« Qu’est-ce que ça veut dire être en vie ? – Pour moi, c’est comme une chanson, vous la savez par coeur, elle vous semble stupide, toujours la même, tout le monde la connaît, mais quand il vous arrive de la chanter à nouveau, elle vous donne le frisson… » Caterina vit à Rome, a un travail qu’elle aime, un mari et deux enfants. Un destin inespéré pour la petite orpheline de Campanie. Quand les corps sans vie de sa mère adoptive et de son compagnon, Sebastiano, sont retrouvés dans une chambre d’hôtel à Athènes, Caterina décide de s’y rendre, seule. À son arrivée, elle est rejointe par le fils de Sebastiano. Ils ont le même âge, sont liés par la même douleur. Pourtant, tout en lui l’irrite, la dérange, et l’attire. Au cours de ces quelques jours intenses, ils vont revisiter leur enfance et faire ressurgir un passé au goût d’interdit et de liberté. Et se sentir, enfin, vivants.
Cristina Comencini is an Italian film director, screenwriter and novelist.
She is one of four daughters of Italian film director Luigi Comencini. She attended with her sisters le Lycée français Chateaubriand (Rome).
Cristina Comencini's 2005 film The Beast in the Heart , based on her own novel La bestia nel cuore, was nominated for an Academy Award for Best Foreign Language Film. Her upcoming film When the Night is scheduled to compete in competition at the 68th Venice International Film Festival in September.
Ho letto quasi tutti i libri di questa splendida autrice e anche questo mi ha conquistato. Sentimenti profondi e due personaggi che non possono lasciare indifferenti.....
Che bella la Grecia! Tra dolorose introspezioni viene descritto il clima, il paesaggio, il cibo con colori, profumi e sentimenti che lasciano il segno. Bello!
" D'altronde le fotografie servono a questo, no? A ricordare le persone morte, i bambini che non siamo più, i giovani che ora sono vecchi."
" Se i cani sapessero scrivere, metterebbero molti punti esclamativi."
" Prolungava ogni cosa che stava per finire, come se solo nell'attimo finale ci fosse una probabilità di sentirsi meglio."
Anche questo romanzo è scritto da una regista che amo molto, e per questo ero curiosa di leggere un suo romanzo. "Essere vivi" è il più recente, pubblicato nel 2016, ed è un libro prevalentemente introspettivo. Caterina, ora madre e moglie come tante, ha alle spalle un'infanzia a dir poco scioccante; nata con un difetto congenito, una gamba vistosamente più corta dell'altra, in una famiglia povera ed ignorante, passa le sue giornate ignorata da tutti e in compagnia del cane, nel suo stesso recinto. Non riesce ad esprimersi nè a muoversi come vorrebbe e nessuno l'aiuta o si cura di lei più di tanto, sembra più che altro essere un peso per la sua prima famiglia, di cui sarà l'unica superstite a causa di un incendio, e in seguito a cui verrà adottata da una nuova famiglia. La sua nuova madre segnerà il grande cambiamento di rotta della sua vita; una donna energica, passionale, positiva, che deciderà di renderla una ragazza normale a tutti i costi, contro ogni parere anche medico, e farà di tutto per farle cancellare il suo passato. Caterina però ha bisogno di fare i conti con quel passato terribile, e riuscirà a farlo solo quando la madre verrà trovata morta, insieme al compagno, in una stanza di un albergo in Grecia. Caterina dovrà riconoscere il cadavere della madre insieme a Daniele, figlio del suo compagno e per lei un perfetto sconosciuto, con cui si renderà presto conto di avere molte cose in comune. Entrambi rivivranno frammenti della loro infanzia che avevano sepolto e dimenticato per anni, Caterina riuscirà finalmente a conoscersi per quella che è e che è stata.
La Comencini riesce ad entrare nella mente dei suoi personaggi in modo eccellente, e descrive con maestria e grande fascino i pittoreschi paesaggi greci. Il mistero della morte della madre di Caterina e del suo compagno è l'aspetto centrale della storia, intorno a cui si snodano tutti gli altri eventi; l'incontro tra lei e Daniele, i loro visionari ricordi, i racconti delle persone con cui le "vittime" hanno vissuto gli ultimi periodi della loro vita... Un libro impegnativo senza essere nè troppo lungo nè pesante, una lettura interessante.
Étonnante histoire de cette fille venant chercher le corps de sa mère adoptive, qui s'est suicidée avec son 2ème mari dans une chambre d'hôtel à Athènes. Elle va partager ce moment difficile avec le fils de cet homme. Cet événement va faire remonter les souvenirs qu'elle pensait avoir oubliés à jamais. L'histoire est très intéressante, l'impact de nos enfances sur toute notre vie est traité avec beaucoup de finesse. Mais cependant, ce livre me laisse une impression mitigée : c'est bien écrit, c'est intelligent, bien construit, malgré un peu de lenteur voir d'ennui de temps en temps mais les personnages sont parfois très déconcertants.
L'ho iniziato senza troppo entusiasmo, pronta a lasciarlo se avessi percepito quell'aura di introspezione prolissa che mi aveva infastidito negli altri libri di Cristina Comencini che avevo letto. E invece ho incontrato una bella storia che si svolge per gran parte in Grecia e dunque mi ha ben disposto. Solo verso la fine il racconto ha imboccato la piega delle troppe parole, troppe spiegazioni, rovinandolo un po'.
Mi è piaciuto al 50%. Ha raccontato la sofferenza della malattia, di un passato che non si può cancellare perchè fa parte di te, non lo puoi nascondere o fare finta che non sia mai esistito, perchè prima o poi dovrai farne i conti. Ritornerà come un boomerang, travolgendoti. NOn mi ha convinto,il finale non mi è piaciuto per me è no!