L'idea del libro è meravigliosa, ed effettivamente ho scoperto molte cose sulla vita di De Andrè che mi hanno permesso di capire meglio la sua produzione musicale, ma lo stile dell'autore per i miei gusti non è abbastanza sistematico nel ricostruire i fatti; spesso si ripetono dettagli già citati poco prima, come se si avesse intenzione di buttare al fuoco quante più informazioni possibili, ma manca decisamente la capacità di saperle raccogliere a dare un quadro generale; chiudendo questo libro, con rammarico mi sono accorta che non mi ha aiutata a farmi un'idea generale della figura di De Andrè, oltre a essere rimasta un po' delusa dalla bruschezza della conclusione, senza neanche una riflessione, un commento finali. Nonostante questo, è stata una lettura piacevole (seppur resa un po'ostica dalla scrittura dell'autore) grazie al bellissimo lavoro di raccolta di testimonianze e alle citazioni dei testi delle canzoni inserite in modo molto azzeccato.
Mi chiedo sempre, se De Andrè fosse ancora vivo, cosa avrebbe detto e fatto in questi ultimi anni italiani. Da anarchico qual era probabilmente nulla. Come biografia è più coinvolgente la prima parte, ricca di episodi e più “romanzata” mentre la seconda è più che altro una lunga raccolta di testimonianze di amici e colleghi, un po’ noiosetta. Ad ogni modo questo libro mi ha dato comunque la possibilità di conoscerlo meglio sia come musicista ma soprattutto come uomo.