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Macerie prime #1

Au-delà des décombres

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Partagé entre ses activités militantes, ses créations et son quotidien molletonneux dans lequel il s’est retranché Zero en a perdu de vue ses ami-e-s… au-delà des décombres est surtout un portrait touchant de la galère d’une jeunesse italienne harassée par des boulots précaires payés une misère, des loyers trop onéreux poussant des trentenaires à des colocs éternelles ou habitant toujours chez leurs parents à 30 ans passés et l’angoisse d’une vie figée sans perspectives de changements sociales profonds.

192 pages, Hardcover

First published November 14, 2017

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About the author

Zerocalcare

64 books2,841 followers
Zerocalcare sul finire del 2011 ha quasi 28 anni e per un sacco di tempo ha fatto soprattutto fumettacci sulle fanzine fotocopiate e locandine per concerti punk hardcore. Oltre ad un numero sterminato di autoproduzioni nel circuito dei centri sociali, ha collaborato anche con il quotidiano "Liberazione" (pagina delle illustrazioni, ormai chiusa), il settimanale "Carta" (chiuso), i mensili "XL" di Repubblica (spazio Italian underground, chiuso) e "Canemucco" (chiuso) e la divisione online della DC comics, Zuda.com (chiusa). Tra le collaborazioni che non è riuscito a far chiudere c’è il settimanale "Internazionale", l’annuale antologia del fumetto indipendente "Sherwood Comix", la "Smemoranda" e frescafresca pure la rivista "Mamma!".

Alla fine del 2011 ha dato alle stampe il suo primo libro, “La profezia dell’armadillo”, autoprodotto sì, ma da Makkox.

A ottobre 2012 è uscito il secondo, “Un polpo alla gola“, edito da Bao Publishing.

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Community Reviews

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694 (9%)
2 stars
124 (1%)
1 star
81 (1%)
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Profile Image for Nazzarena.
224 reviews162 followers
November 27, 2017
È il primo Zerocalcare che leggo. Lo conoscevo da tempi non sospetti* e ogni tanto sbirciavo il blog, tipo nel 2010 o nel 2011, ma non avevo mai pensato di prendere in mano una pubblicazione.
Non sono una fumettara.
Non mi piacciono i fumetti.
Non ho nemmeno mai preso in mano Kobane calling.
Ma sapete quando sentite fisicamente che un libro fa per voi e dovete leggerlo?
Ecco.
Sarà per le macerie, ché di questo si tratta. Della dissoluzione dell'idea di noi che avviene dopo i trent'anni. E Zerocalcare è riuscito a rendere l'idea in modo lucido.

* all'Armadillo piace questo elemento.
Profile Image for Roberto.
627 reviews1 follower
February 2, 2018

I migliori anni della nostra vita

Può succedere che la nostra ambizione o comunque la nostra voglia di affermazione ci porti a vivere concentrati su ciò che facciamo, con una sorta di pilota automatico sempre inserito. Mettiamo il turbo dimenticando, o comunque mettendo in secondo piano, amici e affetti.

Ma ogni tanto succede che questi tornino ad affacciarsi facendoci da una parte ricordare tutto ciò che abbiamo tralasciato (magari chiedendoci perché lo abbiamo fatto) e dall'altra riempendoci di dubbi sulla bontà delle nostre scelte e priorità.

Questo più o meno è il contenuto di Macerie prime (che è il primo di una serie di due volumi, il secondo dei quali deve ancora uscire). Una situazione che, anche se affrontata nel libro in prima persona da Zerocalcare, è abbastanza universale perché si adatta bene a molte delle nostre esistenze. Alla fine si parla di come conciliare lavoro, carattere, impegno, amici nell'unica vita che abbiamo (fosse facile...) e dell'irreversibilità di alcune delle scelte che siamo costretti a fare.
Una sorta di bilancio, in una età di transizione, basato sulle "macerie" rimaste nel primo periodo (da qui il titolo, credo).

Interessante, quindi. Anche se a mio parere il discorso parte bene ma si sfalda un po' nello svolgimento. Ho iniziato a leggere con molto interesse, sorridendo spesso e ridendo sonoramente a volte. Ma poi pian piano l'interesse si è un po' affievolito a causa della mancanza di mordente o di nuovi "guizzi".

Attenderò il secondo volume, curioso di capire come procederanno i suoi dilemmi personali. I guizzi magari Zerocalcare li ha conservati per il finale.
Profile Image for Gaetano .
163 reviews22 followers
May 19, 2018
Questa è la prima opera di Zerocalcare che leggo e non me ne pento. Questa graphicnover è il connubio perfetto tra umorismo e riflessione sul tema della crescita personale, l’evoluzione della vita di ogni persona che si trova difronte a scelte molte volte più grandi di lui.
I vari personaggi rispecchiano lo stato emotivo di buona parte delle persone nel loro stesso stato, tra cui io stesso riesco a rispecchiarmi un po’ in tutti i personaggi, tranne in Cinghiale, in lui proprio no.
Spero di leggere presto il seguito!
Profile Image for Tanabrus.
1,980 reviews196 followers
November 17, 2017
La prima parte del nuovo lavoro di Zerocalcare per certi versi segue il solco tracciato dai predecessori, con tutto ciò a cui Zerocalcare ci ha abituati in questi anni, dai riferimenti culturali della nostra infanzia alla sua adolescenza nella periferia di Roma, il tutto condito dalle antropomorfizzazioni degli stati d'animo e dai personaggi dei libri precedenti.

Ma se lo sfondo del libro è noto, diverte, fa sorridere... il tema invece riesce a essere addirittura più attuale e intimo del solito.

Calcare ha sempre giocato sui temi personali, e ci mancherebbe altro visto che i coprotagonisti dei suoi libri sono amici immaginari o emozioni rese umanoidi.
Ma qui si va oltre, e il Calcare dei fumetti è lo stesso autore di ora, alle prese con due diversi nemici: la crescita, la maturazione, vissuta attraverso i propri occhi (la reazione al matrimonio dell'amico e ciò che questo fatto gli fa provare) ma anche attraverso gli occhi degli amici di una vita, di cui scopriamo la vita attuale, tra precariati, lavori insoddisfacenti, relazioni insoddisfacenti, abbozzi.

E le distanze cresciute, i malumori covati.

I nuovi veri nemici che si travestono da cose innouce per cambiarci poco a poco circondandoci di macerie di ciò che eravamo: Arnath, demone dell'irreversibilità, quando si pensa che ormai non si abbiano più scelte possibili; Rosikoth, geniale demone dell'ingiustizia percepita e allevatore di capri espiatori; Haccollo, il demone dello spolpamento.


Una lettura divertente come sempre, ma anche vagamente angosciante per chi bene o male si può identificare con parte degli stati d'animo e dei pericoli demoniaci mostrati nel libro.
E cioè pressoché chiunque sia almeno coetaneo di Calcare, immagino.


Ora non resta che aspettare sei mesi, scoprire in che casino si sia ficcato Secco, vedere come evolverà il bando, quali evoluzioni prenderanno le vite dei ragazzi.
E se la squadra riuscirà a tornare unita, a questo punto.
Profile Image for Tyrone_Slothrop (ex-MB).
843 reviews113 followers
January 3, 2018
Primo: sopravvivere

Zero alza ancora un pò il tiro: dopo essersi confrontato con il mondo esterno (nel Rojava), ritorna ad una dimensione intima, che però non è solo personale, ma generazionale.
Sfida ostica e da far tremare i polsi alle migliori menti della nostra migliore gioventù (l'ironia è d'obbligo): i bilanci dei 30-40enni sono da sempre il campo di battaglia dove la migliore creatività soccombe in trite nostalgie, sdolcinati sentimentalismi o pesantissime lamentazioni finendo per suonare irritanti tanto quanto le rievocazioni degli ex-sessantottini (ancora!?) o le stanche prediche contro gli "sdraiati".
Ma in questo primo capitolo, direi che l'autore ne esce fuori abbastanza bene, scegliendo di dare voce ai suoi amici di una vita, creando un coro a volte un pò frammentario e con svolte nella trama non ben definite (ma che fine ha fatto GiuliaCometti? e davvero è bastato un CV scritto da un'assistente sociale per fare di Secco un insegnante?). Però l'inventiva e la creatività (soprattutto grafica) di Zero nel rappresentare i mostri che abbiamo dentro e le cose feroci intorno a noi è unica e gli permette di essere sempre efficace, originale e appassionante.... e soprattutto vero!
Profile Image for Sara.
38 reviews39 followers
November 28, 2017
Cosa dovrei dire ancora sui lavori di zerocalcare? Sono troppo di parte, mi fa scassare la sua ironia così simile alla mia. Riesce a farmi ridere se sto piangendo, riesce a commuovermi, riesce a salvarmi dal blocco del lettore. Zerocalcare PUÒ. Non vedo l'ora di leggere la seconda parte, Maggio ti aspetto.
Profile Image for Marcello S.
647 reviews291 followers
May 23, 2018
È come se tutta la sua vita si fosse cristallizzata. Fissata per sempre in una condizione che non evolve mai. Come un mammut dell’era glaciale. Ma questa non è la cosa peggiore, no. La cosa peggiore è che se guardo dentro a quel blocco di ghiaccio io non ci vedo Deprecabile. Ci vedo il riflesso mio. E i plumcake col latte gelato. E le serie tv prima di dormire. Tutte le mie coperte di Linus, insomma.

Eh. [74/100]
Profile Image for Carmine R..
629 reviews93 followers
May 11, 2018
Perdere triangoli e quadrati dal corpicino

Vabbè, che gli vuoi dire a uno che ti partorisce in fila Arnath, Rosikoth e Haccollo?
La paura dell'irreversibile impedisce di poter tornare indietro; il livore interiore identifica capri espiatori per sparare sulla folla; il turbinio esterno giudica ogni tua scelta perché sbagliata in relazione a quello che non hai potuto fare (tanto sbagliavi anche nell'altro verso).
Zerocalcare non si smarca in maniera completa rispetto ai suoi precedenti lavori, più improntati alla paura del domani e l'incertezza del presente; eppure qui siamo proprio nel rito di passaggio: le prime macerie sono già visibili.
Troppe promesse, troppi impegni e troppi compromessi per poter salvare capra e cavoli.
In queste storie equilibrate tra humour e dramma Zerocalcare sa dare il massimo.
E poi - magari è una fissa mia - la spontaneità di un certo modo di intendere la vita mi lascia credere che lui sia davvero uno di quegli amici che ti trascini dall'alba dei tempi; uno di quegli amici con cui non hai più niente da dire perché oramai ci si conosce, ma si esce sempre insieme perché si è stati compagni di viaggio e una birretta alla fine te la fai scappare.
Profile Image for Gianfranco Mancini.
2,338 reviews1,070 followers
November 15, 2017

Zerocalcare non mi delude mai.
L'unico autore di fumetti che ogni volta riesce a farmi ridere e piangere allo stesso tempo.
E chi lo avrebbe mai detto che un giorno mi sarei identificato nell'amico Cinghiale? XD
Adesso l'attesa per la seconda parte sarà davvero una lunga agonia...
Profile Image for erigibbi.
1,128 reviews739 followers
November 12, 2021
[recensione su Macerie prime Sei mesi dopo, ho scritto tutto lì perché considero questi due fumetti un'opera un'unica]
Profile Image for Giovanni84.
299 reviews75 followers
November 16, 2017
In questo suo nuovo lavoro, Zerocalcare ci racconta le "crisi" di vario tipo, che lui e gli altri personaggi (ispirati ai suoi amici) stanno affrontando. E' la prima parte; la seconda dovrebbe uscire tra sei mesi.

Se, come me, vi piace ZC, vi piacerà anche questo; se non vi piace ZC, non vi piacerà nemmeno questo.
Se non avete mai letto nulla di ZC... beh, sinceramente non so se questo sia un inizio ideale. Alcuni dei personaggi erano già presenti nelle sue precedenti opere, ed il senso di "crescita" e cambiamento che io e probabilmente gli altri lettori di ZC abbiamo percepito, probabilmente sfuggirebbe ai nuovi lettori. O magari no, boh.

Devo dire che, rispetto a Dimentica il mio nome e Kobane Calling, mi è sembrato un piccolo passo indietro.

Il (mio) piccolo problema con questo libro, è che l'autore palesemente voleva raccontare personaggi e situazioni "realistiche" (pur con il suo solito stile, fatto di esagerazioni comiche ed antropomorfismo dei sentimenti). E ci riesce, ma con delle piccole cose insensate ed inverosimili, che mi hanno suscitato varie volte perplessità, durante la lettura.

Ad esempio: Secco e la situazione in cui si trova, sono incredibili. Nel senso letterale della parola: non riesco minimamente a credere alla sua vicenda. Ed infatti, sia ZC che gli altri personaggi più volte sottolineano l'assurdità della sua situazione. Ma stona, in questo contesto narrativo.

O ancora: ad un certo punto, uno dei personaggi si sfoga, ed è perfettamente comprensibile. Non ho avuto nessuna difficoltà ad empatizzare con lei. Ma la reazione dei suoi amici è strana, completamente insensibili ai limiti dell'ottusità; lo stesso ZC in qualche modo la colpevolizza, e non ne capisco il motivo.

Sono solo due esempi; ce ne sono altri.
Nessuno di questi è grave; ma dà un senso di "non me la racconta giusta", come quando qualcuno ti vuole raccontare qualcosa che è successo, però non può essere pienamente sincero.
Rende (almeno a me) meno scorrevole la lettura e più difficile empatizzare con i personaggi.
Depotenzia anche il potenziale effetto drammatico di certe scene.

Sono comunque curioso di leggere il seguito.
Profile Image for Rachele.
417 reviews122 followers
February 2, 2018
Come faccio ad aspettare fino a maggio!! Aaaaaaaaaaaaaah!!! 😫😫😫
Comunque Calcare rimani sempre ER MEJO!!😍😍
Ho riso come una pazza dall'inizio alla fine.. e devo dire che il mio nuovo personaggio preferito, oltre a Cinghiale, è l'omino del cervello che ha la forma di Yoda di Star Wars.. Ecco qui ho toccato l'apice delle risate!🔝🔝
Profile Image for Hal Incandenza.
612 reviews
November 19, 2017
Macerie Prime è una bomba. Zerocalcare guarda con intensità e onestà al suo mondo e compie un percorso interiore lucidissimo alla ricerca di se stesso. Un Io che inevitabilmente negli ultimi 5/7 anni è cambiato e che si deve confrontare con la realtà di chi gli sta intorno.

Nota per me non trascurabile, questo è forse il primo libro in cui zc riesce definitivamente a padroneggiare una narrazione squisitamente orizzontale, senza accorpare una successione di episodi (comunque presenti, ma solo come titoli) ma raccontando una sola storia dalla prima all’ultima pagina.

Da leggere (e rileggere) assolutamente.
Profile Image for Tittirossa.
1,062 reviews333 followers
December 29, 2017
A ZEROCALCA', NON SI FA!

Non ho resistito al titolo, visto che Zerocalcare dice di subire ossessivamente la coercizione a compulsare tutto quello che si scrive su di lui: non si fa di spezzare un libro in due, come una Cornwell qualsiasi con la sua anatomopatologa sanguinaria, anche se Pennac - esempio alto - l'ha fatto con l'ultimo Malaussene, anche se gli editori italiani lo fanno in modo vigliacco coi tomi da 1200 pagine di GoT o di qualsiasi saga di ampio respiro. Essa è una scelta deprecabile (cit.)

Detto questo, Macerie prime è l'esempio perfetto di come sotto le spoglie di un disegnatore di disegnetti (grazie, ZC, anche io ne posseggo uno con dedica su Kobane Calling!) possa celarsi un novello Proust. Nel senso che ZC riesce a prendermi per mano e a farmi identificare con le paranoie, nevrosi, tic e manie dei suoi protagonisti, anche se, magari, sono lontani anni luce dal mio personale milieu. Al tempo stesso dandone una collocazione storica-sociale, senza essere assolutoria o pregiudizievole.

Vabbè, a me ZC piace da tempo immemore, quindi probabilmente non sono tanto obiettiva nei suoi confronti. E sono impaziente di scoprire che fine ha fatto l'Armadillo e come si evolverà il Panda.



Profile Image for Elisa.
122 reviews38 followers
November 17, 2017
Kobane non l'ho ancora letto, ma Dimentica il mio nome era stato un libro deludente, in quanto avevo trovato che Zerocalcare non avesse saputo gestire e destreggiarsi al meglio in un gioco di allegorie forse troppo complesse per lui. Con questo volume si torna alle origini, al racconto della quotidianità, in cui però spicca nettamente un'evoluzione dei temi e delle problematiche che crescono insieme all'autore e al suo pubblico. Il bello di Zerocalcare, per me, è che è come Harry Potter, cresco insieme a lui, è un compagno di vita in cui mi riconosco sempre, nel bene e nel male. E Macerie prime l'ho trovato molto più cupo e disincantato rispetto alle storie precedenti, o forse sono io che mi sono sentita colpita in pieno petto dalle domande (spiacevoli) che mi sto ponendo sulla mia vita. Zerocalcare sa accompagnarti mano nella mano sui terreni più tortuosi non mentendoti sulla loro difficoltà, ma rendendo il percorso comunque più piacevole facendoci due battute sopra perché un po' di ironia non guasta mai.
Profile Image for Anna [Floanne].
624 reviews301 followers
April 22, 2020
Oh Calca’ non puoi lasciare le cose così, in sospeso! Uno lo deve sapere che fine hanno fatto quei pezzetti di anima! E l’armadillo?
Strepitoso come sempre nel mettere a nudo le relazioni umane, ma questa volta va oltre, raccontando le mancate aspirazioni di tante vite (quelle dei suoi amici) che hanno portato a ritrovarsi circondati da uno scenario di macerie. Unico difetto: il finale aperto. Ma per fortuna anche oggi l’ebook è in offerta e quindi non mi resta altro da fare che avventarmi subito su Macerie prime. Sei mesi dopo!
Profile Image for Patryx.
459 reviews150 followers
April 18, 2018
Anche questa volta, secondo me, Zerocalcare è riuscito a trattare argomenti complessi con il suo personale stile senza semplificarli. Poteva replicare il suo cliché e probabilmente avrebbe continuato a vendere, invece i suoi personaggi evolvono, prendendo direzioni impreviste (non solo a noi lettori ma a loro stessi) diventando adulti perché così accade e non perché lo prevede un qualsiasi copione. Bravo, a me è piaciuto.
Profile Image for Fedezux.
210 reviews228 followers
November 10, 2020
Va be' è Zerocalcare dai, non c'è bisogno di esplicitare che è tutto fighissimo, no?
Profile Image for Chiara Ropolo.
1,476 reviews25 followers
July 7, 2021
Ho letto Macerie Prime di Zerocalcare perché volevo leggere altro di suo, dopo A Babbo morto, e sono rimasta soddisfatta.
Questa storia racconta del gruppo di amici storico dell'autore, vero o inventato che sia, e di come arrivati a una età "matura" non tutto è andato come previsto o soprattutto come ci si aspettava.
Racconta inoltre del peso della fama, di come sia complicato soddisfare le aspettative di tutti, di come si perda per questo un pezzo di noi stessi.
Mi è piaciuto soprattutto perché non è per niente autocelebrativo, anzi, pure molto critico. Fa riflettere molto sulle relazioni sociali e sul peso che la società ci impone. L'ho trovato molto introspettivo e ho apprezzato le metafore disegnate.
La parte grafica mi è piaciuta molto, mi piacciono i suoi "disegnetti", trovo che riesca a rappresentare benissimo le sensazioni provate, che riesca a trasmettere il messaggio.
L'unica cosa che ho patito è lo stile dialettale. Non lo amo mai, ma partivo preparata, sapendolo e dopo un po' mi sono abituata.

Sicuramente leggerò il seguito, perché lascia sul più bello e sonno curiosa.
Profile Image for MonicaEmme.
367 reviews154 followers
December 17, 2017
Nel giro di sei ore ho letto il primo e l’ ultimo libro di questo fumettista e non sono solo i disegni a cambiare (in quest’ ultimo un po’ più spigolosi), ma il senso che si fa sempre meno afferrabile.
Questa è la prima parte di un libro che si concluderà con l’uscita del sèguito a maggio del 2018.
La storia riguarda gli amici di Zero che sembrano forti e duri, ma nascondono insicurezze e problemi dietro un’ apparenza serena. Vengono messi in evidenza i punti deboli di ognuno e siamo un po’ sballottati tra battute di spirito esilaranti e momenti di estrema tristezza. La solitudine e la monotonia prendono il sopravvento in queste vignette tragicomiche.
Mi è piaciuto, ma non come il primo.
Profile Image for Albus Eugene Percival Wulfric Brian Dumbledore.
587 reviews96 followers
September 30, 2018
Il faut être léger comme l’oiseau, et non comme la plume …
«E’ il momento Calcare. 33 anni di allenamento nella vita sono serviti a prepararti a questo momento. Fa’ quello per cui sei stato addestrato da quando sei nato. FINGITI MORTO.».
Alcuni anni fa, Edoardo mi ha sbarcato sul Pianeta Zero. Ed è stata una piccola rivelazione. Col passare del tempo, il piacere di ‘leggere’ i suoi libri non è mai venuto meno.
So che potrebbe sembrare eresia, ma mi viene voglia di scomodare Calvino e la sua Leggerezza. «Come la melanconia è la tristezza diventata leggera, così lo humor è il comico che ha perso la pesantezza corporea e mette in dubbio l’io e il mondo e tutta la rete di relazioni che li costituiscono.».
Sorridi e rifletti insieme.
«A volte, per non crollare, cerchiamo un bersaglio su cui scaricare il caricatore. Un capro espiatorio che dia un senso al nostro dolore. E in cambio di quel senso, diamo via un pezzetto della nostra umanità. Un pezzo d’anima contro un vecchio ungulato. Ma dipende sempre da cosa ci serve in quel momento per sopravvivere. E’ la legge della domanda e dell’offerta, baby.»
Sia lode a Rosikoth, demone dell’ingiustizia percepita …
Profile Image for Mariaelena Di Gennaro .
474 reviews140 followers
January 26, 2022
“È come se tutta la sua vita si fosse cristallizzata. Fissata per sempre in una condizione che non evolve mai. Come un mammut dell’era glaciale. Ma questa non è la cosa peggiore, no. La cosa peggiore è che se guardo dentro a quel blocco di ghiaccio io non ci vedo Deprecabile. Ci vedo il riflesso mio. E i plumcake col latte gelato. E le serie tv prima di dormire. Tutte le mie coperte di Linus, insomma.”

Zero è sempre Zero.
La cosa più bella è che mi basta aprire un suo lavoro e ritrovare pezzi di me, della mia vita, dei miei pensieri, spalmati lì, in bella mostra, sulle pagine.
Zerocalcare sa parlarmi in un modo che nemmeno io riesco a spiegare. So solo che sono davvero tante le volte in cui mi trovo ad alzare gli occhi dalle tavole e ad esclamare "Mi sento esattamente così", oppure "Quante volte l'ho pensato anch'io!", o ancora "cavolo, è successo anche a me".
E questo mi trasmette una sensazione di conforto estremo.

Questo volume è, rispetto ad altre sue opere, un graphic novel più corale, incentrato non solo sul suo alter ego e sull'ormai mitico Armadillo, ma anche sui suoi amici. È vero, loro sono praticamente una presenza costante nella vita e, di conseguenza, nelle storie di Zerocalcare, ma in questo caso hanno forse un ruolo ancora più centrale dell'autore stesso. Infatti è proprio attraverso le loro vicende, attraverso tutti i cambiamenti e le difficoltà che costellano le loro vite, che Zerocalcare conduce tutta la sua riflessione. La maestria di questo artista nel saper raccontare tante verità, dolori e amarezze con quella sua irresistibile ironia condita di espressioni in romanesco la ritroviamo anche in questo volume, ma ho avuto la netta sensazione che in questo miscuglio, stavolta, l'abbia spuntata l'aspetto più malinconico e disincantato.
Così Cinghiale che, di punto in bianco, mette su famiglia, diventa quell'amico/a che ci chiama entusiasta per invitarci al suo matrimonio lasciandoci attoniti e anche un po' intontiti, Katjia che vorrebbe far sì che la sua decennale relazione possa finalmente affrontare il temibile scoglio della convivenza incontrando però i silenzi e la testarda resistenza di Deprecabile, si trasforma nella metà di quella coppia rimasta imprigionata in una routine che rischia di mandarla in frantumi e Sara che vuole fare l'insegnante e finisce per portare i caffè in uno squallido ufficio che ogni giorno la fa morire dentro è quell'amica che ha dovuto accantonare ogni ambizione perché questa società che ci mangia e ci risputa fuori alla velocità della luce non ci concede mica il tempo di rincorrere in eterno i nostri sogni. E Secco... vabbè Secco è Secco! E ora che perfino lui ha un lavoro e senza aver neanche fatto nulla per guadagnarselo, a Zero, che pure ha visto la sua esistenza stravolta dalla fama raggiunta, non resta che osservarli e constatare che spesso la vita scivola via troppo velocemente e non sempre siamo pronti a seguire il suo ritmo, rischiando di restare indietro.
Ecco, Zero sono io. Sono io che guardo tutti intorno a me andare avanti mentre io resto impantanata in un tempo immobile, sono io che vedo crescere i miei amici, sbagliare, soffrire, senza riuscire a stare al passo, chiudendomi spesso in un silenzio capriccioso e ostinato.
È questo che intendo quando dico che in queste pagine vedo tanto di me e di questa fase assurda e incasinata della mia vita.
L'eterna adolescenza di cui Zerocalcare è diventato praticamente il paladino si contamina qui con l'età adulta che avanza e tenta di conquistare sempre più spazio. Forse è per questo che si sente, costantemente, una grande amarezza lambire e attraversare le pagine di questa storia.

Un elemento interessante è di sicuro l'autocritica, anche piuttosto feroce, che l'autore inserisce nel testo. Lui che si era dato solo tre regole da quando i "disegnetti" gli hanno cambiato la vita, ossia:

- 1. No Nazi
- 2. No guardie
- 3. No roba elettorale

si trova impelagato in una sorta di comizio politico al quale la sua coscienza non ha saputo dire di no. Proprio a questo punto facciamo la conoscenza di altre "incarnazioni della coscienza" di Zerocalcare che, aggiungendosi all'Armadillo, la rendono decisamente troppo affollata. Non riuscire a dire no a nessuna richiesta temendo di risultare snob e dunque accettare commissioni anche scontrandosi con i propri principi, pensare troppo al giudizio degli altri come gli ricorda il Panda, cominciare a dare per scontati i suoi amici togliendo tempo a loro per dedicarlo al lavoro, accorgersi troppo tardi delle loro paure, non avere il coraggio di esporsi in situazioni delicate perché poi chissà cosa potrebbe succedere, Zerocalcare non si risparmia nulla, passa al setaccio tutti quei lati della sua personalità che trova più critici e criticabili, tutti gli sbagli commessi, tutto quel senso di inadeguatezza che si porta addosso. E lo fa con una lucidità e un'onestà che mi hanno commosso tantissimo.
La vita è veramente una cosa complessa e ammettere che tante volte fa paura non è una debolezza, ma una grande verità.
Grazie Zero, per ricordarmelo ogni volta.

"Non so se capisco. Mica aspetto un figlio, io. Però c'è qualcosa che conosco... in quest'ansia dell'irrevocabilità, quest'angoscia nel sentire che tutte le scelte che avevi, adesso sono solo porte chiuse per sempre dietro di te e ora ne rimane solo una. Come delle mille cose che potevi essere, come se ti togliessero un pezzo di quello che eri e ti lasciassero come un buco in mezzo al petto che no potrai mai più riempire".

Questo libro parla di lui, di me, di tutti noi.
E io gli voglio bene proprio per questo.
Non vedo l'ora di leggere il seguito!!!
Profile Image for Erika .
93 reviews106 followers
October 28, 2018
"In pratica sono diventato bravissimo a sbagliare da solo. Lo posso insegna' ai master. Però ogni tanto mi serve ancora chiedere agli altri. Forse perché c'ho paura che sennò senza accorgermene divento proprio un'altra cosa. Troppo lontana da come mi sembrava giusto essere."

"Macerie prime" è un fumetto che prevede la pubblicazione di due volumi; il primo è uscito a fine novembre 2017, il secondo è uscito il 7 maggio 2018.
La storia racconta, con toni autobiografici, il fallimento della generazione degli anni 1980, simbolicamente rappresentabile, secondo l'autore, come "un cumulo di macerie".

Beh, che dire? Questa è la seconda opera di Zerocalcare ch'io abbia letto, dopo "Ogni maledetto lunedì su due" e non nascondo che il primo volume mi abbia lasciato alquanto perplessa, facendomi piuttosto dubitare se leggerne altre, oppure no. Ad essere sinceri, la lettura di quest'ultimo è stata di gran lunga migliore rispetto alla prima (forse un po' perché sapevo cosa aspettarmi dalla scrittura di un autore come Zerocalcare). Ciò nonostante, il libro non mi ha lasciato assolutamente nulla e, seppur i buoni propositi a trattare un tema così profondo, non ero per niente spronata a prendere il libro e continuare a leggere. Ho impiegato giorni per finirlo!
Mi duole sempre parlare "male" di un libro, soprattutto quando si tratta di una graphic novel. Dopo aver letto le sue pagine, so bene che se Zerocalcare leggesse questa mia recensione, vorrebbe prendermi a sassate ma voglio essere sincera con tutti voi, e non credo che leggerò altre sue opere...
Profile Image for Drilli.
384 reviews33 followers
August 1, 2023
Ennesima dimostrazione dell'incredibile sensibilità di Zerocalcare e del modo straordinario in cui con assoluta semplicità e leggerezza riesce a mettere nero su bianco drammi esistenziali con cui tutti noi siamo venuti a contatto (chi per esperienza diretta, chi tramite amici o parenti) facendoci al tempo stesso ridere, piangere e incazzare.
Macerie Prime è un po' più amaro delle altre graphic novel che ho letto finora, probabilmente perché i protagonisti sono cresciuti e hanno a che fare con situazioni e scelte più difficili, o forse perché li ritroviamo tutti a un passo dal trabocco del fantomatico vaso (della sopportazione delle avversità), o forse ancora perché il tema di fondo (quello della precarietà) è il più... "esteso" in Italia tra quelli che Zerocalcare ha affrontato finora (se non proprio "universale").
I nostri amici (perché ormai li sento davvero come amici miei!) sono incazzati, preoccupati, scoraggiati... e ne hanno tutte le ragioni. Sono riuscita a empatizzare con tutti loro, persino con quelli coi quali avevo più difficoltà nei volumi precedenti perché, davvero, sarà che mi trovo nella loro stessa fascia d'età, ma chi è che non conosce un amico o un parente che vive o ha vissuto almeno una delle emozioni che vivono loro - o che non le vive o le ha vissute sulla propria pelle?
Zerocalcare tocca ancora una volta le corde giuste (le corde dannatamente giuste) ed è riuscito con più forza del solito ad emozionarmi e al tempo stesso farmi sorridere di problemi niente affatto banali.
Tralaltro, trovo che in questo volume le metafore (parlo delle tavole che ci mostrano quella sorta di mondo post-apocalittico in cui i nostri compaiono ogni tanto, popolato di demoni di ogni sorta), siano più potenti e più riuscite del solito.
Attendo di proseguire la lettura col secondo volume, nella speranza che il finale amarissimo con qui questo si chiude possa riaprisi con almeno un po' di luce in più.
Profile Image for barbara_abhome.
147 reviews7 followers
May 25, 2018
"Il macheccazzodici invece è sibillino. Uno ci può leggere dentro quello che gli pare."
Profile Image for marti.
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October 12, 2018
Non so se capisco. Mica aspetto un figlio, io. Però c'è qualcosa che conosco... in quest'ansia dell'irrevocabilità, quest'angoscia nel sentire che tutte le scelte che avevi, adesso sono solo porte chiuse per sempre dietro di te e ora ne rimane solo una. Come delle mille cose che potevi essere, come se ti togliessero un pezzo di quello che eri e ti lasciassero come un buco in mezzo al petto che no potrai mai più riempire.


Mi sono avvicinata a Zerocalcare solo quest'anno con Dimentica il mio nome e adesso sto divorando tutto ciò che ha scritto alla velocità della luce. Pensavo che Kobane calling fosse la sua punta di diamante ma Macerie Prime è la dimostrazione di tutto ciò che è in grado di fare l'autore: ti fa ridere almeno finché non decide di darti una mattonata in faccia e questo libro non è solo una mattonata, è proprio un intero condominio che ti cade addosso. Sarà il periodo difficile, sarà che le sue parole hanno una risonanza così assordante per me, sarà che lo trovo l'urlo disperato di una generazione, penso che questo libro sia davvero un capolavoro, forse il migliore che ho letto quest'anno. E adesso mi butto subito sul seguito così piango ancora di più, daje.
Profile Image for LetyDarcy.
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February 2, 2018
Quattro stelline solo perché i libri a puntate no, dai! E mo chi resiste fino a maggio?

Comunque è il più amaro fra i suoi libri, e mi fa anche paura, perché in quella fase, nel famoso naufragio, sto per entrare anche io... Fra poco quando mi sarò laureata mi ritroverò nello stesso mondo di macerie prime, non so se avrò abbastanza spina dorsale per affrontarlo.
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