Dove sono finiti i miliardi di aiuti umanitari ai paesi Africani? Perché dopo la fine degli imperi coloniali non si è avviato un modello di sviluppo e di crescita? Cosa spinge gli attuali flussi migratori di massa provenienti dall'Africa subsahariana?
A queste e altre domande risponde l'autrice, attraverso un'analisi delle politiche economiche neoliberiste che proprio nel Terzo mondo trovano un laboratorio di sperimentazione. Il libro ripercorre la storia economica postcoloniale, passando per la crisi del debito dei paesi del Terzo Mondo, l'omicidio di Thomas Sankara e l'applicazione di politiche di apertura al libero scambio, liberalizzazioni e tagli alla spesa pubblica. Anche il prezioso patrimonio africano è stato ipotecato dal nuovo colonialismo, che opera non solo attraverso le multinazionali, ma tramite le organizzazioni finanziarie internazionali, che impongono le loro condizionalità per la concessione dei prestiti. Una storia poco conosciuta, legata a doppio filo al futuro dell'Europa alla spinta del Dragone cinese.
Finalmente un libro chiaro, conciso ed onesto che spiega perché l'Africa, nonostante i decenni di aiuti, continua ad essere sempre più povera; e perché migliaia di individui salgono su un barcone per raggiungere le nostre coste. Il neoliberismo ha portato e porterà, povertà ovunque, le sue politiche di austerità hanno solo contribuito ad peggiorare questa condizione (vedi il caso Grecia). Dalla lettura di questo libro, ne esce un quadro drammatico sul nostro prossimo futuro che, forse in tempi maggiori per un maggiore grado di sviluppo dell'Europa rispetto all'Africa, ma sarà il medesimo. Le politiche neoliberiste che oggi vediamo applicate sul nostro territorio, hanno avuto l'Africa come banco di prova, ed i risultati sono davanti ai nostri occhi chiari e limpidi.
Il libro termina con questa frese del Capitano Thomas Sankara, che a mio avviso racchiude completamente l essenza di questo libro: "Quelli che vogliono sfruttare l'Europa oggi, sono gli stessi che hanno sfruttato l'Africa"