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Sono io Amleto
Sono nato l'11 luglio del 1990. I miei amici non hanno mai smesso. Sono riconoscente, un angelo mi ha protetto fino a oggi. Quando ho firmato il mio primo contratto, dormivo in una macchina. Sono stato una troia. Sono stato una santa. Sono la solitudine. Sono l'eleganza. Sono la moda. Sono quello che l'ha creata con due stracci. La mia anima, il deserto dei tartari. Sono una popstar, una rockstar, un punk rockerz, uno scrittore bohémien. Sono un figlio di dio, un figlio di ma', un ragazzo normale, un miracolato, un pessimo esempio e la più grande storia mai raccontata prima. Dentro sono io amleto c'è tutto l'immaginario di achille lauro: un mondo lirico e non convenzionale, le lucide visioni di un'anima forgiata dalla solitudine, dalla strada, dalle droghe. Come tutta la sua produzione, anche questo libro è una prova di creatività che non si lascia intrappolare in nessun modello, e non segue nessuna regola. Con il suo modo unico di usare la parola e lungo inconsueti percorsi narrativi, lauro ci guida in un viaggio psichedelico, visionario, malinconico e poetico. Ad accompagnarlo, ventitré opere di artisti contemporanei. In un attimo siamo quel bambino silenzioso che sogna di uccidere la bestia per scappare dal labirinto, siamo quel ragazzino che si affaccia timido al mondo dei grandi e che fin da subito decide di rompere le regole e infrangere le convenzioni sociali. Ma siamo anche quel giovane uomo che ce l'ha fatta, che ha costruito un impero dalla polvere, che ha sfidato la morte, ha attraversato l'inferno e ha trovato la sua strada nella musica.
225 pages, Paperback
First published January 1, 2019
16 people are currently reading
107 people want to read
About the author
Achille Lauro
2 books16 followersAchille Lauro (1990) è un protagonista della nuova scena musicale italiana. Cresciuto in una realtà ai margini, ha cominciato a comporre da adolescente. Notato da Roccia Music (l’etichetta di Marracash e Shablo), ha pubblicato nel 2014 il suo primo album Achille Idol Immortale. Ha collaborato con i maggiori protagonisti della scena rap/trap italiana e con musicisti pop tra i quali Coez. Artista che trova la propria unicità nella continua innovazione, rappresenta oggi un riferimento per il mondo della musica e della moda.
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Community Reviews
Displaying 1 - 29 of 29 reviews
February 26, 2019
“Mon frère è tutto azzurro come un pezzetto di cielo. Mi sdraio di fianco a lui, voglio avere il cielo di fianco, che mi cancelli, tranne la voce. Se ti avessi amato non sarebbe accaduto. Nessuno muore se è amato.”
Da questo libro ho imparato.
L’ho comprato carica di dubbi, l’ho comprato perché cercare di capire cosa sta in fondo all’anima delle persone, vedere cosa nascondono, è una di quelle cose che, per necessità, ho imparato a fare sin da bambina. Quando chi ti sta accanto non dice nulla, le cose devi capirle da sola, tirarle fuori a pezzettini, con forza, e ti ritrovi a spiare, a cercare di raccogliere il possibile non appena vedi aprirsi uno spiraglio.
Occhi che diventano davvero fessure, che diventano porte.
Aprire questo libro è stato come spostare le tende, stando attenti a fare piano. E leggerlo, come buttarsi nel vivo di un’opera teatrale. Una tragedia, per usare la voce di Lauro, che diventa poi un’opera di successo.
Sono arrivata in punta di piedi, mi sono seduta sulla poltrona guardandomi attorno, sospetta. Ma quando l’opera inizia, mi ritrovo commossa alla seconda battuta.
Perché dal letame, possono realmente nascere i fiori. Siamo così tanto abituati a sentire questa frase che ne abbiamo perso il senso.
Il libro è ben strutturato, diviso in quattro atti e un intermezzo. Opere d’arte contemporanee vanno a completare le parole, come se fossero musica, le colonne sonore di ogni capitolo. E altri attori entrano talvolta in scena, scrivono, parlano, piangono e strillano, offrendo altri punti di vista, nuovi quadri da osservare in silenzio.
E ci sono momenti in cui Lauro sembra non essersi mai svegliato. È come se l’intero libro fosse la descrizione di un lungo sogno, alcune frasi sono disconnesse, a volte si interrompono concetti per far spazio ad altro, ma tutto è sempre unito da un’unica trama. E la trama che li stringe e li tiene uniti stringendo i pugni, è un bambino dagli occhi grandi incapaci di mettere a fuoco le cose vicine, con una bestia come compagno e una stanza fatta d’acqua in cui annegare.
Lauro con le parole riesce a dipingere dei piccoli quadri. Le frasi sono corte, hanno effetto immediato, arrivano dagli occhi per poi andare a nutrire la pelle. Crea stanze, strade, ricostruisce ricordi, si aggira intorno al dolore, lo sfiora con le parole, ma non ne parla mai, se ne tiene alla larga. Come se scrivere del dolore passato potesse renderlo presente.
È meraviglioso scoprire che abbiamo tutti vite differenti, ma che inevitabilmente siamo tutti collegati. Abbiamo pelle diversa, ma con lo stesso scheletro. E ho trovato metà di me stessa in questo libro. Metà di me stessa nella vita di un altro. Ho ritrovato parte delle mie lacrime. Delle mie cicatrici. Son riuscita a capire ogni parola messa in fila perché guardavo con gli stessi occhi dell’autore.
Le pagine hanno cicatrici. Sanate, riaperte, ricucite, sanguinanti, visibili, profonde, mai più rimarginate. Hanno le mille cicatrici che lascia l’amore quando manca. Nessuno muore se è amato.
E Lauro dice di non saper amare, eppure nelle sue pagine c’è così tanto amore da poterci tingere le pareti.
Potrei parlare dei mille difetti di questo libro, ma non lo farò, sia perché questa sorta di recensione mi è sfuggita di mano, sia perché Lauro ha aperto lucchetti, ha forzato serrature di stanze che non ricordavo neppure di avere ancora. E l’oggettività non esiste dove esistono sentimenti.
Da questo libro ho imparato.
L’ho comprato carica di dubbi, l’ho comprato perché cercare di capire cosa sta in fondo all’anima delle persone, vedere cosa nascondono, è una di quelle cose che, per necessità, ho imparato a fare sin da bambina. Quando chi ti sta accanto non dice nulla, le cose devi capirle da sola, tirarle fuori a pezzettini, con forza, e ti ritrovi a spiare, a cercare di raccogliere il possibile non appena vedi aprirsi uno spiraglio.
Occhi che diventano davvero fessure, che diventano porte.
Aprire questo libro è stato come spostare le tende, stando attenti a fare piano. E leggerlo, come buttarsi nel vivo di un’opera teatrale. Una tragedia, per usare la voce di Lauro, che diventa poi un’opera di successo.
Sono arrivata in punta di piedi, mi sono seduta sulla poltrona guardandomi attorno, sospetta. Ma quando l’opera inizia, mi ritrovo commossa alla seconda battuta.
Perché dal letame, possono realmente nascere i fiori. Siamo così tanto abituati a sentire questa frase che ne abbiamo perso il senso.
Il libro è ben strutturato, diviso in quattro atti e un intermezzo. Opere d’arte contemporanee vanno a completare le parole, come se fossero musica, le colonne sonore di ogni capitolo. E altri attori entrano talvolta in scena, scrivono, parlano, piangono e strillano, offrendo altri punti di vista, nuovi quadri da osservare in silenzio.
E ci sono momenti in cui Lauro sembra non essersi mai svegliato. È come se l’intero libro fosse la descrizione di un lungo sogno, alcune frasi sono disconnesse, a volte si interrompono concetti per far spazio ad altro, ma tutto è sempre unito da un’unica trama. E la trama che li stringe e li tiene uniti stringendo i pugni, è un bambino dagli occhi grandi incapaci di mettere a fuoco le cose vicine, con una bestia come compagno e una stanza fatta d’acqua in cui annegare.
Lauro con le parole riesce a dipingere dei piccoli quadri. Le frasi sono corte, hanno effetto immediato, arrivano dagli occhi per poi andare a nutrire la pelle. Crea stanze, strade, ricostruisce ricordi, si aggira intorno al dolore, lo sfiora con le parole, ma non ne parla mai, se ne tiene alla larga. Come se scrivere del dolore passato potesse renderlo presente.
È meraviglioso scoprire che abbiamo tutti vite differenti, ma che inevitabilmente siamo tutti collegati. Abbiamo pelle diversa, ma con lo stesso scheletro. E ho trovato metà di me stessa in questo libro. Metà di me stessa nella vita di un altro. Ho ritrovato parte delle mie lacrime. Delle mie cicatrici. Son riuscita a capire ogni parola messa in fila perché guardavo con gli stessi occhi dell’autore.
Le pagine hanno cicatrici. Sanate, riaperte, ricucite, sanguinanti, visibili, profonde, mai più rimarginate. Hanno le mille cicatrici che lascia l’amore quando manca. Nessuno muore se è amato.
E Lauro dice di non saper amare, eppure nelle sue pagine c’è così tanto amore da poterci tingere le pareti.
Potrei parlare dei mille difetti di questo libro, ma non lo farò, sia perché questa sorta di recensione mi è sfuggita di mano, sia perché Lauro ha aperto lucchetti, ha forzato serrature di stanze che non ricordavo neppure di avere ancora. E l’oggettività non esiste dove esistono sentimenti.
April 1, 2020
Mi sono imbarcata nella lettura della biografia di Achille Lauro incuriosita dalla eccentricità del personaggio mediatico che ha destato tanto scalpore durante l’ultimo festival di Sanremo, in cui, con le sue performance, è riuscito a scompaginare una istituzione e, naturalmente, a far parlare di sé.
Ammetto di essermi approcciata alla lettura in modo un po' scettico e, per quanto io sia un’amante del genere rap fin da ragazzina, ho un po' classificato Achille Lauro come il solito rapper che scrive rime per fare soldi.
Mi sono presto ricreduta perché il buon Lauro, mi ha trascinato in un viaggio allucinato ed allucinante nella sua vita, intensa per i suoi 30 anni scarsi!!! Achille si racconta, racconta di quando è ancora solo “Lauro”, (perché è questo il suo nome di battesimo!) e a 14 anni molla scuola e famiglia e va a vivere con il fratello Federico, di 5 anni più grande , in una casa di proprietà della famiglia. Sono gli anni della droga, delle rapine, della sregolatezza ma anche delle prime composizioni in rima che conducono Lauro alla costruzione di quello che è adesso: un giovane uomo, un po' Pinocchio ed un po' Lucignolo, che ha spinto l’acceleratore al massimo ed è riuscito a frenare poco prima dello schianto. L’adrenalina, lo stato costante di allucinazione non lo hanno fatto perdere come accade ai più, anzi, lo hanno portato a testare i suoi limiti e a comprendere che ciò che nella vita vuole fare e sa fare è scrivere, trasmettere la sua visione della vita attraverso i suoi testi e le sue parole.
Una biografia diversa dalle altre, inframmezzata di pensieri privati, stralci di canzoni ed accompagnata da immagini di artisti contemporanei e da interi capitoli scritti dagli amici di sempre, che disegnano una figura sicuramente originale e “spettacolare” ma che racchiude la voglia di amore e di condivisione dell’uomo oltre che dell’artista.
Sicuramente un buon lavoro lo ha fatto la giornalista Marta Boggione, che nella prefazione si palesa come l’artefice del progetto biografico ma credo che il grosso sia farina del sacco di Achille Lauro, che ho rivalutato ed apprezzato.
Non è, infatti, la solita biografia buonista che racconta del povero ragazzo di periferia che vuole fare rime per comprare la casa alla mamma: Lauro è benestante, ha case di proprietà, il padre avvocato, brillante a scuola…cosa lo spinge a mollare tutto e andare a vivere ancora minorenne con il fratello? A vivere di espedienti, a rubare motorini, spacciare cocaina… ciò che incuriosisce è proprio questo: il nichilismo di un ragazzino che ha tutto ma non ha nulla… e allora se lo deve creare il suo tutto, a partire dalla famiglia: gli amici, la compagnia con cui vive anni sbandati, le ragazze e poi pian piano il successo.. sempre alla ricerca del bello, della poesia che c’è nelle cose. La biografia restituisce un personaggio che è soprattutto una Persona, fragile e forte e che mi ha spinto ad ascoltare la sua musica, cercando di capire se quello che afferma nel libro coincide con la sua immagine pubblica. Consigliato!
Ammetto di essermi approcciata alla lettura in modo un po' scettico e, per quanto io sia un’amante del genere rap fin da ragazzina, ho un po' classificato Achille Lauro come il solito rapper che scrive rime per fare soldi.
Mi sono presto ricreduta perché il buon Lauro, mi ha trascinato in un viaggio allucinato ed allucinante nella sua vita, intensa per i suoi 30 anni scarsi!!! Achille si racconta, racconta di quando è ancora solo “Lauro”, (perché è questo il suo nome di battesimo!) e a 14 anni molla scuola e famiglia e va a vivere con il fratello Federico, di 5 anni più grande , in una casa di proprietà della famiglia. Sono gli anni della droga, delle rapine, della sregolatezza ma anche delle prime composizioni in rima che conducono Lauro alla costruzione di quello che è adesso: un giovane uomo, un po' Pinocchio ed un po' Lucignolo, che ha spinto l’acceleratore al massimo ed è riuscito a frenare poco prima dello schianto. L’adrenalina, lo stato costante di allucinazione non lo hanno fatto perdere come accade ai più, anzi, lo hanno portato a testare i suoi limiti e a comprendere che ciò che nella vita vuole fare e sa fare è scrivere, trasmettere la sua visione della vita attraverso i suoi testi e le sue parole.
Una biografia diversa dalle altre, inframmezzata di pensieri privati, stralci di canzoni ed accompagnata da immagini di artisti contemporanei e da interi capitoli scritti dagli amici di sempre, che disegnano una figura sicuramente originale e “spettacolare” ma che racchiude la voglia di amore e di condivisione dell’uomo oltre che dell’artista.
Sicuramente un buon lavoro lo ha fatto la giornalista Marta Boggione, che nella prefazione si palesa come l’artefice del progetto biografico ma credo che il grosso sia farina del sacco di Achille Lauro, che ho rivalutato ed apprezzato.
Non è, infatti, la solita biografia buonista che racconta del povero ragazzo di periferia che vuole fare rime per comprare la casa alla mamma: Lauro è benestante, ha case di proprietà, il padre avvocato, brillante a scuola…cosa lo spinge a mollare tutto e andare a vivere ancora minorenne con il fratello? A vivere di espedienti, a rubare motorini, spacciare cocaina… ciò che incuriosisce è proprio questo: il nichilismo di un ragazzino che ha tutto ma non ha nulla… e allora se lo deve creare il suo tutto, a partire dalla famiglia: gli amici, la compagnia con cui vive anni sbandati, le ragazze e poi pian piano il successo.. sempre alla ricerca del bello, della poesia che c’è nelle cose. La biografia restituisce un personaggio che è soprattutto una Persona, fragile e forte e che mi ha spinto ad ascoltare la sua musica, cercando di capire se quello che afferma nel libro coincide con la sua immagine pubblica. Consigliato!
February 16, 2020
"Sono io Amleto" è un viaggio onirico che solo le anime sensibili (come quella dello stesso autore) sapranno apprezzare. La prosa è densa di metafore e riflessioni che ti trascinano qua e là vorticosamente, fino a toglierti il fiato. Sono pagine da cui non vorresti più staccarti. Molto interessanti anche le tavole che accompagnano il lettore durante questo vagabondare romantico in nome dell'arte e della libertà.
L'unica pecca è che l'editor sembra essersi lasciat* sfuggire qualcosa qua e là, ma si tratta davvero di minuzie e questo non riesce a intaccare il mio giudizio complessivo sul libro.
L'unica pecca è che l'editor sembra essersi lasciat* sfuggire qualcosa qua e là, ma si tratta davvero di minuzie e questo non riesce a intaccare il mio giudizio complessivo sul libro.
February 19, 2019
Lui rimane un personaggio e un artista molto interessante, il libro non rispecchia spesso questo dato di fatto, anzi.
May 12, 2020
Un'autobiografia che non è una vera e propria autobiografia, ma più una raccolta di ricordi, esperienze, sensazioni, emozioni, sogni, allucinazioni, eccetera, e, naturalmente, brani tratti da testi di canzoni di Achille Lauro, legati da testimonianze di persone vicine a lui nel corso degli anni.
July 25, 2022
Essendo un appassionato di Lauro questo libro mi ha fatto scoprire molte cose di lui facendomi crescere ancora maggiormente la curiosità in lui .
Libro molto personale alla scoperta totale dell’artista .
Libro molto personale alla scoperta totale dell’artista .
February 19, 2020
Biografia romanzata di un artista un po' sulle righe.
Di qua si riesce a capire la sua grandezza d'animo, la sua follia artistica.
Consigliato a chi vuole conoscere davvero Lauro.
Di qua si riesce a capire la sua grandezza d'animo, la sua follia artistica.
Consigliato a chi vuole conoscere davvero Lauro.
October 14, 2020
più che una biografia un flusso di parole, a volte surreali a volte malinconiche, visioni allucinate si alternano ad episodi di vita reale, brutale. La solitudine, l'amicizia, il volere tutto e subito, lo scontro con una realtà che non perdona e il potere salvifico della musica.
April 16, 2021
Artista intenso, unico, creativo, estroso, particolare.
Storia unica, triste.
Al contrario di tanti altri cantanti che sono diventati famosi e poi si sono buttati nella droga un po’ per noia, un po’ per sfizio, beh lui ne è uscito. Ha avuto un passato disastroso, e al contrario di quelli che pensano...”eh Lauro ha il culo parato...ha il papà magistrato”, di lui non ne vuole sapere niente perché è nata dai problemi in famiglia tutta la negatività del suo passato. Quel padre assente, violento con la madre...è quella madre che compensava e amava i figli come un vero genitore. Ecco lui ha preso dalla mamma, quella bontà d’animo che ha...è sicuramente frutto dell’amore materno...
É una persona che per lo sfinimento dei termini omofobia, privilegio degli uomini rispetto le donne...lui è tutto, lui è l’uomo con lo smalto, con i vestiti femminili, con il trucco. Lui non è Renato Zero, lui è Lauro De Marinis.
Inutile dopo aver scritto una recensione così dettagliata, quanto io posso adorare la personalità di Achille Lauro, quel bambino fragile che ha sbagliato...ma che diventando uomo, e scrivendo testi é maturato ed è diventato una persona che, ha chiuso con la droga...ha chiuso con la parte dell’infanzia che lo ha fatto soffrire (suo padre)...e si è lasciato andare alla sua passione : la musica.
Libro molto bello, leggendo tanto...non mi ricordavo tanti particolari...ma riprendendolo e rileggendo qua e là...sono riaffiorati nella mia testa tanti ricordi, e pensieri del tipo che è proprio vero che l’apparenza inganna, é proprio vero che siamo tutti buoni a giudicare, a puntare il dito quando una persona non è ritenuta “normale, uguale agli standard” sono perché é particolare...
Per chi adora Lauro, é da comprare assolutamente questo libro...alla data di oggi, giorno della mia recensione voglio dirvi che ho acquistato anche l’altro suo libro, che recensirò volentieri appena letto tutto.
<3
Storia unica, triste.
Al contrario di tanti altri cantanti che sono diventati famosi e poi si sono buttati nella droga un po’ per noia, un po’ per sfizio, beh lui ne è uscito. Ha avuto un passato disastroso, e al contrario di quelli che pensano...”eh Lauro ha il culo parato...ha il papà magistrato”, di lui non ne vuole sapere niente perché è nata dai problemi in famiglia tutta la negatività del suo passato. Quel padre assente, violento con la madre...è quella madre che compensava e amava i figli come un vero genitore. Ecco lui ha preso dalla mamma, quella bontà d’animo che ha...è sicuramente frutto dell’amore materno...
É una persona che per lo sfinimento dei termini omofobia, privilegio degli uomini rispetto le donne...lui è tutto, lui è l’uomo con lo smalto, con i vestiti femminili, con il trucco. Lui non è Renato Zero, lui è Lauro De Marinis.
Inutile dopo aver scritto una recensione così dettagliata, quanto io posso adorare la personalità di Achille Lauro, quel bambino fragile che ha sbagliato...ma che diventando uomo, e scrivendo testi é maturato ed è diventato una persona che, ha chiuso con la droga...ha chiuso con la parte dell’infanzia che lo ha fatto soffrire (suo padre)...e si è lasciato andare alla sua passione : la musica.
Libro molto bello, leggendo tanto...non mi ricordavo tanti particolari...ma riprendendolo e rileggendo qua e là...sono riaffiorati nella mia testa tanti ricordi, e pensieri del tipo che è proprio vero che l’apparenza inganna, é proprio vero che siamo tutti buoni a giudicare, a puntare il dito quando una persona non è ritenuta “normale, uguale agli standard” sono perché é particolare...
Per chi adora Lauro, é da comprare assolutamente questo libro...alla data di oggi, giorno della mia recensione voglio dirvi che ho acquistato anche l’altro suo libro, che recensirò volentieri appena letto tutto.
<3
This entire review has been hidden because of spoilers.
October 15, 2019
Sono molto confusa sulla recensione da scrivere, perché per certi versi ho amato quest'autobiografia, ma per altri avrei voluto fermarmi e non proseguire la lettura.
Adoro il personaggio di Achille Lauro, mi affascina e lo stimo. Dopo aver letto le pagine di questo libro la mia opinione su di lui rimane la stessa, anzi, è ammirevole il suo cercare di uscire fuori dagli schemi, mostrare una realtà cruda così com'è, senza nascondersi, senza chiedere scusa e allo stesso tempo analizzandola lucidamente, strappando quel velo di apparenza che è il principale artefice di ogni pregiudizio. Una storia di insofferenza, crimini, arroganza, vinti da un amore superiore, quello per l'arte.
La forma, invece, lascia un po' a desiderare. Per quanto alcuni passaggi siano scritti magistralmente, la maggior parte del libro è intrisa di accostamenti di parole e immagini al limite del comprensibile, quasi a volerti urlare: "Guarda, sono un artista, sono un poeta!". Ma non è con i virtuosismi forzati, non è con i voli pindarici né con racconti esoterici che si convince il lettore della propria bravura. Soprattutto se li metti accanto ad errori grammaticali e a passaggi del tutto banali.
A conti fatti, dunque, un raro caso di autobiografia di una persona giovanissima che non si rivela essere una mera operazione commerciale; non si tratta di una lettura "inutile", vuota, priva di contenuti, come i famosi "libri degli youtuber". Allo stesso tempo, però, il libro lascia qualche perplessità sulle doti di Lauro come scrittore prosastico.
Adoro il personaggio di Achille Lauro, mi affascina e lo stimo. Dopo aver letto le pagine di questo libro la mia opinione su di lui rimane la stessa, anzi, è ammirevole il suo cercare di uscire fuori dagli schemi, mostrare una realtà cruda così com'è, senza nascondersi, senza chiedere scusa e allo stesso tempo analizzandola lucidamente, strappando quel velo di apparenza che è il principale artefice di ogni pregiudizio. Una storia di insofferenza, crimini, arroganza, vinti da un amore superiore, quello per l'arte.
La forma, invece, lascia un po' a desiderare. Per quanto alcuni passaggi siano scritti magistralmente, la maggior parte del libro è intrisa di accostamenti di parole e immagini al limite del comprensibile, quasi a volerti urlare: "Guarda, sono un artista, sono un poeta!". Ma non è con i virtuosismi forzati, non è con i voli pindarici né con racconti esoterici che si convince il lettore della propria bravura. Soprattutto se li metti accanto ad errori grammaticali e a passaggi del tutto banali.
A conti fatti, dunque, un raro caso di autobiografia di una persona giovanissima che non si rivela essere una mera operazione commerciale; non si tratta di una lettura "inutile", vuota, priva di contenuti, come i famosi "libri degli youtuber". Allo stesso tempo, però, il libro lascia qualche perplessità sulle doti di Lauro come scrittore prosastico.
March 19, 2019
Mi è piaciuto tanto che quello che viene fuori è un ragazzo, che ha commesso tanti sbagli, forse per, come appunto si evince dal libro, una realtà che si è dovuto conquistare da sé, ma che, nonostante tutto, cerca di salvarsi e di salvare tutti quelli che ama da quello stesso mondo. È un Artista che, attraverso questo libro, ho provato a conoscere e valutare, in base a quello che ho letto, volta per volta. Lo consiglio!
March 3, 2019
Diciamo così: sono soddisfatto non tanto di averlo letto, quanto di aver scelto di leggerlo. Perché bisogna leggere tutto. Ne ho scritto qui: https://www.myspiace.it/achille-lauro...
April 15, 2021
ugh, his mind
August 25, 2025
Ho letto questo libro perché mi piaceva Achille Lauro, trovo molto belle le sue ultime canzoni e dopo averlo sentito dal vivo l’ho rivalutato. È cresciuto molto ed ha avuto un’evoluzione notevole, ma ahimè il suo libro non mi ha colpito. Anzi, nonostante riconosca un modo di scrivere nuovo, eccentrico e visionario, ho trovato il libro dispersivo, confuso. Non si capisce quando è lui che racconta di sé o se sono parole di qualcun altro, poiché raccoglie riflessioni del fratello, degli amici, di persone che gli stanno intorno. Non mi è piaciuto il ritratto che ne emerge, un superuomo che ri-nasce dalle sue ceneri. Le persone cambiano a tal punto? Puoi essere spacciatore, fare i soldi imbrogliando, tradendo, “distruggendo persone” e poi diventare una celebrità a tal punto da essere un modello per i giovani? Quasi un semidio? Spero di sbagliarmi, perché ripeto, Achille Lauro visto dalla tv mi piace, ma da questo libro emerge una figura brutta, losca, oscura e presuntuosa. Peccato e spero di ricredermi in futuro
March 20, 2020
Non sono più giovanissima, ma mi ha incuriosita l'esibizione di Achille Lauro al festival di San Remo quindi volevo saperne di più...
La biografia di Lauro è un racconto allucinato che a tratti ho fatto fatica a seguire.
La storia è raccontata utilizzando diverse tecniche narrative: dal flusso di coscienza, alla poesia, al dialogo, ai testi delle sue canzoni. Ci sono anche dei brani di interviste ad amici e collaboratori rielaborate con la curatrice dell'opera Marta Boggione, alla quale non perdono di aver storpiato il nome del vampiro di Anne Rice nella postfazione: il nome è LESTAT non Lester!!!!
L'impaginazione è strana: testo bicolonna, inframmezzata da stralci di poesie/canzoni/aforismi scritti in rosso, le interviste sono scritte in bianco a fondo nero...
Qua e là immagini di opere d'arte contemporanea che non ho trovato particolarmente attinenti agli argomenti trattati. Forse avrei preferito foto di Lauro.
Tutto considerato, niente di che...
La biografia di Lauro è un racconto allucinato che a tratti ho fatto fatica a seguire.
La storia è raccontata utilizzando diverse tecniche narrative: dal flusso di coscienza, alla poesia, al dialogo, ai testi delle sue canzoni. Ci sono anche dei brani di interviste ad amici e collaboratori rielaborate con la curatrice dell'opera Marta Boggione, alla quale non perdono di aver storpiato il nome del vampiro di Anne Rice nella postfazione: il nome è LESTAT non Lester!!!!
L'impaginazione è strana: testo bicolonna, inframmezzata da stralci di poesie/canzoni/aforismi scritti in rosso, le interviste sono scritte in bianco a fondo nero...
Qua e là immagini di opere d'arte contemporanea che non ho trovato particolarmente attinenti agli argomenti trattati. Forse avrei preferito foto di Lauro.
Tutto considerato, niente di che...
April 1, 2020
Da fan di Achille Lauro devo ammettere che non mi sentirei di consigliare questo libro a nessuno. Purtroppo si tratta di un libro che non aggiunge nulla a ciò che già si sa sul cantante. Inoltre bisogna specificare che si tratta di un'autobiografia romanzata per cui ognuno dei fatti raccontati potrebbe essere vero, non esserlo o essere accaduto ad uno dei suoi amici. Ciò che mi spinge maggiormente a giudicarlo così negativamente è il fatto che lasci la sensazione che l'obiettivo è che si tratti solo di una delle tante strategie volte a creare Achille Idol Immortale, dunque mentre il lettore compra un libro aspettandosi di sapere qualcosa in più sull'artista che l'ha colpito, si ritrova in mano l'ennesima opera di autocelebrazione. In sintesi si tratta di un libro molto coerente con l'immagine che Achille Lauro sta creando di se che purtroppo non svela nulla su chi sia il vero Lauro.
November 4, 2020
Questo libro devo dire non è la classica biografia anzi penso sia più un essersi messo a nudo completamente perché non tutti avrebbero raccontato tutto con tale sincerità ; altri avrebbero omesso nascosto oppure ingigantito il racconto, ma come ci si poteva aspettare altrimenti da un artista come achille lauro che è sempre sincero e se stesso a prescindere da ciò che gli altri dicono.
Più leggevo questo libro più mi ci sono ritrovata per certe situazioni.
É un libro che si sente, io ho sentito la sofferenza, la voglia di appartenenza che tutti vorremmo e sopratutto la fame di una vita migliore che tutti ci meritiamo.
Più che un libro sembra un diario.
L'ho apprezzato tantissimo anche le immagini davano davvero quel tocco in più quel messaggio in più rendevano il tutto ancora più poetico.
Più leggevo questo libro più mi ci sono ritrovata per certe situazioni.
É un libro che si sente, io ho sentito la sofferenza, la voglia di appartenenza che tutti vorremmo e sopratutto la fame di una vita migliore che tutti ci meritiamo.
Più che un libro sembra un diario.
L'ho apprezzato tantissimo anche le immagini davano davvero quel tocco in più quel messaggio in più rendevano il tutto ancora più poetico.
March 24, 2022
Ero partita prevenuta nei confronti di questo libro, e invece...
Non so se definirlo come un libro autobiografico o un memoriale, fatto sta che Lauro si mette a nudo, letteralmente, e ci parla del suo passato.
Partiamo dal Lauro bambino, al Lauro pre boom e il Lauro dopo il boom.
È un libro che serve a capire Lauro come persona e non come artista e cantante, anche se la sua arte si avverte comunque nelle parole del libro.
Non so se definirlo come un libro autobiografico o un memoriale, fatto sta che Lauro si mette a nudo, letteralmente, e ci parla del suo passato.
Partiamo dal Lauro bambino, al Lauro pre boom e il Lauro dopo il boom.
È un libro che serve a capire Lauro come persona e non come artista e cantante, anche se la sua arte si avverte comunque nelle parole del libro.
May 27, 2020
Più che un'autobiografia, questo libro è, a mio avviso, una dichiarazione di poetica, e lo è anche negli aspetti grafici e nella struttura. Un po' prolisso, ma con dei momenti di autenticità che ho apprezzato. Credo che Achille Lauro abbia veramente qualcosa da dire, e che non sia solo facciata
July 11, 2025
Sono di parte, lo so. È stato bello leggere la sua storia, anche se in parte molto romanzata. Ho apprezzato l’alternarsi di prosa e di testi di canzoni, che per una fan come me sono poesia ❤️🔥 Aspettiamo il prossimo Lauro!
April 12, 2021
Credo che la gente non capisca e non conosca il vero Lauro che quando sale sul palco o lavora, schiaccia il bottone e diventa un supereroe.
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July 29, 2021DNF at 71%
March 19, 2020
Questo libro mi ha colpito subito, sin da quando ne ho sentito parlare. Averlo tra le mani è come avere una piccola opera d'arte, è indubbio definirla così. L'impaginazione, la grafica di questo libro, sono qualcosa di magico per gli occhi. Ho apprezzato l'inserimento delle opere di diversi artisti, sparse tra le pagine, così come i diversi punti di vista di chi Achille Lauro lo ha conosciuto e lo conosce bene. E' inutile dire che questo libro va aperto e letto, mettendo da parte i pregiudizi forsennati di cui siamo spesso vittime in una società pervasa da un senso comune delle cose. Iniziare questo libro è come entrare in punta di piedi nel mondo dell'artista che è Achille Lauro, nella sua parte più fragile e forte allo stesso tempo. E' un libro che è capitato nel momento giusto, quando ne avevo bisogno, un testo che ti fa capire come nonostante tutto ce la puoi fare. Una scrittura dura, vera, che ti entra dentro con forza e ti apre un mondo e una realtà particolare. Un testo scritto in un linguaggio particolare che va oltre la semplice didattica perfezione di come un testo dovrebbe essere scritto. In alcuni punti sembra di essere in un passaggio onirico, ed è questo che lo contraddistingue e lo rende particolare. Tralasciando le piccole imperfezioni dovute alla stampa (ma che non tolgono nulla all’importanza del testo). Questo testo secondo me merita, non è da ritenersi una semplice biografia, ma è molto di più.
May 16, 2023
Sicuramente questo libro non è il massimo dal punto di vista della scrittura, ma fa veramente capire l’essenza di Lauro.
Credo che chi voglia ritenersi un vero fan di Lauro debba leggere questo libro, ma non perché è stato scritto da lui, ma perché in questo libro lui racconta ciò che ha vissuto e ti fa capire cosa c’è dietro la pubblicazione di alcuni pezzi, cosa c’è dietro alcuni interi album e soprattutto il rapporto che lui ha con determinate persone.
Ho apprezzato questo libro perché dopo averlo letto mi è sembrato di conoscere Lauro un po’ di più, e di capire anche alcune frasi, citazioni e aspetti dei suoi brani, ma anche alcuni suoi comportamenti facendomelo apprezzare ancora di più come artista ma anche come persona.
Credo che chi voglia ritenersi un vero fan di Lauro debba leggere questo libro, ma non perché è stato scritto da lui, ma perché in questo libro lui racconta ciò che ha vissuto e ti fa capire cosa c’è dietro la pubblicazione di alcuni pezzi, cosa c’è dietro alcuni interi album e soprattutto il rapporto che lui ha con determinate persone.
Ho apprezzato questo libro perché dopo averlo letto mi è sembrato di conoscere Lauro un po’ di più, e di capire anche alcune frasi, citazioni e aspetti dei suoi brani, ma anche alcuni suoi comportamenti facendomelo apprezzare ancora di più come artista ma anche come persona.
November 27, 2019
“Sono stato una troia.
Sono stato una santa.
Sono la solitudine. Sono l’eleganza.
Sono la moda.
Sono quello che l’ha creata con due stracci.
La mia anima. Il deserto dei tartari.
Nessun lupo di collina sarà mai affamato come il lupo che la risale.
Sono una Popstar,
una Rockstar, un Punk Rockerz
uno Scrittore bohémien.
Sono il figlio di Dio, il figlio di ma’,
un ragazzo normale, un miracolato,
un pessimo esempio e la più grande storia mai raccontata prima.
Mentre mi toglievo la vita
mi ripetevo
questa sarà una storia a lieto fine.
E così fu.”
Sono stato una santa.
Sono la solitudine. Sono l’eleganza.
Sono la moda.
Sono quello che l’ha creata con due stracci.
La mia anima. Il deserto dei tartari.
Nessun lupo di collina sarà mai affamato come il lupo che la risale.
Sono una Popstar,
una Rockstar, un Punk Rockerz
uno Scrittore bohémien.
Sono il figlio di Dio, il figlio di ma’,
un ragazzo normale, un miracolato,
un pessimo esempio e la più grande storia mai raccontata prima.
Mentre mi toglievo la vita
mi ripetevo
questa sarà una storia a lieto fine.
E così fu.”
April 7, 2022
Ero curiosa di saperne di più su un personaggio di cui mi piacciono le canzoni e mi sembrano interessanti i travestimenti, ma il risultato è un’accozzaglia di visioni deliranti su carta scritte malissimo, non solo dall’autore ma anche dagli amici tossici. Droga, criminalità, eccessi, soldi e legami maschili, più di questo non trovo. A parte la mia impossibilità di entrare in empatia con temi che mi sono distanti e che a dirla tutta disprezzo e non mi interessa esplorare, se fosse stato scritto meglio qualcosa magari avrei ricavato.
January 1, 2021
Lauro ha un nome bellissimo.
L'alloro.
Quello con cui si incoronavano i poeti.
Ecco, lui quel nonsoché di poeta ce l'ha davvero.
L'alloro.
Quello con cui si incoronavano i poeti.
Ecco, lui quel nonsoché di poeta ce l'ha davvero.
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