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The Lehman Trilogy

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On a cold September morning in 1844, a young man from Bavaria stands on a New York dockside, dreaming of a new life in the new world. He is joined by his two brothers and an American epic begins.

164 years later, the firm they establish - Lehman Brothers - spectacularly collapses triggering the largest financial crisis in history.

The story of a family and a company that changed the world, Ben Power's English-language adaptation of Stefano Massini's vast and poetic play The Lehman Trilogy premiered at the National Theatre, London, in July 2018.

Paperback

First published March 18, 2014

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About the author

Stefano Massini

34 books86 followers
Stefano Massini (Firenze, 22 settembre 1975) è uno scrittore, drammaturgo e saggista italiano, consulente artistico del Piccolo Teatro di Milano, firma del quotidiano La Repubblica e noto volto televisivo per i suoi racconti a Piazzapulita su La7.

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Profile Image for Orsodimondo.
2,458 reviews2,432 followers
March 26, 2022
C’È UNA COSA SOLA CHE DISTINGUE L’UOMO DAGLI DEI ED È IL FATTO CHE IL PRIMO SI AFFATICA

description

Romanzo/ballata riporta il frontespizio.
Presumo sia definizione scelta dallo stesso Massini, e mi pare perfetta.
Perché le pagine ti vengono incontro sotto forma di poema, o, appunto, di ballata. Sembrano versi, ma non in rima, sembra poesia, ma niente metrica, un canto di una scioltezza e leggibilità particolari, fluviale, a tratti torrente, a tratti ruscello.
Vien voglia di dirlo ad alta voce, o di sentirlo recitare.

description
Luca Ronconi con i protagonisti della pièce durante le prove di lettura.

E d’altra parte il materiale di partenza è un testo teatrale, dello stesso Massini, la ormai ben celebre Lehman Trilogy andata in scena con successo prima in Francia, Germania e Spagna, poi in Italia (Luca Ronconi, la sua ultima regia), ora a Londra, curata dal premio Oscar Sam Mendes (pronto a scommettere che sta pensando di farci un film).

Quello che si sente ad alta voce sono le risate di chi legge: perché Massini sfoggia un’ironia mordace che d’istinto porta a pensare a quella yiddish.

description
Da sin a dx: Massimo Popolizio/Mayer, Fabrizio Gifuni/Emanuel, Paolo Pierobon/Philip, Fausto Cabra/Robert-Bobbie, Massimo De Francovich/Henry.

Non ho particolare amore per le saghe familiari, le generazioni che si susseguono: ma questa volta mi sono innamorato subito, dal momento dell’approdo al molo “number four” del porto di New York, un incipit che mi ha commosso, di rara potenza visiva. Impossibile non vedere, e sentire, tutta quella gente che dopo lunga traversata approdava in terra d’America piena di speranza, di sogni. Progetti, idee, sogni appunto, speranze: un magma di sentire che ho condiviso subito.
Massini avanza costantemente al presente, la storia dei Lehman accade nel momento stesso in cui ci viene raccontata e la leggiamo, non esiste il passato, perché Massini racconta un eterno presente.

description
Solomon Paprinskij cammina sul filo un secolo prima di Philippe Petit.

Ed è proprio saga familiare. Il patriarca Avraham/Abramo rimane in Baviera, a Rippart, di lui ci giungono solo lettere. Il suo primogenito Heyum arriva a New York, si lascia cambiare il nome nel più semplice Henry, anche togliere una enne dal cognome, che diventa Lehman invece del Lehmann di partenza, e inizia l’avventura della famiglia in terra a stelle e strisce.

Dopo un po’ lo raggiungono i fratelli.
Tutti e tre si sposeranno, qualcuno più volte, avranno figli, che cresceranno, si sposeranno, qualcuno più volte, avranno figli, che sono anche nipoti. Tre generazioni di Lehman, tutti ebrei askenaziti, prima anche molto tedeschi, poi via via sempre più americani.
Le donne sono tante, ma contano relativamente poco, i protagonisti sono solo uomini.
Prima commercianti, poi banchieri, prima ricchi, poi ricchissimi.
Infine, è noto, il colosso Lehman è colato a picco il 15 settembre 2008 e non c’era nessun davide a sfidarlo con la fionda.

description

Storia del capitalismo, storia dell’economia dal 1844 all’inizio del terzo millennio, storia americana e storia universale. Una lunga magnifica avvincente cavalcata raccontata da uno che lo sa fare.

Ma non è il tema d’attualità - la crisi economica del 2008, ché il racconto di Massini si ferma un attimo prima, lasciando intuire, ma senza spiegare - che rende quest’opera tanto speciale, lo dice subito molto chiaramente Luca Ronconi nella prefazione all’edizione del testo teatrale.
Qui:
centosessant’anni di storia del capitalismo vengono squadernati in un continuo saltare fra terzietà saggistiche, flussi romanzeschi, narrazioni di incubi e vaneggiamenti, il tutto punteggiato da isole realistiche in cui l’improvviso andamento da sceneggiatura filmica è inframmezzato di continuo dal commento in contrappunto di un ignoto narratore onnisciente.

description
Lo spettacolo inglese ha la regia di Sam Mendes. Da sin a dx: Simon Russell Beale, Adam Godley e Ben Miles.

I protagonisti cambiano continuamente senza che Massini si preoccupi di fornire al lettore troppe spiegazioni o dettagli su questi avvicendamenti, limitandosi a brevi incisi che potremmo quasi considerare note a margine su un copione.
Forse i primi tre fratelli Lehman hanno una statura epica superiore a quella dei nipoti. E secondo me Massini lo trasmette prima di tutto col tono della sua scrittura.
Tutta la Storia si sussegue senza scene madri: guerra di secessione, due guerre mondiali, quella del Vietnam, la grande crisi del ’29… dai campi di cotone alla ferrovie, dal petrolio all’automobile, al cinema, alla televisione, agli aerei di linea, all’atomica…
Tutto serve prima di ogni cosa per raccontare la storia dei Lehman, la stessa America, in fondo per i fratelli Lehman è solo un mezzo.

description
Sempre la versione inglese.

Nessun messaggio, ma romanzo epico, come se Omero si fosse trasferito a Wall Street.
Né buoni né cattivi, nessun giudizio, nessuna condanna ma neppure verdetto d’innocenza, men che meno accettazione.
Piuttosto, la storia di come la religione più antica (quella ebraica ha il metro dei millenni) si sia trasformata nel nuovo culto: l’economia. Il denaro. Follow the money. La religione capitalista. All’inizio per la morte di un Lehman si rispettava una settimana di lutto stretto, alla fine la banca non chiude neppure per un attimo di commemorazione.

Già il testo teatrale (uscito nel 2014) era innovativo, diverso, spiazzante. Il romanzo, che è di due anni dopo, amplia e arricchisce quella narrazione, aggiunge nuovi capitoli e argomenti, introduce grafici e fumetti, diventa qualcosa in grado di vivere a sé.

description
Incisione del 1842 che raffigura persone al porto di New York che assistono all’arrivo del piroscafo a vapore Great Western il 23 aprile 1838.
Profile Image for lorinbocol.
265 reviews434 followers
September 19, 2017
(il seguente commento non verrà scritto in forma di ballata, per risparmiarvi gli a capo messi un po' ad cacchium).

poteva intitolarsi anche qualcosa (di post-postmoderno) sui lehman, questa storia fiume pubblicata sulla scorta della trilogia teatrale che ha sbancato i botteghini in mezzo mondo. tecnicamente viene presentata come una ballata, nei fatti sta tra una saga yiddish tipo quelle dei fratelli singer (sarà anche per questo che stefano massini per raccontarla si è fatto cantore?) e un romanzo di quelli che sperimentano ogni possibile forma grafica e layout.
e in effetti qui dentro c'è tanta roba (qualcosa di tutto): c'è senz'altro un'idea originale, ma c'è anche un'eco del teatro d'impegno alla paolini, una evidente padronanza del mezzo - quello scritto e quello dagli aspetti più show - e una resa formale formidabile (a tratti ricorda un po' il baricco di novecento, ma basta metter la freccia e superare con disinvoltura).
il punto è che mentre la storia è parecchio interessante, il suo snodarsi per periodi minimi e frasi spezzate inizialmente colpisce e accelera la lettura, poi però (per quanto mi riguarda) procedendo non si mostra così forte di nessi tra segno e sostanza da non risultare estetizzante.
insomma, mi faccio coraggio e lo dico: qualcosa sui lehman è piacevole e si legge velocemente anche se fanno 700 e passa pagine (che faccio lascio?), ma mi pare un'operazione un po' troppo furba, e alcuni picchi di artificiosità - tipo l'inserto a fumetti, o il componimento che colora in rosso le frazioni di parole a comporre lemmi aventi a che fare col comunismo - mi hanno mandata dritta dritta a equivalenti esperimenti che nell'ultimo anno stanno tornando su all'improvviso nella narrativa, come ingredienti postmoderni non ben digeriti. d'altra parte so di andare molto contro il sentire comune, e quindi (dico proprio sul serio) forse è soltanto un problema mio.
Profile Image for Noce.
208 reviews363 followers
November 5, 2024
Immaginatevi i Buddenbrook in forma di Antologia di Spoon River. Però con meno lirismo e più scanzonatura.
Ora dimenticatevene.
Perché è assolutamente meglio.
Profile Image for Faith.
2,229 reviews677 followers
April 12, 2024
This book about the Lehman banking dynasty was written in blank verse and in Italian. I listened to the audiobook of the English translation. I would love to see this on stage, but the narrator of the audiobook, Edoardo Ballerini, did an amazing job with the very tricky text. Both he and the translator Richard Dixon deserve combat pay for their work on this. The unique structure of the book made it much more interesting than a straight biography of the family.
Profile Image for Dagio_maya .
1,107 reviews350 followers
October 6, 2017
”non deve più far differenza:
siamo tutti uguali
perché tutti abbiamo un conto in banca.
“I have a dream
yes
I have a dream”
ed è che tutti i soldi
d’ora innanzi
siano uguali “


Definito dall’autore romanzo-ballata, personalmente propenderei più per il secondo genere proprio per la struttura (capoversi, ritmo, ripetizioni che si succedono come nei ritornelli…) *.
Heyum Lehmann dalla Baviera sbarca nella promettente America dove tutto può cambiare a partire dal nome che già al primo controllo di dogana si adatta ad essere meglio compreso dall’orecchio statunitense e diventa Henry Lehman.
Padre, figli, nipoti cugini che dal commercio di stoffe risalgono l’impetuoso fiume del nascente capitalismo verso la vetta dell’economia non solo nord- americana ma addirittura mondiale.
Una storia coniugata al maschile che si affianca attivamente ai grandi eventi della Storia e vede i protagonisti di questa famiglia farsi avanti con la spavalda sicumera che da sempre muove gli avidi e gli ambiziosi di ogni luogo del mondo.
L’incipit è incalzante, sarcastico, coinvolgente: tutte premesse favorevoli ad una bella lettura.

Poi però….

Poca empatia
+
L’ossessivo mantra della parola Soldi
+
La forma suddetta * che per 800 pagine diventa debordante e stucchevole
+
Aspettative (forse troppo) alte di chi legge (e qui scrive)
=
La certezza di aver letto
Un’opera di valore sì ma a cui non si è accompagnato il reale piacere del leggere.
Profile Image for Susanna.
62 reviews33 followers
September 2, 2018
Un bellissimo romanzo, o meglio una bellissima ballata di un'epopea. Due sono le generazioni di Lehman che si susseguono dall'arrivo del capostipite Henry (e successivamente dei suoi fratelli) nei vastissimi Stati Uniti. Moltissimi gli eventi che passano dal piccolo commercio di cotone fino alla direzione di una mega banca, una delle più importanti degli Stati Uniti la Lehman Brothers.
Dal 1844 al 2008 si succedono diversi eventi storici dalla Guerra di Secessione alle crisi del '29, passando per le due guerre mondiali e arrivando alla guerra in Vietnam e alla crisi del 2008 che porterà la fine dell'impero Lehman Brothers.
Un libro molto interessante che rende molto chiaro, anche se in maniera romanzata, le idee, le strategie mentali e non che hanno portato all'evoluzione o devoluzione di concetti imprenditoriali.
Profile Image for Christine Bonheure.
808 reviews300 followers
April 1, 2022
Deze krijgt van mij zeer overtuigd vijf sterren. Ik wou meer weten over de drijfveren van de Lehmans. Hoe kwamen ze ertoe de wereld in een financiële afgrond te storten? Wat waren hun drijfveren? Hadden ze wel een geweten? Uitleg in romanvorm boeit me altijd. Dit boek geeft een verrassende inkijk in de moraal, gedachten en acties van de superrijken. Niet met een aartsmoeilijke economische uitleg. Wel via een eenvoudig menselijk verhaal dat een hele eeuw in Amerika omspant. Elk hoofdstuk wordt verteld vanuit het perspectief van een van de broers of hun kinderen. Het blijft ongelooflijk hoeveel de maatschappij is veranderd op amper 100 jaar tijd. Dit 800 pagina’s tellende boek lijkt qua vorm wel één lang gedicht. Rijmelarij is er echter niet bij, wel vele zachte returns in de tekst, maar alles leest supervlot. Overtuigend zijn de mooie metaforen, de vele herhalingen én de humor. Ik ben enorm onder de indruk.
Profile Image for Moloch.
507 reviews781 followers
November 23, 2017
Libro altamente celebrato, e scritto a seguito di un'opera teatrale altrettanto lodata, che ora mi piacerebbe vedere sulle scene.

Come tutti ormai sanno, è la storia della famiglia di ebrei tedeschi Lehman, un esponente della quale, Henry, mette piede in America nella prima metà del XIX secolo e, dal nulla, inizia, con acume, impegno, coraggio e astuzia, presto anche con l'aiuto dei due fratelli minori Emanuel e Mayer (i tre Lehman Brothers fondatori), la costruzione dell'impero finanziario che poi, nel corso dell'Ottocento e del Novecento, diventerà una delle più potenti banche del mondo, locomotiva dei successi del "secolo americano", e, in questi ultimi anni, in una "perfetta" quadratura del cerchio, la scintilla, il simbolo e l'odiato paradigma della crisi scoppiata nel 2008.

In 700 e passa pagine dunque si parte dal porto di New York in cui sbarca Hayum Lehmann (subito ribattezzato Henry Lehman), per passare all'Alabama del cotone, senza dimenticare l'Oklahoma del petrolio, le miniere di carbone, la frontiera della corsa all'oro, il Sudamerica delle piantagioni di caffè, e tornare poi, naturalmente, al cuore di tutto, sempre New York, la New York di Wall Street e della nascita della Borsa; si attraversano guerre civili, guerre mondiali, crescite sfrenate e crisi terribili, e anche generazioni, diversi modi di pensare e di confrontarsi con la tradizione, legami di fratellanza inscalfibili e rapporti padri/figli/zii/cugini solidali, oppressivi, tra ammirazione, invidia, rivalità. Una cavalcata maestosa, e però anche ironica e divertita, mai pesante, un omaggio a degli uomini intraprendenti e all'America... o almeno io così l'ho vissuta. E, mi viene da dire, anche un testo orgogliosamente ambizioso e di respiro internazionale per un autore italiano.
Infatti, se l'ultima parte è ovviamente dedicata alla "condanna" dell'ὕβϱις dei Lehman, io francamente sono rimasta più affascinata dalla parte "construens", dell'ascesa, della celebrazione dello spirito di iniziativa, di intraprendenza, di curiosità, di movimento e di intuito, dei tre capostipiti in particolare, complementari e affiatati, ma anche dei discendenti che, ciascuno con una sfumatura propria e "in accordo" col momento storico che si trova a vivere, contribuiscono alla costruzione.

Ma forse il maggior motivo di interesse di quest'opera è la curiosa forma di prosa/poesia in cui è scritta, che dà vita a una specie di "ballata", di cantare epico, di poema eroicomico, un "qualcosa", appunto (l'autore si mantiene sul vago e si evita, con una strizzatina d'occhi (auto)ironica, la fatica di definirlo), ma un qualcosa dal sapore antico, che forma un contrasto originale e intrigante con la materia "nuova", "prosaica" e poco frequentata dalla poesia (soldi, affari, banche), un'epica del XXI secolo non più dedicata a guerrieri e re, ma a banchieri e finanzieri.
A questo si aggiungono tante trovate per rendere il testo ancora più espressivo, dall'uso delle formule matematiche all'inserimento di fumetti (!), dalla disposizione del testo sulla pagina al colore del carattere, ma è soprattutto questa aria da "poema epico" a conferire fascino e originalità all'impresa (anche se la vena dell'autore si inaridisce un po' negli ultimi capitoli, in cui in effetti sembra spesso di leggere più un testo in prosa con molti a capo che dei versi).

Ovviamente la rigorosa fedeltà storica viene spesso e volentieri sacrificata a favore della trovata romanzesca e della chiusa brillante, per cui sarebbe ingenuo cercare in quest'opera la "vera storia" della Lehman Brothers... anche se ci sono stati dei punti in cui quasi quasi mi sono augurata che Massini lo scrivesse un romanzo più "tradizionale" e meno sperimentale su questa storia, per avere una versione meno "favolistica"... Ma no, così si perderebbe tutta l'originalità dell'operazione.

Infine, nonostante l'opera abbia più di 700 pagine e sia quindi assai più maneggevole in ebook, io consiglierei di leggerla in versione cartacea: mi sembra che sul piccolo schermo del reader non sia sempre molto chiaro dove finiscono i versi (le ultime parole finiscono spesso alla riga successiva ma senza un rientro a destra, per cui non è ben chiaro che il verso è sempre lo stesso), c'è una parte (importante!) in cui il testo è disposto su 2 colonne e di cui il mio reader si è mangiato la metà (per fortuna ho potuto leggerla completa usando Calibre) e altre particolarità che possono avere più o meno importanza per altri lettori ma che, secondo me, sono meglio valorizzate su carta.
Profile Image for Evi *.
395 reviews308 followers
September 10, 2017
Gli ebrei sempre al momento giusto nel posto giusto, o al momento giusto nel momento sbagliato.

Lehman Trilogy, è la storia del colosso finanziario americano la Lehman Brothers , e i brothers sono i tre fratelli tedeschi - di origine ebraica - che a fine ottocento dalla Germania sbarcano in Alabama, si inventano commercianti di cotone dalla vista lungimirante, passano attraverso la gestione di fondi per la ricostruzione del Sud devastato dalla Guerra di Secessione si sporcano le mani con il carbone per la costruzione della ferrovia coast to coast, si ungono del grasso vischioso del petrolio arrivando a fondare la mitica Lehman Brothers fino alla bancarotta mondiale del 2008 che segnai il punto di inizio della crisi economica planetaria.

Un’ascesa di una triade fraterna intelligente, coraggiosa, vertiginosa, anche immorale, cui fece da contrappunto una ricaduta epocale, quasi un Buddenbrook del ‘900 – 2000.

Lehman Trilogy è un’opera avvincente per eventi e fatti raccontati, per l'attualità di quei fatti che stiamo ancora scontando, per la forma con cui questi eventi vengono narrati in uno stile che è a un terzo prosa, a un terzo poesia a un terzo teatro, dal ritmo scandito dal calendario delle festività ebraiche, da versi in rima, da salmi dell’Antico Testamento, da dialoghi a più voci dei personaggi, in una sorpresa continua che non lascia il tempo per un respiro.
Libro bellissssssimo e unico, rappresentato come ultimo lavoro drammaturgico del regista Luca Ronconi Al Piccolo di Milano, nella scorsa stagione, ahimè non ne conoscevo ancora l’esistenza.
Profile Image for Maria Di Biase.
314 reviews76 followers
January 10, 2021
Qualcosa sull’economia

È un po’ romanzo e un po’ ballata, e questo già lo rende diverso dal solito. L’intento di Stefano Massini era di trasformare la storia dei Lehman in un testo di epica moderna. È una saga familiare distinta in tre capitoli: Tre fratelli, Padri e figli, L’immortale. Il racconto comincia con la venuta di Henry Lehman in America, nel 1844, prosegue con Emanuel e Mayer Lehman, e s’interrompe con la morte dell’ultimo Lehman, Robert, nel 1969, anno della fusione della banca con American Express. La caratterizzazione dei personaggi è uno dei punti di forza del romanzo: procedendo nella lettura, imparerai a riconoscere i membri della famiglia da come si esprimono (pure quando decidono di non esprimersi affatto, vedi Dreidel Lehman). Approvato!
Profile Image for Sallie Dunn.
892 reviews107 followers
April 26, 2021
⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️

My second “novel written in verse,” this one is a real winner. This is the story of the Lehman family, from Henry Lehman’s arrival in America in 1844 until the demise of Lehman Brothers in the financial crisis of 2008. Told entirely in very easy to read verse, it chronicles the first brother and his siblings and all their descendants through 150 plus years. It is a very “Jewish” story. There is complete glossary of Jewish words at the end of the book. It’s also a history book. You can witness the Civil War, the end of slavery, the expansion of the railroads, the birth of the auto industry - you get the idea all - America’s history the way through the the dawn of the twenty-first century. A highly unusual and highly enjoyable read. P.S. this novel is translated from Italian!
Profile Image for Dimitri.
176 reviews72 followers
July 20, 2022
“Io, se volete, vendo il grezzo dell’Alabama.”
Un distinto signore altissimo
con capelli bianco candidi
e una barba da rabbino lo squadra:
“Voi? Avete una piantagione? Voi?”
“Non possiedo nessuna piantagione
ma vendo il cotone
di 24 piantagioni.”
Gli altri vecchi ridono di gusto.
“E che razza di mestiere è?”
“Lehman Brothers: mediatori.”
Gli altri vecchi ridono ancora più di gusto.
“A che prezzo?”
“Quello che conviene sia a voi che a me.”
Nessuno più ride.


Non sono le ottocento pagine del romanzo-ballata “Qualcosa sui Lehman” ma le trecento dell’opera teatrale, “Lehman Trilogy”. Testo particolare e coinvolgente, con gli attori che recitano sia in prima che in terza persona. Ognuno ha la sua parte, le sue battute da recitare, ma ha anche la sua voce fuori campo.

Perché la famiglia Lehman
osserva tutte le regole, lo ha deciso:
Shivà e sheloshim
come facevano laggiù in Germania
tutte le regole come fossimo a Rimpar, Baviera.
Non uscire per una settimana.
Non preparare cibo: chiederlo ai vicini, riceverlo e basta.
Hanno strappato un abito, come prescritto
l’hanno fatto a pezzi appena rientrati
dopo la sepoltura
al vecchio cimitero.
E anche il Qaddish l’hanno recitato
tutti i giorni
mattina e sera
tutta la famiglia
i ragazzi in prima fila
da quando è cominciato il lutto.


Ma cosa significa staccarsi dalle proprie radici?

I partners Lehman Brothers
non perdono una parola
quando parla il Direttore Ramo Pubblicità.
“Io rifletto oggi con voi
sul significato della parola fiducia.
Fiducia è condividere qualcosa, signori miei.
Condividere qualcosa di importante
cioè la difesa di se stessi.
Se io mi fido di qualcuno
accetto che quel qualcuno condivida la mia lotta
ovvero la battaglia per il mio star bene.
La battaglia per la mia esistenza.
Dove ognuno di noi ha il terrore di essere solo.
Ebbene, se io mi fido di qualcuno
lo credo mio alleato
e non dubito per un attimo che lo sia.
Ma soprattutto, signori miei
se io mi fido di qualcuno
smetto di farmi domande su di lui
perché l’essere umano ha bisogno
ha bisogno profondamente
di alleati.
E ha bisogno di credere in loro.
Per non essere solo.
Se noi trasformeremo la fiducia fra uomini
nella fiducia per un marchio
noi otterremo ben altro che nuovi clienti:
otterremo persone che su di noi
non si faranno domande.”


https://www.youtube.com/watch?v=V0GYk...
Profile Image for Alessandra Gadola.
76 reviews4 followers
January 22, 2018
Ci sono diverse cose che mi sono piaciute di questo libro: lo stile a ballata, alcuni passaggi esilaranti, i personaggi geniali (es Dawid su tutti), Il racconto di un epopea familiare. Altre cose non mi sono piaciute: alcuni personaggi (proprio il mio Dawid per esempio ) scompaiono dal racconto improvvisamente, i passaggi un po’ bruschi da una generazione all’altra, non c’è una donna che sia una che venga raccontata per più di mezza pagina, la lunghezza ( ma credo sia un problema tutto mio, a prescindere dal testo ahimè). Facendo un compendio starei quindi su un discreto.
Profile Image for Allison.
773 reviews
October 20, 2020
This would not be everybody's kind of book, but I have to say I really liked it- a LOT. I love the novel in verse concept and this was phenomenally done (and a translation to boot- kudos! whew, what a feat, I think!). It did get a little long (it clocks in at nearly 700 pages) and occasionally I was lost as to what was happening. I also feel some parts of the story were given too much time and others not enough (looking at the ending, mainly, which I won't spoil). But really, it was so interesting to watch this family and their business grow and morph as the world changed, too. I love sagas like that, where we get to really see what happens. I picked this up on a whim and I'm so glad I did- it was a fun read! And now I'd love to see the play, too. I'm very curious.
Profile Image for Elalma.
900 reviews102 followers
April 24, 2017
La storia del capitalismo, narrata attraverso la storia della famiglia Lehman dal capostipite ebreo tedesco emigrato a metà ottocento fino al crack, appare come una ballata con una musicalità e un ritmo avvolgenti. Nonostante sia una pièce teatrale, si legge come la classica storia di una saga famigliare, si ritrova quell'ambiente ebraico respirato nei grandi romanzi americani, senza entrare in questioni etiche, semplicemente recitando. L'unico appunto è che si vorrebbe sapere di più, leggere di più. Per questo penso che mi cercherò "Qualcosa sui Lehman", di cui questo è un estratto.
Profile Image for Alessandra.
244 reviews17 followers
February 8, 2017
In realtà è tanto, tutto sui Lehman. Ed è molto sugli States ("l'America"), su New York e su Wall Street. È una ballata, ma per me è stato un romanzo pieno di poesia. Una lettura scorrevole, interessante e originale. Un libro straordinario.
Profile Image for david.
494 reviews23 followers
September 13, 2024
A seven-hundred-and-twenty-page drama by a bona fide Italian playwright (from Italy),

in verse,

about the rise and fall of an American financial firm.

Five Tony awards.

Luigi Pirandello would shake his head and see the absurdity in this.
539 reviews36 followers
April 17, 2019
In een vrij originele stijl vertelt Stefano Massini het verhaal van de bekende Amerikaanse Lehman Brothers van de gelijknamige over kop gegane investeringsbank, vanaf de emigratie uit Beieren van de oudste van de drie stichtende broers tot de val van het bedrijf in 2008.
Het boek telt 526 pagina's en bestaat uit 3 delen: "Drie broers", "Vaders en zonen", en "De onsterfelijken". Elk deel is in 27 hoofdstukken onderverdeeld, vaak met bijbelse of Jiddische woorden als titel.
Het originele van de stijl zit hem in de korte zinnen en de vele witregels, beschrijvingen zowel als conversaties, cursief gedrukte gedachtenstromen en zelfs een stuk uit een stripverhaal.

Heyum Lehmann (Met twee "ennen") of Henry Lehman zoals hij zich in de VS noemt, zoon van een Duits Joodse veehandelaar komt aan in New York op 11 september 1844. New York stinkt vindt Henry, en het is er koud. Hij reist verder en vestigt zich in het Zuidelijke Alabama waar hij een textielwinkel begint. Hij werkt heel hard en zijn zaak groeit stilaan. Hij trouwt er met Rose Wolf.
Twee jongere broers van Henry reizen hem achterna naar Alabama. Eerst komt Emanuel/ Mendel en later volgt Mayer. De winkel wordt een heuse textielzaak en nog later katoenhandel. Met een erg goed aanvoelen van de ontwikkelingen in de economie zetten de 3 broers telkens op het juiste paard in. Ze investeren o.a. in steenkool, olie... En ze vestigen hun hoofdzetel in New York. De zaak groeit steeds verder en ontwikkelt zich van een bedrijf dat handel in goederen doet naar een in geldzaken, een investeringsbank. Zonen en later kleinzonen komen de stichters vervoegen en volgen hen op. In tegenstelling tot andere soortgelijke banken en bedrijven, overleven de Lehman Brothers de beurskrach van 1929 wel. Hun investeringen zijn en blijven telkens raak. Er komt pas een einde aan het mooie liedje als de traders de belangrijkste rol gaan spelen.
In het algemeen vond ik het een boeiend boek dat mij, als volslagen leek in de economie, zeker wat meer inzicht gaf in die materie die het leven van iedereen zo beïnvloedt. Ik las graag elke dag verder. Soms vond ik het echter wat langdradig, zoals het 3e hoofdstuk van het 3e boek dat als titel "Not" heeft en waarin voortdurend, het hele hoofdstuk lang het woord "niet", in hoofdletters, in elke zin minstens eenmaal voor kwam.
"De gedachte dat het verleden NIET het heden is accepteer jij NIET. Onze vaders spraken NIET over aandelen, dat ontken ik NIET. Maar alleen omdat ze NIET bestonden! NIET om iets anders, Herbert, NIET om iets anders..... "
Na een paar bladzijdes begon me dat te irriteren.
En zo stoorde het me ook de consequent volgehouden bijnamen van de 3 stichtende broers: Henri het hoofd, Emanuel de hand en Mayer de aardappel, en de bijhorende karaktertrekken die uit die naam zouden voort komen. Van het hoofd dat denkt en de hand die handelt kan ik me dat wel nog voorstellen maar een aardappel? Die groeit, wordt gerooid en opgegeten.
Maar dat was niet zo belangrijk voor het geheel van het boek. Wel had ik graag gezien dat de val van de bank wat uitgebreider aan bod was gekomen, of toch de aanloop tot die val.

Het boek met de oorspronkelijke titel "Qualcosasui Lehman" werd oorspronkelijk door de Italiaanse toneelschrijver en columnist Stefano Massini als toneelstuk geschreven. De roman is een bewerking van dat toneelstuk. Het boek werd in het Nederlands uitgegeven door Wereldbibliotheek Amsterdam in 2018, in een vertaling van Els van der Pluijm.

Over die vertaling wil ik nog wat kwijt. Op pagina 492, waar we in de jaren 60 van de 20e eeuw zijn aanbeland, wordt gesproken over marketing. Het bedrijf wil daar meer op inzetten. "... toneelspelen, tegen iedereen zeggen dat elke verkoop een koopje is: aanbiedingen, occasions, kortingen, afbetalingen. Waar het om gaat is verkopen." "Occasions" is een woord dat in Nederlandstalig België niet wordt gebruikt. In Nederland wordt daar in de eerste plaats tweedehands auto's mee bedoeld. Het zou ook de volgens mij correcte betekenis van "kans" of " buitenkans" kunnen hebben maar in die betekenis heb ik dat nog nooit gehoord. Het is voor mij eens te meer een teken dat het Nederlands dat in België wordt gesproken en dat van Nederland, uit elkaar aan het groeien zijn. En ik vind dat jammer, temeer dat al de huidige vertalingen van literatuur in Nederland gebeuren.
Profile Image for Serena Ugolini.
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March 4, 2017
Lehman Trilogy è il frutto di un lavoro che ha impegnato Stefano Massini dal 2009 al 2012 e che è stato portato in scena al Piccolo Teatro Grassi di Milano nel 2015 dal compianto Luca Ronconi. La nuova edizione pubblicata da Mondadori nel 2016 intitolata Qualcosa sui Lehman è la scusa perfetta per chi ancora non lo avesse fatto per avvicinarsi ad un’opera pregiabilissima in ogni sua parte. In un arco temporale che attraversa 160 anni, Massini ripercorre la storia della società finanziaria Lehman Brothers, dalla sua fondazione come piccolo negozio di stoffe nell’Alabama schiavista di fine Ottocento fino alla bancarotta del 2008, la più grande nella storia degli Stati Uniti. Sarebbe comunque un’offesa ad opera e autore limitarsi a definire questo testo come il resoconto storico di una società finanziaria. Qualcosa sui Lehman è infatti un progetto letterario multiforme sia per scelte narrative che per tematiche. Da una parte abbiamo un testo mastodontico (ben 773 pagine) scritto in forma di ballata e raccontato da un narratore onnisciente in cui scelte linguistiche della tradizione classica (si vedano gli epiteti usati per definire i personaggi) si accostano a forme di narrazione moderne quali la graphic novel. Dall’altra abbiamo temi che spaziano dal capitalismo alla storia degli Stati Uniti e dell’occidente moderno, dal ruolo delle tradizioni a quello dell’economia. Qualcosa sui Lehman è pertanto sì l’epica di una famiglia che ha fondato uno degli imperi finanziari più potenti della storia, ma è anche riflesso del nostro presente. In un’intervista reperibile sul web Massini dichiara che non era nel suo interesse soffermarsi sul fallimento della Lehman, quanto piuttosto analizzare che cosa è fallito al suo interno. Senza emettere giudizi morali di alcun tipo, l’opera riesce ad intrattenere il lettore e a farlo al contempo riflettere su cosa accade all’uomo troppo ambizioso che dimentica se stesso e le proprie origini.
Profile Image for Emanuele.
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November 3, 2017
Lehman Trilogy è una trilogia sui Lehman.
E fin qui grazie al ka'.
Ma è una trilogia tutta particolare, la cui vincente peculiarità è quella di sfuggire a delle precise classificazioni di genere. Einaudi - e quindi l'autore - inserisce il testo nella collana dedicata ai testi teatrali: sì, no, forse, non saprei. Un mix tra romanzo, ballata, atto teatrale, un mix voluto da Stefano Massini per poter plasmare a suo piacimento una materia ampia e corposa, mantenendo sempre una freschezza e un'ironia che qui dentro stanno benissimo. La storia dei Lehman è la storia del capitalismo, è la storia dei cambiamenti sociali economici politici del mondo intero. Massini riesce molto bene a rendere per iscritto quel movimento repentino che nel tempo ha portato una cosa a mutare forma - e con sé l'assetto, il contesto, lo scontento popolare, le strategie di menti nuove e capaci, il tramonto di un tipo di economia in favore di un'altra.
Il libro si divide in tre parti, l'ultima delle quali - a mio avviso - non rende giustizia alle due precedenti, perché non riesce a mantenere con freschezza lessicale e felicità di esiti i mutamenti sempre più galoppanti della storia americana.
Ma è un testo che consiglio, qualcosa di mai letto finora.
Profile Image for Daniel Polansky.
Author 35 books1,249 followers
Read
December 6, 2020
The history of a family of Jewish immigrants/the rise of modern capitalism rendered as an epic poem by an Italian. Brilliant. The writing absolutely sings, with hidden complexities and clever contrivances that don't interrupt the rhythm of the blank prose. The characterization is deft and depiction of some two hundred years of American history surprisingly nuanced. For for a goy (I assume) he understands the tribe. Strong recommendation, one of my favorite things I read this year. (Update: Wait, they made a play out of this? What? I'm confused.)
Profile Image for Taali Lehtla.
7 reviews4 followers
January 25, 2024
ggaaahhh ma sain just läbi! NIIHEA. enne kolmandat vaatust lugesin praegu viimased leheküljed..ootan viimast vaatust.
Profile Image for Julien L..
261 reviews51 followers
January 24, 2025
Premier gros coup de cœur de l’année !

C’est toujours un sans faute avec Stefano Massini. Après avoir lu (et adoré) « Manhattan Project » sur la création et l’élaboration de la bombe atomique ici dans « les frères Lehman », son premier roman, on découvert la vie trépidante de la famille qui a créé un des plus anciens et plus gros groupe bancaire de l’histoire de l’Amérique -> Lehman Brothers.

Surtout connue pour sa faillite en 2008 qui a précipité la crise des subprimes, ici on va plutôt se concentrer sur l’histoire avec un grand H, de sa création en 1850 jusqu’à la fin de sa direction par un Lehman de la famille vers 1969 (l’ironie est que durant cette année rentrera tout en bas de l’échelle Richard Fuld futur patron au moment de la faillite…).

C’est une vraie Success-Story familiale d’un fils aîné d’une famille juive quittant le vieux continent et arrivant dans le nouveau monde pour faire fortune, ramènera ses deux frères et fonderont un comptoir commercial en Alabama puis à New York.
Ni la guerre de se sécession, la prohibition, la première guerre mondiale ou le krach de 1929 n’auront eu raison de l’entreprise devenue banque et s’étant diversifiée dans le coton, le café, l’industrie, le charbon, le fer, le pétrole, le transport, le gaz, le verre, le tabac, l’or, la bourse de wall street, les chevaux et les courses, l’art, les journaux, le cinéma, l’aviation civile (Pan America), les fonds de pension ou les assurances.
Profile Image for Robert Wechsler.
Author 9 books146 followers
September 17, 2022
An epic (classical, biblical, Gumpian, and otherwise) novel in verse about a Jewish family that founded a bank most famous in more recent times for going down in flames in 2008. There are many great things about this original work: the exuberant, mostly short of mocking, mostly third-person narrative voice; the verse that is free yet rhythmical; the repetition of phrases, sentences, even groups of sentences, which most characterizes the work (going far beyond Homer); and the subject matter (how a bank becomes a bank, how family members get pulled into it and, sometimes, pull away). Possibly its greatest strength is what is missing: all the details that would make a history of a banking family more concrete and yet dull and cluttered.

Its greatest weaknesses are its simplicity, or simplification, of everything, which comes with this throwing off of what makes histories dull (and this simplification makes it hard to trust the author, hence why I chose to call this history a novel; I think it should be taken as fiction); and its length, at every level, a problem caused by such a long story and so many main characters, but also caused by the repetition and the author’s exuberance, both pluses that add up to a minus. About two-thirds of the way through, the book did start to drag for me, but it kept being saved by brilliant set-pieces and imaginative approaches to telling a story (even though each them was, of course, a bit too much).

I'm surprised this book has not been more popular. Perhaps it's that it's a novel in verse, which I usually find terrible. This one is certainly not. It's a great work of the imagination.
Profile Image for KnownAsLavinia.
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July 9, 2020
Mi stupisco che questo libro non si sia chiamato "La Ballata dei Lehman", non che sia chissà quale genialata fantasiosa come nome, ma più volte quando qualcuno mi chiedeva "cosa stai leggendo adesso" mi scappava fuori questo nome...

Vabbè, digressioni a parte, questo libro è una bomba per una serie di motivi.
Innanzi tutto la scelta di scriverlo in versi aggiunge un senso di epica a tutta la storia e sembra così di leggere le Lehmaneidi.
L'ironia tagliente e quasi sadica ricorda molto il sense of humor ebraico (vedi alla voce Woody Allen scontato ma è così) rende la lettura scorrevole e piacevole, a volte ti strappa un sorriso, a volte tagliente come una lama ti commuove anche.
L'idea, geniale secondo me, di parlare di questa famiglia per raccontare in realtà la nascita non solo della finanza mondiale ma anche del progresso. In un video trovato su youtube Massini racconta che il libro parlando dei Lehman parla della creazione di alcune cose che ormai diamo per scontate; il computer con cui sto scrivendo questa recensione, gli aerei presi per andare ovunque, il cinema (i Lehman finanziarono film come king kong, superman ma anche via col vento) etc

Attenzione: questo libro NON parla dell'ultima crisi prima del fallimento della banca, si ferma poco prima, perché non è quello lo scopo ma è raccontarne tutta l'ascesa da quando un ragazzo ebreo tedesco arrivò sul molo di New York da solo con una valigia e il futuro davanti a sé.
Profile Image for Kessu.
17 reviews3 followers
November 13, 2021
Selle raamatu ma tõstan mõttes oma lemmikraamatute riiulile. Teistsugune. Haarav. Ladusa tekstiga. Humoorikas. Mõtlemapanev. Hariv.
Profile Image for Francesca .
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April 16, 2019
Cravatte da sciogliere ed emozioni da sbottonare: il vero business di vita
(dicembre 2018: rivista invettiva per monologo 2019)

Quest’opera "al maschile" di Massini può essere legata ad un altro suo lavoro,7 minuti: Consiglio di fabbrica che invece definirei "al femminile". Infatti, mentre in 7 minuti centrale è l’operaia, in Lehman Trilogy è l’imprenditore; i due straordinari testi si intrecciano e vivono dello stesso respiro: il mito del denaro; il lavoro; il destino; la vita. Temi di una grande attualità presentati con una scrittura epica, ironica, forte, coinvolgente.

Parti di testo:

"In centinaia, folle, eserciti da mattina a sera, ininterrottamente, parlano, dicono, trattano, gridano. Da mattina a sera ininterrottamente parlano, dicono, trattano, gridano."

Massini ritiene che sia il palcoscenico il luogo dove far lottare tutti questi miti e lasciare che lo spettatore decida il giusto equilibrio per sè.

Domanda che rimane aperta per lettori e spettatori: possiamo essere liberi senza soldi? Comprare cibo, cambiare casa libri... I piccioli (soldi) danno una grossa mano, ahimè.
Ci rifletteranno tutti, indistintamente, uomini e donne, di ogni età.


*******
Dicembre 2018, compito per le vacanze: scrivere un monologo e "portarlo" in scena. Ci penso da giorni, quale personaggio essere, di chi fare le veci, la prossemica da tenere, i gesti da fare... Ma mi sono appena resa conto che la mia invettiva feroce, frutto di un momento di grosso sfogo, è un monologo perfetto! :)

Testo rivisto in chiave teatrale:


Entrare in scena canticchiando "Dormi sepolto in un campo di grano, non è la rosa, non è un tulipano.. na na na na na na ma sono mille papaveri rossi"....
(Ci si rivolge ad un ipotetico passante)
- Ehi tu! Sì, proprio tu con la cravatta: ascolta un attimo, devo parlarti. (pausa) Ah, non hai tempo, va bene. (pausa).
(Ci si rivolge ad un altro ipotetico passante)
- Ehi tu! Sì, proprio tu con la cravatta-imprenditore devo parlarti, ascolta un attimo. (pausa) Ah, non hai tempo, va bene. (pausa).
(Ci si rivolge ad un altro ipotetico passante)
- Ehi tu! Sì, proprio tu con la cravatta-imprenditore-ingegnere devo dirti una cosa, ascoltami. Ah, non hai tempo, va bene. (pausa più lunga).
Nessuno di loro ha mai tempo... (sbuffare)
Ma sapete che vi dico? Io una dedica ve la faccio lo stesso, care cravatte, cari imprenditori e cari ingegneri.

A voi, cravatte, che chiedete incuriositi cosa una donna stia leggendo quando cammina per i corridoi e che quando lei risponde dite solo “Ah.”
A voi, cravatte, che in riunione (meeting o call, "121" fa più figo) date ampi orizzonti e prospettive future di crescita, ma tenete lo sguardo basso chino sul pc la sera, quando è ora di stare con i vostri figli.
A voi, cravatte, che entrate tutti tesi e concitati nelle conversioni, facendo tremare donne, ma poi il fine settimana quando è ora di amarle, dormite.
A voi, cravatte, che magari avrete il nodo perfetto sul collo, ma non sapete cosa sia quello in gola, fatto di emozioni che non riuscite ad esprimere, come una donna adesso.
A voi, cravatte, che state troppo attenti a “non sbudgettare”, senza pens are che il denaro che state perdendo è altro e che siete solo sterco di diavoletti in circolo! E se chiedessi agli imprenditori e agli ingegneri di capire a quali autori sto facendo riferimento, starebbero zitti.

E ancora (tono concitato, sempre più incalzante): cravatte che fanno prodotti o lavorano nelle banche, accendono macchine e controllano tutto. Ma non lo possono mica fare! (tono ironico e beffardo, mezza risata a denti stretti) Non sono mica loro, il primo motore immobile ;)


(In crescendo tutto ad un fiato)
Imprenditore, ingegnere, "head of", "responsibile for", manager, operaio, receptionist, barista, lava vetri, commessi, docenti, operatori della formazione, operatori ecologici .
(Riprendere fiato) Titoli altisonanti o merda. Che importa? L'importante è avere un atteggiamento positivo, vero, onesto in tutto quello che si fa, non dimenticandosi che il cuore batte, non bisogna "pusharlo" o "casharlo", batte e carica da solo.

Cravatte che dite sempre "E'questione di Leadership"(tono di presa in giro, beffardo): ma sapete cosa significa? "Questione di Performances" (tono di presa in giro, beffardo): uno degli indicatori (KPI, fa figo) è "have the courage to make tough calls": è un po' come dire che Cicerone e tutti i filosofi e autori vari avessero parlato tutto il tempo al telefono con il sedere sulla sedia! O forse che l'italiano non sa tradurre dall'inglese e non capisce contesti.

E se arrivasse Al Pacino nei panni di John Milton e vi offre carriera, soldi, prodotti, vanità, facce nuove, prima guardatevi allo specchio, poi chiamate Piero e ditegli spara!

Andare via dalla scena canticchiando "Sparagli Piero, sparagli ora.. na na na na na.... ma sono mille papaveri rossi.

**********
(11 Maggio 2018)
"non praevalebunt"
(giugno 2018)
A distanza di giorni, penso che le opere di Massini meriterebbero un approfondimento e uno studio maggiore tra giovani affinché capiscano ciò che conta davvero nella vita e a quali falsi miti ormai siamo ancorati.
Mosche da cui scappare.
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