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L'ispettore generale-Il matrimonio-I giocatori
"Indubbiamente il viaggio era un motivo dominante dell'esistenza di Gogol', che da vero Wanderer romantico ne aveva fatto la ragione stessa della propria esistenza. Autentico scrittore on the road, era in grado di scrivere in carrozza, nelle sale comuni delle locande, nelle stazioni di posta [...]. Tra l'arrivo e la partenza sulla scena gogoliana dominano la paura (L'ispettore generale), l'angoscia (Il matrimonio) e la noia (Igiocatori). L'ispettore generale è a ragione considerata la commedia incentrata sul gusto per la rappresentazione che caratterizza tutta la produzione di Gogol' [...]. Ma, al di là della componente comica, nell'Ispettore generale tutti hanno paura: il podestà, i burocrati della città, lo stesso Chlestakov. E una paura viscerale, legata a ragioni pratiche di sopravvivenza, ma è anche una paura metafisica, legata a ragioni esistenziali più profonde. [...] L'ansia dell'accoppiamento e della riproduzione pervade ovviamente tutto II matrimonio, con il suo corollario di orrore del femminile sessuato che possiamo rintracciare nell'opera gogoliana nel suo complesso [...]. Il mostro che occhieggia dietro la superficie puramente comica dei Giocatori è invece quello forse più temuto dallo scrittore, la noia." (dall'introduzione di Serena Prina)
328 pages, Paperback
Published May 3, 2018
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About the author
Nikolai Gogol
1,993 books5,638 followersPeople consider that Russian writer Nikolai Vasilievich Gogol (Николай Васильевич Гоголь) founded realism in Russian literature. His works include
The Overcoat
(1842) and
Dead Souls
(1842).
Ukrainian birth, heritage, and upbringing of Gogol influenced many of his written works among the most beloved in the tradition of Russian-language literature. Most critics see Gogol as the first Russian realist. His biting satire, comic realism, and descriptions of Russian provincials and petty bureaucrats influenced later Russian masters Leo Tolstoy, Ivan Turgenev, and especially Fyodor Dostoyevsky. Gogol wittily said many later Russian maxims.
Gogol first used the techniques of surrealism and the grotesque in his works The Nose , Viy , The Overcoat , and Nevsky Prospekt . Ukrainian upbringing, culture, and folklore influenced his early works, such as Evenings on a Farm near Dikanka .
His later writing satirized political corruption in the Russian empire in Dead Souls .
Ukrainian birth, heritage, and upbringing of Gogol influenced many of his written works among the most beloved in the tradition of Russian-language literature. Most critics see Gogol as the first Russian realist. His biting satire, comic realism, and descriptions of Russian provincials and petty bureaucrats influenced later Russian masters Leo Tolstoy, Ivan Turgenev, and especially Fyodor Dostoyevsky. Gogol wittily said many later Russian maxims.
Gogol first used the techniques of surrealism and the grotesque in his works The Nose , Viy , The Overcoat , and Nevsky Prospekt . Ukrainian upbringing, culture, and folklore influenced his early works, such as Evenings on a Farm near Dikanka .
His later writing satirized political corruption in the Russian empire in Dead Souls .
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Community Reviews
Displaying 1 - 5 of 5 reviews
May 31, 2023
Se si osserva attentamente e a lungo una storia buffa, essa diventa sempre più triste.
Come ci riesce Gogol, nessuno o davvero pochi altri.
Teatro, romanzo, racconto. Ogni forma narrativa sembra essergli congeniale per tessere la sua magistrale parodia della società,
Qua siamo alle prese con tre delle sue piéce teatrali più conosciute, prima tra tutte L’ispettore generale, una commedia degli equivoci brillante e irriverente che smaschera senza troppe remore la corrotta burocrazia russa della prima metà dell’Ottocento. Il matrimonio mostra invece tutta l’angoscia dell’accoppiamento e dell’instaurare un rapporto con l’altro sesso. Infine, I giocatori sonda la passione per il gioco e per la truffa che ogni personaggio gogoliano sembra ben lieto di coltivare.
Il bello di Gogol è che difficilmente fa sconti ai propri personaggi: funzionari e impiegatucci lecchini, ometti avidi e bugiardi, bari, donnette civettuole. Tutti vanno a finire sotto la sua lente satirica, che però riesce a mantenere un’apparenza di autenticità e a non risultare caricaturale.
È vero, la realtà è spesso assurda e grottesca, dominata da sentimenti quali la paura, la noia e l’angoscia. Ma scene come quelle rappresentate in queste commedie sono all’ordine del giorno nella Russia di inizio Ottocento e potrebbero svolgersi in un qualunque angolo della provincia imperiale.
L’opera teatrale non è una forma narrativa a me solitamente congeniale ma questa raccolta l’ho divorata e apprezzata davvero tanto.
Un tipo di commedia esilarante ma anche un po’ amara, che ridicolizza ma senza estremizzare una società che è già di per sé comica.
Se vi sentite orfani di Gogol perché come me vi siete già bevuti Le anime morte e I racconti di Pietroburgo, questa è un’ottima opportunità di ritrovare uno degli scrittori russi più geniali che ci sia in una veste diversa, ma che mantiene tutto il suo acume.
Dategli una chance.
Come ci riesce Gogol, nessuno o davvero pochi altri.
Teatro, romanzo, racconto. Ogni forma narrativa sembra essergli congeniale per tessere la sua magistrale parodia della società,
Qua siamo alle prese con tre delle sue piéce teatrali più conosciute, prima tra tutte L’ispettore generale, una commedia degli equivoci brillante e irriverente che smaschera senza troppe remore la corrotta burocrazia russa della prima metà dell’Ottocento. Il matrimonio mostra invece tutta l’angoscia dell’accoppiamento e dell’instaurare un rapporto con l’altro sesso. Infine, I giocatori sonda la passione per il gioco e per la truffa che ogni personaggio gogoliano sembra ben lieto di coltivare.
Il bello di Gogol è che difficilmente fa sconti ai propri personaggi: funzionari e impiegatucci lecchini, ometti avidi e bugiardi, bari, donnette civettuole. Tutti vanno a finire sotto la sua lente satirica, che però riesce a mantenere un’apparenza di autenticità e a non risultare caricaturale.
È vero, la realtà è spesso assurda e grottesca, dominata da sentimenti quali la paura, la noia e l’angoscia. Ma scene come quelle rappresentate in queste commedie sono all’ordine del giorno nella Russia di inizio Ottocento e potrebbero svolgersi in un qualunque angolo della provincia imperiale.
L’opera teatrale non è una forma narrativa a me solitamente congeniale ma questa raccolta l’ho divorata e apprezzata davvero tanto.
Un tipo di commedia esilarante ma anche un po’ amara, che ridicolizza ma senza estremizzare una società che è già di per sé comica.
Se vi sentite orfani di Gogol perché come me vi siete già bevuti Le anime morte e I racconti di Pietroburgo, questa è un’ottima opportunità di ritrovare uno degli scrittori russi più geniali che ci sia in una veste diversa, ma che mantiene tutto il suo acume.
Dategli una chance.
March 9, 2022
L'ispettore generale
Sinossi editoriale dell'edizione Garzanti
In una cittadina qualunque della provincia russa, la notizia della visita di un ispettore generale mette in allarme funzionari e notabili. Bisognerà nascondere le magagne della pubblica amministrazione, far credere che tutto funzioni alla perfezione, evitare che vengano a galla inefficienza e disonestà. Il subbuglio è tale che un giovane di passaggio, lo squattrinato bellimbusto Chlestakov, viene scambiato per il misterioso controllore. Omaggiato da tutti e allettato da offerte di denaro sempre più sfacciate, Chlestakov sfrutta più che può la situazione e si dilegua giusto prima che si scopra il malinteso e venga annunciato l’arrivo del vero ispettore. Commedia degli equivoci, rappresentata nel 1836, L’ispettore generale riecheggia la lezione dei racconti pietroburghesi: non è l’uomo a essere malvagio, è la società che lo rende tale; non è Chlestakov a spacciarsi per ispettore, bensì il mondo intorno a lui a imporgli quel ruolo. Affidandosi al collaudato espediente dello scambio di persona, Gogol’ mette alla berlina la corrotta burocrazia della Russia zarista, che alla fine rimane presa al laccio dei suoi stessi inganni.
Sinossi editoriale dell'edizione Garzanti
In una cittadina qualunque della provincia russa, la notizia della visita di un ispettore generale mette in allarme funzionari e notabili. Bisognerà nascondere le magagne della pubblica amministrazione, far credere che tutto funzioni alla perfezione, evitare che vengano a galla inefficienza e disonestà. Il subbuglio è tale che un giovane di passaggio, lo squattrinato bellimbusto Chlestakov, viene scambiato per il misterioso controllore. Omaggiato da tutti e allettato da offerte di denaro sempre più sfacciate, Chlestakov sfrutta più che può la situazione e si dilegua giusto prima che si scopra il malinteso e venga annunciato l’arrivo del vero ispettore. Commedia degli equivoci, rappresentata nel 1836, L’ispettore generale riecheggia la lezione dei racconti pietroburghesi: non è l’uomo a essere malvagio, è la società che lo rende tale; non è Chlestakov a spacciarsi per ispettore, bensì il mondo intorno a lui a imporgli quel ruolo. Affidandosi al collaudato espediente dello scambio di persona, Gogol’ mette alla berlina la corrotta burocrazia della Russia zarista, che alla fine rimane presa al laccio dei suoi stessi inganni.
October 11, 2019
Interessante la prospettiva razionalizzante a posteriori del giocatore, ossia, se si è parte di un raggiro, a spese di qualcun'altro, alla fine, dopo il successo e la vincita, si dipinge l'esistenza in sé del gioco e della truffa come cose inevitabili, parti necessarie del mondo, invece, se ci ritrova dall'altra parte, pur avendo partecipato al gioco, consapevoli dell'esistenza di altri truffatori oltre a sé stessi, quando si perde, ossia quando l'imboscata "diabolica" è rivolta verso sé stessi, allora ecco che si considera il gioco una cosa malevole, che si costruisce sul spennare, con un raggiro, in un breve tempo, ciò che l'altro ha prodotto in un lungo periodo.
January 8, 2025
Commedie apparentemente semplici ma profonde. Bello, bello, bello.
February 26, 2022
Secondo approccio con la letteratura russa, che promuovo a pieni voti.
Una commedia teatrale questa di Gogol, esilarante e grottesca, dove predomina la paura.
La paura del podestà, la paura dei burocrati corrotti dell'epoca zarista, la paura del popolo, paura scaturita dall'annuncio della visita di un fantomatico ispettore generale.
Mi piace il modo di scrivere, di rappresentare, di "ingannare", di far ridere, di far vedere la corsa di tutti a nascondere qualsiasi magagna, di far vedere che tutto è a posto all'alto visitatore, che verrà o non verrà, sarà lui o non sarà lui...
Letto il libro e ascoltato anche la rappresentazione teatrale con le indimenticabili voci di Nino Manfredi e Bice Valori.
Consigliato sicuramente a chi vuol conoscere uno dei più grandi scrittori russi.
Una commedia teatrale questa di Gogol, esilarante e grottesca, dove predomina la paura.
La paura del podestà, la paura dei burocrati corrotti dell'epoca zarista, la paura del popolo, paura scaturita dall'annuncio della visita di un fantomatico ispettore generale.
Mi piace il modo di scrivere, di rappresentare, di "ingannare", di far ridere, di far vedere la corsa di tutti a nascondere qualsiasi magagna, di far vedere che tutto è a posto all'alto visitatore, che verrà o non verrà, sarà lui o non sarà lui...
Letto il libro e ascoltato anche la rappresentazione teatrale con le indimenticabili voci di Nino Manfredi e Bice Valori.
Consigliato sicuramente a chi vuol conoscere uno dei più grandi scrittori russi.
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