On a sunny September morning more than a century ago, a horse and buggy bearing two sisters wound its way past green pastures and wooded hills to the narrow streets of a Hampshire village. Constance and Ellen Hill, a pair of passionate admirers of Jane Austen, sat prepared to take the first steps in retracing the life of their idol. This charmingly written and illustrated account of their literary pilgrimage begins in Steventon, Jane Austen's birthplace, and extends to Bath, Lyme, Southampton, London, and elsewhere before concluding at the author's burial place in Winchester Cathedral. Along the way, it offers insights into the connections between the author's experiences and those of the characters in her novels. Constance and Ellen Hill were given access to manuscripts of Austen's letters, unpublished family memoirs, and notebooks containing the "Minor Works," as well as the loan of family portraits, pictures, and contemporary sketches. Their fascinating glimpse of Austen's world, originally published in 1902, abounds in the same enthusiasm that draws Janeites to the author. "The more intimate their knowledge of her character becomes," the Preface promises readers, "the more must they admire and love her rare spirit."
This is a little gem of a book. I picked it up in a second hand shop and hadn't heard of it before. Written by two sisters in 1923, they were huge fans of Jane Austen. They followed Jane's trail from Steventon right through to Winchester. It includes excerpts from her letters and her novels. There are some lovely little sketches throughout, done by one of the sisters. For someone who's new to Austen and would like to know a bit more about her, this book is perfect. I've read many books about Jane and I still found something new here and enjoyed the read very much.
«Ora chiederemo ai nostri lettori, con l'immaginazione, di rimettere indietro le lancette del tempo a più di cento anni fa e di venire con noi alla presenza di Miss Austen». Constance Hill. Grove Cottage, Frognal, Hampstead. Settembre 1901. Inizia così il diario di viaggio di Constance Hill e sua sorella Ellen, in una bella mattina di metà settembre, su un calesse a noleggio in un villaggio di campagna. Giungono in “Austen-land” due appassionate ammiratrici, due "Janeites". Un viaggio che le condurrà nei luoghi e dagli amici di Jane Austen. Perché, allora, non seguirle lungo quelle stradine dello Hampshire? Affascinate dalla figura e dal mondo letterario di Jane Austen, agli inizi del Novecento, la scrittrice Mary Constance Hill e la sorella Ellen Gertrude Hill, ritrattista e pittrice, arrivano a Steventon, il luogo di nascita di Jane Austen. Sui luoghi dell’amata scrittrice, scrivere un racconto biografico, illustrarne dettagli e bellezze persistenti, è curioso. Non solo per essere una prova antesignana di un genere. Siamo solo, ribadiamo, nel 1901 e guidate dal celebre Memoir di James Edward Austen-Leigh le sorelle Hill si avviano verso la Abbey School, la sala da ballo della contea, instaurano contatti d’eccezione. Il viaggio è proprio reale e ben deciso a far ricercare alle sue entusiaste protagoniste tutti i riferimenti, le relazioni, le tracce degli Austen. Superate le prime tappe, il diario attraverso il quale le autrici faranno poi conoscere Bath, Lyme, Southampton, Stoneleigh Abbey, Chawton, Godmersham, la città di Londra, infine Winchester, si arricchirà di possibilità investigative e ipotesi interpretative – si riferirà infatti e con interesse spesse volte alle opere di Miss Austen. Un privilegio, dunque, leggere questo saggio. http://www.mangialibri.com/node/14564
A circa ottant'anni dalla morte di Jane Austen, le sorelle Constance ed Ellen Hill intraprendono un viaggio nei luoghi in cui ha vissuto la famosa autrice inglese, accompagnando il lettore tra residenze, sale da ballo e locande. Il viaggio non può che iniziare da Steventon, prima residenza degli Austen, dove si ergeva la canonica in cui il padre, George, prestava servizio. Già nel 1901, anno in cui le sorelle Hill effettuano il viaggio, la canonica non esisteva più da un pezzo, ma le due "Janeites" seguono le tracce, parlano con i testimoni e ritrovano il luogo esatto. Si prosegue, poi, per Bath e si approda a Chawton e Winchester, ultime dimore terrene di Jane. Ma in questo libro non c'è solo la descrizione di un viaggio nella Austenland! In esso ritroviamo infatti una ricostruzione biografica attraverso le citazioni tratte dal memoir scritto da uno dei nipoti e quelle tratte dalle poche lettere rimaste dell'intensa corrispondenza intercorsa con la sorella Cassandra. E nella riscoperta dei luoghi ritroviamo le esatte corrispondenze con i luoghi frequentati dalle eroine create dalla penna di Jane Austen: i balli nelle Upper Rooms di Bath, che hanno accolto Catherine Morland, i negozi in cui hanno sostato Elinor e Marianne e molto altro ancora. Ciò, ad ulteriore conferma, se ce ne fosse bisogno, che l'autrice amava descrivere ciò che conosceva bene: le abitudini, il pettegolezzo, la moralità e le ipocrisie della gente del suo tempo. Il tutto è arricchito, oltre che dalla passione per il piccolo mondo "austeniano" dell'autrice, anche da una serie di illustrazioni che ci permettono di immaginare meglio questi pittoreschi luoghi dell'Inghilterra tra fine Settecento e inizio Ottocento e di provare a chiudere un attimo gli occhi per visualizzare l'autrice, seduta allo scrittoio, con penna e calamaio, intenta a scrivere uno degli incipit più famosi, quello di "Orgoglio e Pregiudizio", che cosi recita: " È cosa ormai risaputa, che uno scapolo in possesso di un vistoso patrimonio abbia bisogno soltanto di una moglie."
Un vero e proprio must-have, per janeites e non. Le sorelle Hill hanno dato origine a questo volumetto incredibilmente interessante, pieno di aneddoti, luoghi e segnalazioni sull'universo Austen.
Un pellegrinaggio letterario e biografico curato nei minimi dettagli dalla Jasit e pubblicato in una bellissima edizione dalla casa Jo March, per un prezioso memoir da leggere e condividere - vibrante e dettagliato.
Dalla Prefazione: «Ora chiederemo ai nostri lettori, con l’immaginazione, di rimettere indietro le lancette del tempo a più di cento anni fa e di venire con noi alla presenza di Miss Austen»
Questo libro mi é proprio piaciuto un sacco, é stato come fare un viaggio virtuale nella vita di una delle mie autrici preferite, visitare i luoghi dove ha vissuto e che ha amato e conoscere un po' meglio le persone che la circondavano. Chiaramente é per gli amanti di zia Jane, ma potrebbe essere letto da chiunque voglia approfondirla o magari imparare a conoserla.
"Per gli appassionati di Jane Austen, per gli studiosi e per tutti coloro che amano sbirciare dietro le quinte della letteratura, la casa editrice Jo March pubblica una vera e propria perla austeniana: Jane Austen. I luoghi e gli amici è l’edizione italiana di un emozionante diario di viaggio nei luoghi della scrittrice britannica, realizzato il secolo scorso dalle sorelle Hill, Constance ed Ellen.
Dal loro ardito vagabondare in quella che loro stesse definirono Austeland, nacque a inizio Novecento una biografia del tutto particolare, in cui la vita dell’autrice di Ragione e sentimento e Orgoglio e pregiudizio viene ripercorsa attraverso i luoghi della sua esistenza. Le due Janeites si misero infatti sulle tracce della loro eroina per ricavare ogni singola suggestione, racconto, emozione e confidenza possibile, in parte attingendo dal ricco patrimonio epistolare lasciato in vita dalla Austen, in parte muovendosi dentro le pagine del Memoir – la prima biografia ufficiale scritta dal nipote James Edward Austen-Leigh – ma soprattutto toccando con mano e visitando in prima persona le sale da ballo, le molte case che la accolsero, le canoniche, le distese di prati in cui era solita passeggiare, le botteghe che frequentava e i saloni in cui avvennero gli episodi cruciali della sua vita".
In questi ultimi anni si è assistito ad una vera è propria Austen mania. Il viso della scrittrice inglese e le frasi tratte dai suoi romanzi sono stati stampati su tazze, magliette, borse, poster, locandine e chi più ne più ne metta. A far scoppiare letteralmente questa febbre per Jane hanno contribuito le numerose trasposizioni cinematografiche e televisive dei suoi romanzi, letteralmente saccheggiati dai due organi mediatici. Sono apparsi anche numerosi romanzi che spesso s’ispirano, continuano o aggiungono, ma il più delle volte storpiano e stravolgono i contenuti dei celebri romanzi austeniani. Si cerca in tutti i modi scoprire di più sulla vita di quest’autrice vissuta duecento anni fa, ma le informazioni in nostro possesso sono abbastanza scarse; ben vengano quindi, soprattutto per chi è più curioso, le biografie che ci permettono di approfondire e conoscere qualcosa in più sul carattere e sulla vita della scrittrice inglese. Jane Austen: i luoghi e gli amici è una sorta di biografia “itinerante” che racconta il viaggio compiuto da due ammiratrici nei luoghi in cui è vissuta la Austen. All’inizio del novecento le sorelle Hill, Costance ed Ellen, decidono di affittare un calesse e partire alla ricerca dei luoghi e delle persone che hanno avuto qualche legame con Jane Austen. Tappe fondamentali di questo viaggio sono Steventon, luogo in cui la Austen nacque e di cui rimane solo la pompa dell’acqua in mezzo ad un prato e gli olmi che si trovavano vicino alla canonica; poi ci si avventura alla volta di Bath ad assistere alla stagione dei balli e dei ricevimenti, così ben descritti in Northanger Abbey e Persuasione; poi si va a Chawton, nel cottage dove la scrittrice visse i suoi ultimi anni; tappa a Southampton e poi si giunge anche a Lyme, luogo di un viaggio che la scrittrice inglese compì con i genitori e la sorella Cassandra; in più si toccano altre località minori che hanno visto il passaggio o un soggiorno della scrittrice inglese per andare ad un ballo o a far visita ad un’amica. Il viaggio delle sorelle Hill termina a Winchester, dove Jane visse le ultime settimane della sua vita e dov’è sepolta.
Le sorelle Hill compiono il viaggio che tutte le ammiratrici della Austen vorrebbero fare. Sono due di noi, in cui ritroviamo la stessa passione per la zia Jane e la stessa curiosità di scoprire i luoghi che abbiamo amato nei suoi romanzi e possono, in qualche modo, averne influenzato la stesura. Grazie al cospicuo materiale a loro disposizione, tra i quali le lettere che Jane scrisse alla sorella Cassandra, la biografia della Austen (A Memoir of Jane Austen) scritta da suo nipote James Edward, le testimonianze dirette di persone e famigliari che ebbero il privilegio di conoscere l’autrice, e i loro inediti aneddoti raccontati alle due viaggiatrici, si deve la buona riuscita di questo libro. Leggendo il libro si sogna ad occhi aperti e sembra di essere lì con Jane Austen: ci pare di sentire la musica nella sala da ballo, assistere ad uno spettacolo teatrale, sentire il chiacchiericcio nella Pump Room a Bath, ammirare il mare sul Cobb di Lyme, passeggiare con Jane nel giardino del cottage a Chawton o fra le strade di Bath. Le autrici prendono per mano il lettore e lo conducono in questo viaggio sentimentale, che è un vero e proprio pellegrinaggio, per vedere, conoscere e rivivere i luoghi cui l’autrice ha vissuto e le strade che ha calpestato; vedere gli edifici da lei abitati, cos’è rimasto immutato e cos’è cambiato; entrare nel salotto del cottage per vedere il famoso scrittoio, regalatole da suo padre, su cui pare di vedere Jane china a scrivere i suoi romanzi immortali; infine, conoscere gli amici, i conoscenti e famigliari che hanno avuto il privilegio di conoscerla di persona.
Jane Austen: i luoghi e gli amici è un’opera di ricostruzione lodevole, che ci permette di conoscere e approfondire tutto ciò che è venuto a contato con la Austen, i luoghi che lei ha amato e che sono confluiti nella realizzazione dei suoi romanzi; un saggio dallo stile scorrevolissimo, scritto con raffinatezza e maestria, dal tono confidenziale e informale, in cui si fondono i sentimenti, le emozioni, le informazioni e le illustrazioni raccolte durante un viaggio pieno d’imprevisti, peripezie e testimonianze. Uno splendido volume, realizzato da una semplice lettrice e ammiratrice, che ci permette di vivere e assaporare un’epoca ormai lontana di due secoli e arricchire la conoscenza della scrittrice inglese con dettagli sulla sua vita spesso poco conosciuti; quella che ne viene fuori è il ritratto di una ragazza anzi una donna simpatica, allegra, intelligente, spiritosa, amante della campagna, acuta osservatrice delle persone e della realtà che la circonda.
Le pagine del libro corrono veloci mentre il lettore segue le sorelle Hill nella peregrinazione in quel mondo, che coniuga elementi geografici, letterari ed emozionali, che Costance Hill chiamò Austeland. Una volta chiuso il libro, il primo impulso irrefrenabile che si prova è quello di acquistare un biglietto aereo e compiere lo stesso itinerario delle sorelle Hill. Chissà forse un giorno…
I personaggi presentatici da Miss Austen non sono solo sue creazioni, sono suoi amici, e da tempo sono divenuti amici di tutti i suoi lettori, tanto che noi parliamo di loro e della loro autrice come se tutti fossero allo stesso modo vissuti a questo mondo.
Ho scoperto questo libro leggendo The Real Jane Austen: A Life in Small Things, e ne ho recuperato uno scalcinato ebook su Open Library. La Byrne citava la Hill, appunto, ma le deve più di quanto sembri: intere citazioni delle lettere sono esattamente le stesse che ci sono qui, tagliate negli stessi punti, e usate per le stesse riflessioni.
La Hill e sua sorella partirono nel 1901 alla scoperta dei luoghi austeniani, come quasi ogni Janeite vorrebbe fare (o ha fatto): Constance ne scrisse un resoconto, con dettagliate descrizioni dei posti in cui Jane Austen visse, o quelli che frequentò perché legati ad amici e parenti; Ellen disegnò degli schizzi. Ne esce una biografia niente male, che segue un percorso geografico e anche cronologico, partendo da Steventon, proseguendo con Bath e Southampton e poi arrivando a Chawton, senza dimenticare Londra e la casa di Edward Knight a Godmersham, ma anche descrivendo i luoghi di vacanza o di semplice passaggio.
Non qualcosa di indispensabile, ma un grazioso ed entusiasta reportage di una Janeite quasi ante-litteram (stando a Wikipedia il termine fu coniato nel 1894), che non ha nulla da invidiare a molte biografie, anzi per molti versi è più credibile e certamente più rispettoso di certe baggianate.
Il viaggio che ogni Janeite dovrebbe fare almeno una volta nella vita... Mi è piaciuta tantissimo la frase di Ben Jonson che conclude questo entusiasmante itinerario austeniano attraverso i luoghi e le persone che hanno visto nascere il suo genio e goduto della sua presenza: "Solo nelle piccole proporzioni c'è la bellezza, e in misure ristrette la vita è perfetta..." Frase che rappresenta perfettamente la grande autrice inglese e l'essenza dei suoi romanzi.
Pubblicata nel 1901, Jane Austen: Her homes & her friends si presenta come una biografia atipica in forma di diario di viaggio. Quello che mi ha incuriosita circa il volume è che Constance Hill si presenta, e si conferma, una comune Janeite che, spinta dall'amore per l'autrice inglese, intraprende un viaggio con la sorella e illustratrice Ellen G. Hill, alla scoperta dei luoghi cari a Jane Austen e che in qualche modo furono anche oggetti nei suoi romanzi. Quello che però mi aspettavo non ha trovato conferma nelle pagine di questo breve romanzo: mi sarei aspettata qualcosa di nuovo e più coinvolgimento, invece purtroppo ho trovato il romanzo debole e soprattutto completamente dipendente dalla lettere della stessa Jane Austen. E' un volume che poco arricchisce, il fatto che molto venga spiegato e raccontato dalle parole della scrittrice inglese fa in modo che la Hill debba aggiungere poco del suo: vero che, soprattutto all'inizio, ci vengono resi noti i particolari del viaggio delle due sorelle, quali strade intraprendono e quale sia il percorso seguito, vero anche che seguono passo a passo gli spostamenti della vita della Austen e ne spiegano i motivi, vengono anche collegati i romanzi alla vita dell'autrice e ad ogni luogo ma tutto quello che ho trovato in questo volume non è impossibile reperirlo altrove. La Hill non parte di certo impreparata, con manoscritti, biografie e lettere alla mano, e di conseguenza ritengo che ci abbia messo davvero poco del suo: c'è qua e là qualche piccolo aneddoto o qualche incontro con persone legate alla Austen ma tutto ciò è davvero una minima parte non mi è bastato per apprezzare a dovere il volume. Tra l'altro nemmeno lo stile della Hill mi ha particolarmente coinvolta: si perde in dettagli davvero minuziosi nel descrivere stanze e dimore, è frammentario, passa da un argomento ad un altro in maniera confusionaria ed è pieno zeppo di lettere o citazioni che forse alcuni lettori apprezzeranno più di me. Con questo non voglio condannare totalmente questo volume perchè non è così disprezzabile, è solo che da amante di Jane Austen mi sarei aspettata di più; forse avrei preferito leggere una biografia più concreta e meno stucchevole ma certo le premesse me lo dovevano far capire. Sono sicura che la maggior parte dei lettori che amano Jane Austen apprezzeranno questa biografia, arricchita tra l'altro anche da qualche illustrazione carina, ma da qui a dire che sia un romanzo imperdibile ce ne vuole; un grande pregio però al volume va riconosciuto, la voglia di mollare tutto e partire alla volta di un viaggio che tutte le Janeites vorrebbero fare.
Questo saggio arriva in Italia solo nel 2013 (111 anni dopo la pubblicazione in Gran Bretagna) grazie a Jo March, la casa editrice che tanto sta donando alle appassionate di letteratura di questa epoca (suo anche il gioiello 'Vecchi amici e nuovi amori' di Sybil G. Brinton). Un libro che mi è piaciuto moltissimo, che mi ha regalato lacrime e sorrisi, immagini ed emozioni e che mi ha arricchito mostrandomi una Jane Austen più completa e più vicina. Una perla che dovrebbe essere nella biblioteca di ogni janeite.
Non nascondo di aver pianto al termine della lettura. Per la morte di Jane, che nel corso del libro avevo imparato ad amare come un’amica, e per tutto quello che è andato perduto con la sua scomparsa (non parlo delle lettere bruciate da Cassandra, ma di quello che avrebbe potuto scrivere se fosse vissuta più a lungo e di tutto il dolore che ha invaso la sua famiglia). Ed ho pianto per questo mondo perduto che Constance Hill inseguiva, senza sapere quanto ancora fosse tangibile alla sua epoca; mi verrebbe da chiedere: se oggi scrivessero lo stesso identico libro cosa si incontrerebbe? La memoria, nonostante i musei e la sicura messa in salvaguardia di alcuni mobili o suppellettili, sta scemando ed esiste sempre più solo la Jane Austen scrittrice e non più la Jane Austen zia, sorella, amica, cognata… E quanto mi ha emozionato la descrizione di quello spartito da lei firmato, magari di corsa, solo per asserirne la proprietà. Un gesto quotidiano, a cui lei neppure avrà badato, e che è arrivato a noi…
Cosa posso dire se non grazie Constance Hill? E grazie Jo March? E grazie anche alla Jane Austen Society of Italy che ha fatto una traduzione magistrale con note sempre interessantissime? Libro meraviglioso. #mozzafiato
I enjoyed this book especially because Constance and Ellen Hill traveled to these places only about 100 years after Jane passed. Constance describes each place and Ellen illustrates it. I also learned a little about Mary Russel Mitford and feel encouraged to learn more.
Le sorelle Hill, a cent'anni dalla scomparsa di Jane Austen, ripercorrono la sua vita in questo libro che ha la natura ibrida di viaggio sentimentale. Potremmo definirlo una biografia dei luoghi in cui è stata e ha vissuto la scrittrice inglese, da Steventon a Bath, passando per Lyme, Southampton fino all'amatissima Chawton (dove ha revisionato e scritto con dedizione) e all'ultima tappa, Winchester. Il testo presenta aneddoti e citazioni, che attingono principalmente da memoir, lettere e testimonianze di prima mano o familiari, in primis quel "Ricordo di Jane Austen" a opera dell'adorato nipote James Edward Austen-Leigh. Inoltre è arricchito dai disegni realizzati da Ellen Hill durante questo letterario peregrinare. Lo consiglio soprattutto agli amanti e conoscitori dell'autrice di "Orgoglio e pregiudizio", non trattandosi di una biografia di impostazione "classica". Io, come socia Jasit, non potevo esimermi (piccola curiosità: è stato tradotto proprio dai fondatori della Jane Austen Society of Italy). Se vi piacciono le analisi degli scrittori attraverso i posti in cui hanno abitato o soggiornato, suggerisco caldamente anche "Sui passi di Elizabeth Gaskell" di Mara Barbuni, sempre edito Jo March.
This is a delightful book that takes the readers on a trip to the places associated with Jane Austen's life and mentioned in her letters. The book was written at a time when there were still people alive who remembered the Austen family and when the surrounding areas hadn't yet been modernized beyond recognition. There is also a collection of delicate sketches of the locations visited, which adds to the overall charm of the book. All in all, this slim volume - part biography, part travel log - is a gem of a book that more Austen readers should acquaint themselves with.
I like how the author use geography and history to tell me about Jane Austen. Let me explain. The author and her illustrator went to the places Austen lived and visited, then wrote about the author. That was fantastic and the illustrations may the biography more engaging. I could then picture Austen's journey easier.