XXI SECOLO Viola, appena ventenne, è saldamente impegnata a vivere una vita normale, nascondendo a tutti la sua insolita capacità udire frammenti dei pensieri altrui ed avere sogni premonitori e visioni. Sua madre, l'unica che forse avrebbe potuto darle delle spiegazioni, è venuta a mancare quando era solo una bambina, così che Viola si trova del tutto impreparata a gestire i suoi poteri che crescono sempre più con il passare del tempo. Provata e confusa, Viola decide di rifugiarsi nella baita di famiglia sperduta tra le montagne, lì dove i suoi poteri non possano combinare altri guai e lei capisca come gestirli.
XIV SECOLO Ragnor, Signore di Villacorta, è un bastardo, un illegittimo, un cavaliere che ha conquistato con onore e sangue il suo regno e il suo titolo. Nulla è più importante per lui che proteggere e essere un buon sovrano per il feudo che gli è stato affidato dall'Imperatore stesso, ma viene sconfitto dalla Strega del suo acerrimo nemico, Ulfric di Offlaga, e tramutato da essa in un falco, lasciando il suo regno in guerra senza un sovrano.
'Ogni Cavaliere ha bisogno di una Strega, dovesse trovare la propria anche attraverso le soglie del tempo.'
(A seguito delle numerose segnalazioni di errori, il testo di "La Strega e Il Cavaliere" è stato sottoposto a un nuovo Editing e ripubblicato con le dovute correzioni il 28/01/2019).
Elena81 - per RFS . Viola è una giovane ragazza che sa di avere una sorta di potere, ma non sa come gestirlo.
Eh, sì! Viola è una strega!
Ha ereditato queste doti dalla sua defunta madre e, decisa ad affrontare questo suo dono, si prende un po’ di vacanza dalla vita di tutti i giorni e si reca nella baita di famiglia.
Poco dopo il suo arrivo, ha una strana visione: un bellissimo falco nero che viene inseguito e poi ferito da alcuni cacciatori.
Prova una strana sensazione e si infonde in lei una determinazione: salvarlo a tutti i costi!
Lui non è un semplice falco!
È il cavaliere Ragnor, vittima di un maleficio da oltre 700 anni.
Viola si prende cura di lui e lo aiuta a guarire. Nel frattempo una nuova visione, riguardante la madre, la aiuta a trovare il nascondiglio segreto di uno specchio magico.
Una volta trovato l’oggetto, grazie all’aiuto di Ragnor, i due vengono magicamente trasportati nel passato, esattamente tre giorni dopo che il giovane cavaliere era stato colpito dalla maledizione.
Viola verrà subito amata dal popolo di Ragnor, riuscirà facilmente ad integrarsi e nel frattempo tra i due giovani si creerà un bellissimo legame che, giorno dopo giorno si trasformerà in uno dei sentimenti più belli : l’Amore.
La giovane coppia si troverà però a dover affrontare prove difficilissime per sconfiggere i loro tanti nemici, decisi a cacciarli dal Feudo, capeggiati dalla strega Endora, la nonna di Viola.
Finalmente un Fantasy come piace a me! Streghe, stregoni, cavalieri, incantesimi, uno specchio in grado di farti viaggiare nel tempo e l’amore, quello puro, quello che supera tutti gli ostacoli, quello che ti fa immedesimare nei protagonisti e poi anche l’ altro tipo di amore, quello più dolce e importante per la famiglia.
"Ogni cavaliere ha bisogno di una strega, dovesse trovare la propria anche attraverso le soglie del tempo"
A recensire questo libro mi sento un po' come la maestra durante i colloqui con i genitori. Questo libro ha davvero tanto potenziale, è una favola moderna,ma si perde nei dettagli. Quei dettagli che non sono stati curati , non sappiamo se per inesperienza della scrittrice( lo ha scritto appena ventenne ed era il suo primo romanzo) o per frivolezza, e sappiamo tutti quanto si sia leggeri e superficiali a vent'anni. Ed è un peccato perché gli elementi per fare di questo libro un best seller c'erano tutti.
Innanzitutto la copertina , davvero piacevole agli occhi, e il titolo " La Strega e il Cavaliere" che già è preludio di qualcosa di magico e romantico. Siamo nel xx secolo e Viola è una ragazza di vent'anni. Ha i capelli lunghi e biondi e gli occhi viola. Insomma, dalla descrizione accurata che ci fornisce l'autrice, Viola è davvero una bella ragazza. Nasconde però un segreto, o meglio, un'insolita capacità di sentire i pensieri degli altri, avere sogni premonitori e visioni. Man mano che cresce i suoi poteri aumentano e Viola, non avendo nessuno con cui parlarne, sua madre è morta quando era solo una bambina, decide di rifugiarsi per un po' in una baita in montagna. Qui si imbatte in un falco che , grazie alle sue visioni, riuscirà a trarre in salvo dalle grinfie di alcuni cacciatori. Il falco morente non solo riesce a ristabilirsi grazie alle cure di Viola ma ad acquisire sembianze umane; infatti, altri non è che Ragnor, Signore di Villacorta, un Cavaliere bello e valoroso che ha conquistato il suo titolo grazie all' onore e al sangue. A causa di un maleficio della perfida strega Endora , la strega del perfido Ulfric di Offlaga, è stato tramutato in un falco e per settecento anni è rimasto imprigionato in queste sembianze. Tra Viola e Ragnor scatta qualcosa, qualcosa di indefinito all'inizio. La ragazza, grazie ad un sogno premonitore ,ritrova lo specchio magico e ,tramite il prezioso oggetto, lei e Ragnor fanno ritorno a Villacorta. Da questo momento in poi il lettore si trova immerso in quello splendido periodo della letteratura conosciuto come Medioevo fantastico.
Ci sono streghe, maghi, splendidi castelli, cavalieri belli e valorosi, animali parlanti, uno specchio magico, paesaggi stupendi, storie d'amore e misteri da scoprire. Mentre Viola dovrà abituarsi a vivere in un'epoca diversa e si innamorera' sempre più di Ragnor, la strega Endora cercherà con le sue arti oscure di impossessarsi non solo dello specchio magico ma anche di Viola. La ragazza ,infatti, è strettamente legata alla strega. Leggere questo romanzo è stato come immergersi in una fiaba. Tuttavia ci sono alcune cose che è meglio chiarire.
La lettura di questo libro è stata piacevole ma anche un supplizio. Innanzitutto questo alternarsi tra voi è tu ha reso le cose un po' complicate. Va bene che nel Medioevo si tendeva ad utilizzare un linguaggio affettato, però qui è esasperato. Non sono mancati i refusi, "insegnate" invece di insegnante, oppure "nudo osso esposta" invece di nudo osso esposto. Questi sono solo quelli più evidenti, ma il libro è disseminato di queste sviste. Ci sono poi delle consecutio temporum davvero strambe e altri errori che rendono claudicante la lettura.
Le descrizioni dei personaggi, invece, sono davvero ben fatte. Oltre a Viola e Ragnor ho apprezzato la strega Gwendra e il suo gatto Seamus. Ammetto che ho trovato Viola troppo stereotipata, troppo bella ,troppo brava, troppo forte, troppo dolce, troppo buona, insomma troppo personaggio "cliché". In lei non si verifica nessun cambiamento, sembra la classica eroina irraggiungibile, che trova il grande amore.
Ragnor invece è un personaggio ben fatto. Alto, occhi grigi e capelli neri. Finalmente! Che di questi principi alti ,biondi e occhi azzurri non se ne poteva più! È buono ed è dolce, ma è anche geloso, protettivo e ha qualche difetto. L'ho trovato veramente umano , quasi vivo e vero.
Poi ci sono Gwendra, Sir Marzio, Sir Thomas, il vescovo di Norimberga e il popolo di questo favoloso mondo. Mi sono piaciuti molto i dialoghi tra la strega Gwendra e il gatto Seamus. Per un attimo ho avuto come l'impressione di ritrovarmi in "Sabrina vita da strega".
Ciò che ho ritenuto davvero ostico è stato il linguaggio. Non sempre è stato scorrevole , in alcuni punti mi sono annoiata. Per descrivere un combattimento o un evento , l'autrice ha indugiato troppo nei particolari. La mia impressione è che l'editor non abbia mai letto il romanzo altrimenti alcune parti sarebbero state sfoltite. Perché ,in alcuni punti, si ha a che fare con un vero e proprio ammasso di parole. Io penso che se il romanzo venisse un po' modificato, non nella narrazione, ma nello stile diventerebbe veramente qualcosa di piacevole. Perché, come detto all'inizio, ha un grande potenziale e io intendo leggere anche gli altri libri. Inoltre, secondo me, l'autrice dovrebbe aggiungerci qualche disegno. Renderebbe più "magica" la narrazione.
Ogni cavaliere ha bisogno di una strega, dovesse trovare la propria anche attraverso le soglie del tempo"
A recensire questo libro mi sento un po' come la maestra durante i colloqui con i genitori. Questo libro ha davvero tanto potenziale, è una favola moderna,ma si perde nei dettagli. Quei dettagli che non sono stati curati , non sappiamo se per inesperienza della scrittrice( lo ha scritto appena ventenne ed era il suo primo romanzo) o per frivolezza, e sappiamo tutti quanto si sia leggeri e superficiali a vent'anni. Ed è un peccato perché gli elementi per fare di questo libro un best seller c'erano tutti.
Innanzitutto la copertina , davvero piacevole agli occhi, e il titolo " La Strega e il Cavaliere" che già è preludio di qualcosa di magico e romantico. Siamo nel xx secolo e Viola è una ragazza di vent'anni. Ha i capelli lunghi e biondi e gli occhi viola. Insomma, dalla descrizione accurata che ci fornisce l'autrice, Viola è davvero una bella ragazza. Nasconde però un segreto, o meglio, un'insolita capacità di sentire i pensieri degli altri, avere sogni premonitori e visioni. Man mano che cresce i suoi poteri aumentano e Viola, non avendo nessuno con cui parlarne, sua madre è morta quando era solo una bambina, decide di rifugiarsi per un po' in una baita in montagna. Qui si imbatte in un falco che , grazie alle sue visioni, riuscirà a trarre in salvo dalle grinfie di alcuni cacciatori. Il falco morente non solo riesce a ristabilirsi grazie alle cure di Viola ma ad acquisire sembianze umane; infatti, altri non è che Ragnor, Signore di Villacorta, un Cavaliere bello e valoroso che ha conquistato il suo titolo grazie all' onore e al sangue. A causa di un maleficio della perfida strega Endora , la strega del perfido Ulfric di Offlaga, è stato tramutato in un falco e per settecento anni è rimasto imprigionato in queste sembianze. Tra Viola e Ragnor scatta qualcosa, qualcosa di indefinito all'inizio. La ragazza, grazie ad un sogno premonitore ,ritrova lo specchio magico e ,tramite il prezioso oggetto, lei e Ragnor fanno ritorno a Villacorta. Da questo momento in poi il lettore si trova immerso in quello splendido periodo della letteratura conosciuto come Medioevo fantastico.
Ci sono streghe, maghi, splendidi castelli, cavalieri belli e valorosi, animali parlanti, uno specchio magico, paesaggi stupendi, storie d'amore e misteri da scoprire. Mentre Viola dovrà abituarsi a vivere in un'epoca diversa e si innamorera' sempre più di Ragnor, la strega Endora cercherà con le sue arti oscure di impossessarsi non solo dello specchio magico ma anche di Viola. La ragazza ,infatti, è strettamente legata alla strega. Leggere questo romanzo è stato come immergersi in una fiaba. Tuttavia ci sono alcune cose che è meglio chiarire.
La lettura di questo libro è stata piacevole ma anche un supplizio. Innanzitutto questo alternarsi tra voi è tu ha reso le cose un po' complicate. Va bene che nel Medioevo si tendeva ad utilizzare un linguaggio affettato, però qui è esasperato. Non sono mancati i refusi, "insegnate" invece di insegnante, oppure "nudo osso esposta" invece di nudo osso esposto. Questi sono solo quelli più evidenti, ma il libro è disseminato di queste sviste. Ci sono poi delle consecutio temporum davvero strambe e altri errori che rendono claudicante la lettura.
Le descrizioni dei personaggi, invece, sono davvero ben fatte. Oltre a Viola e Ragnor ho apprezzato la strega Gwendra e il suo gatto Seamus. Ammetto che ho trovato Viola troppo stereotipata, troppo bella ,troppo brava, troppo forte, troppo dolce, troppo buona, insomma troppo personaggio "cliché". In lei non si verifica nessun cambiamento, sembra la classica eroina irraggiungibile, che trova il grande amore.
Ragnor invece è un personaggio ben fatto. Alto, occhi grigi e capelli neri. Finalmente! Che di questi principi alti ,biondi e occhi azzurri non se ne poteva più! È buono ed è dolce, ma è anche geloso, protettivo e ha qualche difetto. L'ho trovato veramente umano , quasi vivo e vero.
Poi ci sono Gwendra, Sir Marzio, Sir Thomas, il vescovo di Norimberga e il popolo di questo favoloso mondo. Mi sono piaciuti molto i dialoghi tra la strega Gwendra e il gatto Seamus. Per un attimo ho avuto come l'impressione di ritrovarmi in "Sabrina vita da strega".
Ciò che ho ritenuto davvero ostico è stato il linguaggio. Non sempre è stato scorrevole , in alcuni punti mi sono annoiata. Per descrivere un combattimento o un evento , l'autrice ha indugiato troppo nei particolari. La mia impressione è che l'editor non abbia mai letto il romanzo altrimenti alcune parti sarebbero state sfoltite. Perché ,in alcuni punti, si ha a che fare con un vero e proprio ammasso di parole. Io penso che se il romanzo venisse un po' modificato, non nella narrazione, ma nello stile diventerebbe veramente qualcosa di piacevole. Perché, come detto all'inizio, ha un grande potenziale e io intendo leggere anche gli altri libri. Inoltre, secondo me, l'autrice dovrebbe aggiungerci qualche disegno. Renderebbe più "magica" la narrazione.
Di questo libro mi ha attirato la copertina, molto bella ma soprattutto la trama. Io adoro i fantasy quindi questo libro aveva tutti gli elementi per rientrare nei miei gusti. Abbiamo una ragazza dei giorni d’oggi, Viola, dotata di poteri magici e che si ritrova catapultata nel passato. Abbiamo un cavaliere (e che cavaliere), Ragnor, che in seguito ad una maledizione viene tramutato in falco. Abbiamo dei famigli, custodi animali delle streghe, abbiamo uno specchio incantato, un viaggio nel tempo ma soprattutto abbiamo dei cattivi davvero perfidi. Insomma gli elementi per un buon fantasy c’erano tutti, quindi mi sono immersa nella lettura, e sono cominciati i problemi. Lo stile è piuttosto scorrevole ed i personaggi ben caratterizzati,anche se mancano dei chiarimenti in merito ad alcuni fatti. Il vero difetto di questo libro sono i tanti, troppi, errori grammaticali e di sintassi che sono (purtroppo) presenti fin dalle prime pagine. Proseguendo nella lettura la situazione non migliora, è diventato palese che il libro non sia stato editato, ma soprattutto che l’autrice non lo ha nemmeno riletto prima di pubblicarlo, perché se lo avesse fatto avrebbe evitato almeno gli errori più grossolani. Ed è un vero peccato perché il libro aveva del potenziale, ma tutti questi errori mi hanno innervosito e la storia mi è passata in secondo piano. Se per voi gli errori non rappresentano un impedimento, questa lettura potreste trovarla carina e leggera.
Voglio premiare questa prima opera della fiamenghi, ci saranno anche errori di editing che per me sono passati proprio in secondo piano. La storia di Viola e Ragnor è di facile lettura, mi ha attaccato al monitor per saperne il piu possibile . Mi è piaciuto in particolar modo la loro storia d'amore che supera i confini di ere e tempo e culture. Oltre i diversi intrecci tra lotte di conquiste e magie. E che alle volte la vera magia risiede solo nell'amore..
Mi spiace dover dire, ed è la prima volta che mi capita, che mi sto accingendo a fare questa recensione sebbene ancora non sia riuscita a terminare la lettura di questo libro.
Mi sono fermata ad un banale 39%, più precisamente a pagina 578 della mia app di lettura, ritenendo abbastanza ciò che ho letto e un’inutile perdita di tempo. Posso quindi affermare per ciò che ho letto fino ad ora che non trovo questa una lettura affatto piacevole. La trama inizialmente pareva anche intrigante, tutto sommato era carina come idea, qualcosa di innovativo, o così sembrava e soprattutto pareva aver buone prospettive per poter diventare una bella saga ricca e fruttuosa, nella sua semplicità… ma trovo che la scrittura della Fiamenghi sia qualcosa di atroce. E non parlo affatto dei numerosi difetti di battitura, di distrazione o addirittura veri e propri errori grammaticali, e non piccoli, con tanto di verbi sbagliati… diciamo che si può anche riuscire a passare oltre a volte, anche se con un buon editing questo non sarebbe successo, ma bastava anche semplicemente una rilettura attenta. Ciò che davvero mi ha bloccata in questa lettura è l’incapacità di coinvolgermi. Sembrava un testo da fanfiction di bassa qualità e vi assicuro che ne ho lette di storielle su Epf o su AO3 e c’erano anche dei veri e propri capolavori a confronto, ve l’assicuro.
Ma parliamo della trama: all’inizio quando ci troviamo nel presente e Viola incontra Ragnor nelle sembianze di un falco, mi ha ricordato molto il film di Lady Hawk. Poi in un lampo lui diventa umano e andiamo nel passato. Nessuno dei due ha alcun disagio nel viaggio temporale, nessuna crisi emotiva di lei che ha abbandonato tutta la sua vita per ritrovarsi catapultata in un mondo che non conosce affatto con un uomo che ha incontrato neanche due ore prima. Poi trova pure un cucciolo di lupo e pensavo chissà cos’altro poteva accadere… In pratica nulla. Tutti gli altri capitoli si concentrano con lei dentro al castello di Ragnor e ne esce solo tramite i sogni… Tutte le mie speranze sono andate a sfumarsi. Non viene mostrato nulla di questo mondo, non c’è stupore in questa ragazza dei disagi e delle diverse abitudini anche se viene toccato l’argomento, lei non ne mostra i segni mai. E tutti risultano apprezzarla e pronti a mettersi ai suoi piedi ma senza una vera ragione. La trama prende pieghe assurde e povere di contenuto, divenendo una storiella sciocca e senza appigli a cui potersi aggrappare per restare incollati alla lettura. Viola appare frivola e senza un vero scopo. Non ne aveva nel presente, e non ne dimostra di avere neanche nel passato. Non le manca la famiglia, non ha mai alcun pensiero su suo padre che ha lasciato nel futuro, non lo menziona nemmeno, se non quando scopre che anche lui ha viaggiato nel passato. Viola poi afferma di voler tornare nel suo tempo, ma in realtà non sa nemmeno lei ciò che vuole, pare che le uniche certezze siano sui sentimenti che prova per Ragnor dal primo momento in cui l’ha visto. Tutti l’adorano però, tutti l’aiutano, tutti sono pronti a soddisfare ogni suo desiderio o capriccio. Ragnor è il signore di Villacorta e ha il rispetto di tutti lì. Ha un bel fisico, due occhi magnetici grigi, pettorali possenti, gambe muscolose e a quanto pare è ben dotato, ma oltre a tutto ciò Viola non vede altro. Dice che è gentile, ma lo è unicamente per sedurla o possederla… ragazza mia, questa non è gentilezza, questo è voler un qualcosa e non è la tua amicizia. Ma d’altronde nemmeno lei vuole essergli amica, per cui… beh, nulla toglie che sono anime gemelle. Vuoti dentro e entrambi interessati solo ed unicamente alla bellezza dell’altro. I due già la prima volta che si vedono già provano un sentimento che li lega e non si raggiunge neanche il 20% che già si incappa nel loro primo bacio e pensateci, prima ancora del 40% hanno già copulato… in sogno. Sì, avete capito bene, IN SOGNO!!! Perché lui sta combattendo una guerra e si è allontanato da Villacorta e come già prima dicevo, lei non esce mai da quel castello. Per cui… in qualche maniera doveva ingegnarsi la ragazza. Ho davvero sperato di poter dire basta prima di arrivare a questo punto, quando nel capitolo precedente lei cercava di fare una pizza. Nel medioevo. Una pizza. All’istante mi è saltato alla mente un problema: il pomodoro. E mi sono augurata che Laura commettesse l’errore di inserirlo spensieratamente così da darmi il pretesto per mollare tutto. Ma spezzo una lancia a favore di Laura che si è informata al riguardo e quindi dal momento che non si può far apparire un pomodoro in un’epoca precedente alla scoperta dell’America, ha trovato un modo intelligente per riparare al danno di Viola. Per mia sfortuna Laura non mi ha dato questa soddisfazione, ma ora sono arrivata a dire basta, non ce la posso fare. Mi è impossibile continuare! Mollo tutto. Non basta che si copuli in sogno, no, certo che no, le streghe dopo che perdono la… verginità, si può dire la verginità se è un sogno? Boh, non so, ma passiamo oltre. Beh, dopo che ha questa esperienza una strega prende a profumare come un biscotto di cannella, miele e mele… e questo attira tutti gli uomini del castello, cavalieri single che a quanto pare la sentono in calore, non so dirlo meglio di così, davvero, mi trovo in difficoltà a spiegarlo in altra maniera. Ma ringrazio Laura per averlo inserito perché mi ha dato finalmente il pretesto per mollare definitivamente. La storia dove sta? Queste sono davvero le vicende che dovrebbero creare una trama? Viola che arriva nel medioevo e vuole una pizza? O che profuma di biscotti attirando uomini come mosche? La trama non può essere distrutta sulla protagonista e andare avanti solo coi personaggi attorno, perché ammetto che ciò che stava accadendo a Ragnar o a Mario, potevano pure convincere ancora qualcuno a restare e continuare, ma io no, mi rifiuto di credere che sto quasi a metà di questo libro e la protagonista è una non ha alcun spessore. Eppure i presupposti c’erano; aveva tutta la parte di Endora da usare, aveva il passato dei genitori di Viola, Ulfric, il cattivo della situazione e cosa lo spinge verso i confini di Villacorta. Aveva Gwendra, poteva raccontare un po' più di lei, farci assistere a qualche lezione di magia, e ti prego, non dirmi che il suo primo incantesimo che impara è cambiare abito, perché a questo punto bastava guardarsi qualche puntata delle Winx e anzi consiglierei sia a Viola che a Gwendra di andare a frequentare la scuola di stregoneria di Torre Nuvola a sto punto, imparerebbero molto di più. No lei si è concentrata in stupidaggini per tutto il tempo senza dare carattere ai personaggi che appaiono tutti uguali, spenti, vuoti, che i paesaggi di cartone usati nei teatri riescono a dare di più al pubblico. Davvero assurdo. Ricordo di aver letto un altro libro pessimo a certi livelli; Baciata dal Duca di Flora A.Gallert ma riuscii, non so ancora come, a terminare quel grandissimo insuccesso in pochi giorni. E mi capitò anche con Lucinda Riley e la sua tanto rinomata saga delle Sette Sorelle, di cui lessi solo le vicende della prima e mi bastarono per tutte le altre, per farmi un’idea della sua pessima scrittura rendendo quel libro un vero obbrobrio, ma mai pessimo come questo della Fiamenghi. Questa volta sono basita da me stessa, prima di tutto, e poi dall’incredibile incapacità nello scrivere che certa gente possiede pur riuscendo a pubblicare qualcosa che non riesco neppure a definire libro.
Ripeto, questa alla fine non si può definire una recensione del libro, perchè in fin dei conti il libro non l’ho letto fino alla fine, ma solo una recensione sullo stile di scrittura della Fiamenghi, e così come ho detto per la Gallert e per la Riley, lo stesso vale per lei: cancellerò dalla mia lista ogni altro suo libro perché siamo totalmente incompatibili con questi capolavori e non ho le doti per apprezzarli.
Voto: 1 stella.
This entire review has been hidden because of spoilers.
Questo libro mi è piaciuto molto. La trama mi aveva ispirata subito e le aspettative non sono state deluse. Mi è piaciuta la descrizione di ogni personaggio e mi piace moltissimo come le streghe possano comunicare con i loro demoni familiari. Ho adorato la relazione tra i protagonisti ma leggere il cambio tra "voi" e "tu" per tutto il tempo ad un certo momento mi ha rallentato la lettura. Nonostante questo per tutto il libro ho avuto la sensazione di "tanto tutto andrà bene" perché la protagonista ogni volta in modo semplice riusciva a risolvere le situazioni che dovevano essere molto più complicate, soprattutto per una strega apprendista che non era stata formata quasi per nulla. Per quanto mi sia piaciuto lo scorrere veloce del tempo avrei preferito che Viola si ritrovasse a dover risolvere un qualcosa ragionandoci e non riuscendoci al primo colpo e quasi sempre per fortuna, senza neanche sapere cosa stava facendo. Ci sono stati degli inconvenienti spiacevoli che sono stati descritti così bene da farmi incavolare e farmi venire il mal di pancia e poi lo scontro finale in cui effettivamente non sapevo cosa sarebbe potuto succedere, mi è piaciuto molto come è stato descritto.
In conclusione sapendo anche che questo è il primo volume della saga e il primo libro scritto dall'autrice (corretto e ripubblicato con editing vorrei aggiungere per chi non lo sapesse) sono rimasta soddisfatta e non vedo l'ora di continuare. Vi ricordo che ogni libro di questa saga è autoconclusivo quindi inizia e finisce (per questo si potrebbero leggere in qualsiasi ordine ma personalmente consiglio di seguire l'ordine di pubblicazione come sto facendo io)
Ho iniziato a leggere questo libro pensando che fosse una lettura leggera e senza troppe pretese, invece si è rivelato un bel romanzo, superando di gran lunga le mie aspettative. Il libro narra la storia di Viola, giovane universitaria che fin da piccola scopre di possedere dei poteri magici e fino ad ora è sempre riuscita a tenerli sotto controllo. Adesso però non riesce più a gestirli e decide di andare a vivere per un po’ nella baita di famiglia per imparare a utilizzarli nel modo migliore. Nel bosco la sua attenzione si posa su un maestoso falco nero che spesso vola vicino alla baita, come se volesse controllarla. Grazie ad una premonizione Viola scopre che il falco è stato ferito da alcuni cacciatori e si precipita ad aiutarlo, però le cose si complicano e senza volerlo trasforma l’animale in un uomo. Dopo la sorpresa iniziale la protagonista scopre che il falco in realtà era un cavaliere medievale, Sir Ragnor, trasformato con un maleficio in rapace e deve tornare nella sua epoca per liberare il suo popolo dalla malvagia strega Endora. La storia d’amore che coinvolge Viola e Ragnor è molto dolce ma nello stesso tempo passionale. Lui la vuole già sposare dopo cinque minuti che l’ha conosciuta come dovrebbe fare un bravo cavaliere che si rispetti, lei invece è una donna moderna e non vuole concedere la sua mano ad un perfetto sconosciuto. Ragnor incarna il perfetto principe cortese, come ogni ragazza si immagina che sia: generoso, altruista, forte, coraggioso e capace di difendere la propria dama da tutto e tutti. Ovviamente nella realtà storica non è proprio così e forse avrei preferito leggere qualcosa di più oltre ai soliti stereotipi su un medioevo quasi perfetto, dove il male è relegato solo nel castello del principe nemico. Uno dei lati più positivi è che l’autrice è riuscita ad inserire diversi eventi nella trama che coinvolgono il lettore, rendendo il libro qualcosa di più di una semplice storia d’amore. La parte negativa non riguarda la storia in sé ma alcuni particolari inesatti che cambiano anche all'interno dello stesso capitolo e soprattutto diversi errori di ortografia, che rivelano una mancata revisione dell'opera. Inoltre all'inizio Ragnor parla e agisce come un cavaliere medievale, poi con lo scorrere della storia assume degli atteggiamenti che sono tipici del nostro tempo, come il sarcasmo. Mi sono piaciute le battute che rivolge a Viola e il rapporto malizioso che si instaura tra i due, ma nel contesto in cui è inserito il libro è troppo anacronistico.
Viola è una giovane ragazza che sa di avere una sorta di potere, ma non sa come gestirlo. Eh, sì! Viola è una strega! Ha ereditato queste doti dalla sua defunta madre e, decisa ad affrontare questo suo dono, si prende un po’ di vacanza dalla vita di tutti i giorni e si reca nella baita di famiglia. Poco dopo il suo arrivo, ha una strana visione: un bellissimo falco nero che viene inseguito e poi ferito da alcuni cacciatori. Prova una strana sensazione e si infonde in lei una determinazione: salvarlo a tutti i costi! Lui non è un semplice falco! È il cavaliere Ragnor, vittima di un maleficio da oltre 700 anni. Viola si prende cura di lui e lo aiuta a guarire. Nel frattempo una nuova visione, riguardante la madre, la aiuta a trovare il nascondiglio segreto di uno specchio magico. Una volta trovato l’oggetto, grazie all’aiuto di Ragnor, i due vengono magicamente trasportati nel passato, esattamente tre giorni dopo che il giovane cavaliere era stato colpito dalla maledizione. Viola verrà subito amata dal popolo di Ragnor, riuscirà facilmente ad integrarsi e nel frattempo tra i due giovani si creerà un bellissimo legame che, giorno dopo giorno si trasformerà in uno dei sentimenti più belli : l’Amore. La giovane coppia si troverà però a dover affrontare prove difficilissime per sconfiggere i loro tanti nemici, decisi a cacciarli dal Feudo, capeggiati dalla strega Endora, la nonna di Viola. Finalmente un Fantasy come piace a me! Streghe, stregoni, cavalieri, incantesimi, uno specchio in grado di farti viaggiare nel tempo e l’amore, quello puro, quello che supera tutti gli ostacoli, quello che ti fa immedesimare nei protagonisti e poi anche l’ altro tipo di amore, quello più dolce e importante per la famiglia. Leggetelo, leggetelo, leggetelo!
Violeta tiene una vida poco normal, puede escuchar los pensamientos de la gente, puede adivinar qué va a pasar, y ciertas cosas extrañas que pasan en su día a día, pero no sabe qué es, o por qué le ocurre.
Decide irse unos días a la cabaña que su familia tiene en la montaña para pensar con claridad e intentar comprender qué le pasa, pero lo que no imagina es que en esa cabaña su vida cambiará por completo.
Un halcón la vigila de cerca, sabe que es una bruja y no se fía de ellas, pero lo que no imagina el halcón es que esa bruja le salvará la vida, y no solo sus heridas, le salvará de un hechizo que la peor bruja de su época le lanzó hace más de 600 años.
Juntos viajarán al pasado, la época en la que Ragnor era el señor de Villacorta, y tiene claro quién va a ser su Bruja, la señora de su feudo y no desistirá en su empeño de conseguirlo, pero Violeta quiere volver a su época, aunque no sabe cómo hacerlo.
Aprenderá los secretos de las brujas gracias a la bruja Gwendra, la maldad en estado vivo en la bruja Endora, y la amistad fiel en su querido Lobo, pero sobre todo, aprenderá que el amor no entiende de épocas y que si estás predestinada a alguien no hay tiempo que pueda separaros.
¿Recomendamos?
La versión original de este libro está en Italiano y se nota en la traducción, tiene algún fallo de corrección en ese sentido, pero quitando ese detalle, es una historia que te atrapará.
No sabéis cómo he disfrutado este libro. Si te gusta el mundo de las brujas, con sus demonios familiares y caballeros dispuestos a proteger su feudo con su vida, no lo dudes y dadle una oportunidad a este libro.
Es una saga compuesta por 5 libros, pero de momento solo están los 3 primeros en español. Cada libro es independiente, con sus propios protagonistas.
Los libros originales están en italiano y al traducirlos al español tiene algunos fallos, pero no interfiere mucho a la hora de leer.
La trama, los protagonistas y todo en general me ha encantado. Violeta es una bruja increíble y su demonio familiar adorable. Ragnor es un caballero del que es imposible no enamorarse.
¿Te atreves adéntrarte en un mundo donde se conectarán pasado y presente?
Una travolgente storia d'amore tra una strega Viola (che non sa di esserlo) e un cavaliere Ragnor, intrappolato da un sortilegio, si conoscono nel XXI secolo, ma poi tutta la storia si trasforma e si intreccia nel XIV, dove Viola viene a conoscenza di molti segreti e verità..fanno da cornice tanti altri personaggi che renderanno la storia ricca di avventura e suspence.... Viola si troverà a fare molte scelte, non sarà facile per lei affrontarle, ma farà di tutto per proteggere le persone amate!!
Bellissima storia, letta tutta d'un fiato. Mi ha emozionato dall'inizio fino allla fine e la protagonista mi è piaciuta. Caratterizzata molto bene, mi sono immedesimata in lei. Consigliato a tutti gli amanti del genere.
Entretenida y muy ligera, si buscas leer algo tranqui con un romance sano sin una cantidad innecesaria de drama que hace todo más lento. La bruja y el caballero es para vos.
Mi è davvero difficile scrivere una recensione di questo libro che per certi aspetti mi è piaciuto molto e a cui tuttavia non posso dare le stelle che si merita a causa di mancanze che a mio parere sono inaccettabili anche per un self publishing.
Recensisco per punti:
- Copertina (4 stelle): realizzata dall'autrice stessa, mi è subito piaciuta molto, rispecchia perfettamente l'atmosfera incantata del romanzo
- Trama (3 stelle): bella e abbastanza originale, ho apprezzato molto il fatto che il libro sia autoconclusivo, nonostante l'autrice abbia intenzione di scrivere altri libri ambientati nello stesso "mondo" de "La Strega e il Cavaliere". La trama è ben descritta dalla quarta di copertina. I protagonisti sono Viola, una ragazza del XX secolo, e Ragnor, il Signore di Villacorta che nel XIII secolo è stato trasformato in falco dalla perfida strega Endora. Ho apprezzato il fatto che lei sia una donna indipendente e non una ragazzina impacciata che inciampa nei propri piedi come spesso vengono descritte le protagoniste femminili di questo genere; stessa cosa per il protagonista maschile che nonostante l'evidente interesse mostrato fin da subito nei confronti della fanciulla, non risulta eccessivamente possessivo e soffocante. Cadono un po' nello stereotipo per altre caratteristiche: la protagonista femminile bellissima che a stento si rende conto del suo fascino, il protagonista maschile "possente" dal punto di vista fisico e con il potere (più volte viene ribadita da diversi personaggi la fortuna di lei dato che lui è ricco e nobile). Il libro possiede tutto il fascino che può nascere da una storia d'amore che attraversa i secoli (la capacità di viaggiare attraverso il tempo mi ha un po' ricordato Outlander) e dalla magia sempre presente.
- Stile di scrittura (3 stelle): estremamente fluido e piacevole nella sua semplicità, non annoia mai. Ci sono delle imperfezioni, dovute probabilmente alla mancanza di un editor che abbia rivisto e corretto questo testo, ma a mio parere sono accettabili
- Errori: il testo è pieno zeppo di errori di ogni tipo, da quelli grammaticali a quelli di battitura. Mi ha dato davvero fastidio. Mi sembra impossibile che, rileggendo, l'autrice non li abbia notati
Ho letto "La Strega e il Cavaliere" tutto d'un fiato in poche ore. Anche se con gli ebook faccio fatica a quantificare la lunghezza del libro, le 629 pagine dichiarate mi sembrano una buona stima. Concludo consigliando questo libro a tutti gli amanti del romance fantasy, ma che non abbiano problemi a sorvolare i numerosi errori presenti nel testo. Purtroppo mi ha davvero irritata la mancanza di attenzione nella rilettura del testo da parte dell'autrice. Probabilmente questo libro con un buon editing avrebbe meritato 4 stelle o anche di più.
Ho già avuto modo di apprezzare (sarebbe meglio dire adorare) Laura Fiamenghi alias grazie a Il dono del mare, ma con il primo volume della serie Le streghe di Villacorta sono rimasta strabiliata!
Avevo già intuito la forte vena creativa di questa Autrice, ma qui si va ben oltre! La strega e il cavaliere è un fantasy romance dove ogni cosa è magica e fantastica in tutti i sensi del termine.
Viola è un'universitaria che vive nel 2006 e che, dopo aver incontrato Ragnor, si ritrova sbalzata nel 14esimo secolo, dove scopre che le sue strane facoltà fanno di lei una strega, in un periodo tra l'altro non molto felice per le streghe.
Fra battaglie, magie e amore ci troviamo davanti a un romanzo dalla trama molto articolata e pieno di dettagli (molti dei quali indizi che porteranno a grandi colpi di scena).
Il rischio delle trame complesse e di tanti dettagli high fantasy è quello di creare incostistenze e controsensi, ma così non è stato, anzi! Laura è stata una maga pure lei a mettere tutto insieme e a creare una magnifica storia ambientata nel passato, con personaggi delineati alla perfezione e un ritmo vorticoso e folle che non ti lascia mollare il libro un solo secondo.
Come se non bastassero i tantissimi dettagli sulla magia (gli incantesimi, i famigli dalle caratteristiche uniche e il particolare profumo delle streghe nubili, ehm ehm 😏), l'Autrice ci regala anche una storia d'amore con i fiocchi. Dolcissima, a tratti struggente per l'impossibilità di due anime gemelle nate in epoche diverse di stare insieme nello stesso tempo.
E vogliamo parlare di Ragnor, signore di Villacorta? Ci troviamo davanti al classico eroe senza macchia e senza paura, un gentiluomo a tutto tondo che, come se non bastasse, è pure parecchio gnocco. Lo ammetto, sono innamorata persa di lui 😭
Vorrei parlare a lungo di questo romanzo ma la cosa migliore che posso fare è consigliarvelo. Tanta magia, tanto amore, guerre e combattimenti, personaggi strepitosi, ambientazioni pazzesche, uno stile limpido e fluido con un ritmo adrenalinico, colpi di scena, il tema della famiglia, insomma, c'è davvero tutto e dire che l'ho adorato è dire poco!
Per quellə che non amano le serie: tranquillə, i volumi sono arrivati a 4 ma sono autoconclusivi, possono essere letti in qualsiasi ordine. E i primi 3 sono disponibili anche in un volume solo, sia un e-book che in cartaceo.
Peccato per qualche refuso, ma nulla che ostacoli la lettura. E in quanto al primo pasto di Viola nel medioevo con le patate perdono l'Autrice, perché di fronte a un romanzo così bello una svista posso accettarla 😊
Primo volume della serie de Le Streghe di Villacorta.
Dopo aver letto l'ultimo libro (stupendo), ho deciso di leggere proprio il primo, perché alcune cose non mi erano chiare.
Siamo nel XXI secolo e Viola, giovane ragazza moderna, decide di avventurarsi da sola nella baita di famiglia: c'è un motivo valido dietro questa sua scelta, però. Fin da bambina ha sempre avuto strani "poteri" e spera di trovare una "soluzione" a questo suo malessere (anche se lei non è ancora in grado di capire cosa abbia e soprattutto perché). L'incontro con un grande falco nero però la catapulterà in qualcosa che non credeva possibile: indietro nel passato, precisamente nel XIV secolo, in quello che un tempo veniva chiamata "Signoria di Villacorta".
Ho avuto pareri contrastanti nel leggere questo libro, ma trattandosi di un'opera prima risalente a tantissimi anni fa, è innegabile che lo stile dell'autrice sia diverso. A differenza de Il Gigante e la Maga, che ho letteralmente divorato, ho fatto molta fatica a terminare questo libro. E ammetto di non aver apprezzato i protagonisti principali, specialmente Ragnor: classico cavaliere senza macchia e senza paura, nei primi capitoli anche un po' maniaco. Al contrario, ho apprezzato molto i personaggi di Endora e del marito (il nonno di Viola), a mio parere un po' più caratterizzati e meno stereotipati. Di base il libro è effettivamente un romance medievaleggiante, con due protagonisti "classici", la fanciulla "angelo" e il cavaliere coraggioso. Se non amate questo genere di storie, è normale non apprezzare il libro e la trama in sé (infatto io non sono amante di questo genere di personaggi).
Fino all'entrata in scena del Vescovo, ero sul punto di interrompere la lettura e iniziare il terzo volume della saga, molto più incline ai miei gusti (anche se inizierò il secondo), ma le cose sono leggermente migliorate, così come lo stile di scrittura.
Concludendo, non me la sento di bocciare in toto tutto il libro, anche perché si tratta di un'opera giovanile, con i suoi difetti e figlia del suo tempo. Anche se tutti i libri della serie sono autoconclusivi, è preferibile leggerlo, per avere un quadro completo di tutto.
Consiglio in ogni caso di non fermarsi al primo volume, che è un'opera a sé e molto giovanile, perché già dal secondo le cose cambiano (in meglio).
Es mi primer encuentro con la pluma de la autora y desde la primera página ya atrapó mi atención.
Violeta es una joven que tiene unos dones inexplicables y que ha llamado la atención de los demás; queriendo buscar respuestas y explorar estos dones, se retira a la cabaña familiar en las montañas.
Allí empieza a experimentar el alcance de sus poderes y tiene una visión de un halcón siendo disparado por cazadores; cuando el hecho ocurre, ella trata de ayudar a esta ave sin imaginar que esta se convertiría en un atractivo hombre con modales de antaño y quien, en gratitud por salvarlo, se nombra su caballero.
Ragnor le dice que en su época cada caballero feudal tenía una bruja que lo ayudaba y protegía y que, si lo ayuda a volver, la haría la señora de Villacorta. Violeta, que no tiene idea de cómo realizar tal proeza, tiene un sueño donde recuerda a su madre enseñándole un espejo mágico que está guardado en esa cabaña y, al encontrarlo, son transportados a la época del caballero donde tendrán que luchar contra una malvada bruja que protege al enemigo de Ragnor.
En el siglo XIV, Violeta aprenderá a controlar y utilizar sus poderes con la ayuda de la bruja Gwendra, y juntas ayudarán a Ragnor a proteger sus dominios.
La historia tiene un worldbuilding tan realista que te transporta a esa época; el sistema de la magia y hechicería que se maneja es impresionante y el romance que poco a poco va creciendo entre Ragnor y Violeta es la cereza del pastel.
Si te gusta el romantasy, no puedes perderte esta obra. Esta es una saga compuesta por 6 libros escritos en italiano, pero de momento solo los 3 primeros están traducidos al español. Cada libro es independiente, con sus propios protagonistas, aunque todos están interconectados.
Primo volume autoconclusivo ella serie "Le Streghe di Villacorta", Fantasy Romance.
Viola, una ragazza del XXI sec con delle abilità particolari, si troverà a salvare da una maledizione Sir Ragnor, un affascinante e coraggioso cavaliere del XIV sec, con cui tornerà nel passato (o nel presente per lui) e scoprirà e imparerà a usare le sue capacità.
Lo stile narrativo ricorda molto quello delle fiabe, dando una panoramica dei pensieri e delle sensazioni di diversi personaggi e immergendoti nel contesto fiabesco della storia. Laura è stata bravissima mantenere il linguaggio di entrambi i secoli, soprattutto quello medievale (cosa non facile). Maaaa parliamo dei personaggi: Viola è una giovane strega, potente e generosa. Ho amato il suo Lupo! Troppo tenero😍 Sir Ragnor è un Cavaliere di quelli che si immaginano tra le fila dei più valorosi, e in effetti lo è: figlio illegittimo che si è meritato il feudo di Villacorta, che difende con valore e coraggio la sua gente e non solo! Per non parlare di quanto sia romantico e dolce con la sua Viola! Nonostante questo lato cuccioloso, si vede tutta la sua forza e anche la gelosia (amo le scenate di gelosia😅).
Ogni piccola peripezia viene risolta all' inizio abbastanza facilmente, e la storia prosegue con un crescendo di difficoltà, arrivando alla battaglia finale che ti tiene fino all' ultimo col fiato sospeso! Devo dire che infatti questa parte mi è piaciuta di impazzire.
Sono qui dopo aver letto "Il Gigante e la Maga" quinto libro della saga su "Le streghe di Villacorta" e devo dire che questa storia l'ho amata tantissimo tant'è che incuriosita nel voler conoscere anche gli altri personaggi ho deciso di recuperare gli altri libri della saga iniziando dal primo, ovvero questo "La strega e il Cavaliere".
Incuriosita anche dalla trama ho iniziato questa lettura e purtroppo non mi è piaciuta come speravo partendo dalla protagonista che ho trovato non nelle mie corde per via delle sue azioni e a volte dei suoi discorsi, infatti c'è un dialogo tra lei e suo nonno Treulf che mi ha fatto storcere il naso.
Mi è mancato un po' lo sviluppo della relazione tra i protagonisti, così come le scene che i protagonisti devono risolvere ma questo viene fatto troppo veloce e in maniera troppo comoda.
Ma quello che mi è piaciuto di questo libro è la villain ovvero Endora, ho apprezzato la scrittura del personaggio e tutta la sua parte dove viene raccontato il passato e perché sia cambiata così tanto.
Anche se questo libro non è stato tra le mie corde, gli altri libri della saga mi incuriosiscono comunque e come ho già scritto sopra il quinto l'ho adorato e si vede il miglioramento nello stile di scrittura.
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Buongiorno 📚 oggi vi parlo di un fantasy romance che dallo scorso lunedì ha cambiato veste:
𝑳𝒂 𝒔𝒕𝒓𝒆𝒈𝒂 𝒆 𝒊𝒍 𝒄𝒂𝒗𝒂𝒍𝒊𝒆𝒓𝒆 di Laura Fiamenghi, che ringrazio di cuore per la collaborazione!
Si tratta del primo volume della saga 𝑳𝒆 𝑺𝒕𝒓𝒆𝒈𝒉𝒆 𝒅𝒊 𝑽𝒊𝒍𝒍𝒂𝒄𝒐𝒓𝒕𝒂, composta da 6 libri autoconclusivi, che nei prossimi mesi usciranno in copertina rigida.
Viola è una ventenne che cerca di condurre una vita normale, cosa impossibile per una ragazza che riesce a sentire i pensieri altrui. Decide allora di rifugiarsi nella baita di famiglia, sperduta tra le montagne, dove incontrerà Ragnor. Lui è un cavaliere trasformato in falco da una strega nel XIV secolo. La ragazza riuscirà a spezzare la maledizione ma si ritroverà catapultata in un epoca diversa. Riuscirà a tornare a casa dalla sua famiglia?
I tropi principali sono: - viaggi nel tempo - fated mates - magia - ambientazione storica
Immaginate di essere catapultati in un epoca in cui non c’è la luce, non esistono le comodità, siete costretti a indossare corsetti e non potete mostrare le caviglie. Allo stesso tempo però vivrete la vostra fiaba preferita, in cui esistono le streghe e i cavalieri valorosi pronti a difendere la loro ancella! Come vi comportereste? Io prendo spunto da Viola che è riuscita a mantenere il sangue freddo, ha combattuto per aiutare Ragnor e ha conquistato la fiducia del popolo.
Mi è piaciuta molto la scrittura dell’autrice, l’ho trovata davvero scorrevole! Inoltre sono rimasta stupita dal fatto che la storia è articolata e non è solo basata sul romance. Dunque nel complesso è stata una lettura molto piacevole che vi consiglio se vi piacciono i fantasy con ambientazione storica!
Questa storia è il punto di partenza di una saga che amo e che mi ricapita spesso di rileggere! Viola e Ragnor sono esempi perfetti di anime gemelle e in questa storia, per quanto sia presente la Santa Inquisizione, la figura della Strega non è considerata completamente negativa! Tutto sta nell'uso che si fa' del proprio talento - la magia nel caso di Viola - che aiuta, sostiene e protegge! In quel caso anche il termine "Strega" perde la sua inclinazione negativa, ma diventa solo un modo per descrivere qualcuno capace di compiere incantesimi, tutto qui! Ragnor è un Signore, in tutti i sensi! Potente, ma gentile. Severo, ma giusto! Le avversità che dovranno superare questa coppia non saranno poche, ma il loro amore è grande e i loro cuori sono puri!
Che posso aggiungere?! Villacorta è diventata un po' casa mia!
Questa lettura è stata una piacevole sorpresa, anche se mille imprevisti mi hanno impedito di continuarne la lettura fino a ieri quando l’ho divorato. [...] Volete sapere quando potrete tirare un sospiro di sollievo? Ve lo dirò esattamente a pagina 366, dove ci sono i ringraziamenti dell’autrice. Il romanzo ci viene narrato da entrambi i protagonisti, che sono ben caratterizzati e affascinanti, ho apprezzato il fatto che Laura ci abbia regalato una protagonista forte, che non si abbatte davanti le difficoltà ma che reagisce e trova un modo per salvare le persone a cui vuole bene.
È il primo della serie “Le streghe di Villacorta”, ed è autoconclusivo. In questo libro l’autrice ci fa vivere una bellissima storia super romantica carica di azione, di colpi di scena e in cui non mancano scene che vi faranno versare parecchie lacrime. Senza fare spoiler posso dire che i due protagonisti non hanno un attimo di pace. È molto scorrevole e cattura l’attenzione fin dalle prime pagine. Se cercate una lettura che parla d’amore e di magia questa fa al caso vostro!!
Ringrazio l’autrice per la collaborazione e per avermi dato la copia digitale del libro!! 😊
Dopo aver dato una seconda possibilità al libro, posso affermare con certezza che e stata la scelta giusta. La prima volta che l'avevo letto, circa un anno fa, non mi aveva entusiasmato. Probabilmente non era il momento giusto per immergermi in questa storia, ma adesso, con una nuova lettura, l'ho adorato.
Questo romanzo è il primo volume della serie Le streghe di Villacorta, una saga che promette avventure magiche e romantiche. La scrittura dell'autrice è semplice, ma al contempo coinvolgente e appassionante. L'intreccio è ben costruito e mi ha tenuto incollata al libro fino alla fine.
Viola, la protagonista, è una giovane ragazza di vent'anni che ha scoperto di possedere poteri straordinari. Vive una vita ordinaria, ma in segreto sperimenta premonizioni e riesce a guarire ferite con le sue mani, ed é proprio in cerca di risposte che si rifugia in una baita di famiglia in montagna, dove tenta di controllare e comprendere meglio le sue abilità. Un giorno, però, tutto cambia quando salva un falco che si trasforma in un uomo, Ragnor, un cavaliere, Signore di Vilacorta del 1308.
Ragnor sa che Viola è una strega e la prega di aiutarlo a tornare nel suo tempo. I viaggio nel tempo avviene attraverso uno specchio e da quel momento la giovane ragazza si ritrova catapultata nel medioevo, tra le mura del castello di Villacorta. Ma non è solo il tempo a cambiare, anche la sua vita prende una piega inaspettata. Viola scopre nuove forze dentro di sé, mentre sviluppa una connessione forte e profonda con il cavaliere.
Tra giornate a padroneggiare i suoi poteri con Strega Gwendra adoro, le passeggiate a cavallo con il suo Cavaliere, le coccole a Lupo. La magia, le battaglie contro un nemico malvagio e il fascino di un mondo antico, si intrecciano a quello che desiderava prima Viola (cercare un modo di tornare dalla sua famiglia) a quello che vorrebbe ora. Restare a Villacorta dove ha trovato l'amore e un nuovo posto da chiamare casa.
Ho amato tantissimo la crescita di Viola, una protagonista dolce e determinata, ma anche forte e coraggiosa. Mi ha conquistata la sua grinta, il suo modo di affrontare le sfide, sia magiche che sentimentali. Il castello, i boschi, le battaglie, gli scontri magici, le creature incantate, i nemici da affrontare e la passione che cresce tra Ragnor e Viola, tutto si mescola in una narrazione avvincente che non lascia mai spazio alla noia ma che riesce a mantenere alta l'attenzione, spingendo a voler sapere cosa accadrà nel secondo volume.
Il finale è stato perfetto e dolcissimo e anche se ogni volume è autoconclusivo, io non vedo comunque l'ora di leggere le prossime avventure di Villacorta.
Un libro fantasy-romance che mi è piaciuto abbastanza. All'inizio un po' lento e "scontato" , poi si riprende e la storia ti lascia con il fiato sospeso. Le ultime pagine sono volate. Bisogna avere un po' di pazienza ma superata la prima parte (un terzo della storia) può essere giudicato un bel libro.