Halcón

by Lukas Bärfuss, Claudia Baricco (Translator)

Do comienza una tarde, en el centro de Zúrich, cuando Philip, un agente inmobiliario de cuarenta y tantos años, luego de desencontrarse con un cliente, se siente atraído por una mujer que pasa entre la muchedumbre y comienza a seguirla. Así, se entrega espontáneamente a un juego clandestino que se tornará obsesión: comienza a seguir a la joven mujer durante un recorrido muy inquietante que durará treinta y seis horas. En un mundo en el que el futuro está en cuestión, en el que se ha perdido la confianza en la propia libertad y las personas están atadas a sus teléfonos inteligentes, Philip comienza un itinerario que abre en él una renovada percepción y un espacio para mirar la vida contemporánea.

Genres: Fiction, German Literature, Contemporary, Roman, Literature, Novels

158 pages, Paperback

First published February 27, 2017

About the author

Lukas Bärfuss (1971, Thun) ist ein Schweizer Schriftsteller, Bühnenautor, Theaterregisseur und Dramaturg.

Reviews

[J M Notter · Rating 4 out of 5]

Ein Geschäftsmann folgt aus einer Laune heraus einer unbekannten Frau, wobei die Laune immer mehr zum Zwang wird. Was er sich davon erhofft, erfahren wir nicht wirklich. Allerdings ist die Geschichte irgendwie spannend, verstörend (hagard) und von Lukas Bärfuss wortgewaltig erzählt.

[Taghreed Jamal El Deen]

رواية محيّرة، أجد صعوبة في تقييمها والقطع برأي فيها؛ من جهة هي مكتوبة بذكاء واجتهاد واضح، ومن جهة أخرى أشعر أن هذا المجهود لم يؤتِ ثماره.

حسب ما - أعتقد أني - فهمت فالرواية تشير إلى ما وصل إليه العالم من طغيان الآلة وتسارع الحياة ذات الوتيرة الواحدة، التي لا تسمح للإنسان أن يتوقف للحظة، ويجرب مشاعر جديدة أو يمارس بعض الجنون. لكنها مُركّبة ومُربِكة بشكل كبير، تعطيك الشعور بأنك على وشك أن تكتشف سراً غامضاً وتدفعك إلى ملاحقته بشغف، ثم تلفت نظرك إلى عدة زوايا في الآن نفسه، فلا تعود تعرف أين أنت من كل هذا.

سألتزم الحياد حيال النصح بقراءتها من عدمه، بخاصة أن مراجعتي هي الأولى بالعربية ولا آراء أخرى للاستئناس بها.. لكن أعتقد أنها ستجد من يحبها.

[Héctor Genta · Rating 4 out of 5]

«So tutto e non comprendo nulla»

«So tutto e non comprendo nulla», afferma Philip, il protagonista di Hagard, nelle prime righe della narrazione. Sappiamo tutto e non comprendiamo nulla, questa la dichiarazione di intenti all'ombra della quale si sviluppa questo interessante romanzo psicologico.
Un paio di scarpe, delle ballerine color prugna, sono la molla che fa scattare la sua curiosità e scatena le trentasei ore di inseguimento della ragazza che le indossa. Quello che Philip cerca però non è fuori, ma dentro di lui. La trasgressione, certo, il desiderio di uscire dalla strada abituale e di concedersi una deviazione nel bosco del mistero, in un territorio dove il nostro cellulare non è raggiungibile. Ma l'obiettivo di Bärfuss è ben più ambizioso: cosa c'è dietro le nostre ossessioni, i nostri pensieri reconditi? – si chiede l'autore – e cosa saremmo disposti a sacrificare per scoprire il segreto dei nostri sogni?
Hagard scandaglia nell'animo del protagonista raccontandoci del suo/nostro bisogno di affrancarsi da una realtà che ci vuole sempre connessi per ritagliarci uno spazio nel quale vivere il nostro tempo con i nostri ritmi:

«Era tutto concentrato sull'istante, nient'altro contava, ignorava quello che sarebbe accaduto il secondo successivo, ma sapeva di essere pronto a qualunque cosa.»
«Era semplicemente lì, senza necessità di fare altro, e comprendeva perché in quella condizione fosse racchiusa la sua felicità. Philip coincideva con il proprio stesso respiro; in poco tempo si era reso conto di quanto fosse inutile arrabbiarsi, preoccuparsi, pensare al di là del passo successivo, ogni programma gli avrebbe impedito di abbandonarsi al momento presente. E così vide quello che ancora non aveva mai veduto. L'universo pieno di segni che lui era in grado di leggere: il mondo come un libro aperto. Decifrarne i messaggi dipendeva soltanto da lui. Tutto ciò che rimandava a un qualunque futuro,[…] era insensato e infantile. Ogni investimento era ridicolo, mortifero e nocivo per la vita che aveva ormai trovato.»

«So tutto e non comprendo nulla»: ma se non so tutto, allora posso iniziare a comprendere.
Philp capisce che è necessario non far cadere completamente il velo, che troppa luce può fare male alla vista. Per questo rinuncia alla possibilità di vedere in volto la ragazza perché ciò significherebbe la fine del gioco, l'uscita dal bosco del mistero e il ritorno sulla strada maestra del consueto:

«Guardala, per amor del cielo. Che ci vuole? Ma no, non puoi. Hai paura. Paura del suo sguardo. Temi possa non esserne valsa la pena. Inutile la notte appena passata, inutile l'inseguimento. Finché la donna resta un mistero, puoi continuare a credere. Se vedi il suo viso saprai tutto e non imparerai più nulla. Decifrerai il suo volto. Inizierai a interpretare. E quando ti metti a interpretare, smetti di vedere. Saprai cosa pensa. Come guarda il mondo. Capirai ma non vedrai più. In tutte le cose deve rimanere un segreto che ci fa aprire gli occhi. Quel che abbiamo compreso è perduto.»

Philip/ Bärfuss/il lettore esce di strada e entra nel bosco. Per noia, curiosità, spirito di avventura, claustrofobia per la vita… non è importante. Quello che conta è che il bosco è il mistero, pericoloso e affascinante, cancella gli schemi consueti, le certezze e le priorità. Nel bosco i confini entro i quali scorrevano placida le nostre vite sbiadiscono e tutto diventa incerto.
Cos'è davvero importante?
Cosa cerchiamo, cosa vogliamo dalle nostre vite?

[Michael Bohli · Rating 3 out of 5]

Ob das Tier nun schwer zu zämen ist, oder alleine der Versuch es in einer kontrollierten Umgebung zu halten, falsch - mit "Hagard" hat Lukas Bärfuss kein Buch geschrieben, dass sich nach der Lektüre so einfach einordnen und beurteilen lässt. In seiner Geschichte um einen Geschäftsmann, der aus einer scheinbar unerklärlichen Laune einer unbekannten Frau folgt, und dabei sein Leben innerhalb weniger Stunden in die Zerstören treibt, schwingt nämlich zu viel mit.

Das Buch hat ein sehr hohes Tempo und nimmt den Leser schnell gefangen, gleichzeitig ist es aber auch ein grosses Verwirrspiel. Barfüss packt in seinen eher kurzen Text extrem viele Kommentare zur aktuellen Gesellschaft, unseren Normen und Handelsweisen, und die Verlorenheiten der heutigen Generation. Das kann den Lesefluss etwas stören, macht diese Erzählung aber umso wichtiger. Trotzdem, am Ende bleibt das Gefühl, hier etwas zu viel heisse Luft erlebt zu haben.

[Maja · Rating 4 out of 5]

Hagard was really interesting story and I liked it. Author's style is amazing. I never read before something similar. The novel have several different meaning about life and ask you a question if you can really predict or plan your life. I recommend it to all readers.

Hagard je zanimiva in všečna zgodba. Avtorjev stil je izjemen. Še nikoli nisem brala podobne knjige. Roman ima več različnih pomenov o življenju in ti postavi vprašanje ali resnično lahko planiramo in predvidimo naša življenja. Priporočam jo za branje vsem.

Recenzija na mojem blogu

[Conny · Rating 2 out of 5]

Die erste Hälfte total fesselnd, dann wirds gar abstrus und das Ende lässt mich ratlos zurück.

[Gianni · Rating 5 out of 5]

Un narratore discreto, ponderato, narra la storia di Philip che lo ossessiona tanto quanto Philip è ossessionato da una donna incontrata per caso e di cui non conosce il volto ma solo le scarpe che si mette a inseguire per 36 ore uscendo letteralmente dalla propria vita, ”so tutto, e non comprendo nulla. La successione degli eventi mi è chiara. So come inizia la storia, conosco il giorno, e conosco il luogo […] so quando finisce […] anche gli avvenimenti tra quell’inizio e quella fine sono stati appurati.”
Superare la linea di galleggiamento che separa il mondo di sopra, quello che ci cuce addosso un’identità e un ruolo, da quello di sotto, in cui spogliati dagli orpelli tecnologici ci si scopre nessuno, può essere un atto liberatorio o folle, incomprensibile ai più, ”mi rammentavo che ogni desiderio era un’illusione capace di condurmi solo alla dipendenza e all’infelicità. Consideravo con pietà e incomprensione uno come Philip che gettava ai quattro venti le proprie forze.”
Ogni decisione, presa in modo razionale o istintivo, non ricade solo su chi l’assume, ma colpisce gli altri a cascata come tessere di un domino, e tornare indietro potrebbe quindi non essere più possibile, anche volendolo, perché si sposta il punto di equilibrio e si entra in una dimensione diversa, ”Era tutto concentrato sull'istante, nient'altro contava, ignorava quel che sarebbe accaduto il secondo successivo, ma sapeva di essere pronto a qualunque cosa. Percepiva in bocca un retrogusto acidulo come se l'attenzione lo stesse lentamente divorando, ma non se ne curava.
Andava bene così. Dilapidava le proprie energie, le dissipava a piene mani, senza riserbo, in una presenza totale e assoluta nel qui e ora. Non erano le sue intenzioni a determinare gli eventi, non aveva alcun bisogno di compiere delle scelte. E questo in un certo senso lo sollevava. Era semplicemente lì, senza necessità di fare altro, e comprendeva perché in quella condizione fosse racchiusa la sua felicità.”
E non è neppure così importante, alla fine, vedere il volto della donna inseguita o palesarsi, svanirebbero la dimensione del sogno e del desiderio.
Un altro autore svizzero, Tommaso Soldini in L'inguaribile , ha narrato una storia in cui si possono cogliere attinenze con questo intrigante ed enigmatico libro di Barfuss.

[Arcimboldis World · Rating 4 out of 5]

Interessante Story - vor allem, wenn man selbst in Zürich lebt. Die Schweiz hat tolle Autoren. Lukas Bärfuss ist einer davon....

[Dennis · Rating 2 out of 5]

Aus einer Laune heraus, weil er von einem Geschäftspartner sitzen gelassen wird, verfolgt Philip eine unbekannte Frau bis zu ihrem Wohnhaus. Er ist besessen von ihr und begibt sich so in einen Abwärtsstrudel, der nicht mehr aufzuhalten ist und fatale Folgen hat.

Mit kritischem Blick auf die Gesellschaft stellt der Autor Probleme unserer Zeit heraus. Zurecht. Mir persönlich jedoch zu plump. Von der Erzählung um Philip bin ich auch nicht so recht überzeugt. Denn die ist wirr und nicht nachvollziehbar gestrickt.
Die erste Hälfte war durchaus lesenswert aber die andere und das Ende lösten die Geschichte nicht zufriedenstellend auf.

[John Hatley · Rating 4 out of 5]

This is an astonishing book. It is not only a highly enjoyable read, it encourages me to think: about how close we are - every day - to the end of life as we know it, indeed, to the end of life; about how dependent we have become on far too many of the modern inventions we take for granted, from credit cards to mobile phones; about how one decision, whether right or wrong, can change everything.
I recommend it now to all readers of German, and hope for everybody else that it is soon translated into many other languages.

[Iamthesword · Rating 2 out of 5]

This one left me a little stumped. Several people have suggested me Bärfuss' work and he won the prestigious Georg Büchner Prize for Literature. Definitively in my pattern of predation. And Bärfuss has some nice ideas (like the narrator stopping at one point and tells about his problems to understand the protagonist which took him half a year and during that period, the whole story freezes and the protagonist spends half a year in a suburban train) and he can write for sure.

But the story about a man who spontanously starts to follow a woman he doesn't know and gets more and more addicted to it leaves me with a strange feeling. I don't think that you can't write a good book about a vile person (see LOLITA), but what puts me off is that the story is not handled as a story of stalking, but more as a tale of someone falling in love. It strongly sympathizes with the protagonist and frames his acts as this old kind of love that doesn't exist in an overly self-controlled society without passions anymore. It's full of old nature-vs-culture-metaphors which I would forgive a book from the 19th century, but not one from 2017.

One of the few redeeming passages of the book for me are the last 20 or so pages, where Bärfuss goes bananas and weaves a lot of other stories in the plot. It's a bold move (also a little weird). One of the stories is one of a scientist, who developed a celebrated theory, then recognizes that there is a missing piece and while trying to find it, the whole theory goes to pieces. He can't tell anyone, because he's afraid to lose the recognition, but it also tears him apart that his lifetime achievement is now basically a fraud. I think, everyone in the science community knows this kind of feelings (but perhaps to a lesser degree) - I myself could really connect to it. Still, I have a hard time to recommend the book as a whole...

[Sonia · Rating 3 out of 5]

Sin dall’inizio l’aria che si respira sa di incertezza e trasuda dell’inquietudine di non essere pienamente custodi e padroni del proprio destino.
La vita scorre, svolta e prende direzioni nonostante il singolo, l’individuo, la persona non riesca a ad abbracciarne il senso.
Philip è una goccia infinitesimale di tutto ciò: non sente di vivere la vita, piuttosto è la vita che vive lui.
In questo scenario accade l’assurdo.
Seduto in un bar, neanche dei suoi preferiti, Philip è in attesa di un appuntamento di affari. L’uomo che attende è in ritardo. Nelle more dell’attesa viene attratto da una visione: un paio di scarpe, semplicissime e colorate, la leggerezza del passo di chi le indossa. Philip lascia tutto e inizia a “inseguire” le scarpe, il passo di una donna sconosciuta, abbandonando il suo mondo, i suoi impegni, le sue responsabilità, i suoi affetti: tutto.
L’autore è bravissimo. Quelle scarpe che catturano Philip, catturano anche il lettore.
Ma cosa succede a quest’uomo e soprattutto perché?
L’ossessione improvvisa da l’opportunità a Philip di uscire dai binari della vita, adesso è libero di vedere e osservare gli altri intrappolati e correre instancabilmente in quei binari prestabiliti.
Ma è una libertà momentanea e apparente, la libertà di vivere l’istante, di essere il presente e nient’altro.
E l’epilogo è amaro e sconcertante.
La tecnica narrativa è superba, l’autore intreccia trama e pensieri in una ragnatela da cui è difficile liberarsi anche dopo la lettura

[Bill Keefe · Rating 3 out of 5]

Bärfuss works hard to come to terms with his brother's suicide, in so doing exploring our own fragility, fate and loss. In this imagined voyage of his brother's last day, Bärfuss descends into his brother's despair, taking us with him as he reflects as much on our modern era as he does our sketchy, and all-to-brief contract with it. He paints pictures with words. Details, in fact, propel this story, which, truly, is a slog of a read. Only Bärfuss's effort to drive himself further into the circumstances and (ir)rationality of it all kept me reading. At times, I would confuse his voice with his brother's. I believe he did, too. This labor must have unsettled him deeply, even scared him, for you lose, and he must have lost any distance from the story. We are not Philip but by the end you're not entirely sure that you couldn't be. Yet you know you're not.

[HediBähren · Rating 2 out of 5]

Puh, was für ein Zeug. Was soll diese Geschichte, in der ein Mann einer Frau in blauen Schuhen hinterherläuft, ohne Geld, um die Bahn zu bezahlen und ohne Sinn und Verstand und dabei sein Kind vergisst und seine berufliche Existenz aufs Spiel setzt!

[Verena · Rating 3 out of 5]

Well - imo a self-overrated writing

[Sara Guasti · Rating 4 out of 5]

A volo di falco seguiamo la bizzarra, incomprensibile scelta di Philip, un quarantenne agente immobiliare, di seguire, nel bel mezzo della quotidianità, un paio di scarpe ballerine color prugna indossate da piedi attraenti e leggiadri in mezzo alla folla. Non sappiamo perché lui decida di seguirle così come non sappiamo perché l’occhio dello scrittore decida di seguire lui. Ognuno di noi è come se fosse scrutato nella irrazionalità del nostro essere da un occhio esterno? Siamo addirittura noi stessi tal distaccato giudizio? Philip abbandona parti di sé lungo il suo irrazionale inseguimento, perde piano piano alcuni suoi effetti personali fino a perdere (o trovare?) la propria personalità. La scrittura di Lukas Bärfuss è avvincente e incalzante, carica di mistero ma anche di troppo astio nei confronti della società contemporanea, della gente comune. Il suo tono sprezzante me lo ha reso tedioso sebbene sollevi interrogativi su argomenti attuali di non poco conto. In bilico fra lo stalker e colui che insegue, per istinto, un altro tipo di vita sganciato dalle regole comuni (come direbbe Battiato) ci troviamo a nostra volta coinvolti in un affascinante e pericoloso viaggio verso l’Ignoto.

[Mara Gemignani · Rating 3 out of 5]

"Hagard" è un termine gergale, legato al mondo della caccia e indica i falchi catturati in età adulta che non si lasciano addomesticare.
L'hagard di Philip è una donna ignota di cui non conosce il volto. L'ha solo intravista tra la folla ma decide comunque di seguirla: mette da parte la sua vita, annulla gli impegni di lavoro e smette di rispondere al telefono per raggiungere il suo oggetto del desiderio, senza sapere se questo poi gli piacerà davvero.

È il suo falco adulto, un desiderio deciso dalla passione che è impossibile da controllare e che potrebbe rivelarsi un traguardo deludente.

Dobbiamo quindi rinunciare a inseguirlo e rimanere nella zona sicura in cui abbiamo sempre vissuto? Philip risponde di no, mette a rischio tutto, forse troppo, perché sente il bisogno di capire se quel desiderio è davvero ciò che vuole. Arriva al punto in cui è costretto a chiedersi quanta forza ci voglia per inseguire una donna senza volto, un desiderio così instabile.

La trama è geniale, il messaggio che si vuole mandare probabilmente consente mille interpretazioni diverse. Questa è la mia. Peccato per le vicende talvolta troppo caotiche e surreali. Nonostante ciò, gli spunti su cui riflettere non sono per niente scontati, e nessuna risposta è quella giusta.

[Wala'a · Rating 4 out of 5]

كنت كورقة علقت على حافة 🌪إعصار….
هذا ما أحسست به عندما وصلت للصفحات الأخيرة لرواية HAGARD

لنعد إلى البداية و لكن لن أتكلم عن أحداثها لا لشيء و إنما لأن الكلام عنها سيكون حرقا للمجريات لا أكثر

هناك نوعان أعلمهم من فن كتابة الرواية
الأول يعرف الكاتب فيه إلى أين ستذهب القصة
و الثاني يبدأ قصته بدون مخطط حيث يقوده خياله وحده و يترك الأحداث تتدفق من تلقاء نفسها

و الروية التي أمامنا من النوع الثاني أو على الأقل هذا ما أراد لوكاس أن يبينه للقارئ

الكاتب الجيد هو من يستطيع من خلال كلماته أن يجعل القارئ يتذوق طبقا وضعه أمام أحد الشخصيات و أن يشم 👃 روائحا وصفها، و يشاهد أبطال الرواية كأنها تتجلى أمام ناظريه، ويسمع أصوات النوارس و الأمواج رغم أنها مكتوبة كتابة على الورق .
و الحق يقال أن لوكاس استوفى كل ما سبق
لذالك تأخذ الرواية عندي ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️ نجمات

أما للدوخة التي سببتها لي نهاية القصة فأعطيه عليها ربع نجمة ماسية💎

إلى اللقاء أصدقائي في كتاب جديد
دمتم بخير ❤️

نسيت الملاحظة : الترجمة روووووعة

[Arno · Rating 4 out of 5]

Spannende, etwas ungewöhnliche Story. Der Leser wird in den instinktiven Rausch der Verfolgung mit hereingezogen und es fühlt sich obszön an, mit einem Stalker unterwegs zu sein.
Ebenfalls leicht bizarr ist die Rolle des Erzählers, der auch mal in die Ich-Perspektive wechselt und eigene Erfahrungen einbringt.
Die Gesellschaftskritik ist offenkundig und wird plastisch, als der Protagonist ohne Geldbörse und mit leerem Akku in die Katastrophe wandert, der Realität und der Zivilisation entflieht.
Bärfuss beschreibt Personen, deren optische Erscheinung und sozialen Hintergründe grandios detailreich, bewusst grenzüberschreitend und abfällig vulgär. Seine Fähigkeit, komplexe Inhalte über seitenlange Sätze mit diversen Ebenen von Nebensätzen zu formulieren, ist fulminant und bereitet großen Lesespaß auf hohem intellektuellen Niveau.

[Martin · Rating 3 out of 5]

Philip folgt der Frau, der Leser folgt Philip. Manchmal unterbricht uns der Erzähler, der selber mit der Geschichte zu kämpfen hat. Ich frage mich, ob es mit einem selber auch so schnell gehen kann, wie abhängig wir bereits sind und an welch seidenen Fäden unser Leben baumelt. Das Gesicht der Frau hätte ich aber schon gerne gesehen.

[Jenny · Rating 2 out of 5]

Das Buch hat mich leider enttäuscht zurückgelassen. Vielleicht wäre das anders gewesen, wenn ich vorher etwas über das Buch gewusst hätte. Es hat spannend begonnen, aber dann war es einfach nur gesellschaftskritisch oder so. Für mich nicht konkret genug, aber vielleicht spannend für Literaturkritiker:innen oder Menschen die gerne Bücher interpretieren.

[Alberto Palumbo · Rating 2 out of 5]

Niente da fare: o sono io che non lo capisco oppure è proprio Bärfuss che non è niente di che, con tutto che qualche anno fa ha vinto il Büchner-preis, massimo riconoscimento per gli scrittori di lingua tedesca (tipo un Nobel per i tedeschi, insomma). Divaga troppo come scrittore e non arriva mai a un dunque, anzi, qua è peggio che in “Koala”

[Patrick · Rating 3 out of 5]

Nice prose, wonderful dry, sardonic humor with an edge. This is not a book for those who want plot-driven novels. 3.5 stars (rounded down) because it sort of fizzles out at the end.

[Felina · Rating 5 out of 5]

Ein einziger Fiebertraum das Buch. Herrlich.

[Hugo Strassmann · Rating 5 out of 5]

Verwirrend unklar mit grosser Sogwirkung, einfach nur herrvorragend

[Alaska Young]

I really tried to like this book, but I couldn’t. The writing style was just not for me.

[Holger Seiler · Rating 3 out of 5]

Dieses Buch ist nicht einfach zu lesen, mit heftigen gedanklichen Sprüngen. Es war spannend, hat Spaß gemacht und war gleichzeitig frustrierend.
Ich kann noch nicht sagen welches Gefühl überwiegt.

[Natalia · Rating 4 out of 5]

Intrigante, atrapante. Inteligente. Disfrutable.
Quedó todo resaltado.

[Shinae · Rating 1 out of 5]

hat mir nichts gegeben und nichts genommen

[Heinrich · Rating 2 out of 5]

Sicher eine originelle Idee, eine zufällig ins Blickfeld geratene Frau zu verfolgen, ohne eigentliches Ziel und ohne Absicht, einfach aus Neugier heraus, einer Neugier, die sozusagen das bisherige Leben verdrängt. Manchmal auch etwas spannend, zumindest unterhaltsam. Man will weiterlesen, obwohl diese Sinnlosigkeit und Emotionsarmut einen fast anödet. Zumindest die Sprache ist ordentlich, aber auch sie zollt der Oberflächlichkeit Tribut, wird banaler, wie bei manchen Erstklassfahrenden unter den Schreibern und Schreiberinnen der Gegenwart. Also rasch fertiglesen und weiter.