Il 20 agosto 1968, mentre i carri armati sovietici invadevano le strade di Praga spezzando quella tranquilla giornata estiva, Demetrio Volcic si trovava lì come corrispondente della Rai. E fu perciò fra i primi a raccontare gli avvenimenti tragici che insanguinarono la Cecoslovacchia. Questo libro è il racconto, lucido, appassionato, commosso della primavera di Praga, di quella breve stagione, iniziata nel gennaio 1968, in cui in Cecoslovacchia ci si illuse di poter sfuggire al dominio dell’Unione Sovietica e di restituire al paese un socialismo dal volto umano sotto la guida di Dubček.
Documento molto interessante di Demetrio Volcic che, tra le sue esperienze personali di giornalista a Praga, la storia ed interviste ai protagonisti, ripercorre la tragica e rivoluzionaria, speranzosa, stagione della “Primavera di Praga”, raccontando l’esperimento di Dubćek per un “socialismo dal volto umano”. Racconto intenso, a tratti emozionante. Da leggere.
Avevo cominciato un altro libro, ma non riesco a concentrarmi su quello e allora, per caso, ho preso in mano questo. L'avevo comprato alla morte di Volčič e poi era rimasto sepolto tra le pile di libri.
L'ho ritrovato e, complice il corso di ceco che sto frequentando, ho deciso di portarmelo dietro in Austria. E, l'altro giorno, mentre cercavo di dare un minimo di ordine alla mia camera, mi sono seduta per terra e ho cominciato a leggere.
Per puro caso, la sera ho guardato il film La confessione di Costa-Gavras, che si ispira al processo processo Slánský, che occupa un paio di capitoli del libro. Ho apprezzato di più il libro rispetto al film, devo dire.
Volčič racconta da testimone privilegiato il percorso che ha portato all'invasione russa in Cecoslovacchia a seguito del tentativo di riforme del "socialismo dal volto umano". Piuttosto dettagliato, anche se a volte dava per scontato alcune cose.
Mi sarei aspettata qualche intervista in più, ma l'ho letto con curiosità e bisogna dire che l'autore è riuscito a scrivere un volumetto agile e scorrevole. Ottimo come introduzione al tema, direi.
Continuo a pensare che i libri Sellerio abbiano copertine troppo delicate. Ne ho comprati pochi dei loro libri, e son riuscita a macchiarli tutti. E non so come.