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La Vie Quotidienne Des Religieux Au Moyen Âge: Xe X Ve Siècle

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French

383 pages, Paperback

First published January 1, 1978

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Léo Moulin

24 books

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Community Reviews

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Displaying 1 - 5 of 5 reviews
Profile Image for Hades Lutifiglus.
21 reviews1 follower
December 23, 2024
Wyczerpująca i posługująca się wieloma przykładami. Dużo analizy wpływu mnichów na rozwój społeczeństwa średniowiecza, podparte mnóstwem przykładów. Czasem nudziło, ale na pewno w tej książce jest ogrom wiedzy.
Profile Image for Alessandro Nicolai.
307 reviews1 follower
August 5, 2023
Interessante l argomento, resta peró poco viva la narrativa, a volte banale e non scende nei dettagli
Profile Image for Niklaus.
497 reviews21 followers
August 15, 2024
L'autore era stato avvisato dai monaci interpellati "sarà un libro molto corto: i monaci facevano una vita che si ripeteva uguale ogni giorno per tutta la vita".
Infatti la vita quotidiana propriamente detta è trattata nelle prime pagine cui segue un vasto approfondimento su come i monaci si interfacciavano con la società fuori dalle mura anche quando (spesso) vivevano in luoghi isolati (un monaco eremita era il custode di un faro...). L'analisi è ben documentata e illuminante per comprendere quale forza propulsiva (oltre che memoria storica) siano state le migliaia di monasteri che dal X al XIV sec spuntarono nei luoghi più vari, a volte con solo una decina di persone, e che servirono come vera e propria frontiera alla (ri)colonizzazione di territori tornati selvaggi dopo le invasioni barbariche.
Il libro ha però difetti notevoli, oltre a quello inevitabile di partenza per il suo trattare solo di sfuggita i territori italici (del resto fu la Francia l'epicentro da cui si irradiarono i cistercensi e cluniacensi). Tra questi il troppo frequente utilizzo di frasi latine monacali per descrivere alcune consuetudini che spezzetta e allunga troppo le frasi (usare le note a piè pagina?!) e una prosa troppo sbrodolante, assertiva e ripetitiva. Altro problema è che nel descrivere le decine di ordini si crea confusione nell'identificare le specifiche di ciascuno (Premostratensi, cappuccini, carmelitani, ...) il che potrebbe non essere essenziale ma una volta che vengono citati spesso alla rinfusa sarebbe utile poterli collocare. Da notare che gran parte della trattazione si riferisce ai monaci e non agli ordini mendicanti (francescani, etc) in quanto questi ultimi furono meno coinvolti nella vita conventuale (e nelle attività che da esse si dipanarono).

Due le note interessanti che emergono. La prima è l'incredibile impatto che una minoranza ebbe sullo sviluppo e preservazione della cultura europea. Se i francescani (di gran lunga i più numerosi) al loro apogeo contarono 140 mila unità, i cluniacensi furono 10 mila ed è a loro che si deve gran parte dei "servizi" intellettuali (trascrizione manoscritti) e "fisici" (compresa la costruzione strade, ponti, disboscamento, agricoltura, viticoltura, ....) in un continente divenuto frammentato e selvaggio. La seconda è che proprio da questi monaci sono venute tutte le innovazioni tecniche (mulini, modalità di coltivazione, finanze, etc) per una ragione meramente utilitaristica: il lavoro (tanto) portava via tempo al loro primo scopo che era la preghiera quindi ogni innovazione che aumentava la resa, diminuiva il lavoro dando più tempo alla parte spirituale. Discorso simile sugli orologi ad acqua pensati proprio per scandire la giornata, dal mattutino (mezzanotte) alla Compieta (18).
Inoltre il welfare (cibo, cura infermi, ospizi, ospitalità viaggiatori, ...) comparve da loro, 200 anni prima che la comparsa dei Comuni introducesse qualche attività di salvaguardia per i tempi grami.
Perfino la democrazia (concetto della maggioranza o dell'accordo di tutti) nasce nei monasteri dove la scelta dell'abate e tutte le decisioni gravose venivano prese votando a scrutinio segreto; tradizione poi presa nei Comuni.
Divertente l'apparente nemesi dei monasteri più virtuosi (ligi all'insegnamento benedettino di povertà e rinunce) che creò il problema della ricchezza di risorse non cercata dovuta alla ottimizzazione della gestione e ai lasciti dei terreni (spesso gli anziani di fronte a eredi avidi lasciavano tutto a loro in cambio di usufrutto e/o di godere in perpetuo delle cure/cibo/ospitalità fornita dai monasteri fino alla loro morte. Quando la ricchezza diveniva troppa nonostante le continue elargizioni di cibo e soldi (sic!) ai poveri, ecco che alcuni monaci sciamavano per costruire nuovi monasteri in posti ancora più selvaggi allo scopo di raggiungere il loro ideale di vita
Profile Image for Seneka Najmłodszy.
165 reviews2 followers
September 10, 2024
Bardzo pożyteczna książka opisująca różnorakie aspekty życia mnichów w średniowieczu. Popularnonaukowy charakter sprawia, że czyta się ją bardzo dobrze i szybko, ale z kolei brak przypisów utrudnia kontynuowanie czytania. Styl dobrany przez autora może być więc rozpatrywany zarówno jako zaleta, jak i wada pozycji. Myślę jednak, że biorąc pod uwagę wszystkie za i przeciw, seria "Życie codzienne w..." jest bardzo przydatna i myślę że szybko do niej wrócę.
Profile Image for Jola.
308 reviews17 followers
May 22, 2025
A lot of interesting facts, but the writing style could be improved.
Displaying 1 - 5 of 5 reviews

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