Io, Jean Gabin

by Goliarda Sapienza, Angelo Pellegrino (Contributor)

Può una bambina arrivare a identificarsi totalmente con Jean Gabin? Sì, se quella bambina è Goliarda Sapienza. L'attore simbolo di un certo modo di stare al mondo, l'icona anarchica del cinema francese, le calza a pennello. Quel tornado di ragazzina, non appena esce dal cinema Mirone, scorrazza per i vicoli di Catania traboccanti di vita e di malaffare come Jean per quelli di Algeri. Incontra prostitute filosofe, pupari, la vita pullulante della Civita in tutte le sue forme, comprese quelle magmatiche dei «corpi lunghi di draghi neri scolpiti nella lava sotto i balconi». Io, Jean Gabin è un tassello di quella che Goliarda Sapienza chiamava «autobiografia delle contraddizioni»: l'idea, bellissima ed eccentrica, di tornare a distanza di anni su alcuni momenti della propria vita, per capire cosa combina il tempo con la memoria.

Postfazione e Ritratto di Goliarda Sapienza a cura di Angelo Pellegrino.

Genres: Fiction, Book Club

176 pages, Paperback

First published January 1, 2010

About the author

Goliarda Sapienza was an Italian actress and writer. Goliarda Sapienza was born 10 May 1924 in Catania. Her mother was Maria Guidice, a prominent socialist, her father Peppino Sapienza, a socialist lawyer. As a child, Goliarda Sapienza reenacted films she had seen in cinema. In 1941 she and her mother went to Rome, where she studied theatre. She worked as an actor in both films and plays, but from 1958 she focused on writing. Her now famous novel L’arte della gioia (The Art of Joy) was finished in 1976 but rejected by publishers because of its length (over 700 pages) and its portrayal of a woman unrestrained by conventional morality and traditional feminine roles. It was first published by her husband Angelo Pellegrino after her death.

Reviews

[Silvia · Rating 4 out of 5]

Gabin è il fil rouge e l'alter ego che accompagna la giovane Goliarda; grazie ad una scrittura lirica e disinvolta, tuffarsi nei suoi testi e nella sua vita è un tutt'uno. Abita davvero nelle sue opere, una concatenazione più unica che rara.

[Laura · Rating 5 out of 5]

Leggere i libri di Goliarda Sapienza è come assistere ad uno spettacolo teatrale in cui lei è la protagonista. Non so come spiegare questa sensazione, ma è come se si percepisse nei suoi libri (soprattutto quelli autobiografici) il suo passato da attrice. La sua è una scrittura travolgente, a volte criptica, realtà e fantasia si intrecciano e non ha più importanza sapere cosa è vero e cosa non lo è.
Leggere Sapienza, come sempre, è un viaggio fantastico.

[Barbaraw - su anobii aussi · Rating 4 out of 5]

Travolgente Goliarda! Di una originalità, esuberanza, forza vitale, che stupisce - ed in parte spiega perché è stata così misconosciuta finora. Prendete il titolo: Io, Jean Gabin. Senza spiegazioni, sottotitoli, è così che così piomba dentro il nostro cervello Goliarda Sapienza, senza alcun fronzolo, è chiaro, no? lei si identifica con Jean Gabin ed, audace come pochi, assume l'identificazione senza filtri; noi, peraltro riusciamo a capire senza sforzo quella bambina che parla di sé chiamandosi "Jean" e si stupisce quando si guarda allo specchio di vedere il proprio viso anziché quello dell'attore .
Ma Jean Gabin qui è pretesto: lui è l'uomo forte che deve proteggere, dall'interno, la bambina spavalda che scorrazza per una Catania barocca e sporca, esotica. Lì, seguiamo i passi disordinati dell'orgogliosa bambina che lavora per comprarsi i biglietti del cinema, che ha fame e si dimentica di mangiare, che vive in una casa di adulti affascinanti, ma cresce sola. Goliarda Sapienza dal nome splendente, dalla vita dura, vissuta come chi non ha mai dimenticato l'intensità dell'infanzia, scrive come è vissuta: come nessun'altro. Uno stile disordinato, forte, dialettale, colto, sporco, barocco, splendido.

[Agathe 🧚🏻‍♀️🍧 · Rating 4 out of 5]

J’ai commencé ce livre à un moment où j’arrivais pas à lire et j’ai dévoré les 50 premières pages puis il m’est complètement tombé des mains, j’avais aucune envie particulière de le reprendre.

Je l’ai rouvert ce matin et j’ai de nouveau été absorbée par l’écriture de Goliarda Sapienza. Je déteste les livres où il se passe rien, où il n’y a pas de début, action, fin ; mais quel plaisir de simplement se laisser porter par sa voix.

C’est comme une balade sur un fleuve : c’est pas le plus palpitant, mais qu’est-ce que c’est doux, qu’est-ce que ça fait du bien !

[Chiara Mazza · Rating 4 out of 5]

Forse non il migliore dei libri del ciclo dell'autobiografia delle contraddizioni.
La descrizione di San Berillo è comunque molto bella e ci restituisce le atmosfere di una idea di città che non esiste più.
È stato pubblicato postumo nel 2010 come molti degli scritti di Goliarda Sapienza e resta sempre il dubbio riguardo l'editing.

[Laurence Veri · Rating 4 out of 5]

Quelle pitchounette cette Goliarda!

[Sandrine · Rating 1 out of 5]

A very strange book - no/little structure, could not really understand the point of it all. Received as a gift by a friend of mine who had enjoyed another novel of same author.

[AICHA EL BELOUI · Rating 5 out of 5]

Un texte époustouflant d'intelligence. A caractère autobiographique, à lire absolument pour mieux comprendre l'état d'esprit et l'oeuvre intégrale de l'autrice.

[Céline Espirito · Rating 5 out of 5]

Goliarda Sapienza a toujours cette capacité à me faire frissonner et sourire à chaque page. C'est poétique autant dans le style que dans les thèmes abordés. Elle nous laisse suivre le cours de pensées qui s'écoulent comme la lave et les fleuves. Roman autobiographique, elle nous parle de son enfance dans un quartier populaire de Catane, de ses rêves, de ses divagations à travers la ville accompagnée de Jean Gabin, son modèle de courage et d'honneur.

[Johanna · Rating 3 out of 5]

Sapienza è chiaramente una grande, però vad händer i denna översättning hjällllppppp, vorrei tanto leggerlo in originale, per favorreee alla svenska bibliotek utöka era italienska samlingar

[ayyluluu · Rating 1 out of 5]

Voilà un livre que je n’ai pas aimé.

Il s’agit d’une autobiographie de l’autrice, où elle nous parle de son enfance en Sicilie au début des années 30.

Ce que je n’ai pas aimé c’est qu’elle décrit des scènes diverses, sans vraiment décrire en détails les personnages, les sensations, les pensées, l’entourage, (je compare, par exemple, avec les mémoires d’enfance de Tolstoï), mais elle s’exprime plutôt d’une manière épisodique d’un ton humoristique (que je n’ai pas trouvé particulièrement drôle). Je n’ai pas pu m’intéresser à ces épisodes, peut-être aussi car j’étais insensible à sa plume.

Un point fort, malgré tout, est que je trouve le fait que Goliarda Sapienza choisit de parler d’elle en s’identifiant à l’acteur français, Jean Gabin, donne une touche queer au récit. Puis, éduquée par les parents communistes, elle, même jeune, a eu des pensées assez engagées et par moment féministes.

[Annavidalco · Rating 5 out of 5]

Je continue ma découverte de cette autrice et Moi, Jean Gabin est l'oeuvre qui m'a le plus touchée pour l'instant après l'Art de la joie (indétrônable).
Goliarda Sapienza raconte un passage de son enfance et elle en fait une oeuvre riche sur le parcours d'une jeune femme qui est aussi celui d'un personnage littéraire. Elle joue de l'autobiographie et du théâtre pour questionner la recherche d'identité d'une enfant assignée fille qui veut se sentir libre malgré tout. Avec cela résonnent les voix qui ont traversé sa vie, sa mère empouvoirante, les militants antifascistes que ses parents étaient et fréquentaient, les prostituées et personnes marginalisées qui peuplaient sa maison et l'entouraient de leurs discours. C'est beau.

[Marteau Piqueur · Rating 4 out of 5]

mon moins pref de goliarda mais toujours cette écriture magnifique que je peux lire à tout moment et à l’infini!

[Vincenzo Tandoi · Rating 5 out of 5]

Sapienza aveva tanto da raccontare e lo raccontava benissimo. Gli scorci della sua infanzia catanese ripercorsi attraverso il suo ricordo e la sua scrittura di adulta sono così pregnanti da risultare attuali e vividi a decenni di distanza.

[ania · Rating 5 out of 5]

Sapienza, mon amour infini. Après ce livre - éternel.

[Stefania · Rating 1 out of 5]

Actual rating:
★1/2

A questo punto mi chiedo se il libro della Ferrante Amore e violenza. Il fattore molesto della civiltà mi abbia traumatizzato così tanto da farmi partire estremamente prevenuta ogni volta che mi ritrovo tra le mani un libro di un'autrice italiana del '900.

Anche in questo caso gli unici bricioli di senso che sono riuscita ad attribuire al libro provengono dalle lezioni che la professoressa di letteratura italiana ha dedicato a questa autrice, e quando dico bricioli non sto usando un eufemismo.

Continui salti temporali avanti e indietro, una protagonista che esordisce dicendo di odiare le donne "maschiaccio" ma che è la prima a comportarsi in quel modo e ad indentificarsi in un attore... per non parlare di questa continua alternanza di pensieri e parole attribuibili effettivamente all'età della protagonista con ragionamenti ed espressioni tipici di adulti con un passato non particolarmente gioioso. Naturalmente questo implica una trama quasi inesistente, come un piccolo insieme di fili sottilissimi e semitrasparenti che scompaiono alla vista in base a come vengono colpiti dai raggi di luce. Per una come me abituata a romanzi fortemente basati su trame solide e complesse non è stata una lettura particolarmente piacevole.

[Léana Yusta · Rating 3 out of 5]

difficile, très difficile d’entrer dans le livre. j’ai perdu le fil jusqu’à la fin. y’a quelque chose dans l’écriture de décousu, ou bien justement qui cout les flux de pensées, les dialogues, les actions entre eux. le tout ressemble à un rêve, les éléments s’enchaînent ou l’imaginaire se perd dans le réel.

défaut qui fait aussi sa qualité, qui rend le bazar onirique à l’enfance et sûrement à la temporalité figée du fascisme.

goliarda est plein de propositions philosophiques. sur l’argent, sur la lutte politique, sur la famille, sur les incohérences et l’impossibilité de se retrouver dans les mondes transmis par ses proches.

mitigée.

[Emma · Rating 3 out of 5]

C’est toujours un plaisir de lire les mots de Goliarda Sapienza. Une maîtresse de l’intime, du journal de ses pensées
Je ne l’ai peut être pas autant adoré que mes autres lectures d’elle car peut être un peu plus flou et nous sommes souvent jeté dans le grand bain de ses souvenirs sans autres explications, mais le voyage de Goliarda, encore enfant, dans les rues de Catane est onirique, on flotte dans ses pensées qui s’évadent et c’est comme si elle nous expliquait qui était qui et comment on doit se tenir dans son quartier

[Julia · Rating 5 out of 5]

Memoir of Goliarda's childhood through the lens of her obsession with the film star/heartbreaker Jean Gabin, and wanting to BE Jean Gabin. I love how comic but also serious that premise is: how a little girl comes to identify with the swagger of a man. It is pure Goliarda frankness and also such an amazing portrait of Catania and her family. Think Family Lexicon, but less bourgeois.

[Claudio Santoro · Rating 4 out of 5]

Me lo ha passato mia moglie, che adora questa autrice, probabilmente non è proprio il mio genere, ma il libro è molto interessante, a tratti il racconto sembra surreale e racconta una Sicilia in bianco e nero, col fascismo sullo sfondo in una famiglia eccentrica

[Girerd]

Arrêté avant la fin, trop décousu

[Cristiana Casagrande · Rating 3 out of 5]

Ricominciare, questo è il segreto

[Saucequipique · Rating 5 out of 5]

Il était trop cool hâte d’attaquer ses autres livres :) Par contre vraiment décousu mon cerveau de moineau avait du mal à suivre ihi oopsi

[Erine · Rating 5 out of 5]

Goliarda Sapienza c'est toujours aussi poétique, impertinent et inclassable ; vive la gauche italienne

[Ugo Loumé · Rating 5 out of 5]

Avoir un reve et une morale

[Mathiwi · Rating 4 out of 5]

J’ai eu un peu plus de mal à suivre celui ci, mais j’ai encore retrouvé l’absolue poésie, l’essence de la vie et la liberté de Sapienza.

[ninet · Rating 4 out of 5]

Intéressante réflexion sur l’anti fascime, le genre et l’enfance

[Silvia · Rating 5 out of 5]

Goliarda, come mi vedi tu.

[Neronda · Rating 4 out of 5]

Non conoscevo per nulla il personaggio di Goliarda Sapienza, attrice, intellettuale e scrittrice italiana eclettica e sicruamente a lungo dimenticata dal mondo dell'editoria.Non ho letto "L'arte della gioia" ma sicuramente dopo questo "Io, Jean Gabin" mi riprometto di farlo.Le opere della Sapienza sono per lo più autobiografiche e questa non fa eccezione. Credo si possa essere sostanzialmente stufi dell'autobiografismo diffuso a tradimento un po' ovunque, ma non se si tratta di una vita interessante come la sua. Goliarda vive la sua infanzia nella Sicilia del Ventennio, figlia di genitori attivisti controllati dall' Ovra, attorniata da una nidiata di fratellastri e sorellastre frutti delle precedenti liaisons dei genitori. Saranno i suoi genitori a bruciare sotto i suoi occhi l' uniforme di Piccola Italiana, a dissuaderla dall'andare a scuola, quando istruzione significava propaganda di regime, e ad avviarla invece alla scuola della vita.
Goliarda vive pertanto libera e selvatica, imparando i mestieri artigianali più diversi, in contatto con pupari, impagliatori di seggiole, borghesi, libera di maturare la sua personale visione del mondo.
Soprattutto Goliarda vive al cinema. E sarà attraverso l'identificazione completa con il mito di Jean Gabin, attraverso il filo conduttore della sua immagine di ribelle che Goliarda svilupperà la propria.
Un romanzo intrigante per il modo in cui è scritto, per le atmosfere selvagge e ataviche, e insieme buffe che sa creare pur così brevemente.

[Deborah Marino · Rating 4 out of 5]

« Quanti vizi i Sapienza, penso, e rabbrividisco all'idea di crescere ed essere costretta ad affrontarli tutti »

Terzo e ultimo libro della « Biografia delle contraddizioni » di Goliarda Sapienza.

Sono gli anni 30 e la nostra carusa tosta ci riconduce a Catania, nella Civita (oggi quartiere San Berillo) lì dove tutto ebbe inizio, tra quei vicoli traboccanti di vita che l'hanno vista crescere.

Quella a cui dà voce é la Goliarda bambina, dotata di una fantasia così ardita da identificarsi con Jean Gabin
- icona anarchica del cinema francese;
luzza ci mostra scorci della sua infanzia: i pomeriggi passati al cinema Mirone, il suo immenso amore per la recitazione ed il teatro; aneddoti sulla famiglia Giudice-Sapienza, il clima di quel palazzo antifascista, quello in cui è cresciuta; e poi ancora la strada, popolata da ogni tipo di personaggio che Goliarda magnificamente e liricamente descrive.

Che donna eclettica Goliarda Sapienza. Più la leggo più la stimo.