Se si potesse leggere con l’olfatto, quale sarebbe l’odore dei libri? Torino, 1957. Adelina ha quattordici anni e vive con la zia Amalia, una ricca vedova, parsimoniosa fino all’eccesso, che le dedica distratte attenzioni. Tra i banchi di scuola, la ragazza viene trattata come lo zimbello della classe: alla sua età, infatti, non è in grado di ricordare le lezioni e ha difficoltà a leggere. Il reverendo Kelley, suo severo professore, decide allora di affiancarle nello studio la brillante compagna Luisella. Se Adelina comincerà ad andare meglio a scuola, però, non sarà merito dell’aiuto dell’amica ma di un dono straordinario di cui sembra essere dotata: la capacità di leggere con l’olfatto. Questo talento, che la ragazza sperimenta tra le pagine di polverosi volumi di biblioteca, rappresenta tuttavia anche una minaccia: il padre di Luisella, un affascinante notaio implicato in traffici non sempre chiari, tenterà di servirsi di lei per decifrare il celebre manoscritto Voynich, “il codice più misterioso al mondo”, scritto in una lingua incomprensibile e mai decifrato. Se l’avidità del notaio rischierà di mettere a repentaglio la vita di Adelina, l’esperienza vissuta le lascerà il piacere insaziabile per i libri e la lettura. In un appassionante gioco di rimandi letterari, il romanzo di Desy Icardi racconta dell’amore per i libri attraverso la storia di una lettrice speciale. Intrecciando le vicende della zia Amalia, tra modisterie e palchi del varietà negli anni Trenta, a quelle di Adelina, che arriveranno a sfiorare il mondo dei segreti alchemici, L’annusatrice di libri ci consegna una commedia avvincente e paradigmatica sul valore dei libri sviluppata con briosa ironia e grande garbo.
La storia è ambientata a Torino, poco prima degli anni ’60. Adelina, la nostra protagonista, vive con la zia Amalia, e la conosceremo per la sua capacità di leggere e studiare grazie all’olfatto. Di punto in bianco infatti Adelina ha perso la capacità di leggere come fanno tutti, con gli occhi, e volente o meno sente tutti gli odori che i libri emanano, o almeno, quelli già letti da qualcuno, già assaporati da un altro lettore.
Questo suo dono incuriosirà il reverendo Kelley, ma soprattutto il padre di un’amica di Adelina, un notaio ormai ridotto sul lastrico con la passione per i libri antichi: i due uomini vorrebbero infatti decifrare il manoscritto Voynich. Sarà proprio l’avidità del notaio a mettere in serio pericolo la vita di Adelina.
Quando esce un libro che parla di libri i lettori spesso si fanno trasportare dalla curiosità per queste storie e soprattutto dall’amore per i libri. Io, dopo un paio di cantonate, sono sempre scettica nei confronti di questi romanzi, sebbene, allo stesso tempo, ne sia anche incuriosita, lo ammetto.
A L’annusatrice di libri di Desy Icardi ho voluto dare una possibilità.
Per quanto mi riguarda non è un libro che mi ha cambiato la vita, non mi ha nemmeno particolarmente entusiasmata, ma ha il pregio di essere un libro leggero, che si legge in velocità e che intrattiene. Può essere un’ottima lettura se si vuole un romanzo che non ha bisogno di molta concentrazione.
Personalmente non mi sono affezionata a Adelina; certo, speravo che non le accadesse nulla di male, ma non la sentivo vicina, come invece spesso accade quando empatizzo con un personaggio e questo mi è dispiaciuto.
Come dicevo all’inizio, Adelina, per motivi di studio, vive con la zia Amalia; e sarà proprio la zia ad essere la protagonista secondaria di questo romanzo visto che, in parallelo alla storia di Adelina, leggeremo e scopriremo anche quella di Amalia, di una giovane Amalia che è riuscita a sposare il colonnello Peyran e assicurarsi così una vita senza preoccupazioni per il denaro.
Devo dire che questo salto nel passato inizialmente non mi faceva impazzire, ma più la storia andava avanti più ero curiosa di sapere cos’era accaduto.
«[…] Questo è il bello dei romanzi: ti mostrano le conseguenze degli errori umani, sollevandoti dalla fatica di doverli sperimentare tu stessa.»
Nonostante L’annusatrice di libri sia di per sé una storia seria, Desy Icardi spesso è riuscita ad alleggerire la situazione portando i toni su un livello che definirei da commedia, facendomi sorridere più volte.
Non mancano i rimandi a opere letterarie molto famose e per un’amante dei libri questi riferimenti non solo scaldano sempre un po’ il cuore, ma sono anche piuttosto apprezzati.
L’annusatrice di libri di Desy Icardi può fare al caso vostro se cercate un libro non troppo impegnativo, che parla di libri e della passione per la lettura.
Immaginate: siete dei bibliofili incalliti e potete leggere i libri con l’olfatto, immergendovi all’interno delle storie in un modo mai sperimentato prima. Da quale libro decidete di partire? Forse un classico ottocentesco, ambientato in Inghilterra, con le sue brughiere profumate di erica? Questa sarebbe la mia scelta.
Adelina ha quattordici anni e vive nella Torino del 1957 con la zia Amalia. Da poco tempo non riesce più a leggere, attività che ha sempre adorato, ma in compenso quando prende in mano un libro esso gli rivela i suoi segreti sotto forma di odori. La ragazzina viene trascinata con impeto in una esperienza olfattiva incredibile, quasi magica e sicuramente più unica che rara.
Nelle elegante Torino di fine anni cinquanta è ambientata questa favola dolce, divertente e avventurosa, che si legge in un baleno. Personaggi ben fatti e molto interessanti fanno da contorno ad una protagonista dall’innocenza pura e delicata.
Un omaggio alla lettura e a tutti gli amanti dei libri.
Me ha gustado mucho este libro que habla de libros y del amor de los lectores le tenemos a estos tesoros que nos encantan. La historia está muy bien enlazada entre todos los personajes para que los podamos conocer y el porqué de sus inquietudes y desazones.
La historia nos presenta a Adelina una niña que tiene el don de leer los libros a través del olor. A través de este puede llegar a leer libros en otras lenguas, pero este don no es tan bonito como parece.
El libro también nos cuenta la vida de su tía Amalia, a qué se dedicaba años atrás en su juventud y cómo consiguió su fortuna.
Esperaba una historia distinta... es muy plana y no sucede nada que no esperes. Me quedo con el final, que hasta me ha parecido cómico. Realmente no he terminado de entender que pinta la historia de la tía en el libro y además se le da tanta o más importancia que a la niña y su don... Me hubiera gustado más que la historia se hubiera centrado en la niña y que hubiese sido más fantástica o hubiese explicado más acerca del don y de otras personas que lo tenían en el pasado.
“El aroma de los libros” es la historia de Adelina una niña preadolescente que, siendo un poco marginada y foránea, descubre por asares del destino que tiene una especie de superpoder: es capaz de entender un libro ( o más bien de alguna forma leer la historia) olfateándolos.
¿Serias capaz de guardar ese secreto tan maravilloso?
Debo decir que disfruté esta lectura, fue divertida, amena, adictiva. Esta tiene dos saltos temporales, el presente donde nos cuenta la vida de Adelina y su maravilloso don y el pasado de su tía Amalia, que vaya personaje es, una mujer que tiene como meta casarse para tener la vida “establecida” .
La escritura de Desy Icardi es fresca y segura de sí misma, con la cantidad exacta de detalles, con la mirada puesta en las protagonistas femeninas de su historia. Dos mujeres entrañables, que llevan el ritmo de la historia de manera que no quieres perder ningún detalle de su evolución y qué sucederá con ellas. Los personajes principales y secundarios son coloridos y bien definidos y, aunque en algún momento la narrativa puede distraer un poco, por algunas palabras rimbombantes, la trama se las arregla para seguir siendo bastante agradable.
Me encanto esta novela por muchas razones, una de ellas es por la idea, por cómo habla de la magia de la lectura, durante la trama nos mencionan varios libros entrañables, como Jane Eyre y ese guiño al final sobre Moby Dick.
“L’annusatrice di libri” di Desy Icardi è uno di quei romanzi a cui non manca nulla. Si passa con agilità da capitoli che richiamano la commedia degli equivoci ad altri più malinconici, per arrivare agli ultimi che si leggono anche con una punta di apprensione. Adelina è una quattordicenne arrivata nella grande città, Torino, dalla campagna: scuola nuova, compagne nuove, una zia che è tutta un programma, e la vista che inizia a fare cilecca mettendola nei guai con uno dei suoi insegnanti. La giovane scopre, in modo del tutto casuale, che riesce a penetrare tra le parole dei libri avvicinando il naso alla carta: subito cadrà in questo universo di odori e diventerà “un’annusatrice” accanita, pronta a immergersi in storie sempre nuove. Ma il suo segreto sarà presto messo a repentaglio da chi è avido di denaro più che di conoscenza. La storia raccontata è intrecciata bene e scorre via senza che il lettore quasi se ne accorga, merito, di una schiera di personaggi finemente tratteggiati, che fanno presa più di qualsiasi altra cosa. Tutti, nessuno escluso. Da leggere per regalarsi un po’ di svago !
L'idea di una ragazza capace di leggere i libri semplicemente "annusandoli" è molto suggestiva, e ho apprezzato moltissimo il gioco che l'autrice fa col lettore di "descrivere" il contenuto dei volumi senza dire quale sia il titolo: così si mantiene l'idea che Adelina capisca il contenuto senza effettivamente leggere la storia e il lettore si diverte ad identificare il romanzo. Altrettanto avvincente è il doppio binario narrativo, che alterna i capitoli di Adelina con la storia della zia Amalia da giovane. Purtroppo non posso dire lo stesso del finale, che in tre capitoli tira le fila delle varie vicende in maniera troppo forzata (personaggi che non si conoscono che in 5 minuti confidano segreti potenzialmente imbarazzanti, telefonate intercontinentali (negli anni '70!) fatte come se fossero interurbane, incontri a NY quasi del tutto fortuiti) e soprattutto con un inquietante sospetto nell'ultimo paragrafo - che non rivelo per non fare spoiler. Tutto sommato però è stata una lettura piacevole.
“Hai letto Le notti bianche?”, si stupì la compagna. Adelina non l’aveva letto, eppure il profumo di quei fogli gliene aveva narrato la storia con infinita chiarezza: la solitudine del sognatore, l’amore poetico e inaspettato, e poi ancora la solitudine, perpetua e perfetta.
"L'annusatrice di libri" di Desy Icardi è un romanzo che parla a tutti i lettori ma che con il suo alone di mistero, i suoi profumi e i suoi pensieri scritti in chiave comica, catturerà facilmente l’attenzione di chiunque si avvicinerà alla storia. Inizialmente l’idea di fondo mi ha ispirato e spinto a leggere il libro: la giovane protagonista Adelina scopre di saper leggere con il naso e questo la porta a immergersi completamente nelle storie, di cui ne sente odori e profumi. La narrazione procede di buon ritmo e agli avvenimenti che si svolgono nella Torino del 1957, si affianca il racconto del passato della zia di Adelina, Amalia. Rievocando, a tratti, trame alla Jane Austen, l’autrice ci consegna un romanzo sfaccettato che parla di letteratura e dell’amore per i libri, presupposto che viene usato in modo intelligente per creare una storia vera con elementi fantastici. Un'ottima lettura che difficilmente annoierà.
Bellissimo romanzo sulla forza dei libri e della lettura. La scrittura di Desy Icardi è molto scorrevole, ma riesce ad andare in profondità quando serve, presentandoci una Torino storica da molti sconosciuta e dei personaggi difficili da dimenticare. Questa storia è, infatti, la scoperta della propria individualità, del proprio sé e di come la lettura sia fondamentale nel loro sviluppo: Amalia, la zia di Adelina, comprende ben presto il suo posto nel mondo, così come Luisella, la compagna di scuola della protagonista, riesce a trovare un modo per affermare i suoi desideri e affrontare i suoi fantasmi. Consiglio di fare la conoscenza dell'annusatrice di libri Adelina e di farsi trasportare nel suo magico mondo di profumi e citazioni letterarie, non ve ne pentirete!
Escrito en tercera persona y ambientado en Turín en el siglo XX nos encontramos un libro los capítulos intercalados entre el pasado de una mujer de familia humilde de pueblo que fue a la ciudad en busca de un buen trabajo y acabó siendo artista de teatro, casándose más adelante con un pretendiente que sólo buscaba acostarse con ella, pero Amalia, la mujer, con los sabios consejos de sus compañeras de teatro, supo engatusar a su pretendiente para casarse con él, enviudando al poco tiempo. Por otro lado, capítulos narrados en el presente de entonces, Amalia cuida de su sobrina Adelina, quien sus padres han enviado a la ciudad para que pueda estudiar en un colegio para mujercitas y poder instruirse bien.
Pero algo falla en Adelina, y es que en el colegio es motivo de burlas y humillaciones por parte del profesor debido a que no es capaz de entender las lecciones ya que las letras se mezclan entre ellas y habiendo aprendido a leer, ahora se ve incapaz. Con la ayuda de su amiga, intentará aprender las lecciones hasta que se da cuenta de que es capaz de leer, pero no con los ojos.
El problema empezará cuando sólo podrá leer libros ya leídos o escritos a mano.
Mientras tanto tenemos al profesor y al padre de su mejor amiga Luisella, quienes están interesados en descifrar el manuscrito Voynich, y únicos conocedores del don de Adelina, van a aprovecharse de ello, hasta que el profesor descubre que es un peligro de muerte para Adelina si continúa oliendo los libros, no obstante, para el padre de Luisella no le supondrá ningún problema y traicionando a su colega, se la llevará a Nueva York donde se encuentra el manuscrito original.
Nos encontramos con diferentes personajes que dan vida a esta novela, desde principio a fin con la evolución tanto de Adelina como de Amalia, especialmente de ésta. Empatizarás con las niñas y llegarás a no querer desengancharte del libro descubriendo el pasado de Amalia.
Me ha gustado muchísimo, durante todo el libro he sentido que estaba con ellos, que podía oler junto con Adelina, que sufría por los castigos del colegio y por las burlas por ser de pueblo. Me han gustado cómo están descritos los personajes secundarios llegado a pasarlo bien con ellos. Lo recomiendo mucho, es sin duda una obra realmente buena si te gusta todo lo que puede esconder libros y manuscritos.
Una lettura deliziosa! Ho trovato questo libro fresco ed originale. È uno di quei racconti che accompagnano le giornate regalando una piacevole sensazione. Da leggere Recensione completa su www.latteebiscotti.it
Narrazione piana e lineare per un romanzo che parte sicuramente da uno spunto originale ma, alla fine, “non fa il botto”. Siamo nella Torino degli anni ’50 e la protagonista, Adelina, è una ragazzina ingenua e incolta ma curiosa e intuitiva, che vive presso la zia Amalia, una ricca vedova, ambiziosa e ancora spinta, nonostante passate delusioni, dall’ambizione di sposare un ricco uomo e crearsi un ruolo in società. Adelina viene mandata a studiare in un istituto religioso dove, a differenza delle compagne, fa fatica a leggere: le lettere si confondono sulla pagina impedendole appunto di leggere parole e frasi compiute, in un pasticcio che oggi forse definiremmo dislessia. Invece no. Perchè Adelina si accorge che, tenendo in mano un libro (non nuovo bensì già letto da altri) e annusandone le pagine, riesce a leggere, mentalmente, ciò che vi è scritto e a visualizzare amori e duelli, paesaggi e segreti, poesie e descrizioni di ogni tipo: uno strano dono che le permette di “leggere” più velocemente rispetto agli altri, ma che appunto la sfinisce fisicamente e mentalmente. Quando il padre di una sua compagna di classe, un losco notaio, verrà a conoscenza di questo suo dono, cercherà di servirsene per decifrare un celebre manoscritto, il manoscritto “Voynich”, scritto in una lingua mai decifrata, e dunque per arricchirsi alle sue spalle. Al di là dello spunto di partenza che, ripeto, pare essere originale (leggere col fiuto, col fiuto!) e attrae i lettori grazie al tema dell’amore per i libri (in quanto oggetti, gioia per la sottoscritta in particolare!!), la storia narrata da Desy Icardi non lascia granchè di profondo. E’ ben scritta, le azioni si susseguono in modo coerente, la trama si segue senza difficoltà, ma ciò che è servito per richiamare l’attenzione non viene approfondito: alla fin fine, che cos’è questo manoscritto nascosto e di cosa parla? Perché è così importante? E questo dono di Adelina, al di là di qualche passaggio in cui lei tiene i romanzi in mano, in uno sgabuzzino e in una biblioteca, come è vissuto? Cosa prova lei veramente e che conseguenze ha sulla sua vita futura e su quella della sua famiglia? E soprattutto, l’amore per la lettura, questo fuoco sacrosanto che pare muovere tutte le fila della trama, è poi relegato lì, sullo sfondo, tra le azioni maldestre della zia ingenua (come Adelina e forse di più, considerata l’età) e qualche battuta fra i vari personaggi, senza mai essere completamente trattato ed esplorato. Di conseguenza, il romanzo assolve al suo compito di piacevole e momentaneo intrattenimento diventando però, a pagina chiusa, banalmente dimenticabile. Tra tre stelle e quattro, ma voglio essere generosa.
«Hay personas a las que les gusta oler los libros: a algunos les gusta el olor a papel y de la tinta tanto y a veces más como el contenido de los libros. Somos muchos pero no siente nos reconocemos. Los oledores somos reservados y evitamos oler en público por tenia a que tachen de raros.» . . A todos los que nos gustan los libros no podemos evitar abrirlos y posar nuestra nariz entre sus páginas. Ahora, ¿se imaginan que con solo hacer eso pudiéramos absorber la historia contenida? ¡Seríamos imparables, devoraríamos libros tan solo con olerlos! . . . Pues esta cualidad la tiene Adelina, nuestra niña de 14 años que tiene dislexia y le cuesta mucho comprender un libro, pero un día descubre que ella es una “oledora” y empieza la aventura de descubrir Al Quijote, Las Mil y una Noches, Jane Eyre, El Decamerón, Los Hermanos Grimm y el mundo cambia para ella. Acompañada por un adulto, el abogado Ferro, Adelina entra a ese túnel sin retorno que es la lectura. . . A la par está el papá de su amiga, un profesor y la ambición por los textos antiguos y Santa Bibliana y el Manuscrito de Volnych. . . Adelina será captada como un precioso tesoro para ser la única en este mundo que pueda descifrar el manuscrito (que, por cierto, es real y hay muchos mitos alrededor de él). . Es un libro ligero, ameno y lleno de datos curiosos así como de nombres de libros más por descubrir.
Tuvimos la oportunidad de entrevistar a la adorable autora que reveló más datos interesantes del libro por lo cual me pareció mucho más enriquecederor.
Un libro leggero e carino, dedicato agli amanti dei libri e ambientato nella Torino degli anni 50 (e precedenti, coi flashback di zia Amelia che spesso diventano più interessanti del tempo presente).
Niente di travolgente, la trama è abbastanza esile e non ci sono grandi colpi di scena. Ma si respira amore per i libri e per la lettura, e ci sono dei buoni personaggi.
Una lettura piacevole e di intrattenimento che si colora di citazioni e richiami ai pilastri della letteratura mondiale.
L’idea della “lettura olfattiva” è buona, così come il voler creare un “antefatto” storico a contestualizzare il dono. Ho trovato però un po’ sbrigativa la conclusione della trama: dopo 400 pagine piuttosto infarcite mi è sembrato che si sia voluto chiudere in fretta e furia.
Piacevole il ritmo narrativo costruito intorno alle alternanze di presente e passato. Un romanzo che fa compagnia e che certamente piacerà a molti.
Primero debo decir que desde que leí el título de esta novela me llamó muchísimo la atención y cuando leí un poco la.contraportada y conocí el tema del libro no pude resistirme a leerlo, ya que, ¿qué lector no tiene el deseo de leer todo libro que se le ponga en frente y si a eso le sumamos que con solo olerlo percibiremos las emociones y sensaciones que nos transmiten los libros?, Pues bueno, me encantó, por que además de este maravilloso antecedente me encontré con una historia bastante buena, atrapante en donde hay amor, amistad, maldad, intrigas, secretos y sobre todo ¡libros, muchos libros!. Los personajes me encantaron por qué fueron madurando y convirtiéndose en grandes personajes, amé al abogado Ferro y al cura Kelly, Adelina nuestra querida oledora es un personaje tierno, honesto y sencillo y conocer la vida de la tía Amalia me hizo comprenderla y hasta quererla, ya que de una u otra manera encontró su absolución. Me gustó mucho el modo de contar la historia de la autora, haciéndonos viajar en el tiempo y dejando en suspenso algunos momentos. Por eso en mi opinión este libro tiene ⭐⭐⭐⭐⭐
Io appartengono alla schiera di coloro che annusano le pagine dei libri assaporandone il profumo di carta e inchiostro. Un profumo che non è lo stesso che avverte la protagonista di questo libro, ovvero Adelina, una 14enne che ha difficoltà a leggere ed è derisa dai compagni. Ma la giovane ha un dono: tramite l'olfatto riesce a leggere un intero libro e a ricordarlo (per esempio La signora delle camelie sa di lavanda). Come spesso accade, questo suo dono è anche preda di qualcuno che se ne vuole approfittare portando la storia a tingersi di giallo. Bellissime le immagini e le descrizioni di Torino, dove il libro è ambientato, ma ciò non basta. Manca la caratterizzazione dei personaggi e l'introspezione psicologica. Non si capisce quale fosse lo scopo della Icardi. Se il suo intento era quello di trasmettere l'amore per i libri e la lettura, mi dispiace, ma è miseramente fallito. Una storia che è partita con una buona idea, ma che avrebbe potuto dare molto di più.
Mi dispiace d'essere rimasta colpevolmente indietro con il riportare le mie letture qui su GR, quindi chiedo scusa se, per recuperare in qualche libro, trovi solo il link all'articolo sul blog (come in questo caso 😬🙇♀️) -> https://thebooksblender.altervista.or...
Идеята за четене на книги чрез обонянието е сравнително оригинална, но доста зле разработена тук. Лекото забавление от малоумието на героите е единственото преимущество на тази книга.
Un libro dolce e magico quanto significativo. All’inizio è lento ma dopo un po’ i capitoli si divorano e diventa letteralmente più interessante. Leggendolo sono diventata amica di Adelina, una ragazzina che veniva giudicata dalla società senza sapere, nonostante fosse intelligente quanto le altre. Luisella si è rivelata una dolce compagna e amica di letture; mentre il ricco notaio, padre di Luisella, è da considerare un vedo crudele, per i tante situazioni presenti nel libro. Il reverendo Kelley alla fine ha cambiato volto durante il corso del libro: da severo professore, si è rivelato un ottimo insegnante privato e comprensibile. La scrittrice ci racconta dell’amore per i libri attraverso la storia di una lettrice speciale. Il libro alterna, tra un capitolo e l’altro, il punto di vista delle protagoniste, alternando le vicende della zia Amalia, tra palchi e spettacoli negli anni Trenta, a quelle di Adelina, immersa tra gli odori dei libri.
Che fortuna che questo libro sia stato distribuito gratuitamente nell'ambito dell'iniziativa "Solidarietà digitale", dubito che avrei avuto occasione di leggerlo altrimenti! :D L'annusatrice di libri è ambientato nella Torino di fine Anni 50 del Novecento e racconta la storia di due donne, l'adolescente Adelina e sua zia Amelia. La storia segue due binari: da una parte segue il passato di Amelia, vissuto negli anni 30 durante in fascismo; dall'altra, ed è quella che da il titolo al romanzo, segue le vicende di Adelina, che scopre di avere un dono particolare, quello di "saper leggere" i libri semplicemente annusandoli. Una trama davvero originale sviluppata in maniera convincente, con un delicato stile di scrittura che non ti annoia, ti conquista e ti incolla alle pagine fino alla fine. Assolutamente da leggere!
Es un libro tierno, sin complicaciones. Antes de empezar vi una reseña que lo llamaba predecible, pero no creo que sea así. Más bien va descubriendo la trama sin grandes artificios. Tiene su dosis de cotidianidad y unas gotitas de magia que es como más me gustan los libros. Tiene referencias literarias muy conocidas y nos muestra cómo se acercan a los libros también aquellos que parecería improbable que lo hicieran.
Adelina si è trasferita a Torino dalla zia per continuare gli studi in un istituto gestito da religiosi. Tra gli insegnanti c'è il severo ed inflessibile reverendo Kelley, grande studioso di testi antichi da decriptare perché scritti in codice. Il reverendo condivide la passione per i testi antichi con il notaio Vergnano, padre della compagna di Adelina, Luisella. Poiché Adelina ha un dono naturale per i libri, il notaio decide che è necessario utilizzare la bambina per i suoi scopi... Questo romanzo è partito molto bene, con una protagonista inusuale ed una trama intrigante, ma ha poi, secondo me, perso parecchio. Seppur scorrevole e, spesso ,divertente, soprattutto quando narra le vicende giovanili della zia Amalia, l'ho trovato pieno di troppi elementi, tra cui: atmosfere misteriose, che sfociano nel gotico, e spunti troppo evidenti provenienti dai grandi classici, così come le incredibili coincidenze e la perfetta suddivisione tra buoni e cattivi alla maniera dickensiana. Direi che è un romanzo pieno di aspettative e abbastanza deludente.
"L'annusatrice di libri" è la storia di una ragazza di 14 anni, Adelina. La protagonista scopre di possedere un dono, quello di leggere i libri attraverso l'olfatto. Una volta scoperto ciò, Adelina dovrà fare i conti con coloro che vogliono approfittarne per potersi arricchire. La narrazione, fluida e scorrevole, si divide in due rami. Il primo segue la storia di Adelina; l'altro ramo ricorda la vita passata di Amalia, la zia della protagonista. Il volere seguire le due storie, di Amalia e Adelina, ha un senso compiuto che sarà svelato con il procedere della narrazione.
(Angelique Gagliolo) Se amate i libri non potete perdervi questo romanzo! Mi è piaciuta molto questa storia dal sapore antico, che ti catapulta, con la sua protagonista, tra libri e romanzi, tra storie che raccontano e immagini, sensazioni e profumi che evocano.
Lo primero que salta a la vista es la edición tan preciosa, muy cuidada y llena de detalles. Pero, además, tiene una premisa muy interesante: una joven que puede leer a través del olfato 🔝
La historia tiene lugar en Turín, a finales de los años 50. Adelina tiene 14 años y vive con su tía Amalia, una viuda rica un tanto tacaña y que no le dedica demasiada atención.
Empieza a irle mal en la escuela porque tiene dificultades para leer y recordar las lecciones, por lo que su profesor, el severo reverendo Kelley, decide que su brillante compañera Luisella le de un apoyo extra con los estudios.
Pero Adelina descubre que tiene un don. Ha perdido la capacidad de leer de la manera tradicional, pero tiene un talento que le permite leer con el olfato. Percibe emociones y sensaciones, personajes, acontecimientos... ¡Fascinante! Además, puede leer textos difíciles de entender y escritos en cualquier idioma.
Este don intrigará al reverendo Kelley, pero sobre todo al padre de Luisella, un notario apasionado por los libros antiguos. A los dos hombres les gustaría descifrar el manuscrito de Voynich, el códice más misterioso del mundo, y no dudarán en intentar utilizar a Adelina para ello. Pero esto podría ser peligroso para ella, y la codicia del notario pondrá en grave peligro la vida de nuestra protagonista.
En paralelo a la historia de Adelina, también iremos descubriendo la de Amalia, siendo ambas las dos protagonistas casi por igual en esta historia. A través de saltos al pasado, nos presenta a una joven Amalia que al igual que Adelina se trasladó desde el campo a Turín, y vemos como lucha por salir adelante y su principal objetivo es encontrar un hombre rico con el que casarse para que la mantenga y olvidarse de los problemas con el dinero.
Tenemos una trama bien construida con unos personajes peculiares, bien caracterizados y muy reales que dan como resultado una historia muy creíble, sin olvidar esas pinceladas de misterio y fantasía. No conseguí empatizar con ninguno, quizás porque la mayoría de las veces se representa la parte negativa y más desagradable del ser humano.
Es una lectura ligera y rápida, aunque la pluma a veces me ha resultado un poco extraña porque la autora ha utilizado un lenguaje y expresiones bastante antiguos, acorde a la época, pero es una lectura fluida y teniendo en cuenta el transfondo duro de la historia le ha aportado algunos toques cómicos.
Además, es una historia que desprende pasión por la lectura y hace referencia a muchos títulos y citas famosos de la literatura, algo que nos hará muy feliz a los lectores y nos recordará y transportará a otros libros que hemos amado.
El final me pareció algo precipitado pero con un giro que me gustó bastante porque te deja con un mensaje positivo. Sin duda es una novela con una premisa muy original y que cualquier amante de los libros sabrá apreciar y disfrutará.