El jardín perdido es un tratado singular. Es, en cierto modo, una «biografía botánica». Las pasiones y las amistades de Jorn de Précy, los jardines que conoció y a los que más amó conforman una delicada filigrana. Los temas que trata desentonan con la literatura sobre los jardines de la época. De ahí, quizás, el impacto limitado del libro. Impreso en una única edición de dos mil ejemplares por cuenta del autor, al publicarse no apareció ni una sola reseña en la prensa especializada. Pero aquellos dos mil ejemplares siguen circulando. Es posible toparse con uno de ellos, manchado de tierra, en un mercadillo de segunda mano, en una pequeña biblioteca de provincias o en el salón de uno de los fieles adeptos de Jorn de Précy diseminados por el mundo. Greystone fue su obra maestra. Según el decir de sus contemporáneos, el lugar era inquietante y maravilloso. Claude Monet, que lo visitó en 1906, escribe: «El jardín del señor De Précy ofrece cuadros de un encanto intenso e indefinible que llega directo al corazón. Lo salvaje se mezcla constantemente con lo artificial, el sueño con la realidad». El título del ensayo alude tanto a la marginación del jardín en el mundo moderno como a la inquietud de su autor respecto a su futuro incierto. Desgraciadamente, los temores de Jorn de Précy resultaron fundados y, tras la muerte de Samuel, su jardinero y único heredero, el jardín cayó en el abandono y pronto se convirtió en una selva. Nada queda hoy de él, salvo algunos viejos cedros y el trazado de los senderos principales, desde su transformación en un hotel de lujo en los años cincuenta, asfaltados y bordeados de begonias, las flores que De Précy más odiaba.
Questo libro è stato uno di quegli acquisti fatti senza starci troppo a pensare, l’idea del giardino selvaggio, del non giardinaggio mi affascina da tempo (pur avendo io zero pollice verde). È stato una lettura affascinante e poetica e nonostante i tempi di cui parla siano lontani dai nostri (1911) le tematiche che affronta sono speculari a quelle che viviamo nella nostra moderna società.
Mi ha affascinata tanto il percorso spirituale legato al giardinaggio e in particolare a lasciare alla Natura il suo spazio dove il divino possa ritrovare il suo posto e anche l’uomo vi si possa avvicinare.
se vi piace questo libro, vi piacerà l’album “le macchine non possono pregare” di anastasio. se vi piace l’album “le macchine non possono pregare” di anastasio, vi piacerà questo libro.
"dal 1912 questo breve e brillante saggio circola quasi clandestinamente in Inghilterra". Un saggio che credo chiunque possa leggere ma in pochi riusciranno a coglierne la profondità. Io l'ho trovato meraviglioso. Scritto da Jorn de Precy il giardiniere-filosofo che analizza il suo lavoro di una vita, il giardino di Greystone (ora diventato un hotel di lusso, perdendo completamente la sua anima selvaggia). La sua idea di giardino è attuale e Rivoluzionaria, quella di non vedere l'uomo al centro del mondo ma l'uomo come custode della natura.
Purtroppo ho scoperto l'inganno che sostiene questo libro già a metà lettura: deluso e un po' indispettito ho impiegato una settimana per decidermi a riprenderlo in mano. Critiche e riflessioni sul giardino sono ancora godibili, tuttavia, una volta conosciuta la reale collocazione storico/temporale dell'opera, risultano abbastanza scontate e prive di qualsiasi valore profetico.
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Il più bel libro sulla filosofia del "non giardinaggio " letto fino ad ora. Se non si sapesse che lo scritto risale al 1911 si potrebbe tranquillamente affermare che De Précy parli dei nostri tempi.
exquisitez en forma y fondo. Me ha despertado las ganas de tener y cultivar mi jardín. Es un libro con reflexiones acerca del papel del jardín , último refugio de la humanidad. Es una analogía indirecta, o una alegoría no buscada, sobre cómo cultivar el alma. Ojalá hubiera más libros de este autor. Me ha dado paz en tiempos de absoluta guerra.
Quanti spunti storici e letterari Marco Martella ha saputo trasmettere tramite con il suo simpatico e passionale filosofo Jorn! Il giardino ha un'anima che va ascoltata ed una volontà che va assecondata...proprio adesso che sto progettando il mio giardinetto, questa è la lettura che serviva!