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Mani nude

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Quando viene rapito, una notte di ottobre, Davide ha sedici anni, un corpo già da giovane uomo, una testa ancora da ragazzino. Il cassone del camion in cui lo gettano è il primo ring sul quale, nel buio pesto, è costretto a difendersi da un avversario ignoto. Difendersi fino a uccidere. Solo più avanti ci saranno gli spettatori, quelli che vogliono vedere due uomini combattere a mani nude per guardarne uno vincere.E l'altro morire. Incontro dopo incontro, Davide - che ora si chiama Batiza - vince e sopravvive con il corpo, perde e muore nell'anima. Solo il cuore alimenta ancora la speranza nella possibilità di un riscatto, di un affetto, di un legame che lo tiri fuori di lì.Paola Barbato, classe 1971, è milanese di nascita, bresciana d'adozione, prestata a Verona dove vive con il compagno, tre figlie e tre cani. Scrittrice e sceneggiatrice di fumetti, tra cui Dylan Dog, ha pubblicato Bilico, Il filo rosso, Non ti faccio niente e Io so chi sei (il primo titolo di una trilogia). Ha scritto e co-sceneggiato per la Filmmaster la fiction Nel nome del male, con Fabrizio Bentivoglio. Con Mani nude ha vinto il Premio Scerbanenco.

463 pages, Kindle Edition

First published April 2, 2008

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About the author

Paola Barbato

179 books134 followers

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5 stars
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4 stars
114 (30%)
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56 (14%)
2 stars
7 (1%)
1 star
2 (<1%)
Displaying 1 - 30 of 62 reviews
Profile Image for ☆LaurA☆.
505 reviews149 followers
June 8, 2025
Una condivisa flash :

E. "Che ne dici Bunny di un libro della Barbato?"
L. "Ma chi, quella dei carrozzoni?"
E. "Si lei, non ho mai letto nulla sulle lotte clandestine"
L. "No, nemmeno io"......
.....
......
.....
E. "Ah no, ho letto fight club"
L. "Ah si, anche io"
😂😂😂

Tralasciando questo piccolo vuoto di memoria...
Bello cazzo, oh scusate il linguaggio!
Rapimento, claustrofobia, lotte tra "cani", scagnozzi, guardiani, sangue, denti, viscere, e l'amore per il carnefice.....

☆☆☆☆,5
Profile Image for Guglielmo Scilla.
6 reviews2,540 followers
November 24, 2019
Non è il mio genere, non è la mia storia, non è il mio gusto. È solo tanto di quello che non cerco in un racconto. Ma quando a scrivere è la penna (anzi ribadisco il pennello) di Paola Barbato tutto questo passa in secondo piano. Questa è una storia di violenza, gratuita eppure necessaria, di un ragazzo strappato alla sua giovinezza. Un racconto a me distante che sembra non voler passare altro se non l’odore del sangue, dell’inganno, della perdita del paradiso. Eppure, allo stesso tempo, è il libro che mi ha toccato di più quest’anno. Una storia che vorrei dimenticare e che difficilmente mi scrollerò di dosso. Vorrei dire all’autrice che un po’ la odio, che la ammiro molto e che la invidio ancora di più, per il talento, ma soprattutto per il coraggio. Chapeau
Profile Image for _Oblivia.
116 reviews4 followers
March 31, 2019
Con i libri di Paola Barbato ho un rapporto di amore e odio, li adoro ma mi fanno stare male e più sto male e più devo andare avanti e non riesco a smettere di leggere. Prima di iniziare l'ultimo capitolo annunciato da un "dieci" ho passato interminabili minuti a capire se volevo davvero andare avanti. Allora da uno a dieci? Dieci.
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for ilariasbooks.
379 reviews10 followers
May 25, 2022
Il secondo romanzo (in ordine cronologico) di Paola Barbato, ci racconta un mondo sotterraneo, fatto di vessazioni e dolore, dove la vita non ha valore e vince solo chi riesce ad adattarsi, a convivere con l'orrore.
Davide, 16 anni, si ritrova catapultato in un incubo: chiuso in un camion al buio, si ritrova a dove decidere della vita e della morte di sé stesso o dell'uomo che lotta con lui per la sopravvivenza.
La capacità insita nel genere umano porterà Davide ad accettare, modularsi, prendere coscienza della sua situazione e, come un cane col suo padrone, obbedire al suo carceriere, Minuto, diventando il terribile Batiza, un killer a sangue freddo senza emozioni.
La Barbato riesce sempre a darmi sensazioni forti, a portarmi nelle zone buie, quelle oscure e spaventose dell'uomo, dove non si torna indietro e dove la vittima spesso si confonde col suo carnefice.
Forse, unico piccolo difetto, la parte centrale molto lenta, tutta incentrata sulla psicologia ed i meccanismi interpersonali tra i "cani" che però ci fa capire come l'essere umano lotta sempre per sopravvivere anche uccidendo senza motivo i suoi simili.
"Il trucco è smettere di pensare a loro come persone. Bisogna riuscire a scomporli, separare i vari elementi. E uccidere una cosa non è nemmeno uccidere, è solo farci un buco dentro".
Profile Image for Maria.
761 reviews105 followers
June 14, 2023
Psicologico. Sindrome di Stoccolma.
Profile Image for Luciana Ferrara.
22 reviews5 followers
July 26, 2024
Consigliatissimo a chi ama storie talmente cruenti ma non scontate dove la violenza gratuita lascia un messaggio implicito: quando prevale l'istinto di sopravvivenza, la crudeltà lascia spazio alla disumanità primordiale dell'uomo. Una storia che ti lascia col fiato sospeso ed il cui finale non è per niente scontato.
Profile Image for Lasuggeritrice.
37 reviews13 followers
March 5, 2013
La gente fa le stesse cose. Solo in modo diverso.

Ho aspettato parecchio prima di leggere questo libro. Mi è stato detto di non leggere la trama, ne ho lette poche righe e mi son detta forse è troppo.
Un ragazzino viene rapito e viene messo nel cassone di un camion dove uccide un uomo che a sua volta vuole ucciderlo: L'Altro Uomo. Se ti immedesimi e pensi che sia reale è finita. La seconda volta è anche peggio. Stesso camion, stesso scopo, solo che lui non lo sa ancora. Nel cassone c'è un ragazzino come lui, piange, è terrorizzato, il protagonista lo consola. Poi cresce la consapevolezza che solo uno dei due uscirà di lì: o lui o l'altro. E sceglie se stesso. Ha inizio così la sua iniziazione al male. Perché questo fa la Barbato, indagare il male, puro eppure no, l'amoralità che ha dentro una morale e, spero, che lo faccia per farci riflettere, perché questo è quello che ho fatto, riflettere sul MALE, tema tanto caro all'autrice, come in Bilico. Violento, spiazzante, assurdo eppure reale. La bravura è farci abituare a cose a cui non dovremmo abituarci, anche quando ci disgustano e ci fanno incazzare. Si può parteggiare per chi uccide sì, perché pur uccidendo ha dentro un briciolo di umanità. Ma l'amicizia è una debolezza. Si è soli in questo gioco. E il finale non lascia scampo, sorprendo però una volta ancora perché non te lo aspetti. Tutto torna alla fine, e torna in modo ancora più forte e duro ripensandoci, perché il male calcola, finge, mente, speri che si redima ma non lo fa, anzi, architetta tutto di nuovo, in modo ancora più spietato e lo fa senza rimorsi, concede dei piccoli sprazzi di "inumana umanità", perché è leale nel regolare i conti e se ti ha tolto ti ridà qualcosa, ma è solo una tregua... quando il gioco è finito e sa che ha vinto, il male banchetta e non ci pensa più, forse...
Bello davvero, ma senza voto, non so perché, ma la morale del libro mi mette in difficoltà nell'assegnare un voto che può essere quattro, cinque, ma non mi importa che voto sia. Un libro di certo non adatto a tutti, ma sicuramente, un piccolo capolavoro.
Profile Image for Filomena.
77 reviews6 followers
July 6, 2022
Il finale mi ha spiazzata... non sapevo se ridere o distruggere il kindle... però alla fine è proprio il finale che gli fa meritare le cinque stelle perché dopo i primi attimi di sconcerto ho realizzato che in fondo era 'giusto' così e la parola che mi si è stampata nella mente è stata COERENZA e questa storia è (purtroppo) coerente a se stessa nella sua brutalità.
Non è una lettura per tutti, ma io credo lo rileggerò presto!
Profile Image for Omar Sabry.
Author 3 books12 followers
November 17, 2021
Voto 4.5

Non so veramente cosa dire su questo libro e sul suo finale. Credo sia uno di quei libri su cui è meglio non dire nulla e consigliarlo silenziosamente (vi chiedo solamente di porre attenzione al voto alto che ho dato).

Devastante per quello che racconta, superbo nella costruzione della trama.
Profile Image for Passione per i libri.
60 reviews16 followers
August 9, 2022
4 stelle e mezzo.
Decisamente ci vuole un discreto pelo sullo stomaco x leggere una storia del genere.
Il finale poi… da rimanere a bocca spalancata!!!
Profile Image for Ellis ♥.
999 reviews10 followers
December 15, 2025
Letteralmente divorato per la sua forza narrativa e la capacità di tenerti in costante tensione.
Una storia brutale, adrenalinica, psicologicamente viscerale... Sconvolgente fino all' ultima riga.
Profile Image for Denna.
16 reviews
June 10, 2025
Mani nude è uno di quei romanzi che non si leggono: si subiscono. L’ho letteralmente divorato, come se ogni pagina mi strappasse il fiato, tenendomi in costante tensione. È una lettura che non dà tregua, che ti trascina giù in una spirale di violenza.
Crudo, psicologicamente devastante, eppure impossibile da abbandonare.

La storia di Davide, ragazzo di sedici anni sequestrato durante una notte che doveva essere solo un’uscita con gli amici – è un pugno allo stomaco.
Il modo in cui la Barbato racconta la sua trasformazione in Batiza, un combattente costretto a uccidere per vivere, è agghiacciante nella sua lucidità. Ma la cosa che mi ha colpito di più non è stata solo la brutalità fisica, quanto quella emotiva.

È un thriller, sì, ma molto più di questo. È una discesa negli inferi della mente e dell’anima. Ogni scena di combattimento è viscerale, ogni colpo ricevuto o inflitto è anche simbolico. La violenza qui non è gratuita, ma portatrice di senso.

Il linguaggio è diretto, tagliente, eppure a tratti poetico nella sua crudezza. Paola Barbato ha la capacità straordinaria di raccontare l’orrore senza scadere nel grottesco, e di tratteggiare personaggi credibili anche nelle situazioni più estreme. A tratti è disturbante, certo, ma è proprio questo che lo rende così potente.
Mani nude non salva e non consola. Ti sbatte in faccia la realtà nuda e cruda, e ti costringe a guardarla.

Il colpo di scena finale mi ha sconvolta.
Non è un libro che si dimentica. Anzi, è uno di quei romanzi che ti restano sotto pelle. Non è una lettura per tutti – serve uno stomaco forte e la voglia di mettere in discussione molte certezze – ma per chi ama i thriller psicologici senza compromessi, è semplicemente imperdibile.
Profile Image for Lara Tamantini.
262 reviews3 followers
July 22, 2025
4.5
Crudo (e splatter) a dei livelli preoccupanti.
Sindrome di Stoccolma esacerbata.
Ritmo incalzante e ottima delineazione, nonché evoluzione, dei personaggi.
Finale SCONVOLGENTE.

È il terzo libro che leggo di Paola Barbato e si riconferma un'autrice davvero valida e che, per ora, non ne ha sbagliata una 😉.
ps. Audiolibro letto da Pierpaolo Tesoro consigliatissimo!
Profile Image for Laura Vita.
6 reviews
July 1, 2023
Questo libro è stupendo, l'ho letteralmente divorato e il finale mi ha devastata.
Andrò avanti a leggere le ultime pagine per giorni, sono davvero sconvolta dal finale che non mi aspettavo assolutamente
Profile Image for Karine SIMON.
676 reviews
November 7, 2014
Davide a tout juste seize ans, c’est le jour de son anniversaire, et ses amis l’ont entraîné dans une rave pour fêter l’événement. Il est issu d’une famille aisée. Mais tout bascule très vite, dès la première page. Davide s’est éloigné pour « se soulager », lorsqu’il est brusquement enlevé et jeté dans un camion. Quand il reprend connaissance, il s’aperçoit très vite qu’il n’est pas seul dans le camion, il y a quelqu’un d’autre. Cette personne semble apeurée, tout comme Davide d’ailleurs. Mais brusquement, cet homme dans l’obscurité devient agressif, il se met à rechercher Davide dans la remorque du camion. Davide a peur. Au début, il a le reflex de se cacher, de se faire petit, de se rouler en boule pour amortir les coups… Puis très vite, Davide se rebelle, et se défend. Il finit par tuer l’homme. Ce n’est que le début.

Davide a été enlevé par une organisation mafieuse, il va devoir apprendre de nouvelles règles et s’endurcir. Il n’aura pas le choix s’il veut survivre, il a été « recruté » comme chien. En effet, vous avez très certainement entendu parler des combats illégaux de chiens, et bien ici, l’histoire est en quelque sorte la même, sauf que ce ne sont pas des combats de chiens mais bel et bien des combats d’êtres humains qui sont organisés.

A mains nues est un livre terrible, très dur et surtout très sombre, mais en même temps, l’auteure a su garder une grande part de pudeur dans les descriptions. Ce n’est jamais trop glauque, ou trop hard. Elle a surtout mis en avant la psychologie des personnages, et ça m’a vraiment énormément plu. Il y a bien évidement énormément de tension.

Les trois quarts du livre environ sont consacrés à l’apprentissage de Davide, et à sa nouvelle vie, à sa progression dans la « meute », et à sa lute pour survivre. On y rencontre une galerie de personnages très différents et parfois très attachants. La dernière partie est tout aussi intéressante, mais encore plus angoissante, je ne souhaite pas trop en dire, pour ne pas gâcher votre lecture, mais sachez que la fin est tout simplement explosive, pendant ma lecture j’avais pensé que ça se terminerait un peu de cette manière, mais la dernière page est tout simplement au-dessus de tout ce que j’avais pu imaginer.

Ce roman traite également d’un sujet bien connu lors des enlèvements, il s’agit du syndrome de Stockholm. En effet, Davide va énormément s’attacher à Minuto, l’homme qui va le former, mais qui l’a également enlevé. Minuto est un personnage complexe. L’auteure l’a vraiment bien travaillé, c’est un personnage charismatique.

En bref, ce livre m’a complètement mis chaos ! Et c’est un véritable coup de cœur ! Paola Barbato signe ici un roman vraiment puissant, choquant, sombre et noir, mais malgré tout ça, elle a su garder une pudeur et un brin d’élégance, la touche féminine très certainement !

Je remercie chaleureusement les Editions DENOËL pour leur confiance.

Ce roman est disponible depuis le 9 octobre 2014 chez votre libraire.

Cette lecture entre dans le challenge 1% de la Rentrée Littéraire 2014.

http://milleetunepages.com/2014/11/07...
Profile Image for Simona Gilberti.
73 reviews9 followers
August 11, 2017
Premessa doverosa: non sono che una lettrice. Una lettrice neanche poi molto eterogenea, a ben vedere. La mia libreria è zeppa di libri di King. Per il resto poca roba: qualche fantasy, Faletti, Dan Brown e giusto una manciata di grandi classici o libri che mi sono capitati in mano per caso tipo Ammaniti, Veronesi o Palahniuk. La ragione è una sola: il motivo per cui leggo è la storia. Stop. Tutto qui. Il mio margine di profitto nella lettura è direttamente proporzionale alla misura in cui è in grado di farmi evadere dai pensieri quotidiani. Se mentre leggo mi dimentico di tutto il resto, bello o brutto che sia, allora per me quello che ho in mano è un buon libro. In questo, “Mani nude” è stato un ottimo libro. Ti stringe alla gola e ti trascina via. Roba da avere una sensazione simile a quella che si prova al risveglio, quando devi chiuderlo perché hai necessariamente da occuparti di qualcos'altro. Secondo me il risultato è dovuto principalmente a quattro fattori: costante tensione nella trama; personaggi sempre coerenti a se stessi; riferimenti sensoriali precisi; piccole chicche sparse qua e là inerenti oggetti, film o modi di dire appartenenti ai giorni che stiamo vivendo e che, per forza di cose, ce lo fanno sentire più vicino. Se tre di questi fattori si commentano da soli, vorrei però spendere due parole in più sui personaggi. Sia i protagonisti che quelli aventi una rilevanza minore sono tratteggiati talmente bene da sembrare, anzi... no, diventare reali. Ne vengono mostrati i punti di forza così come le debolezze, in modo da renderli squisitamente umani. Mi sono affezionata ad alcuni (Davide/Batiza, Rafaelo, Frankenstein e Zeus fino a versare lacrime di commozione per un loro gesto cameratesco o affettuoso) e ne ho odiato altri stringendo i denti per la rabbia. Un pezzetto del mio cuore appartiene definitivamente a Minuto il quale impersonava nella mia testa i ruoli di figura paterna, punto di riferimento, cavaliere e uomo ideale. È un libro crudo come lo si dipinge? Non lo so. A me sembra che crudeltà e affetto siano dosati con maestria. Il contesto è solo e unicamente un contorno, un'ambientazione. Non è il fulcro della storia. Più che gli aneddoti cruenti, soltanto abbozzati senza esagerazioni nei particolari, a lasciare il segno sono i legami forti che si creano tra i personaggi. È tra i libri che consiglierei? Assolutamente sì. L'ho passato addirittura a mia madre: quarantenne pragmatica che non legge praticamente mai ma che, dopo aver divorato Bilico nella scorsa settimana, ora sparecchia la tavola a una velocità impressionante per correre a rannicchiarsi sul divano accanto a papà con “Mani nude” sulle ginocchia e le loro due gatte acciambellate sui piedi.
Profile Image for Kikuhiko.
409 reviews11 followers
October 28, 2019
À mains nues met, pour ainsi dire, à nu la psychologie d'un jeune adolescent sans problèmes devenu assassin. Ses doutes et ses vices, Paola Barbato nous dévoile tout, jusque dans les plus sombres détails, mais toujours avec ce voile de pudeur qui sépare son roman humain d'un voyeurisme abject.

Naît-on assassin ou le devient-on? Quelle différence entre donner la mort pour se défendre, parce qu'on nous demande de le faire et parce qu'on y prend du plaisir?
Tant de questions que Davide, 16 ans, fils d'un riche notaire, ne s'était jamais posées avant de se faire kidnapper lors d'une soirée rave. Il est transporté dans un camion à bord duquel il fera sa première rencontre avec la Mort. Tuer pour survivre. Il l'a fait, mais il ne sait pas encore que c'est ce qui va rythmer sa vie à partir de là.
D'un combat à un autre, Davide se construit, grâce à l'aide de Minuto, celui qui a orchestré son enlèvement, il devient le meilleur. Minuto est tout ce qu'a Davide désormais. Minuto n'est pas le bourreau, Minuto est une bouée de sauvetage, un repère, un Père.

L'auteur nous livre un récit sombre, un véritable roman noir, qui nous invite à voir jusqu'où nous sommes prêts à aller pour survivre. C'est aussi une histoire d'amitié entre instants de cruauté et une étude du fameux Syndrome de Stockholm, bouclée par une fin perturbante, inattendue, qui m'a forcé à relire les deux dernières pages pour être sûre d'avoir tout compris.
Un livre que je conseille mais qui ne plaira pas aux plus sensibles.
37 reviews
March 20, 2025
''Voglio un cheeseburger con patatine, maionese e ketchup''
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Angelica.
26 reviews1 follower
April 4, 2025
Ma cosa si fuma l’autrice aiuto la amooooo
Profile Image for Ida Vassena.
17 reviews1 follower
June 5, 2025
Bellissimo! Geniale, il finale merita la lettura di tutto il libro.
Profile Image for Mariateresa.
866 reviews17 followers
October 7, 2024
Me l’avevano detto Elisa e Stefania e le altre compagne di squadra che sarebbe stata una bella lettura, però cruda e dura; me lo aveva scritto anche la stessa autrice quando le avevo domandato come leggere “mani nude”.
Eppure mi sono trovata impreparata- completamente- a quel finale lì.
(Perché io sono un po’ come Batiza, perché mi affeziono anche se voler bene a qualcuno è una debolezza, è qualcosa che ti può annientare.)
Ero pronta alla ferocia, alla spiazzante banalità di come le cose peggiori possano accadere, alle ossa rotte, al sangue, al male che si manifesta nelle forme piccole e grandi e che ha braccia lunghissime e mani rapaci.
Ero pronta a passare l’inferno, tenendo accesa la speranza dell’uscita,alla ricerca dell’ uscita da un’oscurità dove io e Batiza abbiamo vagato tanto ,forse troppo.

Ma non ero pronta a quel che ho scoperto.

Alla fine della lettura mi chiedo se quel varco l’abbiamo trovato (in modo un po’ estremo) o se semplicemente mi son imbattuta in un libro amaro, che non racconta le cose che il lettore vorrebbe leggere – non solo, almeno-, ma la verità, che a volte fa schifo e basta ed è un boccone amaro da mandare giù. Una verità ingiusta, che ti fa chiedere se esista un Dio (e se sì, dove diamine sei? Fulminarne due o tre, no?) ma non per questo meno poetica e bella.

Perché sì, in mezzo a tutto quell’orrore ci ho trovato anche della bellezza, ci sono stati momenti quasi accecanti nella loro purezza, nella loro tenerezza.
Ma che storia è quella raccontata in questo romanzo della Barbato?
È la storia di Davide Bergamaschi che la sera del suo compleanno viene rapito da qualcuno che lo carica su un furgone. Perché? C’è un mandante? Qualcuno lo voleva far sparire o voleva un riscatto? Niente di tutto questo.
Davide viene rapito perché sì.
Perché è bello, perché era lì a far pipì e ha incrociato lo sguardo di un uomo dagli occhi da prete; o perché a volte si è al posto sbagliato al momento sbagliato, o perché un perché non c’è. È la mente umana che lo cerca e si ostina a trovare un senso, ma un senso non c’è. Non serve ostinarsi a cercarlo, anche quando Davide, che sopravvive al camion, a quello – a chi- trova dentro, si sente rispondere che è stato scelto perché è una tela bianca.
Davide, dicevo, sopravvive al camion e da quell’esperienza qualcosa in lui si rompe e allo stesso tempo inizia a prendere forma, forse per un meccanismo ancestrale di pura sopravvivenza, senza star tanto a cavillare su massimi sistemi o questioni etiche.
Dal momento in cui Davide viene caricato dentro il camion e poi alla Garganella, tutto cambia. Tutto quello che credeva di sapere sul bene, sul male, sul mondo e su come dovrebbe essere, non vale più.
Davide diventa altro, un “cane”, diventa Batiza. Diventa il capolavoro dell’uomo che lo ha rapito e che è conosciuto come Minuto, nell’ambiente sotterraneo e potentissimo di chi organizza i combattimenti tra “cani”.
La realtà "vera", l’unica che Batiza e i suoi compagni conoscono è fatta di violenza, morte e regole.
Sono tutti prigionieri, chi si è trovato lì perché ha sbagliato nell’”altra” società e deve pagare, ma anche chi, come Batiza, ci si è trovato per caso, senza per forza essere un criminale di qualche tipo. E come i prigionieri, sottostanno alle regole dei loro aguzzini in una routine perversa e paradossalmente rassicurante.
Ma un giorno questa routine cambia, si spezza. Un giorno succede qualcosa che mette in moto Batiza e Minuto.
Ma si può veramente scappare da un inferno così?da qualcosa che ti trasforma, ti cambia,o tira fuori chi sei (questo è uno degli aspetti più interessanti e disturbanti: qual è la vera natura di ciascuno di noi? Chi siamo davvero? Cosa siamo capaci di diventare?)
Si è mai veramente fuori da una rete che ha maglie fittissime e invisibili? Qual è il modo più efficace per uscirne, la sola possibilità? E se fosse l’organizzazione stessa a premiare il migliore dei “cani” con la promessa di libertà in una macabra lotta senza scampo?

Scopritelo in questa storia cupa, forte e non per tutti – se siete lettori di romance, scappate, qui il gesto più romantico è un orologio da caricare- ma che lascia tantissimo: tante emozioni e tante domande.

Pur essendo arrabbiatissima e contentissima allo stesso tempo ( coi romanzi di Paola spesso mi succede, qui un po’ di più) lo consiglio perché non è banale.
È difficile – non per la scrittura che è dosata alla perfezione eccessiva e scarna come certe scene, ma per i temi- e vale lo sforzo. Vale perché alla fine si sarà fatta un’esperienza catartica, in mezzo a tutto quello che di più scomodo si possa trovare.
E di roba che turba ce n'è parecchia. Ognuno trovi la propria,ognuno scopra il proprio punto di rottura. Il mio è stato alla fine.
Il mio voto è 5 stelle. Apprezzo sempre tantissimo il lavoro di questa scrittrice, che prende ciò che (la ) disturba e, nelle sue storie, lo trasforma.
Che si sa, i mostri, portati alla luce, fanno un po' meno paura. Meno ancora se c' è un cane.

Buone letture e alla prossima
Profile Image for Le letture di Simona.
23 reviews5 followers
September 3, 2020
Mani nude e’ il secondo romanzo scritto da Paola Barbato, autrice italiana forse più conosciuta come sceneggiatrice del famosissimo fumetto di Dylan Dog.


Mani nude e’ un thriller decisamente particolare. La Barbato in questo secondo romanzo mostra a mio avviso una capacita di scrivere e descrivere il male che fa in assoluto venire la pelle d’ oca.


Precedentemente ho letto Bilico, il suo primo romanzo e nonostante non mi abbia del tutto convinta la trama con forse troppa carne sul fuoco, avevo pero’ già intravisto una scrittura che mi lasciava impressionata. Ora in questa seconda opera sono decisamente a bocca aperta praticamente senza parole. A questo punto mi ha definitivamente conquistato.


Venendo alla trama, Mani nude parla di combattimenti, di violenza, morte e solitudine. Davide, il protagonista, nonostante fisicamente sembri già più grande dei suoi sedici anni, e’ appunto solo un ragazzino che si diverte ad uscire con gli amici ed ha una famiglia che lo ama alle sue spalle. Nonostante non sia propriamente il genere di luogo che frequenta, una notte, si ritrova ad un rave party con un gruppo di amici. Ad un certo punto proprio la sua timidezza lo porta ad appartarsi dal gruppo per un bisogno fisiologico. Ed e’ cosi’ che viene sequestrato da un uomo di mezza eta’ dai capelli brizzolati con il quale negli anni successivi maturerà un rapporto di dipendenza dal quale scaturirà la perdita della sua innocenza per sempre.


Davide e’ stato sequestrato da una organizzazione che tra le tante altre cose si occupa di incontri clandestini, di quelli dove un solo combattente conserva la vita. Davide impara rapidamente dal suo maestro, Minuto, che per qualche motivo a deciso di far rivivere se stesso in Davide, convertendolo in Batiza. Batiza diventa ben presto più forte del suo stesso mentore, pero la parte di Davide, di quel Davide ragazzo pulito, sincero e che non ha mai avuto motivo di avere paura del prossimo e del mondo che lo circonda, non lo abbandona.


La durezza di Mani nude non e’ soltanto nelle descrizioni macabre delle lotte e della morte ma anche e sopratutto nella realtà di ciò che racconta. Nonostante si voglia pensare che si sta semplicemente leggendo un racconto di fantasia, ci si ritrova a rendersi conto che sono realtà esistenti. La natura umana e’ proprio quella descritta dalla Barbato, la crudeltà’ descritta in continuo conflitto con l’ istinto di sopravvivenza e’ quello che distingue l’ essere umano. Il dubbio, la speranza che non tutti riescono sempre a mettere da parte e’ quello che ci fa umani. Il male pero’ quello devastante purtroppo esiste e Mani nude nel suo finale da brividi ce lo ricorda.


Mani nude non e’ un libro adatto a tutti, i temi e le immagini sono forti, crude e la morale non e’ decisamente da lieto fine. Anche se la lezione che se ne può’ trarre e decisamente ambivalente, non può esistere il male senza il bene come non può esistere il bene senza il male.
Profile Image for Elisa.
418 reviews1 follower
Read
June 15, 2024
Crudo, violento, reale e spiazzante..
E questo che ho pensato ogni singolo minuto che ho dedicato alla lettura di questo libro..
Davide un ragazzino di solo 16 anni viene rapito da uno sconosciuto e chiuso in un camion.. sarà la fine della sua giovinezza e si ritroverà in un mondo più grande di lui..
Dove dovrà imparare a difendersi per sopravvivere..

La barbato ,con questo romanzo, ci poeta ad addentrarci nel mondo dei combattimenti clandestini.
E lo fa senza risparmiarci nulla..
Lo fa mettendoci davanti la parte più crudele della natura umana.
Lo fa mostrandoci come a volte ci si abitua alle cose peggiori solo per sopravvivere..
E lo fa in una maniera viscerale.
Prendondoti per mano e portandoti li dove nasce il male..
Ma nonostante tutto riesce a rendere reale e veritiero l'affetto tra minuto e Davide (batiza).
Perché in tutto quel mondo marcio l'unica cosa che da forza al nostro protagonista è proprio questo: l'affetto e l'ammirazione che nonostante tutto nutre per il suo carceriere nonché maestro..

Sui personaggi posso solo dire wow. Sono raccontati con una psicologia tale da renderli completamente reali..
Ad alcuni mi sono persino affezionata..
E nonostante la crudeltà s cui ci ha messo di fronte la barbato, jo letteralmente divorato le pagine di questo romanzo..
Sono talmente entrata all'interno del romanzo , che ho dovuto rileggere parecchie volte il finale sempre ottenendo lo stesso risultato..
SPIAZZAMENTO.
Profile Image for Valentina.
146 reviews1 follower
October 22, 2024
Questo libro mi ha spiazzata. Non tanto per la violenza cruda (che tutto sommato mi aspettavo ), ma perchè credevo avrei letto tutt'altro e perchè per 428 pagine ho creduto sarebbero successe delle cose e nell'ultima pagina tutto è cambiato.
Un romanzo forte, doloroso, potente, il cui protagonista, nonostante diventi un "assassino"(e non solo) rimane comunque fermo a quei sedici anni che gli sono stati strappati via e lo si percepisce in tutto il romanzo. Il desiderio e l'ingenuità spasmodica di trovare una figura di riferimento anche tra le quattro mura di una prigione e di uno stanzone, un mentore, un papà , magari piu presente di quello reale.
Davide (aka Baiza)non riuscirà piu a tornare indietro, nonostante le occasioni capitate e cercate: non riuscirà piu a fare a meno di quello che era diventato. Aveva imparato ad uccidere, a fare male, a provocare dolore cosi tanto da sentirne prepotentemente necessità.
Un finale totalmente inaspettato: l'ultima pagina e le ultime 5 righe le ho rilette ripetutamente perchè non riuscivo a crederci, eppure l'autrice , sotto le spoglie di Minuto ce l'aveva ripetuto piu volte che gli affetti avrebbero solo creato problemi. E' stata semplicemente coerente.
Do un 4 perchè comunque non è proprio il mio genere, ma trovo sia scritto molto bene e che la trama non faccia acqua da nessuna parte: rischio molto alto visto che accade quasi tutto in un solo luogo.
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for micerco_tralepagine_diunlibro.
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August 19, 2020
Vi siete mai chiesti, dopo aver terminato un libro, se vi è piaciuto o meno? A me si e mi è capitato con questo libro. Ho dovuto rileggere la fine per capire cosa era esattamente successo. Ho dovuto aspettare qualche giorno prima di parlarne perché appunto non capivo se il libro mi era piaciuto o meno e sono arrivata alla conclusione che sì, mi è piaciuto, soprattutto per la sua genialità finale.

😊 Cosa mi è piaciuto: decisamente mi è piaciuto il finale, totalmente inaspettato, davvero geniale, un applauso di dieci minuti per la Barbato!
☹️ All’inizio non mi piaceva il tipo di storia, non capivo dove volesse andare a parare, ma poi mi sono dovuta ricredere, quindi non c’è nulla che non mi sia piaciuto.
🥰 Personaggio preferito: sinceramente non saprei, non ho legato in particolar modo con qualche personaggio, forse perché tutti troppo violenti nonostante la situazione costrittiva in cui dovevano vivere, forse il meno cattivo era proprio Davide, ma anche lui alla fin fine si è ritrovato a trovar piacere in ciò che faceva.
😒 Personaggio detestato: Il Biondo, senza ombra di dubbio. Convinto di essere chissà chi, di saper fare chissà cosa, invece è semplicemente un figlio di papà come tanti altri.
🧐 Considerazioni: credo che siamo di fronte ad uno spaccato di vita nascosta, di cui gente comune non immagina nemmeno. Non so fino a che punto la Barbato possa esser stata vicina alla realtà con questo racconto, ma sicuramente dà da pensare.

Profile Image for Valeria.
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April 30, 2020
Questo è stato il primo libro di Paola Barbato che mi è capitato tra le mani. Non la conoscevo, mi prestarono il libro e iniziai a leggerlo senza guardare la sinossi sul retro e così iniziò il mio viaggio nel mondo della Barbato alla quale da allora mi rivolgo sempre quando ho bisogno di uno scossone, del classico pugno allo stomaco...so che con lei vado sul sicuro.
È un libro che mi ha dato delle emozioni fortissime che ancora oggi ricordo perfettamente. Entri con Davide/Batiza all’interno di un tunnel dove in lontananza non vedi luce, ma solo oscurità. È un racconto violento, disturbante, malato, a tratti reale (perché si, alcune cose davvero succedono) e quando sfogliando le pagine mi sono trovata davanti quel “Dieci” ho avuto paura...e si, era davvero un Dieci!!!! Credo sia stato uno dei finali più cattivi e spietato che io abbia mai letto, ho dovuto rileggerlo due volte perché non ci credevo.
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