Cuando la familia se convierte en fuente de inspiración: una cautivadora novela basada en la historia de los abuelos de la autora.
La novela ofrece una enriquecedora visión de la historia de España del último siglo gracias a Rosario y Tobías, dos jóvenes de orígenes totalmente opuestos a los que la casualidad une en la Barcelona de antes de la guerra. A través de los ojos de los protagonistas, conocemos cómo era la vida en Algeciras en el primer tercio del siglo XX; el fascinante viaje de un joven burgués de Barcelona a Estados Unidos –una historia basada en hechos reales y poco explorada en la literatura española: la de los españoles que quisieron abrirse camino en Norteamérica–; y, más adelante, la Barcelona habitada por cupletistas, prostitutas y revolucionarios, donde los sueños de Rosario, que quiere ser cantante, se unen con los de Tobías, recién llegado de América. Una Barcelona que respira vida, y diversión, pero también pobreza y clandestinidad, y en la que todo se trunca con el estallido de la Guerra Civil.
Il romanzo racconta la storia delle sorelle Torres a partire dal 1928 fino al 1953. La famiglia abita nella villa di Malaga. Il padre l'ah costruita perché tutte loro potessero vivere li come principesse. Rosario, la più grande, è la più bella ed ama cantare, Remedios (quanto ho amato questo nome!) cresce all'ombra della sorella. Tutto questo fino al giorno in cui una delle navi con cui il padre gestisce i propri commerci, affonda perdendo il suo carico. Il padre non si riprenderà più da questa tragedia e Rosario e Remedios devono portare avanti la casata dei Torres. Così, portandosi dietro i semi dei gerani, si trasferiscono a Barcellona. All'inizio la vita sembra remare loro contro, ma poi scoprendosi più diverse di quello che pensavano, anno dopo anno seguono le loro strade. Remedios cerca una stabilità con un marito e una famiglia, Rosario insegue i propri sogni di cantante.
Un romanzo assolutamente godibile che racconta la storia di queste due ragazze con l'aggiunta di personaggi di contorno che diventano protagonisti anche loro di questa storia. Come Tobias, che sembra un giovane viziato e scapestrato, alla ricerca di una vita diversa in America, che ritorna per innamorarsi perdutamente di Rosario; o come Donna Paquita, che prende a cuore le due ragazze come fossero le sue nipoti e cercherà sempre di aiutarle. Il racconto dei personaggi è ben fatto presentandoli con calma, pagina dopo pagina, rendendo la lettura fluida. Quello che manca a questo romanzo è la profondità del contesto storico, quasi accennata, del fascismo del generale Franco e dell'entrata in guerra della Spagna. In secondo luogo i gerani che danno il titolo al romanzo sono solo un contorno (sinceramente mi aspettavo, ad esempio, la storia di due fioraie), non hanno nessuna preponderanza nella storia. Sicuramente la storia incuriosisce e si arriva alla fine molto velocemente, purtroppo però in modo superficiale. Il classico romanzo estivo da leggere al mare sotto l'ombrellone. Se volete cominciare a fare scorta per le vacanze questo titolo non deve mancare nel vostro carrello!
Come dice il sottotitolo si tratta di una saga e in particolare della storia di due sorelle nella Spagna franchista. Il racconto si fa leggere perché dentro ci sono tante storie e perché il periodo storico già di per se è stato tragicamente complesso, ma manca di ritmo, di pathos. La narrazione è piatta e spesso sfiora la arida cronaca dei fatti, che peraltro ripercorrono la storia dei nonni dell’autrice, e solo qualche personaggio minore riesce a suscitare emozioni. Insomma un progetto ambizioso ma una vena narrativa molto deludente.
Para comenzar a reseñar este libro diré que es un libro con una prosa sencilla, la historia que se desarrolla en sus páginas está bien narrada y te hace sumérgete en la historia desde las primeras páginas. Se puede afirmar que gira entorno a dos personajes "principales" Rosario y Tobias, aunque los personajes secundarios están bien definidos y tiene una historia propia no sólo la que comparte con los personajes principales, por ello de algunos personajes secundarios me gustaría que se desarrollara una historia aparte como la que he tenido entre mis manos, sería un placer sumergirme en sus vidas como lo he hecho con la que acabo de disfrutar. El marco espacial transcurre principalmente en varias ciudades españolas, pero no son las únicas ubicaciones que aparecen, y el marco temporal está dividido en tres como las partes del libro que abarcaría en total del año 1928 hasta 1953. La pluma de la autora plasma muy bien la vida cotidiana, por eso creo que me gusto mucho el libro, porque narra los avatares de los personajes de forma exquisita a pesar de que algunas veces es muy cruda la historia. Por otro lado, felicitar a Maeva por la edición tan cuidada. Como es evidente es una historia que está altamente recomendada si te gusta las historias familiares.
No tenía expectativas sobre este libro, pero me ha decepcionado. Su narración y hilo argumentativo no me ha dicho gran cosa, a una de las dos hermanas la perdemos de vista aún teniendo en cuenta que es parte de los personajes principales. No llegas a cogerle cariño a ninguno de los personajes, sólo Charito consigue despertarte algo, odio. El final me ha dejado totalmente fría. No lo recomendaría.
La verdad es que me encanto ! Es entretenido, mantiene el enganche ! Saber que está basado en historias reales le da otra magia. Los personajes son verdaderos, sufren y toman decisiones equivocadas y defectos y virtudes, como Cualquier mortal. Lo recomiendo !
I gerani di Barcellona di Carolina Pobla, un romanzo di narrativa storica pubblicato da Garzanti il 2 luglio appena trascorso.
Oggi vi presento il primo libro di Carolina Pobla che ha riscosso un grandissimo successo in Spagna mettendo d’accordo semplici lettori e tutta la critica. I gerani di Barcellona, questo è il titolo, si ispira alla vera storia vissuta dai nonni paterni dell’autrice, il che lo rende, se vogliamo, ancora più interessante!
Ma partiamo con ordine, perché per entrare meglio in questa lettura serve conoscere il quadro cronologico in cui vengono narrati i fatti. Siamo quindi nel 1928 in Spagna, tra la decadenza del perbenismo e la volontà dei nobili di non cedere al forte vento di cambiamento che soffia su tutta l’Europa. La donna si muove alla conquista di una nuova immagine di sé e di una maggiore libertà di movimento, nonostante in molti casi essa resti ancora reclusa e relegata ad un ruolo marginale. A Parigi Coco Chanel fa scuola e l’automobile accelera la vita come simbolo del progresso americano. La convinzione che la scienza e la tecnica siano in grado di garantire a tutti sicurezza economica e benessere non fa che accrescere la voglia di scappare dal vecchio continente verso la terra promessa. Ma non è tutto oro quello che luccica, la democrazia vive la sua stagione più buia e la grande depressione mette in ginocchio proprio tutti.
Solo i sogni resistono. Perché se si sogna da soli, ciò che rimane è solo un sogno. Ma se si sogna insieme, è la vita che comincia.
La storia inizia nel 1928 quando incontriamo una famiglia benestante, i Torres, in cui la figlia maggiore Rosario si distingue per bellezza e potere. Ma non è sola perché altri quattro, tra fratelli e sorelle, crescono nel lusso senza pensieri grazie all’amore e all’affetto di Don Rafael, il capostipite. Il suo fiuto per gli affari l’ha reso celebre nel commercio attraverso una nave mercantile ma, tuttavia, quando questa naufraga miseramente, i Torres al completo si ritrovano in rovina e costretti ad andare ad Algeciras per ricominciare da zero.
Ma non sarà facile accettare di dover rivedere le proprie abitudini ed ognuno vivrà a modo proprio questa situazione, volgendola ai propri interessi.
Ad Algeciras tutto sembra ritornare alla normalità quando il business di Don Rafael, un’armeria che manda avanti grazie alla sua grande conoscenza nel settore, comincia a dare i suoi frutti. Appena però la famiglia sembra aver risalito la china, non senza difficoltà, ecco di nuovo un’altra tragedia pronta a scuoterli fin nel profondo. Questa volta non è di natura economica e non c’è nessuna possibilità di sanare questa ferita che corrode gli animi e affonda completamente i Torres. Le nuove circostanze rendono Rosario e Remedios soffocate dall’atmosfera della loro casa e per questo decidono di lasciare tutto, andando a Barcellona in cerca di nuove opportunità.
Allo stesso tempo Tobías Vila è un giovane studente di ingegneria agraria, intelligente e laborioso figlio di un imprenditore catalano, lascia Barcellona per cercare fortuna assieme all’amico Félix. Grazie ad un viaggio di studio organizzato dalla facoltà universitaria che entrambi seguono, partono con una valigia piena di speranze -più che di averi- verso l’America. Qui apprendono entusiasticamente nuove tecniche, lavorando sodo e guadagnandosi ogni centesimo di paga, ma ciò che finiscono per raccontare nelle lunghe lettere spedite in Spagna è solo la punta dell’iceberg delle loro esperienze. Certo la gente per bene c’è anche qui, le città visitate sono spettacolari, ma così scoprono anche un mondo nuovo molto diverso -che non immaginavano nemmeno potesse esistere-. La libertà acquisita non è sempre un bene, tanto che li farà vivere esperienze impensabili nel loro paese, anche se non per entrambi in maniera positiva.
Le avventure e le disavventure di questi due personaggi, Rosario e Tobìas, corrono parallelamente attraverso le pagine e gli anni mentre il mondo attorno a loro -e con loro- cambia di riflesso. Ma alla fine c’è un posto ed un luogo preciso in cui l’amore sboccia e resiste come i gerani fioriti, da Barcellona fino al luogo in cui anche i loro cuori troveranno finalmente pace.
I gerani di Barcellona è un romanzo epico che gli amanti delle grandi storie d’amore non si possono davvero perdere. Ma non è tutto qui perché gli ingredienti che lo rendono un libro davvero stupendo vanno al di là del sentimentalismo, poiché raccontano un periodo storico che, per il mondo intero, risulta tutt’oggi di difficile comprensione. La storia infatti, si svolge in diverse città spagnole ma non solo e la struttura temporale, divisa in tre parti, copre gli anni a partire dal 1928 al 1953.
Scritto con uno stile diretto e semplice, scorre senza intoppi e progredisce grazie ad una narrazione in terza persona. E sebbene i punti drammatici siano vari, e lasciatemelo dire, pure i colpi di scena sono innumerevoli, è alla fine che troviamo l’intensità giusta che fa apprezzare la lettura in tutta la sua interezza. Proprio come alla fine di un lungo e tortuoso viaggio, si intravede finalmente la meta agognata!
La penna di Caterina Pobla descrive ambientazioni talmente reali che sembrano prendere vita sotto gli occhi del lettore, regalandoci così anche personaggi davvero indimenticabili, che sono sicura amerete tutti -senza nessuna eccezione-. Perché si, ognuno ha qualcosa da dire in un turbinio di situazioni permeate da questi punti fermi: la crescita personale, l’ossessione per l’affermazione di sè davanti alla società del tempo, e l’amore nelle sue diverse manifestazioni.
Quando un romanzo torna a bussare nel tuo immaginario a distanza di giorni e settimane, vuol dire che chi lo ha scritto è riuscito a rapirti totalmente, a travolgerti con atmosfere e stati d’animo. E così è stato per me!
Avete capito quindi che questo libro mi è davvero entrato nel cuore, non solo per la storia d’amore tra i due protagonisti, ma perché è un romanzo pieno di forza, tenacia e passione che ci parla anche di orgoglio, amicizia e famiglia, di sogni che si infrangono nella quotidianità.
Ma soprattutto ci fa capire che i problemi vengono risolti con l’aiuto -se lo si accetta- e che nonostante la vita sia piena di battute d’arresto e tutto può cambiare da un momento all’altro, sono i bei momenti che attutiscono veramente i contraccolpi dell’imprevedibilità!
Geranios en el balcón, la fascinante novela inspirada en los abuelos de Carolina Pobla donde nos muestra una Barcelona habitada por cupletistas y revolucionarios, pero también por la miseria y la clandestinidad.
La novela ofrece una enriquecedora visión de la historia de España del último siglo gracias a Rosario y Tobías, dos jóvenes de orígenes totalmente opuestos a los que la casualidad une en la Barcelona de antes de la guerra. A través de los ojos de los protagonistas, conocemos cómo era la vida en Algeciras en el primer tercio del siglo XX; el fascinante viaje de un joven burgués de Barcelona a Estados Unidos –una historia basada en hechos reales y poco explorada en la literatura española: la de los españoles que quisieron abrirse camino en Norteamérica–; y, más adelante, la Barcelona habitada por cupletistas, prostitutas y revolucionarios, donde los sueños de Rosario, que quiere ser cantante, se unen con los de Tobías, recién llegado de América. Una Barcelona que respira vida, y diversión, pero también pobreza y clandestinidad, y en la que todo se trunca con el estallido de la Guerra Civil.
Mi valoración personal:
Carolina pobla debuta en el mundo de la literatura con Geranios en el balcón un homenaje a los que inspiraron su novela: su familia.
Las hermanas Torres, Rosario y Remedios junto a sus hermanos viven en la villa más bonita de Málaga, La Macarena. Rosario, la mayor, de una belleza elegante y decisiva, ama cantar y es la favorita de la familia. Remedios crece a su sombra, aunque feliz de compartir con ella los juegos en su lugar mágico: el jardín de la villa, donde planta esos geranios que tanto le gustan. Todo cambia cuando la familia queda en la ruina al hundirse el ultimo barco que su padre tenía para comerciar con productos exóticos.
Rosario y Remedios deciden volar solas dejando su familia para establecerse en Barcelona donde Rosario pretende hacerse famosa con su canto.
Entre las calles de la gran y colorida ciudad, Rosario y Remedios, año tras año, se descubren más diferentes de lo que imaginaban.
Remedios encuentra un trabajo y un marido que la quiere, pero Rosario persigue sus sueños enamorándose de un hombre que le acompaña en sus delirios de grandeza.
Pero incluso cuando parece que se pierden para siempre, los balcones y ventanas de sus hogares se llenarán de geranios florecientes. La guerra pasa por ellas de diferente modo y cada una ha de florecer con los geranios que intentan resurgir una y otra vez.
Con una narración sencilla, directa y emotiva, Carolina sabe cómo describirnos esos escenarios para situarnos en una época convulsa donde se iba fraguando poco a poco la guerra civil.
Rosario y Tobías son el eje central de la novela y todos los demás personajes giran en torno a ellos dotándolos de ese carácter que los va forjando a lo largo de los años hasta convertirlos en casi dos extraños conviviendo en la misma casa.
En conclusión una bonita historia que nos habla del amor, la perdida y los sueños incumplidos, un libro que recomiendo para los amantes tanto de la histórica como de aquellas historias basadas en personas reales donde el amor y el sufrimiento son tan verdaderos que se sienten a través de sus páginas.
Una saga familiare che parte in maniera molto coinvolgente e scorrevole proprio per questo si legge velocemente. Dalla seconda metà però perde mordente. Succedono tante cose ma è come se passassero sotto gli occhi del lettore senza scalfirlo, senza emozionarlo, senza lasciare traccia.
Manca di pathos e di quella scintilla che ti fa amare i personaggi e soffrire e gioire con loro. Il finale mi ha lasciato un po' interdetta... ha mantenuto e amplificato la freddezza e la tristezza di tutto il resto
Altro difetto sono le pochissime (per non dire che sono pressoché assenti) descrizioni sui personaggi, è impossibile immaginarseli.
Aveva senza dubbio del potenziale questo romanzo ma l'ho trovato, in definitiva, troppo tiepido.
Progetto ambizioso, esecuzione mediocre. Peccato perché il materiale narrativo era generoso e interessante, ma purtroppo la scrittrice difetta di tecnica narrativa e forse di talento. Personaggi scialbi e per nulla definiti, dialoghi inesistenti e sviluppi narrativi che non vanno al di là di una mera trascrizione di fatti. Peccato.
Le sorelle Torres crescono nel loro piccolo mondo fatato, segnato da rosee prospettive per il futuro, da eventi sociali e lezioni di canto. Purtroppo però un tragico evento segnerà la loro vita per sempre. Così le due sorelle maggiori decidono di affrontare il mondo da sole. Rosario e Remedios non possono avere troppe aspettative, ma cercheranno di trovare il loro posto nel mondo mentre sullo sfondo si stagliano i cambiamenti sociali che interessano la Spagna tra gli anni Trenta e Quaranta.
Questa saga famigliare standalone è il primo libro di questa autrice spagnola. Un filo acerbo a livello stilistico, ma potente nella sua voce. Infatti è tratto da una storia vera, quella dei nonni dell'autrice, ma questo lato autobiografico è ben celato dai tratti prettamente romanzeschi. Sicuramente è una storia che si legge in un fiato, anche se ha il difetto di lasciare in sospeso il destino degli altri componenti della famiglia concentrandosi principalmente sulle sorelle maggiori. In questo senso risulta un filo sbilanciato, però super bello!
Scritto coi piedi. Una sequenza di eventi senza approfondimento, senza emozioni. Non mi ha preso per nulla. La storia era anche interessante, ma questo libro purtroppo è di una noia mortale. Pochissimi dialoghi e il resto è solo un susseguirsi di eventi narrati senza sentimento.
La historia comienza en Algeciras donde conocemos a una familia pudiente, en la que ya resalta la hija mayor, Rosario toda belleza y poderío. Por otro lado el autor nos presenta a Tobias, hijo de un empreario catalán que recibe una beca de la universidad de Barcelona para continuar sus estudios de ingeniería agrícola en Estados Unidos y Canadá. Poco a poco vamos descubriendo la historia de ambos jóvenes. Por un lado la familia de Rosario cae en desgracia, su padre pierde el negocio y tiene que empezar de nuevo. Todo empeora mucho más cuando la hermana pequeña de Rosario jugando le pega un tiro a su hermano con fatal resultados. A partir de ese momento la familia se encierra y pierde toda su alegría. Hasta q un día Rosario decide q ya es suficiente y se marcha con su hermana Remedios a Barcelona a probar suerte como cantante. Por su parte Tobias nos muestra sus andanzas en USA y Canada, donde está a punto de perder la vida. Tras dos años regresa a Barcelona para descubrir q su padre a muerto, q la empresa esta arruinada, y q todo se hunde a su alrededor. También tiene que empezar de nuevo. Ambos coinciden en la noche Barcelonesa y se enamoran perdidamente y a pesar de otros obligaciones y compromisos que ya ha adquirido Charito, nombre artístico de Rosario, comienzan una vida en común con muchos momentos complicados y algunos buenos. Es una novela que nos habla de orgullo, de amistad, de amor, y sobre todo nos hace entender que la vida está llena de momentos buenos pero también de reveses. Que de un momento para otro todo cambia y que los problemas con ayuda acaban solucionandose.
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Ho preso questo libro per pura curiosità, mentre ero in biblioteca per il ritiro di un altro libro. La copertina avvincente e Barcellona nel titolo erano bastati per convincermi che potesse essere una buona scelta. Pur non apprezzando minimamente le saghe familiari, e pur non conoscendo praticamente per niente la storia della bella città catalana (se non per una gita effettuata anni e anni fa), ho voluto provare a leggere questo romanzo. Le prime 100 pagine sono scorse con una calma che mi stava per far desistere, eppure vedevo crescere l'interesse per la vita di questi personaggi di cui non riuscivo neppure a ricordare i nomi. Dopo pochi giorni posso affermare con certezza di aver fatto bene a fidarmi dell'Intuito del Lettore. La storia rapisce come può farlo una storia che parla di vite reali. L' Happy Ending è tutto fuorché scontato e questo spinge a leggere con entusiasmo e interesse la storia che parla di Rosario e della sua famiglia, ma che potrebbe tranquillamente parlare di me o di chiunque vi si approcci. L'autrice non si perde in parole superflue, eppure riesce a comunicare e descrivere tutto in maniera perfetta, senza dire né troppo né troppo poco. Personaggi meravigliosi nelle loro sfaccettature, tutti bellissimi ma nessuno completamente positivo. Molto reali, come le persone vere. Bellissima anche la descrizione di un periodo storico (primo dopoguerra/ascesa franchista) per me assolutamente sconosciuto (in Spagna). Non è un libro che rileggerei, ma che sicuramente consiglierei a chiunque me lo chiedesse.
La storia di due sorelle appartenenti ad una famiglia benestante che vedono la loro vita stravolgersi è raccontata con una fretta di liquidare i fatti che me l'ha fatto apparire insipido ed incolore. L'ho letto "a bocconi grossi", per arrivare alla fine. Gli eventi si susseguono con troppa rapidità: nascono e si risolvono in poche righe, nella migliore tradizione Harmony, ed in modo altrettanto poco credibile, come conigli dal cilindro. I protagonisti passano dall'espressione dei migliori sentimenti ai più biasimevoli impulsi nel giro di nanosecondi per poi tornare a provare la disposizione più amorevole e degna di un animo puro. Situazioni complesse si sciolgono in pochi minuti e l'unico accadimento che suscita una certa curiosità nella vita di Rosario con la sua storia di canto e di amore alla cieca, rimane senza compimento né spiegazione. Uno stile troppo essenziale, da racconto da cortile, fin troppo colloquiale, che non stimola la lettura ed una storia che, personalmente, non mi ha lasciato nulla.
La historia de dos hermanas de familia acomodada que ven cómo sus vidas dan un vuelco está contada con una prisa por desestimar los hechos que hizo que me pareciera sosa e incolora. Lo leí “a trozos” para llegar al final. Los acontecimientos se suceden con demasiada rapidez: nacen y se resuelven en pocas líneas, en la mejor tradición de Harmony, y de forma igualmente increíble, como conejos sacados de una chistera. Los protagonistas pasan de expresar los mejores sentimientos a los impulsos más reprobables en el espacio de nanosegundos, sólo para volver a sentir la disposición más amorosa digna de un alma pura. Las situaciones complejas se diluyen en cuestión de minutos, y el único acontecimiento que despierta cierta curiosidad en la vida de Rosario, con su historia de canto y amor ciego, se queda sin cumplimiento ni explicación. Un estilo de cuento de patio demasiado esencial, demasiado coloquial, que no estimula la lectura y una historia que, personalmente, no me dejó nada.
Un connubio di troppo e troppo poco. Troppi dettagli inutili nella prosa lenta e iperdescrittiva, troppa carne al fuoco sul finale (potente ma tirato via). Mi sarei aspettata una narrazione più coinvolgente dell'epoca Franchista, invece il senso di oppressione del regime è passato quasi inosservato, salvo in un paio di capitoli. La pecca più grande è che la protagonista, Rosario Torres, è odiosa da morire, e l'unico altro sentimento in grado di smuovere in me, oltre all'antipatia, è stata la pietà. Deludente anche Tobias, co-protagonista di questo romanzo storico che copre solo qualche decennio, ma che sembrava non finire più. Tanti personaggi caratterizzati bene, sicuramente avrei preferito sentire le loro voci, piuttosto che quella di Rosario. Scrittura da rivedere completamente, che a tratti ricorda di più una cronaca di eventi, data la scarsità di scene e dialoghi. Non lo consiglio. . Per altre recensioni, mi trovi su instagram @bibliotecamentale
Me ha gustado nuevamente su estilo sencillo, directo y cercano, además de ser una historia basada en las experiencias y vivencias de sus abuelos . Una novela ambientada a principios del S.XX principalmente en las ciudades de Málaga, Algeciras y Barcelona. . Aunque hay muchas escenas intensas es justo al final cuando aparece un mayor dramatismo para mostrarnos un desenlace especialmente emotivo.
Rosario y Tobias, son los protagonistas principales pero alrededor de ellos los demás personajes, poco a poco van tomando su lugar y van nutriendo la trama con sus emociones, ideales, sueños cumplidos y pendientes de cumplir, con algunas pérdidas por el camino que nos hace reflexionar en que la vida está para vivirla, compartirla y disfrutarla, y que hay que seguir en ella tratando siempre de ser felices aunque esa felicidad nos la dé simplemente el ver germinar unos geranios en el balcón
I gerani di Barcellona di Carolina Pobla “Se cammini davanti, coloro che ti vogliono bene non potranno sempre seguirti. Ma se cammini accanto allora potranno accompagnarti.”
Non concordo molto con questa affermazione, anche perchè chi dice di amarti, spesso e volentieri ti lascia indietro, ma questa è un’altra storia e questo non è il posto ne il momento giusto per parlarne.
I gerani di Barcellona nasce come saga famigliare che parte dal 1928 al 1953. Peccato che di famigliare ho trovato poco. E’ più un intreccio di vite, in cui spesso e volentieri la famiglia, a mio avviso, non c’entra nulla, anche perché le due famiglie di cui si parla principalmente si sbriciolano fino a non sentir più parlare della maggior parte dei parenti. Si creano più che altro nuovi nuclei famigliari in cui la bugia fa da sovrana. Non sono riuscita a empatizzare con nessun personaggio, ma ho odiato in particolar modo Rosario, altezzosa, con la puzza sotto il naso, egoista, narcisista ed egocentrica. Ma il bello di saper scrivere è anche questo no? Riuscire a farti odiare un personaggio significa che hai fatto un buon lavoro nel renderlo in quel modo. Che poi probabilmente ci sarà anche qualcuno che apprezza il personaggio. Forse quello che mi è piaciuto un po’ di più degli altri è stato Remedios, ma ha sempre avuto un ruolo marginale, nonostante fosse la sorella di Rosario, ma essendosi anche lei separata dalla famiglia, si è un po’ persa nel racconto.
Il libro non è assolutamente brutto, forse mi aspettavo io qualcosa di diverso, qualcosa che assomigliasse di più ad una saga famigliare o forse non era il periodo giusto per leggerlo, non lo saprò mai.
3'5 ⭐ Novela histórica que nos habla de la vida de dos jóvenes que se conocen por casualidad hasta su adultez, pasando por dificultades económicas, enfermedades y una guerra civil. Es cierto que en ocasiones la historia se me hacía algo densa -especialmente antes de que éstos se conocieran-, pero después cada vez se vuelve más interesante. Un dato que me ha encantado conocer es que la historia está inspirada en la vida de los abuelos de la autora. Esto me ha hecho estar varios días después de terminarlo dándole vueltas a los personajes y toda la trama, que por lo que parece se acerca más a la realidad que a la ficción. En general, ha sido un acierto. Probablemente vuelva a leer a esta autora.
L'inizio appare promettente: una frotta di sorelle dissimili fra loro, sorti economiche alterne, una tragedia improvvisa... Poi, purtroppo, i personaggi si riducono di numero e perdono di spessore. Grazie alle premesse (e a nomi evocativi come Remedios) si potrebbe indulgere nel pregustare una saga familiare dal sapore di "Cent'anni di solitudine" (o, perché no?, de "La casa degli spiriti"). Proseguendo nella lettura, però, risulta preferibile evitare ogni sorta di paragone, cogliendo ciò che di buono l'opera può dare: qualche evoluzione improvvisa dei personaggi, qualche scena particolarmente riuscita.
Me ha costado mucho terminarlo porque no tiene gran interés. La trama no es nada original y no está nada bien resuelta. La primera mitad parece un libro de relatos, historias inconexas, sin hilo conductor y sin demasiado sentido. Personajes que aparecen de repente, cobran importancia y desaparecen sin dejar rastro en un par de páginas. El final me ha parecido horroroso. Intentar hilar una novela con una última frase empalagosa cuando el personaje que justifica el título apenas tiene protagonismo durante la misma no me parece apropiado.
Se me ha hecho pesado (a pesar de que tenía que leerlo de una sentada porque no es mío), la protagonista insoportable a pesar de que parece que la han hecho así conscientemente, no sé con qué intención; la historia de amor, de amor tiene poco por no decir nada... En conclusión, me ha parecido un libro que deja muy mal sabor de boca pero de la peor manera posible, porque las desgracias muchas veces tenían sentido y en ninguna ocasión conmovían. Del final mejor ni hablo, solo voy a decir que ha sido penoso. Le doy dos estrellas por los momentos en los que ha aparecido Remedios.
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Libro molto deludente. Una saga familiare raccontata come una cronaca priva di emozioni, non si riesce a empatizzare con i personaggi, non c’è profondità nel racconto, solo un susseguirsi di fatti. Non si riesce a percepire tristezza nelle disgrazie, gioia nelle conquiste, trepidazione negli amori, paura o turbamento negli sconvolgimenti politici e nelle guerre. Un vero peccato perché le storia e l’ambientazione avevano molte potenzialità. La scrittura è scorrevole e corretta, ma senza nessun guizzo.
La forma de escribir de esta autora me gusta mucho, pero siento que en esta novela lo que falla es la historia. Ocurren muchiiiiiiiiisimas cosas, pero muchas. Y aunque están bien narradas y no pierdes el hilo, la realidad es que algunas no son necesarias, no aportan a la historia. Y luego los últimos 6 capítulos son muy rápidos y atropellados y te quedas con una sensación un poco rara... No es mal libro, pero no lo leería de nuevo y me ha decepcionado un poco.
Il finale non mi ha convinta del tutto e mi ha lasciato più di un interrogativo. Le due protagoniste a un certo punto della narrazione vengono surclassate da altri personaggi: la sorella minore Remedios viene addirittura esiliata dalla storia e se ne perdono le tracce, mentre il carattere della maggiore Rosario viene pian piano demolito, perde sostanza. A ogni modo, il libro mi ha trattenuta a sé. Il personaggio di Tobias mi è piaciuto. La scrittura è pulita e le pagine scorrono.
Perfetto romanzo per l'estate. Una bella storia ispirata alla scrittrice dai nonni paterni. Lo stile è semplice ma la narrazione scorre molto bene con tanti personaggi che ruotano intorno alla protagoniste, due sorelle che per le tristi vicissitudini della famiglia si ritrovano a Barcellona per ricominciare una nuova vita. Voto 3,5/4
La prima parte era iniziata bene, creando le basi per una storia che poteva essere davvero avvincente. Ma poi, nella seconda metà del libro, la storia è diventata un mero susseguirsi di fatti e personaggi, che appaiono e scompaiono senza un minimo di riflessione né introspezione (né senso).
Senza considerare che tutto gira intorno a quello che ritengo essere uno dei personaggi più egoisti, viziati, fastidiosi e irritanti di sempre. Una poverina che passa tutto il suo tempo a lamentarsi e autocommiserarsi per i drammi della sua vita - di cui, nella maggior parte dei casi, lei è l'unica e sola artefice.
Ultimo appunto per gli amanti delle saghe familiari: non fatevi imbrogliare. A differenza di quanto pubblicizzato, no, non si tratta di una saga familiare. È semplicemente la storia di due ragazzi che si incontrano, si innamorano e iniziano la loro vita insieme. Le loro due famiglie di origine vengono dimenticate immediatamente e i loro figli è come se non esistessero.
2'5 Escuchado en Audiolibro. Me llamó la atención porque otro de la autora, Los Juguetes de la Guerra, fue uno de mis favoritos del 2022. Sin embargo, me ha resultado mucho más aburrido y no ha captado mi atención, aunque me suele encantar la histórica, sobretodo si está basada en hechos reales. A pesar de esto, si veo algo más de la autora seguro que le doy otra oportunidad.
Purtroppo ho trovato questo romanzo familiare abbastanza noioso, ripetitivo, con poco contesto storico descritto nel dettaglio e personaggi abbastanza insignificanti, a cominciare dalla protagonista che rimane piuttosto antipatica. Mi aspettavo qualcosa di simile a "I Leoni di Sicilia", ma non ci si avvicina assolutamente. Non lo consiglierei.