Il destino li ha fatti incontrare. Il pericolo li ha costretti a fuggire. L’amore li metterà di fronte ai loro limiti. Inseguiti da un pericoloso criminale e ricercati dall’FBI, Ryons, Charlotte, Randy e Finnigan lotteranno per le loro vite, in un percorso che li costringerà a fare i conti con i loro stessi sentimenti e li metterà di fronte ai loro limiti. Charlotte assaporerà la passione e le sue inossidabili certezze verranno incrinate dall’attrazione per Ryons, il quale scoprirà che le guerre del cuore sono ben più complicate e pericolose di quelle combattute nel suo passato. Randy conoscerà l’amore, quello tormentato, difficile e, forse, non corrisposto per Finnigan, la guardia del corpo che alberga da mesi nei suoi sogni proibiti. Riuscirà quest’ultimo ad accettare una verità a lungo negata e a far entrare l’estroso stilista nella sua vita? Ognuno di loro oltrepasserà il suo punto di rottura, e niente sarà più lo stesso.
Point Break - Book Two: on the road è la seconda parte di una duologia il cui primo libro, Point Break - Book One: in the city, è già disponibile. Si tratta di un romantic suspense, nel quale prosegue la storia di Charlotte, Ryons, Randy e Finnigan (Iceman). Living NY è una serie romantic multigenere che affronta tutte le sfumature dell'amore.
Marion Seals è nata a luglio del 1970, vive in Sardegna con il marito, due figli e una tartaruga di nome Dago. Lettrice compulsiva, alterna la scrittura al suo ‘vero’ lavoro ossia la psicologa. Ama tutto ciò che è diverso e detesta tutto ciò che è troppo ‘normale’. Un giorno si è svegliata e ha deciso di scrivere un libro. Tutto qui.
Ho amato entrambi i volumi di Point Break, ma quest'ultimo è qualcosa di superlativo. L'autrice è passata da una sorta di chick-lit ad un romantic-suspense coi CONTROCAZZI e, per farlo all'interno della stessa serie e con gli stessi personaggi già incontrati, ci vuole maestria e Marion ha dimostrato di essere un autrice poliedrica, riuscendo ancora meglio che nel primo capitolo di "Living in NY". Fra l'altro poteva avere vita più semplice scrivendo per ogni coppia un volume e raccontare la loro storia, ma ha osato scrivendo una dilogia dedicata a ben quattro personaggi, creando un piccolo capolavoro.
Quattro protagonisti dunque, Ryons, Charlotte, Randy e Iceman, tutti con i loro spazi e i loro tempi, nulla è lasciato al caso, nessuno dei quattro predominava sugli altri (anche se io bramavo le pagine su Finn e Randy).Quattro protagonisti difficili che hanno ognuno un rapporto conflittuale con i sentimenti e con il modo di esprimerli e in circa 800 pagine, pian piano, inizieranno a farlo, non tutti perfettamente eh, ma almeno smusseranno quegli spigoli vivi. Impareranno ad accettarsi e anche ad andare oltre la paura del giudizio della gente che, a volte, fa più danni di un'arma. L'evoluzione che tutti e quattro fanno, è graduali e per questo più realistica. Ma oltre alla parte sentimentale quello che più ho amato degli ultimi due volumi sono gli approfondimenti che l'autrice ha fatto ad arte. Se c'è una cosa che odio è il razzismo e il pregiudizio verso chi è diverso e Marion punta il dito proprio su questo, trattando tutto con garbo e maestria. Mi dispiace lasciare andare questi bei personaggi, anche perché c'è un qualcosina di irrisolto che spero soddisferà con la novella.
Protagonisti per eccellenza in questa storia sono i sentimenti. È possibile scappare o sconfiggere un nemico in carne ed ossa, ma cosa succede quando sono le tue più grandi paure ad inseguirti ed intrappolarti in una spirale di terrore ed angoscia? Durante il loro periodo di convivenza forzata Ryons, Charlotte, Randy ed Iceman dovranno affrontare e distruggere quegli scheletri nell'armadio che li hanno resi immuni ai sentimenti e alle emozioni. Mentre per Ryons e Charlotte il percorso sembra meno ripido e burrascoso, per Randy e Finnigan la strada da percorrere è davvero lunga. Riusciranno a far pace con se stessi? Il personaggio che mi ha più incuriosito è Iceman. Un'anima distrutta da un passato difficile che l'ha reso immune da qualsiasi legame. L'allontanamento dalla sorella, la fuga dal padre, la mancanza di fiducia nell'amicizia e la non accettazione di se stesso gli hanno creato un'involucro che lo imprigionano in una gabbia fatta di terrore e paure mai sopite. Come può una persona sentirsi amato quando ha passato tutta la sua vita a scappare e nascondersi da tutto e da tutti? Esiste redenzione per qualcuno che desidera solo sentirsi pulito ed in pace? Ho adorato Randy che, con il suo sarcasmo e il suo amore per Iceman, non ha mai smesso di lottare per i sentimenti che prova. È disposto ad utilizzare qualsiasi arma a sua disposizione per far sì che Finnigan capisca che l'amore può essere di qualsiasi forma e colore. Ryons e Charlotte sono due facce della stessa medaglia: uno l'acqua, l'altra il fuoco; uno istinto, l'altra ragione. Odio e amore, desiderio e controllo. Ma è davvero possibile controllare i sentimenti e la passione? Un romanzo che non lascia indifferenti, che affronta tematiche particolari ed importanti. La lotta con le proprie paure è quanto di più difficile esista. Come puoi guardare avanti quando quello che lasci alle spalle ti spaventa? Marion Seals ci conferma ancora una volta la sua bravura, tramite una penna dinamica, frizzantina ed avvolgente. Nulla è lasciato al caso, tutto trova la giusta disposizione col tempo. Dobbiamo davvero dire addio a questa fantastica serie? Sembrerebbe proprio di no…
Point Break. On the road riprende la storia lasciata in sospeso in Point Break. In the City, quindi, se ancora non avete letto il volume precedente, fateci un bel pensierino perché ne vale davvero la pena! Un contemporary romance ben scritto ed emozionante, con note suspense e due coppie così diverse ma altrettanto affascinanti, non si trova tutti i giorni! Soprattutto nel giro del self-publishing.
Come anticipato nel finale del libro precedente, le cose si sono fatte molto complicate e pericolose, Randy e Charlotte sono diventate delle prede e per la loro sicurezza è diventato necessario lasciare New York. Fortunatamente sono nelle mani di due contractor della Black, e che contractor! Ryons porta così Charlotte nel luogo che conosce meglio, la caotica Las Vegas, mentre Finnigan trascina Randy nel suo paese di origine, luogo da cui è fuggito senza farvi più ritorno, la Louisiana. Come avrete intuito, le due storyline continuano a scorrere in maniera parallela, ma ancora una volta il ritmo della lettura non ne ha risentito, perché entrambe le coppie sono riuscite a conquistarmi, nonostante le tematiche e le caratterizzazioni diverse dei protagonisti. Mai avuta la tentazione di saltare un capitolo di una coppia per leggere quello dell'altra.
I capitoli di Randy e Finnigan sono quelli che mi hanno fatto provare emozioni a 360 gradi. Ho riso come una pazza grazie a Randy ed alle sue battute impertinenti e alla sua sfacciataggine, il suo modo di sdrammatizzare è qualcosa di unico, lui è indubbiamente uno dei personaggi più adorabili di questa serie. Ci voleva proprio un tipino come lui per un uomo rigido e represso come Finnigan. Finalmente vediamo Iceman perdere la sua calma e la sua compostezza, ma che fatica! Loro due ne passano di tutti i colori, ci fanno totalmente penare fino alla fine! Le tematiche della loro parte di storia sono le più delicate e toccano argomenti come la rinnegazione e l'accettazione di sé stessi e la diversità. Sono una coppia M/M davvero TOP.
Ryon e Charlotte hanno una storyline un po' più leggera, una volta che si rendono conto dei rispettivi e reali sentimenti riescono a trovare un loro equilibrio di coppia e devo ammettere che rispetto all'inizio lei si è riscattata parecchio. Vedere il capo della Black felice e innamorato è stato delizioso, anche i veri duri hanno un cuore! La loro è la parte più sexy, sensuale e piccante del romanzo, anche se l'autrice non ci ha fatto mancare un po' di drama per scombussolarci un po'.
Dopo aver letto tre bei mattoni di Marion Seals (se non supera le 500 pagine a libro non è contenta) posso dirvi che ha uno stile molto accattivante e scorrevole, anche se le pagine dei suoi volumi sono tante, le storie si fanno leggere che è una meraviglia. In due seratine io ho bello che concluso anche questo libro. I suoi personaggi sono perfettamente caratterizzati, le sue ambientazioni sono realistiche ed ha una dote naturale per i dialoghi ironici e le frecciatine. Il fatto che, sullo sfondo delle due storie romantiche, ci sia anche una parte suspense, rende il romanzo ancora più completo e avvincente.
Solitamente, a questo punto aggiungerei qualcosa sull'epilogo. La Seals ha il vizio di non scriverli come piacciono a me (tutta dolcezza, amore e fronzoli) ma vista la particolarità dei suoi protagonisti, per questa volta mi è andato bene così. Iceman nel finale … tanti cuoricini per lui! (Contenta Marion? Ricordati però che le eccezioni sono rare... e io agli epiloghi ci tengo!).
Al volume precedente avevo dato 4 stelline perché volevo vedere come l'autrice avrebbe sviluppato e concluso le cose, a questo giro sono 5, perché non ho trovato nessun difetto a questa storia, magari ne avrà anche, ma per me è stata bellissima. Serie consigliatissima!
Punto di vista: prima persona dei 4 protagonisti Sensualità: scene hot presenti Caratteristiche: emozionante, sofferto, romantico, sensuale Stile narrativo: scorrevole, bellissimi dialoghi Tipo di finale: conclusione di Point Break
FAZZOLETTI A VOLONTÀ, vi serviranno in questa nuova avventura. STRAZIANTE E SPEZZA CUORE sono le due parole chiavi in questo nuovo capitolo. Due storie diverse, ma che hanno un qualcosa in comune:i pregiudizi e le ingiustizie. Ma andiamo per ordine, abbiamo lasciato sia Randy&Iceman che Ryons&Charlotte in fuga verso una meta ancora indefinita, chiusi nel campo dove sono al sicuro. Quando le due coppie vanno in due città diverse, Las Vegas e Louisiana comincia il vero calvario in entrambi estremo, sebbene siano più soft le storie di Charlotte e Ryons, tralasciando la vera ingiustizia di quest’ultimo sul non poter fare nulla per un sistema “corrotto”, dall’altra parte abbiamo Randy che deve affrontare Iceman e il suo passato, tremendo già nella prima parte In The City, ma qui Iceman ha dato il meglio di sè nel farsi odiare da Randy perchè non si accettava... da SPEZZACUORE ve lo assicuro... le loro parti sono state piene di suspance e coinvolgimento emotivo, tanto è vero che diverse volte mi sono dovuta fermare, asciugarmi inevitabilmente gli occhi, fare dei respiri per calmarmi e poi riprendere la lettura. Con Ryons e Charlotte sono stati soft, a parte quando quest’ultimo racconta un particolare episodio che gli è accaduto, ti facevano anche ridere ma anche loro hanno avuto il loro da farsi soprattutto per una determinata scena alla quale pensavo “vi prego no, non dopo tutto quello che ha passato” e pensavo anche “cuore ferita”. Verso la fine seppur tremende le parti c’è stato un notevole cambiamento al quale mi sono rallegrato ed esultata per come sia finito... mi dispiacerà lasciarli, mi ci sono affezionata a loro. Una nota devo fare la scrittrice è stata bravissima nel descrivere il razzismo e pregiudizi che vi scaturiscono e come possono essere abbattuti
Quante cose ci sarebbero da dire su questa splendida saga 😍😍😍purtroppo non posso dire niente sennò si capisce... Amo profondamente questa scrittrice e i personaggi che ha creato! Non ho dato 5 stelle solo perché non amo i rosa, solo gli mm ed è stata la parte che attendevo di più... 😱😱😱 Randy e iceman mi avevano già pienamente conquistato nel libro precedente... È stato un percorso davvero tortuoso... 🤐
"I personaggi. Li ritroviamo esattamente dove li abbiamo lasciati: Randy e Charlotte con una pesantissima spada di Damocle che pesa sulle loro teste e Finn e Ryons “angeli custodi” destinati ad assicurarsi la loro sopravvivenza in un mondo sempre più oscuro e pieno di insidie. Due coppie, due destinazioni diverse, un viaggio interiore prima che esteriore, un solo destino: perdersi per poi ritrovarsi davvero, come se fino ad allora si fosse vissuti in apnea e solo nelle braccia dell’altro si potesse imparare a respirare davvero. Fatte queste premesse, vi dico solo che per ¾ della storia ho odiato Iceman. Avrei voluto scuoterlo, prendere quelle sue larghe spalle e dargli uno scossone di quelli che non dimentichi fino alla fine dei tuoi giorni. Avrei voluto dirgli di svegliarsi, che sono altre le cose della vita di cui vergognarsi e che per questo suo atteggiamento timoroso stava rischiando di perdere quel diamante in mezzo al deserto che era per lui Randy. Perché, nonostante gli svariati tentativi dello stilista più trendy e adorabile della Grande Mela di fare breccia nel cuore di ghiaccio del contractor, lui continua a respingerlo, usando tutto il suo arsenale al veleno per ferirlo, per costringere quella naturale disinvoltura e passionalità a ritrarsi, addirittura a farla sentire sbagliata. Con lui non basteranno ne camomille ne alcolici, perché i suoi complessi e le sue ritrosie hanno messo radici così profonde nel suo cuore che sradicarle sembra impossibile, tant’è che sembrano fatte di cemento. Persino le paludi del Mississipi sembreranno meno tortuose dello slalom affettivo sentimentale che dovrà affrontare Woody per trovare, se non un lieto fine, almeno il suo “c’era una volta.” Per fortuna, o forse proprio per far da contraltare, Charlotte finalmente-una-gioia Davis fa esattamente quello che ci meritiamo: ci regala sospiri e ci strappa sorrisi senza nemmeno saperlo. Neanche lei e Ryons avranno vita facile, dopotutto sono la somma di tutti gli spigoli acuminati che hanno collezionato negli anni e non basterà una semplice mareggiata a buttare giù le loro difese così strenuamente costruite. Ma la goccia scava la roccia, si sa: ed è così, che piano piano, due mondi che apparentemente sembrerebbe destinati alla collisione riescono a trovare un punto di appiglio in mezzo al mare in tempesta. “Sei tu che salvi me o sono io che salvo te?” Non si sa, perché la vita li coglie impreparati di fronte a questa domanda, perché il fuoco di Ryons sembra fondersi maledettamente bene con il gelo artico di Charlotte e forse, allora, non c’è bisogna di andare a scavare chissà dove per cercare risposte. La tensione è palpabile fin da subito, il vulcano e il geyser sono pronti a esplodere, serve solo la giusta miccia e il talento per non mandare tutto in fiamme… Tirando le somme? Personaggi descritti magistralmente, sia a livello fisico che psicologico, quindi, a costo di sembrare ripetitiva… chapeau!"
Ovviamente letto e riletto anche questo, un altro libro meraviglioso e perfetto. La conclusione della storia che ha visto i quattro protagonisti, Charlotte e Ryons e Randy e Iceman arrivare finalmente in fondo alle loro vicende. Quattro personaggi che mi sono tutti piaciuti moltissimo anche se la mia preferenza va smaccatamente al duo Randy e Iceman, unici e inimitabili. Indimenticabile.
Lo confesso: faccio parte di quelle fan di Marion Seals che dopo aver letto Big Apple ed essersi divertita un mondo con gli screzi tra Dora e Lex, ha continuato a chiedere all’autrice, su ogni social, di scrivere uno spin-off su Randy, l’amico gay e stilista di Fedora, la protagonista. Oltre che una delle più sfegatate appassionate della possibile ma difficilissima storia d’amore tra Randy e Iceman, il bodyguard di Dora dagli occhi di ghiaccio che inizialmente stalkera Randy e poi fugge via da lui. Perciò, dopo il primo episodio di Point Break Vol.1 (recensione qui) , ero in trepidante attesa di leggere gli sviluppi di questa storia d’amore che si preannunciava burrascosissima.
Ammetto che sul “burrascosa” non sono stata delusa. Finnigan (Iceman) e Randy si trovano a dover viaggiare verso la Louisiana, nella cittadina di origine di Finnigan e dalla quale Iceman è scappato, senza mai più farvi ritorno, ben diciassette anni prima. Chi ha letto il Vol.1 sa che cosa ha fatto Finn per dover essere costretto poco più che bambino a fuggire via da un posto che comunque era riuscito a dargli solo dolore e tormento, e di cui non parlerò per non spoilerare. Finn e Randy si trovano così immersi in quella parte di passato da incubo di Finn e dal quale entrambi torneranno diversi, con molte più cicatrici addosso.
Poiché Point Break racconta anche la storia di Ryons e Charlotte, nel romanzo passeremo da una situazione all’altra: il capo dell’agenzia di sicurezza Black e la bella cugina di Fedora, anche loro costretti a fuggire e a nascondersi per evitare che uno spietato russo li faccia fuori, andranno invece a Las Vegas, ospiti in una mega villa di proprietà di una star-queen di Las Vegas.
Marion Seals sa dosare bene azione e suspense, angoscia e leggerezza, lo ha dimostrato nei due precedenti romanzi, ma qui l’angst è davvero il protagonista principale. Soprattutto nella storia tra Iceman e Randy, gli amanti di questo particolare sentimento come tema principale di un romanzo non ne usciranno delusi. E’ uno stillicidio. Un giocare a tennis contro un muro. Randy ci prova in ogni modo a scuotere e a far crollare le barriere che Finnigan ha eretto attorno a sé, a tal punto che io stessa, lettore appassionato della coppia, a un certo punto mi sono ribellata. Il desiderio di prendere il Kindle e di gettarlo nella spazzatura (il mio adorato, venerato Kindle? non sia mai!) mi ha colpita con parecchia insistenza. Quanto più Randy prova ad avvicinarsi a Finn, quanto più Finn lo respinge con crudeltà e freddezza.
Ryons e Charlotte, invece, si incontrano a mezza strada e da lì proseguono. Devo ammettere che questa coppia mi ha emozionato e commosso in maniera particolare, sebbene la sottoscritta, da tempo, ritenga le storie MF un po’ meno intense e stimolanti rispetto a quelle MM. Ma se la storia MM di Randy e Finnigan mi ha dato davvero del filo da torcere e spesso, in parecchi momenti, mi ha persino fatto adirare, la storia passionale e forte tra Ryons e Charlotte mi ha totalmente convinto, conquistandomi fino alla fine.
L’autrice scrive benissimo, nessun tentennamento, nessun passaggio poco chiaro o involuto: lo stile di Marion Seals è limpido e cristallino, un brillante di diversi carati. Impressionante è persino l’accuratezza dei dettagli più tecnici, che riguardano la balistica e svariati altri temi che necessitavano di informazioni specifiche. La Seals inserisce queste spiegazioni nel testo senza fare “spiegoni” noiosi, dribblando alla grande gli infodump in agguato, segno che – come per i precedenti romanzi – si è avvalsa di un’ottima professionista editor, e questo la dice lunga sui “self-published” che, a detta di qualcuno, non sono prodotti di qualità. Inoltre l’autrice alterna momenti di pesante tormento a situazioni più leggere, come una cuoca sapiente riesce a dosare ogni ingrediente alla perfezione. Il risultato è un terzo romanzo impossibile da leggere tutto d’un fiato e che rapirà il lettore portandolo velocemente in alto, facendogli perdere fiato e poi tornare a terra di prepotenza come nella più terrificante delle montagne russe.
Il tutto, va detto, condito con un lieto fine per entrambe le coppie che soddisferà il bisogno di certi lettori all’esplosione di cuoricini finali e un’anticipazione, probabile, su un altro filone della serie Living in New York, che direi molto promettente: a me la nuova storia ha già intrigato!
Tolgo una stellina dalla valutazione generale solo perché sono un bel po’ le domande che avrei fatto all’autrice se la conoscessi e potessimo discuterne di fronte a uno Spritz e patatine, cosa non fattibile, e che mi hanno, durante la lettura, in qualche modo spodestato la sospensione di incredulità, senza però intaccarla del tutto.
E infine il viaggio accanto a questi meravigliosi personaggi è terminato. Ed è stato non solo più lungo e sofferto, ma soprattutto migliore di quello che mi aspettavo. Dopo un primo volume che mi ha lasciato a bocca aperta fin dalle prime righe, questa degna conclusione lascia un immenso vuoto nel mio cuore. Mi sono ritrovata, dopo averlo terminato, a rileggere delle parti pur di non lasciarli andare. Perché ho vissuto con loro la loro crescita, oltre che la loro avventura, le loro emozioni entrate a fondo dentro di me. E ho chiuso il libro con gli occhi lucidi, cosa per me più unica che rara. Quattro personaggi meravigliosi nella loro diversità, tra i quali è difficile scegliere il preferito; forti ma fragili, duri e dolci allo stesso tempo. Personaggi che dimostrano che quello che siamo dipende soltanto da noi, dalle nostre scelte, dall'avere il coraggio di chiudere gli occhi e abbandonarsi alle decisioni del nostro cuore. Questo libro è un romance ma non solo, la trama si intreccia intorno all'amore ma non per questo si perde in scene inutili o in erotismo dozzinale. Ogni parola, pausa, scena è sapientemente dosata per mantenere il lettore coinvolto tra ironia, passione, paura e sofferenza, mano nella mano con i protagonisti. Non li vorrete più lasciare andare e io vi dirò: ve lo avevo detto...
On the Road riprende la storia esattamente dove si era interrotto il romanzo precedente di questa duologia, In the city. Che era stato poi il punto che avevo preferito di quel volume, più che altro perché certa che questo nuovo romanzo sarebbe stato un po’ più movimentato. È così è stato.
Devo dire che questo libro mi è piaciuto molto. La storia è stata intrigante, piena zeppa di avvenimenti che mi hanno fatto restare incollata alle pagine, anche se, lo ammetto, alcuni li avrei gestiti un po’ differentemente. Ciò che mi è piaciuto molto è stato l’evolversi delle due storie d’amore, quella tra Charlotte e Ryons e quella tra Randy e Iceman, più che altro perché nessun dettaglio è stato scontato e prevedibile, con i vari passi avanti (e indietro, soprattutto) tra i vari personaggi che non accadevano simultaneamente. Le due coppie, infatti, sono andati incontro ad avventure completamente opposte, con dei percorsi di crescita differenti, ma comunque non mi ha disturbato minimamente il continuo passaggio da un ambiente all’altro, nonostante le grandissime differenze, anzi, ho proprio apprezzato il fatto che l’autrice non abbia seguito alcuno schema, rendendo il tutto davvero poco prevedibile.
Per quel che riguarda i personaggi, in questo romanzo mi hanno convinto tutti molto di più rispetto al volume precedente, soprattutto Charlotte, che questa volta mi è piaciuta davvero tanto. L’unico che ancora mi ha lasciato qualche dubbio è stato Finnigan, o Iceman, come lo chiama Randy. Personaggio complesso quanto volete, ma per gran parte del romanzo proprio non riuscivo a digerire i suoi modi burberi e scontrosi all’inverosimile, e in alcune scene l’ho trovato quasi ripugnante; fossi stata in Randy avrei cercato un modo di tirargli un pugno sul naso, per quanto non facile come cosa. E poi anche la sua crescita interiore: l’ho trovata troppo affrettata al resto del romanzo, quasi improvvisa, e mi ha fatto un po’ storcere il naso. Diciamo che è stata la vera pecca di questo libro…
Ed ecco i nostri protagonisti costretti a scappare da New York. Una fuga che li obbligherà a prendere strade diverse; Ryons e Charlotte da una parte, Iceman e Randy dall’altra, e che porterà le nostre due coppie a una convivenza forzata per niente facile, che li obbligherà, inevitabilmente, a mettersi a nudo, a scoprire le carte.
Ci sono tante emozioni nello scorrere le pagine di entrambi i libri che, per consiglio, dovete leggere in successione, così da non perdervi nessun colpo.
Si tratta di un’unica storia divisa in due parti che nella sua lunghezza non risulta mai barbosa. Ho adorato Randy con la sua ironia e quelle battute ad effetto capaci di smorzare anche le situazioni più cupe; ho amato Iceman, il suo conflitto interiore, veri patemi d’animo giustificati dalla zavorra di quel passato con cui non ha mai chiuso veramente.
Anche Charlotte e Ryons hanno il loro perché, entrambi mi hanno emozionato molto più verso la fine, quando tutto sembrava essersi concluso e invece, zack, l’autrice ci rifila un altro colpo di scena. Il tormento di tutti e quattro i protagonisti è palpabile e l’empatia verso ognuno di loro scatta automatica, inevitabile.
La Seals è una conferma. Scrive bene, riesce a trattare temi non facili e lo fa alternando intensità e ironia, profondità e leggerezza, offrendo a chi sfoglia le pagine una lettura piacevole adatta ad una giornata in spiaggia, piuttosto che un pomeriggio piovoso da plaid e tazza di tè fumante.
Ci regala, alla fine, anche un assaggio di quella che sarà la prossima storia che vede come protagonisti Bud e Liberty e che, almeno dalle prime battute, promette scintille.
Finita la storia dei quattro protagonisti di Marion Seals bellissima storia che a mio parere andava bene narrata in un unico libro l'autrice si è dilungata troppo sulle alterne riflessioni dei protagonisti troppo prolissa
Bellissimo. Incalzante, divertente, con passaggi che mi hanno commosso. Quattro personaggi che entrano nel cuore. Non vedo l'ora di poter leggere il prossimo romanzo.
Ed eccomi, dopo mesi di trepidante attesa, a parlarvi della seconda metà di Point Break, la parte On the road del romanzo di Marion Seals. La mia grande fortuna, finora, è sempre stata quella di essere fisiologicamente immune dalla cosiddetta “sindrome della pagina bianca”, la bestia nera che turba le notti, così come i giorni, di molti scrittori. Sfiga vuole, però, che in questo momento tanto atteso io mi ritrovi incapace di disporre i pensieri uno accanto all’altro, di dare una struttura alle emozioni, di mettere in fila lettere, parole e frasi che abbiano qualche speranza di rispecchiare quello che ho provato leggendo questo romanzo.
Vi avevo lasciati, al termine della mia recensione di Point Break-In the city, con la certezza che la seconda e ultima tranche avrebbe completato il miracolo che, nel primo volume, era stato soltanto annunciato e ora, mentre decido cosa e come scriverlo, mi sto congratulando con me stessa perché mai previsione è stata più azzeccata.
Point Break–On the road è immenso, nella sua falsamente semplice perfezione. E Marion Seals si conferma come riconosciuta detentrice della capacità, più unica che rara, di trasmettere concetti altissimi con frasi di una semplicità disarmante, di mimetizzare grandi verità travestendole da battute di spirito, di buttare qua e là, quasi con noncuranza, piccole frasi che nascondono sciocchezzuole quali, per dire, riflessioni intense e profonde sul senso della vita.
A differenza di quanto accadeva in Point Break–In the city, nel quale i protagonisti erano ancora nella fase in cui si studiavano a vicenda, un po’ come i cani che si annusano prima di decidere se mettersi a giocare o azzannarsi, questa seconda parte entra direttamente nel vivo dei rapporti. In tutti i sensi. Le scene di sesso sono molte e molto esplicite, così come le parentesi romantiche, le lotte, i giochi di seduzione, le situazioni costruite ad arte per farci spasimare, sudare, eccitare… proprio quello che giustamente ci si aspetta da un romance, anzi, dal Romance con la R maiuscola. Eppure, mentre leggi, a volte ti dimentichi che quello che hai tra le mani è a tutti gli effetti un “romanzo rosa”, nella migliore accezione del termine. Intendiamoci, a priori, questo non è un motivo di plauso: Dio ci scampi e liberi dai libercoli nei quali l’autrice racconta una storia d’amore con la segreta (ma neanche tanto) presunzione di scrivere un romanzo “impegnato”, riuscendo da schifo sia nell’una sia nell’altra impresa. Io non penso affatto che la Seals sia brava perché ha mescolato le due cose, quello che sto cercando di dire è che credo sia incredibilmente brava perché è riuscita a farlo in modo a dir poco perfetto.
Come la fine del precedente ci aveva lasciato immaginare, il romanzo si svolge su due strade parallele, con pochissimi punti di intersezione tra una e l’altra, se non nella parte finale. “Strade” nel senso letterale del termine, visto che la storia segue i due viaggi dei nostri eroi lontano dal pericolo e verso porti sicuri che tutto si riveleranno fuorché questo, per molteplici ragioni. Il sapore “on the road” del libro è delizioso, e reso alla perfezione: ti pare di vedere i luoghi che loro vedono, di vivere i loro disagi, le loro speranze, le loro frustrazioni. Senti il gusto dei pranzi nelle tavole calde per camionisti, l’odore dei classici motel americani, quelli lungo la strada con le grandi e appariscenti insegne al neon, tanto che ti pare di essere in un film. Ma come ogni viaggio letterario che si rispetti, quelli dei protagonisti si riveleranno non soltanto itinerari fisici da un punto all’altro degli Stati Uniti, ma soprattutto dei viaggi alla scoperta di se stessi, tentativi di esorcizzare le proprie paure e di accettare i propri desideri. Di fare pace con se stessi, insomma, per quattro persone diversissime l’una dall’altra che, per un motivo o per l’altro, sono abituate a ritrovarsi perennemente in guerra.
Quello che più mi ha conquistata, in questo libro, è la passione. In ogni pagina, anzi, in ogni parola, si avverte quanto l’autrice senta quello che scrive, quanto conosca alla perfezione i propri personaggi, e quanto li ami. E quanto sia fottutamente abile (ebbene sì, adesso parlo anche come Ryons, e allora?) a gestire i rapporti tra loro. Lei li gira, li rigira, li sviscera e li mette a nudo, servendoceli infine su un piatto d’argento. Non devi fare nessuna difficoltà per comprendere cosa pensino, come si sentano, o perché decidano di comportarsi in un modo piuttosto che in un altro: è tutto perfettamente naturale, giusto, quasi inevitabile.
Personalmente, dal momento in cui mi sono imbattuta nel suo primo libro, ho condiviso con la Seals una profonda comunione di sensazioni, tanto che, leggendola, ho a tratti la curiosa percezione che certe scene le abbia scritte apposta per me. Quando non mi arrabbio perché avrei voluto scriverle io. Per me, dunque, è molto facile lasciarmi trascinare dalla magia, con me lei ha già vinto in partenza. Ma, al di là delle personali inclinazioni, la carta vincente che l’autrice gioca in tutti i suoi romanzi è proprio quella profonda passione, unita a una palese, superiore conoscenza dell’animo, o se preferite della psiche umana, e di tutte le sue innumerevoli, sottili e inafferrabili sfumature. Mentre leggevo, in previsione di questa recensione, da brava precisina quale sono ho cominciato a evidenziarmi quelli che ritenevo i passi salienti, con l’intenzione di citarli per illustrare le mie affermazioni. Il problema è che sono talmente tanti, che se li riportassi tutti voi non dovreste più comprarvi il libro e Marion si arrabbierebbe moltissimo con me. Ma ci proverò, proverò a descrivervi le quattro meravigliose persone che prendono vita tra le pagine del romanzo e l’amore che a poco a poco li lega l’uno all’altro: fragile, complicato, doloroso, eppure totalizzante, assoluto ed eterno.
Ryons, come forse vi ho già “accennato” nella recensione al libro precedente, è l’Uomo Perfetto. Lo è stato fin dall’inizio, ma qui tocca tali livelli di perfezione da farti venire voglia di piangere perché non è tuo.
Lui è fatto così. Un ex militare rude, diretto, crudamente e meravigliosamente sincero. Ryons è un maschio, dalla punta dei capelli alla punta degli anfibi, ma senza autocompiacimento, senza presunzione, anzi, con una dolcezza dura e splendente come il più prezioso dei diamanti grezzi.
Sebbene in lotta con i fantasmi del passato, non ha paura di mettersi in gioco, non quando sente che ne vale la pena. Nella sua Rossa si perde, perché sa che lo fa soltanto per poi ritrovarsi. Non più solo.
Man mano che procedevo nella lettura della loro storia, pensavo che è davvero incredibile quanto Ryons e Charlotte siano ben assortiti, pur apparendo così diversi.
Quanto ti sbagli, cara Charlotte! Lui è esattamente il tipo d’uomo che ci vuole per lei, per spazzare via le sue paure, il suo senso di inadeguatezza, il suo terrore dell’abbandono. Ryons è grande, forte, dominante, tenero e protettivo. È il porto sicuro in cui ritrovarsi per perdersi per sempre. Anche, o forse soprattutto, per chi ha tanta paura.
Uno per uno, con estrema naturalezza, Ryons scardina ogni radicatissimo timore di lei. Lo fa a modo suo, prendendosi quello che vuole, mentre insegna a lei che desiderare non è sbagliato. In modo irruente, ma con pazienza infinita. Avete presente quella famosissima canzone che diceva “cerca di essere un tenero amante, ma fuori dal letto nessuna pietà”? Ecco, Ryons è l’esatto contrario e alla fine lei non può che capitolare.
La storia di Ryons e Charlotte è intensa, il loro percorso non privo di ostacoli, ma nell’insieme ti fa stare bene, apre il cuore all’amore, alla speranza, è come una fiaba di quelle che ci raccontavano da piccole: emozionante e rassicurante allo stesso tempo. E questo è un bene, perché fa da contraltare alla storia parallela, quella di Randy e del suo Iceman, all’anagrafe Finnigan. E qui è puro dolore, di quello che ti prende alle viscere e ti attanaglia. Che ti fa piangere anche se ormai sei abituata a vedere (e a leggere) di tutto. È nella storia di questa incredibile coppia che la forza salvifica dell’amore si estrinseca in tutta la sua potenza dirompente, invincibile.
La pazienza di Finn, costretto a stare gomito gomito con la realizzazione di ogni suo peggiore incubo, viene messa alla prova in ogni modo possibile. Randy, dal canto suo, ha un solo obiettivo in mente: la conquista. Perché, come egli stesso afferma, Iceman per lui è il fosso di Helm e l’assedio di Gondor, insieme. E, come in quelle epiche battaglie, sa che vincere non sarà facile…
Forse. O forse no. Ma lui non si arrende, perché anche se all’apparenza sembra il più “frivolo” dei quattro, è l’unico ad avere le idee chiare fin dall’inizio, a sapere perfettamente quello che vuole.
Raramente mi è capitato di incontrare un personaggio più coraggioso di lui. Più forte e determinato. Randy, a differenza degli altri tre, non compie un viaggio alla scoperta di se stesso, perché non ne ha alcun bisogno: lui sa già esattamente chi è. Il suo è un viaggio di conquista, durante il quale dovrà affrontare prove perigliose, ostacoli insormontabili e dolori che spezzerebbero qualunque persona più debole di lui. Eppure non vacilla, neppure per un secondo. Con la sua squisita ironia, esce da ogni prova ancora più forte di prima e, passo dopo passo, incurante di tutto, guarda verso la cima della montagna, pronto a ogni sacrificio pur di raggiungerla.
Lascia che Iceman sfoghi su di lui anni di dolore e di disprezzo per se stesso. Diventa l’icona stessa del suo odio, per permettergli di superarlo, per offrirgli la possibilità che non ha mai avuto: poter essere se stesso.
C’è una scena, nel libro, che è un capolavoro assoluto. È una scena straziante, fatta di dolore, di altruismo e di amore purissimo. Una scena in cui Iceman è l’immagine stessa dell’uomo diviso, “danneggiato”. Un bambino smarrito, che vuole solo non esistere.
Un uomo che intravede una luce troppo lontana perché possa guidare i suoi passi, una bestia ferita, che in realtà è la vera vittima.
Randy, qui, raggiunge il massimo livello di grandezza. Ignora la bestia e prende per mano il bimbo impaurito, senza paura, senza pensare a se stesso.
Quanto coraggio ci vuole per annullarsi consapevolmente per amore? Questo romanzo è un inno all’amore, all’amicizia, alla diversità intesa come valore.
Ci sarebbe ancora moltissimo da dire, potrei parlarvi di quanto l’autrice sia brava a raccontarci cosa significa aver vissuto le peggiori atrocità e riuscire a trovare il coraggio per continuare a vivere e per essere addirittura persone migliori. Potrei decantare la squisita delicatezza con cui affronta temi difficili e di grande attualità, facendo di questo libro un piccolo grande manifesto dell’uguaglianza e del diritto inalienabile di essere se stessi. Potrei lodare la cura con cui è costruita ogni singola frase, l’attenzione ai dettagli, le infinite ricerche che chiaramente sono state fatte. Potrei, e lo faccio, dedicare un grande applauso a chi c’è “dietro” al libro: alla straordinaria editor, che in realtà è molto più di questo, ai preziosi consulenti grazie ai quali tutto ci appare così splendidamente “vero”, e al genio della grafica, che in un’immagine ha saputo dirci tutto. E potrei parlarvi dell’epilogo, che ci fa venire l’acquolina in bocca al pensiero di quello che ci aspetta… Ma non voglio rischiare di annoiarvi, quindi concludo dicendovi soltanto che non leggere questo libro sarebbe una grande occasione persa.
Ok gente, io amo ufficialmente Marion Seals: questo è il terzo romanzo che leggo di quest'autrice ed ogni volta riesce a sorprendermi, a farmi innamorare sempre di più dei suoi protagonisti scoppiettanti, difficili da capire ma impossibili da odiare. Ho atteso la seconda parte di Point Break con ansia, per scoprire cosa sarebbe successo, convinta che ormai l'autrice avesse già dato il meglio che poteva, ma leggendolo mi sono dovuta ricredere perchè Marion è riuscita ancora una volta a superarsi, dal punto di vista stilistico e narrativo, riuscendo a tratteggiare la psicologia dei personaggi con minuzia e precisone, dipanando la trama e intrecciando azione, suspance e passione senza mai sbagliare un colpo. Le vicende riprendono dove si erano interrotte: la vita di Charlotte e di Randy è in pericolo e la missione dei nostri cavernicoli preferiti, Finn (Iceman) e Ryons, è quella di portarli lontano e proteggerli da chi minaccia la loro incolumità e nel frettempo di indagare per fare il possibile e incastrarli. Le strade di Charlotte e Randy per il momento si dividono, prendendo percorsi diversi e vivendo il viaggio e l'isolamento quasi esclusivamente con le loro 'guardie del corpo'.
Randy così si ritrova solo con l'oggetto dei suoi desideri e allo stesso tempo dei suoi incubi: Finn infatti, si mostra sempre più distaccato con il ragazzo e deciso più che mai a negare quanto c'è tra loro. Randy sente di non aver immaginato l'attrazione che li unisce e che li spinge ad avvicinarsi, eppure sa che Finn non è pronto per fare quel passo importante: il ragazzo però non si arrende e continua a stuzzicarlo, a spronarlo e a provocarlo per far venire a galla le sue emozioni. Ma Iceman è bravo a controllarsi e per ogni passo avanti fatto ecco subito farne due indietro, per ogni piccola confidenza fatta ecco seguire parole offensive e glaciali. Lui non riesce assolutamente ad affrontare i conti in sospeso con quel passato di cui non è riuscito a parlare con nessuno ed è convinto che è meglio farsi odiare da Randy che lasciarlo avvicinare per poi deluderlo; lui si sente sporco, malato, assolutamente non degno di essere amato e questi suoi costanti pensieri lo portano a rifiutare la sua vera natura e a vivere quasi in maniera distaccata ciò che gli capita. Ma se abbiamo imparato a conoscere Randy sappiamo che quella testa calda non si fermerà facilmente, a costo di soffrire e farsi male nuovamente. Ma quanto a lungo può essere ferito un cuore prima di frantumarsi? Riuscira il nostro Iceman a venire a patti con ciò che prova, ma soprattutto ad accettarsi per quello che è e a capire di essere una persona splendida e con tanto amore da dare e ricevere?
“Sono un pazzo, però, perché lo preferisco così: incazzato e fuori dagli schemi, è mille volte meglio questo della gelida indifferenza che mi riserva di solito. Vederlo così mi fa sperare che ci possa essere la possibilità che si arrenda prima o poi, che si lasci andare e abbracci la sua vera natura, invece di negarla, violentandosi pur di soffocarla. Sogno che un giorno mi stringa a sé e mi dica che è stato un idiota a farci soffrire per così tanto tempo, sogno che mi dica che vuole stare con me, e non solo per scoparmi, ma per condividere qualcosa, o almeno per provarci seriamente. Sorrido ai miei stessi, ridicoli pensieri: solo io riesco a essere stupidamente romantico in tali circostanze, ma in fin dei conti si sa che la speranza è proprio l’ultima a morire.”
La situazione tra Charlotte e Ryons è rimasta in sospeso: l'attrazione e il desiderio vibrante fra i due rende l'aria carica di elettricità eppure, ogni qual volta tra di loro le cose sembrano migliorare, lei si allontana improvvisamente poichè la sua inesperienza e i ricordi negativi del passato, la bloccano ogni qual volta si lascia andare con l'uomo. Ryons è consapevole che lasciarsi coinvolgere dalla ragazza non è un bene per il suo lavoro e per la missione, ma non riesce a resistere al suo sguardo ammaliante e alle sue curve invitanti, ma soprattutto non riesce a resistere alla sua intelligenza, alla sua ironia e solarità. Per far sì che lei lo lasci avvicinare però, è prima necessario che lui si dimostri più gentile e che riesca a conquistare la sua fiducia. Niente di più facile, o forse no? Charlotte è fortemente attratta dall'uomo eppure la paura di deludere le sue aspettative e di non essere quella giusta la blocca. Ma appena ha un assaggio di come potrebbe essere tra loro, quelle paure sembrano scomparire per lasciare spazio solo al desiderio e alla passione. Ma è solo questo ciò che c'è tra loro? Nessuno dei due sembra aver messo in conto l'idea di potersi innamorare, eppure a poco a poco iniziano ad avvicinarsi, ad aprirsi e confidare i propri dolori, a mettersi a nudo e a lasciare che l'altro si avvicini al proprio cuore. Ma quanto a lungo può durare la situazione?
“Quello che abbiamo affrontato, e che avrebbe dovuto unirci, sembra scomparso, almeno da parte sua. Sussulta se soltanto la sfioro e, quando la tocco con il chiaro intento di fare del sesso, è persino peggio: fugge come se le stessi proponendo di sacrificare il figlio primogenito. Non mi guarda più come prima, con quel misto di aspettativa e di pudore che la rendeva così… lei. È come se non fossi più un uomo ai suoi occhi e… non saprei con quali altre parole spiegarlo.”
Le cose però non sono destinate a rimanere così per molto e quando la missione volge al termine e i nostri quattro portagonisti stanno per tornare alla propria vita, ognuno di loro si ritroverà a dover fare i conti con se stesso, con i propri sentimenti e i propri desideri per il futuro: c'è chi continuerà a scappare, chi si arrenderà all'impossibilità di farsi amare, chi si lascerà avvicinare e chi imparerà ad amare. Ma chi di loro? Per scoprirlo dovrete leggere il romanzo e scoprire, grazie ai POV alternati, ciò che provano davvero. Marion ha creato ancora una volta, una storia avvincente e coinvolgente fin dalla prima pagina, che ti catapulta in pieno nelle vicende, ti lascia scoprire lentamente le loro sofferenze e te li fa amare senza misure. Charlotte e Ryons, Randy e Iceman: ognuno di loro ha qualche imperfezione, qualche fragilità, qualche ferita ancora aperta ed è proprio questo a renderli speciali ed unici, agli occhi dell'altro così come del lettore. Ognuno di loro è prezioso e alla fine scopriremo anche con un grande cuore, un animo buono e coraggio da vendere.
Lo stile dell'autrice ti cattura immancabilmente: con la sua ironia e semplicità, con un misto di azione e suspense che ti lascia con il fiato sospeso e il desiderio di voltare subito pagina per scoprire cosa succede; con la giusta dose di passione e amore che creano il mix perfetto e con delle scene, tra le rispettive coppie, da incendiare le pagine del romanzo. Ventaglio alla mano readers, perchè ci sarà da sudare, in senso buono. E infine, ma non meno importante, uno dei tratti distintivi di Marion è proprio quello di riuscire ad affrontare delle tematiche importanti quali la diversità, l'omosessualità, la non accettazione di sè, gli abusi e le violenze fisiche e psicologiche, in una maniera sempre estremamente naturale e delicata, senza rischiare mai di esagerare o espasperare qualcosa bensì dando ad ognuna di queste, l'importanza e la dignità che meritano e trasmettendo anche un messaggio di forza e speranza: la forza di non arrendersi mai nonostante le ferite e le delusioni e la speranza per ognuno di noi di poter ricominciare da capo e di poter trovare l'amore vero, di qualsiasi forma, colore, genere o razza esso sia. Perchè l'amore è amore ma non c'è niente di più semplice e allo stesso tempo di più sottovalutato al mondo.
Recensione di Esmeralda – Point Break – Book Two: on the road di Marion Seals pubblicato self a giugno.
Potevo forse perdermi il secondo volume della duologia Point Break? Ovviamente no.
Potevo aspettarmi questa evoluzione della storia? Probabilmente sì, o almeno era la mia speranza.
Potevo sapere che mi sarei innamorata così follemente della coppia formata da Iceman e Randy? A questo non ero assolutamente preparata anche se già li avevo apprezzati nel primo volume, ma in questo, ragazze, Marion ha superato se stessa regalando ai due una storia d’amore epica.
Non sono loro gli unici protagonisti, anche la Rossa e Ryons hanno lo stesso peso, ma quello che ho provato, che ho sentito nel profondo dell’anima per Icy e Randy l’altra coppia non è riuscita a eguagliarlo. Io li ho amati. E badate bene che non sono una lettrice di m/m, probabilmente solo perché se dovessi aggiungere anche questo genere smetterei di avere una vita al di fuori della lettura (cosa che già adesso avviene peraltro).
Ho provato per loro un’empatia pazzesca, ho tifato perché Finnigan scendesse a patti con se stesso, perché imparasse ad accettarsi e a non credersi sbagliato, sporco, ho pregato perché riuscisse a vedere tutto il bello che Randy aveva da offrirgli e che potesse accettarlo come un dono dal cielo, ho sperato che il passato smettesse di bussare alla sua porta e che si rendesse conto del futuro roseo che lo attendeva.
Il finale che ha pensato Marion mi ha emozionata, un finale degno di un film in cui non avrei cambiato nulla, nemmeno una virgola, perché il loro amore doveva essere doloroso fino a quel punto per poter finalmente esplodere e inondare di luce l’oscurità di Iceman.
E vogliamo parlare dell’epilogo che ci mostra i prossimi protagonisti della serie? Marion dacci subito Bud e Liberty e nessuno si farà male!!!
Chi ha già letto il primo volume sa tutto quello che è successo, ma per chi deve ancora recuperarlo non posso permettermi di fare spoiler…anche se forse uno bello grosso ve l’ho già servito su un piatto d’argento, ma cosa sarebbe un romance senza un lieto fine? Sarebbe vita vera probabilmente e noi di quella ne abbiamo già fin sopra i capelli, almeno nei libri dobbiamo permetterci di sognare a occhi aperti.
Ryons e Finnigan sono costretti a dividersi per tenere Charlotte e Randy al sicuro. Devono lasciare al più presto la città di New York per raggiungere i loro nascondigli e la scelta ricade su due posti agli antipodi, Ryons porta la Rossa nella città del peccato, mante Iceman decide di andare ad affrontare tutti i suoi demoni nella casa in cui è cresciuto. La scelta di Ryons si rivela vincente per entrambi, tanto da permettere a Charlotte di sbloccarsi ed esplorare finalmente senza inibizioni e paure la propria sensualità, per la gioia del bel ragazzone che dovrà rendersi conto che forse tutte le sue certezze in fatto di rapporti col gentil sesso andranno a farsi benedire. La scelta di Icy invece non sarà una buona scelta e porterà Randy a subire le conseguenze delle nobili azioni del Finnigan adolescente. Il passato è qualcosa con cui non sempre è semplice convivere e quello di Iceman è costellato di scelte difficili e di episodi impossibili da dimenticare. Ryons e Finnigan hanno visto cose nella loro vita che li hanno portati a essere migliori amici, ma anche e soprattutto a vivere i rapporti con gli altri con il dovuto distacco emotivo quindi immaginate il loro sgomento e la loro paura quando hanno sentito Charlotte e Randy insinuarsi sotto la loro pelle. Paura di due creature fragili e forti al tempo stesso, due creature che hanno sofferto ma che sono disponibili ad aprirsi facilmente all’amore anche quando questo può far male e ferire in molti modi. Paradossalmente ho trovato delle assonanze in Icy e Charlotte da questo punto di vista perché le loro anime sono state lacerate quando erano poco più che bambini, sentirsi rifiutati non fa bene a nessuna età ma quando accade da piccolo è quasi impossibile da dimenticare e lasciarsi andare risulta molto più difficile. Charlotte grazie alla passione per Randy comprenderà molte cose di se stessa anche che lei non è in grado di fare nulla senza un grande coinvolgimento emotivo. Per Iceman il percorso sarà molto più complesso e gli ostacoli che dovrà affrontare, e che Randy subirà suo malgrado, saranno la goccia che farà traboccare il vaso rendendolo consapevole di avere bisogno di aiuto per potersi permettere di essere felice.
Point Break – Book two: on the road vi terrà incollate alle pagine, in un susseguirsi di incontri, scontri, passione, rinnegazione e parecchi momenti di suspense. Un secondo capitolo molto ben riuscito. Complimenti Marion, a quando la storia tra Bud e Liberty??? Forza scrivi che voglio conoscerli a fondo!
Recensione: Ho iniziato a seguire Marion quando è nato il fenomeno "Big Apple" incuriosita dal chiacchiericcio mi sono buttata scoprendo una talentuosissima autrice italiana dalla innegabile bravura. Dopo neppure sei mesi dalla pubblicazione della prima parte della storia parallela di Charly e Ryon e di Randy e Ice eccoci a parlare della seconda parte, li avevamo lasciati in procinto di scappare e ancora irrisolte molte questioni sia personali che suspense. Tanto il primo libro era casto tanto questo risulta hot, very hot... i muri stanno crollando e le emozioni passano a pari passo con la "pelle", il sesso che se praticato come "sport" è qualcosa di meccanico cambia connotati se entrano in gioco i sentimenti, diventa qualcosa di profondo. Accettazione, fiducia e completamento sono questi gli elementi. Come ricordate i protagonisti sono 4 Charlotte la cugina di Dora, Randy migliore amico di Dora e stilista, Ryons e Ice ex nave seals ora membri di un’attività di sicurezza privata, nonostante racconti di due coppie nascenti il libro si muove su quattro persone ognuna con una propria voce narrante e con un proprio difficile vissuto, con i propri "rinoceronti" che ingombrano il loro presente e da "uccidere" per poter avere un futuro felice. Accettazione. Sessualità. Questi i due temi principali del romanzo, la sensualità è qualcosa di privato che nessuno dovrebbe mai giudicare, è un argomento delicato sia per le persone etero che quelle omosessuali, cultura e società civile stabiliscono dei dogmi fissi che secondo loro andrebbero prese come oro colato, ma che cosa è realmente giusto o realmente sbagliato? Amore. Per me l'amore è la capacità di supportare, voler bene incondizionatamente a una persona, vedendo i difetti e accettandolo lo stesso, un sentimento che ti spingerebbe a morire per la persona amata se facendolo potessi salvarla, e ferirti per poter guarire lei. Non ha una ricetta specifica, è un incontro di anime siano esse di sessi opposti o uguali. Diversità. Amare lo stesso sesso, un’infanzia che ti segna, una famiglia che ti rifiuta, un contesto sociale gretto e ignorante, cosa ci rende diversi e chi decide che cosa è la normalità?
‘Noi siamo ogni giorno in trincea, vittime dei pregiudizi, il mio banale consiglio è di fottersene e non permettere agli altri di dirti come vivere la tua vita, perché appunto è solo tua. Se non ci riuscite da soli, chiedete aiuto, ma non lasciate che vi costringano a vivere una vita a metà.’
Il libro ha un ritmo lento, perché lento è il processo di accettazione dei nostri protagonisti, il loro è un processo di presa di coscienza di sé, come possiamo amare gli altri facendoli stare bene se prima non amiamo e accettiamo noi stessi?
Nonostante i ritmi lenti la scrittura impeccabile e gli argomenti tosti che tocca il libro scorre, soffriamo e viviamo questa "rinascita" dei personaggi con loro, lentamente assistiamo al loro risveglio, alla lotta delle loro più grandi paure, quando il loro più grande nemico sono loro stessi. Il romanzo presenta anche una vena thriller iniziata nel libro precedente che ci tiene con il fiato sospeso fino a quasi all'ultimo. Leggendo ho apprezzato la capacità di Marion di delineare personaggi secondari molto interessanti e che ci spinge a voler sapere ancora di loro, a me ha intrigato particolarmente Littlefoot uno degli uomini di Ryons e spero di poter leggere un domani la sua storia. È una storia che fa riflettere sui pregiudizi societari, sulle paure che questi scatenano e sulla capacità di affrontare i propri demoni, il coraggio di prendere la propria vita in mano e accettarsi e amarsi ed essere amati come ognuno di noi merita.
‘La felicità non è qualcosa che si ottiene una volta per tutte, come un premio. La devi difendere con le unghie e con i denti, alimentarla ogni giorno e ricostruirla ogni volta che crolla.’
Volutamente vi ho parlato dei sentimenti e delle reazioni che ha scatenato in me la lettura di questo libro perché è un libro che va vissuto, e non scoraggiatevi se il ritmo narrativo è lento, perché vivrete con loro ogni passo, ogni emozione smarrimento, paura, coraggio, disperazione e tanto altro.. Un percorso di vita che porta verso la felicità!
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Quattro stelle e mezzo. Nonostante sia un libro molto corposo (quasi 600 pagine), praticamente l’intera lettura è una corsa su un ottovolante alla massima velocità. Quando non sono i pericoli dietro l’angolo a tenerci col fiato sospeso, sono i sentimenti e le emozioni in continua crescita tra i protagonisti. La loro convivenza forzata li ha avvicinati, soprattutto nel caso di Ryons e Charlotte, ma tutt’altra questione è la storia di Randy e Finn (Iceman), la loro convivenza porterà a galla vecchi spettri mai del tutto scacciati e situazioni imprevedibili quanto pericolose. Finn si troverà finalmente a guardare dentro sé stesso e ad accettarsi, ma il suo è un viaggio lungo e tortuoso. Come lettrice mi sono trovata così immersa nella storia che mi sembrava di essere nella città del peccato insieme a Ryons e Charlotte oppure nella calda Louisiana, non molto ospitale, come invece si vede nei film… Tutti e quattro hanno i loro fantasmi del passato da affrontare, chi più chi meno. Sicuramente il più complicato è Finn, ma in queste 570 pagine di romanzo finalmente riuscirà ad arrivare a patti con sé stesso? Se volete scoprirlo, leggete il romanzo! In capitoli con pov alternati, vi ritroverete innamorati di Ryons (penso che a questo punto posso affermare di essere una sua adepta), a fare il tifo per Randy (perché forse è l’unico con un po’ di sale in zucca lì dentro), a combattere gli istinti omicidi nei confronti di Finn, mixati a tanta tenerezza (perché in fondo è un bambino cresciuto troppo in fretta) e al desiderio quasi incontrastabile di dare una scrollata a Charlotte (che, va bene il suo passato e tutto, ma è troppo rigida!). Comunque, arriverete a fine libro con la sensazione di far parte di una grande famiglia, avete affrontato di tutto e di più insieme ai protagonisti per poi uscirne vittoriosi. Il finale di questa grande avventura è stato davvero dolcissimo, con un epilogo che a sorpresa ci introduce alla grande il prossimo protagonista della serie… Continua a leggere la recensione su: CrazyForRomance
Aspettavo l'uscita di questo libro da quando ho letto il book one, perché il finale dell'altro non era in realtà una fine netta, piuttosto un'interruzione e io volevo proseguire questa storia che mi aveva tanto appassionata.
È un romantic suspense, l'adrenalina si alterna alla storia d'amore, anzi alle storie d'amore perché i protagonisti sono quattro: Ryons, Charlotte, Randy e Iceman.
Questa volta le coppie vengono separate subito per sfuggire agli inseguitori, sia FBI che malviventi russi, e i due filoni procedono separatamente: Ryons e la Rossa vanno a Las Vegas mentre Iceman decide di proteggere Randy nella sua terra d'origine, in Louisiana, dal quale è scappato e non è più tornato. (Faccio una piccola parentesi: nonostante abbia amato molto la parte nel profondo Sud razzista e bigotto e sapendo bene che era necessaria alla storia, nonché molto intensa, trovo che questa scelta non collimi con il carattere di Finnigan nel momento della scelta, le motivazioni non mi hanno convinta. Ne capisco la necessità ma arrivata al quel passaggio ho storto in naso, mi è sembrato forzato.)
Non vi racconto nulla della trama sia perché non è mia abitudine farlo sia soprattutto perché in questo libro è necessario scoprirla andando avanti, senza nessuna anticipazione, ma vivendola. Ho adorato l'evolversi della storia di entrambe le coppie anche perché, e qui super complimenti a Marion, lo svolgimento non è stato parallelo. Las Vegas e la Louisiana hanno avuto due vicende differenti, non c'è stato uno schema ripetuto. Bello questo e in qualche modo spiazzante ma in senso buono, ha aumentato la suspense. ... continua sul blog
Ciao a tutti ragazzi! Oggi voglio parlarvi dell'ultimo romanzo di Marion Seals. Avevamo aspettato tanto la conclusione delle storie dei quattro personaggi protagonisti assoluti di questa duologia. Sto parlando ovviamente di: Charlotte e Ryons; Iceman e Randy. Il primo libro si era concluso con la decisione di dividersi. Charlotte viene portata via da Ryons e sono diretti a Las Vegas, mentre Randy viene preso in custodia da Iceman e andranno in Lousiana. La prima cosa che mi sono chiesta è stata
perché? Perché proprio la Lousiana dato che Finn ha così tanti demoni da affrontare laggiù? Un modo per esorcizzarli definitivamente? Non credo. Penso che sia stata, almeno inizialmente, una decisione presa così alla buona, ma ho presto imparato che con Marion Seals niente è lasciato al caso. Le cose comunque accadono molto in fretta, vengono portati via e durante il viaggio succede di tutto. Charlotte e Ryons assistono ad una rapina a mano armata mentre sono in un ristorante e Ryons non può fare a meno di intervenire, almeno fino a quando non sente una bambina urlare. Lì, in quel momento, è scattato qualcosa ed è corso in loro aiuto. E, se per Charlotte è un eroe, lui non la vede proprio allo stesso modo; alla faccia del basso profilo che dovevano tenere.
3 e 1/2 Leggendo su kindle, che non riporta i numeri di pagine, fatico sempre a capire quanto un libro è effettivamente lungo. So solo che il primo romanzo l'ho divorato, il secondo mi ha conquistata, questo terzo mi è piaciuto molto come storia, ma ho faticato a leggerlo. Mi è sembrato lungo, infinito, a volte, forse, un po' prolisso. Inoltre, ho storto il naso sulla scelta di Iceman di portare Randy a casa sua per proteggerlo? Non ne ho capito il senso. La sua convinzione di non essere riconosciuto nel paese in cui è cresciuto, con il suo passato e il suo aspetto fisico, l'ho trovata inverosimile, infatti al povero Randy ne succedono di ogni ma niente a che vedere con ciò che lo minacciava. A questo punto deduco che sia voluto dall'autrice, ma perché far commettere un errore così madornale a un ex seal esperto ancora non mi è chiaro. Molto più sensata la scelta di Ryons e decisamente più realistico ciò che succede fra loro. Il "colpo di fortuna", con cui viene risolto il tutto, mi ha fatto storcere il naso, lo ammetto. In generale, però la storia è bella, ognuno dei quattro personaggi protagonisti è ben delineato e porta avanti un'evoluzione per sviscerata. Sicuramente consigliato, come i precedenti! Aspetto ora di leggere di Bud e Liberty, sperando escano in fretta!
In una parola? Perfetto. E il premio per il più atteso e desiderato sequel, categoria made in Italy/self della prima parte del 2018 goes to... Point Break – Book Two: on the road! Non provate a dire che non siete d'accordo, sareste dei bugiardi! Eravamo in tantissimi a voler avere tra le mani questo sequel, le aspettative erano alle stelle, ma potete credermi: è valso ogni secondo di attesa La narrazione riparte precisa da dove si era interrotto Point Break – Book one: in the city: i nostri quattro protagonisti avevano deciso di dividersi per rendere difficile alla spada di Damocle penzolante sulle povere teste di Charlotte e Randy individuarli ed eliminarli. Due città, due coppie, due destini.
Libro bellissimo che ti coinvolge immediatamente tanto da farti sentire come proiettata dentro un film! L'ironia, il ritmo e la scrittura, magistralmente, scorrevole fanno sì che la storia sia emozionate, intrigante e travolgente tanto che si rimane con il fiato in sospeso fino all'ultima pagina. I 4 protagonisti (Randy, Finnigan, Charlotte e Ryons) sono delineati benissimo ma soprattutto sono VERI con i loro problemi e le loro debolezze, che nascondono con maestria dietro le loro corazze (ironia, negazione, cinismo e riservatezza). È impossibile non immedesimarsi in ognuno di loro ma soprattutto è impensabile non amarli. Consigliato!
Questo terzo libri della serie mi è piaciuto come il primo. Sul secondo ho avuto delle riserve. Mentre qui ho amato ogni singolo personaggio, la storia on the road, la loro crescita. Alla fine del primo libro non ero del tutto d’accordo col la scelta delle due parti separate, è anche per questo che ho letto i due libri di seguito. Nel secondo mi sono ricreduta e penso sia stata una scelta perfetta. Ora non vedo l’ora di leggere la storia di Liberty e Bud, perché mai finale è stato più divertente di questo.