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Nuovo Medioevo
Pubblicato a Berlino nel 1923, grazie alla sua prosa incalzante e visionaria e alle sue intuizioni sorprendenti, Nuovo Medioevo è il libro che ha dato a Berdjaev celebrità internazionale.
«Le riflessioni di Berdjaev sembrano scritte ieri, dense come sono di quell’impasto di rifulgente ossessione per la modernità e senso della fine che fanno il nostro pane quotidiano. Impressionante, in specie, l’analisi del ritorno al divino» - Mario Fortunato, «La Stampa»
«La rivoluzione in Russia c’è stata. Questo è un fatto, e non resta che prenderne atto. Constatare un fatto non vuol dire apprezzarlo. La rivoluzione è un fenomeno naturale, come il terremoto in Giappone, e non ha senso discutere se riconoscerla oppure no. La Rivoluzione russa è una grande disgrazia. Non vi è mai stata una rivoluzione felice. Ma le rivoluzioni sono opera della saggezza divina, e per questo i popoli hanno molto da impararne»
Pubblicato a Berlino nel 1923, grazie alla sua prosa incalzante e visionaria e alle sue intuizioni sorprendenti, Nuovo Medioevo è il libro che ha dato a Berdjaev celebrità internazionale. Il filosofo russo articola la sua concezione della storia a partire dal Rinascimento, quel momento in cui in Italia, e in Europa, si raggiunsero le vette più alte del pensiero e della produzione artistica: da Giotto a Michelangelo, da Dante a Piero della Francesca. La vera forza propulsiva del Rinascimento, però, va scovata nella convivenza tra la spiritualità cristiana medievale e una nuova visione del mondo, l’umanesimo. Se la modernità non è altro che la storia del progressivo smarrimento dei valori cristiani in favore della completa egemonia dell’umanesimo, la Rivoluzione russa rappresenta la loro completa dissoluzione e il fallimento dell’umanesimo stesso. Questo deserto spirituale, però, non è un esito, ma solo un’ulteriore tappa della storia: a riscattarci da questa condizione sarà il Nuovo Medioevo. Non un’epoca buia, ma un periodo di rifioritura spirituale e culturale.
«Le riflessioni di Berdjaev sembrano scritte ieri, dense come sono di quell’impasto di rifulgente ossessione per la modernità e senso della fine che fanno il nostro pane quotidiano. Impressionante, in specie, l’analisi del ritorno al divino» - Mario Fortunato, «La Stampa»
«La rivoluzione in Russia c’è stata. Questo è un fatto, e non resta che prenderne atto. Constatare un fatto non vuol dire apprezzarlo. La rivoluzione è un fenomeno naturale, come il terremoto in Giappone, e non ha senso discutere se riconoscerla oppure no. La Rivoluzione russa è una grande disgrazia. Non vi è mai stata una rivoluzione felice. Ma le rivoluzioni sono opera della saggezza divina, e per questo i popoli hanno molto da impararne»
Pubblicato a Berlino nel 1923, grazie alla sua prosa incalzante e visionaria e alle sue intuizioni sorprendenti, Nuovo Medioevo è il libro che ha dato a Berdjaev celebrità internazionale. Il filosofo russo articola la sua concezione della storia a partire dal Rinascimento, quel momento in cui in Italia, e in Europa, si raggiunsero le vette più alte del pensiero e della produzione artistica: da Giotto a Michelangelo, da Dante a Piero della Francesca. La vera forza propulsiva del Rinascimento, però, va scovata nella convivenza tra la spiritualità cristiana medievale e una nuova visione del mondo, l’umanesimo. Se la modernità non è altro che la storia del progressivo smarrimento dei valori cristiani in favore della completa egemonia dell’umanesimo, la Rivoluzione russa rappresenta la loro completa dissoluzione e il fallimento dell’umanesimo stesso. Questo deserto spirituale, però, non è un esito, ma solo un’ulteriore tappa della storia: a riscattarci da questa condizione sarà il Nuovo Medioevo. Non un’epoca buia, ma un periodo di rifioritura spirituale e culturale.
184 pages, Paperback
First published January 1, 1923
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Community Reviews
Displaying 1 - 8 of 8 reviews
November 3, 2025
Doskonałe! Chwilami nieco niedzisiejsza, ale warto czytać całość, bo w ogólnym rozrachunku zadziwiająco aktualna. Niektóre myśli, jak choćby kwestia utopii (kto tak naprawdę był w historii utopistą i jaki świat dziś zbudować łatwiej), nabierają dziś nowych znaczeń. Sama koncepcja Nowego Średniowiecza (nie w prymitywnym, ale właśnie bierdiajewowskim rozumieniu) nad wyraz aktualna. Przydałby się kolejny Lech Jęczmyk, który przyłożyłby tę koncepcję do świata za oknem, żeby pokazać, jak bardzo jest celna.
May 28, 2020
Interesting essay about a coming new "religious", "irrational" world, a new "middle ages." Some Maistrian notes perhaps??? Contact with the Bolshevik revolution, woman's role in the new age and the Tyutchev citations that tie this new period to the force of "twilight", "night."
"В предчувствии ночи нужно духовно вооружиться для борьбы со злом, обострить способность его различения, вырабатывать новое рыцарство. Прилив растет и быстро нас уносит / В неизмеримость темных волн... / И мы плывем, пылающею бездной / Со всех сторон окружены..."
"В предчувствии ночи нужно духовно вооружиться для борьбы со злом, обострить способность его различения, вырабатывать новое рыцарство. Прилив растет и быстро нас уносит / В неизмеримость темных волн... / И мы плывем, пылающею бездной / Со всех сторон окружены..."
May 12, 2020
Назвав наступающее время средневековьем автор был несколько оптимистичен
Read
April 5, 2024nie mnie oceniać, aczkolwiek ciekawa perspektywa
May 1, 2016
"Kaźda rewolucja jest ohydna. Każda rewolucja jest nieudana. Nigdy w historii nie było udanych rewolucji."
Wyprawa z Bierediajewem w lata 20 rosyjskiej myśli emigracyjnej to zmierzenie się z dziełem tak bliskim Spenglerowi, a jednocześnie tak mocno nacechowany, myśleniem teologiczny, prawosławnym. Wielu sprowadza jego sławny esej o Nowym Średniowieczu, że chce jego powrotu, widać mało kto dokładnie go czyta... Wielu widziało gloryfikacje rycerstwa, które madchodzi od strony faszyzmu, ale to jest jego krytyka, pokazuje faszyzm, jako drugą stronę komunizmu, kolejny projekt humanizmu, u skraju nowożytności, której widać już koniec.
Wyprawa z Bierediajewem w lata 20 rosyjskiej myśli emigracyjnej to zmierzenie się z dziełem tak bliskim Spenglerowi, a jednocześnie tak mocno nacechowany, myśleniem teologiczny, prawosławnym. Wielu sprowadza jego sławny esej o Nowym Średniowieczu, że chce jego powrotu, widać mało kto dokładnie go czyta... Wielu widziało gloryfikacje rycerstwa, które madchodzi od strony faszyzmu, ale to jest jego krytyka, pokazuje faszyzm, jako drugą stronę komunizmu, kolejny projekt humanizmu, u skraju nowożytności, której widać już koniec.
January 29, 2013
First section on the Renaissance is very interesting - the rest is somewhat dated.
November 6, 2016
Бердяев часто ошибается в предсказании мелких деталей, но очень верно прозревает что-то важное.
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