Quando l’amore arriva è come pioggia che nutre la terra: anche il cuore più indurito ricomincia a battere
Harrison Duke, fascino selvaggio e pessimo carattere, è un ex scrittore di successo. Il burrascoso divorzio da una vanesia diva di Hollywood, il flop del suo ultimo romanzo e un pericoloso attaccamento alla bottiglia lo hanno spinto a rifugiarsi in una baita sperduta fra le montagne del Wyoming.
Tormentato da un triste segreto e in cerca di una nuova dimensione, Harrison vive in solitudine, lavora duramente ed evita ogni contatto umano, specie femminile. Tornare a scrivere è fuori discussione ma un giorno il suo ex agente gli propone di concedere un’intervista a Leo Tucker, giovane giornalista di talento, e Harrison a malincuore accetta. Salvo pentirsene non appena realizza che Leo è diminutivo di Leonora.
Quello che avrebbe dovuto essere un breve incontro si prolunga inaspettatamente, e i due sono costretti a condividere per giorni la spartana baita, isolati dal mondo, con effetti disastrosi.
Non è facile sopportarsi quando si è più che determinati a odiarsi. Ma cosa potrebbe succedere se la convivenza forzata si rivelasse più piacevole del previsto?
Amabile Giusti è nata in Calabria ed è lì che vive ancor oggi: proprio sulla punta dello stivale, fra il mare e la montagna, vicino a una distesa di verde che, vista dall’alto, sembra la sagoma di un cavalluccio marino. Ha frequentato il liceo classico e si è laureata in Giurisprudenza. Fa l’avvocato ma non si sente avvocato. Scrivere è la sua vita vera, al di fuori degli schemi imposti dal linguaggio secco e avaro del diritto. Si addormenta la sera sognando di scrivere, si sveglia la mattina con lo stesso chiodo fisso in testa, non è escluso che perfino davanti a un giudice, mentre perora una causa, la sua mente divaghi pensando a come plasmare una storia o finire un capitolo. Dunque non sceglietela come avvocato, scriverebbe una citazione pensando alle favole! È un tipo che ascolta molto e parla poco ma quando scrive non si ferma più... Se volete farla contenta regalatele un saggio su Jane Austen, un ninnolo di ceramica (preferibilmente blu), un manga giapponese, o una piantina grassa (più spine ci sono meglio è). Preferibilmente tutti insieme. Spera di invecchiare lentamente (perché questo pare sia l’unico modo per vivere a lungo...) ma mai invecchiare dentro! Dentro avrà sempre un’età con poco passato e molto futuro e scarsa saggezza.
Ogni volta l'autrice mi stupisce. Se penso che abbia raggiunto il massimo della bravura, lei alza l'asticella. È fantastico. Harrison Duke era una scrittore di successo. Giovane, bello come un principe, lingua tagliente e libri altrettanto affettati. Aveva tutto: carriera di successo, una bella moglie e tanta fama. Con il flop dell’ultimo libro, lo scrittore perde credibilità. Perde la moglie, la stima e il successo. Ma si sa, la fama ti tira giù senza guardarti in faccia e così Harrison, a quasi quarant’anni, si è creato un mondo lontano dalle telecamere in una baita tra le sperdute montagne del Wyoming. Leonora Tucker sa cosa vuol dire vivere in un inferno. Fin da piccola non è quello che si definisce "una bellezza": è morbida, rotondeggiante, un viso anonimo e due genitori che farebbero di tutto pur di cambiarla. I genitori politici non combaciano con la sua abbondanza. Così, fin da piccola, viene maltrattata. Leonora è un personaggio che ricorda un po’ tutte noi: è lontana dall’ essere perfetta fisicamente ma ha un animo buono, pieno di vita e dolcezza. Quante donne vengono etichettate o prese in giro perché non magre? E quante so chiudono in se stesse? Questo è quello che ha fatto Leonora. Fin dall’adolescenza i libri del famoso Harrison Duke le hanno permesso di tenere duro e lottare. Ora, a venticinque anni, è una giornalista di talento e vuole finalmente fare un’ intervista al suo scrittore preferito, che ormai da otto anni è scomparso dalle scene. Quello che non immagina è come sia ora Harrison. Muscoloso grazie al lavoro con gli animali, sexy e terribilmente aspro e chiuso. Harrison, dal canto suo, non si aspetta che Leo Tucker, il giornalista che deve intervistarlo è in realtà... una donna! La cosa che odia di più. Il libro è un susseguirsi di vicende ironiche e battibecchi. Anche questa volta l'autrice ha creato un vero capolavoro. È diventato subito uno dei miei libri preferiti! Già vedo il cartaceo nella mia libreria! Leonora ed Harrison mi hanno fatta sognare. Harrison nasconde un segreto che l'ha ferito profondamente e lo ha portato a chiudersi in se stesso. Harrison con il suo carattere così cupo e burbero, pieno di tristezza e risentimento che versa su Leonora che vuole solo aiutarlo. Leonora, invece, è dolce, ironica. Un personaggio che ho amato e ammirato per la sua forza. I personaggi secondari sono fondamentali per il libro, sono anime che guidano i protagonisti al fine di trovarsi. È un libro che parla di rinascita, di forza e di vita…
Harrison è un giovane scrittore che crede di aver raggiunto il massimo nella vita, ha tutto, il successo, la fama mondiale ed il matrimonio con la star più in voga di Hollywood, ma l’idillio finisce con la scoperta dei tradimenti della moglie perfetta. Dopo aver perso il grande amore e, di conseguenza il suo estro creativo e la sua ispirazione, cade in una spirale di autodistruzione e di insuccesso talmente tale da indurlo ad isolarsi in stile montanaro eremita in una vecchia baita in mezzo al nulla, disprezzando il contatto con ogni essere umano, specialmente se di sesso femminile. Leonora è una giornalista con un passato familiare difficile alle spalle, che cerca di salire alla ribalta con un articolo sensazionale, intervistando quel famoso autore che sembra essersi volatizzato da anni dalla società e per cui ha una segreta cotta adolescenziale perché proprio i suoi libri sono stati capaci di farle superare momenti tetri della sua giovinezza. Il loro primo incontro sarà epocale ed il resto sarà storia! La Giusti anche questa volta ha fatto centro con un romanzo che di cuori e fiori ha secondo me ben poco, ma che conquista con le sue emozioni reali, nude e crude! Non ci sono fronzoli o falsi sentimentalismi, anzi, l’ho trovato a tratti anche forte nella sua trasposizione delle emozioni umane. Lo descriverei come una storia reale e possibile con un ambientazione particolare! Ovviamente per me è un enorme si.
Ho una gran voglia di scrivere questa recensione tramite solo onomatopee, perché le uniche cose che mi vengono in mente pensando a questa lettura sono “Boh” e “Bah”. No, davvero, altro non mi viene in mente. Peccato, perché, dato anche le recensioni molto positive che avevo letto, avevo alte aspettative.
Il fatto è che la storia avrebbe anche del potenziale, perché sotto certi punti di vista non è nemmeno male, però i protagonisti hanno avuto l’incredibile capacità di rovinare tutto e trasformare il libro in una bella schifezza. Leonora, in realtà, non è nemmeno così male, ma dev’essere presa davvero a piccole dosi. Ha un passato difficile, che fa sì che il suo carattere risulti molto complesso e pieno di sfaccettature, carattere in cui, sotto alcuni punti di vista, mi sono molto ritrovata. Peccato che non faccia altro che lamentarsi per gran parte del romanzo, per cui dopo un po’ (poco) inizia davvero a stufare. Dall’altro lato abbiamo Harrison, il quale ha avuto l’incredibile capacità di rovinare l’intero romanzo e di farmi prudere le mani in modo incredibile. Allora, partiamo da un presupposto: io non ho niente contro i protagonisti maschili stronzi, anzi, di solito mi piacciono, ma qua siamo al livello successivo. Harrison, infatti, è un bastardo vero e proprio, che tratta Leonora come se fosse carta igienica sporca, per poi fare quello innamoratissimo, ma nonostante ciò continuando a trattarla di m***a. Beh, ammettiamolo, sotto certi punti di vista questo non è neanche così male, perché almeno vuol dire che l’autrice è stata coerente nel personaggio, che non ha subito una trasformazione improvvisa, ma ciò non toglie che mi sia stato simpatico come la sabbia nelle mutande, o forse anche meno.
Il punto di forza di questo romanzo è, come sempre, la penna della Giusti. Una scrittura perfetta e ammaliante che riesce a fare la differenza anche in storie che, a primo acchito, possono sembrare scontate, banali. Infatti, se vogliamo, ci ritroviamo a leggere una trama semplice, senza eclatanti colpi di scena, ma la sua capacità di rendere interessante anche la lista della spesa, viene fuori prepotente, dopo pochissime pagine. Ho odiato il personaggio maschile, Harrison Duke: un misogino cafone, deficiente e pure stronzo! Forse il mio odio profondo per lui deriva dal sentirmi molto vicina, fisicamente parlando, alla protagonista femminile, Leonora e, tutte le cattiverie uscite dalla bocca di Harrison, mi hanno toccata come se le sentissi sulla mia pelle. Per me sono di nuovo 5 stelle per Amabile Giusti perché, se è riuscita a farmi immaginare un maiale come animale di compagnia e crederlo anche possibile, significa che l'autrice è davvero molto brava.
Ogni volta che sono solo con te è un romanzo che segue un po’ il filone delle storie precedenti scritte da Amabile Giusti per Amazon Publishing. Storie che parlano di seconde occasioni, di redenzione, di rinascita. Storie in cui il protagonista è un uomo che ha smesso ormai di credere nelle cose belle della vita, incazzato con il mondo e con chiunque gli dia corda. Harrison è un Marcus (protagonista di Tentare di non amarti), un Kade (protagonista di Perché la notte appartiene a noi): un concentrato di odio, rabbia, freddezza. È un personaggio che già conosciamo, che non stupisce, che non ha assi nella manica. Forse è per questo che tutta la mia attenzione è stata calamitata da Leonora, piuttosto che da lui, nonostante l’autrice cerchi neanche troppo velatamente di spostare sempre l’attenzione sullo scrittore. Se Harrison è un personaggio simile agli altri di cui Amabile ci ha già parlato e fatto amare, Leonora è innocente, buona e caparbia a modo suo. È una ragazza all’apparenza fragile e sempre sul punto di spezzarsi che nasconde tanta forza. La vita l’ha resa dura, l’ha temprata e adesso non c’è più nulla che possa scalfirla, neanche le offese che Harrison le rivolge in maniera del tutto gratuita. Leonora è una spugna, è il pungiball su cui Harrison si sfoga. È colei che raccoglie insulti, offese, parolacce non dedicate a lei. Assorbe la sua negatività e fa muro. Non lascia penetrare a fondo il carico da novanta di cui lui è portatore. Prova in qualche modo a salvarlo, a riportarlo in vita, ma senza buoni risultati. In una baita di montagna, tra oche, maiali e altri animali strani, quella che nasce tra Leonora e Harrison è un’attrazione strana. Harrison non va a letto con una donna da sei anni e si sente fortemente attratto dalla giornalista nonostante faccia di tutto per negarlo. Lei, dal suo canto, lo guarda e vede ancora l’uomo che ha amato, sognato e venerato da lontano per anni e anni. Aprire gli occhi e capire che realtà e sogno non fanno rima sarà difficile e deludente.
Forse sarò ripetitiva. anzi, sicuramente lo sono, ma trovo che Amabile Giusti sia una scrittrice meravigliosa!!! Ogni storia che scrive è pura poesia, ma questa davvero ha conquistato un posto speciale nel mio cuore. Durante la lettura avevo come l'impressione di avere di fronte i personaggi,vivi, reali, sono personaggi che sanno entrarti dentro e quando chiudi l'ultima pagina senti di aver perso qualcosa di importante. Credo di avere tanti personaggi maschili preferiti ma pochissime donne.. da oggi Leonora è diventata la MIA protagonista, per cui volevo dire grazie a questa autrice per averle dato vita, per avermi permesso di conoscere questa donna così fragile ma così coraggiosa, con le sue debolezze, con la sua sincerità, il suo coraggio, la voglia di rialzare la testa, la sua imperfezione, la sua purezza. Questa è una storia che ti arricchisce, che ti scalda il cuore, una storia da custodire e da rileggere infinite volte. ❤
Dire che ho odiato l’atteggiamento di Harrison nei confronti di Leo, che mi sento di definire semplicemente e puramente cattivo molto spesso, è riduttivo. Grazie al POV alternato tuttavia riusciamo ad entrare, come solo Amabile ci permette di fare, nei recessi dell’anima ferita, tormentata ma ineluttabilmente buona di Harrison e lo conosciamo, con la sua voglia di chiudersi al mondo e ai sentimenti, di rimanere da solo con la sua rabbia e il suo rancore, con le sue idiosincrasie e contraddizioni e il suo combattere strenuamente contro i cambiamenti che Leo sta inconsapevolmente portando nella sua vita. Lui non vuole volerla, non vuole trovare attraente nessuna donna, figurarsi una che è così lontana dal suo ideale di bellezza.
4,25; il fatto che l'autrice non ripeta più le stesse scene in entrambi i pov è molto gradito. Bella storia, ma è mancato qualcosa, il pathos, che lo avrebbe reso migliore.
Recensione in anteprima di Simona – Ogni volta che sono solo con te di Amabile Giusti un nuovo Contemporary Romance in uscita oggi 6 novembre 2018 edito Amazon Publishing.
WOW! Se qualcuno mi chiedesse di descrivere questo libro con una sola parola, io userei proprio questa: WOW! E se qualcuno mi chiedesse di argomentare questa risposta, inizierei a far fatica, mi dovrei fermare un attimo per raccogliere le idee e usare le parole giuste per farvi capire quanto ho amato questo libro.
Ho letto Ogni volta che sono solo con te in una manciata di ore, tutto d’un fiato. Ho provato ogni tipo di emozione possibile, passando da un estremo all’altro. Questo è proprio uno di quei libri memorabili, belli da morire!
Ma adesso passiamo alla storia!
Sei anni fa Harrison Duke era un famosissimo e bellissimo scrittore di successo, vincitore del Premio Faulkner e del National Book Award, partecipava ai talk show televisivi e a tutti gli eventi mondani, ed era sposato con Regina Wells, una bellissima attrice Hollywoodiana.
Poi, all’improvviso, tutto è andato in mille pezzi: ha divorziato dalla moglie, il suo ultimo romanzo è stato un vero flop ed è diventato un alcolizzato sovrappeso.
Oggi, abbiamo una terza versione di Harrison Duke, ormai trentanovenne: bello da far male agli occhi, braccia come tronchi d’albero, mani come pale di ferro, barba folta e capelli increspati lunghi fino alla schiena. Vive in una baita sperduta tra le montagne del Wyoming, non ha un cellulare, un computer, una connessione internet o un televisore. Non scrive più alcunché, non beve più e non sorride neanche per sbaglio. Non vuole avere più nessun contatto col genere umano, soprattutto col genere femminile. Non ha amici all’infuori della sua piccola famiglia di animali: un maialino addestrato come un cane, un montone che crede di essere un tacchino, un tacchino che crede di essere un montone, quattro oche, tre galline e un cavallo.
Tutto ciò che desidera? Essere lasciato in pace!
“Harrison Duke, ex talentuoso ragazzo prodigio, ex giovane promessa della letteratura, ex vincitore del Premio Faulkner e del National Book Award, non esisteva più. Al suo posto, dalle macerie di una metamorfosi indotta da un terremoto privato, era emerso un uomo che non somigliava all’altro quasi in niente. In comune avevano soltanto un’innata tendenza a osservare il mondo con sarcasmo.”
Leo Tucker, nome d’arte per Leonora Johnson, ha venticinque anni e lavora come giornalista a New York presso il New York Chronicle. A discapito di quello che pensavano i suoi genitori, e cioè che non avesse alcun talento, a parte quello per mangiare e ingrassare fino a sembrare una scrofa (potete immaginare la mia simpatia verso questi due individui così inetti e poveri d’animo), è riuscita con le sue sole forze a crearsi un nome e a ritagliarsi un suo angolino di visibilità, lontano dall’assonanza col cognome dei suoi, famiglia molto ricca e in vista.
Ha così ottenuto una rubrica culturale tutta sua, e l’incarico del momento è quello di cercare Harrison Duke, scomparso ormai dalla scena da diversi anni, per riuscire ad intervistarlo.
Leonora ha letto e amato tutti i libri scritti da Harrison, lui è stato il suo primo amore e non vede l’ora di conoscere l’autore che venera da anni, sebbene immagini che una vita rilegato in montagna in solitudine non l’abbiano sicuramente reso un tipo molto aperto o loquace. Fatto certo è che non si sarebbe mai aspettata di trovare un tale essere rozzo e primitivo, da collocare, nella scala evolutiva, al di sotto di una scimmia.
Harrison è diventato un orso: burbero, scontroso, freddo ed insensibile! Dopo anni, sta per concedere un’intervista, sotto una continua pressione del suo ex agente letterario, a questo tale Leo Tucker, un ragazzetto che si sta costruendo un nome nel giornalismo. Almeno questo è quello che lui crede!
Immaginate la sua reazione quando scoprirà che Leo è il diminutivo di Leonora . . .
Sceso a valle per “andarlo” a prendere, le uniche parole che dirà saranno improperi, con conseguente inversione a U e un bagno di fango per la ragazza. Proprio un’accoglienza coi fiocchi!
Leonora non si perde d’animo e decide di raggiungerlo nella sua abitazione, se così possiamo chiamare un unico vano in cui il bagno non è delimitato da muri né tende, ma il temporale incombe su di lei, la baita non è facile da raggiungere nemmeno a piedi e un ponte crollato e un tuffo in un fiume ghiacciato, mettono a rischio la sua vita.
Harrison, come il più rozzo dei salvatori, recupera la ragazza e la porta, a malincuore, nella sua abitazione. Quando Leonora riprenderà i sensi non crederà ai suoi occhi, le basterà poco per capire che dell’uomo di cui si era innamorata attraverso i suoi romanzi è rimasto ben poco, al suo posto c’è un essere privo di qualsiasi gentilezza, scorbutico e davvero offensivo. Come se non bastasse, il ponte era l’unico modo per tornare indietro, crollato quello persa ogni speranza di ritorno a casa in tempi brevi.
Inizierà perciò una convivenza forzata tra i due, che si rivelerà essere qualcosa di davvero terribile.
Cosa succederà da qui in poi spetta a voi scoprirlo, io vi assicuro che non sarà per nulla scontato, e davvero molto sofferto. Un bell’intreccio che scioglierà i suoi nodi solo alla fine della lettura, e che farà temere non poco per il tanto agognato happy ending.
“Cosa darei per piacergli almeno un poco. Non pretenderei un grande amore, me ne basterebbe uno piccolo, che sarebbe comunque grande. Visto che nessuno mi ha mai amato.”
Amabile Giusti ha sfornato un altro capolavoro dei suoi, ed io, libro dopo libro, non faccio che adorarla sempre di più! Ha dato vita a due personaggi forti e fragili allo stesso tempo, così diversi l’uno dall’altra e proprio per questo estremamente simili. Può non avere senso ai vostri occhi, ma è esattamente così. Entrambi sono stati messi alla prova dalla vita, in ginocchio quasi, ma sono riusciti a rialzarsi più forti di prima per poi prendere delle decisioni sulle quali improntare il resto della loro vita.
“Leonora rise, e a lui si strinse imprevedibilmente il cuore.
Sto st****o, ultimamente è fin troppo vivo. Si agita, si eccita, sobbalza, e adesso si rimpicciolisce perfino. Ma saprò addomesticarlo un’altra volta.”
Leonora ha una famiglia alle spalle che l’ha sempre denigrata perché non è nata bella, alta e magra come la madre. Leo è in carne, un seno prosperoso e un lato b importante, ben lontana dalla perfezione che ricerca sua madre, per questo è sempre stata classificata come brutta e grassa. E quando a fartelo notare è costantemente la tua famiglia, non è proprio una passeggiata conviverci! Bisogna avere tanta forza d’animo e coraggio per non lasciarsi andare ed uscirne sconfitta. Forza che la nostra Leonora dimostrerà di avere 😉
Harrison è un uomo distrutto sotto più punti di vista; inizialmente ha preso la strada più facile, quella dell’alcol e del cibo, dove affogare i propri dispiaceri è facilissimo, poi, dimostrando anche lui di avere una grande forza di volontà, cambia direzione alla sua vita e si ritira in solitaria tra le montagne del Wyoming preferendo la vicinanza dei suoi animali a quella delle persone.
Ma la sua vita prenderà una vera svolta solo con l’arrivo di Leonora, lui ancora non lo sa, ma quando Leo tornerà alla sua quotidianità, porterà con sé qualcosa di più del suo cuore spezzato!
Non mi dilungo oltre, lascio a voi il piacere di scoprire questo splendido romanzo! Amabile Giusti è una garanzia, la sua è una penna potente, chiara e incisiva, divertente e spiritosa quando occorre, tremendamente sincera quando serve. La sua scrittura è carica di emozioni, e come ripeto spesso nelle mie recensioni, se un libro è capace di emozionare, Amen, non c’è altro da aggiungere: è il libro giusto!
“Ci sono poche settimane che bastano a stravolgere un’intera esistenza.”
RECENSIONE A CURA DI LORENA - Greta Booklovers, blog Seguiteci sul blog --> https://bit.ly/2SPEHBZ
Oggi vi parlerò dell’opera che ho avuto l’onore di leggere in anteprima, grazie ad Amazon Publishing, in uscita il 6 novembre: il nuovo romanzo forgiato dall’abilissima penna di Amabile Giusti. Una penna che io francamente adoro perché è in grado di fare arrivare le emozioni come poche sanno fare e capace di dare luce a dei personaggi meravigliosamente “normali” ma allo stesso tempo ben costruiti con delle caratteristiche ben delineate. Il personaggio maschile di questo nuovo romanzo infatti è un affascinante ed intrigante scrittore di romanzi, ma non uno scrittore di romanzi qualsiasi, no, lui scrive degli ultimi, degli emarginati, di quelli che agli occhi degli altri appaiono difettosi, piegati. Uno scrittore che sa anche cogliere la bellezza nascosta dietro il sale e il sangue che ricopriva le cose.
Leonora quei romanzi li aveva letti fin da ragazzina, e li aveva amati, perché con le sue parole Harrison Duke era in grado di non farla sentire sola, di farle capire che anche altri come lei soffrivano per le sue stesse pene, e che anche lei come i protagonisti dei libri poteva farcela. “La tua imperfezione e quella dei tuoi personaggi equivalevano alla mia”. Leonora attraverso quelle parole, attraverso quelle pagine, lo aveva sempre amato, perché sentiva che aldilà della parole vi fosse un uomo in carne ed ossa capace di capirla. Quei romanzi le avevano sempre fatto più bene delle sedute di psicoanalisi. Per Leonora crescere non era stato semplice: figlia di un padre e una madre meravigliosamente belli, politicamente impegnati, lei che certo non poteva definirsi una creatura bellissima, e che i genitori non avevano mai fatto sentire bella e apprezzata. Non avevano mai fatto nulla per nascondere la loro vergogna a mostrarla in pubblico definendola un “rospo”, l’avevano sempre fatta sentire “un ippopotamo in mezzo ai cigni” e cercavano ancora di trovarla un marito adatto” a lei, perché lei da sola certo non sarebbe stata in grado di trovarlo.
Adesso Leonora è diventata una giornalista, nonostante il disappunto dei genitori e nonostante porti ancora con sé le insicurezze e le ferite procurate dal comportamento che i suoi genitori hanno avuto nei suoi confronti. Ovviamente Leonora non è una giornalista di assalto, dopo tanta gavetta è riuscita ad ottenere una rubrica culturale tutta sua al New York Chronicle. Finalmente, dopo tanta attesa, il suo direttore le chiede di scegliere un argomento di cui occuparsi per l’inserto della domenica di Pasqua. E la mente di Leonora vola subito al suo amato scrittore Harrison Duke. Duke infatti è scomparso dalle scene: non scrive più da tanto tempo, dopo un romanzo fallimento, un divorzio disastroso in seguito ai tradimenti della moglie, la bellissima attrice Regina Wells, appresi dalle testate giornalistiche e dopo essersi rifugiato nell’alcool. Leonora riesce ad ottenere, dall’agente di Duke, un’intervista e viene a sapere che il misterioso scrittore si è ritirato a vita eremita nel Wyoming.
Certo che Leonora non immaginava mai e poi mai di trovare l’uomo burbero, scontroso e ostile ad ogni rapporto umano che si trova davanti e non poteva immaginare che Harrison Duke avesse concesso un’intervista a Leo Tucker credendo fosse un uomo, e non poteva immaginare il trattamento che lui le avrebbe riservato tantomeno, le condizioni assurde in cui vive, con un maiale come animale di compagnia, una stalla con una giumenta, un montone, un tacchino, le galline e le oche. Harrison Duke si è rifugiato in una baita dimenticata dal mondo, senza alcun confort, impegnandosi nei lavori più duri per salvarsi da sé stesso. Le condizioni climatiche, il crollo di un ponte precario, unico collegamento con il mondo umano, costringeranno Leonora Tucker a rimanere nella baita isolata con Harrison Duke per molto più tempo del previsto. Cosa potrà succedere quando Leonora si renderà conto che l’uomo che lei aveva sempre considerato un idolo ormai è morto e sepolto lasciando il posto ad un uomo senza anima? Cosa succederà a Harrison Duke che non tocca una donna a sei anni quando si troverà a condividere pochi metri con una donna che non reputa nemmeno bellissima, e che fa troppe domande?
Il suo cuore infranto potrebbe essere ricostruito da una donna buona, gentile e pulita come Leonora? O su di lui aleggia ancora l’ombra di quello che è stato con Regina Wells? Cosa posso dirvi care amiche? Amabile Giusti conclude questo romanzo dicendo che lei scrive per regalare amore, sollievo e leggerezza in una vita che spesso ha poco di tutto ciò e io dico che anche questa volta ci è riuscita ! Ho apprezzato molto il personaggio di Leonora, una donna normale, non una strafiga, una donna con un cervello e piena di coraggio. E Harry è stato un personaggio molto singolare intrigante e affascinante. Mi è piaciuta anche l’ambientazione, rappresentativo forse di quel desiderio di evasione che c’è in ognuno di noi! Quindi una lettura che vi consiglio assolutamente. - Lorena
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Tre stelle e mezzo. Cosa sareste disposte a fare pur di intervistare il vostro scrittore preferito? Quello scrittore che vi ha aiutato a superare i momenti difficili, a curare le vostre ferite, a diventare quello che siete oggi? Leonora sarebbe disposta a tutto, anche a spostarsi dalla grande metropoli e raggiungerlo sulla cima della montagna nella sua baita nel Wyoming. Quello che però non sa Leonora è che Harrison non si aspetta una donna, infatti Harrison è convinto che dietro il diminutivo Leo Tucker ci sia un uomo e, se pur controvoglia, dopo sette anni di assoluto silenzio accetta di esporsi di nuovo al pubblico con un intervista, messo sotto pressione dal suo agente. Trovarsi però una donna, e per giunta neanche tutto questo granché, manda Harrison fuori di testa tanto da decidere di mollare la giornalista alla fermata del bus ancor prima di presentarsi. Ma a Leonora non intimidisce il carattere dispotico e arrogante di Harrison e così trova il modo di raggiungere la sua casa sperduta fra le montagne, salvo poi scoprire che per una serie di circostanze sarà costretta a rimarne in questo rifugio che lui chiama casa, per diversi giorni... Immaginate i fuochi di artificio! Ho cominciato la lettura di questo libro qualche settimana fa, nonostante avessi l'anteprima però ho deciso di recensirlo solo a uscita inoltrata per un motivo: fino all'ultima pagina sono stata indecisa sul mio giudizio su questa storia. Parlo di storia perché è impensabile che io possa mettere anche solo in discussione la scrittura di Amabile Giusti; le sue qualità sono sempre evidenti a ogni lavoro e amo il suo modo di scrivere, il suo modo di arrivare dritta al cuore del lettore attraverso un uso consapevole e mirato delle parole. Ed è forse proprio offuscata da questa bravura che non mi è stato facile tracciare un giudizio di getto su questo libro. Ma è prendendomi del tempo e cercando di analizzare più sobria la lettura che sono arrivata alla conclusione che a non convincermi sia stata proprio la story line. Di base non ha nulla che non va, anzi sono convinta che coinvolgerà molte lettrici e sarà apprezzata la storia d'amore fra Leonora e Harrison, ma per me la lettura è stata una continua sensazione di déjà vu, una storia che per grandi linee è molto simile ad altre che ho già letto in passato e di cui dopo le prime pagine avrei quasi potuto tracciare alla perfezione il cammino che mi avrebbe portato al finale. So che raramente i romance spiccano per originalità e che a fare la differenza è spesso la scrittura, ma questa volta a me non è bastata la bravura della Giusti, forse anche perché in Leonora ho rivisto già tante delle sue protagoniste (soprattutto "storiche"), quasi tutte imperfette fisicamente ma formate nel carattere e con grande acume; mentre Harrison è il solito uomo così ferito da una donna da odiarle tutte a tal punto da decidere di isolarsi dal mondo rinchiudendosi in una baita di montagna difficilmente raggiungibile nel Wyoming, attorniato solo dai suoi animali. Tratta Leonora in modo rude e la offende in continuazione, ma poi in cuor suo prova un'attrazione che lui imputa al suo prolungato isolamento. Per me tutto è stato troppo prevedibile, non mi ha emozionato come dovrebbe fare una commedia romantica, non sono stata invogliata da niente di nuovo né nella storia né nello stile che in ogni libro della Giusti si ripete ormai come un marchio di fabbrica: punto di vista alternato, quello femminile in prima persona e quello maschile in terza con un breve salto indietro nella narrazione. Continua a leggere la recensione su: CrazyForRomance
https://labibliotecadellibraio.blogsp... Se avessi avuto per le mani Harrison Duke lo avrei stritolato e poi magari preso anche a cazzotti, un uomo così scontroso e soprattutto selvaggio, antipatico, chiuso, ombroso non mi capitava da molto di leggerlo.
Amabile Giusti ci ha messo di tutto per caratterizzarlo, rendendolo davvero antipatico.
Harrison dopo un passato burrascoso, oltre a un divorzio e un flop letterario si è lasciato andare, cercando nella bottiglia e nel sesso l'unico sfogo per i suoi disastri, arriva però il momento in cui si percepisce che tutto ciò è sbagliato, tornare alla vita che lo ha distutto è impensabile, sceglie però di disintossicarsi e di cominciare a vivere da eremita, una caratteristica però già ben presente nel suo essere. Vive in una baita, accudisce un gruppo di animali alquanto bizzarri, ha pochi contatti con la civiltà e questo gli piace, tanto che il duro lavoro, lo ha migliorato fisicamente, anche se trasandato tanto che a scambiarlo per un orso ci vuole poco. Leonora è una giovane donna che è riuscita a crearsi un proprio spazio, un proprio lavoro, nonostante i suoi natali, figlia di un senatore e di una donna ex miss universo (seconda classificata). Dei gentori che vivono di bellezza e apparenza, una figlia che non ha minimamente preso da loro, in tutto e per tutto diversa, soprattutto nel fisico, eternamente in bilico sulla bilancia, Leonora riesce a staccarsi, a fuggire da quella vita e a crearsi un proprio spazio. Ama la letteratura e nel momento in cui scopre i romanzi di Harrison Duke, se ne innamora da subito. La scrittura, le trame, Leonora riesce a comprendere le dinamiche che si nascondono dietro i personaggi di Duke, li assorbe come spugne e la spingono a diventare la donna che è oggi, una giornalista in gamba, con alle spalle una sana gavetta, e ora ha ottenuto una rubrica tutta sua e ha l'opportunità di parlare del suo scrittore preferito, oramai scomparso da circa sei anni dalle scene. L'incontro tra i due non è dei migliori, quando Harrison capisce che la sua intervista verrà effettuata da una donna impiega poco a fare retromarcia, lasciando la ragazza sporca di fango (da lui schizzato, durante la fuga, lo avrei ammazzato), ma Leo/Leonara non demorde e riesce a raggiungere con molta fatica e un po' di paura la baita, solo che qui le cose non vanno come spera e si complicano ulteriormente nel momento in cui un forte temporale distrugge l'unica via di fuga. La convivenza tra i due... Non ho amato accessivamente il personaggio di Duke, penso che lo avrete capito, certo l'immagine è costruita ad ok, però i suoi insulti sulle forme della ragazza, la sua spacconeria e il modo di fare da uomo delle caverne non mi hanno entusiasmata, invece, Leo è stata un personaggio fantastico, non si è lasciata abbattere dalle parole, dagli eventi, sì a volte è crollata, ma ha mostrato una forza davvero intensa, tanto da riuscire a fare breccia nella corazza dello scrittore. Ogni volta che sono solo con te è un romanzo che si basa sulla riscoperta dei sentimenti, quelli nascosti, quelli chiusi nel cuore, dove a un certo punto decidi di buttare via la chiave perché assolutamente non vuoi che nessuno la apra, eppure Leo riesce a scavare con il suo modo di fare e di essere, riesce con la sua freschezza ma anche con alle spalle un'adolescenza fatta di insulti a insaccare i colpi. Un libro che parla di voglia di riscatto perché antrambi, Leo e Harrison, si riscattano, riescono a riemergere, dando prova delle loro qualità e poi finalmente dando spazio ai sentimenti che sono la parte più importante del libro, la riscoperta dell'amore per lui, la scoperta di essere amata per quello che è lei.
È la prima volta che leggo la Giusti e il suo stile ricco e diretto mi ha colpito fin da subito. La prima parte del romanzo l'ho adorata, cupa come la tempesta che colpisce i due protagonisti e che ha solo qualche piccolo sprazzo di luce. Ho apprezzato che Duke (personaggio che ho amato tantissimo) rimanga fedele al suo essere e ci metta il suo tempo per apprezzare Leonora. Quello che mi è mancato nel momento di avvicinamento è il dialogo (per i miei gusti scarso) per far respirare il romanzo fin qui carico di tensione e, allo stesso tempo, crearne più avanti nella seconda parte. Per il resto, ho amato tantissimo i due personaggi e come sono stati trattati gli argomenti del bagaglio che si portano dietro. Sicuramente questo non sarà l'ultimo libro che leggerò di questa autrice.
Ritorniamo a parlare della Queen con un nuovissimo romanzo targato Amazon Publishing! E che romanzo..mettiamoci pure che è INDIMENTICABILE!!
“Lui è ciò che appare: un irrecuperabile stronzo, che ha perduto il talento e l’incanto.”
Harrison Duke..che uomo!! Avete presente Marcus di “Tentare di non amarti”? Ecco, Marcus in confronto è un bimbo capriccioso! Harrison è il triplo più canaglia, ha un temperamento forte che non guarda in faccia nessuno, più che altro non gli interessa di nessuno ecco. Fatta eccezione dei suoi adorati animali che Amabile ce li descrive in un modo troppo simpatico! Vi basti pensare che Harrison ha un maiale che se lo porta a spasso e scodinzola come un cagnolino! Ma non solo, ha una stalla con delle bestioline un po’ fuori dal comune! :)
L’autrice ha più volte ripetuto in vari commenti su facebook che bisogna avere una mente aperta per farci amare Harrison. Forse sì, ma sono convinta che anche chi non la ha se ne innamora immediatamente. Ha un comportamento da vero stronzo e come dice la nostra adorata Leonora: è un caprone sboccato. Ma quanto l’ho amato, secondo me il suo personaggio lo interpreta in un modo perfetto..doveva per forza di cose essere così, con questo suo atteggiamento burbero che serve per capire tutto quello che ha provato nel suo passato. Non si può e non si deve cambiare nulla di lui! Mi sono fatta delle grandi risate con questo suo atteggiamento così duro e restio verso tutti quanti, soprattutto all’inizio della storia in cui in certi momenti ho avuto delle grandi difficoltà ad andare avanti a leggere perché non riuscivo a smettere di ridere!
“Harrison Duke è andato via. Mi ha ricoperta di fango ed è andato via. Mi ha guardata come se fossi un riprovevole scarto umano, mi ha ricoperta di fango ed è andato via.”
Per essere un uomo così burbero, ci vuole una donna al suo fianco con le “scatole quadrate”! E Amabile ci ha messo una protagonista che non gliele manda a dire. Leonora è una ragazza dall’animo buono e con una dolcezza disarmante. Tutto il contrario di Harrison quindi, ma insieme creano una storia che li completa a vicenda con dei dialoghi che non annoiano. Leonora è una giornalista che sta esaudendo il suo grande sogno: intervistare niente popò di meno che Harrison, l’ex ragazzo prodigio della letteratura. Per farlo dovrà andare a casa sua che si trova in cima a una montagna in mezzo al nulla. Leonora ha una cotta viscerale per quest’uomo da quando aveva quindici anni, età in cui ha iniziato a leggere i suoi romanzi che erano gli unici che la aiutavano in momenti non del tutto facili. Ma quando si ritrova il “nuovo Harrison” di fronte che la tratta come se fosse una cacchetta e la ricopre letteralmente di fango, non riesce a comprendere che fine abbia fatto quello di cui si era innamorata in passato attraverso i suoi testi. Avrà tempo per capirlo perché rimane bloccata nella sua casa in montagna in mezzo al nulla a causa del mal tempo! Così ne vedremo delle belle!
“«Dov’è finito?» «Dov’è finito chi?» La ragazza starnutì, si appoggiò a uno stipite e poi disse con affaticata energia: «Harrison Duke. L’uomo che creava storie che ti artigliavano le viscere e ti facevano sentire come Prometeo. Quello che osservava il mondo in modo spietato, ma sapeva anche cogliere la bellezza nascosta dietro il sale e il sangue che ricopriva le cose. I tuoi romanzi erano pugni e carezze, io ci sono cresciuta, io li ho amati! Ma adesso, al posto di quel principe guerriero, che sferrava fendenti ma ti mostrava la vita vera, e ti faceva capire che non eri sola, che anche altri soffrivano come te, che potevi farcela, vedo solo uno stronzo che prova rabbia e disprezzo. Uno che, se sapesse di restare impunito, mi infilerebbe quel forcone nella pancia e mi darebbe in pasto al maiale.»”
Non c’è niente da fare, Amabile non sbaglia un colpo e ho adorato tutta questa meravigliosa storia. Ho riso fino alle lacrime, mi sono arrabbiata, mi sono venuti gli occhi a cuoricino e, arrivando alla fine con un epilogo da pelle d’oca, ho pianto. È un romanzo che mi ha sedotta fin dal principio, un romanzo che sprigiona delle emozioni difficili da lasciarle andare una volta finito. Mi sono innamorata dei protagonisti fin dalle prime loro descrizioni e gli atteggiamenti che hanno tenuto in tutta la storia. Il personaggio di Leonora esce fuori piano piano, ma velocemente si denota che anche se sembra una donna forte, in realtà ha tante fragilità che poi appunto si scoprono strada facendo. E Harrison, beh..di lui ho detto molto sopra, è un uomo che dopo una grande delusione non è più lo stesso e scappa dal mondo “dei VIP” per vivere da solo come un eremita. Amabile ce li fa amare..e anche tanto! Come anche di tutti gli animaletti che vi girano attorno e alla Signora Maya, la classica donnetta che non le manda a dire e più furba di qualsiasi cosa!
Due premesse. QUESTA NON E’ UNA RECENSIONE. Uso GR per commentare i romanzi che leggo, in base ai miei personalissimi gusti. Non esprimo – almeno normalmente – giudizi sulla qualità dei lavori. Scrivo poche righe, un po’ per ricordare un po’ per cazzeggiare, su ciò che mi è piaciuto, su ciò che non mi è piaciuto e sul perché. Quindi, se la butto sull’ironico e sul becero, non ho intenti offensivi, sia chiaro. MI PIACE COME SCRIVE LA GIUSTI. Ormai è noto. Ho l’impressione che anche la sua lista della spesa abbia un certo “respiro”. Non riesco, solitamente, ad assegnare ai suoi romanzi meno di 4 stelline. Non mi sembra giusto, visto il suo stile suggestivo e impeccabile. Non sempre, però, mi piace quello che scrive. E questo romanzo mi è piaciuto meno di altre sue “creature”. Ovvio, i motivi sono del tutto personali: se qualcosa mi dà fastidio, non posso apprezzare appieno una storia; altri, con gusti diversi, lo faranno. Primo punto: non mi piacciono, in generale, le storie d’amore tra un protagonista figo galattico, quasi un dio scandinavo sceso in terra, e una protagonista “cessa”. E che la protagonista sia cessa lo dicono praticamente tutti, non si tratta di una sua immotivata convinzione. Tutti i personaggi che hanno diritto di parola nel romanzo la definiscono “grassa”, non “morbida”, “formosetta”, “maggiorata”, ma “grassa”. L’unico che le fa un complimento è un amico gay, che ad un certo punto paragona il suo fisico a quello di Ashley Graham. Badate bene, il fisico, non il viso (la cosa più bella che ha Ashley Graham). Si evince in più punti che anche da quel punto di vista Leonora non eccelle. Porta anche degli occhiali che non le donano affatto: e qui resta da capire perché una figlia di miliardari complessata, a cui danno fastidio le lenti a contatto, non sia ricorsa ad un intervento per correggere la miopia. E allora mi è sorto il dubbio, che mi ha reso la protagonista ancora meno simpatica: non è che ci gioca a farsi metaforicamente prendere a calci? Se Madre Natura non ti ha dotata, puoi comunque sempre migliorare. Se soffri perché sei grassa, cerca di dimagrire. Se non hai il viso della Venere di Botticelli, almeno curati. Non per gli altri, ma per te stessa. Non è quello che più o meno fanno tutte le persone psicologicamente sane? Anni ed anni di psicoterapia per affrontare le ripercussioni dell’infelice rapporto con i genitori e nemmeno una visita dal dietologo e/o in palestra? Mi è capitato di leggere romanzi dove una protagonista XL si amava e si accettava così come era: non condivido, ma comprendo. Ma se soffri per il culone e i rotoli di panza, non passi le serate sul divano a strafogarti di pizza ai 4 formaggi! E questo accade verso la fine del romanzo, per dire… Insomma, conosco tante persone che si sono rimesse in forma perdendo peso e taglie; l’ho fatto anche io. Se non stai bene con te stessa, fai qualcosa (perché le cose da fare sono tante), non aspetti che il principe azzurro della situazione si decida ad amarti “per quella che sei” (ahahahahah). Ok, credo sia chiaro il livello di sintonia che ho stabilito con la protagonista nel corso del romanzo… Sul protagonista non ho nulla da eccepire: nei romanzi mi piacciono i “cavernicoli” bonazzi, specie se hanno una sad story alle spalle. Poverino, avrei solo voluto vedere accanto a lui un’eroina almeno esteticamente gradevole e non solo "bella dentro". Altra idiosincrasia che è stata fortemente stimolata e mi ha un po’ rovinato la lettura: i protagonisti passano insieme 20 giorni isolati nella baita di lui, senza acqua calda e con un bagno senza porta. Non riesco ad immaginare quale delle due cose mi faccia stare più male: non potersi lavare tutti i giorni o stare costipata per 3 settimane (perché io, che già ho i miei problemi di regolarità intestinale, se non posso chiudere la porta del bagno… potrei anche metterci una definitiva croce sopra). In compenso, hanno un maiale che vive in casa e dorme ai piedi del letto. Un maiale. Grosso. E mi par di ricordare che i maiali non odorino di violette, anche se si cerca di tenerli puliti. Ora, io non ho nulla contro i maiali, anzi, ma – senza voler urtare la sensibilità di nessuno – da buona marchigiana, li preferisco… ehm… sotto altre forme. Lo so, sono una brutta persona, ma tutta quella tiritera finale sull’allegra fattoria l’ho trovata estremamente stucchevole...boh. In definitiva, non posso dire che non mi sia piaciuto, perché stilisticamente lo trovo sempre al di sopra alla media, ma sicuramente non è un romanzo che rileggerò (per me, 4 stelline per la forma e 3 scarse per il contenuto).
Buondì!! Oggi vi parlo di OGNI VOLTA CHE SONO SOLO CON TE di Amabile Giusti. Voglio iniziare la mia recensione con la poesia che l’autrice mette nei ringraziamenti:
Se potrò impedire a un Cuore di spezzarsi Non avrò vissuto invano Se potrò alleviare il Dolore di una vita O lenire una Pena O aiutare un Pettirosso caduto A rientrare nel suo nido Non avrò vissuto invano. Emily Dickinson.
Con certezza praticamente matematica posso sicuramente affermare che Amabile sia la mia autrice preferita del genere Romance. Il suo modo di scrivere, la caratterizzazione dei suoi personaggi, come riesce a creare tutte le sfumature dell’animo umano toccando così il cuore dei suoi lettori è il motivo per cui la amo e la stimo come scrittrice. Non voglio ripetermi ma chi segue il blog sa che ho recensito in modo assolutamente negativo uno dei suoi lavori, ma sono fatta così: se una cosa non mi piace devo dirla!!! Ora parliamo di questo suo lavoro.
Abbiamo Leonora, una ragazza di ricca famiglia, padre senatore e madre bella e molto più giovane del marito. Ma lei bella non è: ha chili di troppo, porta gli occhiali, e il nomignolo più carino che gli hanno dato i genitori è rospo. E poi c’è Harrison, ex scrittore di successo, ex marito di un’attrice bella quanto povera di sentimenti, che ora vive come un eremita nel Wyoming. I suoi libri per lei sono stati il suo porto sicuro: quando tutto ciò che la circondava diventava troppo pesante, si rifugiava fra le pagine e le parole scritte, amando ogni suo singolo personaggio. Ora lei è una giornalista e si è messa in testa di andare a intervistarlo. Non facendo i conti con un ponte rotto e una pioggia torrenziale!!
Ho AMATO tutto di questo libro. Provate a immaginarvi la scena: un burbero uomo abituato a tutti gli agi della vita di città che decide volutamente di vivere in una baita senza acqua calda, circondato da un maiale che sorride, Prince, un tacchino, un montone, una cavalla e delle oche. E arriva Leo che gli stravolge completamente la quotidianità, lei ragazza di città si ritrova improvvisamente in una realtà ostica e difficile.
Come sempre Amabile ci racconta una favola, un brutto anatroccolo e un burbero uomo, entrambi feriti nell’animo dal fatato e luccicante mondo del gossip dove quello che conta è sempre e solo l’apparenza.
Una favola condita da tante risate, qualche lacrima e anche qualche bella arrabbiatura. Leonora è cresciuta con le battutine cattive e pungenti di chi invece avrebbe dovuto amarla sopra ogni cosa, nascosta quasi al modo intero perché ritenuta non adatta. Harrison che dalle stelle è cadute letteralmente nelle stalle. Cosa succede quando due persone così simili ma per altri versi così diverse si incontrano? Per scoprirlo non vi resta che leggerlo.
A te Amabile invece volevo solo ringraziarti perché ancora una volta mi hai fatto vivere le emozioni, quelle vere, quello che cerco in ogni libro che leggo, le farfalle nello stomaco, le risate e anche qualche lacrima. Due personaggi ancora una volta che mi sono entrati nel cuore. Quindi grazie davvero!!! E mi raccomando Impertinenti non fatevelo scappare!!!
Salve amiche del Confine. Oggi vi parlo di “Ogni volta che sono con te”, l’ultimo romanzo di Amabile Giusti. Ero molto eccitata all’idea di avere tra le mani due suoi romanzi in poco tempo, prima “Cuore Cremisi” e adesso questo, così, appena terminate le mie altre letture, mi sono subito fiondata su questa storia. “Ogni volta che sono con te” racconta la storia incredibile di uno scrittore, Harrison, che dopo diverse delusioni, lavorative e private, decide di cambiare totalmente vita e abbandonare la civiltà. Dalla caotica New York si trasferisce in una specie di baita, lontano da tutto e da tutti, con la sola compagnia dei suoi amici a quattro zampe. Inizia a vivere una vita a metà, anzi forse smette proprio di vivere, perché il suo cuore è bloccato, fino all’incontro con Leonora. Leonora, o meglio Leo, è una giornalista di successo ed è una fan di Harrison. Lei desidera più di tutto riuscire a strappare un’intervista all’uomo che da piccola le ha regalato un po’ di spensieratezza con i suoi romanzi, ma il destino ha in serbo qualcosa di diverso per loro. Leo, a causa di un imprevisto, resta “imprigionata” nella vita di Harrison e il suo cuore non sembra obiettare. La sua permanenza non solo porterà colore nella vita grigia di Harrison, ma farà sciogliere anche il suo cuore duro come la pietra.
Dunque, lettici, lo stile della Giusti si sente tutto e io, come al solito, non ho nulla da rimproverarle. “Ogni volta che sono con te” è davvero una bella storia, ricca di sentimenti e di un amore che non conosce confini. L’autrice poi è stata molto brava nel descriverci Harrison e Leonora, tanto che non possiamo non affezionarci a questi due protagonisti, entrambi ben strutturati e originali. Non si possono definire di certo perfetti, anzi entrambi sono pieni di difetti e questo li rende più umani agli occhi di chi legge. Anche se questa volta forse la Giusti ha un po’ esagerato con le offese che vengono fatte a Leonora. Troveremo in questo romanzo un linguaggio molto comune ai giorni di oggi, che però preferisco non trovare nei libri. Detto questo, devo dire che la storia mi è davvero piaciuta, forse non è il suo più bel romanzo, ma è davvero bella e, per certi versi, mi ha ricordato “Trent’anni... e li dimostro”. Ogni personaggio ha un ruolo ben definito e sia Regina, l’ex moglie di Harrison, sia l’anziana Maya, danno un tocco in più a questa storia. Harrison e Leo non saranno i soli a farci emozionare, infatti. Certo, Regina forse è po’ troppo sboccata, ma mi è piaciuta lo stesso, forse perché mi ricorda la Regina cattiva di Biancaneve, e io amo le favole. Quindi, lettrici, se anche voi siete in cerca di una favola moderna, questa è la storia che fa per voi. “Ogni volta che sono con te” è senz’altro una favola bizzarra. Scordatevi il principe azzurro vestito di tutto punto, perché in questa storia il protagonista è un uomo scontroso, mal curato e il suo cavallo bianco è un simpatico maialino. Buona lettura!
CLICCA SULL'IMMAGINE PER LEGGERE LA RECENSIONE COMPLETA: Leonora è una giornalista di New York. É curvy ovvero "in carne", insicura, grazie a genitori che vivono solo di apparenze (padre senatore e madre ex modella) e che non hanno mai perso l'occasione per palesarle il loro disappunto sulla sua mancanza di cura dell'aspetto estetico. In realtà Leo è una di noi. É una ragazza che finalmente si accetta per com'è e ha una grande passione per i libri di Harrison Duke. Harrison Duke invece è diventato un burbero solitario che vive in una baita mal ridotta fra le montagne del Wyoming in compagnia di un tacchino, un maiale, un cavallo e altri animali che per lui sono diventati più una compagnia che destinati a far parte della sua catena alimentare. Si è allontanato dal successo e dal clamore da quando la ex moglie lo ha tradito ponendo fine al loro matrimonio. Motivo per cui non vuole più sentire parlare di donne. Quando il suo agente gli propone un'intervista con un giornalista di New York, un tale Leo Tucker, anche se controvoglia non gli rimane che accettare. Il problema è che di fronte a casa sua non si presenterà un uomo ma bensì la formosa Leonora. Apriti cielo! Harrison la caccerà malamente rifiutando qualsiasi contatto. Il destino infame vuole però che il maltempo faccia crollare l'unico ponte che collega la proprietà di Harrison con la strada principale che porta alla civiltà e la povera Leo rischierà di ferirsi seriamente. Harrison la porterà in salvo ma entrambi saranno costretti a condividere il poco spazio disponibile nel rifugio di lui. Sarà il momento per Leo di conoscere meglio il suo idolo. Questo le porterà una grande delusione ma comunque non la scoraggerà nell'affrontarlo e dire la sua.
- A volte la fiducia è come un libro che abbandoni. Poi ci riprovi, e vedi che il segnalibro era fermo una pagina prima della parte più bella. -
Fino all'ottavo capitolo mi sono chiesta dove avessi trovato la forza di continuare a leggere questo libro. E con dispiacere, perché apprezzo moltissimo Amabile. La crudentà di Harrison, il grezzo del suo brutto caratteraccio proprio non mi incentivavano a continuare. Ma poi è come se avessi trovato quel segnalibro, messo esattamente prima dell'inizio della parte più bella del libro: non sono poi, infatti, riuscita a staccarmi dalla maestria di Amabile nel raccontare le sue storie.
Non il suo libro migliore, mi è piaciuta la storia che è ben raccontata, con un ambientazione immersa nella natura e molto cupa che mi ha molto colpito per le descrizioni e gli scorci che ha saputo ben descrivere. Purtroppo, mi è piaciuta poco la storia tra i due protagonisti.
Ho avuto il piacere e la fortuna di poter leggere l'ultima fatica letteraria di Amabile edita da Amazon Publishing. Ogni volta che sono solo con te.
Alla domanda cosa mi è piaciuto di questo libro, rispondo tutto.
Ma procediamo con ordine.
Leonora, soprannominata Leo è una giornalista. Ha di recente avuto una promozione, e per poter iniziare a scrivere sulla sua nuova rubrica, chiede al direttore del giornale di poter incontrare Harrison Duke ex scrittore bestseller, che dopo un matrimonio fallito e un libro andato malissimo si isola sulle montagne del Wyoming. Leonora ha un'ammirazione stratosferica per Duke. Grazie a lui ha scoperto la passione per la scrittura, ma anche la vera passione. Leonora è segretamente innamorata di Duke; perciò è intenzionata a incontrarlo a tutti i costi. Riesce a ottenere un appuntamento grazie all'aiuto dell'agente di Duke, ma quando lui la vede per la prima volta, si rifiuta di ascoltarla e ospitarla per questa intervista. Lui odio le donne: belle, brutte e, soprattuto, formose, come lo è Leonora.
Eh, sì perché Leonora è la ragazza della porta accanto. Non è una bellezza hollywoodiana. E' una ragazza semplice che sa da quando è piccola di non essere bella, ma accetta senza grandi problemi questa sua mancanza e si realizza in ciò che ama di più: scrivere. Ovviamente, Leonora è una tipa tosta e si mette sulle tracce di Duke, fino a quando poco prima di raggiungere casa sua, situata in mezzo al nulla, un violento temporale fa crollare l'unico ponte che collega la casa dello scrittore con "la civiltà". Sì, avete letto bene: la civiltà. Perché Duke vive come un uomo del secolo scorso, ad eccezione della corrente elettrica e dell'acqua calda. Ma a parte questo, Leonora di cosa dovrebbe mai avere paura da Duke?
A parte che è bello come il sole, esprime sensualità, rudezza e cattive maniere da tutti i pori, il tutto contorniato da muscoli scolpiti; per non parlare poi del suo caratteraccio che un secondo prima voresti uccedere e un secondo dopo vorresti amare.
Duke tratterà Leonora nei peggiori dei modi. Apprezzerete molto dialoghi punzecchiatti e gli atteggimenti scorbuti che avranno entrambi, il primo perché non può farne a meno, la seconda costretta per ovvie ragioni.
Come finirà il romanzo? Dovete scoprirlo da voi. Di sicuro, potete intuirlo... L'happy end c'è, per fortuna. Ho trovato questo testo molto leggero e, (questo che scrivo adesso è un mio esclusivo pensiero), meno curato rispetto agli altri libri dell'autrice.
Per curato intendo che, sono abituata a leggere i fianali di Amabile più lavorati. In questo romanzo invece tutta la prima parte e l'inizio della seconda rispettano i tempi narrativi della storia. Il finale... POW! Finisce in una manciata di pagine e dopo aver vissito con Duke e Leonora per dieci giorni nella piccola fattoria della scrittore, mi aspettavo qualcosa di più sul finale, e invece, si arriva subito all'happy end.
Deduco che questa velocità nella parte finale sia dovuta alle altre pubblicazioni dell'autrice che quest'anno ha sfornato un bel pò di romanzi. La fretta e la velocità mi hanno dato l'impressione che Amabile non vedesse l'ora di terminare il romanzo e consegnarlo alla CE. Ovviamente, questo è un mio pensiero e non pregiudica nulla sulla bellezza del libro, ma dovevo dirlo, altrimenti non sarei onesta nelle mie recensioni come cerco di esserlo sempre.
Tenete a mente che il romanzo l'ho letto in un paio di giorni, quindi lo stile, la storia catturo il lettore e lo portano a divorare il romanzo, esattamente come è accaduto a me.
Ho letto per la prima volta questa autrice lo scorso Maggio e da quel giorno ho recuperato quasi tutti i suoi romanzi in cartaceo o ebook. Purtroppo nel frattempo non sono riuscita a recuperarli, come sappiamo bene noi lettrici voraci è sempre più facile leggere una nuova uscita che recuperare qualcosa nella infinita TBR ed è così che appena sono stata libera ho letto in anteprima Ogni volta che sono solo con te, nuova uscita dell'autrice per Amazon Publishing.
Sono stata piacevolmente colpita dallo scoprire che questo è completamente un nuovo libro: i personaggi sono caratteri assestanti che ben si allontanano da quelli delineati in Perché la notte appartiene a noi - di solito mi è capitato riscontare dei tratti che le autrici di romance utilizzano sovente per i loro protagonisti, non che mi dispiaccia ma in questo caso mi ha felicemente stupito! - ma soprattutto vediamo come la storia e la narrazione viaggiano completamente su binari diversi regalando in questo modo al lettore qualcosa di nuovo in cui perdersi, innamorarsi e ritrovarsi a far le ore piccole per raggiungere la fine.
Questa è la storia di un uomo che, abbattuto e deluso dalla vita, abbandona la mondanità e il lusso a cui era abituato per starsene solo in una piccola baita del Wyoming. Sono trascorsi sei lunghi anni e la monotonia e la quotidianità vengono stravolte dall'arrivo di Leo Tucker, un giornalista che si scoprirà essere una lei, Leonora, che porterà Harrison a far chiarezza nella sua vita ma soprattutto nel suo cuore.
Harrison è un personaggio ostico, difficile da farsi piacere, che dice le cose così come sono senza indorare la pillola tanto che renderà la vita difficile per la nostra protagonista. Ma pian piano scopriremo come Leonora porterà Harrison a farsi vedere come il gentiluomo, anche se sgarbato e fastidioso, che è in realtà, un uomo che non ha paura di mettersi tra l'indifesa Leonora e qualsiasi pericolo, anche se si tratta di una mamma orso!
Leonora è un tipo tosto e coraggioso, che anche di fronte alla fredda ostilità iniziale di Harrison non demorde e cerca in tutti i modi di riuscire a fare breccia nel cuore avvizzito dell'uomo per tirar fuori lo scrittore di cui si era innamorata da giovane, quello scrittore che per lei è stato conforto e allo stesso tempo incoraggiamento.
Quando prima vi ho detto che sarà difficile staccarsi dalla lettura parlavo per esperienza personale: ho iniziato il romanzo e non sono stata capace di fermarmi. Questo perché la narrazione è veloce, coinvolgente, accattivante e in più ti pervade una masochistica curiosità che ti porta a procedere di pagina in pagine per scoprire quando Harrison si renderà conto dei sentimenti che prova per la giovane giornalista che dice di non trovare sexy o bella ma che stranamente risveglia in lui qualcosa che gli fa completamente perdere la testa.
Una cosa che ho apprezzato molto del romanzo è di aver una protagonista che non è il classico esempio delle protagoniste romance (belle, bellissime, o che non sanno di esserlo). Leonora è una ragazza come tante, robusta e con curve abbondanti che di certo non è la classica protagonista di cui siamo abituati a leggere.
Ma la narrazione viene resa vincente dal modo in cui la Giusti riesce ad equilibrare un linguaggio sopraffino, che amalgama alla perfezione i due caratteri dei protagonisti: intelligenza caustica per Harrison, ed un'emotività travolgente mista a gentilezza per Leonora. Due caratteri, due voci, che si alternano nella narrazione e che sapranno catturare l'attenzione del lettore senza mai lasciargli tregua.
Un romanzo non gentile, forte e che è pronto a farvi provare emozioni contrastanti. Preparatevi a essere travolti perché questo romanzo vi entra dentro e non si dimentica.
Un romanzo meraviglioso la cui trama è costruita sul tortuoso rapporto fra i due protagonisti. Il loro notevole spessore è ben incastonato tra le pagine che riempiono con un magnetico e impetuoso carisma e un' immensa e rotonda profondità emotiva da restarne avvinti e sopraffatti. Harrison incarna un personaggio magnifico, complesso, difficile, scomodo, tratteggiato da un realismo ruvido e spigoloso che emerge spietatamente vero e travolgente. Il dolore, la rabbia, l' amarezza, che dipingono di scuro il suo cuore, gli sono stati cuciti addosso con una forza scenica decisa e prorompente. L' astio verso il genere umano lo ha condotto a vivere in solitudine presso una baita arroccata tra le impervie montagne del Wyoming che confezionano un' ambientazione spettacolare con i loro scenari aspri e selvaggi. Anni prima era stato un giovane scrittore dal vertiginoso talento ma la vita lo aveva ingannato, deluso e spezzato oscurandone la vivida brillantezza. Il rancore gli arde ancora dentro con la stessa furiosa intensità che lo ha reso scontroso, irascibile, intrattabile. La dolcissima e sensibile Leonora si è nutrita con l' accecante cruda verità della sua penna che le ha scavato tra le pieghe dell' anima dandole tutto il conforto ed il sostegno di cui aveva bisogno per sopravvivere al disprezzo del mondo. Harrison, con i suoi romanzi, rappresentava il suo idolo, la sua roccia, la fiamma che l'aveva spinta a diventare un' onesta giornalista ma era anche la sua cotta adolescenziale che palpitava ancora trepidante nel suo ingenuo cuore. Quando finalmente ha l' opportunità di conoscerlo ed intervistarlo si troverà davanti un uomo completamente diverso da quello che aveva percepito dai suoi romanzi. Costretti a convivere nella baita tra loro esplode l' odio che si manifesta con attriti e malumore, battute sprezzanti, cattive e taglienti e una crescente tensione sessuale che li attrae magneticamente. Tutto questo li porta a conoscersi profondamente, a sviscerare quei tormenti che dilaniano la mente e il cuore divenendo un saldo legame che unirà la loro interiore sofferenza tramutandola in un intensa intesa, una connessione viscerale, un amore grande e speciale. Una bellissima lettura plasmata su solidi trope quali l' age gap, la convivenza forzata e l' odio amore, colma di sensazioni potenti, contrastanti e toccanti che soverchiano il cuore. La narrazione si avvale di una prosa fluida, cristallina e avvolgente. Un talento genuino e ragguardevole quello di Amabile Giusti che con magistrale abilità intreccia dinamiche emotivamente forti, profonde e coinvolgenti capaci di arrivare al cuore del lettore e legarlo alle fitte fibre della storia tessuta con la traboccante consistenza dei sentimenti unici e veri. I protagonisti, di cui ho amato ogni sottile sfumatura, sono un capolavoro di forza, tenacia, vitalità, fragilità, pienezza incisiva e fascino emotivo che li ha resi l'anima memorabile di un romanzo imperdibile e per me indimenticabile.
Scrivo sotto la spinta delle ultime pagine di questo nuovo e imperdibile romanzo della nostra Giusti nazionale. Sono stata travolta ed emozionata da questa bellissima storia d’amore e di riscatto scritta con la consueta capacità di introspezione dei personaggi e di costruzione della storia che caratterizza questa brava scrittrice.
Dotata di humor nero e di grande aggressività autoinflitta, la protagonista è una ragazza piena di problemi, con un passato infelice. Con una grande forza di volontà è riuscita a realizzare la sua vita e a costruirsi una solida carriera a dispetto della famiglia e delle sue paure. È un personaggio forte e importante, con un grande cuore, e, nonostante tutto, con una sensibilità straordinaria.
Solo questa ragazza può affrontare e penetrare lo scudo apparentemente indistruttibile di Harrison Duke e della sua profonda infelicità. Esso nasconde una sensibilità insospettata dell’autore, rivelata dall’amore per i pochi animali che condividono la sua bieca solitudine e il suo isolamento.
Leonora, la nostra protagonista, è innamorata da sempre della scrittura di Harrison e anche un po’ di lui: non è facile venire a patti con il fatto che la realtà non sia come se l’era aspettata. Eppure sa reagire e convivere con il selvaggio che è diventato. Molta acqua dovrà passare sotto i ponti e i due protagonisti si scambieranno molte coltellate dolorose prima che i muri eretti da entrambi crollino e due anime si possano incontrare.
Poesia e romanticismo scorreranno tra le pagine di questo romance, assieme a violenza verbale, aggressività ed erotismo animalesco e sensuale.
Amabile Giusti scrive con una poesia e una forza violenta e scura che vanno sempre di pari di passo, che non fanno sconti e scuotono i sentimenti di chi legge fin nel profondo.
Con questo pensiero la scrittrice ci saluta nelle ultime pagine, citando una poesia di Emily Dickinson:
…Se potrò impedire a un Cuore Non avrò vissuto invano Se potrò alleviare il Dolore di una Vita O lenire una pena O aiutare un Pettirosso caduto A rientrare nel suo nido Non avrò vissuto invano… . Emanulea - per RFS
Recensione completa su Peccati di Penna Di questa autrice ho letto anche il precedente Perché la notte appartiene a noi e... non conosco tutti i suoi testi romance ma in questi due ho intravisto lo stesso schema tra i protagonisti e una simile caratterizzazione, anche una certa affinità con i luoghi trattati. Prima di procedere con un commento/raffronto, ci tengo a sottolineare che la lettura del romanzo è piacevole, la storia godibile, non complessa, ma capace di appassionare. Lo stile semplice, energico e immediato di Amabile Giusti donano al romanzo sempre quel guizzo di vivacità in più. ...continua Testo fornito dall'editore. Blog | FB | Twitter | IG 1| IG 2 | Tumblr | Pinterest
Non è il primo romanzo che leggo di questa autrice, ma senza dubbio è un cambio di direzione suo. Una storia più leggera, senza grosse catastrofi, che mi ha fatto spesso ridere e sorridere. Lui, mamma mia, lui! Un cafone di prima categoria, grezzo, insensibile e vi giuro, ho temuto, senza speranza. Una giovane giornalista che deve intervistare il suo sogno adolescenziale, uno scrittore che attraverso i suoi romanzi la strappava dalle brutture della sua vita. Leo è una ragazza giovane, piena di buoni sentimenti, caparbia e testarda, perchè non ha mollato nemmeno davanti al peggior esemplare maschile. Certo, va detto che tanto era glaciale quanto prestante, e se nel tempo ha maturato una corazza impenetrabile attorno al cuore, Harrison non è stato scalfito minimamente dal lato fisico. Tra scene bucoliche esilaranti con animali che amano forse più degli esseri umani, e battute sagaci tra i due protagonisti, ho assistito con piacere alla nascita di un amore.
4 Molto bello. La Giusti è bravissima a creare personaggi maschili all'apparenza cattivi e insensibili, ma che sotto sotto nascondono un'anima ferita che cerca di sopravvivere al dolore. Anime dolci e che hanno bisogno di qualcuno che le ami e che se ne prenda cura. Ed è lì che entrano in scena le impavidi donne che si cimentano nell'impresa. Bellissimo. Il mio preferito rimane ancora Kade di Perché la notte appartiene a noi, ma di sicuro anche Harrison avrà un posto speciale nella mia libreria virtuale!
5 stelle sono poche, un libro meraviglioso, mi ha preso dalla prima all'ultima pagina tanto da non essere riuscita a staccarmi fino a quando non l'ho finito.Bello, bello, bello!!!