di cominciare. Non mi ero mai accorta di quanto le sue frasi fossero arzigogolate. Ne ho letti alcuni passaggi ad alta voce ai miei genitori mentre aspettavamo la visita dall'oculista. E facevo fatica a trovare l'intonazione giusta a causa dei continui incisi che separavano i verbi dai loro complementi.

È un viaggio nella storia personale dell'autore che si intreccia anche con i grandi momenti storici del secolo scorso. Ci sono le guerre, le aperture di Cuba, le elezioni presidenziali e le Olimpiadi. Ma anche toccanti interviste con gli hibakusha di Hiroshima, che dà vita al capitolo più toccante del libro.

Ho adorato anche il capitolo dedicato al cane ebreo, che si sentiva colpevole di tutto, e quello sull'astinenza di Zucconi da pasta. Strano anche il capitolo finale sui libri e quello su Hillary, con un ritratto che mi va vedere la donna in tutt'altro modo.

Mi sa che vado a pescare anche il libro dedicato ai nativi americani.

Grande giornalista! D non sarà più lo stesso senza di lui.
Profile Image for Gianna.
55 reviews1 follower
March 28, 2021
Ho sempre associato Vittorio Zucconi a La Repubblica e alla figura di un uomo brillante, arguto, tagliente nei modi e a parole. Così sono anche alcuni capitolo del libro: freschi e vivaci. E allora è difficile scollarsi.
L'inizio del libro, soprattutto, incarna esattamente queste pennellate, regalando al lettore la vivacità di un interno casa intimo e personale. Poi quella luce si perde e la prosa sembra stiracchiarsi e mordersi la coda. A tratti.
E allora cosa mi resterà di questo libro? ..la teiera di Hiroshima, di certo, e poi l'odore di sigaretta, la sonorità della Lettera 22.. la spudoratezza del linguaggio.
Un viaggio che merita di essere percorso, insieme tra lo storico e il personale, ricco di aneddoti e oggetti di vita quotidiana.
9 reviews
November 7, 2024
"Il lato fresco del cuscino, alla ricerca delle cose perdute" è stato scritto dal giornalista Vittorio Zucconi ed è fortemente autobiografico: ogni capitolo, infatti, è dedicato ad un oggetto, un animale o una determinata situazione che hanno segnato la vita dello scrittore. La vita privata si intreccia con situazioni storiche come la diffusione della radio, la disastrosa situazione a Cuba, le elezioni presidenziali in America. Ciò che colpisce della scrittura di Zucconi è la sua capacità di sintetizzare i concetti, di arrivare dritto al punto come soltanto un bravo giornalista sa fare, condendo il tutto con molta ironia. È una lettura consigliata, benché non mi abbia appassionato.
99 reviews2 followers
July 29, 2019
È il primo libro di zucconi che leggo . scrittura scorrevole , grande senso dell 'humor e dell 'ironia. Va avanti facile facile attraverso il racconto di esperienze familiari, lavorative e ludiche. Traspare un incrollabile ottimismo di chi, pur avendo vissuto e descritto pagine della storia e della vita quotidiana non sempre facili ,crede fermamente che ci sia sempre il lato fresco del cuscino che possa dare un po' di sollievo ,forse effimero, ma anche per questo da ricercare con caparbietà e speranza.
Profile Image for Brunetta.
24 reviews6 followers
May 15, 2018
Che dire. Libro da comodino, da leggere a rate per rilassarsi e svagarsi un po'.
Belle le storie, come raccontate da uno zio...
Profile Image for Fabio.
230 reviews14 followers
May 26, 2019
Senza infamia e senza lode.
Per chi, come me, apprezza lo stile di Vittorio Zucconi è sicuramente un libro piacevole e leggero. Da leggere di tanto in tanto visto che ogni capitolo è a sé stante.
Narrando di oggetti (ma non solo visto che parla anche del suo cane) della vita quotidiana e dell'impatto che hanno avuto nella nostra vita ci si può' qua e là identificare.
Attraverso gli oggetti pero', sorpresa, si scoprono anche raggi di storia per esempio quando ricorda i suoi trascorsi in giro per il mondo.
Non rimarrà impresso nella memoria, ma di sicuro è piacevole e scorrevole.
===
Post commento: oggi 26 maggio 2019 piangiamo la sua scomparsa. Col senno di poi capisco di più il senso del libro. Pertanto lo rivaluto ancor di più.
Profile Image for Miki.
455 reviews3 followers
March 31, 2020
Una raccolta avvincente di frammenti di vita, aneddoti strazianti o divertenti, riflessioni mai banali, viaggi di lavoro e di piacere, dall'infanzia agli anni più recenti, che prendono spunto dagli oggetti quotidiani di una vita vissuta in diverse parti del mondo, a cavallo di epoche che sembrano immensamente distanti ma tutte parti della vita dell'autore.
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