Glen vede le anime di chi non c’è più. Le vede da quando gli hanno sparato ed è stato a un paso dalla morte. Glen ha perso tutto, ogni cosa. Anche Kyle. Ah, no, Kyle lo aveva già perso prima. Perché è uno stronzo. Lo è sempre stato. E questa nuova vita gli va stretta, fantasmi compresi. Ma il Natale è alle porte e si sa, le vie che il destino ci fa percorrere a volte sono tortuose, inquietanti e… dai risvolti imprevedibili. Come quel ragazzino che si è appena affacciato sulla vita di Glen.
C.K. Harp è uno pseudonimo. Di una donna? Di un uomo? Non è un segreto, se cercate bene non è affatto difficile capirlo. Eppure non è importante. Perché C.K.Harp è comunque un’identità ben definita, il lato oscuro di una persona che, arrivata sulla soglia della grande distribuzione, ha deciso di mollare tutto e ricominciare dal principio facendo ciò che ama. Senza costrizioni, limitazioni, paletti di sorta. Senza correre il rischio di essere snaturata. Scrivere è una vocazione, trovare il proprio genere d’appartenenza un lusso. E divertirsi ed emozionarsi, poi, la chiave che consente di andare avanti senza scendere a patti con la moda o i cliché. C.K.Harp scrive LGBT, thriller in chiave omosessuale senza distinzioni tra donne e uomini. Perché siamo persone, prima che sessi. Se volete entrare in contatto con C.K.Harp, conoscere le novità, le uscite, gli approfondimenti e i suoi traguardi, non dovete fare altro che continuare a seguire i suoi post!
Breve, ma carinissima storia di Natale. Una novella spruzzata di sovrannaturale, di malinconia e, per fortuna, di seconde possibilità che donano gioia. Avrebbe meritato di essere un libro vero e proprio, con uno sviluppo maggiore, ma anche così è godibile.