Le uova di drago sono sparse ai quattro angoli del mondo e re Qilvere è morto. La guerra ha inizio. Anche il Mondo degli Spiriti è in tumulto: antichi equilibri vengono infranti e i confini tra ciò che è mortale e ciò che non lo è vacillano. Le armate dei Regni degli Uomini sono schierate su una scacchiera pericolosa, tra mutevoli alleanze, azioni avventate e vittorie che si trasformano in cocenti sconfitte. Daryn si muove sull'orlo della follia; Flavia e la Zanne del Cinghiale si preparano agli oscuri giorni a venire; Arlan Rheanny, nipote di Max, si mette sulle tracce di Flavia per ucciderla; Kalysta, in cerca di un modo per liberare i bambini rapiti dagli Spiriti, intraprende una via terrificante per adempiere al suo vero destino; Hector Mulceon e i suoi trovano una fragile illusione di tranquillità, ma le Guardie d'Argento, in cerca di Hector e dell'uovo di drago rubato, sono sulle loro tracce. Vecchi alleati si trasformano in mortali nemici, mentre l'antico orrore che la follia degli Uomini ha portato nel mondo si risveglia pronto a dare ogni cosa alle fiamme e il canto funebre per la fine di tutto sarà un requiem d'acciaio.
Edoardo Stoppacciaro è nato in provincia di Viterbo ed è un attore doppiatore che recita fin da quando aveva nove anni. La sua è una delle voci più sentite e apprezzate sul piccolo e grande schermo. Tra i suoi tanti lavori come doppiatore, infatti, ricordiamo Il Trono di Spade, Lo Hobbit, I Borgia, Homeland, Le regole del delitto perfetto, Hunger, Humandroid, Ratatouille, Pacific Rim, Cattivissimo me, Lego Movie, Everest e Alice in Wonderland.
Sicuramente migliore del precedente. Gli intrecci si delineano meglio, la trama diviene più chiara e il destino di alcuni personaggi inizia a prendere forma. La storia e la risoluzione degli eventi è buona. Ci sono alcuni colpi di scena che purtroppo si vedono arrivare, non sono così inaspettati come magari avrebbero dovuto essere, però sono comunque godibili in quanto conseguenze realistiche di ciò che accade in precedenza. Mi è piaciuta molto la parte di Layvar. Gli Orchi davvero ben descritti. Continuerò la saga.
Non 5 stelle piene, ma non se ne merita 4. Questo libro ha colpi di scena come un romanzo giallo. Molto di quello che avevo intuito nel primo si è ribaltato nel secondo capitolo. Intrighi perfetti e ben celati, personaggi che ti entrano nel cuore, ma spesso non conviene farli entrare perché potrebbe accadergli qualsiasi cosa nella pagina successiva. Mi è capitato di apprezzare un personaggio in "una primavera di cenere" ed odiarlo qui. Le entità, gli spiriti, i cosiddetti elfi e nani, prendono un'altra forma, vengono approfonditi, comprendiamo i loro pensieri e timori, agiscono più attivamente. Sono veramente sorpresa dell'enorme sviluppo di questa saga e attendo il terzo libro. Ho scritto "non 5 stelle piene" perché ho trovato dei salti temporali troppo lunghi e inspiegabili, come truppe che si trovano nell'est estremo del regno e arrivano in un attimo a ovest. Consigliato!
Avevo apprezzato molto Una primavera di cenere, ma devo ammettere che questo secondo capitolo della saga mi ha deluso. Resta un libro scritto davvero bene, decisamente sopra la media dei fantasy italiani che ho letto finora, quindi non ho niente da dire dal punto di vista della tecnica e della forma. Anche la storia, o meglio le storie, sono interessanti e ben sviluppate. Quindi posso definirlo oggettivamente un bel libro e infatti ho dato 3 stelle. Il problema è la parte soggettiva. Per il mio gusto personale l'atmosfera del libro è troppo cupa e violenta, e i personaggi, a parte un paio di eccezioni, potrebbero entrare tutti nella categoria dei "cattivi". Non ho problemi con il genere Grimdark che va tanto di moda adesso, soprattutto dopo il successo di Martin, ma mi piace anche avere personaggi positivi che si muovono in un mondo cupo e violento, che non sono esattamente degli angeli, ma che comunque cercano di fare anche qualcosa di buono, di dare una speranza. In pratica vorrei degli eroi, con cui magari anche immedesimarmi, ma qui non ce ne sono.
Un altro elemento, per me molto importante, che qui manca completamente, è l'umorismo. Ok, siamo in un mondo duro e violento, c'è anche la guerra, ma è possibile che non ci sia mai un momento leggero, di gioia, e che nessuno sorrida mai?
Per me tutto è troppo cupo, violento e serioso e quindi non penso che leggerò il terzo capitolo. Però ripeto, questo è il mio gusto assolutamente personale.