Per la prima volta in traduzione italiana, questa antologia dà spazio alle poesie di amore e di lotta di una poeta, Audre Lorde, che ha saputo intrecciare le storie del proprio vissuto personale con le voci collettive dei movimenti femminista, Lgbt e delle persone di colore. Con il suo potente linguaggio poetico, Lorde ci regala istantanee della realtà filtrate attraverso uno sguardo acuto e mai distaccato. Nei suoi versi erompe il racconto di una donna Nera, lesbica, madre, guerriera, poeta, il cui linguaggio è intriso di ognuna di queste parti e dell'intersezione di tutte. Per questo il canto di Audre Lorde arriva a tutte e tutti noi, abbracciando la realtà da un punto di vista situato e proiettandosi oltre, fino a cambiare il nostro modo di guardare il mondo. Introduzione di Loredana Magazzeni, postfazione di Rita Monticelli.
Audre Lorde was a revolutionary Black feminist. Lorde's poetry was published very regularly during the 1960s — in Langston Hughes' 1962 New Negro Poets, USA; in several foreign anthologies; and in black literary magazines. During this time, she was politically active in civil rights, anti-war, and feminist movements. Her first volume of poetry, The First Cities (1968), was published by the Poet's Press and edited by Diane di Prima, a former classmate and friend from Hunter College High School. Dudley Randall, a poet and critic, asserted in his review of the book that Lorde "does not wave a black flag, but her blackness is there, implicit, in the bone."
Her second volume, Cables to Rage (1970), which was mainly written during her tenure at Tougaloo College in Mississippi, addressed themes of love, betrayal, childbirth and the complexities of raising children. It is particularly noteworthy for the poem "Martha", in which Lorde poetically confirms her homosexuality: "[W]e shall love each other here if ever at all." Later books continued her political aims in lesbian and gay rights, and feminism. In 1980, together with Barbara Smith and Cherríe Moraga, she co-founded Kitchen Table: Women of Color Press, the first U.S. publisher for women of colour. Lorde was State Poet of New York from 1991 to 1992.
Le poesie di Audre Lorde sono necessarie per comprendere a pieno come le poesie non siano solo strumento di narrazione dell'esperienza emozionale, ma anche metodo attraverso il quale si concretizza la lotta intersezionale per i propri diritti. Partendo dall'esperienza di discriminazione delle persone razzializzate, Lorde identifica come sue "sorelle outsider" non solo le donne, non solo le donne nere, non solo le donne nere lesbiche - ma tuttə coloro che abbiano vissuto sulla propria pelle un'esperienza di oppressione. La poesia diventa così una delle tante pratiche dell'attivismo, attraverso cui condensare e condividere l'eredità del dolore condiviso ma anche la gioia di essere comunità, di trasmettere la propria ascendenza a tutte le figlie e a tutte le madri, di ricordarci perché lottiamo: perché nessuna donna, nessuna persona, può essere proprietà o ostaggio di un uomo, di uno Stato, di una religione, di un'ideologia.