Il suo ingresso sul palcoscenico del mondo avvenne all'inizio degli anni Ottanta del secolo scorso negli Stati Uniti. Eppure l’AIDS esisteva già da almeno settant'anni, relegato in alcune zone dell’Africa. E così è dall'Africa che parte questo racconto di grandi tragedie, di grandi speranze e di un enorme cambiamento nella nostra società. Perché l’AIDS non è solo l’epidemia che ha causato ad oggi nel mondo 70 milioni di contagiati e oltre 35 milioni di morti, che ha cancellato anni di liberazione sessuale e ridato vigore alla paura del diverso. È anche la malattia che ha indotto clamorosi avanzamenti delle conoscenze scientifiche, la nascita dell’attivismo dei pazienti e, qualche volta, la vittoria della solidarietà sui profitti.
Nonostante il titolo dica "breve storia", a me è sembrato uno dei libri più completi sull'argomento. La storia è infatti raccontata accuratamente, senza annoiare. Descrive bene le reazioni della comunità LGBT, soprattutto statunitense, alla diffusione della malattia. Ripercorre gli eventi che hanno scatenato e diffuso l'epidemia in Africa. Da nozioni importanti su trasmissione, cure attuali e prevenzione, sia meccanica che farmacologica (preservati e PrEP). Assolutamente consigliato. Avrei solo aggiunto un capitolo un po' più tecnico, per descrivere meglio il patogeno e come i farmaci attualmente disponibili svolgono la loro azione e quali sono gli effetti collaterali. Se volete approfondire ulteriormente, fate un salto sul sito dell'associazione LILA.
Non un libro fondamentale ma la storia dell'AIDS (che ho iniziato a conoscere con Spillover) è molto "bella" (?!). Il libro è senza grosse pretese, ma sufficientemente chiaro per chi voglia saperne di più.