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Istoriae Arcanae #2
Magister Aetheris
Ritornano i protagonisti di Gens Arcana in un fantasy storico potente e suggestivo, che si snoda fra i canali e i palazzi di un'affascinante Venezia del Rinascimento. Dopo la morte del fratello Angelo e del cugino Folco, Valiano de' Nieri ha dovuto accettare suo malgrado il ruolo di capofamiglia e "magister" degli Arcani, esseri umani prodigiosi capaci di invocare la "quinta essentia", l'etere, il quinto elemento della natura che, combinandosi con aria, acqua, terra, fuoco, permette di governarne la forza. Ha girovagato per l'Italia flagellata dalla peste e si è stabilito a Venezia, per rimediare alle lacune del suo addestramento. Con lui ci sono l'amata Selvaggia, che però lo considera un fratello e si diverte a scorrazzare per la città in panni maschili, e l'ex mercenario Manente, che gli contende l'amore della ragazza ed è finalmente libero dall'elementale imprigionato nel suo corpo alla nascita. La vita da magister è difficile, ma lo è ancora di più trovare alleati affidabili, perché Valiano, reo di aver ereditato i segreti e le ricchezze di famiglia in circostanze tragiche, viene guardato con sospetto dagli altri Arcani e dalla Santa Milizia, che vigila su di lui in attesa di un passo falso. A fargli ulteriore pressione arriva da Modena la bella e ambiziosa Lucrezia Lioni, Arcana promessa sposa del defunto Folco, che non vuole rinunciare al prestigioso contratto matrimoniale con i Nieri e pretende di convolare a nozze con il capofamiglia. Quando fra le calli compaiono misteriose presenze capaci di padroneggiare i poteri elementali e la Serenissima viene turbata da crimini efferati, il cerchio sembra stringersi proprio intorno a Valiano. Chi trama contro di lui? Di chi può veramente fidarsi il "magister"?
592 pages, Hardcover
Published October 24, 2018
12 people are currently reading
260 people want to read
About the author
Cecilia Randall
23 books318 followersSono nata a Modena e cresciuta a "pane, libri e fumetti". Adoro i romanzi e il cinema d'avventura in tutte le accezioni possibili, dal fantasy al mystery e alla fantascienza. Allo stesso modo, amo i fumetti e i cartoni animati, l'Archeologia, la Storia e i giochi di ruolo. Non viaggio mai senza avere con me il necessario per disegnare e quando mi trovo in una città nuova (in qualsiasi parte del mondo), la prima cosa che cerco è la libreria più vicina.
Pur avendo da sempre la passione per il disegno e la grafica, ho frequentato il liceo linguistico e mi sono poi laureata in Lingue e Letterature Straniere, con una tesi sul Romanticismo tedesco e le sue influenze sulla cultura italiana dell'800. Poco dopo, grazie a un master in Comunicazione e Tecnologie dell'Informazione presso l'Università di Bologna, ho potuto intraprendere la strada professionale che non avevo osato iniziare prima e oggi lavoro felicemente come grafico, web designer e, a volte, come illustratrice.
Il mio esordio nel mondo dei libri avviene nel 2006, con il romanzo Hyperversum (Giunti), primo dell'omonima saga.
Pur avendo da sempre la passione per il disegno e la grafica, ho frequentato il liceo linguistico e mi sono poi laureata in Lingue e Letterature Straniere, con una tesi sul Romanticismo tedesco e le sue influenze sulla cultura italiana dell'800. Poco dopo, grazie a un master in Comunicazione e Tecnologie dell'Informazione presso l'Università di Bologna, ho potuto intraprendere la strada professionale che non avevo osato iniziare prima e oggi lavoro felicemente come grafico, web designer e, a volte, come illustratrice.
Il mio esordio nel mondo dei libri avviene nel 2006, con il romanzo Hyperversum (Giunti), primo dell'omonima saga.
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Community Reviews
Displaying 1 - 30 of 49 reviews
April 22, 2020
3,5 stelle per la precisione, ma non arriva alle 4 piene di Gens Arcana.
In primis, Magister Aetheris continua ad avere lo stesso difetto del primo volume della saga: uno stile un po' prolisso con troppe descrizioni dettagliate anche dove non ce ne sarebbe bisogno, peggiorato in alcuni punti dalla reiterazione di situazioni che il lettore ha già ben chiare (e che, per inciso, non trovano spiegazione in questo libro). Ma mentre Gens Arcana mi aveva davvero, piacevolmente colpita, Magister Aetheris ha un po' troppe "falle" narrative.
La storia, che inizialmente appare complessa e interessante, più del primo volume, si rivela alla fin fine una reiterazione dello stesso schema di Gens Arcana.
Ho amato Magister Aetheris perché Gens Arcana mi ha fatto innamorare di Valiano e di Manente, ma questo secondo capitolo non rivela una grande crescita dei personaggi, che invece dovrebbe esserci, a questo punto. E le spiegazioni che attendevo, alla fine del primo libro, non sono arrivate.
Finale troppo superficiale, anche alla luce di certi avvenimenti che avrebbero meritato un piccolo spazio dedicato e qualche scena in più, ma pazienza.
Spero tanto che la Randall, se deciderà di far vivere ancora questi bei personaggi, recuperi la verve del primo volume.
In primis, Magister Aetheris continua ad avere lo stesso difetto del primo volume della saga: uno stile un po' prolisso con troppe descrizioni dettagliate anche dove non ce ne sarebbe bisogno, peggiorato in alcuni punti dalla reiterazione di situazioni che il lettore ha già ben chiare (e che, per inciso, non trovano spiegazione in questo libro). Ma mentre Gens Arcana mi aveva davvero, piacevolmente colpita, Magister Aetheris ha un po' troppe "falle" narrative.
La storia, che inizialmente appare complessa e interessante, più del primo volume, si rivela alla fin fine una reiterazione dello stesso schema di Gens Arcana.
Ho amato Magister Aetheris perché Gens Arcana mi ha fatto innamorare di Valiano e di Manente, ma questo secondo capitolo non rivela una grande crescita dei personaggi, che invece dovrebbe esserci, a questo punto. E le spiegazioni che attendevo, alla fine del primo libro, non sono arrivate.
Finale troppo superficiale, anche alla luce di certi avvenimenti che avrebbero meritato un piccolo spazio dedicato e qualche scena in più, ma pazienza.
Spero tanto che la Randall, se deciderà di far vivere ancora questi bei personaggi, recuperi la verve del primo volume.
March 4, 2019
4.5
Ritornano Valiano, Manente e Selvaggia, due anni dopo la conclusione delle vicende di Gens arcana.
Stavolta la Randall ci porta a Venezia ad indagare insieme ai tre inseparabili amici su misteriose azioni arcane che minano l'equilibrio e la tranquillità della città, mentre i tre personaggi si ritrovano a far fronte ai cambiamenti e le conseguenze di quel che è successo due anni prima a Firenze.
Ancora una volta l'autrice ha creato un libro che, a mio parere, vale la pena di leggere e amare perchè, nonostante la mole - e ormai l'abbiamo capito, a Cecilia piace scrivere tanto, per nostra fortuna! - la storia è super avvincente.
Come al solito, la trama non si risparmia e l'azione, le scene di combattimento fisico e arcano, le indagini e i sospetti sono alla base di questa storia, che presenta un'ambientazione leggermente più cupa rispetto a quella fiorentina ma sicuramente più matura, anche a causa del cambiamento di Valiano, percepibile fin da subito.
I personaggi, infatti, sono maturati e si sono evoluti e la crescita si nota. Valiano, che già avevo adorato in Gens Arcana, adesso è un uomo ed, in quanto tale, oscilla fra la consapevolezza di quali sono i suoi doveri e la speranza che, prima o poi, avrà del tempo per vivere la sua età.
Manente, dal canto suo, è il personaggio che forse è più affascinante: l'ex simulacro si trova a far fronte alle sue debolezze e al rifiuto di essere semplicemente un essere umano. Non vi aspettate un eroe, perchè non lo è, come in realtà nessuno dei personaggi è stereotipato all'interno di un unico ruolo. Ognuno ha i suoi punti di forza ed i suoi difetti, ed entrambi trovano posto nel carattere di Selvaggia, Manente e Valiano.
Ho apprezzato tanto l'entrata in scena di Lucrezia, nuovo personaggio femminile, simbolo di forza, furbizia ed indipendenza. Bellissima sia lei che, naturalmente, Selvaggia!
Tutti loro cercano di scoprire quali potenze arcane stanno agendo ora a Venezia e diciamolo pure: non c'è nulla di prevedibile! La Randall è così brava a narrare e sviare il lettore che Magister Aetheris è stato un viaggio non solo fra le calle di Venezia ma anche fra i sospetti e le indagini dei vari personaggi. Ho amato il loro modo di non dare mai nulla per scontato e di dare sempre il loro meglio per sciogliere la matassa creatasi davanti a loro.
Il mio preferito, però, rimarrà sempre Valiano, il mio magister ignorante, fragile ma incredibilmente forte.
Che ve lo dico a fare? Nel suo stile scorrevole, descrittivo ma capace di catturare l'attenzione fin da subito, Cecilia Randall ha dato vita a un altro dei miei libri preferiti.
Ritornano Valiano, Manente e Selvaggia, due anni dopo la conclusione delle vicende di Gens arcana.
Stavolta la Randall ci porta a Venezia ad indagare insieme ai tre inseparabili amici su misteriose azioni arcane che minano l'equilibrio e la tranquillità della città, mentre i tre personaggi si ritrovano a far fronte ai cambiamenti e le conseguenze di quel che è successo due anni prima a Firenze.
Ancora una volta l'autrice ha creato un libro che, a mio parere, vale la pena di leggere e amare perchè, nonostante la mole - e ormai l'abbiamo capito, a Cecilia piace scrivere tanto, per nostra fortuna! - la storia è super avvincente.
Come al solito, la trama non si risparmia e l'azione, le scene di combattimento fisico e arcano, le indagini e i sospetti sono alla base di questa storia, che presenta un'ambientazione leggermente più cupa rispetto a quella fiorentina ma sicuramente più matura, anche a causa del cambiamento di Valiano, percepibile fin da subito.
I personaggi, infatti, sono maturati e si sono evoluti e la crescita si nota. Valiano, che già avevo adorato in Gens Arcana, adesso è un uomo ed, in quanto tale, oscilla fra la consapevolezza di quali sono i suoi doveri e la speranza che, prima o poi, avrà del tempo per vivere la sua età.
Manente, dal canto suo, è il personaggio che forse è più affascinante: l'ex simulacro si trova a far fronte alle sue debolezze e al rifiuto di essere semplicemente un essere umano. Non vi aspettate un eroe, perchè non lo è, come in realtà nessuno dei personaggi è stereotipato all'interno di un unico ruolo. Ognuno ha i suoi punti di forza ed i suoi difetti, ed entrambi trovano posto nel carattere di Selvaggia, Manente e Valiano.
Ho apprezzato tanto l'entrata in scena di Lucrezia, nuovo personaggio femminile, simbolo di forza, furbizia ed indipendenza. Bellissima sia lei che, naturalmente, Selvaggia!
Tutti loro cercano di scoprire quali potenze arcane stanno agendo ora a Venezia e diciamolo pure: non c'è nulla di prevedibile! La Randall è così brava a narrare e sviare il lettore che Magister Aetheris è stato un viaggio non solo fra le calle di Venezia ma anche fra i sospetti e le indagini dei vari personaggi. Ho amato il loro modo di non dare mai nulla per scontato e di dare sempre il loro meglio per sciogliere la matassa creatasi davanti a loro.
Il mio preferito, però, rimarrà sempre Valiano, il mio magister ignorante, fragile ma incredibilmente forte.
Che ve lo dico a fare? Nel suo stile scorrevole, descrittivo ma capace di catturare l'attenzione fin da subito, Cecilia Randall ha dato vita a un altro dei miei libri preferiti.
February 8, 2019
Recensione sul blog http://www.leggereromanticamente.com/...
April 22, 2020
Io dico boh... ma pure tu, cara Cecilia Randall, mah!
Qui si conclude la storia degli Arcani (?).
Parte benissimo, c'è pure un notevole alone di mystery, e poi si perde tra spiegoni (troppi e a volte inutili), situazioni poco approfondite, per non parlare del finale... affrettato è un eufemismo.
Ma nell'insieme mi è piaciuto, purtroppo non ai livelli del primo episodio.
4 stelle per l'affetto che nutro nei confronti dei personaggi.
Qui si conclude la storia degli Arcani (?).
Parte benissimo, c'è pure un notevole alone di mystery, e poi si perde tra spiegoni (troppi e a volte inutili), situazioni poco approfondite, per non parlare del finale... affrettato è un eufemismo.
Ma nell'insieme mi è piaciuto, purtroppo non ai livelli del primo episodio.
4 stelle per l'affetto che nutro nei confronti dei personaggi.
August 26, 2021
Recensione troppo lunga, la trovate qui
December 2, 2018
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐ Non bastano le stelline per questo gioiello! La Randall conferma come al solito il suo straordinario talento!sono cresciuta con la saga di Hyperversum e dopo tanti anni abbiamo avuto il seguito di Gens Arcana! Se nel primo libro ero rimasta ammaliata da Manente, in questo sono rimasta sbalordita dall'incredibile crescita di Valiano! ❤️
La storia è piena di intrighi e avventure inserite nella bellissima Venezia, I nostri eroi sono alle prese con nemici sempre più forti e determinati a far fuori il Magister!
Non vedo l'ora di leggere altro della Randall ❤️
La storia è piena di intrighi e avventure inserite nella bellissima Venezia, I nostri eroi sono alle prese con nemici sempre più forti e determinati a far fuori il Magister!
Non vedo l'ora di leggere altro della Randall ❤️
April 2, 2020
3.75
OWLS 2020: Erbology 🌿
24 Hours readathon 🦖
OWLS 2020: Erbology 🌿
24 Hours readathon 🦖
July 26, 2020
Sono superaffezionata a Gens Arcana, sono una di quelle che chiedeva una nuova avventura con protagonista Valiano. Adoro l'elemento fantasy di quest'opera. Prima di leggere Magister Aetheris ho riletto Gens Arcana e se è vero che la mia età, non più giovanissima, me lo abbia fatto apprezzare meno, riconosco che è una spanna più in alto del seguito.
Diciamo che la prima parte di Magister Aetheris è lenta e prolissa, troppe descrizioni e poca azione: Manente è un cucciolo di labrador e Selvaggia la sua palla al piede, poi mi aspettavo Valiano un Magister a tutti gli effetti o almeno meno insicuro, dato che sono passati due anni dai fatti di Firenze, e invece migliora ma solo di poco. Il nuovo personaggio poi, Lucrezia, sembra molto odiosa.
Nella seconda parte invece il ritmo è molto più serrato, Lucrezia acquista fascino e Valiano carattere, la storia poi si concentra più su di loro rispetto a Manente e Selvaggia e ciò, a mio avviso, è stata una benedizione. Il "colpo di stato" ai danni di Valiano, però, è una ripetizione di quello accaduto nel primo libro ma la vicenda mi è piaciuta. Inoltre che Valiano finisse con Lucrezia era previsto, ciò sarà a causa del dover mettere sempre storie d'amore in ogni fantasy?
In conclusione da ciò che ho scritto sembra che non mi sia piaciuto, e invece è stato bellissimo ritornare a vivere un'avventura con Valiano, solo mi sa che mi aspettavo che anche lui fosse cresciuto come me.
Cara Cecilia Randall se mai scriverai un terzo spero che cominci con: "Dieci anni dopo".
Diciamo che la prima parte di Magister Aetheris è lenta e prolissa, troppe descrizioni e poca azione: Manente è un cucciolo di labrador e Selvaggia la sua palla al piede, poi mi aspettavo Valiano un Magister a tutti gli effetti o almeno meno insicuro, dato che sono passati due anni dai fatti di Firenze, e invece migliora ma solo di poco. Il nuovo personaggio poi, Lucrezia, sembra molto odiosa.
Nella seconda parte invece il ritmo è molto più serrato, Lucrezia acquista fascino e Valiano carattere, la storia poi si concentra più su di loro rispetto a Manente e Selvaggia e ciò, a mio avviso, è stata una benedizione. Il "colpo di stato" ai danni di Valiano, però, è una ripetizione di quello accaduto nel primo libro ma la vicenda mi è piaciuta. Inoltre che Valiano finisse con Lucrezia era previsto, ciò sarà a causa del dover mettere sempre storie d'amore in ogni fantasy?
In conclusione da ciò che ho scritto sembra che non mi sia piaciuto, e invece è stato bellissimo ritornare a vivere un'avventura con Valiano, solo mi sa che mi aspettavo che anche lui fosse cresciuto come me.
Cara Cecilia Randall se mai scriverai un terzo spero che cominci con: "Dieci anni dopo".
This entire review has been hidden because of spoilers.
April 17, 2019
Magister Aetheris è il seguito di Gens Arcana (perciò, se non avete ancora letto il primo, vi sconsiglio di proseguire con la lettura della recensione).
Io ho un “problema” con Cecilia Randall. Ogni volta che inizio un suo libro non riesco a staccarmi, mi prende e devo continuare a leggere, è come una droga.
E con Magister Aetheris è successa la stessa cosa: nonostante la prima parte fosse più tranquilla e “lenta” rispetto a quella di Gens Arcana, seguire Valiano, Manente e Selvaggia per le strade di Venezia è stato meraviglioso fin dalle prime pagine.
Come sempre l’ambientazione, le tradizioni, gli abiti e gli usi dell’epoca erano perfetti: le descrizioni accurate permettevano una completa immersione nelle atmosfere di quel secolo.
Oltre ai personaggi che avevo già imparato ad amare (Valiano in primis, che è cresciuto ed è maturato tanto - sì, lo amo più di tutti gli altri) ho apprezzato tanto Lucrezia Lioni, un’Arcana ambiziosa e incredibilmente testarda. All’inizio viene descritta come una donna fredda e calcolatrice, disposta a tutto pur di raggiungere i suoi scopi. Invece, con il susseguirsi delle vicende, mi sono resa conto di quanto in realtà fosse coraggiosa e interessante.
In generale, comunque, anche questo secondo volume mi è piaciuto tantissimo. Non dico altro per non svelare dettagli della trama (intricata ma estremamente interessante). Lo consiglio assolutamente!
Io ho un “problema” con Cecilia Randall. Ogni volta che inizio un suo libro non riesco a staccarmi, mi prende e devo continuare a leggere, è come una droga.
E con Magister Aetheris è successa la stessa cosa: nonostante la prima parte fosse più tranquilla e “lenta” rispetto a quella di Gens Arcana, seguire Valiano, Manente e Selvaggia per le strade di Venezia è stato meraviglioso fin dalle prime pagine.
Come sempre l’ambientazione, le tradizioni, gli abiti e gli usi dell’epoca erano perfetti: le descrizioni accurate permettevano una completa immersione nelle atmosfere di quel secolo.
Oltre ai personaggi che avevo già imparato ad amare (Valiano in primis, che è cresciuto ed è maturato tanto - sì, lo amo più di tutti gli altri) ho apprezzato tanto Lucrezia Lioni, un’Arcana ambiziosa e incredibilmente testarda. All’inizio viene descritta come una donna fredda e calcolatrice, disposta a tutto pur di raggiungere i suoi scopi. Invece, con il susseguirsi delle vicende, mi sono resa conto di quanto in realtà fosse coraggiosa e interessante.
In generale, comunque, anche questo secondo volume mi è piaciuto tantissimo. Non dico altro per non svelare dettagli della trama (intricata ma estremamente interessante). Lo consiglio assolutamente!
December 24, 2018
Wow!
Un regalo sotto l'albero dalla Randall... passare un po' di tempo con Valiano, Manente e Selvaggia è sttao come tornare a casa dopo un lungo viaggio...
Unico rimpianto?! avrei voluto vedere un po' il mio adorato Manente...
RTC
Un regalo sotto l'albero dalla Randall... passare un po' di tempo con Valiano, Manente e Selvaggia è sttao come tornare a casa dopo un lungo viaggio...
Unico rimpianto?! avrei voluto vedere un po' il mio adorato Manente...
RTC
September 14, 2025
Questa non è la seconda parte di una dilogia, è proprio un libro sequel, che non serve davvero rispetto alla conclusione del libro precedente (fatto salvo per l'indicazione di cosa abbia fatto Angelo, che però non viene davvero approfondita). Per me non è un grossissimo problema in generale, perché se mi piacciono i personaggi leggerei anche di loro che vanno a fare la spesa, non per niente sono un'amante delle fanfiction.
Tuttavia si nota molto che non era previsto nel modo in cui i personaggi non hanno più l'evoluzione che era invece era loro prevista nel primo libro. Vabbé, Selvaggia è inutile come sempre, Manente avendo perso la questione del doversi salvare dall'elementare della terra vegeta senza nulla da dare (e passa la maggior parte del tempo a preoccuparsi e litigare con Selvaggia). L'unico è Valiano ma non sono del tutto certa che l'evoluzione scelta per questo libro mi abbia convinto.
C'è stata l'introduzione molto interessante del personaggio di Lucrezia (io campane a festa, finalmente un personaggio femminile storico che non rompe le palle sulla questione del matrimonio) che mi stava piacendo parecchio, purtroppo poi da metà libro in poi ha secondo me un'involuzione dovuta in parte allo sviluppo della trama e al fatto che deve essere l'interesse amoroso di Valiano. Molto meglio di Selvaggia senza dubbio, però questo le ha comunque tagliato le gambe.
Il che mi porta al punto fondamentale: la Randall in questo libro è stata incapace di scrivere delle storie d'amore decenti. Ho già parlato nel libro precedente del ridicolo triangolo senza alcuna ragione, e qui la situazione non migliora. Davvero non si capisce su che base Manente e Selvaggia si amino dato che passano il 99% del tempo a litigare su cose su cui sono incompatibili e che non vengono risolte, non parliamo del fatto che dopo due anni Manente sia ancora geloso di Valiano che sta facendo 0 per conquistare Selvaggia (il che, va riconosciuto, è una delle poche cose positive di questo triangolo). Ma non va meglio nemmeno con Lucrezia, perché si passa da due che non si fidano e lei che si mette a difenderlo senza alcuna ragione (dato che lui l'ha trattata veramente malissimo) e lui che improvvisamente la trova bellissima e affascinante. Veramente i sentimenti di Valiano sono così de botto senza senso (cit.).
E mi dispiace perché fino a metà libro li trovavo anche carini, ma la trama avrebbe dovuto andare in un modo da avvicinarli, non che cambiassero idea così d'improvviso. Non l'ho detto nel primo libro, ma lo dico qui: se fosse stata una sottotrama romance queer fra Valiano e Manente il libro ne avrebbe ampiamente giovato e avrebbe avuto anche più senso.
Quindi è brutto? No, non posso definirlo brutto, ha anche una risoluzione del mistero che mi è piaciuta, ma gli mancano le particolarità che avevano reso per me interessante il primo, incluso l'aderenza agli avvenimenti storici e un buon antagonista. Tuttavia, se vi siete affezionati ai personaggi del primo, è probabile che riusciate, nonostante tutto, ad apprezzare anche questo.
Tuttavia si nota molto che non era previsto nel modo in cui i personaggi non hanno più l'evoluzione che era invece era loro prevista nel primo libro. Vabbé, Selvaggia è inutile come sempre, Manente avendo perso la questione del doversi salvare dall'elementare della terra vegeta senza nulla da dare (e passa la maggior parte del tempo a preoccuparsi e litigare con Selvaggia). L'unico è Valiano ma non sono del tutto certa che l'evoluzione scelta per questo libro mi abbia convinto.
C'è stata l'introduzione molto interessante del personaggio di Lucrezia (io campane a festa, finalmente un personaggio femminile storico che non rompe le palle sulla questione del matrimonio) che mi stava piacendo parecchio, purtroppo poi da metà libro in poi ha secondo me un'involuzione dovuta in parte allo sviluppo della trama e al fatto che deve essere l'interesse amoroso di Valiano. Molto meglio di Selvaggia senza dubbio, però questo le ha comunque tagliato le gambe.
Il che mi porta al punto fondamentale: la Randall in questo libro è stata incapace di scrivere delle storie d'amore decenti. Ho già parlato nel libro precedente del ridicolo triangolo senza alcuna ragione, e qui la situazione non migliora. Davvero non si capisce su che base Manente e Selvaggia si amino dato che passano il 99% del tempo a litigare su cose su cui sono incompatibili e che non vengono risolte, non parliamo del fatto che dopo due anni Manente sia ancora geloso di Valiano che sta facendo 0 per conquistare Selvaggia (il che, va riconosciuto, è una delle poche cose positive di questo triangolo). Ma non va meglio nemmeno con Lucrezia, perché si passa da due che non si fidano e lei che si mette a difenderlo senza alcuna ragione (dato che lui l'ha trattata veramente malissimo) e lui che improvvisamente la trova bellissima e affascinante. Veramente i sentimenti di Valiano sono così de botto senza senso (cit.).
E mi dispiace perché fino a metà libro li trovavo anche carini, ma la trama avrebbe dovuto andare in un modo da avvicinarli, non che cambiassero idea così d'improvviso. Non l'ho detto nel primo libro, ma lo dico qui: se fosse stata una sottotrama romance queer fra Valiano e Manente il libro ne avrebbe ampiamente giovato e avrebbe avuto anche più senso.
Quindi è brutto? No, non posso definirlo brutto, ha anche una risoluzione del mistero che mi è piaciuta, ma gli mancano le particolarità che avevano reso per me interessante il primo, incluso l'aderenza agli avvenimenti storici e un buon antagonista. Tuttavia, se vi siete affezionati ai personaggi del primo, è probabile che riusciate, nonostante tutto, ad apprezzare anche questo.
September 19, 2020
4.5/5
Premessa: ho trovato il primo libro carino, l'ho letto davvero molto volentieri ma ci sono stati dei punti in cui mi ha presa meno.
Ora, questo invece.
Mi è piaciuto un sacco, e per diversi motivi.
Intanto la scorrevolezza ricalca quella che ho trovato anche nel primo, i capitoli vanno via senza pesare: ho letto le ultime trecento pagine praticamente in un pomeriggio (giuro), quindi è un fantasy storico perfetto per chi cerca compagnia anche nei mesi estivi.
Poi menzione super importante alla crescita dei personaggi: nel primo mi ero affezionata a Manente, mentre davanti a Valiano sono rimasta un po' indifferente. Con tutto ciò che quel ragazzo ha dovuto passare però ora ci si trova davanti ad una crescita impressionante, e grazie a dei capitoli in cui il punto di vista non è solo il suo possiamo capire anche come viene visto da fuori, da persone che non lo conoscono, che impatto dà a chi non sa cos'ha passato. E' diventato un uomo che ha accettato di farsi carico di responsabilità che non ha voluto e che ancora non vorrebbe, ma non si tira più indietro. E soprattutto, non ha perso il suo buon cuore.
Poi ragazzi cioè lo vediamo scontrarsi con una Lucrezia che gliene dà di filo da torcere, e la loro battaglia mi ha presa fin dall'inizio. Non dico nulla su di lei perchè finirei per dire più del dovuto,ma è un signor personaggio. Anche in questo caso mi è piaciuto conoscerla, sapere i suoi pensieri attraverso i suoi capitoli, ma poi avere un punto di vista diverso, di chi la vede dall'esterno (ahehm, Valiano, ad esempio, la butto lì).
Anche la trama mi ha catturata molto, siamo sempre alla fine del quindicesimo secolo ma stavolta ci si sposta a Venezia, in un periodo subito dopo la peste. La parte storica si fa sentire, nel senso che l'ambientazione ha il giusto peso nella narrazione e che non viene mai intesa come un semplice sfondo, una cornice a tratti accantonata, viene valorizzata e aiuta ad avere uno scorcio in più di quegli anni, in quella città (altro motivo che mi ha fatto piacere ancora di più questo libro).
Rispetto al primo qui viene dato anche più spazio al mondo degli Arcani, sia fra gli alleati che fra i nemici di Valiano, Manente e Selvaggia. Nuove informazioni su altre famiglie si intrecciano ad un mistero di cui da sola non sono riuscita ad arrivare al senso completo, nel senso che ho letto i capitoli con ansia per capire quale fosse la realtà dietro a tutto, da sola proprio non ci sono sono arrivata.
Insomma, questo libro mi è piaciuto proprio tanto, lo consiglierei anche a chi cerca di avvicinarsi ai fantasy storici per la prima volta!
Premessa: ho trovato il primo libro carino, l'ho letto davvero molto volentieri ma ci sono stati dei punti in cui mi ha presa meno.
Ora, questo invece.
Mi è piaciuto un sacco, e per diversi motivi.
Intanto la scorrevolezza ricalca quella che ho trovato anche nel primo, i capitoli vanno via senza pesare: ho letto le ultime trecento pagine praticamente in un pomeriggio (giuro), quindi è un fantasy storico perfetto per chi cerca compagnia anche nei mesi estivi.
Poi menzione super importante alla crescita dei personaggi: nel primo mi ero affezionata a Manente, mentre davanti a Valiano sono rimasta un po' indifferente. Con tutto ciò che quel ragazzo ha dovuto passare però ora ci si trova davanti ad una crescita impressionante, e grazie a dei capitoli in cui il punto di vista non è solo il suo possiamo capire anche come viene visto da fuori, da persone che non lo conoscono, che impatto dà a chi non sa cos'ha passato. E' diventato un uomo che ha accettato di farsi carico di responsabilità che non ha voluto e che ancora non vorrebbe, ma non si tira più indietro. E soprattutto, non ha perso il suo buon cuore.
Poi ragazzi cioè lo vediamo scontrarsi con una Lucrezia che gliene dà di filo da torcere, e la loro battaglia mi ha presa fin dall'inizio. Non dico nulla su di lei perchè finirei per dire più del dovuto,ma è un signor personaggio. Anche in questo caso mi è piaciuto conoscerla, sapere i suoi pensieri attraverso i suoi capitoli, ma poi avere un punto di vista diverso, di chi la vede dall'esterno (ahehm, Valiano, ad esempio, la butto lì).
Anche la trama mi ha catturata molto, siamo sempre alla fine del quindicesimo secolo ma stavolta ci si sposta a Venezia, in un periodo subito dopo la peste. La parte storica si fa sentire, nel senso che l'ambientazione ha il giusto peso nella narrazione e che non viene mai intesa come un semplice sfondo, una cornice a tratti accantonata, viene valorizzata e aiuta ad avere uno scorcio in più di quegli anni, in quella città (altro motivo che mi ha fatto piacere ancora di più questo libro).
Rispetto al primo qui viene dato anche più spazio al mondo degli Arcani, sia fra gli alleati che fra i nemici di Valiano, Manente e Selvaggia. Nuove informazioni su altre famiglie si intrecciano ad un mistero di cui da sola non sono riuscita ad arrivare al senso completo, nel senso che ho letto i capitoli con ansia per capire quale fosse la realtà dietro a tutto, da sola proprio non ci sono sono arrivata.
Insomma, questo libro mi è piaciuto proprio tanto, lo consiglierei anche a chi cerca di avvicinarsi ai fantasy storici per la prima volta!
February 8, 2019
Un grazie a Cecilia Randall per averci regalato un altro capitolo di questa meravigliosa storia! Ho ritrovato con piacere tutti i personaggi di Gens Arcana, come fossero amici di vecchia data e mi è piaciuto incontrarne di nuovi. Spero che la storia non finisca qui... ci ha abituati così bene con Hypervesum che mi piacerebbe molto conoscere le nuove generazioni anche qui. ;)
July 5, 2019
La Randall è una garanzia. Un po ' più lento del primo - gens arcana - ma comunque bellissimo❤️❤️
May 30, 2020
3.5
Probabilmente più tendente al 4 che al 3 in realtà. Un po’ troppo visto e rivisto dal primo libro a livello di trama.
Probabilmente più tendente al 4 che al 3 in realtà. Un po’ troppo visto e rivisto dal primo libro a livello di trama.
February 4, 2023
Degno sequel di Gens Arcana. Un romanzo appassionante, con personaggi ben fatti e avventure avvincenti fino all’ultima pagina
January 26, 2025
Premessa: il voto non è indicativo del mio giudizio complessivo, che non voglio limitare a un mero numero di stelline. Lo inserisco solo perché ormai per me è prassi farlo e in qualche modo mi serve come metro di paragone con le altre opere; ma da solo non è sufficiente ad esprimere quel che penso o il mio indice di gradimento.
Magister Aetheris è il seguito di Gens Arcana, fantasy storico ambientato nell'Italia rinascimentale, e più nello specifico nella signoria di Firenze prima e nella Serenissima Venezia poi.
Il protagonista, Valiano de' Nieri, fa parte di una cerchia ristretta di famiglie, la progenies aetheris, che sono in grado di controllare i quattro elementi: acqua, terra, fuoco e aria. Tra questi Arcani, solo in pochissimi, i magister, hanno la capacità di manipolare con maestria assoluta la quinta essentia.
Dopo gli eventi disastrosi di Gens Arcana, Valiano ha abbandonato la sua casa e ha iniziato a vagare per l'Italia, saltando di città in città per sfuggire alla peste. Dopo due anni trova finalmente rifugio a Venezia, dove si mette a servizio della Santa Milizia e continua di malavoglia il suo addestramento. Ma la lotta di potere tra le altre famiglie di Arcani è un gioco di cui Valiano ignora ancora le regole e che però non può trascurare per sempre, soprattutto quando suo malgrado ne diventerà partecipe; l'esito della partita dipenderà soltanto da una scelta: accettare finalmente il suo ruolo o continuare a fuggire da esso?
Spinta dal ricordo piacevole che la lettura di Gens Arcana mi aveva lasciato, a distanza di anni ho finalmente recuperato il secondo volume della saga, che, tuttavia, non mi ha convinta quanto il primo.
Il libro è un mattoncino di oltre 400 pagine (su Kindle), che a mio parere andavano snellite un bel po': la lunghezza in sé non è un problema, soprattutto visto che il genere fantasy ci ha abituati a gestirne anche di maggiori, tuttavia in questo caso la narrazione è annacquata da evitabilissimi riepiloghi di quanto accaduto ad ogni inizio capitolo o cambio di punto di vista, il che alla lunga diventa stancante e ripetitivo.
La prima metà del racconto segue un ritmo rilassato atto a impostare il mistero e a darci quante più informazioni sul caso da risolvere; indizi un po' inutili, reputo, dato che il colpevole si palesa solo nella seconda parte e stravolge ogni ipotesi che si poteva aver formulato fino ad allora: da quel momento in poi la narrazione accelera freneticamente, i tasselli mancanti del puzzle si incastrano da soli, risultando in un continuo ininterrotto di azione che culmina nel confronto definitivo.
Venezia è descritta minuziosamente, con un lessico specifico tanto per gli elementi caratteristici della sua architettura quanto per le sparute locuzioni dialettali. A differenza del primo libro, dove Firenze prendeva vita anche grazie alla collisione con i fatti storici realmente accaduti, qui la città sembra restare in disparte, non è parte integrante della storia e risulta essere solo una bella cornice.
I personaggi mi hanno lasciata interdetta: c'è una perenne tensione tra loro, anche accattivante all'inizio, ma poi si rivela un continuo battibeccare, bisticciare o mettere in discussione stizzosamente le decisioni altrui.
Valiano è comunque il personaggio più approfondito: più cupo, più adombrato dal peso delle responsabilità da cui ha sempre cercato di fuggire e che ora è costretto ad accettare con umiltà e un forte senso del dovere.
Lucrezia Lioni è un'aggiunta interessante, anche se il suo caratterino viene un po' messo da parte e si perde in un bicchier d'acqua.
Selvaggia non pervenuta, se non per discutere con Manente o con Valiano.
Nonostante tutte le perplessità che ho evidenziato, il libro mi è piaciuto comunque? Sì.
Mi piacebbe recuperare altri libri di Cecilia Randall? Si.
Vorrei un seguito di Magister Aetheris? ASSOLUTAMENTE SÌ.
Magister Aetheris è il seguito di Gens Arcana, fantasy storico ambientato nell'Italia rinascimentale, e più nello specifico nella signoria di Firenze prima e nella Serenissima Venezia poi.
Il protagonista, Valiano de' Nieri, fa parte di una cerchia ristretta di famiglie, la progenies aetheris, che sono in grado di controllare i quattro elementi: acqua, terra, fuoco e aria. Tra questi Arcani, solo in pochissimi, i magister, hanno la capacità di manipolare con maestria assoluta la quinta essentia.
Dopo gli eventi disastrosi di Gens Arcana, Valiano ha abbandonato la sua casa e ha iniziato a vagare per l'Italia, saltando di città in città per sfuggire alla peste. Dopo due anni trova finalmente rifugio a Venezia, dove si mette a servizio della Santa Milizia e continua di malavoglia il suo addestramento. Ma la lotta di potere tra le altre famiglie di Arcani è un gioco di cui Valiano ignora ancora le regole e che però non può trascurare per sempre, soprattutto quando suo malgrado ne diventerà partecipe; l'esito della partita dipenderà soltanto da una scelta: accettare finalmente il suo ruolo o continuare a fuggire da esso?
Spinta dal ricordo piacevole che la lettura di Gens Arcana mi aveva lasciato, a distanza di anni ho finalmente recuperato il secondo volume della saga, che, tuttavia, non mi ha convinta quanto il primo.
Il libro è un mattoncino di oltre 400 pagine (su Kindle), che a mio parere andavano snellite un bel po': la lunghezza in sé non è un problema, soprattutto visto che il genere fantasy ci ha abituati a gestirne anche di maggiori, tuttavia in questo caso la narrazione è annacquata da evitabilissimi riepiloghi di quanto accaduto ad ogni inizio capitolo o cambio di punto di vista, il che alla lunga diventa stancante e ripetitivo.
La prima metà del racconto segue un ritmo rilassato atto a impostare il mistero e a darci quante più informazioni sul caso da risolvere; indizi un po' inutili, reputo, dato che il colpevole si palesa solo nella seconda parte e stravolge ogni ipotesi che si poteva aver formulato fino ad allora: da quel momento in poi la narrazione accelera freneticamente, i tasselli mancanti del puzzle si incastrano da soli, risultando in un continuo ininterrotto di azione che culmina nel confronto definitivo.
Venezia è descritta minuziosamente, con un lessico specifico tanto per gli elementi caratteristici della sua architettura quanto per le sparute locuzioni dialettali. A differenza del primo libro, dove Firenze prendeva vita anche grazie alla collisione con i fatti storici realmente accaduti, qui la città sembra restare in disparte, non è parte integrante della storia e risulta essere solo una bella cornice.
I personaggi mi hanno lasciata interdetta: c'è una perenne tensione tra loro, anche accattivante all'inizio, ma poi si rivela un continuo battibeccare, bisticciare o mettere in discussione stizzosamente le decisioni altrui.
Valiano è comunque il personaggio più approfondito: più cupo, più adombrato dal peso delle responsabilità da cui ha sempre cercato di fuggire e che ora è costretto ad accettare con umiltà e un forte senso del dovere.
Lucrezia Lioni è un'aggiunta interessante, anche se il suo caratterino viene un po' messo da parte e si perde in un bicchier d'acqua.
Selvaggia non pervenuta, se non per discutere con Manente o con Valiano.
Nonostante tutte le perplessità che ho evidenziato, il libro mi è piaciuto comunque? Sì.
Mi piacebbe recuperare altri libri di Cecilia Randall? Si.
Vorrei un seguito di Magister Aetheris? ASSOLUTAMENTE SÌ.
April 25, 2022
3 stelle per il rotto della cuffia. Diciamo 2.7.. Cominciamo con la premessa: Non mi ha convinto troppo. Ricordo con estremo piacere gens arcana, mi piacque tantissimo. Subito dopo hyperversum che è stata una delusione. Sono passati anni e questo è il primo libro in italiano che leggo da un po' di tempo. Questo libro, come sensazione, è più simile ad hyperversum piuttosto che a gens arcana.
Prima le cose positive:
La storia ha un plot solido.
Il dizionario storico è eccellente, e la proprietà di linguaggio della Randall è ottimo, riesce a districarsi nella Venezia del 400 senza problemi. La magia arcana elementale mi piace davvero un sacco.
Ma...
I personaggi sono un battibecco continuo, tra Valiano e Manente, tra Manente e Selvaggia e tra Selvaggia e Valiano, e ho trovato la cosa un pelo irritante alla lunga.
Informazioni sono state ripetute più di una volta per fare in modo che fossero ovvie, non spessissimo ma ciò nonostante abbastanza spesso da farmi annoiare.
La maggior parte dei colpi di scena, non tutti, parecchio prevedibili.
Manente ha passato quasi l'intero libro a ringhiare e sbraitare al posto di parlare. E che palle.
I personaggi principali sembrano adolescenti alle prime esperienze, e non parlo di Valiano come arcano in quanto ci può stare, ma svariati comportamenti dei personaggi principali che non hanno il carattere che mi sarei aspettato.
Prima le cose positive:
La storia ha un plot solido.
Il dizionario storico è eccellente, e la proprietà di linguaggio della Randall è ottimo, riesce a districarsi nella Venezia del 400 senza problemi. La magia arcana elementale mi piace davvero un sacco.
Ma...
I personaggi sono un battibecco continuo, tra Valiano e Manente, tra Manente e Selvaggia e tra Selvaggia e Valiano, e ho trovato la cosa un pelo irritante alla lunga.
Informazioni sono state ripetute più di una volta per fare in modo che fossero ovvie, non spessissimo ma ciò nonostante abbastanza spesso da farmi annoiare.
La maggior parte dei colpi di scena, non tutti, parecchio prevedibili.
Manente ha passato quasi l'intero libro a ringhiare e sbraitare al posto di parlare. E che palle.
I personaggi principali sembrano adolescenti alle prime esperienze, e non parlo di Valiano come arcano in quanto ci può stare, ma svariati comportamenti dei personaggi principali che non hanno il carattere che mi sarei aspettato.
December 1, 2022
Piacevole seguito perché ritroviamo personaggi amati in Gens Arcana, ma quest'ultimo era ben migliore. Una storia uguale al primo libro rende il tutto un po' spento, si ravviva un po' per i vari misteri su cui i i protagonisti devono investigare, che tengono viva la curiosità, ma non è avvincente come mi aspettavo. Anche i protagonisti sembrano troppo limitati nella vicenda che vivono, non hanno un respiro ampio. Tutto sommato piacevole, ma nulla di più.
January 10, 2019
This book is everything I hoped for this Series and more.
I hope it's not the last time we get to meet Valiano & Co, 'cause I'm missing them already.
I hope it's not the last time we get to meet Valiano & Co, 'cause I'm missing them already.
May 31, 2025
Confermo le tre stelle date al primo volume, ma senza lode e cmq con qualche infamia.
Siamo davanti alla stessa trama di Gens Arcana, con la differenza che qui siamo a Venezia - il punto forte, almeno, è proprio il luogo e le descrizioni che ho trovato meglio riuscite per la città lagunare rispetto quella dei Medici.
Per il resto, non vengono spiegate parecchie cose, come per esempio perché Valiano sia riuscito a diventare Magister quando il fratello aveva ben accennato che non poteva diventarlo solo perchè di sangue. Anyway...
I personaggi non crescono per niente e, nello specifico, se togliamo di mezzo Manente e Selvaggia la trama filerebbe alla conclusione senza variare di tanto. Poi purtroppo continuo ad avere l'enorme problema e dilemma nei confronti di Manente: è un personaccio davvero odioso e TREMENDO e che mi dava l'ick per ogni cazzo di pensiero che gli balenava nei confronti di Selvaggia. Posto che NESSUNO deve mai osare reclamar diritti sulle persone con cui si sta nella vita, (e Manente men che meno dato che da gran coglione qual è, all'inizio aveva pensato bene di abbandonare Selvaggia), ma COME CAZZO è possibile che, al punto in cui siamo della storia, questo mercenario sia COSì GELOSO DEL RAPPORTO CHE VALIANO HA CON SELVAGGIA???
"Quasi quasi l'avrebbe lasciato in mano alla Santa Milizia, così gli sarebbe valsa di lezione e ci avrebbe pensato due volte a fare regali alla sua donna"????? Scusa, wat? Ma perchè questo riuttuso uomo delle caverne non è morto da Simulacro quando era il momento? Tu puoi avere questi pensieri infantili (ed essere una palla al piede, perché da gran condottiero qual era, si fa fottere tutte le volte che gli è possibile, figurarsi, neanche l'Elementale ne può più di averlo attorno) verso chi ti ha scelto come guardia del corpo, nonché suo secondo? Lo stesso che ti sta salvando il culo, a te e alla tua bella (quanto inutile) donna? Santo dio, non sono gran fan di Valiano come protagonista, ma come sidekick si meritava qualcuno di meglio!
Al protagonista, invece, do atto della sua presa di coscienza finale; finalmente qualcosa che smuove le acque in positivo e con un barlume di trama più o meno risolta - cosa però che non posso dire di come si comporta con Lucrezia. Troppo facile, troppo piacione, non ci si può davvero aspettare che basti ritornare sui propri passi dopo che a quella poveretta, l'aveva letteralmente rifiutata . e sappiamo tutti cosa comporti questo atteggiamento in una società come quella rinascimentale. E oserei dire, anche piuttosto ooc, da parte sua, mettersi lì e baciare la Lioni come se fosse il più sapiente e capace degli scapestrati, solo per, a detta sua, ottenerne una reazione. Bo. Capitano cose.
A questa duologia devo solo un fatto davvero importante: che sia stata la fucina per qualcosa di migliore, ossia Millennio di Fuoco (come già scrissi nell'altra recensione). Chissà, forse a rileggerlo ora, troverei difetti anche lì e pure su Raivo, ma ho come l'impressione che davvero sia meglio scritto, esattamente come tendo a ricordarlo. Di certo, penso brutalmente, ci vuol comunque davvero poco e un po' di ascolto in più verso i propri personaggi, per tirar fuori qualcosa di più vivido e coerente, rispetto al mondo della Gens Arcana.
Col tempo, procederò a leggere i restanti libri che mi mancano di Cecilia, perché ad ogni modo, porto molta stima e so bene che lavora sodo per ottenere i suoi risultati finali. Solo, non credevo che mi sarei ridotta a un bandolo di sì fatta frustrazione per una lettura che mi ero figurata, se non memorabile, comunque più godibile.
Siamo davanti alla stessa trama di Gens Arcana, con la differenza che qui siamo a Venezia - il punto forte, almeno, è proprio il luogo e le descrizioni che ho trovato meglio riuscite per la città lagunare rispetto quella dei Medici.
Per il resto, non vengono spiegate parecchie cose, come per esempio perché Valiano sia riuscito a diventare Magister quando il fratello aveva ben accennato che non poteva diventarlo solo perchè di sangue. Anyway...
I personaggi non crescono per niente e, nello specifico, se togliamo di mezzo Manente e Selvaggia la trama filerebbe alla conclusione senza variare di tanto. Poi purtroppo continuo ad avere l'enorme problema e dilemma nei confronti di Manente: è un personaccio davvero odioso e TREMENDO e che mi dava l'ick per ogni cazzo di pensiero che gli balenava nei confronti di Selvaggia. Posto che NESSUNO deve mai osare reclamar diritti sulle persone con cui si sta nella vita, (e Manente men che meno dato che da gran coglione qual è, all'inizio aveva pensato bene di abbandonare Selvaggia), ma COME CAZZO è possibile che, al punto in cui siamo della storia, questo mercenario sia COSì GELOSO DEL RAPPORTO CHE VALIANO HA CON SELVAGGIA???
"Quasi quasi l'avrebbe lasciato in mano alla Santa Milizia, così gli sarebbe valsa di lezione e ci avrebbe pensato due volte a fare regali alla sua donna"????? Scusa, wat? Ma perchè questo riuttuso uomo delle caverne non è morto da Simulacro quando era il momento? Tu puoi avere questi pensieri infantili (ed essere una palla al piede, perché da gran condottiero qual era, si fa fottere tutte le volte che gli è possibile, figurarsi, neanche l'Elementale ne può più di averlo attorno) verso chi ti ha scelto come guardia del corpo, nonché suo secondo? Lo stesso che ti sta salvando il culo, a te e alla tua bella (quanto inutile) donna? Santo dio, non sono gran fan di Valiano come protagonista, ma come sidekick si meritava qualcuno di meglio!
Al protagonista, invece, do atto della sua presa di coscienza finale; finalmente qualcosa che smuove le acque in positivo e con un barlume di trama più o meno risolta - cosa però che non posso dire di come si comporta con Lucrezia. Troppo facile, troppo piacione, non ci si può davvero aspettare che basti ritornare sui propri passi dopo che a quella poveretta, l'aveva letteralmente rifiutata . e sappiamo tutti cosa comporti questo atteggiamento in una società come quella rinascimentale. E oserei dire, anche piuttosto ooc, da parte sua, mettersi lì e baciare la Lioni come se fosse il più sapiente e capace degli scapestrati, solo per, a detta sua, ottenerne una reazione. Bo. Capitano cose.
A questa duologia devo solo un fatto davvero importante: che sia stata la fucina per qualcosa di migliore, ossia Millennio di Fuoco (come già scrissi nell'altra recensione). Chissà, forse a rileggerlo ora, troverei difetti anche lì e pure su Raivo, ma ho come l'impressione che davvero sia meglio scritto, esattamente come tendo a ricordarlo. Di certo, penso brutalmente, ci vuol comunque davvero poco e un po' di ascolto in più verso i propri personaggi, per tirar fuori qualcosa di più vivido e coerente, rispetto al mondo della Gens Arcana.
Col tempo, procederò a leggere i restanti libri che mi mancano di Cecilia, perché ad ogni modo, porto molta stima e so bene che lavora sodo per ottenere i suoi risultati finali. Solo, non credevo che mi sarei ridotta a un bandolo di sì fatta frustrazione per una lettura che mi ero figurata, se non memorabile, comunque più godibile.
April 27, 2023
"Il fuoco era la soluzione a ogni cosa"
"Basta nascondersi. Basta vivere nell'ansia di non essere all'altezza"
"Nel suo futuro non ci sarebbero più state prigioni con porte chiuse, a meno che non fosse lui stesso a crearsene una intorno"
Scrivo questa recensione alle 04:19 di notte (27 aprile 2023). Ormai per me finire un libro di Cecilia Randall a notte inoltrata è la norma. È come se tra le sue parole ci fosse un qualche incantesimo che ti impedisse di smettere di leggere: non c'è capitolo che non ti lasci la voglia irrefrenabile di sapere cosa succede dopo. È proprio questo che amo di questa autrice, riesce a scrivere storie così appassionanti da farti dimenticare la tua per qualche ora.
Sono contenta di aver letto questo libro. Gens Arcana può essere considerato un libro autoconclusivo quindi leggere il seguito non è obbligatorio, ma è stato stupendo vedere la crescita di Valiano, soprattutto perché la vediamo anche dalla prospettiva delle persone che lo circondano e la differenza è assurda: quando leggiamo il monologo interiore di Valiano ne carpiamo tutte le ansie, paure, insicurezze. Viene ripetuto più volte che crede di non meritare ciò che ha, che è troppo debole, che non è in grado di proteggere gli altri. Ma visto attraverso gli occhi di Lucrezia, ad esempio, è un mostro (in senso buono), un concentrato di potere, un essere che non ha paragoni con gli altri Arcani. Questo secondo libro rappresenta una vera e propria rinascita per il protagonista, un ribaltamento di tutto ciò che è stato nel primo: qui studia e si impegna per migliorarsi, impara ad accettare il suo potere e ad usufruire della sua autorità, accetta e adempie alle sue responsabilità. Sono due le cose che mi sono rimaste impresse:
-il parallelismo tra Angelo, il magister, che gli suggerisce cosa fare nel primo libro, e Valiano, ora Arcano più importante di Italia, che suggerisce cosa fare a Lucrezia. Qui Valiano è finalmente abbastanza potente da non solo poter combattere in autonomia, ma insegnare a qualcun'altro come fare. È diventato, per certi versi, Angelo: proprio quel fratello che ha sempre ammirato e che pensava di non poter mai raggiungere perché troppo perfetto.
-Valiano che supera i suoi limiti mentali. Verso metà libro fa un incubo in cui è immerso dal buio più totale, e raggiunge una porta sbarrata: è in prigione e la chiave non gli è raggiungibile. Ma alla fine del libro l'incubo è un sogno: riesce a oltrepassare la porta ed è ora circondato da luce: crede in sé stesso ed è pronto, con la sua nuova determinazione e sicurezza nelle sue potenzialità, a reclamare la vastità del suo potere.
Noi italiani siamo fortunati ad avere una scrittrice così talentuosa. Non vedo l'ora di leggere altri libri di Cecilia <3
"Basta nascondersi. Basta vivere nell'ansia di non essere all'altezza"
"Nel suo futuro non ci sarebbero più state prigioni con porte chiuse, a meno che non fosse lui stesso a crearsene una intorno"
Scrivo questa recensione alle 04:19 di notte (27 aprile 2023). Ormai per me finire un libro di Cecilia Randall a notte inoltrata è la norma. È come se tra le sue parole ci fosse un qualche incantesimo che ti impedisse di smettere di leggere: non c'è capitolo che non ti lasci la voglia irrefrenabile di sapere cosa succede dopo. È proprio questo che amo di questa autrice, riesce a scrivere storie così appassionanti da farti dimenticare la tua per qualche ora.
Sono contenta di aver letto questo libro. Gens Arcana può essere considerato un libro autoconclusivo quindi leggere il seguito non è obbligatorio, ma è stato stupendo vedere la crescita di Valiano, soprattutto perché la vediamo anche dalla prospettiva delle persone che lo circondano e la differenza è assurda: quando leggiamo il monologo interiore di Valiano ne carpiamo tutte le ansie, paure, insicurezze. Viene ripetuto più volte che crede di non meritare ciò che ha, che è troppo debole, che non è in grado di proteggere gli altri. Ma visto attraverso gli occhi di Lucrezia, ad esempio, è un mostro (in senso buono), un concentrato di potere, un essere che non ha paragoni con gli altri Arcani. Questo secondo libro rappresenta una vera e propria rinascita per il protagonista, un ribaltamento di tutto ciò che è stato nel primo: qui studia e si impegna per migliorarsi, impara ad accettare il suo potere e ad usufruire della sua autorità, accetta e adempie alle sue responsabilità. Sono due le cose che mi sono rimaste impresse:
-il parallelismo tra Angelo, il magister, che gli suggerisce cosa fare nel primo libro, e Valiano, ora Arcano più importante di Italia, che suggerisce cosa fare a Lucrezia. Qui Valiano è finalmente abbastanza potente da non solo poter combattere in autonomia, ma insegnare a qualcun'altro come fare. È diventato, per certi versi, Angelo: proprio quel fratello che ha sempre ammirato e che pensava di non poter mai raggiungere perché troppo perfetto.
-Valiano che supera i suoi limiti mentali. Verso metà libro fa un incubo in cui è immerso dal buio più totale, e raggiunge una porta sbarrata: è in prigione e la chiave non gli è raggiungibile. Ma alla fine del libro l'incubo è un sogno: riesce a oltrepassare la porta ed è ora circondato da luce: crede in sé stesso ed è pronto, con la sua nuova determinazione e sicurezza nelle sue potenzialità, a reclamare la vastità del suo potere.
Noi italiani siamo fortunati ad avere una scrittrice così talentuosa. Non vedo l'ora di leggere altri libri di Cecilia <3
This entire review has been hidden because of spoilers.
August 3, 2020
Sequel di Gens Arcana, in questo libro ritroviamo i protagonisti della precedente storia, cambiati, maturati, e soprattutto ci ritroviamo a vivere una nuova, entusiasmante ed intrigante avventura, questa volta nelle calli di Venezia.
Alle prese con lo studio per diventare davvero un potente Arcano e con problemi di natura familiare – come il matrimonio della cugina e potente Arcana Lucrezia Lioni – Valiano si ritrova invischiato in una serie di misteri e di intrighi, tra maschere e mantelli neri, simboli arcani dal significato sconosciuto e sospetti familiari che lo porteranno sull’orlo della sconfitta. Sconfitta della quale i suoi nemici tra gli altri potenti arcani d’Italia non vedono l’ora di approfittare. Al suo fianco, Valiano avrà sempre gli affidabili Manente e Selvaggia, l’elementale della Terra e Mastro Johannes – al quale ancora una volta distruggeranno la stamperia – oltre che ad un aiuto inaspettato .
Questo secondo capitolo della storia della progenies aetheris l’ho trovato molto più veloce ed intrigante rispetto al primo, sin dall’inizio. Ritrovo subito i personaggi senza bisogno di troppo preamboli così come li avevo lasciati o quasi, dato che soprattutto Valiano dimostra di essere maturato molto e soprattutto di possedere un potere senza limiti, nonostante sia ancora e si senta ancora un novizio nel suo nuovo ruolo. Gli intrecci e i misteri legati ai nuovi personaggi mi hanno entusiasmato tantissimo, tant’è che questo libro me lo sono divorato, non riuscivo a smettere di leggere, ogni nuovo capitolo mi faceva venir voglia di leggere il seguito, e poi quello dopo ancora, e ancora…
Rispetto al primo, però, mi è mancata quell’atmosfera che si era creata tra Valiano, Manente e Selvaggia, che qui appaiono più divisi che non nel primo. Anzi, è proprio Selvaggia a mancarmi più di ogni altro, poco presente o comunque poco determinante, e soprattutto mi è mancato quel rapporto amore-odio tra lei e Manente che tanto mi aveva preso nel primo libro. Per quanto riguarda l’ex-simulacro, invece, ho amato come in questo libro venga mostrato di più il suo lato umano e le sue fragilità, che spaziano dalla sua preoccupazione nei confronti della sicurezza di Selvaggia, alle sue gelosie verso Valiano.
Per quanto riguarda i nuovi personaggi:
.
Non so se ci sarà un terzo libro, ma onestamente, non mi dispiacerebbe allargare la storia ai magister d’Europa. Un confronto tra magister potrebbe essere molto interessante. E poi, sbaglio o la natura di Manente non è stata ancora chiarita?
Alle prese con lo studio per diventare davvero un potente Arcano e con problemi di natura familiare – come il matrimonio della cugina e potente Arcana Lucrezia Lioni – Valiano si ritrova invischiato in una serie di misteri e di intrighi, tra maschere e mantelli neri, simboli arcani dal significato sconosciuto e sospetti familiari che lo porteranno sull’orlo della sconfitta. Sconfitta della quale i suoi nemici tra gli altri potenti arcani d’Italia non vedono l’ora di approfittare. Al suo fianco, Valiano avrà sempre gli affidabili Manente e Selvaggia, l’elementale della Terra e Mastro Johannes – al quale ancora una volta distruggeranno la stamperia – oltre che ad un aiuto inaspettato .
Questo secondo capitolo della storia della progenies aetheris l’ho trovato molto più veloce ed intrigante rispetto al primo, sin dall’inizio. Ritrovo subito i personaggi senza bisogno di troppo preamboli così come li avevo lasciati o quasi, dato che soprattutto Valiano dimostra di essere maturato molto e soprattutto di possedere un potere senza limiti, nonostante sia ancora e si senta ancora un novizio nel suo nuovo ruolo. Gli intrecci e i misteri legati ai nuovi personaggi mi hanno entusiasmato tantissimo, tant’è che questo libro me lo sono divorato, non riuscivo a smettere di leggere, ogni nuovo capitolo mi faceva venir voglia di leggere il seguito, e poi quello dopo ancora, e ancora…
Rispetto al primo, però, mi è mancata quell’atmosfera che si era creata tra Valiano, Manente e Selvaggia, che qui appaiono più divisi che non nel primo. Anzi, è proprio Selvaggia a mancarmi più di ogni altro, poco presente o comunque poco determinante, e soprattutto mi è mancato quel rapporto amore-odio tra lei e Manente che tanto mi aveva preso nel primo libro. Per quanto riguarda l’ex-simulacro, invece, ho amato come in questo libro venga mostrato di più il suo lato umano e le sue fragilità, che spaziano dalla sua preoccupazione nei confronti della sicurezza di Selvaggia, alle sue gelosie verso Valiano.
Per quanto riguarda i nuovi personaggi:
.
Non so se ci sarà un terzo libro, ma onestamente, non mi dispiacerebbe allargare la storia ai magister d’Europa. Un confronto tra magister potrebbe essere molto interessante. E poi, sbaglio o la natura di Manente non è stata ancora chiarita?
July 2, 2019
A differenza di Gens Arcana, Magister Aetheris mi ha appassionata fin dalle prime righe. Sono stata estremamente contenta di ritrovare i personaggi, soprattutto Valiano, che diventato Magister e capo degli Arcani d'Italia deve imparare ad accettare veramente queste due responsabilità, pur continuando a non volerle. Ho proprio amato la sua crescita.
Sicuramente positiva l'introduzione di Lucrezia Lioni, ex promessa sposa di Folco, che in effetti già da Gens Arcana si poteva intuire che avrebbe potuto avere un ruolo di gran lunga più rilevante. Lucrezia è disposta a tutto per sposare un Nieri, sia per la sua posizione che per garantire i matrimoni delle sorelle. È una donna determinata, testarda e coraggiosa, decisamente pronta a vivere, forse, l'unica avventura da vera Arcana.
Altra nota positiva è sicuramente l'ambientazione. La Venezia tardo quattrocentesca, come era stato per la città di Firenze nel primo libro, è fatta rivivere dall'autrice in ogni pagina. Anche i luoghi di fantasia non stonano nella cornice storica, andandosi ad adagiare comodamente tra gli altri palazzi della Serenissima.
Due note dolenti ci sono state. Devo menzionarle anche se le ho fatto pesare poco sulla valutazione complessiva. La prima nota: verso la fine il momento dell'azione esageratamente frammentato sui tre punti di vista (Valiano, Manente, Lucrezia) mi ha a volte confusa e fatto rallentare la lettura. La seconda nota: la trama per quanto intricata è piuttosto scontata rispetto a Gens Arcana, infatti avevo già capito il colpevole/i colpevoli (rimango nel vago per non fare spoiler) dall'inizio. Mi ha davvero stranito questo fatto.
Nonostante questo, io sarò pronta a immergermi in una nuova avventura degli Arcani in compagnia di Valiano, perché, sì, per me ci sono ancora delle domande a cui dare risposta e dei piccoli buchi che se allargati possono dar vita a nuove avventure.
Sicuramente positiva l'introduzione di Lucrezia Lioni, ex promessa sposa di Folco, che in effetti già da Gens Arcana si poteva intuire che avrebbe potuto avere un ruolo di gran lunga più rilevante. Lucrezia è disposta a tutto per sposare un Nieri, sia per la sua posizione che per garantire i matrimoni delle sorelle. È una donna determinata, testarda e coraggiosa, decisamente pronta a vivere, forse, l'unica avventura da vera Arcana.
Altra nota positiva è sicuramente l'ambientazione. La Venezia tardo quattrocentesca, come era stato per la città di Firenze nel primo libro, è fatta rivivere dall'autrice in ogni pagina. Anche i luoghi di fantasia non stonano nella cornice storica, andandosi ad adagiare comodamente tra gli altri palazzi della Serenissima.
Due note dolenti ci sono state. Devo menzionarle anche se le ho fatto pesare poco sulla valutazione complessiva. La prima nota: verso la fine il momento dell'azione esageratamente frammentato sui tre punti di vista (Valiano, Manente, Lucrezia) mi ha a volte confusa e fatto rallentare la lettura. La seconda nota: la trama per quanto intricata è piuttosto scontata rispetto a Gens Arcana, infatti avevo già capito il colpevole/i colpevoli (rimango nel vago per non fare spoiler) dall'inizio. Mi ha davvero stranito questo fatto.
Nonostante questo, io sarò pronta a immergermi in una nuova avventura degli Arcani in compagnia di Valiano, perché, sì, per me ci sono ancora delle domande a cui dare risposta e dei piccoli buchi che se allargati possono dar vita a nuove avventure.
February 2, 2020
Dopo i fatti avvenuti nel primo libro, Valiano de Nieri è ufficialmente un Magister, nonché capofamiglia e primo Arcano d'Italia.
Stabilitosi a Venezia, con i fidati Selvaggia e Manente, si immerge ogni giorno nei libri cercando di rimediare alle lacune riguardanti il suo nuovo ruolo.
A Venezia però cose strane accadono. Qualcuno provoca incendi, morte e distruzione, utilizzando il potere elementare... Sarà Lucrezia Lioni la colpevole, Arcana di Modena, cugina di Valiano e promessa sposa di Folco? Saranno i due loschi figuri mascherati appena giunti in città? O sarà il Magister Valiano il vero colpevole, dato che il cerchio si stringe velocemente attorno a lui?
Il futuro della famiglia più potente e prestigiosa d'Italia è in bilico, la sorte della città sempre più incerta.. come trovare il vero colpevole?
Questo secondo libro mi è piaciuto meno del primo. La prima parte è un po' statica e noiosa. Accadono tante piccole cose che vanno a comporre un puzzle perfetto per dare slancio alla seconda parte del libro, decisamente più dinamica ed interessante. La trama è ben studiata e i personaggi sono molto interessanti. Valiano resta comunque il mio personaggio preferito, in questo libro è decisamente più consapevole e responsabile, per quanto ancora senta il peso del ruolo che si è ritrovato sulla testa.
Lucrezia un personaggio molto interessante.
La scrittura della Randal si conferma comunque geniale nell'ambientare un fantasy nel 1400.
Stabilitosi a Venezia, con i fidati Selvaggia e Manente, si immerge ogni giorno nei libri cercando di rimediare alle lacune riguardanti il suo nuovo ruolo.
A Venezia però cose strane accadono. Qualcuno provoca incendi, morte e distruzione, utilizzando il potere elementare... Sarà Lucrezia Lioni la colpevole, Arcana di Modena, cugina di Valiano e promessa sposa di Folco? Saranno i due loschi figuri mascherati appena giunti in città? O sarà il Magister Valiano il vero colpevole, dato che il cerchio si stringe velocemente attorno a lui?
Il futuro della famiglia più potente e prestigiosa d'Italia è in bilico, la sorte della città sempre più incerta.. come trovare il vero colpevole?
Questo secondo libro mi è piaciuto meno del primo. La prima parte è un po' statica e noiosa. Accadono tante piccole cose che vanno a comporre un puzzle perfetto per dare slancio alla seconda parte del libro, decisamente più dinamica ed interessante. La trama è ben studiata e i personaggi sono molto interessanti. Valiano resta comunque il mio personaggio preferito, in questo libro è decisamente più consapevole e responsabile, per quanto ancora senta il peso del ruolo che si è ritrovato sulla testa.
Lucrezia un personaggio molto interessante.
La scrittura della Randal si conferma comunque geniale nell'ambientare un fantasy nel 1400.
December 18, 2018
Bello, ma con dei difetti, soprattutto la prima metà.
Innanzitutto troppe parole difficili, capisco l'utilizzo di termini specifici su geografia e abbigliamento, ma non mi sono mai trovato così spesso a consultare il dizionario, e la maggior parte dei casi senza neanche trovare le parole sconosciute .
Inoltre la prima metà del libro è ricolma di azione che pare messa un po' a mascherare l'assenza di una trama interessante, con i personaggi che continuano a rincorrersi come pazzi, in preda a diffidenza e paranoia costanti, continuando a farsi domande molto simili alla masturbazione mentale.
Tutto per un unico "qui pro quo".
Per fortuna la seconda metà prende una piega migliore, le prime risposte cominciano ad arrivare, e i tasselli ad andare al loro posto.
Cecilia è un'ottima scrittrice, e rende sempre benissimo anche nelle scene più frenetiche che cominciano ad essere sempre più concrete.
I personaggi rimangono fedeli alla loro caratterizzazione e finalmente la storia diventa interessante.
Alla fine il libro mi è piaciuto degli ultimi due della saga di Hyperversum, che invece mi avevano lasciato molto l'amaro in bocca.
Magister Aetheris è un libro vero e continua più che dignitosamente la saga.
Innanzitutto troppe parole difficili, capisco l'utilizzo di termini specifici su geografia e abbigliamento, ma non mi sono mai trovato così spesso a consultare il dizionario, e la maggior parte dei casi senza neanche trovare le parole sconosciute .
Inoltre la prima metà del libro è ricolma di azione che pare messa un po' a mascherare l'assenza di una trama interessante, con i personaggi che continuano a rincorrersi come pazzi, in preda a diffidenza e paranoia costanti, continuando a farsi domande molto simili alla masturbazione mentale.
Tutto per un unico "qui pro quo".
Per fortuna la seconda metà prende una piega migliore, le prime risposte cominciano ad arrivare, e i tasselli ad andare al loro posto.
Cecilia è un'ottima scrittrice, e rende sempre benissimo anche nelle scene più frenetiche che cominciano ad essere sempre più concrete.
I personaggi rimangono fedeli alla loro caratterizzazione e finalmente la storia diventa interessante.
Alla fine il libro mi è piaciuto degli ultimi due della saga di Hyperversum, che invece mi avevano lasciato molto l'amaro in bocca.
Magister Aetheris è un libro vero e continua più che dignitosamente la saga.
October 30, 2024
Menomale che esiste Cecilia Randall. Se ci fosse la possibilità di dare 6 stelle, lo avrei fatto. Se possibile, mi è risultato ancora più scorrevole del primo libro e mi ha catturata dall'inizio alla fine. Non c'è un personaggio che non mi sia rimasto nel cuore, per un motivo o per un altro. Non so come sia possibile ma questa scrittrice mi conquista sempre. Sono felice che ogni personaggio abbia avuto il finale che meritava a partire da Valiano che ha ereditato tutto il potere della sua famiglia senza volerlo davvero ma che ha capito che il mondo di un magister non è fatto solo di obblighi e doveri... soprattutto ora che, grazie a Lucrezia, ha ritrovato l'amore. Selvaggia e Manente sono una più esplosiva dell'altro ma insieme sono perfetti. Per quanto mi riguarda, sarebbe stato bello leggere anche un terzo volume ma a volte le storie finiscono in un certo modo e tali devono rimanere. Sono ansiosa di leggere altre storie ancora.
"Tu non vedi quello che c'è perché non lo vuoi vedere, è questa la tua condanna. O forse io vedo ciò che non c'è solo perché vorrei tanto che ci fosse. Forse è stata questa la mia condanna."
"Tu non vedi quello che c'è perché non lo vuoi vedere, è questa la tua condanna. O forse io vedo ciò che non c'è solo perché vorrei tanto che ci fosse. Forse è stata questa la mia condanna."
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June 9, 2021
Questo fantasy storico e' davvero emozionante ed avvincente! Mi ha tenuto con il fiato sospeso dalla prima all'ultima pagina!
Si tratta del secondo capitolo delle Istorie Arcane, in cui troviamo nuovamente Valiano, primogenito della famiglia Arcana dei Nieri nelle vesti di magister a Venezia, due anni dopo le vicende narrate in "Gens Arcana". Questa volta il mistero e' fitto, fatti strani accadono sotto il naso dell'Arcano e dei suoi amici, che non riescono a venirne a capo.
La vicenda viene narrata prendendo i considerazione piu' punti di vista, con uno stile fresco, vivace e accattivante. Le descrizioni non appesantiscono il racconto, rendendo Venezia stessa una personaggio della storia. I personaggi acquistano spessore e risutano piu' maturi rispetto al libro precedente, testimoniando un'evoluzione che non e' solo quella narrativa.
Davvero consigliato.
Si tratta del secondo capitolo delle Istorie Arcane, in cui troviamo nuovamente Valiano, primogenito della famiglia Arcana dei Nieri nelle vesti di magister a Venezia, due anni dopo le vicende narrate in "Gens Arcana". Questa volta il mistero e' fitto, fatti strani accadono sotto il naso dell'Arcano e dei suoi amici, che non riescono a venirne a capo.
La vicenda viene narrata prendendo i considerazione piu' punti di vista, con uno stile fresco, vivace e accattivante. Le descrizioni non appesantiscono il racconto, rendendo Venezia stessa una personaggio della storia. I personaggi acquistano spessore e risutano piu' maturi rispetto al libro precedente, testimoniando un'evoluzione che non e' solo quella narrativa.
Davvero consigliato.
January 14, 2022
Appena terminato Gens Arcana non vedevo l'ora di iniziare questo nuovo capitolo, nonostante alcune remore legate alla qualità dei sequel di tante opere che rovinano i capitoli precedenti. Sono molto felice di poter affermare che, nonostante un importante cambio di "genere", questo è assolutamente un seguito degno del predecessore. Parlo di "cambio di genere" in quanto, imho, se il primo era più un "fantasy d'avventura", in cui bene o male sapevi bene le intenzioni del "cattivo", e la storia era principalmente incentrata sul viaggio di Manente e Valiano, questo nuovo capitolo è una sorta di "giallo-fantasy", in quanto il fulcro della storia è, fondamentalmente, un'indagine. Indagine che non va intesa solo nei sensi della trama in sé, ma anche dei personaggi. E mi fermo qua o faccio spoiler. Fortemente consigliato, come il precedente, del resto.
September 29, 2019
Il paragone con Gens Arcana è inevitabile, e questo libro è un gradino sotto. Un libro ottimo ma che non raggiunge le vette del precedente.La prima metà del libro è da 3 stelle, la seconda metà da quasi 5.
Probablmente nel mio giudizio influisce il fatto che sia ambiantato a venezia, città che non amo particolarmente.
Valente è più stronzo, anche se alla fine del libro si vede di nuovo il solito ex simulacro.
Ovviamente come gli altri fan mi aspetto un terzo libro, sperando solo di non dover attendere tanti anni.
Probablmente nel mio giudizio influisce il fatto che sia ambiantato a venezia, città che non amo particolarmente.
Valente è più stronzo, anche se alla fine del libro si vede di nuovo il solito ex simulacro.
Ovviamente come gli altri fan mi aspetto un terzo libro, sperando solo di non dover attendere tanti anni.
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