Mentre Catania è avvolta da una pioggia di ceneri dell'Etna, nell'ala abbandonata di una villa signorile alle pendici del vulcano viene ritrovato un corpo di donna ormai mummificato dal tempo. Del caso è incaricato il vicequestore Giovanna Guarrasi, detta Vanina, trentanovenne palermitana trasferita alla Mobile di Catania. La casa è pressoché abbandonata dal 1959, solo Alfio Burrano, nipote del vecchio proprietario, ne occupa saltuariamente qualche stanza. Risalire all'identità del cadavere è complicato, e per riuscirci a Vanina servirà l'aiuto del commissario in pensione Biagio Patanè. I ricordi del vecchio poliziotto la costringeranno a indagare nel passato, conducendola al luogo dove l'intera vicenda ha avuto inizio: un rinomato bordello degli anni Cinquanta conosciuto come «il Valentino». Districandosi tra le ragnatele del tempo, il vicequestore svelerà una storia di avidità e risentimento che tutti credevano ormai sepolta per sempre, e che invece trascinerà con sé una striscia di sangue fino ai giorni nostri.
Cristina Cassar Scalia è originaria di Noto. Medico oftalmologo, vive e lavora a Catania. Sabbia nera (Einaudi 2018 e 2019), il suo primo romanzo con protagonista il vicequestore Vanina Guarrasi, ha conquistato lettori e critici. I diritti sono stati venduti all'estero e opzionati per il cinema e la tv. Sempre per Einaudi ha pubblicato La logica della lampara (2019).
Agosto è iniziato, agosto è il mese ufficiale per me più odioso dell'anno quindi la letteratura mi deve venire incontro con roba semplice, roba senza troppo impegno ma intelligente, roba che non mi faccia pensare ad altro se non alle parole che sto leggendo.
Di solito agosto è il mese dei gialli, che non amo e che non leggo mai. Poi ci sono le eccezioni tipo Montalbano. Mi sembrava una buona cosa, insieme alla borsa Einaudi, prendermi questa considerata una cosa simile. Povera Cristina, che palle che deve essere che se scrivi camurria in un libro sei subito a Vigata. Invece a me il commissario Vanina mi è proprio piaciuto e mi è piaciuta quella Sicilia raccontata lì come mi piace quella che racconta Camilleri. Ma forse, anziché stare a trovare somiglianze, non è semplicemente che sono due bravi a raccontarla?
Non commento la trama, la storia e le indagini perché, giuro, non ne capisco niente. Perdo i particolari importanti, non mi ricordo i personaggi e spesso mi trovo a chiedermi chi sia questo o che faccia quell'altro. Ma è colpa mia che leggo leggera, con poca attenzione, mi interessa più stare incollata ad una realtà che non sia la mia attuale. Ma devo dire che mi è piaciuto, sono stata bene a Catania sotto la cenere dell'Etna.
No ha estado mal, pero... le ha faltado bastante ritmo, en ocasiones parecía que no avanzaba. Si esta buscando un thriller con alto ritmo no es este libro, es mas del estilo mediterráneo, sosegado, con calma, deleitándose con los paisajes y las comidas, al estilo Montalbano. Si es cierto que es un caso difícil de resolver ya que tuvo lugar hace más de 50 años!! Me ha gustado tanto la protagonista como la ambientación de la isla de Sicilia, concretamente de la región de Catania. Si es cierto que a veces me hacia algo de lio con el resto del grupo policial.. El final me ha parecido algo frío pero casi acierto con el culpable!! Valoración: 6/10 La ceniza volcánica del Etna cubre la ciudad de Catania y la subcomisaria de la Policía Judicial, Giovanna Garrasi, conocida como Vanina, se enfrenta a un nuevo caso: descubrir qué esconde el cadáver de una mujer aparecido en una villa de Sciara. Las circunstancias no pueden ser más extraordinarias: la casa, de aire señorial y prácticamente abandonada desde 1959, se encuentra en ruinas y el cuerpo está momificado. Identificar el cadáver y determinar la causa de la muerte será como atravesar el túnel del tiempo. Décadas atrás, la villa ya fue el escenario de un famoso crimen. ¿Estarán relacionadas ambas muertes? En su empeño por aclarar el misterio, la subcomisaria encontrará un aliado inesperado: el comisario Biagio Patanè, quien, aburrido por la jubilación, estará encantado de rebuscar en sus recuerdos para ayudarla. La tenaz subcomisaria sacará a la luz una sorprendente historia de avaricia y rencor que todos creían enterrada, pero que se arrastrará hasta el presente dejando tras de sí un rastro de sangre.
Buon esordio, per quanto mi riguarda, con la Cassar Scalia. Scrittura molto scorrevole, con un distillato di dialetto assai piacevole, indicazioni culinarie comprese. Ambientazione suggestiva con l’Etna in eruzione e la coltre nera di cenere che ricopre ogni cosa. Personaggi ben costruiti che spiccano per la loro “normalità”. Niente supereroi. Evviva! Anche la storia è interessante: il ritrovamento dei resti mummificati di una donna fa riaprire un caso vecchio di quasi sessant’anni; naturalmente ci saranno risvolti pesanti anche nel presente. Gli indizi sono disseminati con maestria, non ci sono colpi di scena eclatanti e non è difficile arrivare alle conclusioni, ma il tutto è ben miscelato e molto godibile, storie personali dei protagonisti incluse, che però - essendo accennate di striscio - non appesantiscono la trama e soprattutto non la spezzettano. Altro evviva!!!
Vanina Guarrasi mi piace molto, perciò seguirò senz’altro le altre sue storie, con la speranza che non deviino dall’impronta che ha questa. E spero di incontrare ancora il simpaticissimo Patanè!
🇮🇹 3°G20: Sicilia 🌏 LdM - Mini sfida Oceania: task 24
novela negra bien escrita, con un desarrollo ágil y con trasfondo cotidiano que me ha encantado, no dejéis de conocer a Vanina Garrasi, esta subinspectora ha llegado para quedarse.
"Era come se il vento di sud che aveva liberato la città dalla pioggia vulcanica avesse iniziato a dissolvere anche la caligine nera che avvolgeva quell’indagine."
Primo romanzo con protagonista il vice-questore Giovanna Guarrasi detta Vanina, alle prese con un cold case dopo il ritrovamento in una villa di un corpo mummificato.
Lettura godibile nonostante si regga su alcune macchiette tutto sommato inutili come ad esempio la bellissima Marta totalmente all’opposto della protagonista: alta, magra, del Nord e soprattutto vegana e quindi esangue Vs. una Guarrasi dedita ad ogni sorta di leccornìa della succulenta gastronomia siciliana.
La storia è un po' traballante ma la piacevolezza di questa lettura è soprattutto nelle atmosfere di una Sicilia che amo profondamente. Tra Catania dove è la Montagna a fare da padrona e la splendida provincia con le sue campagne e le sue spiagge.
La sabbia nera è la cenere vulcanica che ricopre ogni cosa e come un crimine irrisolto nel passato necessita di una bella spazzata…
Ho alternato la lettura all’ascolto dell’audiolibro. Complimenti alla voce narrante di Chiara Anacito che interpreta egregiamente storia e dialoghi.
Me gustó. Bien escrita, buena ambientación, entretenida aunque lenta a ratos. Le quito estrellas ya que es el tipo de novelas en donde el autor le esconde cosas al lector, un fastidio innecesario a mi modo de ver.
La historia comienza cuando es escontrada en una parte abandonada desde 1959 de una casa en Catania, Sicilia, el cadáver de una mujer dentro de un montacargas. No se sabe quién es, ni cómo murió pero se sospecha que fue asesinada. Ahí es cuando entra en acción la subcomisaria Giovanna Garrasi y su equipo, y más adelante el comisario retirado Biagio Patanè quién trabajó en el caso del asesinato del dueño de la casa en 1959. La investigación comienza y hay que encontrar la conexión entre ambos casos. El problema es que después de tantos años, los testigos o han muerto o hay que fiarse de lo que puedan recordar de ese entonces.
Me ha gustado mucho todo el equipo policial, especialmente Vanina y el viejo comisario . Hay mucha descripción de Catania, la comida, el Etna y se hablan de las diferencias que hay con Palermo (de donde es Vanina). Me llama mucho la atención leer el segundo especialmente por este final. 3,5 🌟
Piacevole è la prima parola che mi viene in mente pensando a questo libro. I personaggi, le atmosfere, la trama: tutto scorre con facilità ed arrivati alla fine ci sembrerà di conoscere da sempre Vanina Guarrasi e la sua squadra. Gran parte del merito va proprio a lei, Vanina Guarrasi, una protagonista che coinvolge e convince; non che l'archetipo della donna forte e tormentata sia una novità, ma qui l'autrice riesce ad infonderle un tocco personale, rendendola una figura più complessa di quel che appare a prima vista e soprattutto estremamente "normale": normalità che non si applica solo a lei, infatti in tutto il libro non ci sono supereroi o antagonisti, solo gente realisticamente imperfetta che si può apprezzare un momento e detestare quello successivo. Protagonista forse anche più del vicequestore è Catania, si vede che l'autrice non solo la conosce bene ma la ama profondamente. Certo ogni tanto questa autocelebrazione può diventare stucchevole (della vecchina che ogni sera se ne spunta con una specialità tipica avrei fatto a meno volentieri, ad esempio), ma nel complesso contribuisce a creare un'ambientazione vivida e credibile. La trama mistery non brilla in nessun modo, molte cose si capiscono troppo presto e l'unico piccolo colpo di scena arriva troppo tardi e troppo all'improvviso per interessarci veramente, però questo è un giallo atipico in cui quel che importa è il contorno, sfido chiunque a non essersi interessato molto più alle vicende personali dei personaggi che al caso. Buon esordio, proseguirò sicuramente la serie anche perché con quel finale non si può fare altrimenti.
Me ha gustado muchísimo,tanto la manera de escribir de la autora,los personajes,la ambientación que te dan ganas de ir a ésa zona de Italia.Pronto seguiré con la saga.
Il vicequestore aggiunto Giovanna Guarrasi, detta Vanina, è la protagonista di questo bel giallo ambientato in Sicilia, scritto da Cristina Cassar Scalia, originaria di Noto, ma catanese d’adozione.
Sarà l’ambientazione a me familiare, saranno le catanesate descritte nella storia, sarà che l’ho letto mentre mi trovavo in vacanza a Catania e l’Etna, come nel racconto, era in piena attività (anche troppa), ma devo confessare di essere stato così preso da questo romanzo da cercare ogni scusa buona per mollare tutto e continuarne la lettura fino alla fine.
Sono certamente di parte, comunque aspetto l’immancabile sequel.
Me ha encantado. De lo mejor que he leído en lo poco que llevamos de 2022. Una novela negra al estilo clásico, sin recrearse en detalles morbosos (tal y como está tan de moda últimamente) y con una comisaria a la que es difícil no querer en cuanto llevas unas pocas páginas (es el comisario Montalbano en mujer). La ambientación me ha parecido maravillosa y la ceniza volcánica del Etna es casi un personaje más. Qué gusto de novela, de verdad. La recomiendo muchísimo.
Siento que la algo le faltó, el desarrollo ha ido a cuenta gotas y se me ha hecho largo. La historia es buena no lo niego, los personajes están bien perfilados; Vanina, el forense y Fragapane para mi los mejores. La pluma de la autora me ha gustado no la conocía y seguramente le de otra oportunidad con alguna otra de sus novelas, pero esta se me ha hecho un poco cuesta arriba. No todo puede ser bueno en esta vida jeje.
«Entrando in casa della portinaia, Vanina si sentì un po’ Maigret. C’era sempre una portinaia, nei gialli di Simenon, con tanto di ragazzini e gatti che giravano per casa.». Primo, folgorante incontro con la mamma di Giovanna “Vanina” Guarrasi, vicequestore di Catania. Cristina non sarà Simenon e nemmeno Camilleri o, dio ce ne guardi!, Verga o Pirandello, ma io credo che grazie allo stile brillante e accattivante dei suoi libri, la ragazza... si farà, anche se ha le spalle strette...
Un bel giallo dalle atmosfere siciliane. Una storia convincente e personaggi credibili. La prima indagine del vice questore "Vanina" Guarrasi e della sua squadra merita la lettura.
Gracias a Duomo Ediciones por el envío del ejemplar.
Cristina Cassar Scalia ha sido comparada con Andrea Camilleri y su serie del Inspector Montalbano. Como no he leído nada de Camilleri no sé si la comparación es acertada o no, lo que si sé es que “Arena Negra” me ha encantando y que la serie de la Inspectora Vanina Garrasi tiene todos los ingredientes que me gustan en una novela de misterio, desde un caso complejo que se remonta al pasado, hasta unos personajes y una ambientación espectacular.
La ciudad de Catania está envuelta en una lluvia de ceniza volcánica del Etna cuando el derrumbe casual de una pared en una villa de Sciara da lugar a la aparición de un cadáver momificado. La villa estaba prácticamente abandonada desde 1959 por lo que Vanina y su equipo lo tendrán muy complicado para averiguar de quién se trata y la fecha a la que se remonta el crimen, pero su cabezonería pronto dará sus frutos y podrán establecer lazos con otro crimen cometido hace 60 años.
Decir que “Arena Negra” me ha gustado es quedarse corto. Tiene todo el regusto de las historias de misterio clásicas. Aquí no hay tiros, persecuciones, descripciones morbosas ni otros elementos de thriller. La historia se centra en la investigación y en los personajes. ¡Y menudos personajes! Me han gustado todos, del primero al último.
Aunque al principio puede costar un poco tener identificados a todos los personajes (especialmente a los policías), pronto uno se siente parte del equipo y se les coge cariño (incluido Lo Faro 😅). Vanina es una gran protagonista. A pesar de su pasado, del que vamos conociendo pinceladas poco a poco a lo largo de la historia, no deja que éste sea el que la defina en la actualidad y no es la típica policía “abducida” por sus traumas pasados. En mi opinión, el personaje tiene mucho recorrido por delante y más ¡después de ese final!
Otro de los elementos de la novela que me encantó fue la relación de Vanina con el comisario jubilado Patanè. Formaron un gran tándem y espero que vuelva para próximas entregas.
Catania es un personaje más de la historia, pudiendo casi sentir la ceniza del Etna caer sobre nuestras cabezas y oler las delicias catanesas que su vecina Bettina prepara para Vanina. Como es habitual en los libros situados en Italia, se recomienda no leer con el estómago vacío. 😄
El misterio resulta muy intrigante. Las dificultades de enfrentarse a un crimen cometido hace 60 años hacen que tanto Vanina como el lector tengamos que estrujarnos las neuronas para intentar encontrar al culpable.
Fantástico arranque para una serie que tiene toda la pinta de convertirse en una de mis favoritas dentro del género. Ahora solo queda cruzar los dedos para que los siguientes libros sean traducidos pronto al español (por ahora hay cuatro más). Eso o ponerme a estudiar italiano YA!!
Pallido esordio per i miei gusti. Al momento non ricordo giallisti siciliani con cui tentare un confronto (nemmeno Camilleri, da me non ancora letto!) ma pensavo di ritrovare la stessa verve di altri giallisti napoletani (da Diego Lama a De Giovanni) che tanto ho amato. Invece no. Il vicequestore Guarrasi non mi ha conquistata, l’ho trovata forzatamente stereotipata, col risultato di apparire scialba. E la trama risulta pensante, infarcita di troppi personaggi. Insomma, mi ha detto poco, al di là dell’ambientazione da cartolina, che tuttavia non salva una storia troppo prolissa e non abbastanza avvincente.
Vanina Guarrasi is commissaris van politie in Catania, aan de voet van de vulkaan de Etna, waar ze met haar team de meest ingewikkelde misdrijven oplost. Vanina draagt altijd een wapen, heeft een kleine maar dure garderobe en is gek op eten, al zal ze zelf nooit koken. Vastberaden bestrijdt ze de Siciliaanse misdaad, ook als dat haar eigen leven in gevaar brengt.
Terwijl een klein dorpje onder aan de Etna gehuld is in een mist van as, wordt een gruwelijke ontdekking gedaan in een eeuwenoude villa: op de bodem van de liftschacht ligt het gemummificeerde lichaam van een vrouw, een zijden sjaal hangt nog om haar schedel. Haar dure torselet, parelketting en make-updoosje zien eruit alsof ze uit een lang vervlogen tijd komen. De politie staat voor een raadsel.
Vandaag is het dan mijn beurt in de blogtour en hieronder lees je mijn mening.
'Zwart zand' is het eerste deel met Vanina Guarrasi in de hoofdrol. Ze is commissaris van de politie. Al redelijk snel wordt het gemummificeerde lichaam van een onbekende vrouw gevonden. Dit vond ik interessant om te lezen en het riep meteen een heleboel vragen bij mij op.
Vanina wordt op deze zaak gezet en ze moet, samen met haar collega's, uitzoeken wie de vrouw is. Samen met haar ga je terug naar het verleden...
Deze zaak vond ik interessant, maar het duurt daarna behoorlijk lang voordat er weer wat gebeurd. De omgeving van Sicilië wordt wel erg goed omschreven en de schrijfstijl van deze auteur is ook erg prettig.
Vanina is overigens een interessant persoon en je leert haar dan ook steeds beter kennen. Er komen wel behoorlijk wat namen voorbij, dus je moet wel goed erbij blijven met je hoofd.
'Zwart zand' was oké om te lezen, maar ik had gehoopt dat ik wat enthousiaster over het verhaal zou zijn. Het begin is namelijk echt heel goed en mysterieus, maar daarna zwakt het weer wat af en het duurt gewoon lang voordat de spanning weer toeneemt.
Gelukkig zijn er ook een heleboel mensen erg enthousiast over dit verhaal, dus laat je absoluut niet door mij tegenhouden!
Ik wil @uitgeverijmarmer heel erg bedanken voor het recensie-exemplaar! Morgen lees je de recensie bij @dekoukleumpjes.
Me apetecía mucho leer la primera entrega de la saga de la subcomisaria Vanina Garrisi, y más después de leer la reseña de Javier (diagnosisbookaholic). La experiencia ha sido buena: Sicilia como escenario ya es un punto a favor, y el hecho de que sea una historia con misterio y con muy poca violencia, como las clásicas novelas detectivescas, me ha agradado. Sus personajes son interesantes, sobre todo la protagonista, de la que vamos conociendo su pasado poco a poco a medida que avanza la trama. Es una mujer valiente, constante, testaruda, reivindicativa y con una historia muy dura enraizada en la violencia endémica de la isla. También estupendo el comisario retirado Biagio Patanè, motivadísimo, inteligente e intuitivo, un contrapunto fenomenal para Vanina y clave para descubrir qué ocurrió cincuenta años atrás.
¿Qué es lo que no me ha gustado tanto? Que la trama se complique innecesariamente en la resolución de un doble asesinato, con momentos en los que me perdía un poco; que los malos sean muy malos, que haya algunas situaciones previsibles y que algún personaje que yo consideraba importante en la resolución quede desdibujado. He echado de menos la crítica y la ironía de Montalbano, pero me ha encantado pasear por Catania, ver el Etna en erupción y disfrutar de las puestas de sol. En conclusión: bien, como para seguir con alguna otra de las novelas de Cassar Scalia.
Η Αίτνα βρυχάται κι έχει γεμίσει την Κατάνια με στάχτη, όταν ένα μουμιοποιηνένο πτώμα, ανακαλύπτεται σε μια εγκαταλειμμένη πτέρυγα μιας ακατοίκητης βίλας. Η υποδιευθύντρια Βανινα Γκουαράζι, αναλαμβάνει την εξιχνίαση μιας υπόθεσης, που όσα περισσότερα ανακαλύπτουν, τόσο περιπλέκονται τα πράγματα και μάλλον συνδέεται με μια παλιά δολοφονία στην ίδια βίλα, πριν από 50 και πλέον χρόνια. Όταν ένας συνταξιούχος αστυνομικός εμφανίζεται στο γραφείο της, η Βανινα, αντιλαμβάνεται ότι μπορεί να τη βοηθήσει να ανακαλύψει τι πραγματικά συνέβη τότε που οδήγησε στο τώρα.
Η συγγραφέας τοποθετεί την ιστορία της στη Σικελία, κι έχει ως ηρωίδα μια οξυδερκή επιθεωρήτρια, που αφού εργάστηκε στη Δίωξη Οργανωμένου Εγκλήματος, επέλεξε την Κατάνια για να ρίξει λίγο τους τόνους στη ζωή της. Πλαισιωμένη από μια ομάδα που εμπιστεύεται το ένστικτο της χωρίς πάντοτε να καταλαβαίνει τον συλλογισμό της, προσπαθεί να λύσει μία ή μήπως 2 από τις πιο περίεργες υποθέσεις. Η στάχτη του ηφαιστείου,δημιουργεί ένα σκοτεινό σκηνικό, το οποίο αναλαμβάνει να εξισορροπήσει η αγάπη της Βανινα για το φαγητό και τον παλιό ιταλικό κινηματογράφο. Μια ηρωίδα καθημερινή, ανθρώπινη, χωρίς δαίμονες αλλά με πληγές που ακόμη εξακολουθούν να αιμορραγούν.
Ιταλικό αστυνομικό θα μου πείτε? Ω ναι! Θα απαντήσω!! Ω ναι!
Un poliziesco molto intrigante, finalmente non scritto come una sceneggiatura (anche se e'politicamente corretto abbastanza per farne una serie tv, e infatti ne hanno gia' acquisito i diritti tv e cinema). Devo dire che di solito prediligo i gialli ambientati dal 1945 in giu' (ho fatto un'eccezione solo per la serie di Cormoran Strike), ma questo della Cassar Scalia mi ha preso sin dall'inizio, con queste descrizioni di Catania non solo accurate ma anche "affettuose", ti sembra di vedere la cenere nera dell'Etna, di sentire i profumi della montagna, del mare, degli arancini e dei manicaretti catanesi di Bettina, la vedova che si prende un po' cura di Vanina, il vicequestore protagonista del libro. C'e' anche una grande tragedia nel suo passato ed un amore tormentato, ma il racconto non scade mai ne' nel patetico ne' nel melenso, e' sempre tutto ben equilibrato. Speriamo che il secondo libro sia all'altezza del primo, io me lo auguro.
Aspettative confermate. Un giallo classico: assassinio, indagine, soluzione; finalmente un giallo alla cui soluzione ci si può avvicinare senza temere che esca all'improvviso chissà quale colpo di scena. Personaggi con caratteristiche ordinarie che li rendono "uno di noi". Particolarmente interessante il fatto che OGGI si indaghi su un omicidio di 50 anni prima, due mondi diversi, ma che si intersecano. Ci sono alcuni punti deboli, che danno un po' la sensazione di esservi stati inseriti al l'unico fine di dare inizio ad una "serie", quindi vediamo se reggono ai capitoli successivi. Auspico che la Cassar Scalia non ceda alla quantità, ma salvaguardi questa qualità.
si riscatta nella seconda metà, trovando finalmente il ritmo giusto ma il plot è prevedibile e inutilmente intricato. Grande assente l'ironia- e conseguente pesantezza ovunque. Insopportabile la protagonista. Due stelle e mezzo.
Entretenida novela para pasar el rato, un poco lenta en su desarrollo, la autora se pierde un poco describiendo las vidas de los personajes, hacia el final gana un poco de ritmo. No ha estado mal para ser una de sus primeras novelas.
Los personajes están bien perfilados, pero sólo me han gustado; Adriano Calí, el forense, Vanina, Fragapane, Spanó y Tito Machhiá, el gran jefe. Marta Bonnazzolli me ha parecido un pan sin sal y Lo Faro apenas tiene protagonismo así que aun no puedo dar una opinión con base sobre él y luego el comisario jubilado me ha parecido un metomentodo y Alfio, un pesado.
La trama es la siguiente en una villa prácticamente abandonada de Sciara, aparece el cadáver momificado de una mujer, la subcomisaria Vanina Garrasi y su equipo se harán cargo del caso, pero al comenzar a investigar se enteran que hace unos 50 años, la villa ya fué protagonista de otro asesinato, tendrán relación ambos casos?
Romanzo giallo mediamente gradevole, con protagonista una vice-questore palermitana (Vanina Guarrasi) trasferita alla mobile di Catania dopo anni di grandi risultati nell'antimafia. In questo primo romanzo della serie (che mi pare sia arrivata a 5 titoli ad oggi), in un'ala disabitata di una villa di campagna quasi abbandonata viene ritrovato il cadavere mummificato di una donna morta oltre 50 anni prima. Chi era? Chi l'aveva uccisa e poi infilata in un montacarichi? La sua morte ha forse qualche collegamento con l'omicidio del proprietario della villa avvenuto proprio nello stesso periodo? Vanina e la sua squadra (ammetto, abbastanza eterogenea) indagano sul mistero fino a scoprire la verità. Il romanzo ha due grandi difetti: il primo è di trama. E' possibile che per un delitto vecchio di quasi 60 anni si recuperino tutti i testimoni del tempo che sono ancora vivi, arzilli e con una memoria di ferro? Uno di questi addirittura riconosce a colpo sicuro un oggetto che aveva visto solo per pochi minuti. Mi è sembrato eccessivo, forse avrebbe funzionato meglio con un cadavere della metà degli anni. Il secondo è di scrittura: da una parte si scoprono delle cose che non vengono condivise col lettore se non molto dopo. Dall'altra c'è troppo spiegone: spiegone di cosa succede e soprattutto spiegone delle situazioni personali dei personaggi.
Ascoltato in audiolibro: l'esperienza è piacevole, forse anche migliore che non la lettura diretta.
En la ciudad de Catania, envuelta por la ceniza volcánica del Etna, la subcomisaria de la policía judicial, Giovanna Garrasi, conocida popularmente como Vanina, se enfrenta a un nuevo caso: descubrir que esconde el cadáver momificado de una mujer en una villa de Sciara. Identificar el cuerpo y determinar la causa de la muerte será como atravesar el túnel del tiempo. Y es que décadas atrás, en la misma villa, se cometió un famoso crimen. ¿Están ambas muertes relacionadas?
Vanina acompañada por su equipo y con la ayuda de un ex comisario jubilado, Biagio Patanè, llegarán hasta el fondo del asunto y podrán poner fin al caso.
Es una historia donde la avaricia y el rencor son sus protagonistas.
Una novela negra al estilo clásico (sin recrearse en detalles morbosos) con una ambientación maravillosa. La descripción de los lugares y comidas típicas de Sicilia es uno de los aspectos que más me ha gustado de la novela.
Personajes perfectamente construidos sumado con la pluma de la autora, harán que devores sus páginas.
Recomiendo su lectura para todas aquellas personas que quieren iniciarse en la novela negra pero no terminan de animarse y también para desconectar de lecturas más densas.
¿Novela que transcurre en Sicilia? Novela a la que voy de cabeza porque vivo enamorada de esa isla ❤️.
Aquí tenemos una novela de intriga al estilo Camilleri, pausada, recorriendo Catania, Palermo y regiones cercanas, recorriendo su gastronomía, con personajes agradables que se tratan bien y forman buen equipo. Vengo de leer Pista negra, que es todo lo contrario, y esto es un soplo de aire fresco.
Vanina Garrisi es agradable, trabajadora, intuitiva, tiene chispa y es respetuosa, aunque un poco brusca porque es bastante directa. Tiene un pasado traumático pero eso no la convierte ni en un alma en pena ni en un bicho malo que va dando coces a diestro y siniestro y es de agradecer (de nuevo, vengo de Pista negra...). Trata a su equipo como a una familia, casi, y el jefe es cercano. Un equipo que es variado y amplio: desde los más experimentados, como Spanò y Fragapane, que se mueven como peces en el agua en casi cualquier ámbito, a los más novatos, como Bonazzoli y Nunnari. También tenemos a un trepa baboso, Lo Faro, al que incluso parece que Garrisi vaya a lograr meter en vereda. Además, el jefe, Macchia, no se inmiscuye y le da tanta libertad a Garrisi como confianza deposita en ella. Por último, Patanè, un ex-comisario de 82-83 años que conserva una mente ágil y curiosa.
¿Que cómo acaba un señor de 83 años metido en una investigación? Pues porque en 2016 encuentran un cadáver momificado que les lleva a 1959. Aquí empieza un desfile de secundarios que le da un aire costumbrista a la novela y, aunque podemos ir deduciendo quién(es) está(n) involucrado(s), la ruta social, geográfica-cultural y gastronómica que envuelve a Arena negra hace que no le afecte negativamente, al menos para mí.
Como primera entrega está bien planteada: nos descubre algunas cosas del pasado de Vanina para entenderla un poco sin explicarlo todo, porque la gracia será irla conociendo en futuras novelas. Aunque en su vida profesional está rodeada de personajes cuya futura evolución me ha generado interés o curiosidad (Bonazzoli, Nunnari, Lo Faro, Patanè), su vida personal no se queda atrás (Paolo, Federico y su madre).
Un misterio tranquilo, reposado, muy mediterráneo, con Sicilia de fondo (en todos los aspectos), personajes variados, y que, como carta de presentación, más que cumple. Leeré la segunda.
Novela negra clásica de policias muy bien narrada, con un personaje central, la comisaria, bien dibujado, con un escenario situado en Catania (las faldas del Etna), Sicilia, que le da un toque diferente (las descripciones de los postres cataneses me ponen nerviosa, por no poder probarlos¡ xD), y con también como no podria ser por el escenario con menciones a "las famiglias". De esas novelas que empiezas y no paras hasta acabarla, me ha gustado, para seguir con la saga