Dopo aver lavorato come dirigente in un grande cementificio e aver fatto lo sceneggiatore (ha collaborato molto con Theo Angelopoulos), Markaris si trova a essere “perseguitato” da un personaggio della sua fantasia, che gli chiede con prepotenza di prendere corpo, di diventare “reale”: Kostas Charitos, il protagonista dei suoi romanzi, un incrocio fra la figura del padre e alcune figure della società greca contemporanea. Markaris inizia così a riconsiderare la letteratura poliziesca da Montalbán ad Agata Christie, dal giallista svedese Henning Mankell a Simenon e alla Cornwell, tracciando i confini di un “poliziesco del sud” e un “poliziesco del nord”, per capire meglio come si colloca il suo commissario. Nel frattempo lavora per il cinema, studia e mette in scena Brecht, traduce Goethe, con una curiosità inesausta che è la stessa che aveva da ragazzo, quando bighellonava per il mondo ed era un giramondo felice.
Petros Markaris (Greek: Πέτρος Μάρκαρης) was born in Istanbul to an Armenian father and a Greek mother. He is one of the most successful living Greek authors. After studying economics, Markaris went on to work as a screenplay writer. He has lived in Germany and Austria for several years and translated Goethe and Brecht into Greek. International fame came through his series of crime novels featuring the eccentric Athenian detective Kostas Haritos, of which there are now five. Markaris lives in Athens and also co-writes film scripts with Theo Angelopoulos.
Ανήκει στη σειρά "Η κουζίνα του συγγραφέα" (όπως και "Ο χρόνος πάλι" της Τριανταφύλλου) όπου διάφοροι συγγραφείς αυτοβιογραφούμενοι εξηγούν πως γράφουν. Τίποτα σπουδαίο, προσφέρει κάποιες ενδιαφέρουσες (;) πληροφορίες για το πως γεννήθηκε ο Αστυνόμος Χαρίτος, τους τσακωμούς στην Ελεύθερη Σκηνή, τη συνεργασία του με τον Αγγελόπουλο, ως εκεί.
Se, come me, avete scelto di leggere questo libro per il vosto amore nei confronti di Kostas Charitos e della penna che lo ha creato, apprezzerete le parti del libro che in qualche modo vi riportano alle atmosfere dei romanzi. In particolare, ho trovato godibili e interessanti i passi in cui Markaris descrive il suo rapporto con le città della sua vita (Istanbul e Atene), cosa che si ritrova in maniera evidente nei romanzi (Istanbul solo in "La balia", almeno per quanto riguarda i romanzi che ho letto io fino a questo momento). Il resto, in particolare quello che riguarda il teatro (frequentissimi i riferimenti a registi/attori/opere prettamente greci) e il lavoro di traduttore, è a mia opinione un po' troppo da addetti ai lavori - cosa che io non sono - per poter essere apprezzato da tutti. Comunque piacevole.
Piacevole lettura questa dello scrittore Petros Markaris che ci narra l'incontro tardivo e inaspettato del Commissario Charitos cui darà voce negli anni in numerosi romanzi. Conoscere una storia di vita è sempre interessante, se poi è quella di un autore di cui vogliamo iniziare a leggere dei libri, direi che è quasi indispensabile.
il titolo dato alla versione italiana è sicuramente stato scelto per accattivare i lettori seriali della saga di Charitos, ma il libro non è solo Charitos, anzi, è molto di più e le pagine più interessanti le ho trovate nella sezione dedicata al suo lavoro di traduttore!! ;-)