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Una Cenerentola a Manhattan
“Un paio di scarpe possono cambiarti la vita” è una frase che non ha mai convinto Riley, e i colpi di fulmine per lei sono sempre stati e rimangono un fenomeno atmosferico. Orfana da quando aveva dieci anni, a ventisette ha tutt’altro a cui pensare: una matrigna succhia-soldi che le inventa tutte per ostacolarla; due sorellastre aspiranti web star, sempre impegnate a tiranneggiarla; tre lavori che deve fare per riuscire a vivere nella Grande Mela; e, per non farsi mancare nulla, il romanzo a cui sta lavorando da due anni e che sogna di poter pubblicare. Ma a New York le occasioni sono dietro l’angolo e un galà in maschera a Central Park potrebbe rappresentare il trampolino perfetto per realizzare il suo sogno. Quello che Riley non ha considerato è che a una festa del genere si possono fare anche incontri inaspettati… E proprio per colpa di uno speciale paio di scarpe si ritrova, proprio lei, da un giorno all’altro, a diventare la protagonista della favola più romantica di sempre nella città dove tutto può succedere.
416 pages, Hardcover
Published January 1, 2018
517 people are currently reading
6590 people want to read
About the author
Felicia Kingsley
25 books3,497 followersÈ nata nel 1987, vive in provincia di Modena e lavora come architetto. Coltiva la passione della scrittura dall’età di dodici anni, va dove la fantasia la porta e non è raro che si perda nei suoi pensieri e nelle sue storie mentre qualcuno le sta parlando. Il suo romanzo, inizialmente autopubblicato, ha riscosso grande successo sul web. Per saperne di più, la sua pagina Facebook è www.facebook.com/feliciakingsleyofficial
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Community Reviews
Displaying 1 - 30 of 1,194 reviews
January 13, 2023
3.75/5
Lo so, lo so, 3.75 stelline? Ma tutto ok?
Avevo bisogno di segnalare il fatto che il libro mi è piaciuto ma un pochino meno di "Ti aspetto a Central Park", okay?
Chiarito ciò, passiamo alle mie impressioni.
Se Cenerentola fosse nata negli anno '90 a New York si chiamerebbe Riley. Una matrigna, due sorellastre odiose e una vita fatta di fatica (molta) e soddisfazioni (poche, anzi pochissime), questo è tutto ciò che rimane a Riley dopo la morte dei due genitori.
Anche la bella casa storica in cui abitava è stata venduta e, dopo aver ceduto alla matrigna la proprietà della rivista "Stilosophy" ereditata dalla madre, a Riley non resta che un lavoro da stagista sfruttata e sottopagata nella rivista stessa. Questo almeno fino al GMG, l'appuntamento più importante del giornalismo americano, durante la quale la vita della protagonista cambierà irrimediabilmente.
Cenerentola a Manhattan è un romanzo fresco e coinvolgente (non sto scherzando, ho litigato con mia madre perché continuava a urlarmi: "Vale, è pronta la cena!", ma io non riuscivo a staccarmi dal libro) che parte dalla nota -notissima- fiaba d'infanzia prendendo però una svolta decisamente inaspettata.
Ho pure pianto. Ci tengo a dirlo.
In generale è stata una lettura molto piacevole e non vedo di leggere altri libri di Felicia Kingsley, in questo periodo un po' di spensieratezza mi fa davvero comodo.
Lo so, lo so, 3.75 stelline? Ma tutto ok?
Avevo bisogno di segnalare il fatto che il libro mi è piaciuto ma un pochino meno di "Ti aspetto a Central Park", okay?
Chiarito ciò, passiamo alle mie impressioni.
Se Cenerentola fosse nata negli anno '90 a New York si chiamerebbe Riley. Una matrigna, due sorellastre odiose e una vita fatta di fatica (molta) e soddisfazioni (poche, anzi pochissime), questo è tutto ciò che rimane a Riley dopo la morte dei due genitori.
Anche la bella casa storica in cui abitava è stata venduta e, dopo aver ceduto alla matrigna la proprietà della rivista "Stilosophy" ereditata dalla madre, a Riley non resta che un lavoro da stagista sfruttata e sottopagata nella rivista stessa. Questo almeno fino al GMG, l'appuntamento più importante del giornalismo americano, durante la quale la vita della protagonista cambierà irrimediabilmente.
Cenerentola a Manhattan è un romanzo fresco e coinvolgente (non sto scherzando, ho litigato con mia madre perché continuava a urlarmi: "Vale, è pronta la cena!", ma io non riuscivo a staccarmi dal libro) che parte dalla nota -notissima- fiaba d'infanzia prendendo però una svolta decisamente inaspettata.
Ho pure pianto. Ci tengo a dirlo.
In generale è stata una lettura molto piacevole e non vedo di leggere altri libri di Felicia Kingsley, in questo periodo un po' di spensieratezza mi fa davvero comodo.
March 23, 2023
Una cenerentola a Manhattan non è, per fortuna, il primo libro della Kingsley che leggo, e reduce da esperienze molto positive con altre sue tre opere non ho potuto che rimane delusa.
Non ho ben capito se questa rivisitazione in chiave moderna avesse dovuto avere anche lo scopo di criticare la società e soprattutto la visione della donna al suo interno, ma se questo è il caso mi è sembrato molto fallimentare.
In quella in cui molte persone hanno vista una bella storia con dei bei personaggi io non sono riuscita vedere altro che una misoginia dilagante.
Il protagonista maschile tanto acclamato come principe dolce, rispettoso e insert infiniti aggettivi positivi non fa che oggettificare e sessualizzare le donne per buona parte del libro.
La protagonista stessa crede che le donne si debbano dare una svegliata e iniziare ad allontare da sé gli stereotipi negativi a loro associati e come decide di fare la sua parte? Iniziando a scrivere per una rivista maschile dove insultando e inserendo le donne in categorie dispregiative questi luoghi comuni non fa che fomentarli, sentendosi invicibile dato il grande supporto da parte della popolazione maschile. (e chi lo avrebbe mai detto !! ) Sono rimasta soprattutto confusa dal fatto che lei abbia iniziato a scrivere sotto pseudonimo perchè era contro agli articoli di donne che secondo lei non facevano che porre la donna in relazione all'uomo quando lei fa la stessa. identica. cosa. con insulti in aggiunta.
Riley arriva anche spesso ad essere elevata su un gradino più alto poichè "diversa e non insulsa come la maggior parte delle donne" per poi concludere con lei che usa i tacchi e si lascia crescere i capelli? Un uomo avrebbe dovuto aiutarla sulla sua misoginia interiorizzata?
Oltre a ciò ovviamente non ci si poteva far mancare il personaggio secondario gay che guarda caso utilizza slur misogini per se stesso e chiamandosi al femminile solo quando deve dare un'accezione negativa alle parole.
Se tutto ciò dovesse però essere una critica che io non sono riuscita a cogliore allora riuscirei forse a vedere la storia in una chiave differente. Quello che però mi ha dato immensamente fastidio è la lesbofobia con annessa feticizzazione che il beneamino Jesse ha rivelato. Ancora adesso a distanza di tempo continuo a chiedermi come possa non aver turbato chi ha letto il libro la scenetta da "baby non sei lesbica non hai solo trovato il cazzo giusto i can fix you", soprattutto perchè poi nel corso del libro viene trattata come una cosa normale. E non si tratta nemmeno del volere il politically correct, quelle parti sono agghiaccianti e basta.
Gli unici personaggi che posso dire di aver apprezzato davvero sono Karl e Deva.
Non ho ben capito se questa rivisitazione in chiave moderna avesse dovuto avere anche lo scopo di criticare la società e soprattutto la visione della donna al suo interno, ma se questo è il caso mi è sembrato molto fallimentare.
In quella in cui molte persone hanno vista una bella storia con dei bei personaggi io non sono riuscita vedere altro che una misoginia dilagante.
Il protagonista maschile tanto acclamato come principe dolce, rispettoso e insert infiniti aggettivi positivi non fa che oggettificare e sessualizzare le donne per buona parte del libro.
La protagonista stessa crede che le donne si debbano dare una svegliata e iniziare ad allontare da sé gli stereotipi negativi a loro associati e come decide di fare la sua parte? Iniziando a scrivere per una rivista maschile dove insultando e inserendo le donne in categorie dispregiative questi luoghi comuni non fa che fomentarli, sentendosi invicibile dato il grande supporto da parte della popolazione maschile. (e chi lo avrebbe mai detto !! ) Sono rimasta soprattutto confusa dal fatto che lei abbia iniziato a scrivere sotto pseudonimo perchè era contro agli articoli di donne che secondo lei non facevano che porre la donna in relazione all'uomo quando lei fa la stessa. identica. cosa. con insulti in aggiunta.
Riley arriva anche spesso ad essere elevata su un gradino più alto poichè "diversa e non insulsa come la maggior parte delle donne" per poi concludere con lei che usa i tacchi e si lascia crescere i capelli? Un uomo avrebbe dovuto aiutarla sulla sua misoginia interiorizzata?
Oltre a ciò ovviamente non ci si poteva far mancare il personaggio secondario gay che guarda caso utilizza slur misogini per se stesso e chiamandosi al femminile solo quando deve dare un'accezione negativa alle parole.
Se tutto ciò dovesse però essere una critica che io non sono riuscita a cogliore allora riuscirei forse a vedere la storia in una chiave differente. Quello che però mi ha dato immensamente fastidio è la lesbofobia con annessa feticizzazione che il beneamino Jesse ha rivelato. Ancora adesso a distanza di tempo continuo a chiedermi come possa non aver turbato chi ha letto il libro la scenetta da "baby non sei lesbica non hai solo trovato il cazzo giusto i can fix you", soprattutto perchè poi nel corso del libro viene trattata come una cosa normale. E non si tratta nemmeno del volere il politically correct, quelle parti sono agghiaccianti e basta.
Gli unici personaggi che posso dire di aver apprezzato davvero sono Karl e Deva.
June 3, 2024
Cercavo un po' di leggerezza e ho trovato un po' di misoginia e quel tocco di omotransfobia che non guasta mai, manco fosse una commediola serie zeta degli anni 90. Vi prego, basta con queste protagoniste che "sono diverse". Lo so che è un retelling di Cenerentola, ma la protagonista della fiaba non era una stronzetta giudicona. E basta con questi personaggi femminili che "sono scialbine, ma in realtà sono figone".
Poi il protagonista maschile- un Chad fatto e finito. Sto comunque provando un altro libro dell'autrice sperando in meglio.
Poi il protagonista maschile- un Chad fatto e finito. Sto comunque provando un altro libro dell'autrice sperando in meglio.
January 13, 2023
BOCCIATO.
La trama aveva molto potenziale ma i riferimenti stereotipati ed errati nei confronti della comunità LGBT+ sono stati troppo offensivi.
I termini "lesbica" e "gay" vengono usati a sproposito e sembrano insultare le persone omosessuali.
La rappresentazione del club LGBT è la tipica visione di un uomo etero.
E molte altre cose che io ho trovato veramente offensive nei confronti della community con commenti squallidi.
È un libro che raggiunge le nuove generazioni ed ho molta paura che possa sviare coloro che stanno iniziando a conoscere meglio la propria sessualità.
Cosa ho imparato da questa storia?
1) Il sogno di ogni uomo etero è quello di far provare piacere ad una donna omosessuale per farle sapere cosa "si perde" e trasformarla miracolosamente un etero grazie alla magia del suo p*ne.
2) Se sei donna e vuoi aver successo, devi fingerti uomo e criticare le tue coetanee per essere accettata nella cerchia di "uomini di successo".
Ho trovato i capitoli 12, 13 e 14 davvero terrificanti.
Misoginia e omofobia a tutto andare.
La trama aveva molto potenziale ma i riferimenti stereotipati ed errati nei confronti della comunità LGBT+ sono stati troppo offensivi.
I termini "lesbica" e "gay" vengono usati a sproposito e sembrano insultare le persone omosessuali.
La rappresentazione del club LGBT è la tipica visione di un uomo etero.
E molte altre cose che io ho trovato veramente offensive nei confronti della community con commenti squallidi.
È un libro che raggiunge le nuove generazioni ed ho molta paura che possa sviare coloro che stanno iniziando a conoscere meglio la propria sessualità.
Cosa ho imparato da questa storia?
1) Il sogno di ogni uomo etero è quello di far provare piacere ad una donna omosessuale per farle sapere cosa "si perde" e trasformarla miracolosamente un etero grazie alla magia del suo p*ne.
2) Se sei donna e vuoi aver successo, devi fingerti uomo e criticare le tue coetanee per essere accettata nella cerchia di "uomini di successo".
Ho trovato i capitoli 12, 13 e 14 davvero terrificanti.
Misoginia e omofobia a tutto andare.
August 24, 2022
Fiabesco, romantico e piacevole.
Anche questa volta Felicia non mi ha delusa, ho apprezzato questa storia e soprattutto entrambi i personaggi hanno qualcosa di accattivante che invoglia ad andare sempre avanti. Il protagonista maschile Jesse mi ha rubato il cuore, ma ormai non mi sorprendo più quando si tratta di un protagonista di Felicia.
È passionale, con scene spicy che tengono viva la storia e che sono anche ben scritte.
Le uniche cose che non ho sopportato in questo romanzo (ma come me penso un po’ tutti) sono la matrigna e le sorellastre di Riley. Acide all’ennesima potenza.
Ma tralasciando ciò, rimane comunque un romanzo perfetto per sentire le farfalle nello stomaco e per sognare ad occhi aperti.
Anche questa volta Felicia non mi ha delusa, ho apprezzato questa storia e soprattutto entrambi i personaggi hanno qualcosa di accattivante che invoglia ad andare sempre avanti. Il protagonista maschile Jesse mi ha rubato il cuore, ma ormai non mi sorprendo più quando si tratta di un protagonista di Felicia.
È passionale, con scene spicy che tengono viva la storia e che sono anche ben scritte.
Le uniche cose che non ho sopportato in questo romanzo (ma come me penso un po’ tutti) sono la matrigna e le sorellastre di Riley. Acide all’ennesima potenza.
Ma tralasciando ciò, rimane comunque un romanzo perfetto per sentire le farfalle nello stomaco e per sognare ad occhi aperti.
April 15, 2023
2.75 ⭐️
Parto dicendo che questo è il primo libro della Kingsley che leggo e probabilmente anche uno degli ultimi. Ho comprato questo romanzo attratta dalle ottime recensioni e della storia che mi ispirava abbastanza, ma devo dire che sono rimasta profondamente delusa. Non leggo quasi mai libri di questo genere, sono una più da fantasy e distopici, ma per una volta nella vita volevo provare qualcosa di diverso. Così ho iniziato a leggere il libro e sono rimasta sufficientemente soddisfatta dalla prima parte, l'ho trovata addirittura piacevole, ma andando avanti per me il romanzo è diventato una vera tortura. La scrittura e i personaggi sono piatti, non trasmettono alcuna emozione e, benchè l'abbia letto molto recentemente, della storia mi è rimasto ben poco.
2023
probabilmente se lo rileggessi ora, lo apprezzerei di più, ma non lo farò
Parto dicendo che questo è il primo libro della Kingsley che leggo e probabilmente anche uno degli ultimi. Ho comprato questo romanzo attratta dalle ottime recensioni e della storia che mi ispirava abbastanza, ma devo dire che sono rimasta profondamente delusa. Non leggo quasi mai libri di questo genere, sono una più da fantasy e distopici, ma per una volta nella vita volevo provare qualcosa di diverso. Così ho iniziato a leggere il libro e sono rimasta sufficientemente soddisfatta dalla prima parte, l'ho trovata addirittura piacevole, ma andando avanti per me il romanzo è diventato una vera tortura. La scrittura e i personaggi sono piatti, non trasmettono alcuna emozione e, benchè l'abbia letto molto recentemente, della storia mi è rimasto ben poco.
2023
probabilmente se lo rileggessi ora, lo apprezzerei di più, ma non lo farò
February 13, 2023
This is so bad I want to give it a zero
December 19, 2022
LunaLovebooks, una Goodreader, in un commento a uno degli update della mia lettura aveva scritto: "È davvero uno dei più belli e creativi della Kingsley, questo libro sicuramente ti piacerà perché è un retelling non scontato". Cara Luna, avevi ragione! Questo libro è stato una bellissima sorpresa: la storia mi ha totalmente coinvolta e i personaggi sono ben caratterizzati e mi sono piaciuti tantissimo. Sono riuscita a immedesimarmi, ho riso e pianto con loro. Leggendo, mi sembrava davvero di essere lì!
Con questo libro, la Kingsley ha fatto sicuramente centro e mi ha risollevato da una precedente piccola delusione di lettura 💕
Con questo libro, la Kingsley ha fatto sicuramente centro e mi ha risollevato da una precedente piccola delusione di lettura 💕
November 12, 2018
RECENSIONE QUI: https://thereadingslove.blogspot.com/...
Riley, rimasta orfana di entrambi i genitori, è costretta a trascorrere l'adolescenza con la sua matrigna Mathilda e le sue due figlie. All'età di diciotto anni convince la matrigna a mandarla alla Columbia, l'università conosciuta per il suo grande prestigio, dove Riley vuole inseguire il suo più grande sogno: studiare giornalismo e prendere in mano le redini della rivista lasciatole dalla mamma. Ma, come quasi tutta la sua vita, nulla va come dovrebbe e, dopo la laurea, si ritrova sì a lavorare alla rivista, ma come “inserviente” di Mathilda, che non fa altro che rinfacciarle i suoi numerosi sforzi economici per farla studiare. Riley, nonostante tutto, va avanti e, spinta dalla coppia di anziani ex vicini di casa, nonché suoi cari amici, riesce a finire un romanzo a cui sta lavorando da moltissimo tempo. Ora il problema è solo uno: come fare per farlo finire tra le mani del direttore di una delle più importanti case editrici di New York? Un ballo in maschera ed un favoloso abito in tulle, accompagnato da un paio di super Manolo, potrebbero ribaltare le sorti della sua vita. "Una Cenerentola a Manhattan" è il terzo libro scritto da Felicia Kingsley che leggo e di cui mi innamoro. Romantico, passionale ed ironico, si piazza per direttissima sul podio dei miei libri preferiti. Leggendo il titolo con il chiaro riferimento alla storia di Cenerentola, pensavo che non mi sarebbe piaciuto, ma lei come sempre mi ha sorpresa alla grande, facendomi innamorare della schiva e fredda (per ovvie ragioni) Riley e di tutto quello che riguarda il suo mondo. Pagina dopo pagina il romanzo mi ha presa sempre di più, senza essere mai scontato, ma scorrevole al punto giusto. Ho odiato con tutto il cuore Mathilda e quelle inette delle sue figlie ed ho ammirato la maturità della protagonista, costretta sin da bambina a cavarsela da sola e a crescere in fretta…
CONTINUA SUL NOSTRO BLOG. VENITE A TROVARCI
https://thereadingslove.blogspot.com/
Riley, rimasta orfana di entrambi i genitori, è costretta a trascorrere l'adolescenza con la sua matrigna Mathilda e le sue due figlie. All'età di diciotto anni convince la matrigna a mandarla alla Columbia, l'università conosciuta per il suo grande prestigio, dove Riley vuole inseguire il suo più grande sogno: studiare giornalismo e prendere in mano le redini della rivista lasciatole dalla mamma. Ma, come quasi tutta la sua vita, nulla va come dovrebbe e, dopo la laurea, si ritrova sì a lavorare alla rivista, ma come “inserviente” di Mathilda, che non fa altro che rinfacciarle i suoi numerosi sforzi economici per farla studiare. Riley, nonostante tutto, va avanti e, spinta dalla coppia di anziani ex vicini di casa, nonché suoi cari amici, riesce a finire un romanzo a cui sta lavorando da moltissimo tempo. Ora il problema è solo uno: come fare per farlo finire tra le mani del direttore di una delle più importanti case editrici di New York? Un ballo in maschera ed un favoloso abito in tulle, accompagnato da un paio di super Manolo, potrebbero ribaltare le sorti della sua vita. "Una Cenerentola a Manhattan" è il terzo libro scritto da Felicia Kingsley che leggo e di cui mi innamoro. Romantico, passionale ed ironico, si piazza per direttissima sul podio dei miei libri preferiti. Leggendo il titolo con il chiaro riferimento alla storia di Cenerentola, pensavo che non mi sarebbe piaciuto, ma lei come sempre mi ha sorpresa alla grande, facendomi innamorare della schiva e fredda (per ovvie ragioni) Riley e di tutto quello che riguarda il suo mondo. Pagina dopo pagina il romanzo mi ha presa sempre di più, senza essere mai scontato, ma scorrevole al punto giusto. Ho odiato con tutto il cuore Mathilda e quelle inette delle sue figlie ed ho ammirato la maturità della protagonista, costretta sin da bambina a cavarsela da sola e a crescere in fretta…
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https://thereadingslove.blogspot.com/
February 15, 2023
Ho perso il conto di quanti problemi ci siano in questo romanzo.
Inanzitutto si sguazza nella misoginia. Le donne sono interessanti solo se non usano troppo trucco, se non mettono tacchi, se non sono "come le altre".
Riley è il problema numero 1. Capisco che sia un retelling di Cenerentola, ma in Cenerentola le uniche donne disprezzabili sono la matrigna e la sorellastra, mentre Riley sembra odiare qualsiasi essere munito di vagina e sembra sentirsi migliore di tutte.
Tralascerò poi gli enormi problemi di scrittura e i buchi di trama per concentrarmi su quello che mi ha fatto proprio schifo: il tentato stupro.
Trovo disgustoso, nel 2023, leggere in un romanzo scritto da una donna che denunciare non serve a nulla. Riley viene quasi violentata e quando le propongono di denunciare risponde che è inutile denunciare se l'aggressore è ricco e potrebbe vincere. Ma che messaggio è? Ma scherziamo? Allora se uno ricco ti stupra lo accetti e basta? Mandiamo il messaggio che è inutile denunciare?
Metto una stella perché non posso metterne mezza.
Inanzitutto si sguazza nella misoginia. Le donne sono interessanti solo se non usano troppo trucco, se non mettono tacchi, se non sono "come le altre".
Riley è il problema numero 1. Capisco che sia un retelling di Cenerentola, ma in Cenerentola le uniche donne disprezzabili sono la matrigna e la sorellastra, mentre Riley sembra odiare qualsiasi essere munito di vagina e sembra sentirsi migliore di tutte.
Tralascerò poi gli enormi problemi di scrittura e i buchi di trama per concentrarmi su quello che mi ha fatto proprio schifo: il tentato stupro.
Trovo disgustoso, nel 2023, leggere in un romanzo scritto da una donna che denunciare non serve a nulla. Riley viene quasi violentata e quando le propongono di denunciare risponde che è inutile denunciare se l'aggressore è ricco e potrebbe vincere. Ma che messaggio è? Ma scherziamo? Allora se uno ricco ti stupra lo accetti e basta? Mandiamo il messaggio che è inutile denunciare?
Metto una stella perché non posso metterne mezza.
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November 11, 2024
Ci ho pensato molto prima di attribuire questa valutazione, ma stavolta Felicia per me ha fatto uno scivolone pazzesco.
La premessa stessa su cui si basa il libro per me ha un po’ dell’assurdo. Ok che è nato per essere un retelling di Cenerentola, va benissimo, ma com’è possibile che Jesse e Riley non riescano a riconoscersi solo perché indossavano una maschera, che non dovrebbe cambiare i connotati del volto in maniera così drastica? Passi la maschera, ma non si sono riconosciuti almeno dalla voce? Senza contare il fatto che senza nemmeno sapere il nome l’uno dell’altra già si sono giurati amore eterno dopo un singolo incontro. Colpa mia che non mi sono informata in anticipo sul fatto che fosse presente il trope dell’insta-love, che detesto.
Di solito adoro la terza persona e la prediligo, ma in questo caso si è dimostrata in grado di fare più danni che altro. Felicia se la cava decisamente meglio con la prima persona e in questo romanzo la differenza è lampante. Spesso non era molto chiaro il cambiamento di punto di vista, se fosse incentrato su Riley o su Jesse, dato che non viene segnalato nulla.
Ma la cosa per me in assoluto più grave è il coacervo di commenti, battute e luoghi comuni omotransfobici disseminati in tutto il romanzo. Io non so se nella mente di Felicia alcune uscite suonassero comiche, ma a me sono sembrate soltanto tristi e offensive. Alcuni personaggi sono letteralmente dei cliché viventi e questo mi è dispiaciuto moltissimo, oltre a irritarmi.
Per non parlare della misoginia intrinseca di cui, a parer mio, Riley è stracolma. In tutto il libro non viene fatto altro che rimarcare quanto lei sia diversa dalle altre donne, migliore, più intelligente, per cui indossare un paio di tacchi e avere cura del proprio abbigliamento e aspetto esteriore è una perdita di tempo e un’inutile frivolezza (disse colei che ha lavorato per un periodo come stagista a Parigi per Vogue, boh), tanto che sembra che gli altri personaggi femminili siano stati ridimensionati e quasi ridicolizzati per incensare lei. Mathilda è un’arpia tale da risultare grottesca, esattamente come le figlie. So benissimo che assolvono i ruoli della matrigna e delle sorellastre della fiaba originale, ma ciò che funziona alla perfezione in una favola in un libro come questo risulta solo eccessivo. Jesse non lo commento neppure, viene presentato in un certo modo e il capitolo successivo diventa improvvisamente il principe azzurro ideale, un cavaliere e l’idolo di tutte le donne. Di nuovo: boh.
Sono molto spiacente di essere rimasta così delusa da questa lettura, anche perché Felicia mi aveva davvero sorpresa in positivo con altri suoi romanzi, uno su tutti “Non è un paese per single” (in cui, oltretutto, ha dimostrato di essere perfettamente in grado di scrivere un retelling valido). Un grande dispiacere, mi lascerà sempre con l’amaro in bocca.
La premessa stessa su cui si basa il libro per me ha un po’ dell’assurdo. Ok che è nato per essere un retelling di Cenerentola, va benissimo, ma com’è possibile che Jesse e Riley non riescano a riconoscersi solo perché indossavano una maschera, che non dovrebbe cambiare i connotati del volto in maniera così drastica? Passi la maschera, ma non si sono riconosciuti almeno dalla voce? Senza contare il fatto che senza nemmeno sapere il nome l’uno dell’altra già si sono giurati amore eterno dopo un singolo incontro. Colpa mia che non mi sono informata in anticipo sul fatto che fosse presente il trope dell’insta-love, che detesto.
Di solito adoro la terza persona e la prediligo, ma in questo caso si è dimostrata in grado di fare più danni che altro. Felicia se la cava decisamente meglio con la prima persona e in questo romanzo la differenza è lampante. Spesso non era molto chiaro il cambiamento di punto di vista, se fosse incentrato su Riley o su Jesse, dato che non viene segnalato nulla.
Ma la cosa per me in assoluto più grave è il coacervo di commenti, battute e luoghi comuni omotransfobici disseminati in tutto il romanzo. Io non so se nella mente di Felicia alcune uscite suonassero comiche, ma a me sono sembrate soltanto tristi e offensive. Alcuni personaggi sono letteralmente dei cliché viventi e questo mi è dispiaciuto moltissimo, oltre a irritarmi.
Per non parlare della misoginia intrinseca di cui, a parer mio, Riley è stracolma. In tutto il libro non viene fatto altro che rimarcare quanto lei sia diversa dalle altre donne, migliore, più intelligente, per cui indossare un paio di tacchi e avere cura del proprio abbigliamento e aspetto esteriore è una perdita di tempo e un’inutile frivolezza (disse colei che ha lavorato per un periodo come stagista a Parigi per Vogue, boh), tanto che sembra che gli altri personaggi femminili siano stati ridimensionati e quasi ridicolizzati per incensare lei. Mathilda è un’arpia tale da risultare grottesca, esattamente come le figlie. So benissimo che assolvono i ruoli della matrigna e delle sorellastre della fiaba originale, ma ciò che funziona alla perfezione in una favola in un libro come questo risulta solo eccessivo. Jesse non lo commento neppure, viene presentato in un certo modo e il capitolo successivo diventa improvvisamente il principe azzurro ideale, un cavaliere e l’idolo di tutte le donne. Di nuovo: boh.
Sono molto spiacente di essere rimasta così delusa da questa lettura, anche perché Felicia mi aveva davvero sorpresa in positivo con altri suoi romanzi, uno su tutti “Non è un paese per single” (in cui, oltretutto, ha dimostrato di essere perfettamente in grado di scrivere un retelling valido). Un grande dispiacere, mi lascerà sempre con l’amaro in bocca.
July 29, 2023
2.5 stelle
Il protagonista maschile con il suo maschilismo e uscite poco felici mi hanno resa insofferente per quasi tutta la lettura.
Io capisco gli stereotipi e i cliché però perché rendere questi uomini dei completi scemi malati di sesso che considerano le donne come delle stupide?
Il protagonista maschile con il suo maschilismo e uscite poco felici mi hanno resa insofferente per quasi tutta la lettura.
Io capisco gli stereotipi e i cliché però perché rendere questi uomini dei completi scemi malati di sesso che considerano le donne come delle stupide?
November 8, 2018
Buon pomeriggio, readers.
Dovete sapere che io adoro le favole Disney e quando ho adocchiato il nuovo libro di Felicia Kingsley, “Una Cenerentola a Manatthan”, non ho potuto far altro che divorarlo grazie all'anteprima fornitami dalla Newton Compton editori.
Riley vive con la matrigna e le sorellastre a causa della perdita del padre. Impara fin da piccola cosa significa cavarsela da sola, visto che le altre tre componenti della famiglia non sono interessate minimamente al suo benessere. Cresce e la sua unica felicità è poter lavorare al giornale di sua madre, ma la sua matrigna ha ben altre intenzioni per lei. Quando le si presenta l'occasione di poter andare al ballo al quale tutta la famiglia è stata invitata è al settimo cielo, peccato che la matrigna non è dello stesso avviso. Proprio come nella favola, una meravigliosa trasformazione le permetterà di presentarsi al ballo e incontrare il suo principe, anzi il suo pirata, Jesse Crowford. La matrigna però non è stupida e cercherà in tutti i modi di metterle i bastoni tra le ruote.
Riley è una ragazza forte ed è emozionalmente blindata. A causa della mancanza di affetto da parte della sua "famiglia", non è abituata ai sentimenti. Poiché ha dovuto cavarsela da sola, sia per quanto riguarda l'università, sia nel mondo del lavoro, si ritrova a fare quattro lavori contemporaneamente accompagnati dalla scrittura di un libro. Tutto questo per potersela cavare mentre matrigna e sorellastre si godono i soldi di famiglia. Ha sempre obbedito agli ordini della matrigna che aveva il potere di escluderla dalla rivista di sua madre, la sua unica eccezione è per il ballo. Il galà a cui vuole andare le permetterà di far conoscere il suo romanzo all'editore più influente della città. Nonostante il suo aspetto "trasandato", decide di farsi tirare a nuovo per confondersi tra la folla e compiere il suo piano. Mai avrebbe pensato di conoscere un uomo bello, gentile e dolce, che per la prima volta le avrebbe fatto battere il cuore.
Jesse è un donnaiolo incallito, è il capo di una rivista importante e sembra non mancargli niente. Quando però incrocia la "Cenerentola di Manatthan", non riesce a pensare ad altro. Sembra diventata una fissazione e sarà proprio la classica scarpetta persa nella fuga a diventare un monito di ciò che ha perso. Cerca in tutti i modi possibili di ritrovarla senza sapere che potrebbe essere più vicina di quanto pensa.
Ho amato davvero tanto questa favola in chiave moderna. Mi ha fatto ridere con i suoi personaggi fuori dal comune e, anche se immaginavo come sarebbe potuta andare a finire, mai mi sarei aspettata tanti colpi di scena. Questa autrice è già conosciuta per il suo stile fluido e a tratti ironico, che rende la storia ancora più incalzante. Non ci sono punti morti che ci faranno annoiare, ma solo accanire sempre di più. Ci sarebbe moltissimo da dire sui personaggi, anche secondari, che hanno reso la storia particolare e piacevole, ma raccontarli rovinerebbe il gusto di scoprirli e conoscerli come è accaduto a me. Leggeremo i punti di vista dei due personaggi e sarà davvero divertente scoprire quanto possono provare a resistere all'amore evidente. Vi consiglio vivamente di acquistare questo libro perché merita davvero tanto, ma specialmente perché è la conferma che un paio di scarpe può cambiarci la vita. Buona lettura.
Dovete sapere che io adoro le favole Disney e quando ho adocchiato il nuovo libro di Felicia Kingsley, “Una Cenerentola a Manatthan”, non ho potuto far altro che divorarlo grazie all'anteprima fornitami dalla Newton Compton editori.
Riley vive con la matrigna e le sorellastre a causa della perdita del padre. Impara fin da piccola cosa significa cavarsela da sola, visto che le altre tre componenti della famiglia non sono interessate minimamente al suo benessere. Cresce e la sua unica felicità è poter lavorare al giornale di sua madre, ma la sua matrigna ha ben altre intenzioni per lei. Quando le si presenta l'occasione di poter andare al ballo al quale tutta la famiglia è stata invitata è al settimo cielo, peccato che la matrigna non è dello stesso avviso. Proprio come nella favola, una meravigliosa trasformazione le permetterà di presentarsi al ballo e incontrare il suo principe, anzi il suo pirata, Jesse Crowford. La matrigna però non è stupida e cercherà in tutti i modi di metterle i bastoni tra le ruote.
Riley è una ragazza forte ed è emozionalmente blindata. A causa della mancanza di affetto da parte della sua "famiglia", non è abituata ai sentimenti. Poiché ha dovuto cavarsela da sola, sia per quanto riguarda l'università, sia nel mondo del lavoro, si ritrova a fare quattro lavori contemporaneamente accompagnati dalla scrittura di un libro. Tutto questo per potersela cavare mentre matrigna e sorellastre si godono i soldi di famiglia. Ha sempre obbedito agli ordini della matrigna che aveva il potere di escluderla dalla rivista di sua madre, la sua unica eccezione è per il ballo. Il galà a cui vuole andare le permetterà di far conoscere il suo romanzo all'editore più influente della città. Nonostante il suo aspetto "trasandato", decide di farsi tirare a nuovo per confondersi tra la folla e compiere il suo piano. Mai avrebbe pensato di conoscere un uomo bello, gentile e dolce, che per la prima volta le avrebbe fatto battere il cuore.
Jesse è un donnaiolo incallito, è il capo di una rivista importante e sembra non mancargli niente. Quando però incrocia la "Cenerentola di Manatthan", non riesce a pensare ad altro. Sembra diventata una fissazione e sarà proprio la classica scarpetta persa nella fuga a diventare un monito di ciò che ha perso. Cerca in tutti i modi possibili di ritrovarla senza sapere che potrebbe essere più vicina di quanto pensa.
Ho amato davvero tanto questa favola in chiave moderna. Mi ha fatto ridere con i suoi personaggi fuori dal comune e, anche se immaginavo come sarebbe potuta andare a finire, mai mi sarei aspettata tanti colpi di scena. Questa autrice è già conosciuta per il suo stile fluido e a tratti ironico, che rende la storia ancora più incalzante. Non ci sono punti morti che ci faranno annoiare, ma solo accanire sempre di più. Ci sarebbe moltissimo da dire sui personaggi, anche secondari, che hanno reso la storia particolare e piacevole, ma raccontarli rovinerebbe il gusto di scoprirli e conoscerli come è accaduto a me. Leggeremo i punti di vista dei due personaggi e sarà davvero divertente scoprire quanto possono provare a resistere all'amore evidente. Vi consiglio vivamente di acquistare questo libro perché merita davvero tanto, ma specialmente perché è la conferma che un paio di scarpe può cambiarci la vita. Buona lettura.
February 28, 2022
Sarà perché già la favola di Cenerentola non mi è mai piaciuta, sarà che l'ho letto in un periodo in cui mi sento molto critica... Ma questo libro non mi è piaciuto molto.
L'unica cosa positiva è che non mi ha annoiato, come tutti gli altri libri della Kingsley, e sono riuscita a leggerlo in un lampo.
Ma ci sono molte cose che non mi sono particolarmente piaciute. Soprattutto la protagonista, che a tratti mi è sembrata molto immatura. Ha continuato a negare la realtà, tenersi i segreti solo per lei, non fidarsi mai pienamente e a sottomettersi alla matrigna. E non ho mai capito perché fosse stata così tanto ostinata riguardo la rivista. Ok, era della madre, ma nella situazione in cui si trovava avrebbe fatto meglio a lasciarla andare fin da subito per un futuro migliore (invece che lavorare per anni gratuitamente e poi sottopagata). E non mi è piaciuto molto il suo atteggiamento un po' da vittima nei confronti della matrigna. Quel continuo "tanto non posso fare nulla" che non ho accettato. Per non parlare del fatto che si rifiuta di piangere perché crede che i grandi non lo facciano. Immatura.
Ma poi la matrigna... Ha fatto tanti di quei imbrogli legali che bastava guardarla per capirlo, eppure Riley non ci arriva. Non dubita mai di tutte le baggianate che le dice Mathilda. Bah. Inoltre Mathilda non sembra nemmeno intelligente. È solo arrogante, narcisista e stupida. Sì, stupida, perché sottovaluta tutti.
Per non parlare di Jesse. La incontra al gala e si innamora a prima vista. Se permettete, io sarei spaventata da un uomo che, vista una volta, ti sogna ogni notte, tappezza la città con una tua foto per trovarti e tiene la tua scarpa su un piedistallo in camera da letto. Inoltre è così cieco da non riconoscerla. Hanno passato ore insieme, hanno parlato e si sono pure baciati. Ma lui non la riconosce per una semplice mascherina.
A parte il loro incontro iniziale, troppo contro i miei gusti personali, la loro storia è carina (e anche divertente). Quella mi è piaciuta. Peccato per Riley. Quella donna (che per me donna non si può chiamare prima della fine) adora complicarsi la vita. E alla fine è pure Jesse che le va a chiedere scusa dopo che è lei che è stata bastarda. Ceh.
E non ho apprezzato i continui stereotipi di cui il libro è pieno. Primo fra tutti uomo e donna non possono essere amici. Guarda caso, gli unici amici uomini di Riley sono un settantenne e un gay. Ok. Peccato che anche l'unica amica donna di Jesse sia lesbica... Non sono omofoba, ci mancherebbe, ma é un semplice cliché che a lungo andare mi sembra forzato.
Inoltre non mi è piaciuto particolarmente l'approccio al vestiario della nostra protagonista. Ignorando il fatto che viene continuamente ribadito che le canotte e le camicie che indossa provengano dal reparto maschile (come se non si trovassero camicie oversize da donna, ma che nei negozi ci siano solo vestitini). Ma poi perché tutti devono criticarla? È uno stile, basta. I gusti dei propri amici vanno rispettati, non dobbiamo imporre loro i nostri. E superando la questione tacchi, non mi è piaciuta la questione taglio corto. Da sostenitrice dei capelli corti, affermo che una donna può essere femminile con qualsiasi taglio. E invece no, Riley è femminile solo con i capelli fino alla vita (che poi lei prima portava un caschetto, a mio parere super femminile...). Ma poi il fatto che (nonostante lei li abbia sempre portati corti per sua scelta) dopo che spunta Jesse con la sua preferenza per i capelli lunghi, lei decide di farseli crescere. Mi è sembrata forzata. Tantissimo. Sarebbe molto meglio il "ti amo per come sei" non il "ti amo ma ti preferisco in quest'altro modo"
Inoltre trovo molto irrealistico i personaggi delle gemelle, le cosiddette sorellastre. Sono una più stupida dell'altra e pure brutte. L'una descritta come secca e moscia e l'altra come sovrappeso. Ma non importa, loro sono amate da tutta la società. Nessuno nota quanto sono delle nullità, se non gli amici di Riley. Come si fa a spacciare per scrittrice una persona che non sa neanche mettere in fila due parole con un senso? Sarebbe stato più veritiero che Mathilda le avesse mandate da qualche parte lontano da New York per non farle notare. Oppure che fossero intelligenti. Superficiali sì, ma non sceme.
Per non citare alcuni particolari inutili che a me sono sembrati puramente forzati.
Mi è sembrato tutto troppo irreale.
Non riesco a pensare a più di 2⭐
L'unica cosa positiva è che non mi ha annoiato, come tutti gli altri libri della Kingsley, e sono riuscita a leggerlo in un lampo.
Ma ci sono molte cose che non mi sono particolarmente piaciute. Soprattutto la protagonista, che a tratti mi è sembrata molto immatura. Ha continuato a negare la realtà, tenersi i segreti solo per lei, non fidarsi mai pienamente e a sottomettersi alla matrigna. E non ho mai capito perché fosse stata così tanto ostinata riguardo la rivista. Ok, era della madre, ma nella situazione in cui si trovava avrebbe fatto meglio a lasciarla andare fin da subito per un futuro migliore (invece che lavorare per anni gratuitamente e poi sottopagata). E non mi è piaciuto molto il suo atteggiamento un po' da vittima nei confronti della matrigna. Quel continuo "tanto non posso fare nulla" che non ho accettato. Per non parlare del fatto che si rifiuta di piangere perché crede che i grandi non lo facciano. Immatura.
Ma poi la matrigna... Ha fatto tanti di quei imbrogli legali che bastava guardarla per capirlo, eppure Riley non ci arriva. Non dubita mai di tutte le baggianate che le dice Mathilda. Bah. Inoltre Mathilda non sembra nemmeno intelligente. È solo arrogante, narcisista e stupida. Sì, stupida, perché sottovaluta tutti.
Per non parlare di Jesse. La incontra al gala e si innamora a prima vista. Se permettete, io sarei spaventata da un uomo che, vista una volta, ti sogna ogni notte, tappezza la città con una tua foto per trovarti e tiene la tua scarpa su un piedistallo in camera da letto. Inoltre è così cieco da non riconoscerla. Hanno passato ore insieme, hanno parlato e si sono pure baciati. Ma lui non la riconosce per una semplice mascherina.
A parte il loro incontro iniziale, troppo contro i miei gusti personali, la loro storia è carina (e anche divertente). Quella mi è piaciuta. Peccato per Riley. Quella donna (che per me donna non si può chiamare prima della fine) adora complicarsi la vita. E alla fine è pure Jesse che le va a chiedere scusa dopo che è lei che è stata bastarda. Ceh.
E non ho apprezzato i continui stereotipi di cui il libro è pieno. Primo fra tutti uomo e donna non possono essere amici. Guarda caso, gli unici amici uomini di Riley sono un settantenne e un gay. Ok. Peccato che anche l'unica amica donna di Jesse sia lesbica... Non sono omofoba, ci mancherebbe, ma é un semplice cliché che a lungo andare mi sembra forzato.
Inoltre non mi è piaciuto particolarmente l'approccio al vestiario della nostra protagonista. Ignorando il fatto che viene continuamente ribadito che le canotte e le camicie che indossa provengano dal reparto maschile (come se non si trovassero camicie oversize da donna, ma che nei negozi ci siano solo vestitini). Ma poi perché tutti devono criticarla? È uno stile, basta. I gusti dei propri amici vanno rispettati, non dobbiamo imporre loro i nostri. E superando la questione tacchi, non mi è piaciuta la questione taglio corto. Da sostenitrice dei capelli corti, affermo che una donna può essere femminile con qualsiasi taglio. E invece no, Riley è femminile solo con i capelli fino alla vita (che poi lei prima portava un caschetto, a mio parere super femminile...). Ma poi il fatto che (nonostante lei li abbia sempre portati corti per sua scelta) dopo che spunta Jesse con la sua preferenza per i capelli lunghi, lei decide di farseli crescere. Mi è sembrata forzata. Tantissimo. Sarebbe molto meglio il "ti amo per come sei" non il "ti amo ma ti preferisco in quest'altro modo"
Inoltre trovo molto irrealistico i personaggi delle gemelle, le cosiddette sorellastre. Sono una più stupida dell'altra e pure brutte. L'una descritta come secca e moscia e l'altra come sovrappeso. Ma non importa, loro sono amate da tutta la società. Nessuno nota quanto sono delle nullità, se non gli amici di Riley. Come si fa a spacciare per scrittrice una persona che non sa neanche mettere in fila due parole con un senso? Sarebbe stato più veritiero che Mathilda le avesse mandate da qualche parte lontano da New York per non farle notare. Oppure che fossero intelligenti. Superficiali sì, ma non sceme.
Per non citare alcuni particolari inutili che a me sono sembrati puramente forzati.
Mi è sembrato tutto troppo irreale.
Non riesco a pensare a più di 2⭐
February 13, 2023
Ero molto restia nel leggere i romanzi di questa autrice italiana.
Questo perché spesso gli autori italiani mi annoiano a morte.
Con Felicia Kingsley invece mi ricredo al 100%: sono stata invogliata da un suo video su TikTok in cui l'autrice consiglia i suoi romanzi in base all'età del pubblico e ho voluto cominciare da Una Cenerentola a Manhattan perché più vicino alla mia età (lei lo consiglia dai 16 anni in su, io sono quasi vicina ai 30, ma fingerò di essere ancora giovane 🥲).
Siamo a New York, Riley aspira a una carriera da scrittrice, Jessie è il classico bad boy CEO di una rivista digitale per uomini contro corrente.
Concorde all'essere un retelling della fiaba di Cenerentola, i due si scontreranno a un gala a Central Park, dando il via alla ricerca costante della Cenerentola di Manhattan di cui Jessie ne e rimasto folgorato, e Riley tace l'identità.
Che dirvi, non ho mai riso così tanto in vita mia: una rom-com fresca, frizzante, magari un po' troppo piena di stereotipi e romance per i miei gusti, ma una lettura che ho divorato nel giro di un giorno.
Perfetta contro il blocco del lettore, leggerò altro di suo per godermi un pizzico di romanticismo, dramma e tanto sano divertimento.
Questo perché spesso gli autori italiani mi annoiano a morte.
Con Felicia Kingsley invece mi ricredo al 100%: sono stata invogliata da un suo video su TikTok in cui l'autrice consiglia i suoi romanzi in base all'età del pubblico e ho voluto cominciare da Una Cenerentola a Manhattan perché più vicino alla mia età (lei lo consiglia dai 16 anni in su, io sono quasi vicina ai 30, ma fingerò di essere ancora giovane 🥲).
Siamo a New York, Riley aspira a una carriera da scrittrice, Jessie è il classico bad boy CEO di una rivista digitale per uomini contro corrente.
Concorde all'essere un retelling della fiaba di Cenerentola, i due si scontreranno a un gala a Central Park, dando il via alla ricerca costante della Cenerentola di Manhattan di cui Jessie ne e rimasto folgorato, e Riley tace l'identità.
Che dirvi, non ho mai riso così tanto in vita mia: una rom-com fresca, frizzante, magari un po' troppo piena di stereotipi e romance per i miei gusti, ma una lettura che ho divorato nel giro di un giorno.
Perfetta contro il blocco del lettore, leggerò altro di suo per godermi un pizzico di romanticismo, dramma e tanto sano divertimento.
December 26, 2025
Divertente, solare, un retelling fiabesco ma moderno, ha un unico neo: nei capitoli iniziali traspare un pò di immaturità nello stile, si sente che è uno dei primi libri scritti dalla Kingsley, ma per il resto si legge che è una meraviglia. Forse potevano essere sfruttate un pò di più le sorellastre, come personaggi restano sullo sfondo, non sono delle vere antagoniste.
***
It's funny and sunny, a modern fairytale retelling, it has a single drawback: the first chapters shows a bit of immature writing style, you feel that it is one of the first books written by Kingsley, but otherwise you read it easily. Maybe the stepsisters could be exploited a little more, as characters remain in the background, they are not real antagonists.
***
It's funny and sunny, a modern fairytale retelling, it has a single drawback: the first chapters shows a bit of immature writing style, you feel that it is one of the first books written by Kingsley, but otherwise you read it easily. Maybe the stepsisters could be exploited a little more, as characters remain in the background, they are not real antagonists.
March 12, 2023
oddio! sto per piangere.
questo libro ha fatto breccia nel mio cuore e si è riservato un posto tutto suo. (andrà dritto nella cartella dei preferiti).
contro ogni mia aspettativa il libro, se non si fosse capito, l’ho amato ed è dire poco.
avevo letto la trama molto tempo fa ma avevo scelto di non prenderlo perché pensavo che fosse la solita storia ripetitiva. e invece!
la scrittura è scorrevole, forse un po’ confusionaria all’inizio (o era la mancanza di sonno) ma mi ha catturato dalla prima all’ultima pagina. si, in un certo senso la storia un po’ la si conosce ma secondo me è un ottimo retelling in chiave moderna, con qualche colpo di scena inaspettato, qualche scena commovente e molto molto romance, che ho A D O R A T O.
riley come protagonista mi è piaciuta molto (quante volte lo sto ripetendo? forse troppe, ma abbondare è sempre meglio!). forte, determinata e gentile. insomma, la sua caratterizzazione è davvero fatta bene.
allora, se leggendo questo libro non vi siete innamorate di jesse io veramente non capisco come!! io vorrei un jesse tutto per me, con i suoi ricci biondi (ebbene sì, biondi), gli occhi azzurri e la sua moto (con ormai due caschi😉).
jesse e riley insieme>>>
la loro chimica
il loro modo di capirsi
di confortarsi
di stare insieme
di ritornare a vivere l’uno con l’altro accanto.
queste cose mi hanno fatto innamorare di loro e beh, penso proprio che è questo che vorrei avere.
ma vogliamo parlare di deva e karl?!! CHE CARINI, CHE CARINI. sono stupendi insieme e dolcissimi. e poi, deva cupido>>. anche questi personaggi, insieme a romeo, sono tra i miei preferiti.
sono molto gelosa di questo libro per quanto mi è piaciuto è quasi non vorrei parlarvene per tenerlo mio (anche se ha venduto tantissime copie) ma è un libro che vi consiglio di aggiungere alla vostra tbr e leggere al più presto. merita davvero tanto e spero un giorno di incontrare la scrittrice e ringraziarla per avermi fatto ridere, commuovere, arrabbiare, per avermi donato un altro posto sicuro dove andare e per avermi aiutato ad affrontare un periodo un po’ così e così❤️🩹
questo libro ha fatto breccia nel mio cuore e si è riservato un posto tutto suo. (andrà dritto nella cartella dei preferiti).
contro ogni mia aspettativa il libro, se non si fosse capito, l’ho amato ed è dire poco.
avevo letto la trama molto tempo fa ma avevo scelto di non prenderlo perché pensavo che fosse la solita storia ripetitiva. e invece!
la scrittura è scorrevole, forse un po’ confusionaria all’inizio (o era la mancanza di sonno) ma mi ha catturato dalla prima all’ultima pagina. si, in un certo senso la storia un po’ la si conosce ma secondo me è un ottimo retelling in chiave moderna, con qualche colpo di scena inaspettato, qualche scena commovente e molto molto romance, che ho A D O R A T O.
riley come protagonista mi è piaciuta molto (quante volte lo sto ripetendo? forse troppe, ma abbondare è sempre meglio!). forte, determinata e gentile. insomma, la sua caratterizzazione è davvero fatta bene.
allora, se leggendo questo libro non vi siete innamorate di jesse io veramente non capisco come!! io vorrei un jesse tutto per me, con i suoi ricci biondi (ebbene sì, biondi), gli occhi azzurri e la sua moto (con ormai due caschi😉).
jesse e riley insieme>>>
la loro chimica
il loro modo di capirsi
di confortarsi
di stare insieme
di ritornare a vivere l’uno con l’altro accanto.
queste cose mi hanno fatto innamorare di loro e beh, penso proprio che è questo che vorrei avere.
ma vogliamo parlare di deva e karl?!! CHE CARINI, CHE CARINI. sono stupendi insieme e dolcissimi. e poi, deva cupido>>. anche questi personaggi, insieme a romeo, sono tra i miei preferiti.
sono molto gelosa di questo libro per quanto mi è piaciuto è quasi non vorrei parlarvene per tenerlo mio (anche se ha venduto tantissime copie) ma è un libro che vi consiglio di aggiungere alla vostra tbr e leggere al più presto. merita davvero tanto e spero un giorno di incontrare la scrittrice e ringraziarla per avermi fatto ridere, commuovere, arrabbiare, per avermi donato un altro posto sicuro dove andare e per avermi aiutato ad affrontare un periodo un po’ così e così❤️🩹
March 24, 2023
Secondo libro che leggo dell'autrice, prima enorme delusione.
Sarò brutalmente onesta: sin dalle prime pagine, mi è parso un libro stereotipato per ragazzine che non vedono l'ora di dichiarare ai quattro venti di aver letto un libro per adulti.
Il contenuto di questo libro? 50% sesso, 25% stereotipi, 25% offensività.
Questi grandi attributi lo rendono un romanzetto che può leggere una fascia d'età, a mio avviso, tra i 10 e i 15 anni.
La trama? Una sorta di scopiazzatura in chiave moderna di Cerentola, privata però di tutto ciò che di fiabesco potrebbe avere una storia di questo tipo.
La protagonista ha la solita matrigna con le due sorelle cattive, è sfruttata e trattata male, al ballo in maschera incontra il principe, poi fugge a mezzanotte e perde la scarpetta. Ai miei tempi, per una storiella del genere si guardava un cartone, non si leggeva un libro erotico.
Questa però non è una favola; è un'assurdità. Credo che i due protagonisti siano una sorta di versione newyorkese di scemo e più scemo: lui non si accorge di aver davanti la ragazza di cui si è innamorato dopo mesi insieme, tutti gli nascondono la verità e lui come un pesce ci casca sempre.
La protagonista? Ancora più credula. Ha passato la maggiore età ma a quanto pare non era il fatto di essere minorenne a renderla completamente avulsa dalla realtà e disinteressata allo stato del suo patrimonio, al punto da farsi abbindolare più e più volte dalla matrigna, che alla fine della storia veniamo a scoprire averle fregato la titolarità della rivista, della casa, e persino del fondo dedicato ai suoi studi. Insomma, ma dove vivi?!
La ciliegina sulla torta? Rendere l'orientamento sessuale una sorta di fetish per il povero protagonista che sembra aver perso l'interesse per il sesso. Allora quale soluzione è migliore di, cito testualmente, "scoparsi una lesbica"? Con tanto di pagine e pagine di fantasticherie da parte sua di come farle provare piacere visto che, si sa, le lesbiche sono un portento nel sesso orale.
Tutti gli elementi LGBT che vengono inseriti dall'autrice in questo libro sembrano un magro contentino, ben spesso pure offensivo: il gay bar appare come una sorta di giungla in cui non fai neanche in tempo ad entrare che ti saltano addosso orde di maschietti arrapati per strapparti i vestiti di dosso, l'amico gay ovviamente è uno stilista che si illude ogni giorno dietro ad un uomo diverso che poi lo abbandona, l'amica lesbica viene introdotta solo per dire che, con la sua compagna (che viene rigorosamente definita "amica"), le piace fare cose a tre con un uomo.
Stiamo scherzando? Vorrei, purtroppo no.
Per me 2 stelline solo perché 1 stellina non l'ho mai data a nessun libro, visto che l'impegno che c'è dietro la scrittura di un libro non è mai cosa da poco, qualunque poi sia la qualità effettiva del prodotto che ne risulta.
Tuttavia non escludo che, ripensandoci, tra qualche tempo potrò abbassare ulteriormente il mio voto.
Sarò brutalmente onesta: sin dalle prime pagine, mi è parso un libro stereotipato per ragazzine che non vedono l'ora di dichiarare ai quattro venti di aver letto un libro per adulti.
Il contenuto di questo libro? 50% sesso, 25% stereotipi, 25% offensività.
Questi grandi attributi lo rendono un romanzetto che può leggere una fascia d'età, a mio avviso, tra i 10 e i 15 anni.
La trama? Una sorta di scopiazzatura in chiave moderna di Cerentola, privata però di tutto ciò che di fiabesco potrebbe avere una storia di questo tipo.
La protagonista ha la solita matrigna con le due sorelle cattive, è sfruttata e trattata male, al ballo in maschera incontra il principe, poi fugge a mezzanotte e perde la scarpetta. Ai miei tempi, per una storiella del genere si guardava un cartone, non si leggeva un libro erotico.
Questa però non è una favola; è un'assurdità. Credo che i due protagonisti siano una sorta di versione newyorkese di scemo e più scemo: lui non si accorge di aver davanti la ragazza di cui si è innamorato dopo mesi insieme, tutti gli nascondono la verità e lui come un pesce ci casca sempre.
La protagonista? Ancora più credula. Ha passato la maggiore età ma a quanto pare non era il fatto di essere minorenne a renderla completamente avulsa dalla realtà e disinteressata allo stato del suo patrimonio, al punto da farsi abbindolare più e più volte dalla matrigna, che alla fine della storia veniamo a scoprire averle fregato la titolarità della rivista, della casa, e persino del fondo dedicato ai suoi studi. Insomma, ma dove vivi?!
La ciliegina sulla torta? Rendere l'orientamento sessuale una sorta di fetish per il povero protagonista che sembra aver perso l'interesse per il sesso. Allora quale soluzione è migliore di, cito testualmente, "scoparsi una lesbica"? Con tanto di pagine e pagine di fantasticherie da parte sua di come farle provare piacere visto che, si sa, le lesbiche sono un portento nel sesso orale.
Tutti gli elementi LGBT che vengono inseriti dall'autrice in questo libro sembrano un magro contentino, ben spesso pure offensivo: il gay bar appare come una sorta di giungla in cui non fai neanche in tempo ad entrare che ti saltano addosso orde di maschietti arrapati per strapparti i vestiti di dosso, l'amico gay ovviamente è uno stilista che si illude ogni giorno dietro ad un uomo diverso che poi lo abbandona, l'amica lesbica viene introdotta solo per dire che, con la sua compagna (che viene rigorosamente definita "amica"), le piace fare cose a tre con un uomo.
Stiamo scherzando? Vorrei, purtroppo no.
Per me 2 stelline solo perché 1 stellina non l'ho mai data a nessun libro, visto che l'impegno che c'è dietro la scrittura di un libro non è mai cosa da poco, qualunque poi sia la qualità effettiva del prodotto che ne risulta.
Tuttavia non escludo che, ripensandoci, tra qualche tempo potrò abbassare ulteriormente il mio voto.
This entire review has been hidden because of spoilers.
February 15, 2020
La Kingsley mi ha letteralmente conquistato con le sue commedie romantiche, quando leggo un suo libro mi sembra di vedere un film, quelle classiche commedie americane che io adoro, lei non scrive solo un libro, ma una sceneggiatura 😍... I suoi personaggi sono sempre meravigliosi e ben caratterizzati con i loro pregi e difetti, ma si fanno amare da subito; in questa rivisitazione della favola di cenerentola troviamo la nostra Riley che è veramente una tipa tosta, nonostante una matrigna pessima, che le mette continuamente i bastoni fra le ruote, e due sorellastre che dire inette è far loro un complimento, lei continua imperterrita a perseguire i suoi sogni e obiettivi, facendo tre lavori, ma non c'è solo il lavoro, ad un certo punto incontra un pirata, che le ruberà il cuore, Jesse certamente non può essere definito un principe azzurro, troppo sexy e determinato per essere un principe, diciamo che come mi ha detto un'amica è un pirata azzurro 😂... Una commedia romantica, divertente con la giusta dose di sensualità, che consiglio caldamente di leggere, anzi di vivere ❤️...
November 11, 2018
Dov'è finita la verve della Kingsley??!
November 8, 2018
Recensione sul blog, qui: http://www.leggereromanticamente.com/...
February 18, 2023
ammetto di aver acquistato questo libro estremamente incuriosita dalle recensioni positive su TikTok, ma purtroppo ne sono rimasta molto delusa.
nonostante sia abbastanza scorrevole presenta numerosi problemi...
primo tra tutti, un grande problema, a mio parere risiede nella loro relazione.
in che senso non si riconoscono solo perchè avevano un pezzettino minuscolo di stoffa in faccia? vi giuro mi sembrava di leggere lo script di una puntata di miracolous (Ladybug e Chat Noir siete voi??).
vi giuro per quanto io mi sforzassi nella mia testa non riuscivo a rimanere seria all'idea che due trentenni fossero così stupidi....anche se, da due che al primo incontro si dicono "sei mia, sono tuo", non mi aspetto molto altro.
poi non mi è ben chiaro secondo quale logica lei abbia perso la scarpa...ma onestamente, questo è il minore dei mali.
passiamo ai problemi seri: la misoginia e l'omofobia sempre presenti.
la favoletta del "nOn sOnO cOmE Le AltRe dOnNe" e la misoginia interiorizzata che porta a fare slut shaming chiamando qualsiasi donna al di fuori della protagonista "puttana" ha davvero rotto il cazzo sinceramente.
perchè bisogna sempre ridursi a certe piccolezze?
ma poi...non ci siamo ancora rotti del pretesto dello stupro usato come espediente per far avvicinare i due protagonisti?
lo stupro e la violenza sessuale sono argomenti terribili e mi sono stancata di vederli presentati all'acqua di rose nei romance, solo per dare un pretesto al cosino della situazione di diventare il principino della situazione che salva la punzella in pericolo.
ma poi? quanto brutta la morale che spinge la protagonista a non denunciare?
l'omofobia dietro questo libro mi ha lasciata davvero spiazzata.
tutta la narrazione sguazza tra uno stereotipo e l'altro dell'omosessuale, ridicolizzando una comunità intera.
quando ho letto "bisex" poi non c'ho visto più...si dice BI-SES-SU-A-LE. Bisex, in italiano, è la categoria porno e magari bisognerebbe ascoltare un po' la bicomunity e le sue battaglie prima di scrivere certe cose.
ci sono rimasta davvero male, perchè tutti questi stereotipi e questi pregiudizi (che cercano di essere mascherati con del finto perbenismo) mi hanno davvero lasciato l'amaro in bocca.
nonostante sia abbastanza scorrevole presenta numerosi problemi...
primo tra tutti, un grande problema, a mio parere risiede nella loro relazione.
in che senso non si riconoscono solo perchè avevano un pezzettino minuscolo di stoffa in faccia? vi giuro mi sembrava di leggere lo script di una puntata di miracolous (Ladybug e Chat Noir siete voi??).
vi giuro per quanto io mi sforzassi nella mia testa non riuscivo a rimanere seria all'idea che due trentenni fossero così stupidi....anche se, da due che al primo incontro si dicono "sei mia, sono tuo", non mi aspetto molto altro.
poi non mi è ben chiaro secondo quale logica lei abbia perso la scarpa...ma onestamente, questo è il minore dei mali.
passiamo ai problemi seri: la misoginia e l'omofobia sempre presenti.
la favoletta del "nOn sOnO cOmE Le AltRe dOnNe" e la misoginia interiorizzata che porta a fare slut shaming chiamando qualsiasi donna al di fuori della protagonista "puttana" ha davvero rotto il cazzo sinceramente.
perchè bisogna sempre ridursi a certe piccolezze?
ma poi...non ci siamo ancora rotti del pretesto dello stupro usato come espediente per far avvicinare i due protagonisti?
lo stupro e la violenza sessuale sono argomenti terribili e mi sono stancata di vederli presentati all'acqua di rose nei romance, solo per dare un pretesto al cosino della situazione di diventare il principino della situazione che salva la punzella in pericolo.
ma poi? quanto brutta la morale che spinge la protagonista a non denunciare?
l'omofobia dietro questo libro mi ha lasciata davvero spiazzata.
tutta la narrazione sguazza tra uno stereotipo e l'altro dell'omosessuale, ridicolizzando una comunità intera.
quando ho letto "bisex" poi non c'ho visto più...si dice BI-SES-SU-A-LE. Bisex, in italiano, è la categoria porno e magari bisognerebbe ascoltare un po' la bicomunity e le sue battaglie prima di scrivere certe cose.
ci sono rimasta davvero male, perchè tutti questi stereotipi e questi pregiudizi (che cercano di essere mascherati con del finto perbenismo) mi hanno davvero lasciato l'amaro in bocca.
October 21, 2020
Confesso che Cenerentola non è tra le mie favole preferite da bambina, però ero sicura che con la rivisitazione in chiave moderna di Felicia l'avrei apprezzata di più!
Ovviamente ritroviamo gli elementi fissi della fiaba: la perfida matrigna, le tonte sorellastre, la festa che termina a mezzanotte (senza zucca) ma con la perdita della scarpetta... però qui, di ben 150 mila dollari!!
È proprio qui che si conosceranno Riley e Jesse, la principessa ed il pirata. La serata sarà talmente indimenticabile da lasciare il segno in entrambi, tanto che Jesse farà di tutto per ritrovare la sua principessa misteriosa.
Da qui non posso dire altro perché si dipanerà un intreccio molto articolato che si discosta dalla più celebre favola.
Ho trovato questo romanzo divertente soprattutto grazie alla figura del magnifico Romeo, dolce grazie ai signori Paulson, molto sensuale (Jesse e Riley instancabili tra le lenzuola, a mio gusto, forse un po' troppo 😂) A tal proposito, sono rimasta colpita da questa sfumatura hot di Felicia, che qui è parecchio presente!
Devo, però, confessare che ho trovato alcuni punti della narrazione un po' troppo prolissi che mi hanno rallentato la lettura e non mi hanno coinvolta.
È il libro che mi ha catturata meno rispetto ad altri che ho letto di Felicia, ma dó comunque un voto alto perché l'autrice ha saputo creare una bella favola, anche con colpi di scena.
Menzione d'onore per la nostra fata madrina moderna: la meravigliosa signora Deva ❤️
Ovviamente ritroviamo gli elementi fissi della fiaba: la perfida matrigna, le tonte sorellastre, la festa che termina a mezzanotte (senza zucca) ma con la perdita della scarpetta... però qui, di ben 150 mila dollari!!
È proprio qui che si conosceranno Riley e Jesse, la principessa ed il pirata. La serata sarà talmente indimenticabile da lasciare il segno in entrambi, tanto che Jesse farà di tutto per ritrovare la sua principessa misteriosa.
Da qui non posso dire altro perché si dipanerà un intreccio molto articolato che si discosta dalla più celebre favola.
Ho trovato questo romanzo divertente soprattutto grazie alla figura del magnifico Romeo, dolce grazie ai signori Paulson, molto sensuale (Jesse e Riley instancabili tra le lenzuola, a mio gusto, forse un po' troppo 😂) A tal proposito, sono rimasta colpita da questa sfumatura hot di Felicia, che qui è parecchio presente!
Devo, però, confessare che ho trovato alcuni punti della narrazione un po' troppo prolissi che mi hanno rallentato la lettura e non mi hanno coinvolta.
È il libro che mi ha catturata meno rispetto ad altri che ho letto di Felicia, ma dó comunque un voto alto perché l'autrice ha saputo creare una bella favola, anche con colpi di scena.
Menzione d'onore per la nostra fata madrina moderna: la meravigliosa signora Deva ❤️
November 14, 2018
Divorato, molto molto bello
January 22, 2019
Avevo tanto sentito parlare di quest’autrice, ma non avevo mai letto niente di suo. Avendo deciso di darle una possibilità, non ho potuto che scegliere questo romanzo, essendo Cenerentola la mia principessa Disney preferita (escludendo Mulan che mi son sempre categoricamente rifiutata di definirla una principessa).
Beh, devo dire che questa lettura non mi ha per nulla deluso, anzi, devo darmi una mossa a recuperare gli altri romanzi di quest’autrice!
Il libro è davvero molto divertente, in grado di strapparti una risata praticamente una pagina sì e l’altra pure, ma è anche in grado di farti emozionare. Ma soprattutto ti incolla alle pagine e non ti lascia più andare, grazie ad una trama ben costruita e a dei personaggi molto originali e impossibili da non apprezzare. E con personaggi intendo davvero tutti i personaggi, buoni o cattivi che siano. Ognuno ha una propria personalità e delle caratteristiche in grado di contraddistinguerli e nel complesso formano una fauna umana tale per cui vengono rappresentati più o meno tutti i casi umani con cui si può avere a che fare, a partire dalle due sorellastre, che sono state quelle che più mi hanno fatto piegare in due dalle risate, una insta-fashon-blogger e l’altra la classica scrittrice era meglio se ti davi ad un corso di cucito che ora mi sanguinano gli occhi.
Inoltre per una volta mi sono piaciuti molto entrambi i protagonisti. Riley è una donna intraprendente, di quelle che non si arrendono davanti a nulla, nonostante la famiglia che si ritrova, e che soprattutto sono in grado di affrontare tutto con una battuta sempre pronta. Inoltre mi sono trovata a condividere il suo pensiero su tantissimi argomenti,
Di Jesse non c’è molto da dire, se non che credo sia impossibile non innamorarsi di lui.
Nel complesso un bel romance carino e divertente, capace di far evadere il lettore dalla realtà per alcune ore e di trasportarlo all’interno di una vera e propria favola moderna.
Beh, devo dire che questa lettura non mi ha per nulla deluso, anzi, devo darmi una mossa a recuperare gli altri romanzi di quest’autrice!
Il libro è davvero molto divertente, in grado di strapparti una risata praticamente una pagina sì e l’altra pure, ma è anche in grado di farti emozionare. Ma soprattutto ti incolla alle pagine e non ti lascia più andare, grazie ad una trama ben costruita e a dei personaggi molto originali e impossibili da non apprezzare. E con personaggi intendo davvero tutti i personaggi, buoni o cattivi che siano. Ognuno ha una propria personalità e delle caratteristiche in grado di contraddistinguerli e nel complesso formano una fauna umana tale per cui vengono rappresentati più o meno tutti i casi umani con cui si può avere a che fare, a partire dalle due sorellastre, che sono state quelle che più mi hanno fatto piegare in due dalle risate, una insta-fashon-blogger e l’altra la classica scrittrice era meglio se ti davi ad un corso di cucito che ora mi sanguinano gli occhi.
Inoltre per una volta mi sono piaciuti molto entrambi i protagonisti. Riley è una donna intraprendente, di quelle che non si arrendono davanti a nulla, nonostante la famiglia che si ritrova, e che soprattutto sono in grado di affrontare tutto con una battuta sempre pronta. Inoltre mi sono trovata a condividere il suo pensiero su tantissimi argomenti,
Di Jesse non c’è molto da dire, se non che credo sia impossibile non innamorarsi di lui.
Nel complesso un bel romance carino e divertente, capace di far evadere il lettore dalla realtà per alcune ore e di trasportarlo all’interno di una vera e propria favola moderna.
February 19, 2023
Mi sarei sentita cattiva a dare solo una stella, perché ho letto di peggio... ma le uniche due ragioni per cui ho iniziato e terminato questo libro sono:
1- lo stile di scrittura risulta effettivamente molto scorrevole;
2- era un regalo.
(Spero che Felicia Kingsley non mi blocchi sui social 🙏🏻)
1- lo stile di scrittura risulta effettivamente molto scorrevole;
2- era un regalo.
(Spero che Felicia Kingsley non mi blocchi sui social 🙏🏻)
November 8, 2018
La mia recensione sul blog --> http://www.leggereromanticamente.com/...
Una rivisitazione moderna, romantica ed ironica della favola di Cenerentola!
Io amo Cenerentola da sempre, ho visto qualsiasi film ispirato a questa favola, potevo quindi resistere a questa nuova commedia romantica? Ovviamente no, soprattutto perché a scriverla è un'autrice italiana che mi è piaciuta molto sin dal suo esordio in libreria.
La Cenerentola protagonista di questo romanzo si chiama Riley, ha ventisette anni, ama scrivere ed è una newyorkese doc.
Cosa ha in comune questa ragazza moderna con la protagonista della storica favola che tutte noi conosciamo? Tanto per cominciare una perfida matrigna e due odiose sorellastre che non esitano a sfruttarla per qualsiasi cosa e a ricattarla. Questo perché Riley non riesce a voltare le spalle alla rivista che in passato apparteneva alla defunta madre, e che ora, purtroppo, è completamente nelle grinfie della terribile e opportunista matrigna.
Per mantenersi da sola a New York, Riley è costretta a destreggiarsi con diversi lavori e non ha affatto il tempo per dedicarsi agli affari di cuore. Non è nemmeno la classica romantica, al contrario è piuttosto prevenuta nel confronto degli uomini e non si illude facilmente.
Le cose iniziano però a cambiare dopo un inaspettato incontro con un affascinante sconosciuto durante un ballo in maschera a Central Park.
Il “principe” di questa favola moderna è Jesse Crawford, il proprietario di un magazine online in ascesa e considerato uno degli scapoli d'oro di Manhattan. Jesse è il classico tipo da storielle senza impegno, finché resta folgorato da una splendida “principessa” ad un ballo in maschera.
I due protagonisti di questa commedia romantica mi sono piaciuti molto, come mi è piaciuto particolarmente il modo utilizzato dall'autrice per intrecciare su diversi fronti le loro vite.
Jesse è un trentenne sexy, simpatico, autoironico e non si vergogna di niente. L'ho trovato esilarante, soprattutto in alcune scene veramente imbarazzanti.
Anche Riley è una ragazza simpatica e sa il fatto suo quando vuole, certo, se fossi stata nei suoi panni avrei mandato a quel paese matrigna e sorellastre molto prima, ciò nonostante ho capito i suoi scrupoli e il perché le abbia sopportate così a lungo. Vi assicuro però che avrà la sua rivincita!
Riley e Jesse sono una coppia affiatata che fa scintille, ovviamente ci metteranno il giusto tempo a capire i loro reali sentimenti.
Anche i personaggi secondari, quelli buoni, mi sono piaciuti ed hanno un ruolo più o meno fondamentale nella storia di Riley. Potava infatti mancare la fata madrina? Ovviamente no, come non manca nemmeno una scarpetta perduta …
Questa volta la Kingsley mi è piaciuta da matti, ha rivisitato una delle mie favole preferite da sempre in chiave moderna e con personaggi ben caratterizzati e dotati di uno spiccato senso ironico che mi ha lasciata con il sorriso sulle labbra più volte.
La sua penna è sempre riuscita a catturarmi ed emozionarmi, ma credo di poter affermare senza rifletterci troppo che Una Cenerentola a Manhattan è diventato il mio romanzo preferito di Felicia, quindi non posso far altro che consigliarlo a tutte voi lettrici romantiche e sognatrici.
Non vedo l'ora di leggere una sua nuova commedia romantica!
Punto di vista: terza persona
Sensualità: scene sensuali presenti, ma soft
Caratteristiche: favola moderna, romantico, ironico,
Stile narrativo: scorrevole
Tipo di finale: conclusivo con un bel finale
Una rivisitazione moderna, romantica ed ironica della favola di Cenerentola!
Io amo Cenerentola da sempre, ho visto qualsiasi film ispirato a questa favola, potevo quindi resistere a questa nuova commedia romantica? Ovviamente no, soprattutto perché a scriverla è un'autrice italiana che mi è piaciuta molto sin dal suo esordio in libreria.
La Cenerentola protagonista di questo romanzo si chiama Riley, ha ventisette anni, ama scrivere ed è una newyorkese doc.
Cosa ha in comune questa ragazza moderna con la protagonista della storica favola che tutte noi conosciamo? Tanto per cominciare una perfida matrigna e due odiose sorellastre che non esitano a sfruttarla per qualsiasi cosa e a ricattarla. Questo perché Riley non riesce a voltare le spalle alla rivista che in passato apparteneva alla defunta madre, e che ora, purtroppo, è completamente nelle grinfie della terribile e opportunista matrigna.
Per mantenersi da sola a New York, Riley è costretta a destreggiarsi con diversi lavori e non ha affatto il tempo per dedicarsi agli affari di cuore. Non è nemmeno la classica romantica, al contrario è piuttosto prevenuta nel confronto degli uomini e non si illude facilmente.
Le cose iniziano però a cambiare dopo un inaspettato incontro con un affascinante sconosciuto durante un ballo in maschera a Central Park.
Il “principe” di questa favola moderna è Jesse Crawford, il proprietario di un magazine online in ascesa e considerato uno degli scapoli d'oro di Manhattan. Jesse è il classico tipo da storielle senza impegno, finché resta folgorato da una splendida “principessa” ad un ballo in maschera.
I due protagonisti di questa commedia romantica mi sono piaciuti molto, come mi è piaciuto particolarmente il modo utilizzato dall'autrice per intrecciare su diversi fronti le loro vite.
Jesse è un trentenne sexy, simpatico, autoironico e non si vergogna di niente. L'ho trovato esilarante, soprattutto in alcune scene veramente imbarazzanti.
Anche Riley è una ragazza simpatica e sa il fatto suo quando vuole, certo, se fossi stata nei suoi panni avrei mandato a quel paese matrigna e sorellastre molto prima, ciò nonostante ho capito i suoi scrupoli e il perché le abbia sopportate così a lungo. Vi assicuro però che avrà la sua rivincita!
Riley e Jesse sono una coppia affiatata che fa scintille, ovviamente ci metteranno il giusto tempo a capire i loro reali sentimenti.
Anche i personaggi secondari, quelli buoni, mi sono piaciuti ed hanno un ruolo più o meno fondamentale nella storia di Riley. Potava infatti mancare la fata madrina? Ovviamente no, come non manca nemmeno una scarpetta perduta …
Questa volta la Kingsley mi è piaciuta da matti, ha rivisitato una delle mie favole preferite da sempre in chiave moderna e con personaggi ben caratterizzati e dotati di uno spiccato senso ironico che mi ha lasciata con il sorriso sulle labbra più volte.
La sua penna è sempre riuscita a catturarmi ed emozionarmi, ma credo di poter affermare senza rifletterci troppo che Una Cenerentola a Manhattan è diventato il mio romanzo preferito di Felicia, quindi non posso far altro che consigliarlo a tutte voi lettrici romantiche e sognatrici.
Non vedo l'ora di leggere una sua nuova commedia romantica!
Punto di vista: terza persona
Sensualità: scene sensuali presenti, ma soft
Caratteristiche: favola moderna, romantico, ironico,
Stile narrativo: scorrevole
Tipo di finale: conclusivo con un bel finale
November 8, 2018
Recensione presente anche sul blog Bookish Advisor http://bookishadvisor.blogspot.com
Aspettavo con ansia l'arrivo del nuovo romanzo di Felicia Kingsley, cerca che mi sarei ritrovata a divorare una lettura romantica e quel tocco di brio che solo la penna della Kingsley sa dare e Una Cenerentola a Manhattan è esattamente quello che mi aspettavo!
Se amate tutte le rivisitazioni possibili ed immaginabili della favola di Cenerentola non potete farvi mancare la lettura di questo romanzo dove il principe azzurro è più un pirata in sella ad una moto e la principessa da salvare è una ragazza che se la cava benissimo anche senza il principe ma che deve imparare anche a dare fiducia al prossimo!
Riley è una giornalista e vive a New York. Si fa in quattro, letteralmente, per mantenersi a Manhattan e nel suo piccolo cerca di non deludere i genitori mantenendo vivo il loro ricordo ed eredità lavorando nella rivista che un tempo era appartenuta alla madre.
Jesse è il direttore di una dei più irriverenti giornali online dedicati al pubblico maschile. Il suo intento è mordere la vita e vivere sempre a mille senza lasciare nulla di incompiuto, le donne non fanno eccezione, gli piace divertirsi e non avere legami fin quando una principessa riesce a stregarlo portandolo a ricercarla ovunque senza esito.
Due ragazzi moderni che non hanno paura di rischiare e scottarsi per le cose che valgono, nessuno dei due alla ricerca del vero amore ma che in un modo o nell'altro si troveranno legati insieme da un filo rosso che intreccerà le loro vita in un modo che nessuno dei due si renderà conto, fino a raggiungere un epilogo degno di una favola dove la matrigna viene castigata e la principessa riesce a sposare il suo principe azzurro.
Ho amato tantissimo Riley, adoro come la Kingsley riesca sempre a dare vita a protagoniste forti, determinate, vere femministe che non hanno bisogno dell'uomo per essere qualcuno, che sanno realizzarsi da sole ma che quando trovano l'amore sanno essere caparbie, forti e non intimorite dai loro sentimenti e Riley è esattamente così. Lei è una protagonista forte, determinata, intelligente che saprà creare dalla prima pagine una forte empatia con il lettore e condurlo nella lettura a passo spedito.
Jesse è un principe anche se il suo destriero non è un cavallo banco ma un Harley rombante. È uno di quei ragazzi che non ha paura di osare e che per questo è stato ripagato, tanto da essere entrato nella classifica degli scapoli più appetibili del New York Times. È un protagonista maschile che si fa amare e piacere e che nonostante qualche sbandamento riesce a scusarsi nel modo più dolce possibile facendo innamorare ancora di più le lettrici di lui.
Scrittura lineare e fluida caratterizzata da un linguaggio moderno fatto di riferimenti di cultura pop, tantissimi omaggi al cuore di New York con la sua storia, la sua architettura. Storia appassionante, ben sviluppata e con una narrazione che si regge da sola ma che dimostra quanto l'autrice anche partendo da un retelling abbia dato origine a qualcosa di unico e che riesce a coinvolgere tantissimo.
Nonostante si conosca benissimo la storia di Cenerentola è molto interessante e avvincente scoprire come la Kingsley abbia rielaborato la storia per renderla moderna. Ho amato tantissimo come abbia riscritto la storia ambientandola nel mondo dell'editoria, tra riviste di moda, giornali online e la vecchia editoria tradizionale, riservando anche qualche sorpresa davvero interessante che sorprenderà il lettore!
Un romanzo di evasione ma che ha anche qualcosa di più perché regala una favola ma anche la concezione che ancora oggi sia possibile credere nelle favole con qualche piccolo accorgimento moderno che faccia si che la donna sia la principessa ma non da salvare ma solo sostenere.
4,5 Stelle
Aspettavo con ansia l'arrivo del nuovo romanzo di Felicia Kingsley, cerca che mi sarei ritrovata a divorare una lettura romantica e quel tocco di brio che solo la penna della Kingsley sa dare e Una Cenerentola a Manhattan è esattamente quello che mi aspettavo!
Se amate tutte le rivisitazioni possibili ed immaginabili della favola di Cenerentola non potete farvi mancare la lettura di questo romanzo dove il principe azzurro è più un pirata in sella ad una moto e la principessa da salvare è una ragazza che se la cava benissimo anche senza il principe ma che deve imparare anche a dare fiducia al prossimo!
Riley è una giornalista e vive a New York. Si fa in quattro, letteralmente, per mantenersi a Manhattan e nel suo piccolo cerca di non deludere i genitori mantenendo vivo il loro ricordo ed eredità lavorando nella rivista che un tempo era appartenuta alla madre.
Jesse è il direttore di una dei più irriverenti giornali online dedicati al pubblico maschile. Il suo intento è mordere la vita e vivere sempre a mille senza lasciare nulla di incompiuto, le donne non fanno eccezione, gli piace divertirsi e non avere legami fin quando una principessa riesce a stregarlo portandolo a ricercarla ovunque senza esito.
Due ragazzi moderni che non hanno paura di rischiare e scottarsi per le cose che valgono, nessuno dei due alla ricerca del vero amore ma che in un modo o nell'altro si troveranno legati insieme da un filo rosso che intreccerà le loro vita in un modo che nessuno dei due si renderà conto, fino a raggiungere un epilogo degno di una favola dove la matrigna viene castigata e la principessa riesce a sposare il suo principe azzurro.
Ho amato tantissimo Riley, adoro come la Kingsley riesca sempre a dare vita a protagoniste forti, determinate, vere femministe che non hanno bisogno dell'uomo per essere qualcuno, che sanno realizzarsi da sole ma che quando trovano l'amore sanno essere caparbie, forti e non intimorite dai loro sentimenti e Riley è esattamente così. Lei è una protagonista forte, determinata, intelligente che saprà creare dalla prima pagine una forte empatia con il lettore e condurlo nella lettura a passo spedito.
Jesse è un principe anche se il suo destriero non è un cavallo banco ma un Harley rombante. È uno di quei ragazzi che non ha paura di osare e che per questo è stato ripagato, tanto da essere entrato nella classifica degli scapoli più appetibili del New York Times. È un protagonista maschile che si fa amare e piacere e che nonostante qualche sbandamento riesce a scusarsi nel modo più dolce possibile facendo innamorare ancora di più le lettrici di lui.
Scrittura lineare e fluida caratterizzata da un linguaggio moderno fatto di riferimenti di cultura pop, tantissimi omaggi al cuore di New York con la sua storia, la sua architettura. Storia appassionante, ben sviluppata e con una narrazione che si regge da sola ma che dimostra quanto l'autrice anche partendo da un retelling abbia dato origine a qualcosa di unico e che riesce a coinvolgere tantissimo.
Nonostante si conosca benissimo la storia di Cenerentola è molto interessante e avvincente scoprire come la Kingsley abbia rielaborato la storia per renderla moderna. Ho amato tantissimo come abbia riscritto la storia ambientandola nel mondo dell'editoria, tra riviste di moda, giornali online e la vecchia editoria tradizionale, riservando anche qualche sorpresa davvero interessante che sorprenderà il lettore!
Un romanzo di evasione ma che ha anche qualcosa di più perché regala una favola ma anche la concezione che ancora oggi sia possibile credere nelle favole con qualche piccolo accorgimento moderno che faccia si che la donna sia la principessa ma non da salvare ma solo sostenere.
4,5 Stelle
November 21, 2018
"«Non ho mai visto nessuna come te. Sei una principessa, la mia. Lo sei dal momento in cui ti ho visto».
«Una principessa e un pirata, che mangiano hot dog e patatine fritte a Central Park», constatò Riley. «È una favola piuttosto strana. Non credo che nessuno l’abbia mai scritta».
«La stiamo scrivendo adesso». "
Rispetto al precedente che avevo letto di quest'autrice devo dire che abbiamo fatto un passo in avanti, merito senza dubbio dell'atmosfera fiabesca e di due protagonisti abbastanza simpatici XD Tuttavia la parte da fiaba vera e propria occupa solo una piccola parte iniziale del romanzo (e la fine fine) e pur regalandoci scene romantiche e da sogno, non riesce ad amalgamarsi con il resto del romanzo che invece è decisamente più "terra terra" (o dovrei dire "letto letto" considerando la maggiore interazione tra i due protagonisti XD). Probabilmente se ci fosse stata meno carne al fuoco, meno "doppie identità" di Riley (ci poteva riempire un album), meno scene in camera da letto e più introspezione, il romanzo ne avrebbe senza dubbio guadagnato parecchio. Pollice in su per alcuni personaggi (ho adorato Romeo e la coppia Deva/Karl nonostante la fine ç__ç), per gli sferzanti articoli di Ray, e la giusta fine che fanno la matrigna e le sorellastre (veramente io le avrei prese a calci nei denti long time ago ma capisco che va rispettata la sceneggiatura XD).
«Una principessa e un pirata, che mangiano hot dog e patatine fritte a Central Park», constatò Riley. «È una favola piuttosto strana. Non credo che nessuno l’abbia mai scritta».
«La stiamo scrivendo adesso». "
Rispetto al precedente che avevo letto di quest'autrice devo dire che abbiamo fatto un passo in avanti, merito senza dubbio dell'atmosfera fiabesca e di due protagonisti abbastanza simpatici XD Tuttavia la parte da fiaba vera e propria occupa solo una piccola parte iniziale del romanzo (e la fine fine) e pur regalandoci scene romantiche e da sogno, non riesce ad amalgamarsi con il resto del romanzo che invece è decisamente più "terra terra" (o dovrei dire "letto letto" considerando la maggiore interazione tra i due protagonisti XD). Probabilmente se ci fosse stata meno carne al fuoco, meno "doppie identità" di Riley (ci poteva riempire un album), meno scene in camera da letto e più introspezione, il romanzo ne avrebbe senza dubbio guadagnato parecchio. Pollice in su per alcuni personaggi (ho adorato Romeo e la coppia Deva/Karl nonostante la fine ç__ç), per gli sferzanti articoli di Ray, e la giusta fine che fanno la matrigna e le sorellastre (veramente io le avrei prese a calci nei denti long time ago ma capisco che va rispettata la sceneggiatura XD).
May 23, 2022
Mi piace molto seguire Felicia Kingsley sui social e perciò, anche se non ho mai creduto di essere il target dei suoi libri, mi è venuta voglia di leggerne uno. Anche una romcom prevedibile e leggera può essere piacevole, no?
E ci tengo a sottolineare che ho scelto proprio questo titolo, fra i tanti di Felicia, perché a detta sua è il più spicy – insomma, se dobbiamo fare le cose facciamole bene. Purtroppo le dinamiche di flirt fra i due protagonisti non sono state troppo di mio gusto; ma questa è una preferenza soggettiva.
Ciò che ho trovato oggettivamente negativo è l'eccessivo "raccontato", ovvero la presenza massiccia di spiegoni all'interno delle scene. Felicia racconta tutto, ma proprio tutto, e non lo fa solo all'inizio, come modo per gettare le basi e ingranare, ma continua a farlo anche una volta entrati nel vivo della storia. Direi che è semplicemente il suo modo di scrivere. Non credo che la scrittura immersiva sia un comandamento inviolabile, ci sono libri meravigliosi che non utilizzano questa tecnica, ma penso che questo specifico romanzo sia un ottimo esempio di cosa può andare storto quando l'immersione viene a mancare.
E ci tengo a sottolineare che ho scelto proprio questo titolo, fra i tanti di Felicia, perché a detta sua è il più spicy – insomma, se dobbiamo fare le cose facciamole bene. Purtroppo le dinamiche di flirt fra i due protagonisti non sono state troppo di mio gusto; ma questa è una preferenza soggettiva.
Ciò che ho trovato oggettivamente negativo è l'eccessivo "raccontato", ovvero la presenza massiccia di spiegoni all'interno delle scene. Felicia racconta tutto, ma proprio tutto, e non lo fa solo all'inizio, come modo per gettare le basi e ingranare, ma continua a farlo anche una volta entrati nel vivo della storia. Direi che è semplicemente il suo modo di scrivere. Non credo che la scrittura immersiva sia un comandamento inviolabile, ci sono libri meravigliosi che non utilizzano questa tecnica, ma penso che questo specifico romanzo sia un ottimo esempio di cosa può andare storto quando l'immersione viene a mancare.
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