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Borgo Propizio #2

E le stelle non stanno a guardare

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Tanti sono gli avvenimenti che scombussolano le giornate di Borgo Propizio e dei suoi numerosi abitanti, come la sempreverde zia Letizia, indaffarata a gestire la latteria insieme a Belinda, nipote acidina; le due sorelle Mariolina e Marietta, con il loro teatrino di litigi e riappacificazioni; l’amabile Ruggero, rozzo-che-piace; Dora, più pettegola che giornalaia; il maresciallo capo Bartolomeo Saltalamacchia...
Con a capo il sindaco Rondinella, il paese sfoggia una nuova zelante giunta, il cui assessore alla Cultura, il nevrotico professor Tranquillo Conforti, incarica Ornella di organizzare un evento per l’inaugurazione della biblioteca. Sì, perché il paese ora vuole la sua biblioteca civica. E dovrà essere un evento speciale, o meglio spaziale, addirittura un festival letterario, sotto le luccicanti e propizie stelle del borgo. Be’, non sempre propizie. Le chiacchiere ricominciano il giorno in cui giunge Antonia, una forestiera dai boccoli ramati, che porta un misterioso bagaglio interiore. Scappando da se stessa, è alla ricerca di un luogo dove curare l’anima,tanto da decidere che lì organizzerà la propria vendetta d’amore. Una vendetta contro chi? E perché? Quale che sia il motivo, è un piatto che andrà servito freddo. Ma Antonia non sa che Borgo Propizio ha il dono di cambiare la vita di coloro che varcano la sue mura merlate…

387 pages, Paperback

First published March 6, 2014

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About the author

Loredana Limone

13 books15 followers
Loredana Limone ha composto la prima poesia a nove anni, ma solo nel 2002 ha esordito come scrittrice con la raccolta di fiabe IL TRENINO ARLECCHINO E ALTRE STORIE, ispiratale dal suo bambino, cui hanno fatto seguito diversi libri di gastronomia abbinata alla letteratura e alla storia.

Sua è stata l'idea del laboratorio di scrittura creativa gastronomica SAPORI LETTERARI di cui ha curato l’omonima antologia (Terraferma, 2008), con la prefazione di Allan Bay.

BORGO PROPIZIO (Guanda, 2012) è il titolo del suo romanzo più famoso, ma anche il luogo dove le sarebbe piaciuto vivere.

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Profile Image for Nereia.
136 reviews20 followers
May 21, 2015
Nel mio mondo ideal gli uccellini sempre allegri, affabili e carini, canterebber l'arie di Puccini

È la mia prima esperienza con Loredana Limone perché, sebbene venga prima di E le stelle non stanno a guardare, non ho avuto ancora modo di leggere Borgo Propizio.
Questo, però, non ha minimamente influito sul piacere della lettura perché l'autrice, abilmente, riesce a raccontarci di Borgo Propizio e dei suoi abitanti senza far pesare al lettore di aver mancato di leggere la puntata precedente.
È vero, chi ha avuto modo di affezionarsi ai problemi di cuore di Belinda e alla sciocca rivalità tra sorelle di Mariolina e Marietta, vive questo romanzo esattamente come quando si torna a trovare un carissimo amico che vive lontano da noi. Magari che vive nelle Marche.
Non chiedetemi perché, ma ho immaginato che Borgo Propizio fosse posizionato nel centro Italia, dalle parti di Urbino e con le stesse caratteristiche architettoniche. Forse perché sono particolarmente sensibile al fascino medievale delle stradine e degli edifici di Urbino, così tanto da vederlo come possibile sfondo per un'opera letteraria (o anche per una serie tv), o forse perché mi ha sempre dato l'idea di essere un paese accogliente e raccolto in cui, volente o nolente, ci si conosce tutti.
Così ho immaginato perfettamente l'edicola di Dora, la latteria di Belinda, il bed & breakfast e il ristorante, la biblioteca. Ho persino immaginato i personaggi camminare per le stradine di questo Borgo, dai colori caldi e avvolgenti, dai palazzi in pietra, e il campanile, la chiesa, il cielo azzurro e senza nuvole.
Ho immaginato tutto, anche il fermento che scuote e, in un certo senso, rallegra gli abitanti del borgo e il suo sindaco, Felice Rondinella. Fermento, e anche un po' di sana agitazione, perché c'è un festival letterario da allestire per richiamare nuovi turisti, ma c'è anche un concorso per la ricerca di una bibliotecaria da indire, e una cena con delitto da organizzare.
Così, passando attraverso le vicende personali di Felice Rondinella, quelle di coppia di Mariolina e Ruggero – uniti da un amore dolce e puro che il lettore un po' romantico come me non può che invidiare –, quelle del cuore solitario di Belinda, Loredana Limone ci regala un romanzo fatto di vite.
Vite di personaggi che sono, anche e soprattutto, persone comuni. Dora potrebbe essere la signora che possiede l'edicola sulla piazza del tuo di paese e Letizia potrebbe essere la zia della ragazza così giovane e carina che possiede un bar nel tuo quartiere. Questo è, senza dubbio, l'aspetto che più mi ha colpito: che Loredana Limone doni ai personaggi un livello di credibilità e familiarità che fa sì che, anche chi vive in una grande città come me, riesca a percepire Borgo Propizio e tutti i personaggi che lo popolano come una realtà possibile.
Un romanzo leggero ma non per questo banale, scritto da una penna semplice e spigliata che, a volte, regala piccole perle di dolcezza:
"Belinda aveva infilato una felpa sull'odore di Francesco, sulla pelle che lui le aveva lasciato addosso, un secondo strato epidermico che ora aderiva perfettamente al suo. Senza spigoli, sbavature, bordi, eccedenze. Le sembrava che fossero sovrapponibili. Di più: incastrabili, perfettamente incastrabili."
E ancora:
"Un amore sbagliato è pur sempre un amore, e non è mai del tutto sbagliato. Gli errori si pagano con le condanne, ma a volte è la coscienza che ci punisce di più: la giustizia terrena e quella divina non sempre coincidono."
Si tratta certamente di un romanzo che io, che ho un debole particolare per l'associazione libri/stagioni, avrei dovuto leggere ad agosto, nelle domeniche mattine che passo sdraiata al parco. Sì, perché non sono solita leggere libri appartenenti a questo genere e, quindi, ho bisogno che vi sia tutta la concentrazione possibile, data anche dal contesto.
Una lettura comunque, nel complesso, piacevole e veloce, sebbene non rientri appieno nei generi letterari che leggo solitamente. Consigliato soprattutto a chi ha voglia di un viaggio nel tempo e nello spazio verso un mondo allegro e travolgente.

Recensione tratta dal mio blog: E le stelle non stanno a guardare, Loredana Limone
Profile Image for Muriomu.
201 reviews14 followers
October 7, 2015
Recensione completa su Café Littéraire

Loredana Limone torna a raccontarci le vicende che movimentano la vita del borgo, e ci ripresenta una storia leggera e semplice.
Familiare è il termine che descrive meglio questo ritorno a Borgo Propizio, perché i personaggi sono gli stessi che abbiamo imparato a conoscere e ad apprezzare nel primo capitolo di questa serie.
Ritroviamo con piacere una, sempre più arzilla e indaffarata, zia Letizia con la sua sana ossessione per Gianni Morandi che vuole a tutti i costi conoscere; una sempre più scontrosa Belinda, il cui carattere inizia seriamente a risentire della mancanza di una bella storia d'amore; Mariolina e Ruggero con il loro amore pazzo e litigarello, e così via.
Non mancano però volti nuovi a movimentare gli eventi di un paesino che aveva ormai trovato il suo equilibrio.
Ornella ha avuto l'onore e l'onere di organizzare l'evento dell'anno, un festival culturale che si faccia ricordare negli anni a venire e che sia un richiamo per tutte le città, vicine e lontane.
L'assessore alla cultura, Tranquillo Conforti, le ha richiesto la presenza esclusiva di nomi di spicco del panorama culturale italiano, compito tutt'altro che facile per Ornella che passerà mesi alla ricerca di personalità adeguate al ruolo.
Tra i vari nomi, uno ha un rilievo speciale, quello del famoso giallista Rocco Rubino, padre della seguitissima serie che ha come protagonista il mitico Vince Vasino e il suo furetto Albino (di nome e di fatto).
Contemporaneamente, al borgo arriva Antonia, una vecchia conoscenza di Ornella.
La donna, si scoprirà in seguito, ha ben più di un conto in sospeso con il grande scrittore e, appena scoperto della presenza di Rubino al festival, verrà colta da un'improvvisa sete, non del latte vanigliato della latteria di Belinda (anche di quello però), ma di vendetta!
Riusciranno i protagonisti a trovare ciò che cercano?
Loredana Limone con la sua scrittura ironica e spiritosa crea nuovi intrecci e approfondisce i contorni dei caratteri dei propiziesi. Regala loro gioie, amori e anche qualche piccolo dispiacere.
E ancora una volta cala il sipario sul Borgo e i suoi abitanti che, come sappiamo, già ci aspettano per raccontarci un nuovo capitolo della loro storia.
Profile Image for The Books Blender.
703 reviews105 followers
September 6, 2016
description

- Ho ricevuto una copia di questo libro dalla casa editrice in cambio di un'onesta recensione -

Dal momento che si tratta di un romanzo corale, l'obiettivo narrativo si sposta agilmente, quasi come una macchina da presa, seguendo ora uno ora l'altro personaggio e calandosi completamente nel suo modo di pensare. È un po' come affacciarsi da una finestra e vedere quello che accade in strada: stralci di vita che si intrecciano, talvolta toccandosi e unendosi talvolta ignorandosi reciprocamente. Così è un po' anche questo libro: scorrere le pagine del libro e leggere una parentesi nella vita dei personaggi.
Leggi la recensione completa: http://thebooksblender.altervista.org...
Profile Image for Mariateresa.
866 reviews17 followers
April 27, 2022
” i libri che portano il buonumore, se possibile. Non quelli che tengono legato il lettore con il filo dell’alta tensione stretto al collo, ma quelli che li inchiodano scatenandone i sorrisi (..) Amo i libri di quegli autori che fanno riconciliare con la vita.” (Ornella all’assessore Conforti)

Ornella con queste parole dice a Conforti che libri le piacciono. E “le stelle non stanno a guardare” come il precedente “Borgo Propizio” ,secondo me, è proprio uno dei libri descritti da lei. è una storia che mette allegria e fa sorridere il lettore e gli fa venir voglia di seguire le vicende dei personaggi del borgo. Non per il puro gusto di spettegolare (come farebbe Dora l’edicolante), ma in virtù del fatto che ci si affeziona, si fa il tifo per loro e si ama la loro compagnia.

E dopo tre anni e mezzo com’è il Borgo? Quali e quante novità? La pimpante zia Letizia si è spostata a fondovalle in un comodo bilocale, ma è sempre pronta ad aiutare la nipotaccia Belinda nella latteria che va a gonfie vele. Rimangono invariati i suoi tentativi (e i suoi risultati) di portar il G.M al borgo, ma non si da certo per vinta! E intanto cerca di dare una spinta al destino, o a Belinda- in questo caso le due cose coincidono- che ha iniziato con il piede sbagliato con Francesco, il bel figlio di Virginia tornato dalla City per aiutare la madre con l’hotel Rimembranze e, in un futuro non troppo lontano, per diventare uno chef stellato in quel posto che sembra aver ripreso vita.
Un’altra new entry è Antonia, conoscente di Ornella che va al borgo perché ci sono luoghi che sanno darti le risposte che non si sanno di cercare, o almeno, ci provano. E Antonia ha bisogno di ritrovarsi, di “rispondersi”. Di rimettersi in sesto dopo un amore che l’ha ridotta in macerie, l’amore per Rocco Rubino, un amore che rischia di diventare fiele.
Rubino è uno scrittore che per una serie di coincidenze viene invitato come ospite d’onore proprio da Ornella al festival letterario “Sotto stelle propizie”, è uno affascinante, che sa come ammaliare il suo pubblico, ma che ad Ornella non convince fino in fondo.
Oltre a Rubino ci sarà anche il maresciallo Saltalamacchia che ha coronato il suo sogno pubblicando il suo romanzo, ma che non riesce a godersi la felicità per quell’unica recensione negativa. E a fine serata persino una cena con delitto! Una cena a cui Antonia vuol prendere parte per mettere definitivamente una pietra sopra la relazione con lo scrittore di successo.

Il tutto sotto il patrocinio e caldamente voluto dal sindaco Felice Rondinella, che vuole rilanciare il borgo e la sua immagine.
E per farlo chi meglio di Marietta al suo fianco come first lady? Peccato che tutto il paese sospetti che a Rondinella non interessino le donne…
E Mariolina e Ruggero? La loro coppia va avanti tra alti e bassi, così come quella formata da Cesare e Claudia che è più insofferente che mai:se, come diceva Cesare alla zia Letizia .”la loro non è una minestra riscaldata, ma ancora tiepida”…dopo tre anni il tepore sta svanendo e la temperatura si sta abbassando. Di quanto? Lo scoprirò nel seguito, forse. Chissà!
Che bel ritorno a Borgo Propizio! Leggere questi romanzi è come mettersi il maglione preferito, o come lasciarsi avvolgere dalla coperta di Linus, sono coccole e come dicevo all’inizio citando Ornella, fanno sorridere, fanno stare bene.
Ritrovare tutti i personaggi, lasciarne un paio e scoprine qualcuno nuovo è stato un piacere! La zia Letizia si riconferma la mia preferita e un posto speciale si sta prendendo anche il buon Bartolomeo Saltalamacchia, che risolve i casi più per fortuna che per bravura.
Per questo il mio voto è 4 stelle e mezzo.
Lascio il borgo per poco, perché sto già cercando “terremoto a Borgo Propizio”. Sarà la volta che Belinda amplierà il “Fatti Mandare Dalla Mamma”?
Buone letture e alla prossima!

Profile Image for La Biblioteca di Eliza.
590 reviews89 followers
May 5, 2017
http://labibliotecadieliza.blogspot.i...

Bentornati a Borgo Propizio! E no, non è lo stesso borgo del primo libro perchè una nuova amministrazione, con a capo il lungimirante sindaco Felice Rondinella, non solo ha ripulito il grazioso paesino ma lo ha rilanciato a fulgido esempio di cultura. E infatti l'assessore alla cultura, Tranquillo Conforti (sia chiaro, Tranquillo di nome ma non di fatto), ha pensato bene di mettere in piedi un Festival Letterario, affibbiando l'incarico di organizzarlo ad una operosa Ornella. Tutto qui? Ma no, non scherziamo, perchè i personaggi che abbiamo incontrato nelle viuzze del primo libro tornano, con le loro vite, tra alti e bassi, a popolare questo bel paesino che sta vivendo una seconda giovinezza.

Le storie e le vite che Loredana mette in campo sono come sempre tante e come sempre mi piace come riesce a popolare questo borgo che dopo qualche anno passato con la pavimentazione sconnessa e le mura scrostate ha finalmente ritrovato il suo splendore. Perché, ricordiamolo, il primo protagonista dei suoi libri è proprio Borgo Propizio! Con il suo saper cambiare le vite di chi vi ci si avventura ma anche per il suo essere il Borgo tipico, un pochino d'altri tempi, con i negozietti lì da generazioni, quelli nuovi, ma anche con la classica divisione tra centro storico e fondovalle, sempre guardato con un po' di diffidenza. E' bella l'atmosfera che si respira, da casa, da famiglia, da luogo in cui ci si conosce tutti e in cui soprattutto tutti sanno tutto di tutti (ma guai a dire che Dora è pettegola eh!). E' un po' lo scotto da pagare per vivere non solo in un luogo a misura d'uomo ma in cui soprattutto ne succedono di tutti i colori quando un noto giallista viene invitato al Festival e si scopre qualche magagnuccia sul di lui conto, o quando viene bandito il primo concorso da bibliotecaria del paese.
Insomma, vite semplici, vite da paese che però l'autrice ci presenta in modo garbato e divertente, con uno sguardo ironico e una penna tagliente. Anche perchè io che ho la fortuna di conoscerla me la posso immaginare a parlare di Mariolina e Ruggero, del maresciallo Saltamacchia o di Rocco Rubino. Personaggi schietti, di quelli che inquadri subito (in positivo o in negativo), personaggi dai nomi parlanti che rimangono impressi e che ti strappano più di un sorriso.
Questa seconda storia di Borgo Propizio mi è piaciuta, mi ha riportato in un luogo in cui mi sento a mio agio (magari con una bella fetta di torta davanti) e mi ha fatto affezionare sempre di più agli abitanti. Che sia il caso di fare armi e bagagli e trasferirsi a Borgo Propizio?
Profile Image for Rosita Alfieri.
424 reviews42 followers
July 17, 2017
Ritorniamo a Borgo Propizio! Il piccolo e caratteristico borgo con i suoi stravaganti ma così tipici abitanti, continua con la normale routine. Ma l'arrivo di Antonia e l'organizzazione di un festival per inaugurare l'apertura della biblioteca potrebbe portare un pizzico di movimento nella sonnacchiosa cittadina.

Dopo la lettura di "Borgo Propizio" che mi era piaciuto moltissimo, avevo grandi aspettative per questa nuova avventura del borgo. Ma, purtroppo, la magica scintilla sta volta non è scattata.


Non penso affatto che sia colpa dell'autrice. La Limone non ha cambiato il suo stile, sempre fresco e spigliato. Né è cambiato la sua capacità di raccontare di personaggi realistici e stravaganti allo stesso modo.

Ma nonostante in questo secondo volume le vie del Borgo si sono arricchite di, tra le altre cose, nuovi e interessanti personaggi; non sono riuscita ad appassionarmi alla storia. Non sono riuscita a percorrere nuovamente le stradine del Borgo o ad amare i suoi abitanti con la stessa intensità.

Non so se, semplicemente, l'ho letto nel momento sbagliato o se un solo volume era sufficiente per me. Fatto sta' che penso che la mia esperienza con la Limone potrebbe essere finita qui.
207 reviews16 followers
July 19, 2017
Finalmente leggo il secondo libro di Borgo Propizio. E di nuovo con grande facilità mi sono ritrovata a vagare tra i vicoli del Borgo: veramente brava l'autrice a descrivere questo luogo magico.
Un libro leggero scritto con ironia e dolcezza (ovviamente alla vaniglia!) erebbe anche velocemente. Parlo così perché in realtà a me a un po' annoiato...o comunque non mi ha appassionato!
Troppe storie e troppi personaggi che fanno perdere scorrevolezza al libro o almeno a me hanno confuso. E poi non hanno un fine. Mi è mancato l'appassionarmi di una vicenda e voler vedere come va a finire. Credo che la storia portante sarebbe potuta essere quella di Antonia che appare misteriosamente al Borgo nelle prime pagine e che misteriosamente progetta la sua vendetta che avrà alla fine del libro.
Spero di avere l'occasione di leggere anche il terzo libro e che vada meglio!
Profile Image for Tissie.
345 reviews20 followers
June 7, 2023
Non è brutto. Proprio non riesco ad appassionarmi, il problema è questo. Ho già letto Borgo Propizio e i personaggi suonavano come macchiette spinte all'eccesso, storia che si ripete anche qui. Probabilmente sono io che non riesco ad apprezzare un certo tipo di humor, vai a sapere.

In ogni caso, 3 stelle per via della tecnica di scrittura. Quando la tecnica è buona - e la Limone sa scrivere, si vede - salva anche le storie che in apparenza non fanno per me, almeno a livello di rating. Riproverò più avanti.
Profile Image for Anna Giovane Reader.
247 reviews20 followers
May 5, 2017
Un romanzo che, ancora una volta, lascia nel lettore un senso di tranquillità, di serenità. Un romanzo che profuma di buono, un po' di solitudine ma anche di armonia, quella che regna sovrana e che si manifesta attraverso il famoso motto 'L'unione fa la forza!'.

Recensione sul blog: http://appuntidiunagiovanereader.blog...
7 reviews
June 7, 2020
Lettura piacevole e coinvolgente. Le tematiche affrontate sono molteplici: amori, delusioni, lavoro e molto altro. Un tuffo nella vita dello storico Borgo.
Profile Image for Amaranth Chevalier.
290 reviews7 followers
March 16, 2016
***3 stelline e mezze***

Da http://labellaeilcavaliere.blogspot.i...

Borgo Propizio esercitava una malia arcana, che forse si sprigionava dall'aria resa trasparente dalla brezza di pendio, o che sgattaiolava dal grigio delle pietre immortali delle case, dalle ambagi delle viuzze senza tempo. O addirittura dai fugaci movimenti delle tendine di pizzo bianco, inamidate, dietro cui occhi attenti scrutavano fuori, menti scaltre congetturavano sui perché e percome, parole appassionate rimbalzavano di bocca in bocca con i necessari ricami, così che ogni fatto, ogni avvenimento, divenisse uno sceneggiato o una spy story.



Fin dall'ultima pagina di Borgo Propizio , avevo programmato di farvi ritorno. Ed è il Borgo stesso ad accogliere il lettore per introdurlo tra le sue mura e un po' per pavoneggiarsi del suo nuovo aspetto: finalmente il paese è ritornato agli antichi lustri ed è felice, merito anche della nuova giunta comunale e del nuovo sindaco, Felice Rondinella.

Mi ha sorpreso, perciò, trovare una nota malinconica tra le vie del paese. Mariolina, che, dopo aver perso un bambino, è sprofondata in un'infelicità dolorosa, è profondamente insoddisfatta del proprio matrimonio: abituata a lavorare e a essere indipendente, ora fare la "signora" la fa sentire come in una gabbia dorata. La soluzione è forse trovare un proprio spazio, tornare al lavoro e l'occasione offerta dal concorso per bibliotecari sembra proprio ciò che fa per lei. D'altra parte Ruggero ha per lei mille premure e la ama più di prima, ne è certa, ma passa tanto tempo al lavoro e sicuramente le nasconde qualcosa, ma cosa?

Da un matrimonio molto più infelice fugge, cacciata e ripudiata dalla sua stessa famiglia, la forestiera Antonia che a Borgo Propizio cerca di ritrovare la pace e se stessa.



«[…] Di una città non godi le sette o settantasette meraviglie. Ma la risposta che dà alla tua domanda».



Intanto Ornella, alla quale Borgo Propizio ha dato la vita due volte, è impegnata nell'organizzazione di un festival letterario, un grandissimo evento che rilancerà la fama e la cultura del paese. Il problema è trovare le idee giuste per il limitato budget. E per una volta la fissazione della madre Elvira per l'ispettore Derrick è illuminante e l'entusiasmo che ne deriva è tutto positivo per il Festival Sotto le stelle Propizie.

Proprio il festival rappresenta un'occasione agli occhi dell'esuberante Letizia, che spera di poter finalmente incontrare il Gran Musicante, al quale Belinda, sua nipote, aveva dedicato il nome della latteria. Inutile che lo neghi, la zia Letizia, la ziaccia-zietta da cui tutti si farebbero adottare, è il personaggio che più amo della Limone. La sua vitalità, la passione, l'entusiasmo, la furbizia e non ultimi l'amore per il suo Franchino e la dedizione al G.M. non possono renderla meno che simpatica.

Certo non sono finite le novità per i nostri amici propiziesi, ma spero mi perdonerete se non mi sono soffermata su tutti e, anzi, se di qualcuno ho taciuto, come della ventata di aria fresca che porta Chicco…ops, Francesco, il figlio della signora Virginia, ritornato a Borgo Propizio dopo ben otto anni trascorsi all'estero.

Non c'è in E le stelle non stanno a guardare la spensieratezza che avevo legato a Borgo Propizio e a Loredana Limone. In questo romanzo, che si presenta quasi come una parentesi nella vita del paese, c'è spazio, invece, per la solitudine di ciascuno degli abitanti, per la malinconia e il dolore, ma anche per la volontà di indipendenza dagli altri.

Nel seguire e restituire i pensieri, non sempre lucidi e lineari, dei personaggi, lo stile perde talvolta scorrevolezza e diventa involuto e confuso: proprio come accade spesso nella vita, si smarrisce nell'intricato bosco che è la mente umana.

Se per alcuni aspetti gli abitanti di Borgo Propizio sembrano un po' stereotipati, emergono dalla penna della Limone con umana potenza e per questo, immergersi nelle viuzze del paese, leggere la vita, oltre a quelli che sono i pettegolezzi, regala una piacevole normalità cui è bello poter ritornare.



«Domenica usciamo, non prendere impegni per il pomeriggio. Ti chiamo e ti dico a che ora passo a prenderti».

Era martedì.

Le non aveva replicato (silenzio assenso, avrebbe detto suo padre), ma si era messa fin da subito ad aspettare quella telefonata.

Bello, avere qualcosa da aspettare.

Ed era già quasi l'alba di mercoledì.




Ho avuto la sensazione che il meglio per Borgo Propizio, un paese la cui politica illuminata ha restituito la vita che a sua volta è in grado di donare, debba ancora arrivare e perciò sono in attesa di scoprire cosa ci aspetta con Un terremoto a Borgo Propizio.
Profile Image for Giulia.
141 reviews9 followers
January 23, 2015
Perchè alle storie del Borgo ci si affeziona, volenti o nolenti. Perchè il Borgo è un po' come il rifugio dell'anima: un caldo abbraccio in una gelida notte d'inverno senza luna, una tisana corroborante, che scalda lo stomaco ma soprattutto il cuore. Che scioglie l'ansia e la tensione, libera i pensieri. E' come il profumo dell'arrosto mentre cuoce nel forno assieme alle patate, quello che si spande per tutta la cucina, raggiungendo poi le altre stanze. E arrampicandosi su per le narici si attacca lì, all'amigdala e ti esorta a ricordare, idealizzando momenti la cui memoria talvolta è dolorosa.
Il Borgo è un po' come la famiglia, come i parenti: senza sei perso, ma quanto ne faresti volentieri a meno!!! Chè non si reggono quando cominciano con la solita solfa "E il lavoro? E il marito? E quando ti sposi?" "Ah sai che la mia collega ti ha visto in quel locale tal dei tali con quel tizio...sembravate intimi...." "Ma la tua amica XXX, quella biondina con cui ciaccolavi tanto.....che fine ha fatto? E i suoi genitori che facevano di lavoro?"
Però "Babbaaa! Be lo fai il brodino di pollo che quesda iffluezza bi sta uccidendo e tra poco sento che borirò sezza lasciare un testabentoooo" "Mamma, sai, ho visto una magliettina taaanto bellinaaa....non è che magari potresti comprarmela..... ".
Perchè il Borgo sei te e i suoi abitanti, così carichi di umanità, portandosi sulle spalle il peso di questa, dei propri errori, delle proprie stranezze dei propri dubbi e delle piccole soddisfazioni, rappresentano ogni sfaccettatura dell'essenza dell'uomo. Dentro di noi ci sono Mariolina e Ruggero e Marietta e Felice e Dora ed Elvira e Cesare e Claudia. E perchè no, anche Saltalamacchia e Ornella e Antonia e Belinda. E Letizia!
Che talvolta non sappiamo ricucire uno strappo dell'anima, mettere una pezza su un buco del cuore, fare ammenda per un errore. Talvolta abbiamo solo paura di essere presi per mano, anche se lo vogliamo fortemente; non ci sentiamo abbastanza e preferiamo pensare "ma io sto bene anche da solo". Ma poi la storiella la raccontiamo solo a noi stessi, chè lo sappiamo quanto sia difficile affrontare la solitudine.
E spesso restiamo fermi nella speranza che arrivi quella gran botta di culo, che ci investa con la sua Mercedes e resti con noi per tutta la vita, finchè morte non ci separi.

{- La nostra mente a volte è come un bosco e nel bosco crescono i funghi. I funghi sono i nostri pensieri. Dobbiamo lasciare a terra quelli velenosi e cogliere solo i buoni. Poi andare a casa e preparare una bella padellata trifolata. Tu invece stai facendo l'esatto contrario -
[...]
Mariolina annuì: - Non è facile -
- Non è facile per nessuno, credi a me che sono un avecchia campana. Ma tu ti stai lasciando divorare dai funghi avvelenati. Buttali via subito e usa la tua energia per fare le cose belle -}


Hai ragione Mariolina, non è facile. Ma proprio per nulla! Anzi, direi che è infinitamente difficile. Il che è paradossale, dal momento in cui la prima persona cui dovremmo pensare e prenderci cura siamo proprio noi stessi. Invece riversiamo sugli altri quello che vorremmo per noi, per dirlo alla Oscar Wilde (Loredana docet XD). Lo chiamiamo "istinto da crocerossina?" O semplicemente altruismo smodato? Quale che sia l'appellativo è malsano. Come possiamo pretendere di dare conforto, aiuto, sostegno, amore, affetto, dolcezza agli altri se prima non sappiano nutrire la nostra anima, dedicare tutte queste attenzioni a noi stessi? Se la nostra anima è magra e povera è da presuntuosi pretendere di poter rimpinguare quella altrui. Chè non abbiamo in definitiva niente da offrire.
Il male attira male. La rabbia genera altra rabbia. Se ci si pensa, talvolta siamo noi stessi a volerci cullare nel dolore e nella frustrazione. Perchè ci è comodo. E' semplice, meno dispendio di energie, meno impegnativo.
Ma volere è potere.
E' una reazione esotermica: una volta attivata grazie all'energia di innesco libera una quantità di calore incredibile. E ci accorgeremo di quanto sia facile tagliare i ponti con ciò che ci rende nervosi e frustrati e rabbiosi. Ci accorgeremo della facilità con cui potiamo i rami secchi del nostro albero. Chè siamo forti e potenti; l'essere umano è una macchina meravigliosa, creata con ingranaggi meravigliosamente efficienti.
Profile Image for Emina.
38 reviews1 follower
August 6, 2015
Borgo Propizio, un luogo incantevole, con dei cittadini favolosi che conquistano ogni lettore, chi per la propria ironia, chi per la propria bravura, chi per proprie imprese eroiche. C’è chi sa prendere il lettore per la gola, chi per la parola scritta e grande popolarità. A Borgo Propizio, un antico e piuttosto movimentato borgo, non ci si annoia mai. Se nel primo libro, Borgo Propizio appunto, a movimentare piuttosto spenta la vita cittadina ci ha pensato una giovane donna di nome Belinda, proprietaria dell’ormai famosa latteria Fatti mandare dalla mamma, che onora il gran musicante tanto amato dalla sua zia Letizia, una vedova piuttosto brillante e simpatica; a tenere occupato il lettore nel suo seguito, E le stelle non stanno a guardare, ci pensa il sindaco, Felice, di nome e di fatto, Rondinella e l’assessore alla cultura Tranquillo Conforti, intenti a organizzare nell’antico borgo un festival letterario.

E le stelle non stanno a guardare ci fa conoscere meglio l’incantevole Borgo Propizio, che abbiamo imparato ad amare, soprattutto per i suoi personaggi divertenti ed ironici, con la prima parte della saga. Ritrovare i vecchi amici, come le sorelle Marietta e Mariolina sempre in rapporto conflittuale tra l’odio e l’affetto, la brava ma piuttosto acida lattaia Belinda, maga di farti provare un’atmosfera unica pregustando le sue prelibatezze sfornate con la tazza di buon latte di gusto speciale, la sua sempre amabile zia Letizia, il personaggio che ho amato tantissimo prima e per la quale l’affetto è ancora cresciuto man mano che giravo le pagine, è stato bello. Abbiamo, poi, tantissime new entry, come la forestiera Antonia che porta con se un bagaglio troppo pesante per la sua anima ma che riuscirà a trovare la pace tanto ambita tra le mura propiziesi, un giallista affascinante, Rocco Rubino, amato soprattutto da donne, che Ornella, incaricata da professor Conforti inviterà da far da star all’evento spaziale sotto il buon auspicio del cielo stellato.

Ho ritrovato, tra le pagine del secondo capitolo della saga, lo stile conosciuto dell’autrice, la sua spiccata ironia e il sapere di avvolgere il lettore nel caldo abbraccio di un luogo perso nel tempo che non può che conquistarti al punto di sentirti, quasi, di essere un cittadino onorario di Borgo Propizio. Uno di loro, insomma. Però, c’è un però e non posso evitarlo, ho trovato il libro, nonostante la sua indiscutibile piacevolezza, a volte molto pesante e poco entusiasmante. Troppe storie in una, un finale seppur carino troppo veloce. C’erano dei passaggi troppo descrittivi, dettagliati al punto di esasperare a volte, che mi facevano arenare e deporre il libro per un po’. Stancante, andavo avanti più per dover arrivare ad un certo punto alla fine e non perché fossi rapita a tal punto di aver la voglia sfrenata di non lasciarmi perdere nessun passaggio. Ho preferito molto di più il primo libro, che mi aveva conquistato con la maggior forza, con più passione. Ciò nonostante, lo considerò comunque un romanzo carino, piacevole, da 3/5, e lo consiglio perché è un luogo di fantasia che vale la pena visitare per assaporare quell’atmosfera vintage che non lascia indifferenti.
Profile Image for Francesca Ghiribelli.
Author 9 books14 followers
October 20, 2016
RECENSIONE

Un'autrice che avevo già scoperto grazie al suo primo romanzo: devo dire che questo è un seguito divertente e spontaneo del primo libro e non vedo l'ora che arrivi anche il terzo!
Credo comunque che succederà a breve!
Ritroviamo le linee colorate dei personaggi già presenti in 'Borgo Propizio', con la differenza che è trascorso qualche anno e c'è stata la nomina del nuovo sindaco, Felice Rondinella.
Il borgo è sempre lo stesso delineato da gente semplice, mentre l'aspetto fisico del paese è stato modificato con qualche piccola innovazione per renderlo più affascinante e attrattivo.
Fra le novità vi sono perfino un museo e la Biblioteca del comune, tutto pensato a pennello da questo nuovo primo cittadino.
Ed eccoci al centro della vicenda, visto che l'inaugurazione della Biblioteca vedrà il borgo animato da eventi culturali per alcuni giorni.
Il tutto terminerà con una cena con delitto e la presenza di tanti autori e attori teatrali: fra cui uno scrittore molto famoso come Rubino che qualcuno del Borgo vorrebbe veder morto.
Infatti in questo secondo capitolo della saga si mischia anche un nuovo ed esilarante ingrediente come quello del giallo-mistery.
Esso si aggiunge ai colorati toni di un romanzo già di per sé caratterizzato di un'atmosfera pervasa da gente sempliciotta e da un ambiente spartano come quello di un paese ultimamente ritrovatasi un pochino imborghesito.
Noteremo anche piccoli e grandi cambiamenti nella vita di Ruggero e Mariolina, già scoperti nel precedente libro.
Entrambi sposati alla fine del primo capitolo e ora alle prese con gli affronti di un destino un po' avverso e con l'insoddisfazione di Mariolina per lo scarno andamento della sua vita.
Così rincontreremo anche Marietta, sorella di quest'ultima che vedrà invece una notevole svolta nel suo personale percorso, visto che dopo l'abbandono di Mariolina rileverà metà della vecchia attività per farne un B&B.
Non vi sarà solo il lavoro, ma da parte sua anche una nuova ventata d'amore per il sindaco Rondinella, che le voci di paese definiscono 'dell'altra sponda'.
Alla fine risentiremo parlare anche della latteria di Letizia e di sua nipote Belinda e soprattutto del sogno di questa arzilla bottegaia: voler conoscere il Gran Musicante che non è altri che il famoso cantante di 'Fatti mandare dalla mamma' (stesso nome della latteria).
Insomma questi e molti altri personaggi ad inebriare le radici di questo romanzo che si dirama in tre lunghi capitoli fino a formare una saga brillante, divertente, dinamica e affascinante. L'autrice sa riunire bene ogni ingrediente tanto da rendere altrettanto unico ogni libro di questa serie, che può benissimo essere letto in maniera indipendente dagli altri.
Loredana Limone sa anche tenere sulle spine i lettori lasciando celato il destino di alcuni personaggi, che certamente ritroveremo nel capitolo finale.
Consiglio di scoprire questa scrittrice dal sapore genuino e frizzante per godere delle sue righe in un qualsiasi momento da far diventare indimenticabile.

Francesca Ghiribelli.


Profile Image for Serena Giuliano.
73 reviews7 followers
November 4, 2015
Un incipit davvero particolare, è esattamente Borgo Propizio a narrare in prima persona il suo cambiamento, la sua rinascita! Personalmente sono molto affascinata dai piccoli e antichi borghi dalle viuzze strette, dove tutti si conoscono.. me lo sono immaginata un po' come un paese che ho visitato lo scorso anno...

Ameglia.

Molti sono i personaggi che danno vita a smisurate vicende così come succede normalmente in un semplice borghetto! Troviamo il Sindaco Felice Rondinella, sempre molto attento alla cura del paese per preservare la sua bellezza medievale, l'assessore alla cultura Tranquillo Conforti indaffarato nell'inaugurazione della nuova biblioteca e nel concorso per poterci lavorare. Poi c'è Ornella che sta organizzando un bellissimo evento estivo, un vero e proprio festival letterario con tanto di ospiti d'onore. Riempiono le pagine di questo libro anche i battibecchi delle due sorelle Mariolina e Marietta che con il loro odio-amore ci fanno sorridere. Ma non dimentico Letizia la proprietaria della simpaticissima latteria "Fatti mandare dalla mamma" e la giovane nipote Belinda che la aiuta con tanto ardore! In aggiunta agli abitanti del Borgo fa la comparsa Antonia una forestiera in cerca di se stessa..

"Aveva tutto, ma non l'unica cosa che le sarebbe servita: la capacità di essere felice."
Le storie di questi e altri personaggi si intrecciano e danno movimento a tutto il romanzo con i loro dubbi, i loro sbagli come tutte le persone comuni. L'ho trovato un romanzo reale e veritiero, ciò che solitamente accade in ogni paese come l'edicolante pettegola, le dicerie i litigi e storie d'amore. Ed è proprio questo che caratterizza il libro e che mi è davvero piaciuto. L'ho trovato un libro rilassante e divertente dove non mancano i colpi di scena, da leggere sotto "stelle propizie". La scrittura è impeccabile, un testo dinamico che è davvero piacevole da leggere, in particolare ho adorato alcuni passaggi sulla vita, sull'amore che presto raccoglierò in un altro post. Ci si affezione ai personaggi e si vorrebbe sapere tutto di loro e di come proseguono le loro storie è un peccato quindi che alcune vengano poco descritte ma spero nel seguito e di ritrovarli di nuovo sotto diversi aspetti..



La storia infatti non si ferma qui in uscita proprio quest'anno c'è stato "Un terremoto a Borgo Propizio". Sono proprio curiosa di scoprire le nuove vicende nate dalla penna di Loredana Limone!


Mi piacerebbe che anche voi intraprendeste questo gradevole viaggio verso Borgo Propizio. Lasciatemi le vostre opinioni se anche voi l'avete letto.

Ovviamente sono diventata una Fan di Borgo Propizio!
Profile Image for La Fenice Book.
375 reviews28 followers
January 16, 2015
Oggi parliamo di un libro "propiziatorio" che da subito mi ha catturato per la copertina e la trama calda e accogliente. E le stelle non stanno a guardare è stata una piacevole scoperta letteraria.

Questo è il secondo libro del Borgo, se nel primo abbiamo visto la ri-costruzione accurata e travagliata dello stesso, in questo ci avviamo verso la rinascita pura e genuina. Borgo Propizio ormai è divenuto un punto di riferimento per molti ed è qui che ci ritroviamo a percorrere, di nuovo, le vite dei nostri personaggi. Di nuovo. Belinda "arcigna" proprietaria della latteria, Zia Letizia che vuole sdoganare e migliorare le sorti della nipote; le sorelle Mariolina e Marietta sempre immerse nei loro problemi di lavoro e amore; Tranquillo Conforti, che per inaugurare la biblioteca, concede a Ornella di organizzare un festival letterario, la stessa che sembra aver trovato la sua strada accetta di buon grado; Ruggero impegnato come sempre con la sua società "Edil Propizio".

La storia si snoda in maniera uniforme e precisa, in un Borgo perso nel tempo e poi ritrovato. In un luogo magico, dove le stelle rimangono a guardare e brillano. Incontriamo anche nuovi personaggi come Felice Rondinella nuovo sindaco; Antonia amica di Ornella che è fuggita dai suoi pensieri per scacciare le sue pene d'amore; Francesco, tornato da Londra per aiutare la madre con l'albergo e Rocco Rubino, romanziere di successo che verrà interpellato da Ornella per presenziare al festival. Vicende che si intrecciano e si uniscono per poi completarsi. Forse, a mio avviso, vi sono troppi personaggi e qualche volta mi sono persa, trovando il romanzo greve ma le storie di essi sono davvero intriganti e la fluidità riprende di buon grado. Seguire le loro vite è come un sentiero che ti porta in un luogo incantato.



Il romanzo è avvolto da sensazioni contrastanti ove ognuno cerca di emergere per trovare di nuovo la sua strada; dove chi l'ha trovata cerca di restare a galla nella sua vita o sconvolgerla completamente. Le vicende di un Borgo astratto, dove la noia non è mai tanta e come in ogni paese che si rispetti, vi sono le malelingue e i ficcanaso. Una riproduzione fedele a quella che esiste nella realtà ma con un pizzico di lucciole volanti che illuminano il cammino. Lo scorrere delle ore sembra non passare mai essendo catapultata in un luogo ove solo la storicità del luogo può esaudire ciò che si vuole. Solo la bellezza del paesaggio che circonda Borgo Propizio, può avverare ogni singolo desiderio. Buona Lettura.
Profile Image for Hermioneginny.
1,366 reviews
October 28, 2017
Borgo Propizio sta per ospitare un festival culturale, e le vite degli abitanti si intrecciano tra chiarimenti, litigi, nuovi e vecchi amori, pettegolezzi...

Carinissimo, sembra di tornare in un luogo familiare, dove conosci quasi tutti e tutti ti conoscono. Si ride e ci si commuove per questa umanità che vuole “solo” qualcuno vicino.

* «In cosa ti sei laureata per fare questo lavoro?»
«Niente, purtroppo non l’ho finita, l’università, perché mi sono sposata e lui era geloso. È un mio rammarico. Ma dopo il diploma ho fatto un corso di comunicazione, e poi lunghi anni di terapia durante il mio matrimonio».
«Sembravi felice con tuo marito».
«Ho fatto anche teatro da ragazza. So recitare, in pubblico».
* A volte le sembrava di prodigarsi tanto per gli altri, senza che mai qualcuno facesse nulla per lei; a volte era stanca di essere la roccia incrollabile, il pino che dà ombra, la boa di salvataggio e pure il giullare di corte.
* Smettere di amarlo era l’unica, vera vendetta.
* Possibile che dovesse sentirsi sempre la piccola fiammiferaia, bisognosa di una folata di calore? Bastavano un sorriso, un complimento, perché uno stupido batticuore la incalzasse. Ma si era completamente rincitrullita? 
* Se nella latteria si era buttata a corpo morto, per il resto aveva la morte nel cuore.
Be’, non esageriamo, rettificò. Un deserto emotivo, ecco.
* Una figlia unica con chi avrebbe diviso un domani la perdita dei genitori?
Profile Image for Ornella Calcagnile.
Author 22 books126 followers
February 12, 2015
Recensione completa http://peccati-di-penna.blogspot.it/2...

E le stelle non stanno a guardare è un romanzo che riesce a circondare il lettore, trasportandolo in un mondo costruito a 360°, quello di Borgo Propizio.
La trama ripercorre le storie di questo antico borgo che sembra sprigionare vita da tutti i pori grazie alle storie dei suoi abitanti. Il lettore sarà tra loro, li conoscerà, farà parte di quelle belle o brutte chiacchiere di paese dove tutti sanno o credono di sapere i fatti altrui. Se dovessi riassumere in poche parole l’essenza di questo romanzo direi: è un romanzo di vita.
Il testo è scritto divinamente, fruibile, dinamico, diretto e spigliato. Le descrizioni sono molto efficaci e il lettore coglierà ogni elemento di E le stelle stanno a guardare, senza però esserne stravolto o appesantito e l’unica pecca reputo sia la dispersione… è un panorama talmente ampio di vissuto che forse il testo è, appunto, un po’ dispersivo e seguire ogni filone e tutti i personaggi talvolta può disorientare.

Una lettura piacevole ma che non mi ha rapito.
Profile Image for Aquila Reale.
351 reviews18 followers
June 2, 2015
“E Le Stelle Non Stanno A Guardare” è una lettura fluida, piacevole, coinvolgente. Ogni personaggio è descritto con ombre e luci, sottolineando la parte emotiva di ognuno di loro. E’ un romanzo che fa dell’ironia l’arma vincente e affronta le tematiche della nostra società con fare lieve ma non meno profondo e incisivo. Mi piace il ritmo serrato con cui la storia procede, le riflessioni dei vari personaggi sono un modo per mostrare i mille volti della vita del borgo. Le difficoltà della vita matrimoniale, la ricerca di un lavoro, l’amore impossibile, sono tematiche che fanno capolino nel romanzo ben scritto e strutturato. L’autrice ha una scrittura felice, ricca di emozioni, resa dinamica da dialoghi ben strutturati. Impossibile non affezionarsi a tutti gli abitanti del borgo, io ho un debole per il maresciallo Saltalamacchia.

RECENSIONE COMPLETA SU http://pennadoro.blogspot.it/2015/06/...
Profile Image for Redderationem.
250 reviews3 followers
January 1, 2016
Tornare a Borgo Propizio è sempre un piacere, seppur con una stella in meno. Che non se ne è stata a guardare e se ne è andata da un'altra parte.
Da un lato è venuto a mancare l'effetto "piacevole sorpresa" del primo volume, dall'altro il borgo è cambiato e, da fuori dal tempo che era, si è immerso nei tempi correnti. Sempre però con personaggi e situazioni che risolvono le loro meschinità con magica positività.
Entrando però nella contemporaneità, la magia del Borgo mi appare però meno efficace. Zia Letizia mi appare meno "Deus ex machina", più "vecchia impicciona". Il nuovo splendore del Borgo più il risultato di un patto con il diavolo, un buon diavolo alla Geppo, che il risultato di una vera politica illuminata, quella della quale avrebbe bisogno tutto il resto dell'Italia, che continua, purtroppo, a restare fuori dalle pagine di Borgo Propizio.
Profile Image for Leggere in Silenzio.
366 reviews8 followers
April 19, 2015
Mi sono ritrovata a scorrere le sue pagine sempre con il sorriso stampato sul viso e con quella naturale curiosità che mi spingeva ad andare avanti, a voler sapere, conoscere ed indagare come una vera e propria comare! Ogni capitolo era un nuovo, piccolo e fondamentale pezzo di quel puzzle che, alla fine, si stava formando nella mia testa attraverso i vari personaggi, le loro avventure e disavventure, i loro pregi ed i loro difetti, le loro ambizioni, le loro sconfitto e gli immancabili intrecci che rendono questo romanzo corale ritmicamente coinvolgente e mai scontato!
Leggi tutta la recensione su : http://leggereinsilenzio.blogspot.it/...
Profile Image for Theut.
1,886 reviews36 followers
December 9, 2015
Lievi e gradevoli le storie che si svolgono nella cornice di Borgo Propizio. Quelle che si intrecciano sono le vicende degli abitanti del paese che conducono una vita abbastanza tranquilla (ecco, magari non tutti). Quello che fa la differenza è la prosa, piana e garbata, che rende il romanzo piacevole come una tazza di tè con torta in un pomeriggio piovoso. Ho trovato qui un piacere simile a quello che provo leggendo McCall Smith :)
Profile Image for * Bar *.
120 reviews
November 3, 2015
2° libro della serie: ovvietà e tristezza. (aborto, ecc... poteva evitarlo)
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