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Il censimento dei radical chic

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In un’Italia ribaltata – eppure estremamente familiare –, le complicazioni del pensiero e della parola sono diventate segno di corruzione e malafede, un trucco delle élite per ingannare il popolo, il quale, in mancanza di qualcosa in cui sperare, si dà a scoppi di rabbia e applausi liberatori, insulti via web e bastonate, in un’ininterrotta caccia alle i clandestini per cominciare, poi i rom, quindi i raccomandati e gli omosessuali. Adesso tocca agli intellettuali.

Il primo a cadere, linciato sul pianerottolo di casa, è il professor Prospero, colpevole di aver citato Spinoza in un talk show, peraltro subito rimbrottato dal “Questo è uno show per famiglie, e chi di giorno si spacca la schiena ha il diritto di rilassarsi e di non sentirsi inferiore”.

Cogliendo l’occasione dell’omicidio dell’accademico, il ministro degli Interni istituisce il Registro Nazionale degli Intellettuali e dei Radical Chic per censire coloro che “si ostinano a credersi più intelligenti degli altri”. La scusa è proteggerli, ma molti non ci cascano e, per non essere schedati, si affrettano a svuotare le librerie e far sparire dagli armadi i prediletti maglioni di cachemire… Intanto Olivia, la figlia del professore, che da anni vive a Londra, rientrando per il funerale, trova un paese incomprensibile. In un crescendo paradossale e grottesco – desolatamente, lucidamente divertentissimo –, Olivia indaga le cause che hanno portato all’assassinio del padre.

Attraverso i suoi occhi, facendo scattare come una tagliola il meccanismo del più affilato straniamento letterario, Giacomo Papi ci costringe a vedere, più che il futuro prossimo, il nostro sobbollente presente. Con spietata intelligenza e irrefrenabili risate.



“Questo libro non contiene parole difficili.”

Autorità Garante per la Semplificazione della Lingua Italiana

DL, 17/6, n. 1728

141 pages, Kindle Edition

First published January 1, 2019

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About the author

Giacomo Papi

29 books32 followers
Giacomo Papi was born in Milan in 1968.

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Displaying 1 - 30 of 204 reviews
Profile Image for capobanda.
70 reviews56 followers
March 28, 2019
L’idea sarebbe anche carina e la contrapposizione tra gli ignoranti che governano e gli intellettuali che vengono tacitati a mazzate non così banale da vedere il male tutto e solo da una parte.
Purtroppo è un libro autenticamente italiano, ossia di quel Paese dove la “cultura” viene identificata tout court con la facoltà di Lettere e Filosofia, ed è possibile immaginare “intellettuali” discettanti di Althusser e Heidegger, D’Arrigo e Mari, Barthes e Resnais che nulla sappiano di -che so- Beethoven.
E infatti, da bravo intellettuale nostrano, memore forse degli indimenticati quartetti attribuiti a Chopin dall’intellettuale Eugenio Scalfari, il signor Papi ci regala una cazzata non appena si sposta sulla musica trasformando il povero Concerto K488 di Mozart in una Sonata per pianoforte e orchestra ove il pianoforte per soprammercato “polpastrella domande”.

Una stella, perché sono una persona vendicativa.
Profile Image for Tittirossa.
1,062 reviews333 followers
April 5, 2019
All'inizio sembra un pamphlet(1) nato per accattare(2) facilmente le simpatie del lettore, nel suo sparare a un bersaglio facile come quello del radical chic inteso come intellettualoide (che poi la prima vittima non sia un intellettualoide ma solo un appassionato e colto docente non interessa agli assassini*).
Poi si dipana come un romanzo distopico(3), ma mica tanto visto che abbiamo sotto gli occhi quotidianamente lo sfracello causato dall'applicazione di alcuni principi quali: 1vale1, l'università della vita prevale sullo studio, l'esperienza personale vale più della logica/applicazione scientifica, e via discorrendo.
Gli nuoce(4) forse il ricalcare il Primo Ministro dell'Interno su una figura di attualità, ma qualsiasi aderenza vien meno quando lo vediamo imbucarsi in un cinema d'essai(5)! Ma soprattutto gli nuoce una velocità di scrittura e di pubblicazione più figlia di un social network che di una attività di scrittura atta alla pubblicazione di una cosa vecchio stile come sono (erano) intesi i libri.
E così il personaggio di Olivia non ha né capo né coda, e neanche quelli di contorno, figurine ritagliate su uno sfondo teatrale, carine nei loro vezzi radical chic ma pochissimo rappresentative delle grandiose icone radical chic che ogni giorno passano ancora sui nostri schermi/giornali (e di riferimenti ce ne sarebbero stati a bizzeffe).
Il La Nuova Grammatica strappa ben più di un sorriso (due terzi delle persone con cui interagisco parlano già così) mentre il Dizionario delle parole proibite è deboluccio (mette insieme parole in disuso da secoli (Abacà, Abalietà, Abarico, Abasia, Abbandonico, Abbondanziere, Abigeo, Ablaqueazione) con altre più correnti (Abbacchiare Abominio, Aborrire) .
Ma il colpo di genio è la metastoria(6) costruita con le note. E la ricetta della torta sefardita una vera bomba(7)


Le note sono state redatte dal Funzionario Unico Check Termini (FUCk)
(1) Pamphlet – parola colta di origine francese, sostituire con libercolo
(2) Accattare – parola finto popolare, sostituire con prendere
(3) Distopico – s'intende una immaginaria società o comunità altamente indesiderabile o spaventosa (fonte wikipedia), sostituire con immaginario
(4) Nuoce – parola colta, sostituire con gli fa difetto
(5) Cinema d’essai – si evidenzia il problema che i cinema d’essai sono stati proibiti, quindi non possono essere citati. Sostituire con altra attività riprovevole ma non proibita
(6) Metastoria – eliminare questo paragrafo
(7) E’ vero, ma dimezzerei la quantità di zucchero.
Profile Image for Roberto.
627 reviews1 follower
February 24, 2019

"Per comandare l'intelligenza non serve? Solo se la tieni nascosta."

Un libro molto breve che propone una satira intelligente al populismo dilagante.
Una narrazione veloce e leggera che, in modo divertente, evidenzia il degrado che potrebbe derivare dal prevalere assoluto della maggioranza, benché incolta e incompetente.

Gli intellettuali sono elite da eliminare o risorsa da coltivare? Se da una parte è corretto il tentativo di smontare un sistema fatto di caste e privilegiati, dall’altra è devastante anche solo l’idea di immaginare un mondo senza competenza, senza cultura, senza studio, senza impegno.

Tra i tanti spunti, mi hanno fatto riflettere le considerazioni in merito al linguaggio.
Parlare forbito a discapito della comprensione delle persone meno colte è corretto o è maleducazione (oltre che dare luogo a una scadente comunicazione)?
O è meglio abbassare la precisione e qualità della lingua per facilitare la comprensione da parte di chi ci ascolta, anche se con il rischio di impoverire la lingua?
Dipende dal contesto, certo. Ma in alcuni ambiti (politica, giurisprudenza, ad esempio) credo che la comunicazione si possa migliorare molto.

Acute anche le riflessioni in merito allo sfruttamento da parte di persone abili e senza scrupoli degli individui meno colti:

"Per far parlare gli stupidi, bisogna far tacere gli intelligenti? No, bisogna che gli intelligenti imparino a dire le cose in modo che gli stupidi credano di averle pensare da soli"

Tirando le somme, il libro riesce.a fare una divertente satira della situazione italiana attuale, stimolando riflessioni; e questa è la ragione delle 4 stelle di valutazione.
Tre stelle invece per lo svolgimento in sé, che definirei modesto; si poteva fare un po’ meglio.
Profile Image for Grazia.
503 reviews220 followers
February 24, 2019
Sembrava che la cultura si fosse trasformata in un inganno, l'ignoranza in innocenza.

Distopia o satirica rappresentazione del contesto sociale dei giorni nostri?
Sarei più per la seconda che ho detto.

Un mondo in cui si finge di essere ignoranti per avere il placet del grande pubblico, si impoverisce ad arte il lessico facendo uso di idiomi dozzinali, si usano le faccine perché comunicano con maggiore immediatezza, un mondo in cui chi legge o chi studia è ritenuto un poverino. Tutto deve essere accessibile a tutti, non importano le capacità o lo studio necessario per poter sostenere un ruolo o un incarico.

Un mondo in cui il cibo è divenuto il nuovo connettore sociale. Tutto ciò che è oggetto di consumo e di soddisfazione immediata, tutto ciò che non costa fatica cerebrale.

E in questo contesto chi si diletta nell'esercizio sempre più desueto dell'elaborazione del pensiero non potrà che essere una bestia rara, un fenomeno da circo.

Che dire: mala tempora currunt.

(Ora dovrò fare attenzione a non sostare nei pianerottoli bui).
Profile Image for Azzurra Sichera.
Author 4 books89 followers
January 24, 2019
Sarebbe stato facile, davvero fin troppo, sparare a zero su qualsiasi categoria. Gli ignoranti, gli intellettuali, i finti intellettuali che si mettono in posa, i cretini per scelta più che per vocazione, ma Giacomo Papi con “Il censimento dei radical chic” è riuscito a non farlo. Sì, perché ogni volta che fa un passo per farci sorridere, prendendo in giro uno chiunque di noi, subito dopo ne fa un altro, ritornando serio, e mostrandoci cosa sta succedendo in questo nostro mondo sempre più desolato.

Giacomo Papi è riuscito, in queste pagine densissime, a raccontarci il nostro presente con grande intelligenza, scrivendo una storia che ha del paradossale – ma non più di tanto – lasciandoci molto su cui riflettere. “Il censimento dei radical chic” si muove dalle considerazioni del Primo ministro che, facendosi portavoce del sentire del popolo, ritiene che gli intellettuali si sentano superiori agli altri, con i loro paroloni e tutti quei libri letti, e che la complessità che vanno sbandieranno deve essere abolita, con precise leggi di semplificazione. In poche parole, il professor Prospero, il primo intellettuale a venire ucciso, un po’ se l’è cercata.

In un documento in cui si riassumeva per punti le ragioni in base alle quali gli intellettuali costituiscono un pericolo per la democrazia, si legge che la complessità impedisce la verità, umilia il popolo, è noiosa, quindi inutile, è superba, quindi odiosa, è confusa, quindi dannosa, è elitaria, ergo antidemocratica (ho fatto un enorme sforzo per non usare il punto e virgola, ma temevo l’arrivo del Funzionario Redattore Ugo Nucci incaricato dall’Autorità Garante per la Semplificazione della Lingua Italiana).

Per curiosità ho cercato l’etimologia della parola “complesso” e ho scoperto che deriva dal verbo latino complector, che vuol dire cingere, tenere avvinto strettamente, e, in senso metaforico, abbracciare, comprendere, unire tutto in sé. Il senso metaforico l’ho trovato davvero illuminante. Ecco cosa abbiamo smesso di fare: abbracciare, cingere e quindi comprendere. Abbiamo smesso di comprendere l’altro, il diverso, di accettarlo, di unirlo a noi; in compenso ci crediamo migliori, più qualificati, con il solo risultato di isolarci sempre di più. Ma anche in questo caso, Giacomo Papi ci ha dato qualcosa a cui aggrapparci...
Per la recensione completa: https://www.silenziostoleggendo.com/2...
Profile Image for Argos.
1,260 reviews491 followers
December 9, 2023
Günümüz İtalyan Edebiyatının genç kuşağından Giacomo Papi’nin kurgusal bir romanı. Bu romanı distopik bulanlar da var, ama bana göre kuvvetli kara mizah, biraz da ironi ile günümüzü anlatan bir roman. Romanın geçtiği yer İtalya olsa da pekala Polonya, Macaristan, Arjantin hatta Fransa, İngiltere ve başka ülkeler de İtalya’nın yerine konulabilir.

Günümüzdeki neoliberal politikaların sonucu dünyada pıtrak gibi biten ırkçı-faşist liderlerin ortak söylemi olarak, tüm yolsuzluk, kötülük ve cehaletin kaynağının “entellektüeller” olduğunu vurgulayan, her şeyiyle faşist bir yönetim kara mizah ile anlatılıyor. Düşünce ve ifade özgürlüğü de “entellektüel birikim” gibi halkı kandırma aracı görülen baskıcı bir rejimi anlatıyor yazar, distopik değil bence. Öyle bir yönetim ki düşünmek, yazmak ve öğretmek insanları kışkırtmakla eşdeğer görülüyor. Bu rejimde entellektüellerin adı “radikal şık”. Entellektüeller tıpkı Nazi Almanyası’nda olduğu gibi ötekileştirilip , sayılıp kayıt altına alınıyorlar.

Akıcı bir anlatım, kolay okunurluk, iyi çeviri ve güncel bir konu. Öneririm.
Profile Image for Ivan.
361 reviews53 followers
March 10, 2019
Ma alla fine del libro una domanda mi sorge: che Goodreads sia un covo di radical chic? E se sì, i suoi membri saranno dunque censiti e deprecati, o peggio?
Profile Image for Enzo  Zappia .
2 reviews4 followers
February 26, 2019
Quello che doveva essere soltanto un (geniale) presupposto attorno al quale sviluppare un'idea, una riflessione o semplicemente una storia, diventa essa stessa l'idea, la riflessione, la storia, col risultato (fastidioso)di ritrovarsi immobili ai blocchi di partenza in attesa dello start per tutta la durata del libro. Tutto qui? Sì, tutto qui. Un po' come in una puntata qualsiasi di una trasmissione di Fabio Fazio, nella quale si gioca a tirar fuori le unghia soltanto per poi guardarsi compiaciuti davanti allo specchio mentre ci si mette lo smalto. Sarebbe troppo facile dire che questo libro soffre degli stessi mali dei quali prova a farsi beffe, eppure è proprio così, in una sorta di phamplet che abbandona qualsiasi velleità di denuncia in favore di un più rassicurante vittimismo con la stessa velocità con la quale Tafazzi continuava a prendersi a bastonate sulle palle.
Profile Image for Post Scriptum.
422 reviews120 followers
September 22, 2019
M’avventuro in un futuro prossimo (identico al presente) ove attendo lo schiudersi e il deflagrare delle tante, troppe nefaste sementi che infestano la patria terra, grassa e fruttuosa d’ogni bassezza. Nel frattempo il povero professor Prospero viene barbaramente ammazzato sul pianerottolo di casa. Colpevole, il professore, d’essere un intellettuale radical chic.
Sempre il Prospero, papà di Olivia “succhiava le parole come caramelle”, particolare che mi riporta a Hrabal e al suo meraviglioso personaggio, Hanta: “… io infilo una bella frase nel beccuccio e la succhio come una caramella”.
Fra rimandi e frasi a effetto abbasso l’asticella, entro in modalità “lettura da ombrellone a righe”. C’è aria di già letto, e senso d’incompiuto. Personaggi piatti, bidimensionali ma meno interessanti di quelli abbottiani.
Cerco il futuro prossimo. Lo cerco e non lo trovo. Come la Titina.
Finché arriva Harry Potter. E lì m’incaponisco. Sul futuro prossimo. Ammesso che ci sia.

“Al tempo in cui giocavano insieme (Olivia e il ministro dell’interno), andavano pazzi per Harry Potter. Avevano imparato a memoria tutti e sette i libri, visto e rivisto ogni film e trascorrevano i pomeriggi a trascrivere su un quaderno le formule magiche di Hogwarts”.
E invece di godermi la storia che fo? Leggo e al contempo (s)ragiono sulla produzione potteriana. I libri sono stati pubblicati nell’arco di dieci anni, dal 1997 al 2007; stesso tempo per i film, che sono usciti fra il 2001 e il 2011. Olivia ha 42 anni, l’avventura “Potter” deve interrompersi al massimo con la conclusione della terza media, perché “dopo le medie si erano persi di vista”. Ipotizzando la visione dell’ultimo film nel 2012 (per dar modo di vederlo e rivederlo), Olivia e gli altri compagni potrebbero essere classe 1998. Ci troviamo nell’Italia del 2040? Sarà questo il futuro prossimo? O un po’ più in là? Ché pensare a un futuro prossimo troppo lontano non riesco. C’è quel modo di comunicare via sms che sa di antico già ora, in questo presente settembrino.
E dai! Pensa al contesto politico, sociale, culturale che sono specchio fedele del nostro quotidiano.
Neanche le parole di Olivia rivolte al ministro: “Una volta ti piacevano i libri. Eri tu che sapevi a memoria Harry Potter, non io.”, discordanti con quanto narrato in un capitolo addietro, mi distolgono dalla stramberia di voler collocare temporalmente la storia.
Così la lettura è proseguita cercando indizi sul futuro prossimo perduto.

Infine il sobbalzo (so che gliel’ho facile, non lo dite!).
Leggo: “Il taxi era invaso da Mozart. La Sonata per pianoforte e orchestra K488 volava, il pianoforte polpastrellava domande ripetute più in grande dai fiati e dagli archi.” Passi il polpastrellamento, ma la sonata no! SONATA? SONATA? Non esistono sonate per pianoforte e orchestra! Nemmeno per mandolino e orchestra o bassotuba e orchestra! Non esistono. La sonata prevede un solo strumento, al massimo due. Il concerto è altro, e l’orchestra può farne parte. Sonata e concerto non sono sinonimi. Anche solo digitando “k488” si troverà una miriade d’interpretazioni del CONCERTO mozartiano, mai della “sonata”.

Insomma, al polpastrellamento della “sonata per pianoforte e orchestra” s’è improvvisamente chiuso (senza preavviso) l’ombrellone. A righe.
Fine della storia.

Pensavo fosse amore. Invece era un’idea inesplosa.


P.S. Mi rasserena, nondimeno, il pensiero di non rischiar la vita sul pianerottolo di casa.
Profile Image for Hulyacln.
987 reviews566 followers
August 4, 2020

Önce Giovanni Prospero öldürüldü. Spinoza’dan alıntı yapmaktı suçu.
Sonra Piergiorgio Pin. Onun suçu ise Latince ve Yunanca öğretmenliği yapıyor olmasıydı.
Mutlu Cahilller Tugayı durmuyordu.
Amaçları dilin sadeleşmesi, halkın karmaşık fikirlere maruz kalmamasıydı, lütfen yanlış anlaşılmasın.
İnsanlar ekmeklerini kazanmaya çalışırken; kimsenin işine yaramayan- anlamsız cümlelerin ne anlamı vardı ki?
Önce kelimeler gitti.
Ardından kitaplar.
Sinema salonları-tiyatrolar boşaldı.
Hatta kitap okuyanlar sergilenmeye başladı, ibret-i alem olması için. Çünkü bilirsiniz işte, bunlar -aramızda kalsın ama- boş işlerdir.
Öyle midir?
.
Giacomo Papi entellektüellerin avlandığı bir İtalya’ya götürüyor bizi. Komşusunun ölüsüyle selfie çekip, tweet atılan bir düzene. Çok uzak değil aslında, bu sebepten kitabın distopya olduğunu söylemeye dilim varmıyor. Tanıdık ve aynı oranda can yakıcı. Fahrenheit 451’i anımsatıyor.
Kısacık bir kitap Radikal Şıkların Sayımı. İçindekilerin gerçekleşmesi durumunda pek çok şeyin kısa süreceği gibi. Düşünmemizi istiyor Papi, kelimelerden korkulmamasını, düşüncelerin serbest bırakılmasını..
.
Karakterlerin açık - cümlelerin keskin ve anlatılmak istenenin (dolaylı görünmesine karşın) doğrudan okura aktarılmasından etkilendim. Evet bu esere benzer pek çok eser mevcut, bir kısmını da okudum ancak Radikal Şık olarak tanımlanan entelektüelleri kolay unutabileceğimi sanmıyorum ~
.
Esma Fethiye Güçlü’nün çevirisini (hele ki alt metni bol olan bir eser olduğu göz önünde bulundurulduğunda) çok sevdiğimi söylemeliyim. Barış Şehri çalışması olan kapak tasarımı da kitabın ruhunu yansıtıyor!
Profile Image for Eylül Görmüş.
756 reviews4,683 followers
October 16, 2023
İtalyan yazar Giacomo Papi ile tanışma kitabım oldu Radikal Şıkların Sayımı. Distopik bir gelecekte, vasatın egemen olduğu bir dünyada geçiyor; kibirli olmakla eleştirilen entelektüellere karşı devlet eliyle de beslenen büyük bir öfke var. Bu öfke, Giovanni Prospero adlı bir entelektüelin, canlı yayında Spinoza'dan bir alıntı yapması üzerine dövülerek öldürülmesine varıyor, kitap da böyle başlıyor. (Bu Prospero isminin tesadüf olmadığını düşünüyorum, zira Prospero, Shakespeare'in Fırtına oyununda kızıyla birlikte yıllarca yaşamak zorunda kaldığı adadan ayrılırken kitaplarını ve sihirli asasını gömmek zorunda kalan o meşhur karakter. Prospero’nun kayıp kitaplarından mahrum kalan insanların kendi rüyalarını (ütopya), kâbuslarını (distopya), hayallerini (fantastik) ve geleceğini (bilimkurgu) yazmaktan başka çaresi kalmıyor. Jaguar'ın çok sevdiğimiz Prospero Kitaplığı serisi de adını buradan alıyor, hatırlayalım.)

İlk öldürülen karakterin adını Prospero koyarak bize bir şeyler söylüyor yani bence yazar. "Sırf düşünmeleri birilerinin için kendi vergileri ile beslenmesine" karşı çıkan bir toplumun nereye gidebileceğini ve kendi korkunç geleceğini yazmak zorunda kalacağını, bu toplumda ortaya çıkacak linç kültürünün nasıl sonuçları olabileceğini anlatıyor. Fikri çok sevdim fakat yazarın yer yer derdini fazla didaktikleştiğini düşünüyorum. Örneğin düşünce suçlarına dair şu kısım: "Çünkü duygular basit ve ilkeldir. Hileleri öğrenirseniz onları yönetebilirsiniz. Oysa düşünceler özgürdür; nereye isterlerse giderler ve işleri zorlaştırırlar. Mantığın olduğu yerde duyguları hesap etmek imkansızlaşır." Yani evet, öyle de, "kötü"leri bu kadar karikatürize çizmese de olurmuş sanki?

Bu arada kitaptaki distopik gelecekte dili sadeleştirmek (ve bu sayede düşüncelerin karmaşıklaşıp eyleme dönüşmesini engellemek) üzerine kurulmuş bir kurum var, bunlar her metni gözden geçirip gerekirse düzeltmeler yapıyorlar. Bu kitap da güya o kontrolden geçmiş, yer yer kurum yetkilisinin hayalî dipnotları var ve Allahım aşırı komikler. Hayatımda hiçbir dipnota böyle ağız dolusu gülmemiştim.

Sonuçta sevdim ama çok daha iyi uygulanabilecek bir fikirmiş sanki. Böyle.
Profile Image for Mauro.
63 reviews17 followers
March 29, 2020
Nell'altra stanza il talk show era iniziato. Olivia aveva sentito la voce del conduttore e i primi applausi, poi era entrata nella vasca per rilassarsi. Quando riemerse gridavano ancora più forte.
"Voi avete il dovere di proteggerli! I nostri intellettuali sono una risorsa", urlava qualcuno.
"Il nostro unico dovere è proteggere il popolo", rispose una voce più stridula che a olivia, per un attimo, sembrò di conoscere.
"Il professore è stato arrogante, come tutti gli intellettuali."
[...]
"Anche gli intellettuali sono il popolo!"
La regia tornò sul ministro, che sorrise con accondiscendenza.
"Il popolo non vive negli attici," disse, "e non indossa maglioni di cachemire, mio caro. Il popolo lavora e non ha tempo da perdere!"
Olivia maledì la propria pessima memoria.
"E' morto un essere umano, ministro! Una persona coltissima, un professore universitario!"
"Se fosse stato un netturbino era meglio?"
"Il professor prospero era..." esitò, non gli veniva la parola.
Il ministro suggerì: "... un radical chic...".
"Era un grande storico dell'illuminismo!"
"E' morto anche l'illuminismo, caro signore. Le do questa notizia. E poi, mi scusi, che cos'è l'illuminismo? Una marca di abat-jour?"
il pubblico rise, sulla fiducia.
"Lei dovrà riferire in parlamento" gridò il capo dell'opposizione alzandosi dalla sua poltroncina con l'indice teso contro il maxischermo.
"Lo farò domani mattina alle 10," rispose tranquillamente il ministro. "Spero che per lei non siatroppo presto. Non vorrei costringerla a una levataccia".
Olivia spense il televisore...

Un'Italia inbarbarita, nella quale una commissione per la semplificazione della lingua italiana ha vietato l'uso di parole difficili perchè chi lavora abbia il diritto di rilassarsi e non sentirsi inferiore; un'Italia in cui chi è acculturato deve fingersi ignorante per non essere additato come radical chic; un'Italia in cui gli intellettuali sono considerati inutili. Questo è il contesto nel quale il Professor Prospero viene ucciso dopo aver partecipato ad una trasmissione televisiva ed aver citato Spinoza. In Seguito all'episodio, la figlia del professore, prova a capire chi abbia ucciso il padre ma senza venirne a capo perchè pur essendo un omicidio spiacevole, in fondo se l'è cercata.

Un libricino che è quasi un racconto. Inizialmente mi è parso molto ironico ma pian piano diventa quasi grottesco. I dialoghi, le situazioni e i personaggi ricordano molto il nostro dibattito politico. Questo piccolo romanzo mi è piaciuto molto e mi ha fatto riflettere molto nonostante la leggerezza con la quale si sviluppa la prosa.
Profile Image for Sgrtkn.
179 reviews21 followers
February 10, 2022
"çünkü duygular basit ve ilkeldir. Hileleri öğrenirseniz onları yönetebilirsiniz. Oysa düşünceler özgürdür; nereye isterlerse giderler ve işleri zorlaştırırlar. Mantığın olduğu yerde duyguları hesap etmek imkansızlaşır."

Dipnotları sevmeyen ben kitabı okurken keşke dipnot olsa da biraz gülsem diye bekledim.
Profile Image for Larnacouer  de SH.
890 reviews200 followers
March 9, 2021
Küçük bir not: Sefarad kekini merak edip tadına baktım. Çok lezzetli ve kolay hazırlananbir tatlı olduğunu keşfettim. O yüzden buraya da tarifini bırakıyorum:

Portakal kabuklarını 40 dakika kaynattıktan sonra 250 gr soyulmuş badem ve 100 gr şekerle birlikte rondodan geçirin (... devamı)

Not: Keki fırından çıkarmadan önce on dakika kadar fırında dinlendirmek önemli. Arzuya göre, keki portakal dilimleri ya da kayısı reçeli ile süsleyebilirsiniz. MEUN

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MEUN, çıldırdınız mı? Baş Editör Capo Pelucco, İtalyan Dilinin Sadeleştirilmesinden Sorumlu Daire Başkanlığı.

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En azından eşinizin hoşuna gideceğini düşünmüştüm. MEUN



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Yaa! Beklediğimden çok daha iyi ve keyifli.
Profile Image for Zeynep T..
925 reviews130 followers
November 3, 2023
"İnsan ülkesinden ayrılabilir, kendi köklerinden kaçabilirdi belki, ama içine doğduğu ve yaşadığı zamandan kaçamazdı."

"Eğer yaşamınızı halihazırda inandıklarınızı doğrulamak için bilgileri süzerek sürdürebiliyorsanız gerçekte işlerin nasıl olduğunu anlamaya çalışmak canınızı sıkmaktan başka bir işe yaramaz."

Kitap daha iyi yazılabilir ve pek çok nokta geliştirilebilirdi kesinlikle ama günümüzün siyasi ve toplumsal sorunlarını ele alan, sosyal medyayı da işin içine katan, hem trajedi yüklü hem de komik bir distopya ve hiciv örneği bulmak kolay değil. Üstelik yazar bilgi ve entelektüellik kavramlarını tartışırken harika felsefi göndermeler yapıyor. Bir yandan da dipnotlarda ilerleyen bambaşka bir durum var ki hikayenin büyüsünü bozmamak için ayrıntı vermiyorum. Böyle oyuncaklı metinleri seviyorum.

Hikayenin başlangıcı şöyle; entelektüellerin halka zararlı kişiler olarak görüldükleri hayali İtalya'da bir televizyonda programında Spinoza'dan yaptığı alıntı nedeniyle cinayete kurban giden Profesör Giovanni Prospero'nun ölümü hükümet tarafından totaliter uygulamaların bahanesi olarak kullanılmaya başlanıyor. Babasının cenazesi için ülkesine dönen Olivia'nın gözünden oluşmaya başlayan saçma, yıpratıcı ve karanlık düzeni okuyoruz. Resmi olarak damgalanma, dilin korunması kapsamında sözcük yasaklama derken olay müthiş bir kaosa doğru gidiyor.

Distopya olarak belirtilse de yaşananlar çok tanıdık gelebilir. İtalya ile benzerliğimiz ise her zaman söylediğim gibi korkutucu. Severek okudum. Günümüzü irdeleyen daha çok eser yazılabilir umarım.
Profile Image for Alessandro Capuzzo.
Author 3 books1 follower
March 2, 2019
Forse il più grande problema di questo breve romanzo è il fraintendimento.

Non un eventuale fraintendimento trattato come tema o come espediente narrativo del romanzo stesso, ma fraintendimento come incomprensione tra il suo autore e i suoi lettori. Ho letto infatti decine di commenti e recensioni e, dopo avere a mia volta divorato il testo (o meglio, mentre lo divoravo) si è fatta strada in me la convinzione sempre più ferma che ben pochi l'abbiano davvero compreso. Il romanzo infatti va ben oltre la politica dei tempi moderni (chi non fa che vedervi una pesante parodia del governo attuale non ha nemmeno scalfito il vero messaggio dell'autore) e l'apparente frattura tra uomini di cultura e ignoranti, tra portatori di progresso e divulgatori d'insensatezza.
La critica velata, infatti, è a 360° e non risparmia nessuno, uomini di cultura in primis. Una critica portata senza essere dichiarata. E qui nasce il grande fraintendimento.

Essere portatori di cultura non è una peculiarità fine a se stessa, ma un compito, il compito di far sì che non si perda il senso comune del valore stesso della cultura, e della sua importanza ai fini della capacità di convivenza tra gli esseri umani.

E in questo, gli uomini di cultura, che troppo spesso in tempi di pace si rammolliscono e si trasformano davvero in quei 'radical chic' (nel senso dispregiativo e moderno del termine) tanto bistrattati oggi, e forse davvero stanno rischiando di perdere il contatto con la loro missione originaria. Quella di saper trasmettere all'uomo la capacità di riconoscersi e di comprendersi.

Alcuni passaggi notevoli:

“Le cose dentro i libri dimostrano che le cose dentro le persone si assomigliano.”
“Davvero? È tanto che non leggo un libro.”
“È perché vuoi stare sola.”

“La cultura è una scommessa sul fatto che alla fine ci si possa capire. Per questo può dare fastidio”
Profile Image for beyza.
3 reviews1 follower
September 27, 2020
İlk defa İtalyan bir yazarın eserini okudum. Tamamen denk gelerek aldığım bir eser olduğu için, açıkcası okumaya başlarken hiçbir beklentim yoktu. Belki de bu yüzden sevmiş olabilirim.

Konusundan biraz bahsetmem gerekirse, halkın çoğunluğu sinemaya, tiyatroya ve kitaplara karşı çıkıyor. Bunlarla ilgilenen insanlar toplum tarafından dışlanıyor ve daha kötüsü öldürülebiliyor. Profesör Giovanni Prospero’da çıktığı bir televizyon programında Spinoza'dan alıntı yaptığı için canice öldürülüyor ve kitap aslında bu şekilde başlıyor. Devamında, düşünce ve ifade özgürlüğünün, kötü inancın bir işareti haline geldiği, elitlerin ve entelektüellerin ise halkı kandırma aracı olarak görüldüğü bir dünyanın kapılarını bizlere açıyor.

Yazarın dilini çok sevdim. Çok akıcı ve bana göre hiçbir abartı cümle yoktu. Kurgusal olarak baktığımızda bir distopya olan bu kitap aslında yaşadığımız dönemi düşününce distopyalıktan çıkıyor. Ne yazık ki böyle trajikomik olayları günümüzde sıklıkla yaşıyoruz. Kısaca kurgusal ama bir o kadar da gerçek bir hayali İtalya. Ben severek okudum. Sizlere de tavsiye ederim. ✨
Profile Image for Ilaria Quercia.
408 reviews113 followers
May 9, 2021
Molto, troppo furbo per un giudizio negativo, 𝗺𝗼𝗹𝘁𝗼, 𝘁𝗿𝗼𝗽𝗽𝗼 𝗳𝘂𝗿𝗯𝗼 per aspirare ad una consistenza più assoluta!
L'idea è intelligente, ma soprattutto facile di questi tempi: 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗮𝗽𝗽𝗼𝗿𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗰𝘂𝗹𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗮𝗹𝗹❜𝗶𝗴𝗻𝗼𝗿𝗮𝗻𝘇𝗮 sancendo il predominio politico della seconda.
E quindi la cultura perde il suo valore in una realtà neanche troppo futuribile in cui i ristoranti sostituiscono cinema e teatri, gli intellettuali vengono censiti, talvolta assassinati, i libri bruciati in perfetto stile Fahrenheit 451, è preferibile essere ignoranti o fingersi tali per non avere problemi.
𝗟𝗲 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗲, del resto, 𝗵𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗯𝗶𝘀𝗼𝗴𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝗻𝗼𝗻 𝗽𝗲𝗻𝘀𝗮𝗿𝗲 e non mettersi in discussione per essere come le 𝘀𝗽𝘂𝗴𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗺𝗮𝗿𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗿𝗶𝗻𝘂𝗻𝗰𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗮𝗹 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗼 𝗰𝗲𝗿𝘃𝗲𝗹𝗹𝗼 per il bene della propria evoluzione: possedere un cervello richiede fatica e se prima lo studio elevava moralmente, intellettualmente, ma anche 𝗲𝗰𝗼𝗻𝗼𝗺𝗶𝗰𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲, adesso non più.
Ho sottolineato tantissimo del resto ome Papi stesso dice "𝗴𝗹𝗶 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗶 𝘂𝗺𝗮𝗻𝗶 𝘀𝗶 𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝗻𝗼 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗰𝗵𝗶 𝗰𝗿𝗶𝘁𝗶𝗰𝗮 𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗰𝗼𝗻 𝗰𝗵𝗶 𝗲̀ 𝗰𝗿𝗶𝘁𝗶𝗰𝗮𝘁𝗼"... quindi io sono quella colta... Ovviamente! 😂😂😂
La trama è un po' piatta e i personaggi poco empatici, tuttavia molto simpatico il "𝗺𝗲𝘁𝗮𝗿𝗼𝗺𝗮𝗻𝘇𝗼" costruito attraverso le annotazioni a piè di pagina, poco curata la lista delle parole "difficili", menzione speciale alla ricetta della 𝘁𝗼𝗿𝘁𝗮 𝘀𝗲𝗳𝗮𝗿𝗱𝗶𝘁𝗮 assolutamente da provare!
Profile Image for Kerim.
25 reviews
August 14, 2022
Distopya türünde, entelektüeller üzerine yazılmış bir kitap.
Profile Image for Sara Elliot.
280 reviews60 followers
June 11, 2022
Sarebbero tre stelle e mezzo.
È palesemente scritto sull'onda dell'odio per Salvini nel periodo in cui era ministro dell'interno e mi ha fatto sentire la stessa paura e angoscia che provavo in quei momenti. Ci sono trovate geniali e frasi meravigliose, ma forse l'opera in toto è poco pensata e sbrigativa. Che fine ha fatto il Garante? e il Ministro?
Non è un libro del tutto serio, né divertente, galleggia in un non-sentimento e ci porta indifferenza.
I vari punti di vista, però, vengono descritti a tutto tondo come: l'intellettuale rabbioso, Prospero, quello dolce, Cesare, quella spocchiosa, Clelia.
Purtroppo non vedo l'evoluzione della protagonista che rimane nella dei nebbia del nulla.
Ad ogni modo le frasi sulla cultura, il cibo, la guerra e gli intellettuali sono impagabili e valgono l'intero romanzo.
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Irene Russotto.
8 reviews
February 20, 2019
Questo romanzo lo definirei a cavallo tra una distopia e la satira. La sua forza sta nel farci ridere di terrore davanti a sottili descrizioni di alcuni personaggi. Libro imperdibile per tutte le persone che si sentono catapultate in un mondo in cui hanno diritto di parola solo “legioni di imbecilli”
Profile Image for Outis.
392 reviews68 followers
September 4, 2020
Questo libro è un grande "date le premesse, si poteva fare meglio".
A metà tra satira e distopia parte da un'idea abbastanza originale. Nella prima parte è molto piacevole, diventa dimenticabile nella seconda parte, incentrata su una protagonista veramente anonima.
Profile Image for LaCitty.
1,039 reviews185 followers
February 9, 2021
Si conclude con un chiaro riferimento a Fahrenheit 451 questo romanzo breve, primo incontro per me con Giacomo Papi.
È una satira sulla cultura, su una certa classe politica che inneggia all'ignoranza e sul modo in cui reagiscono intellettuali o presunti tali. Ma è anche una satira sul linguaggio che si impoverisce, che perde di profondità per colpa di una velocizzazione della fruizione di contenuti e notizie. Forse l'intenzione di Papi era quella di fare ridere, ma questo ritratto fin troppo preciso di una certa Italia (non tutta per fortuna) mi ha fatto una certa tristezza, proprio perché è impietoso e accurato.
Impietoso... probabilmente è una di quelle parole che nel romanzo sarebbero state cancellate o semplificate😝
Profile Image for Emanuela.
Author 4 books82 followers
July 12, 2019
Comprato e messo in attesa di lettura.
Poi succede una cosa curiosa. Leggo sulla bacheca facebook di un conoscente un commento espresso in una forma un po' illogica e sconclusionata di cui riporto la parte finale. Si parla di programmi TV.
[...] perché i palinsesti "culturali" della RAI in primis e Mediaset poi sono dei pipponi inguardabili. Ma forse piace alla nicchia fare programmi di nicchia, poco seguiti ma tanto tanto radicalchick" (radicalshick scritto così).

Allora penso..., vuoi vedere che sono anch'io una radical chic(k) solo perché mi piacciono i programmi di Angela o i documentari scientifici?
Prendo in mano il libro.

La storia è carina e articolata, ma abbastanza prevedibile nella sua trama distopica.
Di fatto l'autore prende come protagonista del cambiamento una figura molto simile ad uno dei nostri vice presidenti del consiglio. Non ne fa una macchietta, egli è un uomo intelligente e colto con passioni culturali specifiche, semplicemente Papi mette in luce le strategie comunicative piene sbombate di fallacie argomentative, ma efficaci per il consenso. -Mi diverte la parte di "gamification" imposta ai poveri chic.-
Questa schizofrenia comportamentale, però, gli sarà fatale.

C'è di più: il senso di estraniamenteto, alienazione di chi subisce questa politica dell'ignoranza con una gerarchia di contenuti "culturali" possibili, meno possibili, impossibili da fruire, ad esempio: usare solo un numero limitato di parole (simpatiche le note di correzione dell'editor di Stato), solo pochi brani musicali, non si può andare al cinema a vedere un film d'autore, ecc.
E così, come finisce la libera produzione o la fruizione della cultura (o sei intellettuale o radical chic), scompaioni gli aspetti emozionali: sia quelli gradevoli, sia quelli sgradevoli.

Argomento d'attualità virato in fiction che vi consiglio di leggere.
Profile Image for Daniele Scaglione.
Author 12 books15 followers
March 20, 2021
Chi sono gli intellettuali?

I popoli hanno bisogno di nemici. Nel romanzo di Giacomo Papi si ipotizza che immigrati, Rom e omosessuali abbiano ormai esaurito la loro funzione e ci sia bisogno di qualcosa di nuovo: gli intellettuali, definiti dal popolo 'radical chic', andranno benissimo.

L'idea mi ha coinvolto, mi ha fatto anche pensare a quanto successo in Cambogia, nel genocidio degli anni Settanta, dove essere considerato un intellettuale poteva significare essere internato o ucciso. La caccia all'intellettuale italiano è guidata da un potente ministro degli interni che ha avocato a sé anche la funzione di primo ministro.

Poi mi sono perso un po' il piacere della lettura - anche se il romanzo l'ho letto velocemente, con gusto - perché mi sono lasciato traviare da pensieri su cosa sia un intellettuale. Nella finzione del romanzo è chiaro che lo sono i letterati e i filosofi, e che rischia di esserlo anche chi ha la casa piena di libri. Non tutti i libri valgono, però: «non è che se leggi Fabio Volo ti danno la scorta, mi auguro...». Che male ha fatto Fabio Volo?

Sempre nella finzione del romanzo, non è intellettuale chi si occupa di scienza, meno che mai di tecnica. In una sottocommissione dedita a un lavoro di semplificazione della lingua italiana, per venire incontro al desiderio del popolo di esprimersi in modo terra-terra senza sentirsi in colpa, ci sono quattro membri, «due intellettuali e due popolari: un astronauta e un salumiere». Non mi è chiaro perché un salumiere non possa essere un intellettuale, ma un astronauta, in genere, è una persona che ha più di una laurea, vari corsi di specializzazione alle spalle e parla diverse lingue.

In un'altra commissione la divisione è ancora più netta: ci sono sei membri 'acculturati' «scrittori - immagino non Fabio Volo - studiosi, linguisti e sei membri del popolo, cioè un commercialista, un personal trainer, una maestra elementare, un meccanico, una modella e un fantino». Perché persone che fanno questi lavori - maestra inclusa! - non potrebbero essere acculturate?

La contrapposizione si spinge anche tra chi si cura del corpo e chi della mente «... l'idea di poter far ragionare individui che l'energia destinata al cervello hanno preferito impiegarla in palestra» (eppure il mens sana in corpore sano dovrebbe essere apprezzato anche dagli intellettuali).

Certo, è una finzione, l'autore calca la mano e prende anche un po' in giro gli intellettuali con le loro giacche di velluto, mocassini e sandali. Però mi sembra che tutto il libro sia percorso da una divisione tra sapere alto - quello delle lettere e della filosofia - e resto delle conoscenze e abilità di basso profilo. Una divisione che credo dovremmo lasciarci alle spalle e, lo confesso, ha influenzato il mio parere sull'intera opera.
Profile Image for Marcella Rossi.
372 reviews14 followers
March 3, 2019
Sicuramente il libro di stagione, il libro dei tempi che viviamo. Ti diverte e nello stesso tempo ti inquieta da morire.
Il tema è noto, in un’Italia (mettiamo dei nostri giorni) il governo in carica dopo aver eliminato i clandestini per cominciare, poi i rom, quindi i raccomandati e gli omosessuali decide di combattere le complicazioni del pensiero e della parola, segno di corruzione e malafede, e di conseguenza gli intellettuali. Comincia una caccia alle streghe senza precedenti, dove professori e studiosi vengono uccisi brutalmente; il ministro degli interni decide allora di schedare i radical chic per proteggerli (mah!!), di avviare la semplificazione del linguaggio, di riscrivere le opere troppe complesse. Tutto ciò viene raccontato attraverso gli occhi della figlia del primo intellettuale assassinato, una pasticciera emigrata in Inghilterra, perché il cibo è una delle componenti della nuova democrazia.
Il libro è davvero divertente, ironico e strizza molto gli occhi ai lettori incalliti con una miriade di citazioni e con un sistema di note pieno di rimandi colti; vero è, pure, che non è per niente tenero proprio con gli intellettuali a cui offre solo un’idea finale di riscatto.
Profile Image for Damiana.
384 reviews
March 4, 2019
I fatti narrati in questo libro accadranno

Avendo comprato da Ibs l'edizione autografata dall'autore, è questa la prima frase in cui t'imbatti, ed è drammaticamente vera.
A metà strada tra il romanzo distopico e l'allegoria, Giacomo Papi descrive un'Italia mai così attuale e reale. "Il primo ministro dell'interno", cosìtroppo simile a quello che sta davvero al Viminale, l'"investitura messianica della maggioranza" orgogliosamente ignorante e populista, e nel romanzo spacciato per "volere del popolo" (ma solo nel romanzo?), e tantissime altre frasi inserite nel libro che sanno di già sentito nella vita di ogni giorno. E infine la figura degli intellettuali, già drammaticamente vessati nella vita di tutti i giorni, nel romanzo vengono addirittura fatti oggetto di omicidio e di persecuzioni da parte del "popolo sovrano". Si sorride amaramente e si riflette, pieni d'angoscia.
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